MILANOBARONA Milano dal dopoguerra a Tangentopoli (dall’Agosto 2016 a fine Dicembre 2019)

https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/01/24/foto/milano_scritta_salvini_anarchici-217354904/1/#1

Piu’ che una istigazione alla violenza è una divertente sciarada enigmistica che per molti aspetti è impossibile da non condividersi… considerandolo un episodio divertente e decisamente innocuo…anche se ha mandato in subbuglio ed in fibrillazione le forze di Polizia di Stato e DIGOS milanesi… e probabilmente anche i servizi segreti … che ormai, visto il Regime regnante in Italia… si occupano anche della scritta in pennarello, fatta da un 15 enne… con improperi verso Salvini (duore ricordare che le divise italiane, incluse quelle di Milano, votano Salvini e Meloni, viste le promesse di avanzamenti di carriera e retributivi nel caso tali personaggi diventassero Primi Ministri…anzi Presidenti e Ministri unici con pieni poteri… stile regime autoritario … nel quale già ci saremmo da decenni… mancano sono le ufficializzazioni… e strizzano un occhio per Casa Pound…per la maggiore…).

Qualcuno ha oltremodo dimenticato che Salvini non è più ministro e che scritte del genere non sono un’attacco alle istituzioni (anche Beppe Sala sembra averlo dimenticato, un Sindaco dovrebbe conoscere a memoria il Diritto Costituzionale … ma non sembra…) ma una forma di profondo dissendo verso un politico di professione, nella fattispecia Salvini (quasi mai lavorato in vita sua… a parte la carriera politica…diciamo che il suo lavoro è il politico…dal lontano 1988, dal 1990 regolarmente stipendiato nei registri dei Parlamentari ex Lega Nord, oggi solo Lega). Molti si sono dimenticati che i partiti ed i loro segretari non sono istituzioni ministeriali ma solo rappresentanze politiche … anche se le reazioni (a tale scritta) di Procura della Repubblica di Milano, Questore e Prefetto, nonche’ le varie Polizie Giudiziarie, sono state da attacco alle istituzioni italiane (la distinzione è notevole tra Salvini cittadino italiano e Salvini Ministro.. ma in tempo di Regime, ormai dal lontano 1994, tale distinzione non viene più fatta). Sarebbe bello se simile fervore le succitate istituzioni lo dimostrassero verso corruzione e mafia nella città di Milano e Lombardia…

Poiche’ siamo, dal 1994, sotto un regime di destra estrema clientelare e tangentista nato nell’era berlusconista… (anche coi governi PD e anche con M5S, malgrado Silvio si dichiari moderato europeista… Silvio nel 1993-94 riabilito’ l’ex MSI in Alleanza Nazionale…per farselo alleato e vincere una sequela corposa di elezioni governative ma anche regionali e cittadine… tanto per capirci… mettendo al Governo ex fascisti come lui stesso ha ammesso qualche mese fa… con l’indignazione della Meloni… un regime che si è inasprito con l’ingresso di Salvini e Meloni ed anche Renzi, quest’ultimo finanziato, pro tempore, da Formigoni e dalle correnti Comunione e Liberazione di Forza Italia… nelle rispettive carriere politiche…) La scritta di dissenso a Salvini è stata oggetto di rastrellamenti DIGOS per risalire all’autore ed eventualmente fucilarlo in Piazzale Loreto angolo Via Andrea Doria…sotto il monumento dei Martiri di Piazzale Loreto (perdonate il sarcasmo macabro ma gli aspetti grotteschi della vicenda meritano una battuta tragicomica…)

Si tralasciano le ciocche di capelli che Beppe Sala… si è strappato… sinistro di destra, amico di Fontana, entrambi i quali vorrebbero, il primo, una secessione di Milano dall’Italia (vedasi il web Milano Città Stato, al limite del delirio)…(continuando pero’ a ricevere fondi per nuovi grattacieli, nuove linee Metro, nuovi stadi, nuovi eventi tipo Olimpiadi, nuove infrastrutture, nuovi lotti edilizi…etc…), il secondo della Lombardia dall’Italia… ma sempre usufruendo degli stessi bonus e benefit, da Trentino Alto Adige …

…come già spiegato per Sala (Sala…non per caso di corrente renziana, scivolato piu’ a destra di Italia Viva… malgrado le dichiarazioni “partigiane”, antifasciste ed “arcobaleno” di fratellanza universale e globale…del medesimo… in linea con le tattiche renziane ormai entrate nella storia…)…si è strappato ciocche di capelli (dal riporto, dato che soffre di una certa stempiatura…) in segno di solidarietà e indignazione al grave episodio di sovversione comunista anarchico insurrezionalista terrorista che ha indignato Procura, Prefetto, Questore e Casa Pound…

Che Milano e l’Italia siano sotto regime autoritario di ispirazione “ventennale” (non esiste piu’ una differenza operativa e ideologica tra destra e sinistra da oltre 26 anni…) è sotto gli occhi di tutti… con una strizzatina d’occhio a certe finanziarie e fiduciarie che prossimamente coleranno tonnellate di cemento in Porta Romana per le Olimpiadi invernali 2026… (tale regime viene ampiamente condiviso dal PD, malgrado un tempo, un ex Comico dalla doppia pelle e dalla doppia faccia… bollava il PD come “PD-L” per indicare che l’attuale PD sia solo una fotocopia venuta male e sbiadita dell’ex Polo delle Libertà poi Forza Italia…e che della propaganda politica faccia il motore del consenso… del resto Sala ha tanto successo perche’ è a destra (con evidenti connotazioni liberiste edilizio finanziarie) come i precedenti Moratti e Albertini …(che a destra vi erano per davvero) con toni rassicuranti per i residenti di Via Montenapoleone, Della Spiga, Via Mozart, Serbelloni, Viale Majno, C.so Venezia, Vittorio Emanuele, San Babile, Monforte e Matteotti … etc… vie nelle quali se un extracomunitario osasse solo avvicinarsi verrebbe direttamente condotto in Questura…)… Ovviamente un PD liberticida e di destra non puo’ che portare sempre piu’ voti alla vera destra… indipendentemente dalle Sardine…

Del consenso di alcuni partiti e politici dobbiamo anche ringraziare Facebook, Twitter e Yahoo…

_____________

... Quando a Milano c'era un Corso Roma... nell'immediato dopoguerra poi rinominato in Corso di Porta Romana. Siamo nel 1944, Milano è in buona parte bombardata e l'artigiano orologiaio la cui bottega ritratta nella foto... sembra aver temporaneamente ricostruito la medesima con le macerie dei bombardamenti. Fonte Pinterest.

… Quando a Milano c’era un Corso Roma… nell’immediato dopoguerra, poi rinominato in Corso di Porta Romana. Siamo nel 1944, Milano è in buona parte bombardata e l’artigiano orologiaio-orefice la cui bottega… è ritratta nella foto… sembra avere ricostruito la sua bottega… ricavandola dalle macerie belliche dei vicini edifici lesionati… allo scopo di riprendere, in qualche maniera, la propria attività commerciale. Fonte Pinterest.

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

_____________

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5114

Proseguono le elucubrazioni degli autori di questo forum che si autoreferenzia come composto dai migliori storici della città di Milano… migliori quanto e meglio dei ricercatori universitari (considerano le loro produzioni come strategiche e di rilievo rispetto al panorama storico di Milano).

Da diversi giorni illazionano che l’immagine ritraente la Via Palestro (durante una marcia fascista) sarebbe invertita rispetto all’originale. Secondo loro, la versione proposta da Gettyimages sarebbe quindi invertita. In realtà le uniche cose invertite potrebbero essere le connessioni neuronali di qualcuno di loro.

Nella versione “imputata” si nota che il numero 4 della targa di un’auto posteggiata lungo tale via appare nell’orientamento corretto. Invertendo la foto, nell’orientamento dai medesimi considerato “giusto”… la cifra 4 apparirebbe invertita.

La “marcetta” immortalata nella foto sembra volgere il braccio sinistro alzato (il saluto Romano fascista prevedeva, invece, il braccio destro) nel senso di marcia rivolto nella direzione dove, forse, era affacciata una personalità dal lato degli edifici lungo la Via Palestro.

Se questi 4-5 personaggi siano da considerarsi storici lo si deduce proprio dal trastullarsi in congetture generalmente inutili (cose che si protraggono dal 2006).

Sono aspetti che si commentano da soli… e possiamo concludere che se questa fosse la “storia di Milano”… Topolino avrebbe più contenuti storici di quel forum.

__________

Milano 1972, tra Porta Venezia e Città Studi. Via Plinio. (fonte fotografica pubblicitaria)

Milano 1972, tra Porta Venezia e Città Studi. Via Plinio. (fonte fotografica pubblicitaria)

_____________

Milano e quartieri Skyscrapercity-facebook, libri su libri…

Ricerche universitarie di valore storico ?

No, affatto (malgrado si fregino del titolo di ricercatori e storici… anzi di più… peccato che nessuno di loro sia laureato in scienze storiche ma svolga altri mestieri o non lavori per nulla…)

Denigrazioni, diffamazioni ?

NO !

Per comprendere la differenza abissale tra il trastullarsi con foto e testi già pronti e assemblarli in storia, producendo una vera ricerca storica… si consulti (è anche scaricabile) questa tesi universitaria (sotto linkata) relativa alle: DONNE E COMMERCIO NELLA MILANO POSTUNITARIA.

Questa è Scienza storica… ovviamente questo sito (milanobarona) non è storico e non ha valenze storiche… ma vien da domandarsi se tutto il commercio (aggressivo e spesso cafone) facebook di immagini e fonti già pronte sia da considerarsi alla pari di questa tesi di laurea

https://docplayer.it/62485208-Universita-degli-studi-di-milano-facolta-di-studi-umanistici-corso-di-laurea-magistrale-in-scienze-storiche.html

Si dovrebbe ricordare, a Facebook Italia, che le raccolte fotografiche non sono storia, nè in formato web nè editoriale. Sono, per l’appunto, raccolte fotografiche (popolate, sovente, senza regole, in stile “riempiamoci le saccocce di foto”).

La storia è interpretazione delle cronologie preesistenti e scoperta antropologica (contenuti quasi sempre assenti nelle note produzioni facebook).

Non è storia fissarsi sui profitti, sulla popolarità in rete, sui contatori like, condivisioni, follower, “desiderata” politici di Lega-FI-PD… , numero mensile e annuale di libri venduti (se possiamo chiamarli tali) annessi a Social Network- I social, sino a prova contraria, in 20 anni di danni, di reale conoscenza ne hanno diffusa poca.

Trastullarsi con foto e didascalie e cosa ben diversa dal produrre tesi di ricerca storica…

Sembra che la popolazione “milanese” (resa inetta dai social net utilizzati male, fruiti sino al punto da sviluppare dipendenze psichiatriche che facebook e gli smartphone…inducono…) non sia ancora capace di distinguere e discernere le due cose, come lo sarebbero state ben distinte appena sopra…

Allo scenario di cui sopra, Forza Italia, Pd e Lega hanno contribuito enormemente a determinare…

_________

Milano, luogo e data non precisati. Case di ringhiera e relativa corte. Autore Virgilio Carnisio (fonte web mufoco)

Milano, luogo e data non precisati (presumibilmente anni ’60, si nota una tanica di plastica nel balcone sul lato destro della foto, la presenza di tale oggetto indica che siamo successivi, presumibilmente, al decennio degli anni ’50, periodo nel quale le materie plastiche erano all’inizio della loro produzione e diffusione). Case di ringhiera e relativa corte. Autore Virgilio Carnisio (fonte web mufoco)

Milano Carrobbio-Ticinese primi del 900. Venditore di limoni alle Colonne di San Lorenzo (siamo in corrispondenza dell'attuale Via Pioppette-Corso di Porta Ticinese. (fonte web fotografica Lombardia beni culturali)

Milano Carrobbio-Ticinese primi del 900. Venditore di limoni alle Colonne di San Lorenzo (siamo in corrispondenza dell’attuale Via Pioppette-Corso di Porta Ticinese). (fonte web fotografica Lombardia beni culturali)

Milano 1970 Piazzale Lotto-Palalido 1 Ottobre. Come si evince dall'articolo giornalistico la notte tra l'1 e il 2 Ottobre '70 fu di guerriglia urbana e atti di vandalismo per un tutto esaurito di un concerto dei Rolling Stones. (fonte web Rolling Stones Italia)

Milano 1970 Piazzale Lotto-Palalido 1 Ottobre. Come si evince dall’articolo giornalistico la notte tra l’1 e il 2 Ottobre ’70 fu di guerriglia urbana e atti di vandalismo messi in atto da un pubblico escluso a causa del tutto esaurito di un concerto dei Rolling Stones. (fonte web Rolling Stones Italia)

Questa immagine ha come fonte unica e non dichiarata il forum Milano Sparita Skyscrapercity. Immagine poi girata alla nota pagina Facebook dedicata alla Barona. Siamo a, quartiere Barona, presumibilmente prima metà anni '70, ritraente il ribaltamento di un traporto eccezionale (rimorchio multiassi con carro cisterna ferroviario trainato) avvenuto all'incrocio tra Via Lago di Nemi e Via Ovada. L'immagine, probabilmente, proviene dall'archivio fotografico dei rilievi di sinistri automobilistici del Comando di Polizia Municipale di Milano. Un particolare che gli autori sopracitati hanno dimenticato, anzi ignorato (anche per via delle giovanissima età di qualcuno) era la destinazione di questo rimorchio multiasse proveniente dallo Scalo FS di San Cristoforo, vicinanze Piazza Tirana al Giambellino. Sino a non molti anni fa, in Via Barona c'era un sito chimico della Solvay (noto marchio della chimica... notoriamente inquinante ... come anche da recenti servizi RAI Report). Negli anni '70-'80 e '90, diversi trasporti come quello ritratto e incidentato, insieme ad autobotti, transitavano tra la pesa pubblica di Via Ettore Ponti, le Vie Ambrogio Binda, Via Santa Rita da Cascia, Via Voltri, Via Barona e Viale Faenza. Le note attività di stoccaggio e trattamento sostanze chimiche e combustibili erano gestite da alcune ditte, già citate in questo sito, tra le quali la Luigi Neri di Via A. Binda e la succitata Solvay. Esisteva anche, in Via Giacomo Watt. un impianto chimico della Ashland (oggi sono sopravvissuti solo degli uffici). Era una realtà industriale del quartiere Barona... ovviamente con i risvolti negativi di un certo inquinamento ambientae... ma era la Milano industriale e logistica oggi scomparsa e sostituita dalle speculazioni edilizie e dal riciclaggio....

Questa immagine ha come fonte unica e non dichiarata il forum Milano Sparita Skyscrapercity. Immagine poi girata alla nota pagina Facebook dedicata alla Barona. Siamo nel quartiere Barona, presumibilmente prima metà anni ’70, foto ritraente il ribaltamento di un traporto eccezionale (rimorchio multiassi con carro cisterna ferroviario trainato) avvenuto all’incrocio tra Via Lago di Nemi e Via Ovada/Via Voltri. L’immagine, probabilmente, proviene dall’archivio fotografico dei rilievi di sinistri automobilistici del Comando di Polizia Municipale di Milano. Un particolare che gli autori sopracitati hanno dimenticato, anzi ignorato (anche per via delle giovanissima età di qualcuno che ha poca memoria storica…) era la destinazione di questo rimorchio multiasse proveniente dallo Scalo FS di San Cristoforo, vicinanze Piazza Tirana al Giambellino, ovvero un presidio chimico della Solvay lungo la Via Barona. Prima dell’apertura del cavalcavia Don Milani, questo genere di trasporti raggiungeva la Barona dalla Via E. Schievano, avendo come scelta il percorrere Via Santander e Viale Famagosta, oppure Via E.Ponti, Via A. Binda e Via Biella sino in Piazza Miani. Dopo l’apertura del “ponte di Via Brumelleschi-Santa Rita”… (come veniva chiamato dai residenti negli anni ’70 e ’80 e forse anche oggi…), tali mezzi eccezionali transitavano direttamente in Via Santa Rita effettuando, a volte, delle pesate nella nota Pesa Pubblica di Via Ettore Ponti. Sino a non molti anni fa, in Via Barona, c’era un sito chimico della Solvay (noto marchio della chimica… notoriamente inquinante … come anche da recenti servizi RAI Report). Negli anni ’70-’80 e ’90, diversi trasporti come quello ritratto e incidentato, insieme ad autobotti, transitavano tra la pesa pubblica di Via Ettore Ponti, le Vie Ambrogio Binda, Via Santa Rita da Cascia, Via Voltri, Via Barona e Viale Faenza. Le note attività di stoccaggio e trattamento sostanze chimiche e combustibili erano gestite da alcune ditte, già citate in questo sito, tra le quali la Luigi Neri in Via A. Binda e la succitata Solvay. Esisteva anche, in Via Giacomo Watt, un impianto chimico della Ashland (oggi sono sopravvissuti solo degli uffici). Era una realtà industriale del quartiere Barona… ovviamente con i risvolti negativi di un certo inquinamento ambientae… ma era la Milano industriale e logistica oggi scomparsa e sostituita dalle speculazioni edilizie e dal riciclaggio…

L'immagine che ritrae la cerimonia funebre dei funerali della Strage di Piazza Fontana, postata ieri, 12 Dicembre '19, da Milano Sparita e da ricordare (il sito sarebbe da dimenticare...) proviene dal sito "chiesadimilano". Fonte fotografica sfruttata per motivi commerciali senza essere citata. La correttezza e il buon senso in tre pagine Facebook e nel forum Skyscrpercity sono merce rara, cosi' come l'etica e l'umanità. Prevale, in tali personaggi, l'avidità commerciale e la notorietà in rete.

L’immagine che ritrae la cerimonia funebre dei funerali della Strage di Piazza Fontana, postata ieri, 12 Dicembre ’19, da Milano Sparita e da ricordare Facebook (il sito sarebbe da dimenticare…) proviene dal sito “chiesadimilano”. Fonte fotografica sfruttata per motivi commerciali senza essere citata. La correttezza e il buon senso in tre pagine Facebook dedicate a Milano e quartieri e nel forum Skyscrpercity sono merce rara, cosi’ come l’etica e l’umanità. Prevale, in tali personaggi, l’avidità commerciale e la notorietà in rete…

12 Dicembre 1969-12 Dicembre 2019

Ricordarlo come lo fanno ricordare i collaboratori di una multinazionale del capitalismo della sorveglianza (illegale) è peggio che dimenticarlo…

… bot e robots… a parte… il gregge di pecoroni commemora… del resto non si troverebbe migliore e più appropriata definizione degli italioti che passano 24 ore ipnotizzati davanti allo smartphone a commentare con sproloqui e mettere like e condivisioni… diciamo che 76 anni di negazione della sovranità nazionale da parte di CIA e “Corona Britannica” hanno sortito gli effetti ambiti con le stragi di Stato… un popolo col cervello lavato a 90° che non sa piu’ comunicare senza Fbook e smartphone e che vota Salvini e Meloni…

12 Dicembre 2019

50 anni dalla Strage di Stato di Piazza Fontana alla Banca Nazionale dell’Agricoltura.

L’episodio diede il vero e tragico avvio alla “Strategia della tensione” coordinata, oltre che da lobby eversive neofasciste italiane (MSI e correnti andreottiane e cossighiane della DC) correlabili alla P2 ed agli ambienti neofascisti insurrezionalisti (ovvero i vertici ispiratori dei disegni eversivi, sovversivi, stragisti… dei nostri Servizi Segreti e dei vertici delle nostre Polizie e Magistrature). Le stragi di Stato furono pesantemente coordinate e ispirate anche alle Amministrazioni Centrali di Intelligence USA (CIA), curioosamente (ma meno di quello che sembrerebbe) gli stessi ambienti e sovrastrutture politiche e capitalistico finanziarie che oggi finanziano il “Capitalismo della sorveglianza illegale”, ovvero Facebook, Twitter, WhatsApp, Instagram, Yahoo, Quora e molti altri…e tutti quelli che lavorano e commerciano per tali piattaforme (molti di essi neofascisti, collaboratori di giustizia, affiliati al crimine, forze di polizia italiane con ruoli ambigui di spionaggio di massa e schedatura di massa).

Il 12 dicembre 1969 avvennero in Italia, nell’arco di 53 minuti, 5 attentati. Il più grave fu la strage di piazza Fontana: a Milano una bomba esplosa nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura provocò 17 morti e 88 feriti.

Si ricorda che Pinelli e Valpreda erano “attenzionati” dalla DIGOS di Milano, cosi’ come dai servizi segreti… molti mesi prima (anche quasi un anno) dai fatti del 12 Dicembre ’69 …

Questura e questore (Marcello Guida) di Milano avevano già pianificato i depistaggi mesi prima che la strage del 12 Dicembre avvenisse…

La DIGOS (quanto meno diversi settori “deviati” della medesima) era a conoscenza della furura Strage di Piazza Fontana… mesi prima dei fatti del 12/12/69. La medesima DIGOS (però) dossierava soggetti estranei ai fatti (ma incolpati dolosamente per lungo tempo… )…

Alcuni dei magistrati che cercarono di fare chiarezza vennero a loro volta assassinati dai “terroristi” di sinistra… ignorando i veri autori dei fatti…. fatti inizialmente attribuiti ai medesimi anarchici onde produrre dossieraggi (in regime di depistaggio istantaneo…quindi dossier manipolati) che li vedevano autori di stragi quando queste erano, invece, compiute da altri ambienti, correlati… non solo ad ambienti sovversivi del MSI… ma anche della Magistratura, Vertici dei Carabinieri, Polizia, Questori e anche Esercito e Ministeri…ovvero gli autori erano prossimi e parte dello “Stato”… vedesi anche la Vicenda di Giovanni Ventura…).

https://www.agenziafotogramma.it/portfolio/piazza-fontana-1969-archivio-de-bellis/

LE IMMAGINI SOTTOSTANTI E LE DIDASCALIE SONO STATE ACQUISITE DAL WEB SOPRA LINKATO, AGENZIA FOTOGRAMMA-ARCHIVIO DE BELLIS

STRAGE-DI-PIAZZA-FONTANA

FUNERALI VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA IN DUOMO ANNO 1969 (Foto De Bellis/Fotogramma, MILANO - 1969-12-15)

FUNERALI VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA IN DUOMO ANNO 1969 (Foto De Bellis/Fotogramma, MILANO – 1969-12-15)

FUNERALI VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA IN DUOMO ANNO 1969

FUNERALI VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA IN DUOMO ANNO 1969

OBITORIO, PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA ANNO 1969 (FOTO DE BELLIS/Fotogramma, MILANO - 1969-12-14)

OBITORIO, PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA
ANNO 1969 (FOTO DE BELLIS/Fotogramma, MILANO – 1969-12-14)

ATTENTATO ALLA BANCA DELL' AGRICOLTURA DI PIAZZA FONTANA, STRAGE DI PIAZZA FONTANA (Agi / Giacominofoto/Fotogramma, MILANO - 1969-12-12)

ATTENTATO ALLA BANCA DELL’ AGRICOLTURA DI PIAZZA FONTANA, STRAGE DI PIAZZA FONTANA (Agi / Giacominofoto/Fotogramma, MILANO – 1969-12-12)

piazza_fontana

DUOMO, FUNERALI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA ANNO 1969 (Foto De Bellis/Fotogramma, MILANO - 1969-12-14) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

(Foto De Bellis/Fotogramma, MILANO – 1969-12-14)

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

__________________

Galleria Vittorio Emanuele (anni '50 del 1900).

Galleria Vittorio Emanuele (anni ’50 del 1900).

Questa mattina un secondo attacco hacker ha quasi interamente devastato il contenuto dell’articolo Milano (dal dopoguerra a Tangentopoli). E’ il secondo in tre mesi (spicca, oltremodo, la scarsa sicurezza, l’assenza di supporto utenti ed una notevole vulnerabilità ad attacchi di pirateria informatica della piattaforma WordPress e Italiaonline che ospita questi articoli di Milanobarona).

Questo web deve, comunque, dare veramente molto fastidio …

_____________

Prosegue la saga delle immagini inedite custodite dagli autori di “Milano Sparita e Storia dei trasporti ATM Skyscrapercity”, “donate”, anche, alla Pagina commerciale promozionale Facebook-Amazon sottostante:

https://www.facebook.com/storiadellabarona/photos/a.295537003881885/2188369537931946/?type=3&theater

Secondo le stime fatte sulla frequenza delle immagini inedite interdette al pubblico, per anni, e utilizzate anche per fini di “black friday” correlati alla vendita di libri stampati negli USA e in Puglia… (in entrambi i casi se si volessero avviare azioni legali si dovrebbe contattare, nell’ordine, avvocati californiani e pugliesi… questo vanifica qualsiasi tentativo di rivalsa verso eventuali anomalie) si è previsto che per i prossimi 20 anni assisteremo alla sciorinatura di non meno di un migliaio di immagini fotografiche (per la Barona), di almeno un altro mezzo milione (per Milano Sparita) di ipotetica fonte da raccolte civiche, quindi non donate e non proprietarie (di custodia pubblica ma apparentemente interdette al pubblico per motivi commerciali e di promozione) riservate a luoghi e persone della Barona. Lo stesso fenomeno è, quindi, in corso anche per Milano Sparita e da Ricordare e Milano nei Secoli Facebook, fenomeno già segnalato in determinate sedi che per il momento preferiscono attuare connivenza di natura politica nepotistica e di “casta” politico genealogica…quindo non perche’ i fatti non sussistano ma perche’ in Italia la Legge distingue a “discrezionalità”…piuttosto che procedere ad approfondimenti, accertamenti e altro…relativi al come sia possibile che in 10 anni, oltre 100.000 immagini inedite di fonte non dichiarata siano apparse sul diverse pagine Fbook convenzionate commercialmente con tale multinazionale… senza che nessuno possa, nel diritto, venire a conoscenza della provenienza e contemporaneamente capire, tra decine di migliaia, ormai centinaia di migliaia (tra Skyscrapercity e Fbook) , quali siano esenti da vincoli e quali no… Altro aspetto interessante riguarda i like, i follower e tutto il dubbioso “Ambaradan” di consensi e condivisioni che gravitano intorno ad un business colossale la cui genuinità è stata, di recente, messa in dubbio anche dalla trasmissione Report (limitatamente all’uso illecito di robots e bot correlati al consenso politico ma anche commerciale di molte pagine fbook italiane).

______

Un grattacielo Pirelli in costruzione fotografato dalla Torre Galfa (1959 circa). (fonte airtribune)

Milano 1955 circa Via Mario Pagano. In evidenza una vettura tramviaria Ansaldo Breda-CGE-TIBB. (fonte web ex sito fondazioneansaldo)

Milano 1955 circa (o anteriore). Via Mario Pagano. In evidenza una vettura travviaria Ansaldo-CGE. Purtroppo l’immagine è poco dettagliata a causa delle sue ridotte dimensioni disponibili in rete. La vettura ritratta sembra essere una serie 5100 ricavata (cannibalizzazione ?) dalle vetture serie 5000 danneggiate durante la seconda guerra mondiale (lo si deduce dal tipo di porte presenti, tipiche delle 5000, forse cannibalizzate dalla medesima serie). (fonte web ex sito fondazioneansaldo)

Milano 1955 circa (o anteriore). Via Mario Pagano. In evidenza una vettura tramviaria Ansaldo-CGE. Purtroppo l'immagine è poco dettagliata a causa delle sue ridotte dimensioni disponibili in rete. La vettura ritratta sembra essere una serie 5100 ricavata dalle vetture serie 5000 danneggiate durante la seconda guerra mondiale (lo si deduce dal tipo di porte presenti, tipiche delle 5000). (fonte web ex sito fondazioneansaldo)

Milano 1955 circa (o anteriore). Via Mario Pagano. In evidenza una vettura tranviaria Ansaldo-CGE. Purtroppo l’immagine è poco dettagliata a causa delle sue ridotte dimensioni disponibili in rete. La vettura ritratta sembra essere una serie 5100 ricavata (cannibalizzazione ?) dalle vetture serie 5000 danneggiate durante la seconda guerra mondiale (lo si deduce dal tipo di porte presenti, tipiche delle 5000, forse cannibalizzate dalla medesima serie). (fonte web ex sito fondazioneansaldo)

Piazza Duomo 1970 circa. Una Piazza Duomo transennata con la circolazione automobilistica chiusa lungo Corso Vittorio Emanuele II, deviata, da San Babila, verso Corso Europa, Piazza Fontana e Beccaria sino alla ex Via dell'Arcivescovado. (fonte fotografica: famiglia cristiana online)

Immagine invernale di Piazza del Duomo nel 1970/71 circa. Una Piazza del Duomo con l’omonima Cattedrale progressivamente “impacchettata” per i futuri lavori di pulizia e restauro di una facciata deteriorata da agenti chimico fisici e climatici ed annerita dallo smog emesso dalle industrie ancora presenti, dalle centrali termiche condominiali a carbone e dalla stessa Edison Gas (poi AEM) che bruciava, alla Bovisa, carbon-fossile per produrre “gas di città” per uso domestico. Quindi una Piazza Duomo con la “scighera” e transennata lungo Corso Vittorio Emanuele (e presidiata da camion della “Celere”). La circolazione automobilistica appare, pertanto, interrotta lungo Corso Vittorio Emanuele II°, deviata, da San Babila, verso Corso Europa, poi Piazza Beccaria e Fontana sino alla ex Via dell’Arcivescovado per confluire verso Piazza dei Mercanti. (fonte fotografica: famiglia cristiana online)

Milano 1974, Crescenzago-Cascina Gobba, Via Adriano. (fonte web lagobba.it)

Milano 1974, Crescenzago-Cascina Gobba. Via Adriano. (fonte web lagobba.it)

L’immagine sottostante (un link che punta verso i server di SSC), già corretta nella localizzazione inizialmente errata (sito La Repubblica) da questo sito (venne localizzata come Parco Sempione invece siamo ai confini dei Giardini di Porta Venezia, lungo la Via Palestro a ridosso di Piazza Cavour), è stata postata, oggi 8 Dicembre 2019, dal forum “Milano Sparita Skyscrapercity”. E’ curioso notare, che oltre ad aver beneficiato di una correzione effettuata da un sito verso il quale, tali personaggi hanno riversato montagne di letame (ovviamente ricambiato di pari misura) l’immagine reperibile nel web indicato (oggi) appare curiosamente marchiata con il logo Portofolio Mondadori…

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano 1988, Porta Genova, Piazzale Stazione di Porta Genova. Capolinea "storici" delle linee 9 e bus 59 (Quartiere Torretta-Porta Genova) del Giugno 1988. In evidenza uno dei "cavalli di battaglia" ATM del trasporto automobilistico degli anni '70 ed '80. Un FIAT 412 "Pistoiesi" (distinto dall'analogo "Lancia Esagamma" per la presenza di due pannelli radiatori nel frontale del vano motore.

Milano 1988, Porta Genova, Piazzale Stazione di Porta Genova. Capolinea “storici” delle linee 9 e della linea bus 59 (Quartiere Torretta-Porta Genova) nel Giugno 1988. In evidenza uno dei “cavalli di battaglia” ATM del trasporto automobilistico degli anni ’70 ed ’80. Un FIAT 412 “Pistoiesi” (distinto dall’analogo “Lancia Esagamma” per la presenza di due pannelli radiatori nel frontale del vano motore) fermo al capolinea del Piazzale della Stazione FS Porta Genova. Altro elemento da evidenziare è la pubblicità visibile nella palina del capolinea tramviario. Il negozio di stereo-hifi e tvcolor COECO di Amleto Mariani in Via Biella, negozio non piu’ esistente, ormai, da molto ma molto tempo. Negli anni ’80 era un riferimento commerciale per l’acquisto di elettrodomestici ed audio-video senza uscire dal quartiere Barona, insieme ad un secondo centro di vendita sito in un seminterrato di Viale Famagosta 21, angolo Via Felice Venosta (gestito da un differente titolare).

_____________

Prosegue l’utilizzo speculativo di Milano Sparita Facbook delle immagini inedite facenti parte di raccolte civiche riservate ad uso pubblico e non commerciale promozionale di immagini d’epoca di Milano e dei trasporti pubblici ATM dei forum Skyscrapercity.

Questa immagine di MS Facebook, pubblicata oggi 7 Dicembre ’19

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/78866150_2788777914502545_2950442421235744768_n.jpg?_nc_cat=105&_nc_ohc=FD7FY4W8ZrwAQl3IZyTyP7l6x55FIaATz4z2eMhOoqq6sIlmX4doKuc0A&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=9b3bcab9b1129193a4c3d2d7c12bb654&oe=5E402AC3

proviene da Milano Sparita Skyscrapercoty

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/78866150_2788777914502545_2950442421235744768_n.jpg?_nc_cat=105&_nc_ohc=FD7FY4W8ZrwAQl3IZyTyP7l6x55FIaATz4z2eMhOoqq6sIlmX4doKuc0A&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=9b3bcab9b1129193a4c3d2d7c12bb654&oe=5E402AC3

il thread risale al Marzo 2014, l’immagine è stata rimossa dagli autori (o dagli admin di Skyscrapercity…) … ma i “signori” non sanno che i server cache di Google e Bing, una volta indicizzate tali immagini… conservano per sempre lo spider che collega la copia cache di tali immagini all’indirizzo internet del sito e della pagina che le ha pubblicate e conservate, per anni, prima di rimuoverle allo scopo di nascondere tracce.

Quindi effettuando una ricerca per immagini si risale alla fonte ed all’utilizzatore… del resto queste segnalazioni sono solo la punta dell’iceberg… dato che non si esclude che moltissime altre siano passate direttamente a facebook senza pubblicazione preliminare in tale forum.

______________

Milano Ticinese primi anni '50. Veduta della Darsena e dei "sabbioni". Immagine probabilmente ripresa tra Viale Gorizia e Piazza XXIV Maggio.

Milano Ticinese primi anni ’50. Veduta della Darsena e dei “sabbioni”. Immagine ripresa tra Viale Gorizia e Piazza XXIV Maggio.

Milano Ticinese 1965 circa. Piazza XXIV Maggio con Porta Neoclassica del Cagnola e Caselli daziari, visti da Corso San Gottardo. (fonte: web http://aleardiottica.it/la-nostra-storia/)

Milano Ticinese 1964/65 circa. Piazza XXIV Maggio e la Porta Neoclassica del Cagnola insieme ai Caselli daziari, visti da Corso San Gottardo. (fonte: web http://aleardiottica.it/la-nostra-storia/)

Prosegue la saga di immagini proveninenti da raccolte civiche destinate ad un uso non lucroso inviate dal personaggio evidenziato alla Pagina Facebook Da Milano alla Barona. In sintesi il noto passaggio da Milano Sparita Skyscrapercity alle pagine Fbook di natura commerciale e promozionale. L'immagine è inedita e resa pubblica solo oggi, dopo decenni di "smistamento" progressivo verso le pagine Facebook che non sono interessate alla storia ma a vendere libri e contribuire a finanziare Facebook Italia. E' probabile che solo per il quartiere Barona non meno di qualche migliaio di immagini inedite attendano di essere postate e anche inserite nel libro ...

Prosegue la saga di immagini provenienti, verosimilmente anche da raccolte civiche, inviate dal personaggio evidenziato nella Pagina Facebook Da Milano alla Barona. In sintesi il noto passaggio di decine se non centinaia di migliaia di immagini da archivi civici da tali archivi a Milano Sparita Skyscrapercity e successivamente alle pagine Fbook di natura commerciale e promozionale è un fatto palesemente evidente a tutti. L’immagine è inedita e resa pubblica solo oggi, dopo decenni di “smistamento” progressivo verso le pagine Facebook, le quali più che essere interessate alla storia lo sarebbero di più verso la struttura commerciale Facebook. E’ probabile che solo per il quartiere Barona non meno di qualche migliaio di immagini inedite attendano di essere postate e anche inserite nel libro … quindi una riserva di immagini inedite per i prossimi 20 anni. Una piccola osservazione. L’autore di questa pagina commerciale ha commesso un errore linguistico postando una sorta di “black friday”… ma ha adottato un termine sbagliato, trattandosi di un “black week”, anzi di un “black month”, dato che i supersconti da grande magazzino non sono limitati ad un Venerdi’… infatti tale promozione è stata poi corretta…

Via Senato (dal civico 3), fine anni '50. (fonte Lombardia beni culturali)

Via Senato (dal Sagrato della Chiesa Copta Ortodossa San Marco), fine anni ’50. (fonte: web Lombardia beni culturali)

Milano anni '50, Darsena. "Barcaiolo" di barcone. (fonte: web milanoneltempo)

Milano anni ’50, Darsena. Giovanissimo “Barcaiolo” di barcone. (fonte: web milanoneltempo)

Frazione Bicocca, 1920, Campo di calcio della fondazione sportiva Pirelli delle omonime industrie Pirelli. L'immagine è stata ripresa dalla Bicocca degli Arcimboldi. Questo campo di calcio (inaugurato nel 1919) ospito', seppur per un breve periodo (1918-19), gli incontri agonistici del Milan (sino ad allora disputati nel Velodromo Sempione). Questo impianto sopravvisse sino al 1983 per poi essere definitivamente demolito per cedere l'area a lottizzazioni edilizie. (fonte wikipedia)

Frazione Bicocca, 1920, Campo di calcio della fondazione sportiva Pirelli delle omonime industrie Pirelli (Viale Sarca 205 sino al 1983). L’immagine è stata ripresa dalla Bicocca degli Arcimboldi. Questo campo di calcio (inaugurato nel 1919) ospito’, seppur per un breve periodo (1918-19), gli incontri agonistici “casalinghi” del Milan (sino ad allora disputati nel Velodromo Sempione).
Questo impianto sopravvisse sino al 1983 per poi essere definitivamente demolito per cedere l’area a lottizzazioni edilizie. (fonte wikipedia)

___________________________

Alcune considerazioni sull’immagine sottostante, postata dagli “accademici ATM” di Milano Sparita SSCity

https://i.imgur.com/an8gey8.png?1

della quale seguono ulteriori e note elucubrazioni tipiche di questo forum popolato da frustrati che cercano, probabilmente invano, di primeggiare nel settore della fotografia vintage della città di Milano.

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=e0b5dd5efbe65c1303ec313a127bfccf&t=1232367&page=5089

L’immagine non è reperibile in nessun motore di ricerca, formalmente inedita e formalmente senza fonte.

La presenza del logo Mondadori Portfolio sovraimpresso alla rovescia non dimostra che l’immagine sia stata “marchiata” (per diritti d’autore proprietari) erroneamente alla rovescia, ovvero rivosciando l’originale e considerando come immagine riflessa dall’acqua della Darsena come reale e quella reale come immagine riflessa.

Essendo noto che questi personaggi utilizzano programmi di fotoritocco (ma tali programmi saranno stati installati regolarmente licenziati ?) nessuno puo’ escludere che il “tarocco” sia stato fatto direttamente da loro… per attribuire, a loro stessi, competenze storiche ed editoriali notoriamente assenti ed a danno di quella che loro considerano “concorrenza a Facebook Italia” (vedesi Mondadori, Alinari, Lombardia Beni Culturali, Fotografie in comune… incluso anche Milanobarona, etc…).

Se sono in grado di smacchiare la foto da loghi e copyright, altrettanto potrebbero rovesciare il contenuto immagine del logo selezionato e proporlo come un errore non reale ma simulato, ovvero un fake (questo è un “big fake” ?).

Oltre a quanto sopra non mancano le elucubrazioni fresche di giornata (come le uova COCCODI’… un marchio che venne rilevato alcuni decenni fa ma che negli anni ’80 e ’90 andava per la maggiore, nei supermarket di Milano, per la vendita di uova fresche da galline ovaiole da allevamento di batteria… 🙂 )

vedasi questa pagina

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=e0b5dd5efbe65c1303ec313a127bfccf&t=1232367&page=5094

elucubrazioni su presunti errori di ICHARTA sulla datazione di uno dei due palazzi dell’Arengario…

Nel merito di questi presunti errori (dal 2006 apostrofano come stupidi, incapaci e ignoranti tutti gli autori di libri, web, forum, blog, etc… non facenti parte del loro “cerchio magico”… ovvero quello che perpepiscono come concorrenza…viene però da chiedersi se ICHARTA lavori, rispetto ai personaggi di tale forum, con materiale duplicato (sia in formato digitale che in carta chimica) con datazioni immagini non gestite dagli autori ma ricevute anche da coloro che hanno la facoltà di accedere a centinaia di migliaia di immagini in buona parte prelevate da Raccolte Civiche… questi personaggi li conosciamo… molto bene… (sarebbe interessante approfondire l’argomento commerciale di tali foto, di proprietà pubblica, poi commercializzate non solo su Milano Sparita Fbook ma anche negli stessi Portfolio, ICHARTA, etc… quando la cessione dei diritti di proprietà decade solo dopo oltre 70 anni dalla morte dell’autore o per scrittura privata dei medesimi a favore delle strutture editoriali che ne commerciano le immagini…).

Se si lavora con raccolte clonate, nessuno puo’ escludere che in buona o cattiva fede qualcuno abbia anche effettuato errori di datazione sulla base di cattive trascrizioni… (il monopolio di centinaia di migliaia di fotografie è solo uno e sarebbe gestito da coloro che sappiamo…) ma considerando che la fonte civica è comune per tutti… viene da domandarsi verso quali soggetti andrebbe attribuita la “scarsa precisione” iniziale… dato che a Milano solo un gruppuscolo di persone ha facoltà di gestire direttamente tali originali.

Purtroppo il grande successo della “ruera” facebook è dovuto alla massiccia presenza di utenti fondamentalmente inetti ed incapaci di comprendere che le foto postate dalle note pagine facebook sono disponibili nelle raccolte civiche del Comune di Milano (che sembra fregarsene della loro diffusione, tollerando la proliferazione sottobanco di immagini date in pasto a multinazionali del capitalismo della sorveglianza) e che potevano essere diffuse senza le note speculazioni commerciali che hanno rovinato la storia fotografica di Milano.

______________

Una piccola precisazione sulla località dell’immagine sottostante pubblicata il 28-11-19

Milano Quarto Oggiaro metà anni '60 circa. Scenari da borgata romana "Sfratto della famiglia Marra con intervento della forza pubblica". Come più volte scritto le miserie delle periferie milanesi non sono cronaca degli ultimi anni ma rappresentano, dal ventennio fascista sino ad oggi, una peculiarità delle diseguaglianze, a volte estreme, esistenti nella città di Milano. Da Albertini, sino a Sala, questo fenomeno si è ulteriormente inasprito... nonostante la propaganda politica (sia Lega che PD) descriva Lombardia e Milano come le capitali morali... non solo d'Italia ma persino d'Europa. Le cose vanno diversamente... (fonte fotografica e didascalica: web Lombardia beni culturali)

Milano Quarto Oggiaro metà anni ’60 circa. Scenari da borgata romana “Sfratto della famiglia Marra con intervento della forza pubblica”. Come più volte scritto le miserie delle periferie milanesi non sono cronaca degli ultimi anni ma rappresentano, dal ventennio fascista sino ad oggi, una peculiarità delle diseguaglianze, a volte estreme, esistenti nella città di Milano. Da Albertini, sino a Sala, questo fenomeno si è ulteriormente inasprito… nonostante la propaganda politica (sia Lega che PD) descriva Lombardia e Milano come le capitali morali… non solo d’Italia ma persino d’Europa. Le cose vanno diversamente… (fonte fotografica e didascalica: web Lombardia beni culturali)

Attualmente, la località ritratta nell’immagine, pur restando a confine tra i quartieri di Vialba e Quarto Oggiaro, si trova nella prosecuzione di Via Antonio Aldini, piu’ precisamente lungo Via Antonio Graf (ripresa in corrispondenza dell’incrocio di Via Cesare Pascarella).

Probabilmente, negli anni ’60, come dimostra questa mappa

http://www.stagniweb.it/jqzoom.asp?ImgBig=altro2/mappe3/mi964.jpg&ImgSmall=altro2/mappe3/mi964_.jpg&bSmall=500&file=mappe964&inizio=4

l’attuale Via Graf era nominata Via A. Aldini.

Questa puntualizzazione per prevenire bufale correttive degli “amici” dei forum Milano Sparita e Storia dei trasporti pubblici Skyscrapercity.

Prevenire è meglio che curare… dato che questi personaggi piu’ che essere storici sono i classici compensatori del web dove compensano frustrazioni esistenziali e si eleggono a superesperti quando nella vita reale il loro rango socio culturale sarebbe un meno elevato di quanto apparirebbe.

Con i forum e i social net abbiamo conosciuto il vero volto della classe dirigente di Milano.

Mediocrità che si elegge a eccellenza arrogante e minacciante azioni legali (come del resto è avvenuto con le varie giunte Forza Italia-Lega Nord-Alleanza Nazionale e PD).

Questi sono i politici… locali… alcuni di loro (autori di pagine facebook derivate da Milano Sparita e da ricordare) potremmo, forse, rivederli come politici cittadini e forse anche a livello Nazionale… (facebook viene usato come trampolino di lancio).

Chi ama Milano (onestamente oggi non è molto amabile… decisamente di più nel passato…) non segue di certo certe ossessioni internet come già ampiamente descritto in questo sito.

Milano 1961. Monoscopio Programma Nazionale (RAI1) del centro di produzione e trasmissione di Corso Sempione. Negli anni '60 e '70 (Programma Nazionale e Secondo Programma), apparivano, all'interno delle circonferenze bianche

Milano 1961. Monoscopio Programma Nazionale (RAI1) del centro di produzione e trasmissione di Corso Sempione. Negli anni ’60 e ’70 (Programma Nazionale e Secondo Programma) nei monoscopi RAI apparivano, all’interno dei dischetti bianchi (margine superiore) di convergenza geometrica dell’immagine, delle sigle che identificavano il centro trasmittente RAI. Per Milano Corso Sempione era la sigla S2, mentre per Monte Mario Roma era S8. Il monoscopio dell’immagine sovrastante corrisponde al centro trasmittente S2 di Milano Sempione. (fonte: http://www.radiomarconi.com/marconi/primi_monoscopi_rai.html)

Milano Duomo 1933. Porticato Piazza dei Mercanti.

Milano Duomo 1933. Porticato Piazza dei Mercanti.

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano Quarto Oggiaro metà anni '60 circa. Scenari da borgata romana "Sfratto della famiglia Marra con intervento della forza pubblica". Come più volte scritto le miserie delle periferie milanesi non sono cronaca degli ultimi anni ma rappresentano, dal ventennio fascista sino ad oggi, una peculiarità delle diseguaglianze, a volte estreme, esistenti nella città di Milano. Da Albertini, sino a Sala, questo fenomeno si è ulteriormente inasprito... nonostante la propaganda politica (sia Lega che PD) descriva Lombardia e Milano come le capitali morali... non solo d'Italia ma persino d'Europa. Le cose vanno diversamente... (fonte fotografica e didascalica: web Lombardia beni culturali)

Milano, tra Vialba e Quarto Oggiaro, metà anni ’60 circa, Via Aldini. Scenari da borgata romana in stile neorealista. “Sfratto della famiglia Marra con intervento della forza pubblica”. Come più volte scritto le miserie delle periferie milanesi non sono cronaca degli ultimi anni ma rappresentano, dal ventennio fascista sino ad oggi, una peculiarità delle diseguaglianze, a volte estreme, esistenti nella città di Milano. Da Albertini, sino a Sala, questo fenomeno si è ulteriormente inasprito… nonostante la propaganda politica (sia Lega che PD) descriva Lombardia e Milano come le capitali morali… non solo d’Italia ma persino d’Europa. Le cose, in realtà, vanno diversamente… (fonte fotografica e didascalica: web Lombardia beni culturali)

_____________

Gli “autori” di Milano Sparita Skyscrapercity

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=e0b5dd5efbe65c1303ec313a127bfccf&t=1232367&page=5087

sono, ancora, convinti che esista ancora qualcuno che creda alle loro miracolose capacità di localizzazione di immagini presenti in rete che nessuno, sino ad ora, sarebbe stato capace di localizzare.

Molto più semplicemente chi puo’ attingere didascalie e catalogazioni provenienti, anche, da Raccolte Civiche puo’ far credere di essere uno storico di Milano quando non lo sarebbe.

Sfuggono le ragioni di tali messe in scena ma si crede che siano la conseguenza di legittimare, nel tempo, la persistenza di quel forum che funge piu’ da serbatoio immagine per Milano Sparita Facebook e altre note pagine che per l’utilità in quanto tale della sua esistenza…

Queste cose vanno avanti dal 2006.

Tempo libero (da vendere… e si consideri che alcuni di essi occupano postazioni di lavoro) buttato, in tutta sincerità, al vento… contenti loro…

_____________

Milano Roserio 1970. Cavalcavia Giovanni Battista Grassi (vicinanze Ospedale L.Sacco). Fotogramma tratto dall'unica versione integrale reperibile in rete del film "Il caso Venere privata", diretto da Yves Boisset, tratto dal romanzo Venere privata di Giorgio Scerbanenco. Tra gli interpeti principali abbiamo anche una esordiente Raffaella Carrà non ancora consolidata nella futura carriera televisiva delle edizioni "Canzonissim" della RAI di Via Teulada-Roma. Putroppo la resa grafica del film (Youtube) è molto scadente in conseguenza di una possibile masterizzazione digitale a bassa compressione in formato AVI di una videoregistrazione VHS domestica di questa pellicola trasmessa tra gli anni '90 ed i primi 2000 dalle reti Mediaset (prima rete 4 della quale non esistono versioni postate nei social media, successivamente ITALIA 1, quella disponibile in rete).

Milano Vialba-Roserio 1970. Cavalcavia Giovanni Battista Grassi (vicinanze Ospedale L.Sacco). Fotogramma tratto dall’unica versione integrale reperibile in rete del film “Il caso Venere privata”, diretto da Yves Boisset, tratto dal romanzo Venere privata di Giorgio Scerbanenco. Tra gli interpeti principali abbiamo anche una esordiente Raffaella Carrà non ancora consolidata nella futura carriera televisiva delle edizioni “Canzonissima” della lunga “saga” della RAI di Via Teulada-Roma. Proprio pochi mesi dopo la produzione di questo non particolarmente fortunato film la “show-girl” bolognese ebbe un successo straordinario nella edizione di Canzonissima 1970-71. Putroppo la resa grafica del film (Youtube) è molto scadente in conseguenza di una possibile masterizzazione digitale a bassa compressione in formato AVI di una videoregistrazione VHS domestica di questa pellicola trasmessa, presumibilmente, tra gli anni ’90 ed i primi 2000 dalle reti Mediaset (la prima identificabile sarebbe Rete 4 della quale non esistono versioni postate nei social media. Successivamente ITALIA 1, quella disponibile in rete, dalla quale sono stati acquisiti alcuni fotogrammi).

il caso venere privata 1970 cavalcavia gb grassi 1970

Piazza dei Mercanti 1970. Fotogramma dal Film "Il caso Venere privata". Una rara immagine della Carrà a Milano.

Piazza dei Mercanti 1970. Fotogramma dal Film “Il caso Venere privata”. Una rara immagine della Carrà a Milano.

Milano Vigentino anni 30 del 1900. Via Giuseppe Ripamonti angolo Viale Toscana. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano Brera Giugno 1967 ed un locale dei "beats". Le "veline" giornalistiche di quel periodo (ad essere sinceri, oggi siamo messi forse anche peggio) che per mano di Commissari e Questori scrivevano articoli di pura menzogna dove si giustificavano retate anti contestazione ... spacciate per problemi di ordine pubblico. Per paradosso, la Beat Generation non era un movimento giovanile di ispirazione Marxista. Era un prodotto idealistico figlio della società dei consumi Americana. Si rifaceva a stili di vita orientali in antagonismo con la "società occidentale" fatta di consumismo, diseguaglianze, guerre tra Stati e un capitalismo senza regole... ma non si tratta di covi eversivi di aspiranti rivoluzionari comunisti... ma la semplice parvenza di ribellione, quindi apparire ribelli piuttosto che essere... era sufficiente per scaricare gragnole di manganellate e calci di fucile anche verso minorenni... (fonte fotografica quieora.ink).

Milano Brera Giugno 1967 ed un locale dei “beats”. Le “veline” giornalistiche di quel periodo (ad essere sinceri, oggi siamo messi forse anche peggio) che per mano di Commissari e Questori scrivevano articoli di pura menzogna dove si giustificavano retate anti contestazione … spacciate per problemi di ordine pubblico. Per paradosso, la Beat Generation non era un movimento giovanile di ispirazione Marxista. Era un prodotto idealistico figlio della società dei consumi Americana. Si rifaceva a stili di vita basati su filosofie orientali in antagonismo con la “società occidentale” fatta di consumismo, diseguaglianze, guerre tra Stati e un capitalismo senza regole… ma non si trattava, nel senso stretto del termine, di covi eversivi di aspiranti rivoluzionari comunisti… ma la semplice parvenza di ribellione, quindi apparire ribelli piuttosto che esserlo… era sufficiente per scaricare gragnole di manganellate e calci di fucile anche verso minorenni… sottoposti al pubblico ludibrio nelle pagine della “Cronaca Milanese” dei giornali come Corriere della Sera e Il Giorno… Pochi anni dopo, la Procura della Repubblica di Milano, tollerava le famiglie mafiose di Cosa Nostra (e le prime organizzazioni criminali calabresi) che gestivano il narcotraffico di eroina nelle periferie, a partire dalla nota “Guerra del Giambellino” che vide decine di omicidi dovuti alla contesa del terreno di spaccio (eventi avvenuti tra il 1978 sino ai primi anni ’90, con retate = zero e totale tolleranza verso la presenza di mafie dedite al narcotraffico in interi quartieri di Milano). (fonte fotografica quieora.ink).

MILANO Veduta del Campanile della Chiesa di San Gottardo, sullo sfondo si intravede anche il Duomo. Milano 1920 circa,,Copyright © Fototeca Gilardi

MILANO 1920 circa. Campanile della Chiesa di San Gottardo, ripreso da Via Santa Tecla, da un ballatoio di case di ringhiera demolite negli anni ’30 del 1900.

Milano Aprile 1967, "Beat Generation", un movimento pacifico giovanile di ribellione simbolica e intellettuale che precedette il "Maggio del '68 Parigino" e il lungo periodo di contestazioni che in Italia ed a Milano diedero poi avvio alla "reazione" del terrorismo di matrice neofascista stragista di Stato (dalla Strage di Piazza Fontana in avanti). Piazza della Scala, Aprile 1967, piccolo corteo di "capelloni" che ispirandosi ai movimenti giovanili e studenteschi degli USA (Columbia University) manifestava uno stato di ribellione al "sistema" Americano e anglosassone (principalmente simboleggiato dal capitalismo imperialista e guerrafondaio della superpotenza USA (guerra del Vietnam) ne misero in discussione l'intero sistema (e potere) economico, culturale, sociale, politico e militare. Un tratto distintivo dei giovani (a Milano pochi, che finirono tutti schedati dalla DIGOS, dalla Narcotici-Buoncostume) aderenti alla Beat Generation erano capelli (ed a volte anche barbe) di una lunghezza superiore alla media ed il consumo di Canapa (Hashish) finalizzato all'utopistica "fuga dal sistema" molto predicata da questi movimenti di origine americana, a modo loro, figli inconsapevoli di un consumismo e di una povertà di valori sociali e culturali di cui era impregnata e per molti aspetti ammorbata la società dei consumi americana. Le capigliature e la detenzione e consumo di stupefacenti erano un pretesto, per le Polizia e la Magistratura di Milano, di schedatura penale e incarcerazione per le piu' svariate violazioni del "codice Rocco" (ordinamento penale fascista tutt'oggi in essere nel Codice Penale italiano, seppur con alcune miniriforme nel corso dei decenni...). I giovani esponenti italiani e milanesi della Beat Generation, numericamente pochi (rispetto a quanto poi avvenne l'anno successivo con l'avvio delle contestazioni studentesche), tentarono un dialogo con le istituzioni... senza riuscirci (l'unico risultato utile fu una manifestazione dell'8 Aprile 1967, autorizzata dalla Questura di Milano. I reati per i quali questi "militanti" (in buona parte figli di una certa "Milano bene" che poteva permettersi viaggi all'estero, negli USA ed a Londra, ivi inclusi anche periodi di studi in tali Nazioni)

Milano Aprile 1967, “Beat Generation”, un movimento pacifico giovanile di ribellione simbolica e intellettuale che precedette il “Maggio del ’68 Parigino” (e che in parte ne fu anche motivo di ispirazione politica ed intellettuale) e il lungo periodo di contestazioni che in Italia ed a Milano diedero poi avvio alla “reazione” del terrorismo di matrice neofascista stragista di Stato (dalla Strage di Piazza Fontana in avanti) e successivamente alla “nascita” di movimenti terroristici di ispirazione “marxista” sino alle Brigate Rosse (multidirette dai servizi segreti italiani). Piazza della Scala, Aprile 1967, piccolo corteo di “capelloni” che aderivano ai movimenti giovanili e studenteschi degli USA (Columbia University) i cui principali esponenti furono Jack Kerouac, Allen Ginsberg, Lucien Carr e vari scrittori ed intellettuali americani di quel periodo. I giovani che vi aderirono manifestavano uno stato di ribellione al “sistema” Americano e anglosassone (principalmente simboleggiato dal capitalismo imperialista e guerrafondaio della superpotenza USA (guerra del Vietnam). I movimenti della Beat Generation misero in discussione l’intero sistema (e potere) economico, culturale, sociale, politico e militare USA e NATO.
Un tratto distintivo dei giovani (a Milano pochi, finirono tutti schedati dalla DIGOS, dalla Narcotici-Buoncostume) aderenti alla Beat Generation erano i capelli lunghi (ed a volte anche barbe) di una lunghezza superiore alla media ed il consumo di Canapa (Hashish) finalizzato all’utopistica “fuga dal sistema” molto predicata da questi movimenti di origine americana, a modo loro, figli inconsapevoli di un consumismo sfrenato e di una povertà di valori sociali e culturali di cui era impregnata e per molti aspetti ammorbata la società dei consumi americana.
Le capigliature e la detenzione e consumo di stupefacenti erano un pretesto, per le Polizia e la Magistratura di Milano, di schedatura penale e incarcerazione per le piu’ svariate violazioni del “codice Rocco” (ordinamento penale fascista tutt’oggi in essere nel Codice Penale italiano, seppur con alcune miniriforme nel corso dei decenni…). I capelli lunghi erano pretesto per espulsioni dall’ambiente universitario. I “capelloni” venivano rubricati dalla Procura della Repubblica di Milano come “atti di travestismo” ed in generale come “atti osceni in luoho pubblico”… la detenzione per uso personale di Canapa era illegale e oggetto della irrogazione di pene detentive. I giovani esponenti italiani e milanesi della Beat Generation, numericamente pochi (rispetto a quanto poi avvenne l’anno successivo con l’avvio delle contestazioni studentesche), tentarono un dialogo con le istituzioni… senza riuscirci (l’unico risultato utile fu una manifestazione dell’8 Aprile 1967, autorizzata dalla Questura di Milano). I reati per i quali questi “militanti” (in buona parte figli di una certa “Milano bene” che poteva permettersi viaggi all’estero, negli USA ed a Londra, ivi inclusi anche periodi di studi in tali Nazioni), come sopra accennato, erano correlati alla violazione del “buon costume” ed all’uso di droga. Degno di nota fu il fatto che diversi esponenti della Beat Generation milanese controquerelarono le istituzioni (Magistratura, Questura e Polizie) per l’abuso di metodi repressivi contro le loro iniziali manifestazioni pacifiche ed uno stile di vita sirucamente scandaloso per l’epoca ma totalmente privo di forme di violenza e provocazione. Per approfondimenti storico-sociali di quel periodo si consiglia la visione di questi siti http://www.melchiorre-mel-gerbino.com/MondoBeat/MB10_18_marzo_1967.html https://it.wikipedia.org/wiki/Beat_Generation https://www.900letterario.it/focus-letteratura/beat-generation-protesta-societa/

_____________

RISOLTO L’ENIGMA DELLA DATA DI UNA “”FANTOMATICA”” 🙂 IMMAGINE RITRAENTE VIA DANTE (META’ ANNI 60 CIRCA), POSTATA ASTUTAMENTE DAI FURBETTI DEL FORUM MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY.

Dopo una attenta ricerca è emerso che i “soliti noti” di tale forum, costituito da non più di 4-5 persone, hanno nuovamente escogitato il trucchetto del simulare utenti fake che postano e domandano relativamente a immagini erroneamente datate.

Su ebay

https://www.ebay.it/itm/Milano-Via-Dante-Banca-di-Legnano-1965-/152017823360

esiste (perche’ probabilmente postata dal medesimo personaggio che ne possiede una copia originale) la versione originale di tale immagine, parte di una cartolina postale illustrata ritraente Via Dante nella estate del 1964 a pochi mesi dall’apertura della linea 1 della metropolitana.

L’immagine è quella sottostante

s-l1600una cartolina viaggiata e postalizzata nel Maggio 1965 dalla quale, in quel forum, una persona ha creato un falso aneddoto dove postava il solo lato illustrato della cartolina (non prima di effettuare un fotoritocco della temperatura di colore della medesima), omettendo il retro postalizzato e vidimato dall’ufficio postale di partenza, inventandosi una datazione erronea del 1970, dal medesimo “corretta” al 1964. Di simulazioni del genere quel forum è pieno sin dal lontano 2006. Ancora una volta le solite domande e risposte che calzano a pennello per quesiti di datazione e localizzazione che si crede non provengano da utenti reali richiedenti ma siano una forma di rappresentazione ed esaltazione di conoscenze storiche in realtà non possedute e acquisite dal possesso di centinaia di migliaia di foto e cartoline vintage (come anche di opere editoriali) utilizzate per creare “aneddoti” … (nel contempo Facebook farebbe incetta di tali immagini…alimentando redditi autoeditoriali e di “click” per la medesima multinazionale di Zuckerberg).

_____________

Segrate nei primi anni '70. Costruendo lotto edilizio di "Milano Due" della EDILNORD di Silvio Berlusconi. Negli anni '80, nei filoni di indagine dei magistrati Falcone e Borsellino emersero rapporti diretti tra il padre, Luigi Berlusconi e gli stessi Sillvio e Paolo Berlusconi (quest'ultimo con ruoli secondari) con la famiglia palermitana dei Bontate, Vittorio Mangano (lo "stalliere" di Arcore). La magistratura palermitana defini' , nella veste di Paolo Borsellino, Vittorio Mangano (mafioso) come una "testa di ponte" tra ka mafia siciliana e le imprese del Nord Italia. I legami tra Berlusconi e la famiglia Bontate, Mangano, Marcello Dell'Utri e la famiglia Berlusconi erano noti dalla connivente Procura di Milano sin dagli anni '60 del '900 ma vennero rivelati nei maxi processi di mafia condotti da Paolo Borsellino. Il resto è storia nota (a tutti tranne che ai magistrati delle Procure di Milano e Monza che sempre negarono e negano tutt'oggi... ma del resto... procure che hanno appalti con la presenza della 'ndrangheta ... non devono stupire come non deve stupire che Milano fu in mano a Cosa Nostra negli anni '80 e '90 per poi essere totalmente controllata dall'attuale 'ndrangheta. Edilord venne capitalizzata con fondi neri di riciclaggio provenienti dalla Banca Rasini di Milano (direttore commerciale Luigi Berlusconi) sin dalla metà degli anni '60. Se volessimo trovare, tra i corresponsabili delle stragi di Capaci e Via D'Amelio... non solo i noti servizi segreti, la stessa Cosa Nostra... ne erano responsabili... semmai ne erano gli esecutori... i mandanti sono poi entrati in carriera politica dal 1994... oggi tali mandanti hanno eredi politici, ex alleati nei governi degli anni '90, 2000 sino al 2011, come anche nelle giunte comunali di Milano, sino al Luglio 2011... sono gli attuali partiti di estrema destra di cui è facile individuare i leader che si professano sovranisti e neo fascisti... La fonte di questa immagine proviene dal sito https://storiedimenticate.it/milano-due/ dove nel Blog annesso sono state scritte delle note di demerito verso Berlusconi e l'origine dei suoi capitali. Degno di nota è il post di un ex dipendente della Regione Lombardia che dichiara di essere stato assunto nel Governo Regionale nel lontano 1981 grazie alle grazie di Berlusconi che gli riservo' un secondo incarico nel centro direzionale Palazzo Canova di Segrate. Una piccola nota di cronaca contemporanea. Alcune delle pagine Facebook dedicate alla "storia della Milano sparita" esistono grazie ad una precisa volontà di vari "uomini e donne" del parco dirigista di Berlusconi (ex sindaci ed ex presidenti ATM degli anni '2000)... quindi quando visitate alcune pagine facebook dovreste ricordarvi del personaggio politico che fu all'origine della loro nascita e diffusione... ovviamente con danni notevoli alla pluralità e democrazia... come da anni si segnala in questo sito.

Segrate nei primi anni ’70. L’immagine ritrae il costruendo lotto edilizio di “Milano 2” , realizzato dalla EDILNORD di Silvio Berlusconi (pare che fosse pratica non pagare i fornitori, in tali opere, allo scopo di farli fallire e rilevarne le società). Negli anni ’80, nei filoni di indagine dei magistrati Falcone e Borsellino, emersero rapporti diretti tra il padre, Luigi Berlusconi e gli stessi Silvio e Paolo Berlusconi (quest’ultimo con ruoli secondari) con la famiglia palermitana dei Bontate e di Vittorio Mangano (lo “stalliere” di Arcore). La magistratura palermitana defini’ Vittorio Mangano (mafioso) come una “testa di ponte” tra la mafia siciliana e le imprese del Nord Italia.
I legami tra Berlusconi e la famiglia Bontate, Mangano e Marcello Dell’Utri erano noti dalla connivente Procuradella Repubblica di Milano sin dagli anni ’60 del ‘900 (non parti’ mai nessuna indagine in tal merito, nè 50 anni fa nè in tempi piu’ recenti) ma vennero rivelati solo negli anni ’80… quindi in forma molto tardiva e solo nei maxi processi di mafia condotti da Paolo Borsellino. Il resto è storia nota (a tutti tranne che ai magistrati delle Procure di Milano e Monza che sempre negarono e negano tutt’oggi)… ma del resto… procure che hanno appalti con la presenza della ‘ndrangheta … non devono stupire … per la loro, ormai ultra cinquantennale, latitanza investigativa… come altrettanto non deve stupire che Milano fu in mano a Cosa Nostra negli anni ’80 e ’90 per poi essere totalmente controllata dall’attuale ‘ndrangheta a partire dal “post Tangentopoli ’92”. Edilord venne capitalizzata con fondi neri di riciclaggio provenienti dalla Banca Rasini di Milano (direttore commerciale Luigi Berlusconi) sin dalla metà degli anni ’60. Se volessimo trovare, tra i corresponsabili delle stragi di Capaci e Via D’Amelio… non solo i noti servizi segreti, la stessa Cosa Nostra… (principalmente esecutori)… ma i veri mandanti… scopriremmo che buona parte di loro vivevano all’ombra della Madoninna… poi entrati in carriera politica dal 1994… oggi tali mandanti hanno eredi politici, ex alleati nei governi Berlusconi degli anni ’90, ‘2000 sino al 2011, come anche nelle giunte comunali di Milano (sino al Luglio 2011) … si tratta degli attuali partiti di estrema destra di cui è facile individuare i leader che si professano sovranisti e adottano, nelle intenzioni, principi neo fascisti…
La fonte di questa immagine proviene dal sito https://storiedimenticate.it/milano-due/ dove nel Blog annesso sono state scritte delle note di demerito verso Berlusconi e verso l’origine dei suoi capitali. Degno di nota è il post di un ex dipendente della Regione Lombardia che dichiara di essere stato assunto nel Governo Regionale nel lontano 1981 grazie alle “spinte” di Berlusconi che gli riservo’ un secondo incarico nel centro direzionale Palazzo Canova di Segrate. Una piccola nota di cronaca contemporanea: Alcune delle pagine Facebook dedicate alla “storia della Milano sparita” esistono grazie ad una precisa volontà di vari “uomini e donne” del parco dirigista di Berlusconi (ex sindaci ed ex presidenti ATM degli anni ‘2000)… quindi quando visitate alcune pagine facebook dovreste ricordarvi del personaggio politico (e dei suoi politicanti meneghini) che fu all’origine della nascita e diffusione della storia di Milano in versione social net… ovviamente con ripercussioni notevoli alla pluralità e democrazia… (danni riferiti all’esistenza di tali pagine Fbook) come da anni si segnala in questo sito.

_____________

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Proseguono le elucubrazioni di Milano Sparita Skyscrapercity

L’immagine sovrastante (un link) ritrae Via Dante. Dal 2012 circa, un presunto storico (presunto storico, non realmente storico) si arrovella sulla tesi che questa foto sia stata ripresa prima dell’inaugurazione (1 Novembre 1964) della linea Rossa M1 della metropolitana (Lotto-Sesto Marelli), sostenendo, la sua tesi, con la presunta presenza dei silos di “betonaggio” dell’impresa TORNO in Piazza Castello.

L’eventuale presenza di tale cantiere non dimostra che la fotografia sia antecedente al 1964 o del 1964. Il “varco” realizzato nei primi anni ’60 (proprio davanti al portale del Castello Sforzesco) era un punto di ingresso che permise, a titolo di collaudo e di immissione dei treni lungo la linea, l’ingresso di vetture (pare anche tramviarie) elettromotrici del futuro parco treni della metropolitana 1.

Fomte Stagniweb

Fonte Stagniweb

Purtroppo c’è sempre qualcuno che sentenzia conclusioni definitive in assenza di fonti, anche fotografiche, che dimostrino che tale varco (di Piazza Castello) venne chiuso, riempito e livellato, prima del Novembre 1964.

… insomma… tanti dettagli che sembrano essere totalmente ignorati dai “superesperti commerciali” di Milano Sparita SSC… l’eventuale presenza di cantiere nel sito che ospitava la fontana, poi sventrato per fungere da punto di ingresso dei treni M1… poteva anche prolungarsi ben oltre il 1964…

Nulla impedirebbe, pertanto, di ipotizzare che il “tamponamento” con riempimento della tratta di ingresso provvisorio alla galleria metropolitana sotterranea (da Piazza Castello verso la costuenda fermata M1 Cairoli), avvenne successivamente al 1 Novembre 1964 (la presenza di tale accesso non impediva il funzionamento della linea). Il cantiere TORNO poteva, quindi, essere ancora presente nella estate del 1965, successivamente all’inaugurazione della M1, in attesa della completa chiusura di una rampa di discesa binaria che non vincolava, in quanto tale, l’inaugurazione e la messa in esercizio della linea. Pertanto, il datare tale immagine al 1970 circa non si discosta sensibilmente da una data non anteriore al 1965/66 o persino prossima al 1968. Analizzando l’immagine sopra linkata si notano, rispetto all’abbigliamento in voga nei primi anni ’60, accenni di scampanature di pantaloni, colletti di camicia e taglie delle medesime prossimi a quelli in voga negli anni ’70, soprattutto tra il 1969 e il 1979 circa (camicie strette e pantaloni a zampa d’elefante) Un “look” totalmente assente nei primi anni ’60, incluso il 1964, uno stile che invece sembra (apparentemente) essere accennato, nella foto linkata.

___________

Piazza Cordusio nel 1914 circa. (fonte fotografica web castellodelguado)

Piazza Cordusio nel 1914 circa. (fonte fotografica web castellodelguado)

Milano 1969. Tra Morivione e Porta Romana-Ravizza. Manifestazione operai OM-FIAT lungo una irriconoscibile Via Pompeo Leoni (sullo sfondo i vecchi capannoni OM di Via Pietrasanta, oggi non più esistenti. (fonte: sites.google.com)

Milano 1969. Tra Morivione e quartieri Parco Ravizza-Vigentino. Manifestazione operai (ed, a giudicare dall’abbigliamento, anche di qualche impiegato e “quadro intermedio”) OM-FIAT lungo una irriconoscibile Via Pompeo Leoni (sullo sfondo i vecchi capannoni OM di Via Pietrasanta, buona parte di essi, oggi, non sono più esistenti). (fonte: sites.google.com)

fioraie in piazza Duomo castellodelguado

Milano, Piazza Duomo 1914. Venditrici e venditori di fiori. (fonte fotografica web: castellodelguado)

Milano Mecenate-Taliedo 1967. Viale Ungheria (primi numeri civici a ridosso dell'incrocio con Via Oreste Salomome (fonte web: 2.bp.blogspot)

Milano Mecenate-Taliedo 1967. Viale Ungheria (primi numeri civici a ridosso dell’incrocio con Via Oreste Salomome). (fonte web: 2.bp.blogspot)

Milano 1973. Gallaratese. Incrocio Via Uruguay con Via delle Ande. (fonte web: Casa della Vetra)

Milano 1973. Gallaratese. Incrocio Via Uruguay con Via delle Ande. (fonte web: Casa della Vetra)

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

_____________

Gli account Misterno26 e Xesar (il secondo ricorda i nomi delle vaschette di cibo umido in patè, verdurine e salsina per i cani… 😉 ) sono probabilmente gestiti da una sola persona:

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=de9b0adb1101e2f78fecddcff1d91974&t=1232367&page=5069

che si pavoneggia fingendo di rispondere ai quesiti di una seconda persona che non esiste.

Il personaggio si è scelto, nelle note raccolte in suo possesso, foto contenenti soggetti identici ripresi in periodi ravvicinati… facendosi una domanda e rispondendovi con il noto effetto “miracolistico” al quale ormai siamo abituati.

Tempo libero buttato al vento, no ?

____________

Immagine con didascalia "Milano 1950" (agefotostock). Presumibilmente una scuola media inferiore di Milano durante l'ora di educazione fisica per una classe femminile. Lo stile educativo "ginnico" riflette, palesemente, quello del ventennio fascista appena trascorso.

Immagine con didascalia “Milano 1950” (agefotostock). Presumibilmente una scuola media inferiore di Milano durante l’ora di educazione fisica per una classe femminile. Lo stile educativo “ginnico” riflette, palesemente, quello del ventennio fascista appena trascorso.

_____________

L’attività di utilizzo pubblicitario-commerciale di immagini di fonte non dichiarata… prosegue nelle gemellate Milano Sparita…

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2234407446606264/2724891920891145/?type=3&eid=ARAiCeeAQ4eIs_cynCcLvqeB2r9as04Kc-byrEukQpzwfP5xse6fWj6wT-Qp5fdPEY08BAhQ9dUaD29v&__xts__%5B0%5D=68.ARDttlmZVFKbn21aCvghmDw20oET6c7ILcltYPr-jB08lWcLQhp3uMKigavkHb6JtF5xuHEU9a6sZtZ7MiuRinCJD3IbUdfTnoFZV2R6CTHLu1Runnuy5NRq6-dsWJldvu-uzPi5MUkUUcFbOWP5prRGvkFXHPn3Ah6bT4RfqiNcLw-KV8gRC0J-UrgLGuexAuuSTd2mLUZrv8nFf-wKUQDhgdT3_NU40sJrkIudfIb0XYL93ervosEr_1JhU9bDasFCXbNkrTVNWecqW1DzRan3yE_wHd-3y9gqApYZq86g2YNnr-oBznI8DBu0W7t1SVTdvVsNMe_1PCJvAx48XLqwNA&__tn__=EHH-R

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/75047326_2724891924224478_6453608981272199168_n.jpg?_nc_cat=107&_nc_oc=AQmTCgob_RKvLDh_7dRxBusimUD520E1eT3y_8L-rsyBLt6hLIzYkdFesAUZMLlMVe4&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=4d82ae5f579bdcf4127d99b0264d0edc&oe=5E8B4583

immagine di misterno26 (Milano Sparita SSC) postata tra Mercoledi’ e Giovedi’ 14/11/19 con didascalia priva di senso logico … tanto per acconsentirne la pubblicazione inedita (senza citare la fonte). Puntualmente (ma non si grida al ladro per i motivi che sappiamo) finita nelle fauci di Facebook Italia che da qualche giorno propone, anche, l’acquisto on-line, di un ulteriore nuovo libro pubblicato da una casa editrice pugliese… come dire… piu’ lontano sono … più lontano sarebbe il Foro competente (Lecce) dove gestire controversie…

______

Immagine catalogata nel database Pinterest.ru come Milano nel 1950. Località di zona non precisata e non identificabile. L'immagine ritrae due motorette della Polizia Municipale, presumibilmente di Milano... ma i riferimenti ed i dati offerti sono molto scarsi ...

Immagine catalogata nel database Pinterest.ru come “Milano nel 1950”. Località di zona non precisata e non identificabile (in apprenza extraurbana). L’immagine ritrae due motorette della Polizia Municipale, presumibilmente di Milano… ma i riferimenti ed i dati offerti sono molto scarsi …

Milano Gallaraese verso il Lampugnano primissimi anni '80 (intorno al 1980-81) del 900. Anche questa immagine è presente nel database Flickr di Yahoo, noto per essere utilizzato da Milano Sparita Skyscrapercity... pertanto pur ottenendo esito negativo in Google e Bing, non si esclude che questa immagine sia già passata, più volte, in tale forum. Lo scatto dovrebbe inquadrare l'incrocio tra Via Benedetto Croce e Via Fabrizio Quattrocchi. Dopo tale periodo, non lontano da questo punto venne realizzato il Palatrussardi, poi Palasharp, simbolo della "Milano da bere" del PSI e di una Milano che con la stessa presunzione di oggi (ma si faccia attenzione al fatto che la Milano di allora trainava l'Italia, gli investimenti per Milano avevano anche un ritorno a livello nazionale, cosa che oggi non avviene piu' i capitali pubblici investiti per la metropoli restano nella metropoli in conseguenza di una economia malata, distorta, basata sulla speculazione edilizia e dei grandi eventi e grandi opere).

Milano Gallaraese verso il Lampugnano primissimi anni ’80 del 900 (intorno al 1980/82, vista la presenza di una cartellonistica informativa stradale assente durante gli anni ’70 e la presenza dei primi scivoli per le carrozzelle dei portatori di handicap, come ben visibile nello spartitraffico inquadrato nel lato destro della fotografia). Anche questa immagine è presente nel database Flickr di Yahoo, noto per essere utilizzato da Milano Sparita Skyscrapercity… pertanto pur ottenendo esito negativo in Google e Bing, non si esclude che sia stata già passata, più volte, in tale forum. Lo scatto dovrebbe inquadrare l’incrocio tra Via Benedetto Croce e Via Fabrizio Quattrocchi. Dopo tale periodo, non molto lontano da questo punto, venne realizzato il Palatrussardi, poi Palasharp, simbolo della “Milano da bere” del PSI e di una Milano che con la stessa presunzione di oggi si vantava di primati europei che non esistevano nè allora nè oggi (ma si faccia attenzione al fatto che la Milano di allora trainava l’Italia, gli investimenti per Milano avevano anche un ritorno a livello nazionale, cosa che oggi non avviene piu’ in quanto capitali pubblici investiti per la metropoli restano nella metropoli in conseguenza di una economia malata, distorta, basata sulla speculazione edilizia e dei grandi eventi e grandi opere e del noto riciclaggio che la Procura di Milano tollera per motivi che se fossero appronfonditi aprirebbero una “manettopoli” di proporzioni inimmaginabili… verso il corpo giudiziario milanese che si vedrebbe totalmente esautorato dall’attuale “Palazzo di Giustizia”).

Milano Gallaratese primi anni '80. Cantiere del costruendo Centro Commerciale Bonola). Immagine probabilmente convertita in Bianco e Nero, presente negli archivi di flickr.com (non è dato sapere se proveniente dalla mega raccolta Skyscrapercity MS).

Milano Gallaratese primi anni ’80 (1980 circa). Cantiere del costruendo Centro Commerciale Bonola. Immagine probabilmente convertita in Bianco e Nero, presente negli archivi di flickr.com (non è dato sapere se proveniente dalla mega raccolta Skyscrapercity MSparita… Google da esito negativo ma probabilmente è solo una svista di tale motore… in quanto… a memoria d’uomo… tale immagine venne, quasi certamente, passata anche in tale forum e forse in più di una occasione).

_____________

Gli arzigogoli concettuali (qualcuno li chiamerebbe pugnettoni mentali) di persone che non sanno come utilizzare al meglio il loro tempo libero (ci si augura che il loro tempo libero sia da pensionati, al posto dei vertici amministrativi di aziende ed SPA municipali) che le contraddistingue

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=de9b0adb1101e2f78fecddcff1d91974&t=1232367&page=5065

(ricercare, nella pagina indicizzata, l’immagine che ritrae le ombre proiettate dalle torri Turati 1 e 2 lungo Piazza della Repubblica, verso la metà degli anni ’60 del 1900)

Forse l’unico contributo che questi personaggi hanno apportato alla “storia di Milano” è l’aver diffuso centinaia di migliaia di foto che hanno permesso a Facebook Italia di produrre profitti senza pagare tasse, evolvendo importi forfettari alle amministrazioni erariali USA (i profitti dei social non sono reali ma si basano sul conteggio di utenti reali e fake che visitano e condividono pagine come Milano Sparita e da Ricordare) e di monopolizzare la storia “meneghina” mettendo in secondo piano qualsiasi opera editoriale e storica successiva alla comparsa di Milano Sparita e da ricordare Facebook + libro (primavera 2010 … ormai quasi 10 anni).

Dopo Milano Sparita sorsero altre pagine dello stesso tenore, da Milano alla Barona alla Milano secolare etc… tutte abbinate a libri stampati negli USA diffusi tramite Amazon (quindi piu’ che un beneficio per storia ed economia, un colpo di grazia all’economia nostrana…).

Quotidianamente si leggono, nel forum indicato, arzigogoli concettuali dai quali, secondo i loro autori, se ne dovrebbero trarre spunti inediti ed epocali (Mattarella dovrebbe esserne informato, quanto meno per il riconoscimento di premi letterali a tali storici…) per datazioni storiche inedite di immagini della Milano dei decenni passati.

L’ultima “dimostrazione” riguarda le ombre proiettate lungo Piazza della Repubblica dalle Torri Turati 1 e 2 in una fotografia dove la datazione puo’ essere fatta con metodi completamente differenti da quelli di coloro che sostengono di essere la colonna (granitica) portante della storia di Milano (sia chiaro che questo sito, Milanobarona, non è storico, non è fatto da storici… e non sarebbe, nella maniera piu’ assoluta, da considerarsi una fonte unica ed univoca come tali personaggi considererebbero loro stessi).

L’ombra visibile sulla sinistra dell’immagine è ricondubicile alla Torre Turati 1 che venne completata nel 1960 (in rete ci sono molte fonti che lo testimoniano). Il tetto della Turati 1 ha sempre ospitato antenne (sino a non molti decenni fa le aziende erano in contatto tra loro con ponti radio acquistati da società di telecomunicazione private, molto prima dell’avvento dei fax e di internet… senza poi considerare che alcune telescriventi non erano connesse in rete Stipel e poi SIP ma direttamente con radiofrequenze affittate da società private… il capitalismo italiano degli anni ’60-’80 si connetteva con tali sistemi che andavano “in antenna” sui tetti delle torri piu’ alte di Milano e non solo di Milano).

Il fatto che sia presente anche anche l’ombra della Turati 2 (completata nel 1969, l’anno che diede l’addio, sino agli anni ’80 di Salvatore Ligresti, alla costruzione di grattacieli a Milano, per prevalente uso terziario ed uffici) rivela che l’anno dello scatto di tale immagine è successivo al 1960, forse databile verso la metà degli anni ’60 o comunque compreso tra il 1965 e non superiore al 1968 (sempre che l’apparente minore lunghezza dell’ombra della Turati 2 non sia una illusione prospettica, in quanto anche la seconda torre poteva già essere ultimana, almeno nella sua altezza, al momento dello scatto). Questo… in modo indipendente dalla presunta irregolarità del tetto della Turati 1 (che essendo completata nel 1960 non poteva ospitare ancora un cantiere le cui asperità erano presenti solo sul tetto ma non lungo i lati verticali della torre… come indicato le impalcature si smantellano dall’alto verso il basso, non viceversa e mi pare di aver scoperto l’acqua calda…).

Quindi l’arzigogolare la mente sulla data dell’immagine, andando a sostenere che le irregolarità presenti sul tetto della Turati 1 siano residui di cantiere posteriori al 1960 (le impalcature di cantieri edili si smantellano dall’alto verso il basso e non viceversa) … non porta a nessuna conclusione utile. Nell’ombra proiettata non si notano asperità e sporgenze lungo la verticalità ma solo nel tetto (il tetto della Turati 1 ha sempre ospitato antenne, da quasi 60 anni. Se consideriamo che la presenza di antenne, a seconda dell’angolo di inclinazione dei raggi solari, puo’ proiettare apparenti irregolarità sul tetto… tali asperità potrebbero essere le ombre dei lembi superiori di un certo numero di antenne).

I metodi di datazione di tale immagine, adottati in quel forum, non sembrano essere particolarmente fruibili…

___________

Milano 1940 Parco Sempione. Cascata acqua VII° Triennale.

Milano 1940 Parco Sempione/Torre Littoria (dopo il 1945 Torre Branca). Cascata acqua VII° Triennale.

Milano Ticinese 1933. Via Pietro Custodi angolo Via Giovenale. (fonte: web repubblica.milano). Anche in questo caso l'ìimmagine venne già "pescata" (nel passatopì) dal forum Milano Sparita Skyscrapercity.

Milano Ticinese 1933. Via Pietro Custodi angolo Via Giovenale. (fonte: web repubblica.milano). Anche in questo caso l’ìimmagine venne già “pescata” (nel passato) dal forum Milano Sparita Skyscrapercity (con un inventario di qualche centinaio di migliaio di foto postate, dai medesimi, è quasi impossibile recuperare in rete qualcosa che non sia passato dal suddetto monopolio assolutistico).

_____________

OGNI OFELÈE AL FÁ ‘L SO MESTÈ !

(quando Internet permette di esibire qualifiche accademiche che esistono solo in rete)

Tradotto in italiano, ogni pasticciere deve fare il proprio lavoro…cioè solo il pasticciere !

Il significato di questo proverbio popolare milanese si riconduce, in questi commenti, al far desistere storici autorefernziati (che si sono autoletti come tali e che vorrebbero che si scrivesse di loro solo in termini di lusinghe) nel proporsi come fonti superautorevoli (ed uniche).

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5065

(prima immagine postata).

Anche un non storico di Milano è a conoscenza che la Pasticceria “Sant’Ambroeus” (Corso Matteotti, sede unica, mai traslocata nè prima nè dopo la data della sua inaugurazione) venne aperta nel 1936 e che l’asse di corso Matteotti-piazza San Babila e del sistema di corso Europa-via Larga, (la cosiddetta “Racchetta”) venne realizzato durante gli anni ’30 del 1900, apparendo identico prima del periodo bellico, durante e anche dopo.

Il signor Misterno26 che grazie ad internet appare come un eccelso storico della città di Milano.. deve invece la sua presenza (in rete)… come “mente eccelsa” (sotto forna di nick)… proprio alla grande facilità con la quale forum e social permettono di generare un profilo parallelo alla propria vita reale e inserici dentro qualifiche e competenze “inedite”.

Negli anni ’30 (più o meno sino al periodo della Liberazione, ovvero sino alla fine d’Aprile 1945) il costruendo asse Matteotti S. Babila si chiamava Corso del Littorio.

e’ facilmente riscontrabile in questa pagina http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3a010-0014029/

Ora veniamo al dunque.

L’immagine postata da Misterno26 (il semplice link che punta ai database SSC)

… è indubbiamente della fine anni ’30 del 900 (o almeno si crede, potrebbe anche essere di qualche periodo posteriore).

In ogni caso, vista la censura storica (relativa al periodo fascista) che per tutti gli anni ’50 gravo’ sulle fonti testuali e fotografiche nonche’ storiche post belliche… nessuno esclude che la cartolina, pur ritraendo Corso del Littorio, venisse (nell’immediato dopoguerra) identificata con Corso Matteotti. Quindi nessun refuso dell’autore dell’immagine in cartolina con didascalia e nessuna necessità di recuperare immagini risalenti al fascismo … ma la solita elucubrazione quotidiana (tante elucubrazioni con pensieri eccelsi e raffinati, prossimi al sublime… negati ai “comuni mortali” ovvero alla “plebe”… giustificano la presenza e permanenza in rete di tale forum malgrado non raccolga in modo organico e fruibile una reale cronistoria di Milano ma una mole impressionante di immagini che hanno reso “mole imponente” le pagine facebook che le utilizzano e superfluo visitare i pochi eventi storici-fotografici patrocinati dal Comune… quando in tali eventi vediamo immagini già postate da Milano Sparita Skyscrapercity, nel 2006 e Milano Sparita Facebook nel 2010…).

Sono fatti oggettivi sotto gli occhi di tutti (ma proprio di tutti, anche di coloro che potrebbero mettere ordine alla portata di questo problema).

OGNI OFELÈE AL FÁ ‘L SO MESTÈ !

____________

Milano 1978 Bicocca. Periferie nate già degradate. Siamo alla fine di Viale Sarca (dal lato opposto del plesso di edilizia ex IACP, oggi chiamato "Case bianche", fortino della droga e del controllo territoriale criminale), Largo Bignami. Un simile complesso di edilizia (nata come soluzione temporanea di "emergenza") prefabbricata sorge anche nell'estremo opposto, alla Barona, la nota Via Lope de Vega (con problematiche simili). Autore immagine Gabriele Basilico, fonte web Lombardia beni culturali.

Milano 1978 Bicocca. Periferie nate già degradate. Siamo alla fine di Viale Sarca (dal lato opposto del plesso di edilizia ex IACP, visibile nella foto, oggi chiamato “Case bianche”, fortino della droga e del controllo territoriale criminale, c’è Largo e Via Emilio Bignami, alla fine di Viale Fulvio Testi). Un simile complesso di edilizia prefabbricata (nata come soluzione temporanea di “emergenza”, divenuto, all’italiana, una precarietà definitiva e permanente) sorge anche nell’estremo opposto, alla Barona, la nota Via Lope de Vega (con problematiche simili). In entrambi i casi i lotti vennero ufficialmente assegnati nel 1975 ma occupati abusivamente sin dal 1974. Autore immagine Gabriele Basilico, fonte web Lombardia beni culturali.

Dipinto di Michele Cascella intitolato "Via Orefici a Milano " (1928 circa). Fotografia di Mari Gianni, fonte web Lombardia beni culturali.

Dipinto di Michele Cascella intitolato “Via Orefici a Milano ” (1928 circa). Fotografia di Mari Gianni, fonte web Lombardia beni culturali.

_____________

https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/sacerdote-salvini-processo-1.4880624

La magistratura italiana e ancor peggio quella milanese e lombarda (sovente conniventi con i fenomeni di ‘ndranghetizzazione del territorio e dei poteri forti) dovrebbero rileggersi tutti gli articoli della Costituzione (che la magistratura dovrebbe far rispettare… ma che in nome della subordinazione e connivenza col potere politico … omette di fare), in particolar modo sul divieto della ricostituzione di movimenti e partiti ad ispirazione neofascista, come nel caso ravvisabile di Lega e Fratelli d’Italia (anche l’ex Movimento Sociale Italiano, partito “padre” al quale si ispirerebbero… non meno di due partiti di destra estrema… era e fu per oltre 60 anni… un crimine mai represso e perseguito dalla Legge).

Art.48:

«È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.»

Un partito e un movimento, per essere fascisti non devono, necessariamente, chiamarsi PNF… dai metodi e dagli stili adottati si comprende se tali movimenti e partiti si ispirino, o meno, al ventennio italiano.

Metodi intimidatori, violenti, minacce, pestaggi, aggressioni, disinformazione, etc… rappresentano per i due partiti sopra menzionati un “modus vivendi” che utilizza la militanza di Forza Nuova, Casa Pound e il neofascismo degli stadi… per affermare la propria potenza decisionale verso la società italiana.

Si condannano preti di 82 anni, nonne di 70 per non essere state generose di lusinghe verso i vari ducetti nazionali e verso Presidenti della Repubblica che provengono dai vivai delle correnti andreottiane della DC.

… a proposito di Lecco e del suo scandaloso e corrotto (da pressioni politiche e in alcuni casi anche ndranghetiste) tribunale.

Pochi ricordano le frequentazioni dell’ex Ministro Lega Nord Castelli intercettato, circa una decina di anni fa, con qualche personaggio della ‘ndrangheta

https://www.linkiesta.it/it/article/2012/04/10/lega-nord-e-ndrangheta-un-rapporto-che-nasce-prima-di-belsito/5529/

Da notarsi che il Tribunale di Lecco, quello che manda al patibolo preti cardiopatici di 82 anni, rei di aver un poco inveito contro i nostri ducetti italiani… e che condanna cittadini che hanno segnalato la presenza della ‘ndrangheta negli appalti sanitari milanesi e lombardi… non segnalo’ mai alla DIA gli strani incontro tra l’ex Ministro di Giustizia (Giustizia, ci rendiamo conto?) Roberto Castelli ed emissari della ‘ndrangheta lecchese.

Italia (inclusa Lombardia e Milano), fai schifo ! (e con voi gli elettori che vogliono ricostituire un regime autoritario di matrice fascistoide).

PS, ai “signori” delle varie Milano Sparita… non abbiate troppi travasi di bile… non tutti la pensano allo stesso modo… c’è anche chi dissente da certi poteri occulti.

_____________

Milano 1990, Barona. Cavalcavia Don Lorenzo Milani (autore Cesare Colombo). Fonte web Lombardia beni culturali. L'autore della foto ha cercato di esaltare un effetto di illuminazione diretta prodotta dal fascio di luce di un lampione su un gruppeto di persone in attesa dell'autobus 95 (oggi sostituita dalla 98).

Milano 1990, Barona. Cavalcavia Don Lorenzo Milani (autore Cesare Colombo). Fonte web “fotografieincomune”. L’autore della foto ha cercato di esaltare un effetto di illuminazione diretta prodotta dal fascio di luce di un lampione su un gruppeto di persone in attesa dell’autobus 95 (oggi sostituita dalla 98).

Milano 1957, Prato Centenaro-Niguarda. Via Demonte. Studio Sommariva, fonte web Lombardia beni culturali.

Milano 1957, Prato Centenaro-Niguarda. Via Demonte. Studio Sommariva, fonte web Lombardia beni culturali.

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

_____________

Ricordate questa immagine recentemente postata da una delle varie pagine Fabook dedicata al quartiere dove si trova questa località (Barona, Via Malaga, Lambro Meridionale) ?

Immagine postata, verso il 2016-17, da Milano Sparita Skyscrapercity. Il post sopra indicato, prima di tale periodo, era inedito in rete internet. Oggi l’immagine viene venduta su ebay ma questa specie di “draga” (si utilizzano i termini didascalici postati a suo tempo in quel forum) che attraversa il canale appena cementificato del Lambro Meridionale (Olona) lungo la Via Malaga (nel 1949) ha sicuramente una fonte sconosciuta... ma l’ultima fonte utile è il forum citato. Non è noto quale fosse la fonte prima della pubblicazione inedita di tale data e web.

Immagine postata, verso il 2016-17, da Milano Sparita Skyscrapercity. Il post sopra indicato, prima di tale periodo, era inedito in rete internet. Oggi l’immagine viene venduta su ebay ma questa specie di “draga” (si utilizzano i termini didascalici postati a suo tempo in quel forum) che attraversa il canale appena cementificato del Lambro Meridionale (Olona) lungo la Via Malaga (nel 1949) ha sicuramente una fonte sconosciuta… ma l’ultima fonte utile è il forum citato. Non è noto quale fosse la fonte prima della pubblicazione inedita di tale data e web.

bene… anzi male…

Quanto dichiarato (immagine priva di fonte e in vendita su ebay) non corrisponde proprio al vero (e si dubita che sia una svista…).

Ecco dove troviamo la prima apparizione di tale foto (ormai si crede che la fonte principale non sia di utenti privati che ebbero nonni e bisnonni appassionati fotografi… e che donano alle varie Milano Sparita & Co, toccanti testmonianzhe storiche… ma fonti non dissimili da quelle utilizzate da web istituzionali come “fotografieincomune” “lombardiabeniculturali” (ovvero presunte raccolte donate o utilizzate dalle istituzioni… sino a prova contraria), fonti che non possono essere utilizzate come verrebbero utilizzate per diventare speculazione incontrollata ed esentasse di Facebook.

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=136826601

La memoria non ingannava. La prima apparizione, inedita, risale al 26 Novembre 2016.

Come già scoperto nel Luglio 2018, varie immagini inedite postate per la prima volta su tale forum vengono poi vendute su Ebay.

L’immagine e il thread indicizzato è visibile nello screen shoot sottostante.

Milano Sparita SSC 26 Noveembre 2016L’account di Milano Sparita SSC è lo stesso che accuso’ l’autore di questo sito di rubare foto (probabilmente … non sapeva come cercare di portare la ragione dalla sua parte, quando era in torto marcio, insieme alle pagine fbook che utilizzano queste foto di fonte ignota ma inserite in un ciclo commerciale internet che poi viene fagocitato da facebook… e dove alcune foto inedite finirono anche nei vari libri abbinati a tali pagine di Zuckerber), non risparmiando insulti meschini e anche promesse di querele per diffamazione…e segnalazione ad enti tipo SIAE, GdF e simili per l’irrogazione di sanzioni amministrative per aver violato diritti d’autore (siamo, non solo nella diffamazione ma nella calunnia e nel falso più spudorato).

L’unico dettaglio degno di nota sono gli intrecci politici (dal PD alla Lega) di questi “storici”, ed il fatto che alcuni di essi siano al nostro servizio (e non viceversa)… anzi SAREBBERO, dato che non sempre lo sono… se ne dubita da certi stili di comportamento adottati (quanto meno nei forum)… essendo alcuni di loro anche quadri e dirigenti di due aziende milanesi dei trasporti di superficie e metropolitane, della Polizia Locale e di altri comparti tecnico amministrativi (generalmente chi minaccia querele … minaccia querele preventive…per imbavagliare pubblicazioni scomode).

Non c’è altro da aggiungere tranne il constatare che chi scrive cose vere (e non diffamatorie) è colui che gestisce questo sito, sicuramente scomodo, molto meno sinceri, invece, certi altri personaggi.

L’ultima nota riguarda il constatare la totale latitanza degli organi di controllo del web… che a giudicare dalle cronache (Polizia Postale che di Polizia non ha nemmeno la parvenza… non si vogliono aprire polemiche nel merito di certi livelli di connivenza che ampi settori delle Polizie Italiane condividono con coloro che dovrebbero vigilare … si crede che l’unico web attualmente vigilato sia questo, dato che su altri si è deciso di fare finta di nulla…commettendo omissioni di servizio di natura politica) . Del resto chi scrive è a conoscenza di appalti in odore di mafia, a Milano, a supporto delle cosiddette “Polizie Postali”… appalti vinti (anzi in affidamento diretto) da parenti di boss ‘ndranghetisti, Ormai Polizie e Magistratura si concentrano (anzi si scatenano) solo sulla vecchiette siciliane di 70 anni che inveiscono contro Mattarella o contro Sacerdoti di Lecco 80 enni che non apprezzano Salvini (beh, da anni in questi sito si scrive che iscriversi a Facebook corrisponde, per certi aspetti, a firmare la propria detenzione carceraria per reati insignificanti o minori…o simulati e/o di pura liberta’ di opionione… non parliamo poi di coloro che lavorano per Facebook e grazie a facebook).

I fenomeni di macostume (anche politico), grazie a forum e social media, hanno trovato un potere dilagante incontrollato che meriterebbe chiare censure e limitazioni radicali.

______________

Milano non posteriore al 1962. Brera. Visione del bivio Via Ponte Veterno e Via G. Sacchi visto da Via Pontevetero all'incrocio Cusani-dell'Orso. L'edificio sulla sinistra verrà demolito poto tempo dopo l'immagine per lasciare posto alla "Casa Binda" (palazzina in uffici commissionata dall'impresa "Binda orologi") Riferimenti cronologici http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00523/

Milano, non posteriore al 1962. Brera. Visione del bivio Via Ponte Vetero e Via G. Sacchi ripreso da Via Broletto all’incrocio con le vie Cusani-dell’Orso. L’edificio sulla sinistra verrà demolito poco tempo dopo l’immagine ritratta… per lasciare posto alla “Casa Binda” (palazzina in uffici commissionata dall’impresa “Binda orologi”)
Riferimenti cronologici http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00523/

Milano Brera-Cairoli 1975 circa. "Casa Binda" (ultimata nel 1964) all'angolo con Via Cusani. riferimenti cronologici http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00523/

Milano Brera-Cairoli (primi anni ’80 circa). “Casa Binda” (ultimata nel 1964) all’angolo con Via Cusani. Riferimenti cronologici http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00523/

... PIU' CHE UN AIUTO DA CASA... LE LOCALIZZAZIONI SONO POSSIBILI, PROBABILMENTE (E' UNA IPOTESI CHE NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE ESCLUDA), DA RACCOLTE CIVICHE CATALOGATE E MAI PUBBLICATE NEI PORTALI DI LOMBARDIA BENI CULTURALI E FOTOINCOMUNE... IN 24 ORE CIRCA 30 NUOVE IMMAGINI INEDITE... SONO SUFFICIENTI ALCUNI CONTICINI... PER QUANTIFICARE L'ANARCHIA REGNANTE IN TALI PERSONAGGI. ANCHE CON UNA MEDIA DI CIRCA 15 IMMAGINI INEDITE AL GIORNO... FANNO 5040 FOTO INEDITE DELLA QUALI VIENE OMESSA LA FONTE E LA TRACCIABILITA' (SI CREDE RACCOLTE CIVICHE). CON UNA MEDIA DI 15 GIORNALIERE, INEDITE, ARRIVIAMO A 70.600 FOTO IN 14 ANNI. Non serve indicare, ogni tanto, fonti web come picklick... possono preventivamente pubblicarle in tale database e poi riproporle in SSC Milano Sparita adducendo, come fonte, una generata da loro stessi. Illazioni, diffamazioni, denigrazioni ? No, sono cose evidentissime a tutti. Facebook Italia fattura quanto Mediaset grazie alle varie Milano Sparita, Nei Secoli, Barona e altre pagine secondarie che gravitano intorno a raccolte civiche. Dopo 13 anni ... chi ci crede ancora ? Ma chi dovrebbe vigilare dove e cosa fa ?

… PIU’ CHE UN AIUTO DA CASA… LE LOCALIZZAZIONI SONO POSSIBILI, PROBABILMENTE (E’ UNA IPOTESI CHE NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE ESCLUSA), DA RACCOLTE CIVICHE GIA’ CATALOGATE E CONSULTATE, FOTOGRAFATE E CONVERTITE IN FILE IMMAGINE (IN SINTESI LOCALIZZAZIONI ALTRUI, MOLTE GIA’ LOCALIZZATE DAGLI AUTORI FOTOGRAFI, NELL’ARCO DI 150 ANNI …OVVERO DA GENERAZIONI DI ISTITUZIONI SUCCEDUTESI DALL’UNITA’ DI ITALIA AD OGGI) E MAI PUBBLICATE NEI PORTALI DI “LOMBARDIA BENI CULTURALI” E “FOTOINCOMUNE”… IN 24 ORE CIRCA 30 NUOVE IMMAGINI INEDITE… SONO SUFFICIENTI ALCUNI CONTICINI… PER QUANTIFICARE L’ANARCHIA REGNANTE. ANCHE CON UNA MEDIA DI CIRCA 15 IMMAGINI INEDITE AL GIORNO… FANNO 5040 FOTO INEDITE ANNUALI DELLE QUALI VIENE OMESSA LA FONTE E LA TRACCIABILITA’ (SI CREDE, FORSE, RACCOLTE CIVICHE). CON UNA MEDIA DI 15 GIORNALIERE, INEDITE, ARRIVIAMO A 70.600 FOTO IN 14 ANNI. Non serve indicare, ogni tanto, fonti web come picklick… potrebbero preventivamente pubblicarle in tale database e poi riproporle in SSC Milano Sparita adducendo, come fonte, una generata da loro stessi. Illazioni, diffamazioni, denigrazioni ? No, sono cose evidentissime a tutti (quanto meno non si riesce a formulare una ipotesi alternativa). Facebook Italia non puo’ non rinunciare ad un simile “ben di Dio” . Naturalmente se, anche per errore degli algoritmi di Google e Bing, le stesse immagini vengono poi postate in questo sito… si viene accusati di FURTO !!! Dopo 13 anni … chi ci crede ancora a certe storielle ? Ma chi dovrebbe vigilare dove e cosa fa ? Una ulteriore domanda : Ma i libri proposti nelle pagine Fbook, essendo stampati negli USA… sono forse esenti da diritti e oneri SIAE ?

Provincia di Milano, anni '70. Robecco sul Naviglio. Il canale navigabile inquadrato, pur assomigliando al Naviglio Grande è in realtà una canale avente origine dal Ticino in prossimità dell' Alzaia del Naviglio/Tornavento (vicinanze Lonate Pozzolo) per confluire verso il Naviglio Grande alle porte di Abbiategrasso (Castelletto). Fonte fotografica Lombardia beni culturali.

Provincia di Milano, anni ’70. Robecco sul Naviglio.
( Fonte fotografica Lombardia beni culturali )

_____________

Alcuni chiarimenti nel merito delle nuove elucubrazioni (per elucubrazioni non si intende alte dimostrazioni intellettuali e culturali ma forzature di un proprio sapere del quale si dubiterebbe…)

riconducibili a immagini come quella sottostante (linkata da Skyscrapercity)

e riconducibili a questo thread indicizzato in pagina

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=17654245589e03bc3087ca069d43ae21&t=1232367&page=5057

Chi scrive queste controvalutazioni (contro elucubrazioni) non lavora come dipendente del Comune di Milano (E SOPRATTUTTO NON HA INTRECCI POLITICI), quindi non ha contatto con assessorati a beni storici e cultura a loro volta in contatto con sovrintendenze statali e ministeriali dei beni storici…

Si rende noto che elucubrazioni a parte (tipiche di un forum di presuntuosi che attinge, sovente, da fonti testuali e fotografiche mai dichiarate e proposte come “sapere” proprio) l’area dove erano “tombate” le fondamenta del Bastione di Piazza Baiamonti.. ERA, IN REALTA’, QUELLA DELLE NOTE MURA SPAGNOLE CHE CINGEVANO MILANO, PER TUTTO IL SUO PERIMETRO (al confine con Paolo Sarpi, oggi China Town, quelle nell’immagine) ha visto la costruzione della palazzina in vetro che ospita attualmente la sede di Microsoft Italia.

Elucubrazioni a parte, dalle immagini (acquisite, probabilmente, da un drone) si nota che parte di queste “rovine” erano (forse) estese anche dove oggi sorge Microsoft (un esempio di “new economy” della quale ne faremmo volentieri a meno, un vivaio di manager e dirigenti politicamente raccomandati). Si nota, oltremodo, una siepe con giardinetto (presumibilmente gestita dal Comune) che giace (in apparenza) proprio sopra una parte di queste rovine.

Poichè le elucubrazioni di cui sopra coincidono con l’uscita di questo articolo giornalistico

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_novembre_08/piazzale-baiamonti-promenade-verde-mura-spagnole-come-cambia-piramide-bis-81631d26-0203-11ea-9239-aaac9df492cd.shtml?refresh_ce-cp

si crede che tale forum abbia contatti, come già si sapeva, con gli assessorati del Comune di Milano (non è una colpa… ma dipendende da come si gestiscano tali amicizie altolocate… non sempre appaiono gestite con correttezza).

I “signori” hanno però dimenticato di scrivere e domandarsi una cosa.

Quanto si sarebbe costruito sopra quelle “rovine” sotto le giunte Pisapia e Sala (Microsoft… ma anche gli orrori delle varie “Piramidi”…) lasciando intatto solo quanto faceva comodo “rivelare”?

A giudicare dallo scenario.. si sarebbe costruito anche sopra… salvando solo alcuni settori… comunque il fatto stesso di costruirci al confine dimostra che anche in questo caso che alcuni reperti “archeologici” sono andati, probabilmente, persi per questioni di speculazione edilizia (nulla cambia nella Milano della quale, sovente, ci si deve vergognare di essere nati).

Sia chiaro che non si stanno tessendo le lodi delle precedenti giunte Moratti-Albertini (che hanno posto le basi sulla rasatura al suolo di buona parte di Milano centro…) ma si nota che nell’apparente azzuffata che Lega e PD conducono quotidianamente nei Governi Regione e nelle Giunte Milano… il PD (soprattutto renziano, ala di Renzi) ha fatto abiura delle proprie origini socialiste e progressiste convertendosi al neo berlusconismo (ad indirizzo palazzinaro) di questi anni Pdiessini.

Per quanto riguarda SSC e Fbook delle varie Milano Sparita, nei secoli, Barona, etc… da quando ho conosciuto alcuni dettagli mi vergogno un poco di essere milanese (omissis).

Malgrado, da qualche anno, qualche aspirante capo quartiere strilli (dopo che altri segnalarono alle autorità preposte cio’ che poi venne segnalato su Fbook come se fosse la prima volta…) che lo IULM sia stato costruito sopra dei reperti archeologici dell’era del Bronzo.. e si pianga la demolizione di una cascina annessa (Ranza)… non risulta, da parte degli stessi autori di tali pagine Fbook e Forum, un atteggiamento di critica differente verso la speculazione edilizia (in parte anche all’origine dell’attuale sede IULM … frequentata da uno di questi personaggi…) incontrollata che sta trasformando Milano in una sorta di Las Vegas italiana (cartongesso, vetri e cementi hanno sostitutito in meno di 15 anni buona parte del centro cittadino, sovente demolendo la storia…riproposta, dopo essere stata demolita, su pagine facebook gestiti dai principali politici di Milano e Lombardia che amano Milano solo se appare su Facebook… molto di meno in versione reale).

_________

Milano 1957, Porta Romana. Visione notturna (con scighera) di Viale Isonzo angolo Piazza Trento. (fonte Lombardia beni culturali)

Milano 1957, Porta Romana. Visione notturna (con scighera) di Viale Isonzo angolo Piazza Trento. (fonte Lombardia beni culturali)

Milano (non superiore al secondo decennio del '900), Viale Coni Zugna ed il Mercato del bestiame.

Milano (non superiore al secondo decennio del ‘900), Viale Coni Zugna ed il Mercato del bestiame. Naturalmente anche questa immagine è passata al monopolio di Milano Sparita Skyscrapercity e Milano nei secoli facebook. Si tratta di una situazione di “cartello” che meriterebbe l’attenzione e indagine di determinate autorità… https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=105040053 le immagini postate nel 2013 provengono da libri in originale… che anche in questo caso sono probabilmente parte di raccolte civiche e bibliotecarie finite nel dimenticatoio (grazie alle negligenze delle varie giunte del Comune di Milano)… forse riciclate per popolare pagine Fbook di natura commerciale. Il controllo totale e assoluto di questi forum (composti da dipendenti comunali piu’ qualche dipendente di aziende parastatali) ha soffocato, sul nascere, qualsiasi iniziativa di pubblicazione alternativa a tale monopolio. Non si tratta di denigrazioni-diffamazioni ma di una verità che abbiamo sotto gli occhi di tutti… E’ fisiologico domandarsi di come questi personaggi (che hanno contribuito, consapevoli o meno, a fare diventare ricca e potente, insieme a Salvini, Maroni, Meloni e Di Maio… Facebook Italia) possano rendere compatibile l’orario lavorativo con le attività di pubblicazione foto per Facebook…(che coinvolgono loro, ininterrottamente per quasi 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno per oltre 13 anni…)

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano 1959, Chiesa Rossa. Acquedotto Piazza Abbiategrasso ed elettropompe di sollevamento acque dalla sottostante falda acquifera. (fonte: Lombardia beni culturali)

Milano 1959, Chiesa Rossa. Acquedotto Piazza Abbiategrasso ed elettropompe di sollevamento acque dalla sottostante falda acquifera. (fonte: Lombardia beni culturali)

_____________

NOMINA MANAGER (RENZIANO) OLIMPIADI INVERNALI 2026 MILANO-CORTINA

Lombardoti e milanesoti non conoscono o non ricordano la “carriera” del nuovo commissario-manager per gli appalti delle prossime Olimpiadi Invernali 2026 che vedranno, a Milano, nuove colate di cemento e rischi di tangentopoli varie.

Si invita a leggere questo articolo de La Repubblica

http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2014/12/02/news/vincenzo-novari-chi-e-l-uomo-che-matteo-renzi-vorrebbe-alla-rai-1.189587?refresh_ce

Nel Marzo 2006 (tempi ormai lontani), REPORT RAI 3 fece un servizio sulla discutibile gestione degli uffici acquisti della H3G di Trezzano sul Naviglio (avente Novari come Manager) e sull’acquisto di server HP a prezzi raddoppiati rispetto a quanto acquistava Telecom per lo stesso tipo di apparati di archiviazione digitale. Il manager, in quel periodo, era quello ieri nominato da Sala e Fontana come Commissario per le infrastrutture sportive sopra indicate.

Speriamo che gli appalti OLIMPIADI 2026 non risentano… delle stesse politiche d’acquisto che fecero indebitare la “3” (rete telefonica mobile) oltre ogni misura… (e che fecero aprire fascicoli di indagine a carico del Manager OLIMPIADI 2016).

Ottima scelta, signori Sala e Fontana !

Malgrado Lega e PD si scambino quotidianamente querele e si azzuffino in Parlamento (come anche nel Consiglio Regionale e nella Giunta di Milano)… quando ci sono gli affaroni di mezzo… trovano accordi immediati e si vogliono… molto bene !

Per quanto riguarda la richiesta (furibonda) di autonomia secessionista di Fontana e Zaia… lombardoti e milanesoti dovrebbero sapere che in Lombardia, il PIL prevalente ha come titolare Silvio e Paolo Berlusconi di Macherio, frazione di Arcore, con la sua Mediaset. Egli è il primo a volere pagare meno tasse e vedersi restituite il 90% dell’imponibile versato all’erario…

Le richieste di autonomia di Lombardia e Veneto sono solo delle forme di “Debito pubblico preventivo” che Maroni, Fontana, Berlusconi, Salvini e Zaia vorrebbero imporre all’Italia per eludere ulteriormente il fisco e tenersi sul territorio le tasse capitalizzate da spendersi in grandi opere/eventi inutili come lo fu EXPO 2015 e come lo sarà OLIMPIADI INVERNALI 2026.

A quando la candidatura di Milano alle Olimpiadi universali ?

__________

Milano Brera (a ridosso di Foro Bonaparte) 1972 circa. Scontri tra manifestanti e reparti Celere lungo la Via Mercato in corrispondenza della Via delle Erbe. L'immagine immortala un fotografo ferito (non è dato sapere se dai manifestanti o dalle forze di Polizia) aiutato da un agente del reparto Celere. (fonte fotografica web Scuola Salesiani). PS si consiglia ai vari autori delle "Milano Sparita" di affrettarsi ad identificare il web indicato... forse potrebbero fare rifornimento di immagini da postare in Facebook per uso pubblicitario commerciale... su non rimandate a domani cio' che potrese fare oggi... ogni lasciata è persa...

Milano Brera (a ridosso di Foro Bonaparte e Lanza) 1972 circa. Scontri tra manifestanti e reparti Celere lungo la Via Mercato in corrispondenza della Via delle Erbe. L’immagine immortala un fotografo ferito (non è dato sapere se dai manifestanti o dalle forze di Polizia) aiutato da un agente del reparto Celere. (fonte fotografica web Scuola Salesiani). PS si consiglia ai vari autori delle “Milano Sparita” di affrettarsi ad identificare il web indicato… forse potrebbero fare rifornimento di immagini da postare in Facebook per uso pubblicitario commerciale… su non rimandate a domani cio’ che potreste fare oggi… ogni lasciata è persa…se potete… riempitevi le saccocce di fotine… (nel caso fosse utile farlo).

Milano 1956, Varesine, ponte che collegava le Vie Sassetti e Viviani sopraelevando il Naviglio della Martesana (la Via Melchiorre Gioia è la strettoia del breve tunnel a sottopasso visibile sul lato sinistro dell'immagine. Autore Paolo Monti. Fonte: https://saad.unicam.it/sites/saad.unicam.it/files/M.%20Professor%20G.%20Doti_LowRes.pdf Ci si augura di non trovare questa specifica immagine (acquisita tramite "screenshot") nelle varie Milano Sparita di cui sappiamo, quanto meno, se non hanno monopolizzato anche questa immagine (nel passato) che la acquisiscano indipendentemente da questa immagine estrapolata da una presentazione in PowePoint indicata nella fonte.

Milano 1956, Varesine, ponte che collegava le Vie Sassetti e Viviani sopraelevandosi sopra il Naviglio della Martesana (sino al periodo nel quale avvenne la progressiva copertura, nel tratto Melchiorre Gioia… a partire dal 1960). La Via Melchiorre Gioia è la strettoia che attraversa il tunnel nel sottopasso visibile sul lato sinistro dell’immagine. (Autore Paolo Monti) Fonte: https://saad.unicam.it/sites/saad.unicam.it/files/M.%20Professor%20G.%20Doti_LowRes.pdf Ci si augura di non ritrovare, in futuro, questa specifica immagine (acquisita tramite “screenshot”) nelle varie “Milano Sparita”… di cui sappiamo… quanto meno, se non avessero (già) monopolizzato anche questa immagine … si auspica che la acquisiscano indipendentemente, estrapolandola dalla presentazione in PowerPoint indicata nella fonte. Fortunatamente… la fonte indicata è relativamente scarna di immagini inedite della “vecchia Milano”… ma forse qualcuno ci si “butterà a pesce” nella speranza di rimediare qualche fotina “fresca e inedita” da esporre in Facebook…a titolo promozionale… E’ proprio il caso di dire “ma come siamo messi male … 🙁 ” Su, “signori” di Skyscrapercity… cercate di fare un poco di incetta di eventuali immagini da sfruttare per le finalità note… (riempitevi le tasche, se potete… fantozzianamente parlando…ogni lasciata è persa…).

Milano 1963 circa, Porta Romana, Via Santa Sofia angolo Corso di Porta Romana (prima degli sventramenti edilizi della seconda metà anni '60 lungo la Via S. Sofia). Fonti e autore sovraimpressi nell'immagine.

Milano 1963 circa, Porta Romana, Via Santa Sofia angolo Corso di Porta Romana (prima degli sventramenti edilizi della seconda metà anni ’60 lungo la Via S. Sofia). Autore Paolo Monti (fonte sovraimpressa nell’immagine).

Milano anni '50. Darsena. (https://wsimag.com/it/architettura-e-design/46912-cosi-erano-i-navigli)

Milano, presumibilmente fine anni ’50. Darsena (https://wsimag.com/it/architettura-e-design/46912-cosi-erano-i-navigli)

_____________

Il link sottostante

https://i.imgur.com/Gtiraao.jpg?1

punta all’ennesima foto inedita postata su Milano Sparita Skyscrapercity che entro qualche giorno vedremo sfruttata, per fini pubblicitari e commerciali dal clone Milano Sparita Facebook.

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=608cfc463e9623b3dd18de88f2ce9a03&t=1232367&page=5055

Siamo nell’ordine delle centinanai di migliaia di foto che dal 2006 … e dal 2010 in Facebook, si ritiene provengano, anche, da Raccolte Civiche (vari assessorati alla cultura e spettacolo del Comune di Milano). Una parte di queste raccolte civiche inedite confluirono in siti come “lombariabeniculturali” e “fotografieincomune” … ma deve esistere un supplemento notevolmente superiore a quello attualmente utilizzato, legittimamente, dalle istituzioni civiche (che sarebbero le uniche col diritto legale di farlo, mentre tale diritto decadrebbe per Skyscrapercity e ancor di più per Facebook). Che Facebook Italia sia degenerato nella predazione commerciale di tali immagini inedite (delle quali, molte di esse, potrebbero provenire da raccolte civiche e regionali) non sarebbe novità.

L’account anonimo scrive “dovrebbe essere inedita”… se fosse persona corretta dovrebbe indicare da quale fonte (certamente non web, molte di esse sono archivi e raccolte di foto in carta chimica) l’immagine proviene.

_______

Milano 1975, Ticinese. Via Filippo Argelati in corrispondenza del Centro Sociale "Argelati". (fonte immagine web "fotografie in comune"; autore Carla Cerati).

Milano 1975, Ticinese. Via Filippo Argelati in corrispondenza del Centro Sociale “Argelati” (distinguibile per la presenza di “murales” dipinti nella facciata dello stabile insediato). (fonte immagine web “fotografie in comune”; autore Carla Cerati).

Novate Milanese 1960 circa. (fonte: galleryplus.ebayimg.com). PS, si spera che l'immagine proposta su ebay non faccia parte di quelle utilizzate dai forum Skyscrapercity... ma si tratta di una speranza vana...).

Cartolina Panoramica di Novate Milanese 1960 circa. (fonte: galleryplus.ebayimg.com). PS, si spera che l’immagine proposta su ebay non faccia parte di quelle utilizzate dai forum Skyscrapercity… ma si tratta di una speranza vana…

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

______

Malgrado l’operazione di “restyling” che negli ultimi 19 anni, Forza Italia prima, Partito Democratico poi (ed anche oggi) e Salvini dopo (a partire anche da oggi)… hanno tentato (fallendo clamorosamente) di fare con l’immagine “internazionale” di Milano, della Lombardia… e indirettamente dell’Italia (vedesi Expo, nuovi grattacieli a Milano … a breve due nuovi stadi San Siro, poi le Olimpiadi Invernali 2016…) l’immagine che l’Italia, la Lombardia e anche Milano… suscitano all’estero (sovente senza andare troppo lontano, sono sufficienti meno di 50 km da Viale Enrico Fermi…volendo dalla stessa Via Bellerio…) è quella di una Nazione arretrata, disgraziata, povera materialmente, culturalmente, moralmente e politicamente… (formalmente “fuori” da Eurolandia… più per declassamento che per scelta) che esporta manodopera dequalificata emigrante (i noti frontalieri) nel Canton Ticino (dall’alto milanese, se non dalla stessa Milano… sino a Como e Varese) … compiendo “dumping sociali”, concorrenza sleale, manodopera “lombarda” dequalificata… e contribuendo (dal punto di vista dei Ticinesi… ovviamente non i residenti del quartiere della vecchia Milano … ma il Canton Ticino CH/TI) a meridionalizzare il già “bistrattato” Cantone elvetico TI della Svizzera… definito, dal Governo Elvetico di Berna… in tempi non lontani (viste anche le ormai smantellate collaborazioni socio economiche tra Insubria e Canton Ticino, inclusa la decennale fuga di capitali… ) come la “mafia della Svizzera” (ovviamente di tale definizione anche i ticinesi hanno le loro responsabilità…).

Vien da chiedersi se 26 anni di Berlusconi, Maroni, Formigoni, Fontana, Pisapia, Sala, Renzi, Di Maio/Grillo e Meloni-Salvini abbiano migliorato l’immagine dell’Italia (e della sua capitale morale, Milano) all’estero o abbiano rinforzato quello che non è più stereotipo razzista centro e nord europeo… ma la evidente nascente Repubblica delle Banane.

La ciliegina sulla torta… per eleggere il Condottiero/i di tale repubblica … saranno Meloni e Salvini Premier ?

Ecco come lombardi e alto-milanesi (questi ultimi della ex provincia di Milano poi divenuta Monza e Brianza) sono perpeciti oltre confine… (una specie di “terroncelli” sfigati che valicano i confini elvetici con sgangherate FIAT Panda anni ’80 “vecchia versione”, tuta blu da operai generici, coppola e baffi neri…). Si tratta di razzismo della “Lega Ticinese”… o forse (anche) dell’immagine estera che un’Italia in caduta libera dovuta a decenni di recessione, sottosviluppo e precarietà occupazionale (dai Governi Berlusconi, Maroni, Tremonti… sino ad oggi) diffonde nel mondo ?

______

Milano 1960 circa. Dergano, Via Ignazio Ciaia. (fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

Milano 1960 circa. Dergano, Via Ignazio Ciaia e la vecchia Chiesa di San Giorgio e Nicolao di Dergano (abbattuta nel 1969). (fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

_________

Prosegue il rifornimento di immagini inedite dal quale Milano Sprita Facebook (e le note altre pagine Facebook di quartiere e “secolari”) attinge… (in modo non fortuito), da Milano Sparita Skyscrapercity.

L’immagine sovrastante, sia chiaro, è un link con puntamento a Skyscrapercity, di cui il thread indicizzato ( https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5051 ). L’immagine non ha archiviazione negli “storage” di questo sito (milanobarona).

Dopo qualche giorno ce la troviamo in Facebook (in pagine pubblicitario-commerciali)

Bastioni di Porta Romana (oggi viale Emilio Caldara/viale Regina Margherita), 1920 circa.

Posted by Milano sparita e da ricordare on Friday, November 1, 2019

Ormai è dalla primavera del 2010 che le cose proseguono indisturbate in questo modo…(e si ripetono uguali TUTTI I SANTI GIORNI).

Sarebbe sufficiente etichettare (per Skyscrapercity) tali immagini, come avviene su questo sito, per prevenire la predazione… ma se tali personaggi appaiono non disturbati dall’ essere depredati… che conclusioni potremmo trarne ?

Molte di queste immagini sono inedite e regna il mistero sulla fonte e paternità dei loro custodi…

Facebook ha, quindi, nuovamente attinto da tale forum (si crede che il fenomeno abbia molta più ampia portata, prossimo se non superiore all’85-90% di tutte le immagini presenti in tale pagina Facebook di Milano Sparita, idem per altre due pagine pubblicitarie commerciali dedicate a “Navigli” e “Milano secolare”…). Non tutto quello che appare nelle varie pagine facebook proviene da pubblicazioni in tale forum…nel senso che dopo aver constatato, dal 2006 ad oggi… il ripetersi quotidiano di tali fatti … si deve concludere (proprio malgrado) che tutti attingerebbero (dal 2010-12) da una sola fonte in comune… (si lascia ai “posteri” la reale comprensione delle dinamiche che si sottendono alle reali fonti fotografiche di Facebook Italia nel merito della Milano “Vecchia”).

Fenomeni come questo, parte di una tendenza italiana di “Far West” nell’utilizzo non tracciato di immagini (alcune di esse protette dai diritti d’autore e postate all’insaputa degli autori medesimi e dei famigliari/eredi) è la conseguenxza di una a totale latitanza legislativa e di controllo dei Parlamenti italiani (e della complice Polizia Postale …che hackera i siti come questo… su richiesta di alcuni malapolitici locali di Milano e Lombardia e anche qualche disinformatore di professione residente in altre regioni, tutti gravitanti intorno ad un determinato partito di destra…) siti che segnalano determinati fatti… la complicità degli organi di vigilanza che dovrebbero monitorare l’origine tracciabile delle immagini postate da pagine Facebook di natura PUBBLICITARIA-COMMERCIALE (le Polizie Postali sono pagate, e bene, per farlo… ma non lo fanno…per questioni di connivenza con il business dei social network), l’assenza di leggi e regolamentazioni … ha determinato un Far West dove la Polizia Postale (ed anche gli organi giudiziari) finge/fingono di non sapere (sovente si rendono complici)…

…per contro, coloro che gestiscono web come questo si beccano minacce di querele, denigrazioni, attacchi violenti, segnalazioni alla Polizia Postale e forse anche querele…(sono cose che si commentano da sole…)

Se le pagine Facebook che propongono acquisti editoriali avessero l’obbligo di apporre banner dove si dichiara che il contenuto delle immagini ha scopo di lucro e commercio pubblicitario e che alcune di queste immagini potrebbero finire nei libri venduti con “e-commerce” (stampati sotto la protezione FBI della California, con legislazioni non applicabili in territorio italiano), la musica cambierebbe… ma Lega, Forza Italia e PD (i reali responsabili di questi fatti) non voglio farla cambiare dato che utilizzano Fbook per fare campagna elettorale tutto l’anno.

_________

(immagine postata il 14 Luglio 2018). Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931– Milano, 1º novembre 2009). Frase emblematica che non necessita commenti.

(immagine già postata il 14 Luglio 2018). Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931– Milano, 1º novembre 2009).
Frase di notevole significato che non necessita commenti.

Milano 1960 circa. Piazza Luigi di Savoia. Filobus Viberti Monotral CV34 CGE.

Milano 1960 circa. Stazione Centrale. Piazza Luigi di Savoia. Filobus Viberti Monotral CV34 CGE.

Immagine postata, verso il 2016-17, da Milano Sparita Skyscrapercity. Il post sopra indicato era inedito in rete internet. Oggi l'immagine viene venduta su ebay ma questa specie di "draga" e il canale appena cementificato del Lambro Meridionale lungo la Via Malaga (nel 1949) ha sicuramente una fonte sconosciuta ma l'ultima fonte utile è Milano Sparita Skyscrapercity. Dovremmo chiederci quale era la loro fonte...

Immagine postata, verso il 2016-17, da Milano Sparita Skyscrapercity. Il post sopra indicato, prima di tale periodo, era inedito in rete internet. Oggi l’immagine viene venduta su ebay ma questa specie di “draga” (si utilizzano i termini didascalici postati a suo tempo in quel forum), che attraversa il canale appena cementificato del Lambro Meridionale (Olona) lungo la Via Malaga (nel 1949), ha sicuramente una fonte sconosciuta… ma l’ultima fonte utile è il forum citato. Non è noto quale fosse la fonte prima della pubblicazione inedita di tale data e web.

_____________

Quando si tratta di postare foto e trarre riferimento da didascalie già postate in questo sito tra i mesi di Aprile e Maggio 2018 … nel Luglio 2018.

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=149296983

… salvo poi accusare questo sito di rubare loro immagini (vedasi immagine di Viale Liguria, ex Cimbali 1960 circa).

Quanta pazienza che ci vuole con certe persone (una pazienza ormai esaurita).

_____________

Milano 1950 circa. Ticinese, Via Santa Croce e il campanile della Basilica di Sant'Eustorgio.

Milano 1950 circa. Ticinese, Via Santa Croce e la Basilica di Sant’Eustorgio.

Milano 1960 circa, Brera. Via Tivoli angolo Corso Garibaldi. (fonte fotografica web "fotografieincomune")

Milano 1960 circa, Brera. Via Tivoli angolo Corso Garibaldi. (fonte fotografica web “fotografieincomune”)

Milano Gratosolio 1970 circa. Capolinea tram linea 15. Città "satellit"e che negli anni successivi affrontarono degrado e incuria sino a trasformarsi in ghetti. (Milàn l'era inscì)

Milano Gratosolio 1970 circa. Capolinea tram linea 15. Questa immagine venne postata, in questo articolo, nella primavera del 2017, immagine già abbondantemente inflazionata in rete da diversi anni. Quartiere “satellite”, realizzato verso il 1966/1967, sia nelle note torri del Gratosolio sia nei complessi di edilizia popolare ben visibili nell’immagine. Le intenzioni dei progettisti urbanisti erano quelle di una città satellite modello… (le stesse intenzioni dei progettisti del Gallaratese e dello stesso Q. re Sant’Ambrogio alla Barona)… ma per via di una serie di “questioni meridionali”, sin dalla metà degli anni ’70, tale quartiere era noto per la presenza massiccia di esponenti criminali e per un rapido livello di degrado e delinquenza varia. La vicina Via Selvanesco, tra Via dei Missaglia e Via Ripamonti, divenne (pochi anni dopo la data di questa immagine) il cosiddetto “cimitero della mala”… ovvero di morti ammazzati e sepolti lungo le rogge ed i campi del cosiddetto “Ticinello”, tra il Vigentino, Gratosolio e Rozzano… dove “riposavano” per sempre esponenti delle famiglie siciliane e calabresi che negli anni ’70 ed ’80 si contendevano il mercato dell’eroina tra il Giambellino, parte della Barona, Stadera ed il Gratosolio… Salvini e Meloni (e la ducessa Santanchè) a parte… il problema immigrazione (nella fattispecie, una immigrazione interna), nel nord Italia… determino’ gravi problemi sin dalla fine degli anni ’60, a partire dalle periferie di Milano… Forse questo problma sarebbe ed era in parte prevenibile se l’Italia stessa non fosse un vivaio di fior di criminali che necessita di manodopera straniera (un tempo meridionale) per sostenere la Mafiaspa, la più grande e florida azienda tutta italiana (una eccellenza mondiale) dedita ai crimini organizzati… un’azienda che da alcuni decenni, soprattutto a Milano… ha indossato il doppiopetto e ricicla nell’edilizia e negli appalti di consulenza… e vive all’ombra dei vari Bosco Verticale,Torri Solaria, “zona Navigli”, per non parlare dell’ex quadrilatero della moda. (fonte immagine: Pinterest)

Milano 1973 , Porta Vittoria, Rotonda della Besana lungo V.le Regina Margherita. (fonte web carmelocappello.com)

Milano 1973 , Porta Vittoria. Rotonda della Besana lungo V.le Regina Margherita. (fonte web carmelocappello.com)

_____________

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5050

In tema di bufale Facebook .. non solo facebook è protagonista di simulazioni di utenti, di informazioni e notizie di dubbia credibilità.

Come diverse volte scritto… Milano Sparita Skyscrapercity parrebbe simulare un numero di utenti e ammiratori non reale e con esso l’origine delle immagini inedite che a decine e decine vengono quotidianamente sciorinate in quel forum.

Il postare una foto inedita (senza citarne l’origine e chiedendone, in simulazione, la localizzazione ad altri account) è tipico di questi soggetti…

Sussistono, quindi, sospetti che il porre richieste di localizzazione di immagini inedite (quando se ne conoscerebbe, invece, la localizzazione a priori perchè indicata nelle fotografie originali e/o archivi digitali inediti) e trovarne il punto esatto di località della via, della piazza, … ancor peggio quando si tratterebbe di edifici demoliti da un secolo e anche oltre (ed identificarne il luogo nell’arco di qualche decina di minuti o al massimo qualche ora, anche in assenza di riferimento alcuno…) puzzerebbe notevolmente di simulazione.

Quanto sopra è nuovamente la conseguenza dell’aver accesso ad archivi fotografici (che sappiamo essere di monopolio esclusivo di qualcuno) contenenti informazioni… che si finge di non possedere… salvo poi simulare (e rispondere) a domande dalla soluzione impossibile… per apparire come degli storici esperti ed infallibili … una sorta di “miracolisti” … a fronte di richieste che non provengono, come sembrerebbe, da utenti reali … ma da possibili multiaccount…come non reale (e possibile) sarebbe, a sua volta, il riconoscimento “geolocalizzato” dei luoghi ritratti in tali fotografie.

Questi dubbi sono ulteriormente dimostrati quando in tale forum si procederebbe, persino, a localizzare antiche vie di Napoli (o di altre località italiane) ritratte in fotografie di oltre un secolo fa, immagini tratte da fotografie dei primi del ‘900, in luoghi non piu’ esistenti (nello stato in cui vennero ritratti) e dei quali, non essendo (tali personaggi) degli ultracenentari e/o non avendo mai risieduto in tale località… emergerebbe l’assoluta impossibilità di un riconoscimento geografico e urbano (avvalorando l’ipotesi del fake più spudorato).

I soggetti che hanno fondato tale forum (del quale Facebook se ne avvantaggia in termini di centinaia di migliaia di immagini postate nelle pagine dedicate a Milano e quartieri, dal 2010 ad oggi…) sembrano adottare tecniche tipiche di social network … come Yahoo, Quora e anche lo stesso Facebook, dove coloro che chiedono e che rispondono potrebbero essere (anzi sono) la stessa persona o gruppi di persone che si accordano, a priori, per organizzarsi in tale maniera.

___________

Milano 1988 Barona. Primavera 1988 ultimazione per l'insediamento di aziende e aree direzionali delle "Torri Ligresti" di Viale Richard, a fianco del Cavalacavia Don Luigi Milani. (autore immagine Cesare Colombo, fonte fotografica web "fotografieincomune").

Milano 1988, Barona. Primavera 1988, ultimazione per l’insediamento di aziende e aree direzionali nelle “Torri Ligresti” di Viale Richard, a fianco del Cavalacavia Don Lorenzo Milani. In corrispondenza della Torre verso Piazza G.S. Ohm è ancora presente la gru del cantiere (ben visibile il suo contrappeso). Il plesso di aree direzionali e di terziario venne realizzato sopra i terreni di una porzione degli ex stabilimenti Richard Ginori/Pozzi Ginori, ufficialmente chiusi per crisi di settore dopo essere stati rilevati dal gruppo immobiliare di Salvatore Ligresti. La realizzazione delle quattro torri richiese quattro anni (Luglio 1984-estate 1988) ed avvenne in violazione del PRG preesistente che prevedeva, per tale area, destinazioni immobiliari di tipo industriale ed artigianale. L’unico aspetto “positivo” delle “riqualificazioni” delle aree periferiche ospitanti distretti industriali dismessi (degli anni ’80) era la totale assegnazione (vendite e locazioni) delle volumetrie realizzate. A distanza di oltre 20 anni (rispetto alla data d inizio realizzazione del plesso di Viale Richard), a partire dalla metà degli anni ‘2000, sino alla data attuale, i vari progetti “Porta Nuova” e “City Live”… come probabilmente il futuro progetto “San Siro”, videro concrete difficoltà nella compravendita immobiliare e nella locazione immobiliare ad uso terziario, sia per l’eccesso di offerta, sia per la speculazione immobiliare causa di superquotazioni del prezzo al metro quadro, quotazioni inaccessibili a quasi tutte le aziende site nel territorio milanese e lombardo, sia per il periodo di recessione economica che l’Italia affronta sin dai primi anni ‘2000, peggiorato a partire dal 2008, mai risanato sino in data attuale. (autore immagine Cesare Colombo, fonte fotografica web “fotografieincomune”).

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

_____________

Milano 23 Gennaio 1932.

Nasce la Settimana Enigmistica.

Premettendo che questa immagine e queste righe di commento non costituiscono una forma di pubblicità a favore di tale testata editoriale, dovremmo ricordarci che nella cronologia del ‘900 milanese… si deve annoverare, in tale città, la fondazione e la nascita della prima rivista di enigmistica italiana.

Da notarsi che i primi anni vedevano, come cruciverba di copertina, il volto di personaggi famosi e popolari (attori, attrici, personaggi dello spettacolo di allora), volti disegnati direttamente nello schema fisso del cruciverba (nei decenni successivi si inseri’, in sostituzione, un riquadro di foto di personaggi famosi il cui nome e cognome era identificabile in alcune caselle del cruciverba e successivamente il nome del personaggio appariva direttamente a bordo inferiore del cruciverba).

Nel primo numero della SE appariva il ritratto dell’attrice messicana Lupe Vélez (1908-1944).

La testata si ispiro’ ad un analogo periodico austriaco.

La sede storica della redazione fu quella di Via Enrico Noe, successivamente il Palazzo Vittoria di Piazza Cinque Giornate 10.

settimana-enigmistica-copertina-primo-numeroUn aneddoto che pochi ricorderanno (menzionato più sotto) è avvenuto verso il 1989-90, in prossimità del 3000esimo numero di tale testata di enigmistica, riguardante alcune pubblicazioni (non proprio favorevoli) del periodico “Fotografare Novità” (a partire dall’autunno 1988 e nell’anno successivo 1989/90) dedicate alla Settimana Enigmistica… consistenti in articoli (a fine fascicolo) di tipo “rivelazionistico” . Tali articoli (che spaziarono, quasi integralmente, l’intero scibile umano contemporaneo) sono apparsi per circa 20 anni sulla testata fotografica sopra citata, sita in Roma, Via Lipari 8, fondata e diretta da Francesco Ciapanna (deceduto nel Marzo 2014).

L’aneddoto degno di nota era quallo in cui Francesco Ciapanna (la firma redazionale era qualla di Cesco Ciapanna), tra il 1989 e 1990, abbinava la Settimana Enigmistica a schemi enigmistici riconducibili al “Nominalismo”, a loro volta riconducibili ad ambienti massonici correlabili ad alti vertici del potere (o ordine) mondiale (incluso anche quello religioso).

La redazione della S.E. invio’ una lettera di diffida all’editore di Fotografare. Il medesimo editore non esito’ ad allegarla in un numero di Fotografare Novità verso la primavera del 1990.

Non è possibile sapere ne stabilire se ci fosse un fondamento o meno negli articoli di Cesco Ciapanna (limitatamente a quelli dedicati alla Settimana Enigmistica)… qui si riporta l’aneddoto per dovere di cronologia dei fatti (italiani e milanesi) ormai risalenti ad oltre 30 anni fa… indipendentemente da questo… a Francesco Ciapanna viene riconosciuto (o contestato, dipende dai punti di vista) il “merito” di aver diffuso, per primo, in lingua italiana… le note falsità storiche e fotografiche dell’allunaggio delle missioni Apollo della NASA (tra il 1969 e 72)… in un periodo in cui internet non esisteva ancora (tempi beati… per molti punti di vista…internet ha contribuito, grazie ai social, a peggiorare lo scenario politico e sociale globale).

Oggi, tale argomento è noto ed i disinformatori del web cercano, non sempre con efficacia, di censurare qualsiasi testimonianza che metta in discussione le basi menzognere del potere precostituito (le “balle spaziali NASA” sono quasi “pane quotidiano”) … ma nell’autunno 1989, quando Ciapanna pubblicò i primi articoli che sostenevano la falsità degli allunaggi , il tutto appariva, integralmente o in parte, come sconvolgente e/o a sua volta come il frutto di eccesso di fantasia e visionarietà…(le veline del Ministero degli Interni italiano furono efficaci sino alla fine degli anni ’80, pur essendo operative anche oggi).

(chi scrive… lesse tali articoli negli anni 1989-90… presso la Biblioteca Civica di Viale Tibaldi, nel settore riservato ai giornali e periodici)

Francesco Ciapanna, a partire dai primi anni ’90, dopo un iniziale silenzio giornalistico totale che pareva dimostrare la fondatezza dei suoi articoli (i suoi articoli erano sconvolgenti, in parte dimostrati, in altra speculativi) venne pesantemente denigrato pubblicamente da Piero Angela (in forma indiretta tramite il suo CICAP… alcune fonti sostengono che Angela fosse amico di un noto massone americano operativo ai vertici di CIA ed FBI…)

Successivamente, con la diffusione di internet, Ciapanna venne anche diffamato in rete da parte di terzi personaggi (e perseguitato dalla cosiddetta “mafia giudiziaria” che non gli risparmio’ condanne, articolo giornalistici e web presenti tutt’ora) allo scopo di censurarne, sminuirne e ridicolizzarne gli scritti… tuttavia proprio tale accanimento rivela che 20 anni di articoli controinformativi dal medesimo prodotti… diedero fastidio a molti…

Ciapanna sosteneva che la storia insegnata nelle scuole sarebbe in buona parte falsata e con essa i fondamenti scientifico tecnologici dello “scibile umano”.

Ciapanna divenne vittima di malagiustizia (più definibile come mafia massonico giudiziaria, dove il termine mafia include la “mafia dei colletti bianchi” e la mafia vera e propria…. tutt’oggi esistente, anche a Milano e dominante nelle istituzioni politiche milanesi, lombarde come in quelle nazionali). Una condanna (di cui Ciapanna fu vittima), degna di nota, era per “antisemitismo”… tuttavia Ciapanna non era antisemita, non era di estrema destra, non coltivava simpatie neo fasciste e neo naziste… si trattava (da parte dei poteri forti che lo volevano rendere “innocuo”) di costruire, ad arte, appigli e cavilli legali e giudiziari dove intervenire e infierire con condanne e denigrazioni (sovente diffamazioni) a mezzo stampa e successivamente anche in rete. Le massonerie che egli attacco’ pubblicamente in un periodico di fotografia che vendeva, nella migliore delle ipotesi, qualche centinaio di migliaio di copie al mese… non tardarono ad accanirsi contro di lui… e non solo…(anche da morto).

Francesco Ciapanna possedeva e risiedeva (alternando la residenza romana) un appartamento (anni ’90) a Milano, in via San Marco, collaborando con alcune agenzie milanesi di fotografia pubblicitaria e fotoreporter.

Alcuni dei suoi “articoli lunatici”… dopo 30 anni … sono diventati realtà !

Chissà….

_____

Milano 1955. Tra Sempione e Monumentale, Via San Galdino. (fonte immagine stagniweb)

Milano 1955. Tra Sempione e Monumentale, Via San Galdino. (fonte immagine stagniweb)

Milano 1960 circa. Piazza Quattro Novembre e autobus FIAT 401 snodato dell'autolinea extraurbana ATM per Cinisello Balsamo. Questa foto venne già "pescata" dai forum Milano Trasporti Skyscrapercity nel Luglio 2017... ma per eccesso da superlavoro archivistico di immagini da postare in rete... dimenticarono di citare la fonte : https://myntransportblog.com/2013/11/29/buses-more-fiat-fabbrica-italiana-automobili-torino-italy-ii/ ivi il modello del bus snodato FIAT .... ed anche la localizzazione dell'immagine, limitandosi a evidenziare la "strana" matricolazione ATM 0009- Il thread del Luglio 2017 https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=1096

Milano 1960 circa. Piazza Quattro Novembre e autobus FIAT 401 snodato dell’autolinea extraurbana ATM per Cinisello Balsamo. Questa foto venne già “pescata” dai forum Milano Trasporti Skyscrapercity nel Luglio 2017… ma per eccesso da superlavoro archivistico di immagini da postare in rete… dimenticarono di citare la fonte : https://myntransportblog.com/2013/11/29/buses-more-fiat-fabbrica-italiana-automobili-torino-italy-ii/ ivi il modello del bus snodato FIAT …. ed anche la localizzazione dell’immagine, limitandosi a evidenziare la “strana” matricolazione ATM 0009- Il thread del Luglio 2017 https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=1096

Milano 1952. Località indeterminabile (forse Isola Garibaldi... come ipotesi). Edifici danneggiati dai bombardamenti del periodo bellico occupati da famiglie "sfollate" (ovvero assegnatari di alloggi d'emergenza non disponibili vista l'emergenza abitativa post bellica). Autore immagine Cesare Colombo, fonte web fotografieincomune.

Milano 1952. Località indeterminabile (forse Isola Garibaldi… come ipotesi… ma la Milano disastrata di allora annoverava molti quartieri in rovina…). Edifici danneggiati e resi pericolanti e inagibili dai bombardamenti del periodo bellico… edifici occupati da famiglie “sfollate” (ovvero assegnatari di alloggi d’emergenza non disponibili vista l’emergenza abitativa post bellica). Autore immagine Cesare Colombo, fonte web fotografieincomune.

Stupenda immagine di Ripa di Porta Ticinese nei primi anni ’80, prima della soppressione definitiva della tratta tranviaria 19 (tra Viale Gorizia sino al bivio di Via Valenza, in entrambe le direzioni). Speriamo che la ricerca negativa in Google immagini… confermi che questa foto non sia stata già postata dal forum Milano Sparita SSC come accidentalmente si è verificato con una seconda immagine sottostante a questa…proprio nella data di oggi, 23 Ottobre 2019.

Milano Ticinese antecedente al 1984. Naviglio Grande con la Ripa di Porta Ticinese ancora attraversata dalla linea tranviaria 19 (la tratta venne deviata in Via Valenza a partire dal 1984 circa con l'apertura della fermata M2 di Porta Genova). Fonte https://wsimag.com/it/architettura-e-design/46912-cosi-erano-i-navigli

Milano Ticinese (antecedente al 1984). Naviglio Grande con la Ripa di Porta Ticinese ancora attraversata dalla linea tranviaria 19 (la tratta venne successivamente soppressa e deviata in Via Valenza, verso Piazzale Stazione di Porta Genova, escludendo Piazza XXIV Maggio e Corso di Porta Ticinese) a partire dal 1984 circa con l’apertura della fermata M2 di Porta Genova. Fonte https://wsimag.com/it/architettura-e-design/46912-cosi-erano-i-navigli

_____________

L’imperialismo economico, politico, militare, mediatico e culturale degli U.S.A. si basa sulle menzogne storiche e sulla disinformazione di massa.

Con esso, i social network delle multinazionali U.S.A. (facebook, twitter, instagram, Yahoo in particolare) stanno ambendo ad ottenere la vittoria elettorale… come da tempo sarebbe avvenuto in varie nazioni dell’Europa Centrale, in Sud America e anche in Italia (su scala planetaria) di forze politiche neo fasciste e neo naziste con un disegno cospirativo non dissimile da quello già percorso un secolo fa.

La menzogna “Americana” (che automaticamente si traduce in un progetto di disinformazione globale) ha vecchia data e trovo’ come massima epsressione propagandistica il falso allunaggio del 20 Luglio 1969

Tre ore da dedicare alla conoscenza dell’inganno politico, storico e sociale del quale siamo vittime da oltre 150 anni.

Il “SAPERE” non nuoce alla salute.

L’IGNORANZA nuoce (invece) alla salute fisica e mentale (ed anche elettorale) !

_________________

L’immagine sottostante, ad una ricerca piu’ approfondita… venne (due anni or sono) postata dai “signori” (da notare le virgolette…) di Milano Sparita Skyscrapercity l’11 Novembre 2017

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&highlight=palazzo+pallavicini&page=4229

(nella stringa di caratteri soprastante la pagina che contiene anche il relativo post)

L’utente che l’ha postata, duole ribadirlo, è un dipendente del Comune di Milano… che da anni… gestisce archivi fotografici poi utilizzati anche da Facebook…(non si tratta di qualche centinaio di immagini ma centinaia di migliaia… quindi archivi di una mole mastodontica, sia in originale che in formato di file immagini). Speriamo che un simile impegno profuso in modo cosi’ vincolante e totale da quasi 14 anni… non impatti sulle attività lavorative di tali personaggi (alcuni di essi in forze anche presso i comparti amministrativi e tecnici del Comune…)

Le immagini che essi pubblicano… sono… successivamente… acquisite da Milano Sparita Facebook e Da Milano alla Barona Facebok, e anche da Milano nei secoli Facebook.

Nel forum sopra citato non ci sono unicamente dipendenti dei comparti comunali e qualche ex dipendente, in pensione, di Agenzie Petrolifere…ma persino qualcuno che lavora negli USA e che forse potrebbe avere anche agganci con colossi dei social net che imperano in Italia, a partire da Facebook e della grande distribuzione “on-line” come Amazon…).

I costi amministrativi di un Comune derivano da denaro pubblico, fondi pubblici, entrate fiscali (derivanti anche da reddito da precari) redistribuite, da Roma, alle Regioni ed ai Comuni… ci si domanda se non esista il modo di utilizzare più utilmente e razionalmente alcuni di questi dipendenti e funzionari (forse anche qualche ex dirigente)…presumibilmente non inquadrati, contrattualmente, per fare l’archivismo storico fotografico per il web.

E’ cosa già nota che i frequentatori di quel “Forum” (in realtà i forum SSC ed anche di alstri social, escludendo facebook, sarebbero piu’ di uno, se ne contano, sempre correlati, non meno di 3-4), cerchino di “primeggiare” (in realtà più che primeggiare MONOPOLIZZEREBBERO, da 14 anni, le repertazioni fotografiche che ritraggono Milano nei decenni e secoli trascorsi). Come accennato, tali personaggi cercano e ottengono, da decenni, di primeggiare nel panorama fotografico vintage della città di Milano…(con uno stile da social network che richiede corsi specifici a cura dei grossi gruppi che oggi dominano i social media in Italia…gli stessi social che poi “ruberebbero” loro… le foto postate in SSC… ).

…tuttavia ci sarebbero dei limiti… visto che anche il Comune di Milano, nei suoi vari comparti amministrativi e tecnici… si avvale di precari che compensano la scarsa produttività dei suoi dipendenti (non c’è solo Roma nel banco degli imputati… sia chiaro… Milano non è seconda a nessuno in queste cose…).

Milano 1969-70 circa. Ticinese. Vicolo Lavandai. Immagine emblematica della scarsissima considerazione che in quel periodo regnava, tra gli stessi residenti, del patrimonio storico e storico popolare della "vecchia Milano", nella fattispecie dei Navigli (Pavese e Grande e Martesana). Il rito domenicale, anni '50-'60 e '70, del lavaggio a mano delle automobili della piccola borghesia (ed anche del proletariato) nei navigli milanesi. Detersivi specifici per il lavaggio delle carrozzerie venivano smaltiti nella fase di sciacquo manuale della vettura. Del resto, sempre in quel periodo ed a breve distanza dal sito di questa immagine... la Darsena riceveva le acque inquinate del vecchio tratto dell'Olona, confluenza chiusa nel 1980 proprio per motivi di grave inquinamenti dei navigli. (fonte Picbear)

Milano 1969-70 circa. Ticinese. Vicolo Lavandai. Immagine emblematica della scarsissima considerazione che in quel periodo regnava, tra gli stessi residenti, del patrimonio storico e storico popolare della “vecchia Milano”, nella fattispecie dei Navigli (Pavese, Grande e Martesana). Il rito domenicale, anni ’50-’60 e ’70, del lavaggio a mano delle automobili della piccola borghesia (ed anche del proletariato) nei navigli milanesi. Detersivi specifici (molto aggressivi e inquinanti) per il lavaggio delle carrozzerie venivano smaltiti nei naviglio nella fase di risciacquo manuale delle vetture. Del resto, sempre in quel periodo ed a breve distanza dal sito di questa immagine… la Darsena riceveva le acque inquinate del vecchio tratto dell’Olona, confluenza chiusa nel 1980 proprio per motivi di grave inquinamento dei navigli. Il fenomeno dei lavaggi auto sulle sponde dei navigli si estinse progressivamente negli anni ’80 con la diffusione degli impianti automatici di lavaggio automobili. (fonte Picbear)

Milano 1970 (tra Ticinese, Vigentino e Porta Romana). Viale Toscana (tra Via Ripamonti e Cesare Balbo). L'area di servizio inquadrata nell'immagine, realizzata verso il 1970, è attualmente occupata da un condominio costruito qualche anno fa. (autore De Bellis Giancarlo, fonte Lombardia beni culturali).

Milano 1970 (tra Ticinese, Vigentino e Porta Romana). Viale Toscana (tra Via Ripamonti e Cesare Balbo). L’area di servizio inquadrata nell’immagine, realizzata verso il 1970, è attualmente occupata da un condominio costruito qualche anno fa. (autore De Bellis Giancarlo, fonte Lombardia beni culturali).

Milano 1948, tra Senavra e Forlanini. Viale Corsica-Via Battistossi Sassi il 14 Luglio 1948 nel giorno dell'attenato a Palmiro Togliatti. Tumulti e occupazione degli stabilimenti Motta. Nel merito del "movente" che spinse Antonio Pallante, l'attentatore studente di Giurisprudenza, dalla personalità apparentemente squilibrata e violenta, tendente al fanatismo ideologico e politico, poco o nulla si seppe oltre le versioni ufficiali del periodo. Studente di Giurisprudenza, cacciato dagli studi seminaristi per aver preso a calci il rettore, frequentatore del Movimento Sociale Italiano e di varie organizzazioni politiche di destra e del Partito Liberale Italiano.

Milano 1948, tra Senavra e Forlanini. Viale Corsica-Via Battistossi Sassi il 14 Luglio 1948 nel giorno dell’attenato a Palmiro Togliatti. Assembramenti, tumulti e occupazione degli stabilimenti Motta. Nel merito del “movente” che spinse Antonio Pallante, l’attentatore che sparo’ dei colpi di pistola al cranio di Palmiro Togliatti, nel gesto di tentato omicidio… non si è mai compreso se il gesto era conseguente ad un’azione cospirativa di più ampia portata… oppure si trattava del gesto di un folle. Le versioni ufficiali descrivevano questo esaltato (studente di Giurisprudenza) come un soggetto dalla personalità apparentemente squilibrata e violenta, tendente al fanatismo ideologico e politico (soprattutto anticomunista) del cui passato poco si seppe oltre le versioni ufficiali del periodo. Studente di Giurisprudenza, cacciato dagli studi seminaristici per aver preso a calci il rettore, frequentatore del Movimento Sociale Italiano e di varie organizzazioni politiche di destra e del Partito Liberale Italiano, si distinse, sia prima che dopo l’attentato, per posizioni personali ideologiche e politiche estreme e frequentemente causa di azioni poco coerenti e incontrollate. E’ indiscusso che il folle gesto trascino’ la Nazione verso una guerra civile sfiorata. (Maggiori approfondimenti storici: https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Pallante)

Milano 1973, Piazza Meda. Autore foto Franco Gremignani, fonte web Repubblica.it

Milano 1973, Piazza Meda. (Autore foto Franco Gremignani, fonte web Repubblica.it)

_____________

Ipocrisia “Facebook Italia” nel merito dei bombardamenti anglo americani del periodo bellico della Seconda Guerra Mondiale (Strage di Gorla del 20/10/1944)

ipocrisia fb msImmagine ( postata da Milano Sparita Fb, prelevata, presumibilmente, da wikipedia )

https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Gorla

E’ paradossale che si critichino le condotte belliche del secondo conflitto mondiale messe in atto dagli “alleati” (USA ma anche UK) quando in Italia si permette a multinazionali come Google, Facebook, Instagram, Twitter e Yahoo Oath di spadroneggiare nelle propagande politiche italiane di estrema destra, nell’apologia del fascismo, del nazismo… del filo atlantismo disinformativo.

L’elenco di tali multinazionali beneficia dell’assenza di leggi quadro italiane che impongano il pagamento delle tasse per gli utili fatturati in territorio italiano.

Lamentarsi tardivamente che gli “alleati” erano e sono (sempre stati) causa di crimini di guerra… (in realtà si tratta di crimini organizzati in Nazioni superpotenza…) è veramente di cattivo gusto.

Anche le “esternazioni” (TG3 Regionale Lombardia del 20/10/19) di Giuseppe Sala (Pd) e del monosillabico Riccardo de Corato (Fratelli d’Italia ma ex MSI) sulla richiesta (dopo quasi 80 anni dai fatti) di scuse da parte del “Governo” USA, appare ormai inutile, tardiva e quasi anacronistica.

Agli “alleati” (Google, Facebook, Instagram, Twitter, Yahoo, Microsoft, etc…) permettiamo di entrare in casa nostra (tramite algoritmi che schedano generalità anagrafiche degli “internettiani” abbinandole agli indirizzi internet protocol di connessione, alle SIM degli smartphone, ai cookies che bombardano le configurazioni di smartphone, agli indirizzi “mac adress” dei dispositivi di connessione fissa e mobile, Mac, Iphone, Personal Computer, etc…) e schedarci per permettere alla DIGOS, Polizia Postale, etc… di tracciare nel dettaglio le nosre abitudini, opionioni, attività, spostamenti…e segnalare eventuali nostre opinioni e abitudini non gradite dal potere precostituito…agli organi di Polizia.

Gli “alleati” (USA ergo CIA), dopo il 20 Ottobre 1944, non si limitarono a tale strage (che non venne causata da un errore umano ma da una strategia ben precisa e mirata) …

…le principali stragi (dopo il Secondo Conflitto Mondiale) commesse dagli “alleati” USA (in Italia) sono… Piazza Fontana, Italicus, Piazza della Loggia, Aldo Moro, Bologna 2 Agosto, “Strage del Rapido 904 del 23 Dicembre ’84”, Via Palestro a Milano nel 27 Luglio 1993, dei Georgofili a Firenze nel 26/27 Maggio 1993, Falcone e Borsellino nel 1992, (Ustica 27 Giugno 1980 …nella veste di depistaggi investigativi)…

Milano Monumentale primi del '900. Attuale piazza Cimitero Maggiore, venditrice di candele.

Milano Monumentale primi del ‘900. Attuale Piazzale Cimitero Momumentale, venditrice di candele.

Provincia di Milano (Novegro, Segrate, Peschiera Borromeo). Idroscalo negli anni '60 (bivacchi domenicali in poco "Fantozziani", sovente non molto dissimili dalle gite domenicali romane verso i lidi di Ostia). L'immagine consacra la piena "italianità" di tali riti domenicali... al punto tale che lo scatto immortala usi e costumi che abbiamo avuto occasione di vedere in molte produzioni cinematografiche di Alberto Sordi .Autore Mario Cattaneo; fonte fotografica: Lombardia beni culturali.

Provincia di Milano (Novegro, Segrate, Peschiera Borromeo). Idroscalo negli anni ’60 (bivacchi domenicali un poco “Fantozziani”, sovente non molto dissimili dalle gite domenicali romane verso i lidi di Ostia).
L’immagine consacra la piena “italianità” di tali riti domenicali in un’epoca di recente motorizzazione automobilistica di massa… al punto tale che lo scatto immortala usi e costumi che abbiamo avuto occasione di vedere in molte interpretazioni e produzioni cinematografiche di Alberto Sordi . (Autore Mario Cattaneo; fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

Milano 1957 Crescenzago (Parco Lambro). Via Orbetello durante una processione religiosa. (fonte doncalabria.net)

Milano 1957. Crescenzago (Parco Lambro). Via Orbetello durante una processione religiosa. (fonte doncalabria.net)

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

_____________

In riferimento alle interpretazioni storiche ( interpretazioni soggettive e suggestive e non veritiere) pubblicate in questa pagina

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=163419412

relativa al noto forum Milano Sparita, si commenta quanto di seguito esposto:

Delle cronache “inedite” (abbinate ad altrettanto foto inedite… in realtà “pescate” da arretrati del Corsera del Novembre 1969, i cui contenuti giornalistici stridono per evidente depistaggio DIGOS (all’epoca dei fatti) con le versioni reali più accreditate, scattate in luoghi e contesti presumibilmente anche differenti dai fatti “narrati”)…

colui che gestisce questo web prende le doverose e “chilometriche” distanze dai contenuti di tali post (prodotti da un forum per il quale la storia non è un fine ma un mezzo…) non essendo, sino ad oggi, suffragate da cronologie ufficiali (già quelle ufficiali peccherebbero, sempre, di manipolazioni e distorsioni…. immaginiamoci quelle “INEDITE”…).

L’immagine “INEDITA” (in realtà pubblicata in un articolo giornalistico del Corriere all’indomani dei fatti del 19/11/69, articolo che considerarsi “vero”, rispetti ai fatti realmente accaduti, sarebbe come sostenere che i pinguini siano animali tipici delle oasi sahariane…

…in realtà tale articolo di vero aveva unicamente quanto scrissero le veline della DIGOS (ovvero censure, depistaggi e falsità). Nella foto Corsera) si ritrae un Mario Capanna sostenuto da un uomo in guanti che potrebbe, in assenza di ulteriori elementi dimostrativi, essere anche un agente di PS. Anche la biografia del Commissario Calabresi è ottenebrata da qualche ombra…

A dispetto delle “testimonianze” di tale forum, i contenuti medesimi sono facilmente contestabili consultando questo articolo wiki

https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Annarumma

Le ricostruzioni non veritiere (comunque facili a controdeduzioni) di Milano Sparita Skyscrapercity partono da una versione dei fatti molto differente da quella adottata in tale periodo e successivi.

Sembra che l’agente del repato celere Antonio Annarumma sia deceduto in seguito ad un incidente stradale tra veicoli della Celere durante gli scontri coi manifestanti.

Leggasi questo paragrafo

https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Annarumma#Versione_dei_manifestanti

Se fosse vero non saremmo davanti al primo caso di incidente mortale tra veicoli della Polizia (le cronache degli ultimi decenni annoverano molti casi simili dove per nascondere la verità si preferiva incolpare tifosi di calcio o manifestanti al posto di ammettere errori delle Forze dell’Ordine).

La versione giornalistica dei fatti (quindi con veline DIGOS) narrava che Mario Capanna fu vittima di un tentato linciaggio dei neofascisti.

… tuttavia, l’autore dell’articolo storico sopra linkato proporrebbe una “postilla” differente:

In seguito alla morte del collega ci furono forti proteste tra gli agenti di polizia e Mario Capanna, che si era presentato al funerale per dimostrare l’estraneità del MS dai fatti, si salvò a stento dal linciaggio dei colleghi del defunto[11].

… i colleghi del defunto non erano i neofascisti ma agenti di Polizia, che volevano linciare Mario Capanna (si riporta testualmente). In quegli anni, come anche in tempi recenti, forme di simpatia e connivenza tra forze dell’ordine e militanza neo fascista erano molto frequenti (quando avvengono… il crollo della democrazia è in caduta libera come avviene in questo periodo … anche grazie alle destre neofasciste oggi imperanti…i rischi di “”golpe”” sono molto elevati ed in tutta franchezza… l’Italia non sarebbe del tutto immune ad eventi similari nemmno oggi….). Oggi, come in quegli anni, non esisteva una linea di demarcazione tra i due ambienti…

Ora, di quei fatti, possediamo due versioni.

La prima “ufficiale” (veline del Corriere della Sera), dove i neofascisti tentarono di linciare Capanna… ed una seconda versione dove il linciaggio veniva attuato da colleghi dell’Annarumma.

Come indicato dall’autore che ha postato, in wikipedia, la versione apparentemente suffragata da fonti editoriali … il tentativo di linciaggio di Mario Capanna avvenne per una sinergia tra neofascisti e agenti di Polizia (cosa non riportata nel forum Milano Sparita).

L’immagine proposta (Corriere del 20 Novembre 69) potrebbe essere stata scattata negli interni della Questura di Milano e non essere localizzabile rispetto ai fatti “narrati” ( che a distanza di 50 anni, spiccano per l’assenza di una vera ed unica di fonte ufficiale e credibile (dalla quale, quanto meno, verificarne la tracciabilità).

La “presa di distanza” deriva anche dall’aver notato di quanto (come da consuetudine) si improvvisi con la storia …(tale forum, con l’evidente intento di “primeggiare” mette veramente troppa carne al fuoco rispetto a quanta ne saprebbero cucinare).

Non convince, nemmeno…l’aver attribuito alla vicenda del grave episodio della morte dell’agente (reparto Celere) Antonio Annarumma come l’avvio “storico” degli anni di piombo (semmai fu la prima vittima di tale fase che non ebbe un confine preciso con la Strategia della tensione… dato che i due filoni di violenza e terrorismo si sono sempre affiancati sino a confondersi tra loro).

Se si fosse trattato di un incidente o di un evento provocato da qualcuno estraneo agli scontri di piazza… il sostenere (invece) che tale episodio coincida (secondo una presunta “cospirazione” politica predeterminata) con l’avvio degli anni di piombo comporterebbe il distorcere la storia italiana verso una direzione ideologica e politica facile da immaginarsi.

Quando si copia da wikipedia si dovrebbero citarne, almeno, le fonti generiche, (scrivendo “fonte attinta da Wikipedia)”, dato che gli “anni di piombo” ebbero origine nel 1969 ma con eventi molteplici e distinti tra loro, tra i quali anche l’esplosione di un ordigno al padiglione FIAT dell’edizione 1969 della Fiera Campionaria di Milano, periodo antecedente al delitto Annarumma.

Wikipedia elenca gli episodi di proto terrorismo all’origine storica dei cosiddetti “anni di piombo”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Anni_di_piombo

L’inizio degli anni di piombo si sovrappone al periodo della contestazione studentesca, che interessò l’Italia e l’Europa.

Il 1969 fu un anno ancora denso di contestazioni. Dopo le proteste studentesche arrivarono le lotte dei lavoratori per i rinnovi contrattuali, con forti contrasti nei posti di lavoro e nelle fabbriche. Era il cosiddetto «autunno caldo».

Il 25 aprile di quell’anno scoppiò un ordigno a Milano, al padiglione FIAT della Fiera provocando diversi feriti gravi, ma nessun morto, e una bomba viene ritrovata all’Ufficio Cambi della Stazione Centrale. Qualche mese dopo, il 9 agosto vengono fatte scoppiare otto bombe su diversi treni, che provocarono 12 feriti.

Il 19 novembre, durante una manifestazione a Milano dell’Unione Comunisti Italiani morì l’agente di polizia Antonio Annarumma, colpito da un tubo d’acciaio mentre si trovava alla guida di un fuoristrada. Per diversi storici è la prima vittima degli anni di piombo[17].

Il 12 dicembre avvennero in Italia, nell’arco di 53 minuti, 5 attentati. Il più grave fu la strage di piazza Fontana: a Milano una bomba esplosa nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura provocò 17 morti e 88 feriti.

L’ordigno esploso il 25 Aprile 1969 al padiglione FIAT precedette il fatto del 19 Novembre 1969 (sopra menzionato) anche se nel primo non vi furono lutti ma molti feriti.

Quindi, gli “esperti” tuttologi dello scibile umano universale di tale forum (del quale, chi scrive, da anni ne prenderebbe le debite distanze … formulandone contestazioni) avrebbero dovuto scrivere che: Annarumma fu il primo morto degli “anni di piombo”, piuttosto che sostenere che l’episodio diede avvio agli anni di piombo…

Poichè gli autori “presunti” del lancio di un tondino (una sbarra di ferro smontata da una impalcatura stradale lungo Via Larga) diretto al volto dell’agente Annarumma non vennero mai identificati (generalmente quando si applicano apparenti diritti di garanzia… si depista…!!!) col senno di poi, senza voler prendere le difese nè della sinistra studentesca di allora nè della destra neofascista di allora… si potrebbe (in ipotesi speculativa) anche immaginare, come del resto avvenne tre settimane dopo in Piazza Fontana, Banca Nazionale dell’Agricoltura… che la simulazione/depistaggio (della paternità) di attentati, violenze, omicidi e stragi (a militanti esclusivamente di estrema sinistra ed area anarchica) fosse anche predeterminata dai noti soggetti “istituzionali” (Minister dell’Interno, SISMI, DIGOS, MSI, la stessa DC nelle sue correnti Cossighiane e Andreottiane… etc…) aderenti, non alla fedeltà alla Repubblica Italiana ma alla fedeltà della sua destabilizzazione e volendo anche alla sua disfatta…tramite Golpe (la famosa “Legge Reale” fu un tentativo di ridurre al minimo vitale lo stato di diritto e la democrazia, anche se fu un tentativo molto blando).

Pertanto tutte le suggestioni (non potendo qualificarle diversamente) che si possono leggere in quel famigerato forum (più dettagliatamente nella pagina linkata), sia chiaro, sono e restano cronache non tracciabili (proprio dal fatto che verrebbero qualificate come “testimonanze inedite” abbinate ad immagini forse contestualmente differenti… ed oltremodo, in alcuni passaggi, frutto di interpretazioni personali).

Questo, non per sminuire l’evidenza che i neo fascisti di allora non commettessero crimini… tutt’altro…

in quel periodo… estrema sinistra ed estrema destra commettevano entrambe crimini ed erano manipolate (ed infiltrate …se non persino dirette) da strutture “sovraministeriali” di cui la storia ci ha tramandato molte cronologie.

Si ricorda che Pinelli e Valpreda erano “attenzionati” dalla DIGOS di Milano, cosi’ come dai servizi segreti… molti mesi prima (anche quasi un anno) dai fatti del 12 Dicembre ’69 …

La DIGOS (quanto meno alcuni settori “deviati” della medesima) era a conoscenza della furura Strage di Piazza Fontana… mesi prima dei fatti del 12/12/69. La medesima DIGOS (però) dossierava soggetti estranei ai fatti (ma incolpati dolosamente per lungo tempo… )…

Alcuni dei magistrati che cercarono di fare chiarezza vennero a loro volta assassinati dai “terroristi”… ignorando i veri autori dei fatti…. fatti inizialmente attribuiti ai medesimi anarchici onde produrre dossieraggi (in regime di depistaggio istantaneo (quindi dossier manipolati) che li vedevano autori di stragi quando queste erano, invece, compiute da altri ambienti e gli autori prossimi allo “Stato”… vedesi anche la Vicenda di Giovanni Ventura).

Per quanto riguarda il “vizietto” dei neofascisti di Milano di pestare/massacrare cittadini ignari e innocenti scambiati per comunisti… bè i noti “sanbabilini” (tollerati dalla magistratura e persino esaltati da certi settori e ambienti della Polizia di Stato) pestavano a sangue chiunque passasse tra Piazza San Babila, Corso Europa e Corso Vittorio Emanuele. Per essere identificati come comunisti era sufficiente avere in mano una copia del Corriere della Sera, o persino de Il Giorno… sovente solo quello… al posto di altre pubblicazioni “comuniste” come l’Unità e il Manifesto… praticamente durante tutti gli anni ’70 … per essere aggrediti (a Milano e non solo) era sufficiente, come scritto sopra, camminare con una copia del Corriere o comunque non manifestare (nell’aspetto) un palese credo neo fascista…

chiunque non apparisse come fascista… passando davanti ai loro “bivacchi” … veniva aggredito/pestato/massacrato (quindi l’episodio citato non fu l’unico… ma all’origine di una lunga serie di crimini … durata quasi 10 anni).

Tra i pestaggi quotidiani, il 25 Maggio 1975, “scappò” un morto… un certo Alberto Brasili, reo di aver strappato un lembo di un manifesto elettorale del MSI.

Quindi certi pestaggi gratuiti delle militanze di estrema destra non si limitavano alla “reazione” dovuta a presunte azioni criminose di militanti comunisti/Movimento Studentesco (quando non si identificano gli autori di un gesto omicida… in un luogo che era presidiato da centinaia di agenti di polizia, anche in borghese… è molto difficile non pensare che tale gesto potesse avere, come autori, anche personaggi estranei agli scontri di piazza… quindi è prematuro, anche a distanza di 50 anni, trarre conclusioni definitive… sempre considerando che la Strategia della tensione era alimentata da settori “deviati” dello Stato che col pretesto dei gravi disordini pubblici invocavano un controllo autoritario e paramilitare della Repubblica Italiana…).

Pasticciare (per secondi fini) con la storia, come alcuni farebbero (citando solo alcuni fatti ed esludendone altri), genera delle doverose “prese di distanza” da testimonianze “inedite” svelinate dopo 50 anni… mescolando fatti reali con spezzoni di avvenimenti presumibilmente distorti o quanto meno travisati e sfasati rispetto ai contesti reali nei quali accaddero.

____________

Milano Crescenzago 1970 circa. Via Narni con uno striscione di protesta per la permanenza, in superficie, della tratta M2 tra Cimiano e Cascina Gobba. La scritta di protesta evidenzia un quartiere tagliato in due dall'arteria di Viale Palmanova ma anche dalla vecchia Tranvia Milano-Gorgonzola-Vaprio... "riciclata" da Metropolitana Milanese (ed ATM) per il consolidamento (a partire dall'Ottobre 1969) della tratta Caiazzo Gobba (in superficie tra Udine e Cimiano) che condivideva il tratto urbano della succitata tranvia. Forse, in quegli anni... qualche politico promise scavi sotterranei sino a Cascina Gobba... ma cosi' non fu. Del resto, il quartiere Cimiano-Crescenzago era, comunque, diviso dall'arteria a scorrimento veloce di Viale Palmanova che rendeva impossibile l'attraversamento pedonale... Queste sono le scelte urbanistiche piu' o meno scellerate... che si fecero tra la fine degli anni '50 e l'inizio anni '70 nel settore nord orientale di Milano (altra scelleratezza era Viale Fulvio Testi, frutto di una visione da "viablità radiale" già sfiorata dal ventennio fascista e parzialmente consolidatasi negli anni deò boom economico (le tangenziali Est e Ovest salvarono, a modo loro, una ecatombe urbana e viabilistica ormai compiuta, errata e irreversibile). (fonte fotografia web Panorama)

Milano Crescenzago 1970 circa. Via Narni (senza uscita dal lato Via Palmanova e M2) con uno striscione di protesta per la permanenza, in superficie, della tratta M2 tra Cimiano e Cascina Gobba. La scritta di protesta (No ! Cimiano in gabbia) evidenzia un quartiere tagliato in due dall’arteria di Via Palmanova ma anche dalla vecchia Tranvia Milano-Gorgonzola-Vaprio… “riciclata” (A FINE ANNI ’60) da Metropolitana Milanese (ed ATM) per il consolidamento (a partire dal Settembre-Ottobre 1969) della tratta M2 Caiazzo Gobba (in superficie tra Udine e Gobba) che condivideva il tratto urbano della succitata tranvia. Forse, in quegli anni… qualche politico promise scavi sotterranei sino a Cascina Gobba… ma cosi’ non fu. Del resto, il quartiere Cimiano-Crescenzago era, comunque, diviso dall’arteria a scorrimento veloce di Via Palmanova che rendeva impossibile l’attraversamento pedonale… E L’INNESTO VEICOLARE… Queste sono le scelte urbanistiche piu’ o meno scellerate… che si fecero tra la fine degli anni ’50 e l’inizio anni ’70 nel settore nord orientale di Milano (altra scelleratezza era Viale Fulvio Testi, frutto di una visione da “viablità radiale” (diretta verso la Brianza e la bergamasca) già sfiorata dal ventennio fascista e parzialmente consolidatasi negli anni del boom economico …le tangenziali Est e Ovest salvarono, a modo loro, una ecatombe urbana e viabilistica ormai compiuta, errata e irreversibile). In realtà la Via Narni, sino al completamento della tratta M2 Udine-Gobba… permetteva innesti (e disimpegni) da e verso via Palmanova (una sorta di passaggio a livello a “vista”, formalmente incustodito, acconsentiva agli automobilisti di attraversare le tranvia e di inserirsi nella via a scorrimento veloce in direzione Nord… l’estensione della M2 determino’ la chiusura (lato M2) della via intorno al 1969… con gli effetti di protesta dei residenti…). Questi esempi di urbanistica errata e irreversibile accomunano Milano a realtà prossime a quelle di Roma e Genova e forse anche peggio…malgrado l’estensione della M2 sino a Gorgonzola e poi Gessate fu vissuta come un esempio “d’eccellenza Nazionale” di integrazione del flusso pendolaristico (provinciale ed interprovinciale) da e verso la città di Milano, centro incluso. Si rammenta che con la realizzazione della M2 vennero attuati dei sottopassi pedonali (ulteriori ne vennero realizzati anche indipendentemente dalle fermate della linea verde…. ma tali sottopassi divennero, molto rapidamente, luoghi di rapine e aggressioni e passaggi pieni di sporcizia di ogni genere (problemi che sussistono tutt’oggi… almeno un sottopasso, verso Cimiano, intorno agli anni ’80 e ’90, venne chiuso e interdetto al pubblico per motivi di sicurezza e di sudiciume).(fonte fotografica web Panorama)

Milano 1957 (tra Ticinese, Vigentino e Porta Romana). Viale Toscana. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano 1957 (tra Ticinese, Vigentino e Porta Romana). Viale Toscana. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano (Pagano) 13 Gennaio 2001. Via Vincenzo Monti. Immagine "pescata" da un web meteo che "promette" essere stata scattata la sera del 13 Dicembre 2001, quando una bufera di neve, con venti a 50 km/h e temperatura reale di -2 °C (quella percepita era di circa - 10), si scateno' tra le province di Milano, Pavia e Novara, per circa 4 ore ... Pochi centimetri ma l'esperienza di un burian siberiano come raramente se ne vedono nel nord Italia (senza dimenticare la nevicata del 17 e 18 Aprile 1991 dopo alcuni giorni di temperature estive, prossime ai 28°C).

Milano (Pagano) 13 Dicembre 2001. Via Vincenzo Monti. Immagine “pescata” da un web meteo che “promette” essere stata scattata la sera del 13 Dicembre 2001, quando una bufera di neve, con venti a 50 km/h e temperatura reale di -2 °C (quella percepita era di circa – 10), si scateno’ tra le province di Milano, Lodi, Pavia e Novara, per circa 4 ore …
Pochi centimetri ma l’esperienza di un burian siberiano come raramente se ne vedono nel nord Italia (senza dimenticare la nevicata del 17 e 18 Aprile 1991 dopo alcuni giorni di temperature estive, prossime ai 28°C).

Milano 1950 Porta Genova. Autorimessa di Via Ariberto.

Milano 1950 Porta Genova. Autorimessa di Via Ariberto.

Milano 1970. Convergenza dei quartieri Cà Granda-Prato Centenaro-Segnano. Viale Fulvio Testi in prossimità di Via Pianell. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano 1970. Convergenza dei quartieri Prato Centenaro (risalente all’omonimo Borgo storicamente fondato pochi decenni dopo l’anno 1000) e Segnano. Viale Fulvio Testi, in prossimità di Via Pianell. Settore nord orientale di Milano “plasmato” (verso gli anni ’30 del 1900) dall’attuazione del PRG (piano regolatore) del ventennio (che fece propri i PRG urbani dei primi del ‘900) con l’enorme e interminabile Viale Fulvio Testi… una viale alberato che però solca e delimita aree urbane prive “verde” attrezzato. Oggi … come anche 50 anni fa… al punto tale che il fotografo ha immortalato questi bambini giocare nel bel mezzo di un pericoloso spartitraffico erboso di Viale Fulvio Testi. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano Stazione Porta Garibaldi 2010 circa. Immagine emblematica del restyling "accorciativo" delle due torri progettate degli architetti Laura Lazzari e Giancarlo Perotta. Circa 10 metri in meno per la prima torre "ristrutturata" altrettanto per la seconda. Il "Progetto Porta Nuova" (come anche parte del progetto "City Live") ha una particolarità che nessun altro progetto di riqualificazione urbana (nel mondo) ha mai avuto. A Milano, tra il 2008 sino ala data attuale ma con particolare concentrazione tra il 2008-14, si è costruito grattacieli in piena recessione economica... la recessione peggiore (e tutt'oggi in corso) dalla nascita della Repubblica Italiana. In genere si riqualifica quando l'economia di una Nazione e di una città lo pemettono. Noi italiani, invece, siamo stati capaci di colate kmetriche di cementi, acciai e vetri.... in piena stagnazione economica, con record di disoccupazione, aziende che chiudono, delocalizzano. Un dato che pochi conoscono. Milano, pur nel primato nazionale di neolaureati è la città italiana da dove emigrano più "cervelli" di qualsiasi altra. Indubbiamente questo è dovuto alla maggiore percentuale di laureandi e laureati in materie anche tecnologiche... ma quando la laurea viene raggiunta ... sembra che i vari Politecnici ed altre sedi universitarie milanesi (idem per le aziende milanesi) poco o nulla abbiano da offrire (il "posto fisso" è subordinato a raccomandazioni e avvalli di politici regionali e cittadini...).

Milano Stazione Porta Garibaldi 2010 circa. Immagine emblematica del restyling “accorciativo” delle due torri progettate degli architetti Laura Lazzari e Giancarlo Perotta (1984-1992). Circa 12-15 metri in meno per la prima torre “ristrutturata”… poi altrettanto per la seconda. Il “Progetto Porta Nuova” (come anche parte del progetto “City Live”) ha una particolarità che nessun altro progetto di riqualificazione urbana (nel mondo) ha mai avuto. A Milano, tra il 2008 sino alla data attuale … ma con particolare intensificazione tra il 2008-14, si è costruito grattacieli in piena recessione economica… la recessione peggiore (e tutt’oggi in corso) dalla nascita della Repubblica Italiana. In genere si riqualifica quando l’economia di una Nazione e di una città lo pemettono (ovvero quando si possono fare investimenti nel terziario, commerci e nelle ricerche tecnologiche). Che dire… una “Berlusconata” (avente origine dal lontano 2000) che non si è ancora arrestata… coinvolgendo anche giunte successive ad Albertini e Moratti come Pisapia e Sala del PD…(le risorse sono limitate solo a queste zone ed al centro storico, il resto è in decadimento inesorabile).
Noi italiani,in piena fase recessiva (2008-16) , siamo stati capaci di colate kmetriche di cementi, acciai e vetri…. in piena stagnazione economica, con record di disoccupazione, aziende che chiudono col ritmo (per la sola Lombardia, in quegli anni) a decine al giorno, delocalizzazioni. Un dato che pochi conoscono: Milano, pur nel primato nazionale di neolaureati, è la città italiana da dove emigrano (verso l’estero) più “cervelli” di qualsiasi altra. Indubbiamente questo è dovuto alla maggiore percentuale di laureandi e laureati in materie anche tecnologiche… ma quando la laurea viene raggiunta … sembra che i vari Politecnici ed altre sedi universitarie milanesi (idem per le aziende milanesi, incluse quelle “pubbliche”, dalla Regione all’AMSA, all’ATM, etc…) poco o nulla abbiano da offrire e la “fuga” verso gli USA e UK (e Barcellona) diventa un passaggio obbligatorio (a Milano come nel resto d’Italia…il “posto fisso”, anche quello più umile, è subordinato a raccomandazioni e avvalli di politici regionali e cittadini…e/o amicizie altolocate).

Milano Porta Genova 1930 circa. Cinema teatro REX di Corso Genova angolo Cesare da Sesto. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano Porta Genova 1933 circa. Cinema teatro REX di Corso Genova angolo Cesare da Sesto. La datazione della fotografia è resa possibile dalla locandina del film “Solo una notte” (del 1933) diretto da John M. Stahl, con Margaret Sullavan (i nomi degli interpreti principali sono leggibili nella locandina esposta lungo la sala di attesa). (fonte fotografica : Lombardia beni culturali, fonte cinematografica: https://www.ivid.it/trailer/film/1933/solo-una-notte/clip-originale-24496.html)

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano 1943, Dergano. Distretto industriale lungo la Via Imbonati semidistrutto dai bombardamenti angloamericani. La ciminiera sullo sfondo dovrebbe appartenere agli stabilimenti farmaceutici Carlo Erba.

Milano 1943, Dergano. Distretto industriale (lungo la Via Imbonati) semidistrutto dai bombardamenti angloamericani. La ciminiera sullo sfondo dovrebbe appartenere agli stabilimenti farmaceutici Carlo Erba.

Nel link sottostante un “cinegiornale” (cittadino) del 1964, proiettato nelle sale cinematografiche di Milano, di promozione politica (ed elettorale Social Democratica) dell’impegno nella realizzazione di quartieri di edilizia popolare (demanio ed ex IACP) della Giunta Aniasi (nella veste di assessore all’edilizia).

Nel video (archivio ex Istituto LUCE) sono visibili i costruendi quartieri “SPEZIA” e “Sant’Ambrogio I°) nel quartiere Barona.

https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000095705/2/aniasi-visita-ai-cantieri-case-popolari.html?startPage=1

Nel “taglio” cinematografico del cortometraggio spicca lo stile retorico del Ventennio Fascista (colonna sonora “melodrammatica” e metodi di ripresa, come anche i commenti “fuori campo”, rispecchiano, al 100%, lo stile di propaganda politica del trascorso Regime mussoliniano… pur non essendoci più tale regime, all’epoca della produzione di tali cortometraggi… da quasi 20 anni…).

Questo, quanto meno, riferito allo “stato dell’arte” dei “Cine giornali” degli anni ’60 del 1900 (proiettati tra il primo e il secondo tempo e tra una proiezione e l’altra, durante gli anni ’60, nelle sale cinematografiche di Milano).

Del resto, in Italia, vige tutt’oggi un codice penale (derivato integralmente dal Codice Penale Fascista, detto “Codice Rocco”, che giace immutato e modificato solo da alcune postille aggiunte negli ultimi 71 anni… ). Vi sarebbe da chiedersi se Italia e italiani siano da considerarsi una Nazione ed una società matura e democratica … oppure una “repubblichetta” (bananiera) che si dimena in acque agitate da circa sette decenni… distinguendosi per essere una anomalia europea ma anche internazionale… (malgrado alcuni politicanti di destra estrema invochino la totale restaurazione al Ventennio…crimini inclusi (anzi… a partire da essi)… non parchi dei retaggi autoritari e anti democratici ancora imperanti, dopo oltre 71 anni, in questa pseudodemocrazia ammuffita, stantia e avariata).

________

Milano 1964, tra "Centro Direzionale" verso Porta Garibaldi (ex Varesine). Viale della Liberazione (autore Carla Cerati, fonte miafair.it). Nella foto sottostante alcune valutazioni sulla trasformazione di ques'area negli ultimi 15 anni...)

Milano 1964, “Centro Direzionale” verso via Melchiorre Gioia e Porta Garibaldi (ex Varesine). Viale della Liberazione (autore Carla Cerati, fonte miafair.it). Nella foto sottostante alcune valutazioni sulla trasformazione di ques’area negli ultimi 15 anni…

Milano Porta Garibaldi (anni '80 del 1900). Viale della Liberazione a ridosso dell'area dove un tempo sorgeva la Stazione delle Varesine, per circa 40 anni utilizzata come area di stazionamento Luna Park e giostre varie. (Pinterest)

Milano Porta Garibaldi (anni ’80 del 1900). Viale della Liberazione a ridosso dell’area dove un tempo sorgeva la Stazione delle Varesine, per circa 40 anni utilizzata come area di stazionamento permamente di Luna Park e giostre varie. Pochi sono al corrente che tale area, al momento dell’abbattimento della ex stazione delle Varesine, doveva ospitare nuovi centri direzionali che pero’, per via di una serie di “congiunture economiche sfavorevoli” ed anche per la necessità di espropri di suoli abitativi (a spese del comune di Milano), vide del tutto accantonato tale progetto…per poi essere “rispolverato/riciclato” verso il 2000-03 con nuovi progetti faraonici (Silvio Berlusconi, Governatore Roberto Formigoni, ex sindaco Forza Italia Gabriele Albertini e successivamente Letizia Moratti) di “riqualificazione dell’area Garibaldi ed Isola” in buona parte finalizzati anche alla speculazione edilizia destinata all’invenduto per eccesso di quotazione immobiliare (vedesi anche Bosco Verticale e torre Solaria tra i casi principali). Nella “ammucchiata” ci si “tuffo’” anche Roberto Formigoni con il progetto e la realizzazione del nuovo Palazzo della Regione Lombardia, costato 400 milioni di EUR, in buona parte sottratti dai fondi di manutenzione ALER (lo sfascio degli alloggi ALER di Milano e Lombardia deve, a queste operazioni “immobiliari” la sua origine e con esso l’attuale gestione MM di alloggi popolari annessi dal “patrimonio catastale ALER”). La “riqualificazione epocale” pur avendo cambiato volto al quartiere Garibaldi (e successivamente anche dell’ex Fiera di Milano) non ha avuto effetti benefici sull’economia di Milano (I BENEFICI FURONO PER FINANZIARIE, IMMOBILIARI, MAFIE … indirettamente il Comune con l’incasso delle Licenze Edilizie…). L’evento, in quanto tale, (che non ha cambiato volto solo ai quartieri Garibaldi e Fiera… ma all’intero settore centro intermedio di Milano… escludendo le periferie sempre più “a pezzi”) ha sicuramente rappresentato un affare epocale per costruttori e immobiliaristi ma ha avuto l’effetto collaterale di decuplicare le quotazioni immobiliari in tutta Milano… con l’effetto che attualmente, non meno del 50% del patrimonio catastale, nuovo o vecchio o intermedio… è sfitto, disabitato, invenduto con l’effetto di un calo della popolazione italiana, nei territori comunali di Milano (soprattutto lombarda e milanese) notevole, sostituità dall’immigrazione “immobiliare e clientelare” dell’Italia meridionale (molta in odore di mafia) e di immigrazione straniera nelle periferie (escludendo, poi, il fenomeno “Cina Town” tra Porta Volta-Paolo Sarpi sino a Procaccini. In parole povere, a Milano, dopo l’ondata dei “terroncelli” negli anni ’60 e ’80 (alcuni illustri come Salvatore Ligresti), con i noti problemi di integrazione e culture varie in una Italia malfatta e divisa nonostante sia Nazione… si è sostituita una nuova ondata di falsi professionisti (in odore di mafia), imprenditori e dipendenti delle pubbliche amministrazioni regionali e comunali… oggi ben vestiti e ricchissimi… ricchi soprattutto grazie ai rapporti clientelari che intercorrono tra politici regionali e “milanesi”ed il malaffare politico e anche mafioso con le regioni del sud Italia (piaccia o meno ammetterlo il referundum per l’autonomia della Lombardia finirebbe col rafforzare il malaffare politico mafioso e clientelare con le regioni disastrate del sud Italia). La Milano di oggi è solo la Milano del mattone, del riciclaggio mafioso, delle banche, assicurazioni e immobiliari e degli appalti per Regioni e Area Metropolitana di Milano (e grandi opere)). La prossima speculazione sarà il nuovo Stadio di San Siro che verrà costruito con denaro pubblico (bilanci del Comune) per essere sfruttato da società calcistiche straniere private… quando potrebbe essere svenduto alle medesime per farne quello che meglio preferirebbero… Beppe Sala ha previsto che l’ingresso (nei bilanci comunali) della “cache” ricavata dalle nuove licenze edilizie dell’area dove sorgerà il nuovo Stadio… compenserà i costi faraonici per quello nuovo… ma si tratta solo di nuovi debiti e di future tangentopoli. Si rende anche noto che la recente consultazione “popolare” on-line sul destino del vecchio San Siro, vedendo una quota di consultanti quasi prossima alla popolazione residente di Milano…ed un ribaltamento delle precedenti consultazioni statistiche (che vedevano prevalere il NO al nuovo stadio… mentre oggi prevarrebbe, nelle consultazioni internet, un SI al 90%) apre l’ipotesi tutt’altro che infondata che in tale consultazione abbiano partecipato anche ampie quote di non residenti a Milano (siamo prossimi alle manipolazioni stile “Piattaforma Rosseau” di Grillo, Casaleggio-Di Maio…?) come anche l’ipotesi che tale referendum internet non sia attendibile… (foto da Pinterest)

Casello "autolaghi" 1953 circa (tra Milano Certosa e Lainate). La "Milano Laghi", malgrado molte fonti italiane la annoverino come la prima autostrada del mondo (con un retaggio della vecchia retorica del ventennio mussoliniano) non fu la prima autostrada a scorrimento veloce del mondo. Di simili ne vennero costruite tra i primi del 900 e il 1921 negli USA e in Germania. La "Milanolaghi" segui' quindi tracciati a pedaggio (utilizzati anche per gare automobilistiche private) realizzati nelle vicinanze di New York o in distretti della medesima ed a Berlino... differenziandosi per l'estensione maggiore delle tratte e per un uso (rispetto alle precedenti) concepito, più che per le gare di velocità, per un collegamento automobilistico veloce tra Milano, Como e Varese. (fonti wikipedia e fondazione Pirelli).

Casello “autolaghi” 1953 circa (tra Milano Certosa e Lainate). La “Milano Laghi”, malgrado molte fonti italiane la annoverino come la prima autostrada del mondo (con un retaggio della vecchia retorica del ventennio mussoliniano) non fu, in realtà, la prima autostrada a scorrimento veloce del mondo. Di simili ne vennero costruite tra il primo decennio del 900 e il 1921 negli USA e in Germania. La “Milanolaghi” segui’ quindi tracciati autostradali a pedaggio (utilizzati anche per gare automobilistiche private) realizzati nelle vicinanze di New York o in distretti della medesima ed a Berlino… differenziandosi però, per una maggiore estensione delle tratte e per un uso (rispetto alle precedenti) concepito, più che per le gare private di velocità, a favore di un collegamento automobilistico veloce tra differenti località (Milano, Como e Varese). Pochi sanni che nei primi decenni del 900 le auto elettriche primeggiavano in termini di maggiore velocità rispetto ai motori a combustione interna… ma la logica petrolifera fini’ con il declassare prematuramente le auto elettriche a favore di quelle a combustibili fossili derivati dal petrolio. (fonti wikipedia e fondazione Pirelli).

Milano fine anni '50, Porta Venezia. Piazza Cavour, angolo Via Palestro. Franca Norsa (in arte Franca Valeri). (fonte fotografica https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/07/31/foto/franca_valeri_99_anni_la_signorina_snob_milano-232430704/1/#1). Il luogo dello scatto è a ridosso dei Giardini di Porta Venezia (mentre nella didascalia della fonte verrebbe localizzato come Parco Sempione).

Milano fine anni ’50 (Turati-Porta Venezia). Piazza Cavour angolo Via Palestro. Franca Norsa (in arte Franca Valeri). (fonte fotografica https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/07/31/foto/franca_valeri_99_anni_la_signorina_snob_milano-232430704/1/#1). Il luogo dello scatto si trova a ridosso dei Giardini di Porta Venezia (oggi dedicati ad Indro Montanelli), già visibili nell’immagine (mentre nella didascalia della fonte citata il luogo verrebbe localizzato come Parco Sempione).

_____________

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5041

nella pagina sopra riportata non mancano le elucubrazioni degli elucubratici “meneghini” in formato digitale.

… diciamo che a fronte di un forum noioso e ripetitivo (dove la pagina omonima di fbook ripropone le stesse immagini) nel quale ci si addormenta a computer acceso ancor prima di essere arrivati alla fine della pagina indicizzata, privo di incentivi alla visita, nelle valutazioni “culturali” degli “elucubratici” che lo popolano (non molti, si contano sulle dita di una mano)… è possibile trovare fonte di svago che tali “esperti” proporrebbero a riguardo delle presunte ignoranze linguistiche dei fotografi che titolavano cartoline aventi come soggetti piazze e vie di Milano (prevalmentemente negli anni ’50 e ’60).

Piazza Vagner al posto di Piazza Riccardo Wagner non era segno di ignoranza. Era un retaggio fascista dell’italianizzazione dei cognomi stranieri (dal dopoguerra le toponomastiche italiane imposero, invece, che si potesse italianizzare solo il nome e non il cognome).

Agli elucubratici ATM e comparti comunali affini sfugge che le ignoranze linguistiche (ammesso che siano tali) sarebbero ben presenti anche oggi.

Viale Jenner non si pronuncia come lo si scrive e lo si legge…

Lo pronunciamo tutti, in modo errato… in “ienner” anzichè “genner” (per esempio, DJ, ovvero Dee Jay, lo pronunciamo “dee gei” al posto di dee iei”… tanto per capire dove si insinuerebbe il nostro errore).

La storpiatura fonetica che tutti i milanesi di oggi praticano con Viale Edoardo Jenner (pronunciato “ienner” al posto di “genner”) viene fatta pesare quando abbiamo a che di interloquire con persone anglosassoni che si accorgono dell’errore nella pronuncia inglese di un medico britannico come Edward Jenner… ma questo è un problema che andrebbe rivolto, ironia della sorte, alla toponomastica “milanese” del ventennio fascista (via Giacomo Watt e Viale Edoardo Jenner come Piazza Giorgio Simome Ohm e Via Washington erano già presenti, dai primi del 1900, nella toponomasitca stradale, in un periodo storico anteriore a quello nel quale vennero bandite terminologie straniere…ovvero nel fascismo mussoliniano che vietava persino “color Bordeaux”, italianizzandolo in “color Barolo”).

Comunque le elucubrazioni di tale forum sono una pubblicità al medesimo ed un incentivo a visitarlo.

Milano 1970 circa, Piazzale Loreto e posteggio TAXI. (fonte indicata nell'immegine)

Milano 1970 circa, Piazzale Loreto e posteggio TAXI. (fonte indicata nell’immegine)

_____________

Prosegue l’utilizzo speculativo, in regime di abuso (purtroppo non si trovano termini alternativi…) , di immagini inedite (l’uso commerciale di immagini delle quali non è nota l’origine e non sono chiare le legittimità di custodia e sfruttamento per questioni di business on-line è da considerarsi un abuso non legittimo) in carta chimica (di recente si è capito che parte di questi archivi d’immagine sono in server aziendali, viene quindi da chiedersi se non siano, nella fattispecie, memorizzate proprio nei server del Comune di Milano, Polizia Locale, ATM, MM, IULM, etc..) immagini ad uso storico (commerciale, nei fatti) monopolizzate da personaggi di Milano Sparita Scyscrapercity (verso i quali, non si starebbe del tutto con “le mani in mano”…).

L’account Pino Maiuli ha postato questa immagine tenuta “al caldo”… quanto meno da quando sono comparse le pagine Facebook Milano Sparita e Da Milano alla Barona (2010-12), di recente anche Milano nei secoli Facebook si è accodata ai furbetti.

Purtroppo, le tecnologie worpress, per alcuni link (come quello sottostante), postano direttamente il contenuto dei file immagine anche se non si abilita alcuna pubblicazione della foto in quanto tale.

L’immagine sottostante, in forma inedita (non reperibile nella ricerca immagini di Google e Bing) è apparsa ieri, 4 Ottobre 2019, su Milano Sparita SSC. Come noto (segreti di Pulcinella) esistono archivi fotogtafici memorizzati, all’insaputa di tutti, nei server dipartimentali del Comune di Milano… probabilmente in uno o alcuni dei comparti di amministrazione pubblica locale:

Comune di Milano

Polizia Locale

MM

ATM

forse anche IULM (che è un ente universitario privato costruito sopra un sito archeologico “tombato” dal lontano 1989, ente privato che vede, come finanziatori, anche SILVIO BERLUSCONI e le sue società controllate…)

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/71501608_1277085042495297_3654455292684402688_n.jpg?_nc_cat=102&_nc_oc=AQm6h-yRwNl39vdeexkF1GrOHZCOhVaDSjpuS8HRTqZNFvX9CMKY1D_E80XNgQRZc2c&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=2d61967725bcb85fe146c6a498e903fc&oe=5DF330C1

Da Milano alla Barona Facebook e Milano Sparita Facebook sono prodotti commerciali ma non sono storici… non solo non lo sarebbero per via dei contenuti concepiti esclusivamente per motivi commerciali e di promozione individuale (che in seguito potrebbe essere sfruttata anche per carriere politiche), da parte di autori che non hanno competenze storiche, non hanno lauree universitarie in storia (anzi non hanno proprio lauree), che non sono qualificabili come ricercatori (se si qualificano con tali titoli e gradi, tale azione è pura millanteria… ma nel termine di millantare, si farebbe riferimento non solo alla presunzione di presentarsi come cio’ che non si sarebbe… ma anche nel vantare titoli senza fondamento), ancor meno come scrittori, ancor di meno come riferimenti storici, nè internettiani nè editoriali…

Si è già evidenziato che l’autore di questo web non è uno storico, il presente web NON E’ DA CONSIDERARSI UN SAGGIO STORICO..

Si evidenzia che anche gli autori di tali pagine fbook e libri… non sono storici nella stessa misura e stregua di quanto non lo sarebbe questo sito.

Un fatto curioso della pagina Fbook “Da Milano alla Barona” (in realtà il “fenomeno” è riscontrabile anche in Milano Sparita facebook, in proporzioni mastodontiche, ed anche Milano nei secoli facebook) è l’immediata quotazione del “post” in decine, centinaia, migliaia, alcune migliaia di like totalizzati nell’arco di pochi minuti, sovente anche di meno… per poi cessare, dopo qualche ora, qualsiasi ulteriore incremento.

Il fenomeno della gragnola di like nell’immagine postata dopo qualche decina di secondi o di minuti (in Milano Sparita dopo qualche secondo dal post si contano già decine di like…) non è reale, spiace ammetterlo ma le evidenze non possono essere negate.

E’ come se ci fosse qualcuno o soprattutto qualcosa che alla pubblicazione dell’immagine, incrementa i contatori di voti positivi (il credere, come ormai noto, che si tratti solo di voti di follower, oltremodo spremuti come limoni nella pretesa di mettere a disposizioni filimini e fotine famigliari per la “causa commerciale” di cui sappiamo… oltretutto in apparente titolo gratuito, è segno di ingenuità ben sapendo che personaggi che cercano fortuna in facebook e con le convenzioni facebook… e solo ed esclusivamente per tale scopo…).

Per i tre siti facebook sopra menzionati, come per il forum Milano Sparita SSC… LA STORIA NON SAREBBE UN FINE MA UN MEZZO… ammesso che si possa qualificarla come storia… quella pubblicata nei social e libri commercialmente abbinati).

Qualificarsi come ricercatori implica essere titolari di una borsa di ricerca universitaria… in genere i ricercatori italiani sono precari… e la ricerca dura al massimo tre anni… non si pubblica su libri AMAZON, ed entra nel percorso di ricerca storica e scientifica gestito da università e ministeri e istituti di ricerca anche internazionali.

Il più bello però deve ancora venire.

La terza edizione (2020) del libro (Amazon) abbinato…

Chissà se conterrà interi capitoli storici ignoti all’autore, ergo le lacune delle prime edizioni, lacune che emersero, in questi 3 anni e dopo questi 3 anni …con la pubblicazione di questo web e di milanobarona.freeoda.com ?

Mancavano molti tasselli nelle prime versioni librarie della Barona (per Milano Sparita Fbook la situazione è anche peggiore… le lacune sulla storia contemporanea, su quella del dopoguerra sono evidenti) ma si teme che i tasselli mancanti, reintegrati o in corso di integrazione, non saranno frutto di ricerche personali ma forse frutto delle pubblicazioni di questo web e del web sopracitato…

Un dato curioso e significativo emerge dal fatto che questo web è stato oggetti di citazioni di articoli wikipedia… ma le pagine facebook a noi note lo sono state in questi anni ???

Esistono anche parziali versioni Google di tali “libri” (anche della Barona)… quindi non è nemmeno dovuto alla non diffusione in rete di tale “saggio”…

Come accennato, se questo sito non è storico (il primo a sostenere che non lo sia per nulla è colui che lo gestisce), non si crede che i personaggi sopra citati … e le loro “opere” siano da considerarsi tali (a prescindere da recenti promozioni commerciali fatte nella biblioteca di quartiere)… e non lo potrebbero essere comunque per i motivi sopra accennati, ancor meno le pagine Fbook abbinate… perchè non hanno un contenuto storico legalmente e realmente tale… ma solo immagini provendienti, anche, da server aziendali , sfruttate in modo non legittimo, come archivio digitale “occulto” di immagini che non si devono rendere reperibili salvo quando farebbe comodo postarle (si consideri che l’archiviare su server esterni rende impossibile l’identificazione di tali archivi anche in caso di ispezioni (al domicilio) delle autorità preposte.

Attendiamo novità per la prossima primavera 2020… si teme che ne vedremo delle belle…

_____________

Periferia, anni 50 di Paolo Monti.jpg

Milano Ticinese 1960 circa (autore Paolo Monti). Immagine priva di localizzazione e di datazione precisa. Siamo nel burg dè furmagiatt (Borgo dei formaggiai), luogo di cantine e scantinati “umidi” (le Casere) dove sino agli anni ’60 del 1900 si stagionavano diverse tipologie di formaggi lombardi… un luogo storicamente localizzato lungo Corso San Gottardo, tra Piazza XXIV Maggio e Via Pavia con una estensione alla parallela Via Ascanio Sforza, lungo il Naviglio Pavese. I Furmagiatt cessarono la loro attivirà negli anni ’60 quando alcune ordinanze del Sindaco, supportate da discutibili ragioni di carattere sanitario.. vietarono la stagionatura di formaggi in stabili adibiti anche ad alloggi “residenziali” (come lo erano le case di corte/ringhiera che ospitavano Casere e anche negozietti di vendita al dettaglio di prodotti caseari). L’assenza di numero civico dell’androne di ingresso (che condurrebbe verso un cortile interno) potrebbe dimostrare che anche il locale portineria, ben visibile sul lato destro della foto, fosse collocato all’interno di una corte. Localizzazione pertanto impossibile da determinarsi. Non si trovano corrispondenze nemmeno lungo l’attuale Via Magolfa e nella parte iniziale di Via Argelati… ma si consideri che soprattutto la prima via è stata, nell’arco di 26 anni circa, completamente rifatta (più correttamente sventrata) e demolite diverse case di corte/ringhiera… rendendo impossibile qualsiasi localizzazione certa. Ci sarebbe da scommetterci che coloro che possiedono centinaia di migliaia di foto originali, sia in carta chimica/negativi, sia in formato digitale (molte di essere annidate in server FTP), ovvero i “signori” di Milano Sparita e Storia dei trasporti ATM di Skycrapercity, forse possiedono didascalie originali con datazioni e localizzazioni al millimetro del luogo qui ritratto… ed ovviamente anche alcuni supporti chimici originali di tale fotografo… Quindi, attendiamo, se l’esito fosse positivo, eventuali loro controdeduzioni finalizzate ad una “corretta localizzazione e datazione” a titolo di “massacro” del presente sito internet.

Milano 1959, Bande Nere-Lorenteggio. Corteo funebre in Viale Caterina da Forlì. In evidenza le case minime edificate nello spartitraffico intermedio del viale. (fonte:milanoattraverso)

Milano 1959, Bande Nere-Lorenteggio. Corteo funebre in Viale Caterina da Forlì. In evidenza le case minime edificate nello spartitraffico intermedio del viale. (fonte:milanoattraverso)

Milano primi anni '60, De Angeli. Via Rubens nella direzione di Via Rembrandt. (fonte milanoattraverso.it)

Milano primi anni ’60, De Angeli. Via Rubens nella direzione di Via Rembrandt. (fonte milanoattraverso.it)

Milano 1965, Via Rembrandt-Piazza Velasquez angolo Via Pisanello. (fonte milanoattraverso.it)

Milano 1965, Via Rembrandt-Piazza Velasquez angolo Via Pisanello. (fonte milanoattraverso.it)

Milano 1959-60 circa. Grattacielo Pirelli ripreso dagli allora "giardinetti" del piazzale (Duca d'Aosta) antistante alla Stazione Centrale FS. "Giardinetti" tra virgolette .. dato che sin dagli anni '80 divennero il refugium peccatorum dei primi veri disperati di Milano (gli anni '80, malgrado PIL e fashion della Milano "da bere" rappresentarono le prime chiusure di molti distretti industriali in Milano e interland, l'avvio, ancor prima che nacque la precarietà selvaggia liberista berlusconista-maroniana, sin dagli anni '80 un luogo di progressiva emarginazione e diseguaglianze sociali). Le vie antistanti alla Stazione Centrale si distinsero, sin dagli anni '80, come luogo di ritrovo, bivacco notturno e diurno di disperati ed espulsi da un sistema che si fece sempre più feroce nei decenni successivi. La vicina Via Vittor Pisani, dopo le 22 di sera, diventa una sorta di camera da letto a cielo aperto con distesa di sacchi a pelo e cartoni, lungo i porticati presenti in ambo i lati della via. L'immagine ritratta nella foto (1960 circa) con prati tagliati all'Inglese e alberelli potati con senso estetico e con precisione "svizzera"... sono, nel contempo, un ricordo passato definitivamente... e anche una apparenza che forse era tale anche in quel periodo. (foto di Paolo Monti).

Milano 1959-60 circa. Grattacielo Pirelli (in ultimazione) ripreso dagli allora “giardinetti” del piazzale (Duca d’Aosta) antistante alla Stazione Centrale FS. “Giardinetti”… scritti tra virgolette … dato che sin dagli anni ’80 divennero il refugium peccatorum dei primi veri disperati di Milano (gli anni ’80, i quali, malgrado il PIL ed i riti della ” international fashion” della Milano “da bere” … furono costellati dalle prime chiusure di molti distretti industriali in Milano e interland, e l’avvio di nuove forme di povertà ed esclusione… ancor prima che nacque la vera precarietà selvaggia liberista berlusconista-maroniana degli anni ‘2000 (Legge Biagi)). Pertanto, malgrado i giardini coltivati a rose ed i prati tagliati di fino…(tipici delle foto e cartoline anni ’60 della “City” di Milano negli anni del “boom” econ0mico) Piazza Duca d’Aosta divenne, sin dagli anni ’80, un luogo di progressiva emarginazione effetto di diseguaglianze sociali, diseguaglianze oggi all’apice della intollerabilità.
Le vie antistanti alla Stazione Centrale si distinsero, sin dagli anni ’80, come luogo di ritrovo, bivacco notturno e diurno di disperati ed espulsi da un sistema che si fece sempre più feroce nei decenni successivi. La vicina Via Vittor Pisani, dopo le 22 di sera (nei mesi più freddi anche prima), diventa, tutt’oggi, una sorta di camera da letto a cielo aperto con distesa di decine e decine di sacchi a pelo, coperte e cartoni “abitati” da esclusi dal “sistema” che cercano riparo nei portici presenti in ambo i lati della via. I geli autunnali e invernali, non di rado, mietono qualche vittima…nella totale indifferenza delle istituzioni (ormai l’indifferenza è quasi quarantennale). L’immagine ritratta nella foto (1960 circa) con prati tagliati all’Inglese e alberelli potati con senso estetico e con precisione “svizzera”… sono, nel contempo, un ricordo ormai tramontato definitivamente… (da molti decenni) e anche una apparenza… che forse era tale anche nel periodo dello scatto. Una Milano metropoli (ma non megalopoli… troppo piccola per esserlo) che delle metropoli ha soprattutto i difetti e pochi pregi… (foto di Paolo Monti).

Milano 1960 circa, Lorenteggio. Piazza Pietro Frattini e Via Bartolomeo Dalviano (verso Piazza Bande Nere). (fonte : hiveminer.com)

Milano 1960 circa, Lorenteggio. Piazza Pietro Frattini e Via Bartolomeo Dalviano (in direzione di Piazza Bande Nere). I caseggiati di colore più scuro (ovviamente nelle tonalità di una foto in Bianco e Nero), sono denonimati “I Grigioni”. (fonte : hiveminer.com)

Milano 1970 circa Lorenteggio-Giambellino. Largo dei Gelsomini all'intersezione con Via Lorenteggio. (picclick)

Milano 1970 circa Lorenteggio-Giambellino. Largo dei Gelsomini all’intersezione con Via Lorenteggio. (picclick)

__________________

… a proposito di Milano Sparita Facebook “frutto della passione di decine di migliaia di superappassionati Vintage Milan lovers…” che inviano, mensilmente, migliaia di “vintage photo” alla pagina sopra indicata.

Un nuovo file immagine pubblicato a questo indirizzo https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5031 ha intrapreso un viaggio via FTP… verso Facebook Milano Sparita…

FTP non sono le Ferrovie Trans Padane… tra le stazioni del Passante ferroviario “Lega Nord” SSC Milano Sparita e Facebook Milano Sparita … ma un protocollo di trasmissione e ricezione file (File Tranfer Protocol) nato nei lontanissimi anni ’60-primi ’70, come una shell a linea di comando (per terminali UNIX) che permetteva e permette, con pochi comandi in lingua inglese, di inviare e ricevere file tra server aziendali e/o di gestori di siti internet. E’ nato come sistema di trasmissione dati nella ex ARPANET militare USA (sistemi operativi UNIX, poi anche il “free” Linux adottati anche per Windows, tutt’oggi in utilizzo anche per gli apparati di connettività di rete internet tipo CISCO, etc…).

Un sistema di trasmissione e ricezione file attualmente quasi in disuso … in retaggio presso alcuni server aziendali (quindi non pubblici ma riservati ai dipendenti e tecnici di una azienda privata o pubblica) e web hosting server un poco obsoleti dove l’aggiornamento della pagine web avviene tramite questo protocollo per connessioni remote. Diciamo… per essere maliziosi… che si tratta, per certi aspetti, di un protocollo non monitorato dalle Polizie Postali e da altri apparati di polizia giudiziaria nazionale e internazionale… si puo’ inviare e ricevere in forma quasi anonima se fatto da server aziendali privati o di enti pubblici.

Nel link sottostante il file immagine dopo il viaggio con i treni “Lega Nord”… dalle stazioni di Milano sparita Skyscrapercity a Facebook

Le colonne di San Lorenzo intorno al 1930, poco prima della demolizione degli edifici sulla destra.

Posted by Milano sparita e da ricordare on Tuesday, October 1, 2019

Ci si augura che il commento decisamente comico e palesemente inattendibile, evidenziato dalla ellisse rossa, sia stato inserito dallo staffer di tale pagina facebook. In caso contrario c’è da preoccuparsi per il livello di disorientamento, ignoranza e mancanza di consapevolezza che regnerebbe in quella pagina fbook (come in altre due differenti). Tali pagine non sono frutto della collaborazione di ignari cittadini…. l’autore è uno solo e le foto postate non provengono da “appassionati” ma da archivi fotografici che erano destinati a ben altri scopi. Su milano sparita facebook gli sproloqui abbondano (e non solo li…).

__________

Milano 1970 circa, tra Porta Romana e Corvetto. Deposito comburenti. (autore: Mario Cattaneo; fonte: Lombardia beni culturali)

Milano 1970 circa, tra Porta Romana e Corvetto. Via Riva di Trento (tuttavia il luogo dello scatto corrisponde alla Via Marco d’Agrate angolo Via Cassano d’Adda, la via Riva di Trento si trova alla sinistra dei serbatoi). Cisterne per deposito comburenti. (autore: Mario Cattaneo; fonte: Lombardia beni culturali)

Milano Ticinese primi anni '70. Viale Col di Lana. (fonte: geoportale comune milano)

Milano Ticinese primi anni ’70. Viale Col di Lana. (fonte: geoportale comune milano)

Pubblicità utilitaria "giardinetta" INNOCENTI a40s del 1956. Utilitaria italianissima ma "storyboard" pubblicitario in stile "americano"... quasi ad inseguire e proporre un modello "famigliare medio" il pià prossimo possibile a improbabili stili di vita d'oltreoceano.

Pubblicità dell’automobile utilitaria “giardinetta” INNOCENTI a40s del 1956. Utilitaria italianissima ma “storyboard” pubblicitario in stile “americano”… quasi ad inseguire e proporre un modello “famigliare medio” il più prossimo possibile ad improbabili stili di vita consumistica d’oltreoceano.

"Largo" San Babila tra il primo e secondo decennio del 1900.

“Largo” San Babila tra il primo e secondo decennio del 1900.

Corsico 1970 circa. Via Milano lungo il Naviglio Grande. Capannoni e ciminiere dovrebbero appartenere all'area industriale che oggi viene demoninata ex Area Pozzi e sulla quale sorgono aree di verde attrezzato. (fonte: Lombardia beni culturali)

Corsico 1970 circa. Via Milano lungo il Naviglio Grande. Capannoni e ciminiere dovrebbero appartenere all’area industriale che oggi viene demoninata ex Area Pozzi e sulla quale sorgono aree di verde attrezzato. (autore: Mario Catteneo ; fonte: Lombardia beni culturali)

Milano Vigentino 1970 circa. Via Privata Passo Pordoi. Un vero tuffo nel passato nella periferia sud di Milano, con aspetto urbano industrializzato (malgrado le industri principali si concentrassero alla Bovisa, verso Lambrate, e soprattutto alla Bicocca e verso Sesto S. Giovanni. Tralicci linee trifase di bassa tensione provenienti dalla Ricevitrice Elettrica Sud di Viale Giovanni da Cermenate (bypassavano l'area urbana non essendo ancora interrati. I due tralicci terminali, ben evidenti nella foto, indicavano che da quel punto, in avanti, le linee elettriche "industriali" proseguivano nel sottosuolo stradale. Probabilmente sono le linee che alimentavano, anche, il vicino "Pastificio Automatico Continuo di Via Gargano - Quaranta e forse anche l'area industriale della confinante Porta Romana verso la Brown Boveri e l'area dello scalo ferroviario di Porta Romana /Isonzo. Questa era la vera (e ormai tramontata da oltre tre decenni) cartolina da visita delle periferie industrializzate di Milano (in questo caso del nebbioso settore periferico sud). (fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

Milano Vigentino 1970 circa. Via Privata Passo Pordoi. Un vero tuffo nel passato nella periferia sud di Milano, con aspetto urbano industrializzato, confinante con la campagna periferica (malgrado le industrie principali si concentrassero alla Bovisa, verso Lambrate, e soprattutto alla Bicocca e verso Sesto S. Giovanni). Tralicci di linee trifase in bassa tensione, probabilmente provenienti dalla Ricevitrice Elettrica Sud di Viale Giovanni da Cermenate (bypassavano l’area urbana non essendo ancora interrati i cavi chee separavano la Ricevitrice elettrica dai vari distretti urbani del settore sud di Milano). I due tralicci terminali, ben evidenti nella foto, indicavano che da quel punto, in avanti (verso il centro città), le linee elettriche “industriali” (convertite in monofase per usi domestici nelle varie cabine elettriche distribuite nelle vie cittadine) proseguivano nel sottosuolo stradale. Probabilmente sono le linee che alimentavano, anche, il vicino “Pastificio Automatico Continuo” di Via Gargano – Quaranta e forse anche l’area industriale della confinante Porta Romana verso la Brown Boveri e l’area dello scalo ferroviario di Porta Romana /Isonzo. Questa era la vera (e ormai tramontata da oltre tre decenni) cartolina da visita delle periferie industrializzate di Milano (in questo caso del nebbioso ed austero settore periferico sud). Da notarsi, anche, i sostegni (di forma a spirale progressiva) in lega metallica “battuta” dei lampioni stradali, oggi completamente scomparsi (fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

Milano Vigentino 1970 circa. Termine Via Bernardo Quaranta, inizio Via Marco d'Agrate. Siamo a poche decine di metri dal luogo dell'immagine precedente, alla intersezione con la Via Passo Pordoi. Panorama popolato da linee elettriche in media e bassa tensione e dai bifilari della ex linea filoviaria 95 (Modica-Rogoredo FS). Il Motel, in evidenza nella foto, era anche concepito per le aziende circostanti ed i vari "agenti di commercio e dipendenti in trasferta" delle "ditte" medie e piccole che popolavano quel settore periferico di Milano (vi era anche la BIC di Via Gargano-Quaranta). Autore Mario Cattaneo (stesso autore della foto precedente), fonte : Lombardia beni culturali.

Milano Vigentino 1970 circa. Termine Via Bernardo Quaranta, inizio Via Marco d’Agrate. Siamo a poche decine di metri dal luogo dell’immagine precedente, alla intersezione con la Via Passo Pordoi (fuori campo, sulla sinistra dell’immagine). Panorama popolato da linee elettriche in media e bassa tensione e dai bifilari della ex linea filoviaria 95 (via Modica-Rogoredo FS). Il Motel, in evidenza nella foto, era anche concepito per le aziende circostanti ed i vari “agenti di commercio e dipendenti in trasferta” delle “ditte” medie e piccole che popolavano quel settore periferico di Milano (vi era anche la BIC di Via Gargano-Quaranta). Autore Mario Cattaneo (stesso autore della foto precedente), fonte : Lombardia beni culturali.

Milano 1936/37 circa. In evidenza (in realtà occultata dai cartelloni pubblicitari e di propaganda fascista) il "cupolone" della Chiesa di San Carlo al Corso (C.so Vittorio Emanuele II). La foto è stata scattata dal lato terminale di Corso Venezia e lo squarcio delimitato dalla recinzione di un apparente cantiere cela la realizzazione di quella che poi sarebbe diventata Piazza San Babila. Il cantiere cela la realizzazione dell'asse stradale del costruendo Corso Giacomo Matteotti.

Milano 1936/37 circa, futura Piazza San Babila. In evidenza (in realtà occultata dai cartelloni pubblicitari e di propaganda fascista) il “cupolone” della Chiesa di San Carlo al Corso (C.so Vittorio Emanuele II). La foto è stata scattata dal lato iniziale di Corso Venezia (sulla sinistra fuori quadro la Basilica di San Babila). Lo “squarcio” delimitato dalla recinzione di un apparente cantiere cela la realizzazione di quella che poi sarebbe diventata Piazza San Babila. La recinzione delimitata da cartelloni pubblicitari nasconde, anche, la realizzazione dell’asse stradale del costruendo Corso Giacomo Matteotti. La via che appare sul lato destro della fotografia, confluente verso l’origine di Corso Venezia, dovrebbe essere (forse) Via Bagutta prima della modifica del suo tracciato iniziale, oggi avente origine da Piazza San Babila angolo C.so Matteotti. La foto è tratta dal sito cartolinedalventennio.it . La scelta di questa immagine non ha alcuna correlazione con apprezzamenti di sorta verso il ventennio fascista (nemmeno il web citato avrebbe contenuti ideologici… trattandosi di uno studio ed una applicazione estetica degli stili visivi e grafici della propaganda del ventennio, dove non esisteva un confine preciso tra pubblicità commerciale e propaganda ideologica di Regime). L’immagine ha, indiscutibilmente, un notevole impatto estetico (anche per il fotoritocco effettuato sulle colorazioni delle immagini pubblicitarie) e descrive, forse, in una delle poche immagini nel suo genere, la fase postuma alla demolizione della Galleria de Cristoforis e lo sventramento preliminare alla realizzazione della Piazza e dell’asse Monforte-Matteotti.

Milano 1973 San Babila Via Cerva. Cinema Rivoli (chisura definitiva della Sala nel 1984). (fonte giusepperausa.it)

Milano 1973. San Babila Via Cerva. Cinema Rivoli (chiusura definitiva della Sala nel 1984). (fonte giusepperausa.it)

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano 1968/69 San Babila Cinema Rivoli. Film di fantascienza, che come indicava la locandina, erano ai confini della realtà. ovvero i contenuti rappresentati NON ERANO REALI. Infatti, pochi mesi dopo la produzione e distriibuzione hollywoodiana di questo film venne inscenata la più grande mistificazione ingannevole della storia umana di tutti i tempi. Le Missioni Apollo consistevano nel lanciare i vari missili "Saturn". Dopo essersi liberati degli stadi e serbatoi di decollo intermedi ... venivano messi in orbita di parcheggio terrestre per poi inabissarli negli oceani. Gli equipaggi, a partire dalla prima missione, venivano recuperati dalle capsule di ammaraggio ... l'unico dettaglio consisteva nel fatto che sulla Luna non ci andarono mai. Le motivazioni tecnologiche ? Il LEM fu un fallimento progettuale che non funzionava nemmeno in ambiente terrestre. L'aver copiato le tecnologie missilistiche dall'ex URSS comportava limitazioni aerospaziali talmente insormontabili che per evitare tragedie umane che avrebbero ridicolizzato la Superpotenza imperialistica USA nei confronti dell'URSS Comunista... determinava la necessità di simulare viaggi e successi di imprese lunari aerospaziali che esistettero solo negli altoparlanti radiofonici e negli schermi televisivi di dirette composte da poche immagini e molte chiacchiere. Non ci si deve stupire che la Nazione degli inganni mediatici globali (USA) abbia concepito i Social Network. L'inganno e le propagande ideologiche e politiche, cosi' come i falsi storici, e la disinformazione, proseguono grazie ai social media ... come mai prima di oggi e meglio di quanto fecero TV, radio e giornali dei decenni passati. (fonte fotografica giusepperausa.it)

Milano 1968/69 San Babila Cinema Rivoli. Film di fantascienza che … come indicava la locandina…era ai confini della realtà, ovvero i contenuti rappresentati NON ERANO REALI (perchè tecnologicamente impossibili). Infatti, pochi mesi dopo la produzione e distribuzione hollywoodiana di questo film (anticipato da un’altra fiction hollywoodiana, ovvero 2001 Odissea nello spazio) venne inscenata la più grande mistificazione ingannevole della storia umana di tutti i tempi (ovvero la NASA sulla Luna). Le Missioni Apollo consistevano, in realtà e in forma segreta, nel lanciare i vari missili “Saturn” in orbita terrestre stazionaria (in sintesi non effettuavano trasferimenti orbitali e gravity assist verso la Luna). Dopo essersi liberati degli stadi e serbatoi di decollo intermedi … venivano, quindi, messi in orbita di parcheggio terrestre per poi essere inabissati negli oceani. Gli equipaggi, a partire dalla prima missione, venivano poi recuperati ed stratti (in Oceano) dalle capsule di ammaraggio … l’unico “piccolo” dettaglio consisteva nel fatto che sulla Luna non ci andarono (e andavano) mai. Le motivazioni tecnologiche ? I LEM collaudati in ambiente terrestre furono un fallimento progettuale… dove i collaudi si concludevano, quasi sempre, con schianti rovinosi al suolo (impensabile l’utilizzo per atterrare sulla Luna e ancor meno per trasferimenti orbitali , dal Saturn alla Luna, e viceversa… un suicidio garantito !). Le pellicole fotografiche e cinematografiche ed i nastri videomagnetici erano sensibili alle radiazioni termiche prodotte da temperature di 120 Centrigradi del giorno lunare, alle radiazioni UV non filtrate, alle radiazioni ionizzanti cosmiche e del Sole… idem per le particelle elettriche del vento solare (sulla Luna non c’è atmosfera nè magnetosfera). Le pellicole chimiche si sarebbero irrimediabilmente alterate, se non bruciate, esponendole ad ambienti di temperatura superiore ai 100 Centigradi, saturi di radiazioni ionizzanti, ricchi di particelle elettriche altamente energetiche (non rallentate ne’ deviate da una magnetosfera) ed alla esposizione delle radiazioni ionizzanti prodotte dalle reazioni termonucleari del Sole, non schermate dall’atmosfera, ovviamente assente sulla Luna (insieme alla radiazione cosmica di fondo in banda microonde). L’aver copiato le tecnologie missilistiche dall’ex URSS (la NASA non seppe inventare di meglio, l’unica idea, il LEM, richiedeva decenni di collaudi, non pochi anni… come, invece, la falsa storia ci vorrebbe far credere…) comportava limitazioni (nelle missioni aerospaziali) talmente insormontabili che per evitare tragedie umane (che avrebbero ridicolizzato la Superpotenza imperialistica USA nei confronti dell’URSS Comunista…in piena Guerra Fredda) si dovette ricorrere alla simulazione televisiva di veloci, sicuri e comodissimi viaggi lunari “express” contornati da successi storici e grandiosi di imprese lunari aerospaziali che esistevano (ed esistettero) solo negli altoparlanti radiofonici e negli schermi televisivi di dirette televisive (in mondovisione) costituite da poche immagini e da molte chiacchiere. Non ci si deve stupire che la Nazione degli inganni mediatici globali per eccellenza (gli USA) abbia, 30 anni dopo, concepito i Social Network. L’inganno, la manipolazione globale e le propagande ideologiche e politiche, cosi’ come i falsi storici, e la disinformazione, proseguono, da quasi 20 anni, anche grazie ai social media … come mai prima di oggi e con maggiore efficacia di quanto fecero TV, radio e giornali dei decenni passati. Si consideri che le agenzie spaziali non sarebbero in grado, nemmeno oggi, di realizzare l’evento fallito con le Missioni Apollo, tra gli anni ’69-’72 ! (fonte fotografica giusepperausa.it)

Le “balle spaziali” della NASA:

Milano Cordusio 1935. Via Dante.

Milano Cordusio 1935. Via Orefici (alle spalle del fotografo Via Dante).

Milano 29 Aprile 1945. I giorni della Liberazione. Carri armati lungo Corso Monforte. (fonte: Lombardia beni culturali)

Milano 29 Aprile 1945. I giorni della Liberazione. Carri armati lungo Corso Monforte. (fonte: Lombardia beni culturali)

Stadio Meazza nel 1926. Come evidente, la struttura del primo Stadio (successivo all'Arena Garibaldi) non ha nulla a che vedere con quello rifatto completamente nel 1955. I telegiornali nazionali e TG3 Lombardia, i giornali e le stesse società calcistiche mentono sapendo di mentire dichiarando che lo Stadio ha più di 90 anni. Certo, la prima versione venne inaugurata nel 1928, nel '38 venne potenziato con le tribune ma nel 1955 venne quasi completamente rifatto (come tutti sanno sella fine anni '80 avvenne una riqualificazione radicale dell'impianto in previsione dei Mondiali di calcio 1990. Delle tribune originali del 1926 non c'è praticamente più nulla (conservate e ampliate nel 1955, rifatte verso il 1990). L'impianto è andato bene sino a pochi mesi fa... poi l'esigenza di demolirlo per farne uno nuovo con annesse nuove torri (grattacieli), centro commerciale e ulteriore lottizzazione di edilizia commerciale e residenziale. Poichè l'attuale "San Siro" è di proprietà del Comune di Milano dal 1935, Comune che non ha ancora terminato di pagare le "rette" dell'ampliamento del 1990... chi pagherà il nuovo Stadio ? Sempre il Comune indebitato dall'inutile Expo 2015, con ATM indebitata (da cui la decisione di aumentare le tariffe di trasporto urbano e integrato)... un Comune che già dovrà ulteriormente indebitarsi per le inutili Olimpiadi Invernali del 2026 .... In sostanza, chi pagherà gli oneri della nuova opera ? (immagine da Wikipedia)

Stadio Meazza (all’epoca intitolato solo San Siro) nel 1926. Come evidente, la struttura del primo Stadio (successivo all’Arena Garibaldi), non ha nulla a che vedere con quello rifatto quasi completamente nel 1955. I telegiornali nazionali e TG3 Lombardia, i giornali e le stesse società calcistiche, mentono sapendo di mentire dichiarando che lo Stadio ha più di 90 anni. Certo, la prima versione venne inaugurata nel 1926, nel ’38 venne potenziato con le tribune… nel 1955 venne radicalmente ampliato e ammodernato (come tutti sanno… nella fine anni ’80 avvenne una riqualificazione radicale dell’impianto in previsione dei Mondiali di calcio 1990. Delle tribune originali del 1926 non c’è praticamente più nulla… inizialmente, le tribune originali, furono conservate e ampliate nel 1955, completamente rifatte verso il 1990 !).
L’impianto è andato bene sino a pochi mesi fa… poi, d’incanto… Salvini, Maroni, Sala e le dirigenze Lega e PD e le società calcistiche di Milan e Inter… si scono scatenate nell’esigenza di demolirlo per farne uno nuovo con annesse nuove torri (grattacieli), centro commerciale e ulteriore lottizzazione di edilizia commerciale e residenziale. Poichè l’attuale “San Siro” è di proprietà del Comune di Milano, dal 1935, Comune che non ha ancora terminato di pagare le “rette” dell’ampliamento del 1990… chi pagherà il nuovo Stadio ? Sempre il Comune ? … già indebitato dall’inutile Expo 2015, con ATM indebitata, malgrado ATM non sia più del tutto municipalizzata ma una azienda ibrida a Società per Azioni (dall’indebitamento ATM la decisione di aumentare le tariffe di trasporto urbano e integrato)… Cosa riservano le follie Lega PD per il futuro di Milano ? …un Comune che dovrà ulteriormente indebitarsi per un inutile nuovo stadio oltre alle inutili Olimpiadi Invernali del 2026 … ?
In sostanza, chi pagherà gli oneri della nuova opera ? Comune di Milano con fondi Governativi (quindi debiti anche a livello di bilanci dello Stato spalmati a livello interregionale) ? Ora capiamo delle istanze di Autonomia regionale della Lombardia… qui vogliono mangiarci sopra alla grande…non sanno più cosa inventarsi per arricchirsi con fondi pubblici ? (immagine da Wikipedia)

Milano 1961, località non precisata e non identificabile. Ressa per salire su una vettura della linea filoviaria 93. Scenari non molto dissimili da quelli dello scipero di oggi 27 Settembre '19, a cui l'ATM, alveare e vivaio di dipendenti beneficiari, a tutti i livelli, dal tramviere al dirigente più elevato, di "spintarelle" per ottenere il superamento dei test attitudinali e di abilitazione, necessari per l'assunzione con contratto a tempo indeterminato. Ai "signori" (rigorosamente, quasi tutti dipendenti comunali, in tutti i comparti, di Skyscrapercity (Milano sparita e Trasporti) verrà un travaso di bile nel leggere questa didascalia... ma cosi' stan le cose... da decenni e decenni. Milano, in alcune sue "consuetudini" , non si discosta di molto dai malcostumi romani malgrado riesca a mantenere, rispetto a Roma, una facciata di sufficienza vitale della garanzia di continuità di alcuni servizi (fattore invece molto carente per Roma, anche penalizzata da una estensione oltre otto volte superiore e per passate amministrazioni, a partire da quella di Alemanno, dove si assunsero, all'ATAC come negli altri comparti di servizio, migliaia di raccomandati in regime di parentopoli) che previene le ecatombi di disservizi della Capitale italiana...

Milano 1961, località non precisata e non identificabile. Ressa per salire su una vettura della linea filoviaria 93. Scenari non molto dissimili da quelli dello scipero della rete di trasporti ATM di oggi 27 Settembre ’19. ATM è un alveare e vivaio di dipendenti beneficiari (a tutti i livelli, dal tramviere al dirigente più elevato) della pratica della “raccomandazione”. Quindi, tale Azienda, non sarebbe per nulla immune dalla pratica delle “spintarelle”… per ottenere il superamento dei test attitudinali e di abilitazione, necessari per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato nell’Azienda. Ai “signori” di Skyscrapercity Milano Sparita e Trasporti (rigorosamente, quasi tutti dipendenti comunali, in tutti i comparti) verrà un travaso di bile nel leggere questa didascalia… (è probabile che nemmeno loro furono del tutto immuni a tali sistemi di assunzione e con essi certi autori di pagine fbook le quali farebbero incetta dei loro archivi fotografici) ma cosi’ stan le cose…in Italia e anche a Milano, sovente soprattutto a Milano… da decenni e decenni. Milano, in alcune sue “consuetudini” , non si discosta di molto dai malcostumi romani … malgrado riesca a mantenere, rispetto a Roma, una facciata di sufficienza vitale della garanzia di continuità di alcuni servizi (fattore invece molto carente per Roma, anche penalizzata da una estensione oltre otto volte superiore a Milano… e per passate amministrazioni, a partire da quella di Alemanno, dove si assunsero, all’ATAC. come negli altri comparti di servizio, migliaia di raccomandati in regime di parentopoli e “amici degli amici” ed anche “amici camerata”…). Un sottile filo di rasoio … che previene le ecatombi di disservizi invece tipiche della Capitale italiana…

Milano Aprile 1973 Monforte-Porta Venezia, Viale Piave verso Piazza Oberdan. Assembramenti di gruppi eversivi neofascisti del MSI nel giorno di violente manifestazioni e fatti di sangue del "Giovedì nero" di Milano del 12 Aprile 1973. Agli scontri ed ai fatti di violenza partecipo' anche Igrnazio La Russa, successivamente in piena carriera politica con i Governi Berlusconi e oggi Vice Presidente del Senato della Repubblica. Maggiori dettagli storici di tale evento https://it.wikipedia.org/wiki/Gioved%C3%AC_nero_di_Milano#La_preparazione

Milano Aprile 1973 Monforte-Porta Venezia, Viale Piave verso Piazza Oberdan. Assembramenti di gruppi eversivi neofascisti del MSI nel giorno di violente manifestazioni e fatti di sangue del “Giovedì nero” di Milano del 12 Aprile 1973. Agli scontri ed ai fatti di violenza partecipo’ anche Igrnazio La Russa, successivamente in piena carriera politica con i Governi Berlusconi e oggi Vice Presidente del Senato della Repubblica. Maggiori dettagli storici di tale evento https://it.wikipedia.org/wiki/Gioved%C3%AC_nero_di_Milano#La_preparazione

Milano Porta Genova Ticinese anni '30 del 900. Naviglio Grande e Ripa di Porta Ticinese ripresi dal ponte di Via Valenza.

Milano Porta Genova Ticinese. presumibilmente 1950 circa (immediato dopoguerra). Naviglio Grande e Ripa di Porta Ticinese ripresi dal ponte di Via Valenza.

Piazza Cinque Giornate (1959) e Corso 22 Marzo. (fonte fotografica milano.repubblica)

Piazza Cinque Giornate (1959) e Corso Ventidue Marzo. (fonte fotografica milano.repubblica)

Prosegue il passaggio di immagini protette da copyright da Milano Sparita Skyscrapercity a Milano Sparita Facebook (ed anche verso qualche altra pagina fbook strutturata in modo simile).

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5025 thread N. 100498 (postata ieri 23/9/19)

successivamente pubblicato da:

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/pb.103751976338499.-2207520000.1569329756./2587917707921901/?type=3&theater (postata oggi 24/9/19).

Come noto le immagini postate dai personaggi di Skyscrapercity non si possono salvare in formato file… (mica scemi, dato che solo alcuni autori Facebook possono avvalersi delle immagini dai medesimi inviate…) ed ovviamente tale pagina Facebook riceve, presumibilmente per vie traverse… questo genere di immagini vincolate, in Europa, da numerose leggi e norme che vieterebbero la loro pubblicazione in pagine Facebook ed in web commerciali…salvo i pagamenti integrali dei diritti d’autore.

Questo discorso è applicabile anche per “Da Milano alla Barona facebook” e da tutte le pagine Fbook abbinate alla vendita on-line di libri.

In questo caso l’immagine è stata prelevata dalla pagina fbook del fotografo Cesare Colombo https://www.facebook.com/cesarecolombo.fotoarchivio/photos/1969-milano-traffico-in-piazza-del-duomo-per-la-partita-milan-ajax/1326343170799039/

Si nota, oltremodo, che il copyright dell’immagine postata nella pagina fbook abbinata a Cesare Colombo, è scomparso in Milano Sparita SSC e Fbook !

Secondo la normativa europea… siti commerciali come Milano Sparita Facebook (pagina commerciale di un social che trae profitti dalla sponsorizzazione commerciale di libri… ma anche dalla semplice pubblicazione di immagini con copyright, nel secondo caso i vincoli si applicherebbero verso Facebook Italia)… sarebbero vincolati nell’utilizzo di immagini protette dal copyright … vedendosi imposto (dal titolare dei diritti d’autore) l’onere al pagamento di tali diritti.

Viene nuovamente da domandarsi se questi vincoli siano stati mai assolti…??? (dall’autore della pagina e da Facebook Italia)

Ehm… siamo in Italia e soprattutto siamo in Lombardia ed ancor peggio a Milano !

La Procura della Repubblica di Milano, campione di omissioni d’atti d’ufficio (campione ma non unica … nelle omissioni procedurali giudiziarie l’Italia è campione del mondo…una eccellenza da primato che pero’ nessuno ci invidia…) insegna che coloro che rispettano le leggi sono dei fessi…e gli altri dei furbi…

All’estero le cose andrebbero dolorosamente molto peggio …per questi “autori”… (e per i loro danè, per la loro “grana”, per gli sghei…in dialetto Veneto…).

All’estero certe pagine Fbook avrebbero chiuso i battenti… qui invece no !

Quindi, oltre i nostri confini maccheronici… qualche pagina fbook di analoga condotta avrebbe chiuso i battenti !

______________

Milano 1934, Porta Romana. Viale Umbria. (fonte:milano.repubblica)

Milano 1934, Porta Romana. Viale Umbria. (fonte:milano.repubblica)

Milano Certosa 1955. Viale Certosa 130, sede unificata Bayer-Agfa. (fonte: web archiviogigigho)

Milano Certosa-Musocco 1955. Viale Certosa 130, sede unificata Bayer-Agfa. (fonte: web archiviogigigho)

Milano 1940. Fiera campionaria, promozione tortellini pastificio Stella. (fonte; web Lombardia beni culturali)

Milano 1940. Fiera campionaria, promozione tortellini pastificio industriale “Stella”. (fonte; web Lombardia beni culturali)

_____________

I siti archelogici dell’erà del Bronzo (Barona) non sono di certo stati scoperti da certi autori di pagine Facebook che fanno proprie testimonianze altrui.

http://www.verdinavigli.org/2006/09/22/dove-finito-il-piu-importante-sito-del-bronzo-4600-anni-a-milano

Per coloro che sono interessati alla verità storica di Milano e periferie (oggi dimenticate dai vari Sala, Pisapia, Moratti, Albertini…) e non si lasciano abbagliare da alcune pagine fbook che sfruttano, dal 2012, i forum SSC, (con finalità che non sono propriamente storiche ma privatistiche, di commercio e di popolarità nella rete, una popolarità che vorrebbero convertire in una sorta di riferimento culturale assoluto del territorio di quartiere…tramite facebook e qualche forum di cui sappiamo…) si invita alla visione attenta e libera da preconcetti (ai quali qualcuno ci avrebbe abituato in internet…) del link sopra allegato.

La questione dei siti archeologici e dei beni artistici dimenticati (vedesi, per esempio, Cascina Monterobbio esclusa dallo IULM da ristrutturazioni a scopo di recupero artistico e funzionale) non è stata scoperta (in modo non proprio disinteressato) con facebook dal 2012 e nemmeno con Skyscrapercity dal 2006. Sono vicende nate a cavallo degli anni ’70 e ’80 dello scorso secolo quando Zuckerber non era ancora nato, non era ancora massone e non esistevano i dannosi social net (a anche qualche forum correlabile).

La mancata tutela di beni archeologici e artistici della Barona (e probabilmente dei confinanti Ticinese, Giambellino-Lorenteggio e Chiesa Rossa) risale ai primi anni ’80 ed è stata oggetto di contenziosi tra coloro che rappresentavano gli ex Consigli di Zona (poi sostituiti dai Municipi… facendo copia e incolla dalle amministrazioni di Roma… senza capire che Roma è quasi nove volte la superficie di Milano con oltre il doppio della popolazione residente, quindi esigenze differenti rispetto ad una città oltre otto volte piu’ piccola) e le varie sovrintendenze ai beni artistici (che non sono di competenza comunale), storici ed i vari assessorati alla cultura che si avvicendarono dalle giunte Tognoli, Pillitteri, Formentini, Albertini e Moratti, sino a Pisapia e Sala.

Si coglie anche l’occasione per fare un poco di chiarezza sull’uso distorto che in facebook verrebbe fatto dell’ex sito archeologico risalente all’era del Bronzo (in realtà nemmeno un sito, un ritrovamento casuale nel 1888 circa, forse un lembo di un insediamento molto piu’ ampio che potrebbe essere andato perso e distrutto nel corso dell’espansione urbana e infrastrutturale del Moncucco e delle limitrofe aree di Viale Famagosta, Sant’Ambrogio primo, Ticinese e Chiesa Rossa), sito nonimato “Cascina Ranza”.

La suddetta ex cascina non ha alcuna correlazione storica diretta con dei manufatti risalenti all’età del Bronzo scoperti casualmente negli anni ’80 del 1800.
L’ex Ranza, oltre 130 anni fa era un semplice riferimento abitativo e rurale nei cui pressi vennero ritrovati dei manufatti archeologici risalenti all’era del Bronzo !
Anche per coloro che vi avrebbero vissuto, non ci sono correlazioni “genealogiche” con la popolazione “ancestrale” residente in tale ritrovamento… che come accennato, con molta probabilità, era solo una piccola porzione di un insediamento molto più esteso che deve essere stato (forse) irreversibilmente perduto (o ulteriormente “tombato” con gli scavi della Metropolitana 2 (anni ’80 del 900), con la costruzione dello IULM, dei plessi ex IACP e Comune di Via Russoli…(fine anni ’70).

Il problema che emerse, proprio in quel sito, verso il 1988 circa (praticamente un secolo dopo), con lo sbancamento dell’area nella quale sorse lo IULM (le prime palazzine, il territorio è tutt’oggi oggetto di lottizzazione ed edificazione, praticamente sino all’Esselunga di Viale Cassala ed a ridosso di Via Schievano) non è correlabile alla indubbia deprecabile demolizione della Cascina Ranza… Sono due reperti “storici” che non hanno una continuità diretta tra loro ! Purtroppo il monopolio storico locale di Fbook lo propone costantemente quasi fosse più una trovata commerciale (molto brillante) che una vera correlazione storica.

Come avvenne per le rovine romane (fognatura romana e pavimentazione annessa) scoperte in Piazza Missori (sotto la Cripta di San Giovanni in Conca) negli anni ’80 (con gli scavi della M3) i siti archeologici del Moncucco (era del Bronzo) sono sedimentati in livelli ancora più profondi, sotto parecchi metri, forse decine di metri dalla superficie edificabile dei terreni e la loro preservazione o perdita non è correlata alla preesistenza di manufatti cascinali in superficie ma all’assenza di ispezioni geologiche preliminari alla costruzione di edifici e gallerie di metropolitana. Se non si scava oltre i 10 metri di profondità (circa), per paradosso, tali siti possono conservarsi (inesplorati e sconosciuti) anche se immersi nelle falde di acqua del sottosuolo milanese.

L’errore anche grossolano commesso da certi personaggi che utilizzano Facebook per finalità privatistiche e commerciali è l’abbinare la demolizione della cascina Ranza con la perdita del sito archeologico (non sono correlabili gli eventi… ma si tratta di un’abile operazione commerciale dove foto inedite e “testimonianze” di follower spremuti come limoni elevano picchi stratosferici di visite e vendite in fbook).

Molto probabilmente, considerando la sedimentazione geologica avvenuta nell’area dell’attuale Moncucco, nel corso dei millenni, ed anche rispetto alla fine ‘800, cio’ che venne recuperato a pochi metri di profondità nei secoli scorsi, potrebbe ancora conservarsi, anche oggi, anche oltre 10 metri di profondità, reperti forse sepolti sotto le fondamenta del medesimo IULM… e forse l’area dell’insediamento non si limiterebbe alla sola area limitrofa alla ex Cascina Ranza.

Si tratta di ipotesi (anzi speculazioni) ma molto probabilmente, siti simili, erano presenti anche nel sottosuolo che attualmente ospita le gallerie della M2 tra Romolo e Famagosta. Scavi condotti negli anni ’80, senza la consapevolezza che pochi metri sotto la superficie di scavo potevano conservarsi, da millenni, manufatti di importanza storica notevole.

Il danno, con molta probabilità, venne forse commesso sin dai primissimi anni ’80 con gli scavi (tra Romolo e Famagosta) della metropolitana 2 … idem per lo IULM dove non venne condotta una ricerca, preliminare agli sbancamenti, sulla presenza di siti risalenti ad epoche ormai preistoriche…
Idem con l’ampliamento di Viale Famagosta (1988 circa, 1990), idem con la costruzione del parking Famagosta negli anni ’90, forse persino con la realizzazione dell’ampliamento di svincoli di Piazza Maggi verso il 2000-2002. Forse anche con la recente costruizione dell’Esselunga di Viale Famagosta…

Come deducibile dall’articolo sopra linkato… il problema non venne portato all’attenzione delle autorità cittadine da autori di pagine Facebook e ancor meno da Skyscrapercity… furono gli ex CDZ 16 (consigli di zona) a far emergere, quasi 40 anni fa, i rischi di uno scempio storico che non si limita alla Cascina Ranza (sfruttata su Fbook per motivi noti con passerelle di foto inedite e testimonianeze inedite…finalizzate ad altro…) ma ad una vasta area compresa tra le limitrofe Via Argelati, Viale Romolo, Via Moncucco, Russoli, Viale Famagosta, forse anche vicinanze Bilbao e Schievano-Santander sino alla Via San Vigilio e San Paolino.

Dopo anni di proclami e di “capelli strappati” su SSC e Fbook è arrivato il momento di fare chiarezza su coloro che scoprirono e denunciarono il problema sin dai primi anni ’80 (non esisteva internet, non esisteva SSC, non esisteva Fbook e non esisteva anche qualche giovane ambizioso di successo e notorietà che ha fatto, in parte (se non tutte), come proprie, le istanze di altri, (alcuni di questi …oggi non più in vita) oggi riproposte in modo apparentemente inedito (in modo non disinteressato) su Fbook per finalità private, estranee alla gestione dei beni artistici e storici.
Ricordiamoci che Facebook non è un’area istituzionale malgrado Salvini, Meloni, Berlusconi, Maroni, Di Maio, Renzi e molti altri politicanti ne sfruttino la diffusione mediatica per fini elettorali, di disinformazione e propaganda.

Ritornando agli insediamenti archeologici ….forse qualche “sito” scampato a scavi e sbancamenti edilizi e infrastrutturali esiste ancora oggi… forse i primi “scempi” risalgono alla fine degli anni ’50 del 1900 con la realizzazione delle Vie del Mare, Piazza Maggi, Via Spezia, Imperia, col completamento della Milano Serravalle…

Ancora una volta emerge quanta distorsione e poca informazione rechino i social net ed anche i forum… (ma non scopriamo nulla di nuovo…).

_________

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano 1972. Locandina del Film "Milano Calibro 9" diretto da Fernando di Leo.

Milano 1972. Locandina del Film “Milano Calibro 9” diretto da Fernando Di Leo.

Nel link sottostante il trailer del film

https://www.dailymotion.com/video/x22p6sc

Milano 1985. Nevicata del Gennaio '85 ripresa dalla sommità del Duomo. (autore Mario De Biasi, fonte Stagniweb)

Milano 1985. Nevicata del Gennaio ’85 ripresa dalla sommità del Duomo. (autore Mario De Biasi, fonte Stagniweb)

Milano 1962. Tra Porta Romana e il Vigentino. Via Rutilia ed una FIAT Balilla 508/C (presumibilmente del 1939, l'ultimo modello prima del periodo bellico) posteggiata. L'auto, come deducibile dall'immagine, veniva utilizzata come veicolo per l'apprendimento della Scuola Guida.

Milano 1962. Tra Porta Romana e il Vigentino. Via Rutilia ed una FIAT Balilla 508/C berlina (presumibilmente del 1939, l’ultimo modello prima del periodo bellico) posteggiata in prossimità di una Scuola Guida. L’auto, come deducibile dall’immagine, veniva utilizzata come veicolo per l’apprendimento della Guida per aspiranti neopatentati.

_____________

Avvelenamento al Polonio di Imane Fadil

imane fadilSei mesi or sono, sempre su questo sito, venne prevista e preannunciata l’archiviazione prematura della vicenda dell’ex “olgettina” IMANE FADIL.

La Procura della Repubblica di Milano ha formalmente annichilito la vicenda archiviando il decesso (della ex “olgettina”) come dovuto a cause naturali (senza averne le prove e senza dimostrarlo).

Peccato che la giustizia, quando questa è libera da manipolazioni e depistaggi… (senza prove a favore o contro)… non possa esprimersi con certezza assoluta nel merito del giudizio quando questo difetta di elementi probatori e ponderabili che orientino il giudizio medesimo verso una direzione precisa, dimostrabile e comprovata … (il Tribunale di Milano, invece, si è epresso formalmente, senza averne le prove scientifiche !).

… la magistratura di Milano si è espressa nella formula dell’archiviazione per insufficienza… apparente … di prove… (non è dato sapere se la famiglia abbia presentato opposizione al Decreto di Archiviazione. E’ noto il tono polemico della famiglia d’origine per gli evidenti sospetti di avvelenamento mortale).

Quindi… senza avere le prove a favore della tesi ponderabile di una malattia all’origine di un decesso “naturale” (e contemporaneamente senza possedere prove di indirizzo opposto, ovvero di una sindrome da avvelenamento al Polonio) la incapace e probabilmente menzognera magistratura milanese ha preferito archiviare un caso tutt’altro che risolto e chiarito…

In assenza di prove si archivia per impossibilità di procedere e produrre elementi dimostrabili…

L’autopsia condotta dopo oltre tre mesi dal decesso (nel caso di contaminazione dell’isotopo 210 del Polonio le tracce del medesimo sono completamente dissolte) non permette la produzione di indizi e di referti biochimici sufficienti ala definizione della vera causa di morte.

I periti medico legali si sono espressi, formalmente, in una assenza (apparente) di prove foriere di un giudizio probatorio nel merito degli esiti autoptici (condotti, oltremodo, con grande ritardo… mesi e mesi di ritardo !!!), nella ipotesi (non dimostrata) di una “morte naturale” causata da una fantomatica malattia “rara” (con margini dubitativi enormi….vista l’impossibilità di identificare la vera causa della morte).

Un Pubblico Ministero (già noto per vicende di indagine… al limite del depistaggio su pregresse denunce e indagini di narcotraffico e mafie…) ha “sposato” (senza mezzi termini) la causa della “morte naturale”, forse dando volontariamente e intenzionalmente troppa enfasi e credito alle relazioni medico legali , dove l’esito di una fantomatica malattia degenerativa “naturale” del midollo osseo… formalizzerebbe una causa senza però dimostrarla (non avendone le prove)…

…peccato che la contaminazione da isotopo del Polonio avrebbe proprio (come effetto primario) la Pancitopenia, ovvero una rapida degenerazione delle cellule emopoietiche del midollo osseo… (insieme a quelle epatiche e renali) ed un rapidissimo smaltimento degli effetti del decadimento “alfa”, una rapida volatilizzazione dei residui di tale isotopo che renderebbe impossibile la determinazione della sua presenza… uno scenario molto simile se non identico alle patologie che sarebbe alla causa della morte di Imande Fadil.

La sindrome si sovrappone in molte delle sue componenti con i sintomi da contaminazione da isotopo 210 del Polonio.

Si evidenzia che la medesima Procura di Milano (verso la quale dobbiamo l’impunità giudiziaria di quasi 60 anni di riciclaggio bancario condotto da Sivio Berlusconi), lo scorso Marzo, enfatizzava (negli esisti dei primi reperti autoptici) la presenza di metalli pesanti e tracce di decadimento radioattivo nei tessuti e negli organi di Imane Fadil ! (tesi poi rinnegata poco tempo dopo, anche molto prima degli esiti autoptici definitivi).

In assenza di reperti istologici e biochimichi che dimostrino una delle due tesi, il “verdetto” non puo’ esprimersi in modo univoco (come invece si espresse quello sentenziato dalla Procura di Milano…).

Come già si predisse… siamo davanti ad un caso di “assolti per aver commesso il fatto”… che per la magistratura di Via Manara/Freguglia… non costituirebbe reato… nè sarebbe corroborato da indizi o prove che dimostrino la natura colposa e dolosa della patologia (le prove non indiziarie sarebbero quelle di “morte naturale”).

I primi sintomi di contaminazione da radioisotopi si ebbero dopo una cena in un noto ristorante milanese con un noto avvocato di Milano…

E’ impossibile che questi dettagli non siano stati segnalati da Imane Fadil al suo legale di fiducia ed a terze persone, incluso il personale sanitario della Clinica Humanitas, con il sorgere dei primi sintomi e nel primo periodo di ricovero.

Alquanto contestabile anche la condotta assunta (pro tempore) dal legale di fiducia di Imane Fadil.

Presento’ l’esposto solo alcuni giorni dopo il decesso e solo dietro insistenze della famiglia. Anche l’operato della Clinica Humanitas si distingue per lacune, omissioni e lati poco chiari….

Perche’ Imane Fadil potrebbe essere stata uccisa ?

Si teme abbia dato fastidio al mondo politico di una certa destra storica “moderata” (ma in sinergia con le destre più estreme), ivi incluso un noto giornalista ex Mediaset che col mondo della prostituzione e dei rapporti con la mafia… ebbe molti precedenti…(personaggio oltremodo querelato proprio dalla Fadil).

Questa è la Milano degli ultimi 25 anni… infatti la Milano di oggi non produce più ricchezza ma la ricicla e la consuma. La Milano di oggi non traina più il “sistema Italia”… essendo fondata sul riciclaggio ‘ndranghetista, camorrista, di Cosa Nostra …alleato con massonerie, reti criminali, banche, fiduciarie, assicurazioni e mondo della finanza nera e speculativa.

Il mondo della moda e del “lusso”, da solo, non traina Milano e non produce un PIL sufficiente a giustificare i fiumi di denaro che circolano senza avere una origine tracciabile…

In questo scenario anche alcune multinazionali del “pianeta internet” sono profondamente integrate con tale sistema.

L’economia del riciclaggio è politicamente trasversale … ma nella destra parlamentare italiana e lombarda avrebbe trovato il proprio centro di gravità permanente… da circa sei decenni…

… del resto l’apparente sconfitta di Salvini e del mondo dell’area “grigio nera” politica e finanziaria che coltiva le forze politiche (di cui farebbe parte) è solo temporanea …(il mondo dell’estrema destra con ambizioni di dittatoriali ed autoritarie è destinato, salvo casi particolari, a rifiorire nel prossimo futuro… è solo questione di tempo…)

…non sarebbe nemmeno un caso che questo sito internet sia stato oggetto di attacchi hacker… (sia per la sua funzione di alternativa antagonista a certi monopoli … come anche per i contenuti scomodi e non controllati dalla politica dominante).

Questa è la Milano dei Moratti, Albertini, Pisapia, Sala… (postuma del Berlusconismo ed in continuità con esso) una Milano che cade a pezzi nelle sue periferie (in molti casi ridotte anche peggio di quelle romane) ma che investe e specula in “City Live”, “Garibaldi Skyline”, Centro Storico, Portello, Expo ed ex aree Expo… Olimpiadi invernali e nuovo stadio di San Siro… (queste ultime arricchiranno le mafie nostrane e gli “amici degli amici”).

W Milano Facebook, Twitter e altri…, W PD e W Lega + Forza Italia… ?

vetrine effimere e futili di una Milano da vomitare… !

_______

Milano anni '60, Solari-San Vittore, Viale Papiniano intersezione via Pietro Azario. Calesse lungo Viale Papiniano. I capannoni in evidenza sul lato destro dell'immagine furono, pochi anni dopo lo scatto di questa foto, sostituiti da un supermercato tutt'oggi esistente.

Milano anni ’60, Solari-San Vittore, Viale Papiniano intersezione via Pietro Azario. Calesse lungo Viale Papiniano. I capannoni in evidenza sul lato destro dell’immagine furono, pochi anni dopo lo scatto di questa foto, sostituiti da un supermercato tutt’oggi esistente.

Milano 1949 Porta Venezia. Piazza Oberdan e la biforcazione Via Spallanzani e Corso Buenos Aires. (fonte: web fotografieincomune)

Milano (datazione immagine non attendibile, ufficialmente attribuita al 1949 ma forse antedatabile anche agli anni ’20 del 1900). Piazza Oberdan e la biforcazione di Via Spallanzani (sulla destra) e di Corso Buenos Aires (sulla sinistra). (fonte: web fotografieincomune)

Milano primi anni '60. Piazza Lega Lombarda, bivio Via Bramante e Viale Montello. (fonte fotofever.com ; autore Virgilio Carnisio)

Milano anni ’60. Piazza Lega Lombarda, “biforcazione” della Via Bramante e di Viale Montello. (fonte fotofever.com ; autore Virgilio Carnisio)

Via Nirone-Corso Magenta 1960 circa, Palazzo Litta (FPmag)

Via Nirone-Corso Magenta 1960 circa, Palazzo Litta (FPmag). Autore Virgilio Carnisio. Nel link sottostante la stessa fotografia in un formato e risoluzione migliore.

https://www.fpmagazine.eu/image.php?width=850&image=/allegati/libs/img/10291/Virgilio_Carrisio_005.jpg

_____________

Youtube ?

No grazie !

Esiste una alternativa europea:

https://www.dailymotion.com/it

e’ possibile pubblicare file video anche in social media alternativi a Youtube

Alcuni esempi ?

Un RVM originale RAI, Febbraio 1980

https://www.dailymotion.com/video/x5hddd1

________________

Milano 1950 circa, Duomo. Caffetteria Pasticceria Motta.

Milano 1950 circa, Duomo. Caffetteria Pasticceria Motta.

Milano 1900 circa. Porta Venezia. Via Senato-Corso Venezia. (fonte: web fotografieincomune)

Milano 1900 circa. Porta Venezia. Via Senato-Corso Venezia. (fonte: web fotografieincomune)

Una piccola nota di servizio nel merito delle pubblicazioni di Milano Sparita Facebook:

Immagini come questa

(per visualizzarla selezionare l’intero link col tasto sx del mouse, poi col tastro dx selezionare “apri link in nuova scheda” ) contengono il titolo del soggetto ripreso in una specie di corsivo ministeriale. Si tratta di immgagini “ripulite” e titolate, da originali inediti, da “Milano Sparita Skyscrapercity”.

Il loro contributo al business di Facebook è enorme.

Anche di recente, una foto inedita di Via Moncucco, postata da “Da Milano alla Barona” in originale non “ripulito e titolato” dopo poche ore era postata nel forum SSC, restaurata (tramite software di fotoritocco) e titolata…

E’ fisiologico chiedersi se tale immagine provenga realmente da una donazione oppure faccia parte del solito maxi archivio (in originale e in digitale) dal quale attingono tutti i soggetti dei forum SSC e conseguentemente delle pagine Barona e Milano Sparita, Milano nei secoli, etc… del business Facebook.

Zuckerberg deve milioni e milioni di euro a queste persone… Facebook è un tracollo che ha perso miliardi di utenti… ricompensati con multiprofili fake e pagine come le succitate… il tutto a discapito dei siti indipendenti… oltremodo devastati da hacker (presunti tali… non è possibile aggiungere altro …).

Milano 1939 , Borgonuovo. Via Gastone Pisoni (ex Vicolo Tignoni). (fonte: web fotografieincomune)

Milano 1939 , Borgonuovo. Via Gastone Pisoni (ex Vicolo Tignoni). (fonte: web fotografieincomune)

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano 19 Aprile 2002, Piazza Duca d'Aosta e l'anomalo incidente aereo nel quale un aereo da turismo Rockwell Commander 112TC pilotato da Luigi Marco Fasulo, partito dell'aeroporto di Locarno-Magadino (CH) si schianto' con "precisione chirurgica" contro il 26° piano del grattacielo della Regione Lombardia. Dinamiche mai del tutto chiarite, ufficialmente un suicidio... sul quale non venne mai fatta realmente chiarezza. (fonte fotografica proprietaria)

Milano 19 Aprile 2002, Piazza Duca d’Aosta e l’anomalo incidente aereo nel quale un aereo da turismo di tipo “Rockwell Commander 112TC” pilotato da Luigi Marco Fasulo, partito dell’aeroporto di Locarno-Magadino (CH), si schianto’ con “precisione chirurgica” contro il 26° piano del grattacielo della Regione Lombardia.
Dinamiche mai del tutto chiarite, ufficialmente un gesto suicida… sul quale non venne mai fatta realmente chiarezza. (fonte fotografica proprietaria)

Milano 1961 Ticinese. Vicolo Lavandai. (archivio TCI)

Milano 1961 Ticinese. Vicolo Lavandai. (archivio TCI)

Milano 1972 , Brera - Cairoli, guerriglia urbana lungo la Via Mercato (ebay)

Milano 1972 , Brera , guerriglia urbana tra le vie Ponte Vetero e Mercato (ebay)

Milano 1900 circa. Ospedale Maggiore e basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore. (fonte: web fotografieincomune)

Milano 1900 circa. Via Festa del Perdono. Ospedale Maggiore e basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore. (fonte: web fotografieincomune)

Milano 1947 Idroscalo. Autore Fedele Toscani (fonte milano città delle scienze)

Milano 1947 Idroscalo. Autore immagine: Fedele Toscani (fonte milano città delle scienze)

Milano 1955 , Darsena a ridosso del Ponte dello Scodellino. Alzaia Naviglio Grande. Da notarsi la pavimentazione a lastricato sostituita dall'asfalto negli anni '60. (autore Ernesto Treccani, fonte Lombardia beni culturali)

Milano 1955 , Darsena a ridosso del Ponte dello Scodellino. Alzaia Naviglio Grande. Da notarsi, lungo l’Alzaia, la pavimentazione a lastricato sostituita dall’asfalto negli anni ’60. (autore Ernesto Treccani, fonte Lombardia beni culturali)

Milano anni '70 ? No è un fake (la foto viene proposta come scattata negli anni 70). Localita non specificata ma identificata in Via Martinengo angolo Piazzale Corvetto. Immagine distinta per la presenza di una FIAT 126 , modello anni '70, parcheggiata davanti all'edicola di Via Martinengo e in prossimità dell'Hotel Corvetto. Data dell'immagine 2018-'19. Convertita in Bianco e Nero puo' trarre in inganno ed apparire come una foto storica delle grigie periferie di una altrettanto grigia e austera Milano degli "anni di piombo"... ma si tratta di un abile fake postato da un web gestito da un appassionato di FIAT 126.

Milano anni ’70 ? No è un fake (la foto viene proposta come scattata negli anni 70). Localita non specificata ma identificata in Via Martinengo angolo Piazzale Corvetto. Immagine distinta per la presenza di una FIAT 126 , modello anni ’70, parcheggiata davanti all’edicola di Via Martinengo e in prossimità dell’Hotel Corvetto. Data dell’immagine 2018-’19. Convertita in Bianco e Nero puo’ trarre in inganno ed apparire come una foto storica delle grigie periferie di una altrettanto grigia e austera Milano degli “anni di piombo”… ma si tratta di un’abile fake (ovviamente bonario e senza secondi fini) postato da un web gestito da un appassionato di FIAT 126.

Milano 1900 circa. Duomo-Verziere. Via delle Ore con veduta del Campanie della Chiesa di San Gottardo in Corte. (fonte: web fotografieincomune)

Milano 1900 circa. Duomo-Verziere. Via delle Ore con veduta del Campanie della Chiesa di San Gottardo in Corte. (fonte: web fotografieincomune)

Milano Bicocca prima metà anni '70. Corteo di protesta dipendenti e operai comparto Pirelli. (fonte: web Società Geografica Italiana)

Milano Bicocca prima metà anni ’70. Corteo di protesta dipendenti e operai (Pirelli-Breda?) lungo Viale Sarca. (fonte: web Società Geografica Italiana)

Milano 1920 circa. ex cerchia interna dei Navigli, Porta Romana. Via Santa Sofia.

Milano 1920 circa. ex cerchia interna dei Navigli. Porta Romana, Via Santa Sofia.

Milano primi del '900. Corso di Porta Vittoria. (fonte: web fotografieincomune)

Milano primi del ‘900. Corso di Porta Vittoria. (fonte: web fotografieincomune)

Una breve nota nel merito di

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=5015

l’immagine “tre gonnelline in periferia” localizzata dagli “storici” di tale forum è tale perche’ i medesimi attingono da archivi (di probabile ex gestione del settore spettacolo e cultura del Comune di Milano) ai medesimi riservati, non di certo per conoscenze storiche pregresse di luoghi e altro della “Milano che fu”, tanto per puntualizzarlo.

L’immagine, in formato digitale preesiste nei web da diversi anni

http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=autori&righe=1&inizio=7&InizioI=1&RigheI=50&Col=5

Una informazione corretta eviterebbe queste “annotazioni”…

Ora attendiamoci di vedercela riproposta, con localizzazione, da Milano Sparita (e da dimenticare) Facebook.

_____________

Video di vecchia data, visto da pochissimi… anche se focalizza alcuni problemi “cardine” della città di Milano (carenze condivise con altre città italiane).

Un esempio tra moltissimi di una Milano concepita solo per i fighetti che circolano col SUV alla ricerca di grammi di cocaina, in centro come nelle periferie… del resto, solo per fare un esempio, anche se si realizzassero ascensori di accesso al cavalcavia Don Lorenzo Milani, come anche di altri cavalcavia simili a questo… tra vandalismo, aree di spaccio serale e notturno, appalti di manutenzione non rispettati… e altro ancora, si butterebbero nel cesso alcune centinaia di migliaia di euro per opere ausiliarie destinate a non funzionare mai. Le metropoli italiane… di metropolitano hanno soprattutto i difetti e pochissimi pregi…

Milano 1966. Immagine serale di Corso Buenos Aires (ripresa da Piazzale Loreto). (piccclick)

Milano 1966. Immagine serale di Corso Buenos Aires (ripresa da Piazzale Loreto). (piccclick)

Milano 1898, Porta Ticinese, "Moti di Milano", Cannoni al Varco di Porta Ticinese (attuale Piazza XXIV Maggio).

Milano 1898, Porta Ticinese, “Moti di Milano”, Cannoni al Varco di Porta Ticinese (attuale Piazza XXIV Maggio).

Per approfondimenti sulle cause storiche dei “Moti di Milano” si consiglia la rapida consultazione di questa cronologia

https://it.wikipedia.org/wiki/Moti_di_Milano

In estrema sintesi, dopo solo 37 anni dalla consacrazione del Regno d’Italia, in tale sistema “nazionale” unificato, sorto dalle istanze massoniche anglofrancesi espresse e concretizzatesi con le “campagne” Napoleoniche prima e di Cavour successivamente, dopo le illusioni delle “Cinque Giornate” …le cui istanze rivoluzionarie servirono ai Savoia per meglio consolidare il costruendo “Regno d’Italia” ereditato come estensione del Regno di Sardegna dei Savoia, i massicci flussi migratori dall’Italia meridionale, le incapacità dei Governi del periodo di estendere una industrializzazione ed uno sviluppo mai realizzato (limitato solo all’Italia Settentrionale) nel sud Italia, le campagne nazionalistiche contro la Francia e l’applicazione di una serie di Dazi che limitavano l’ingresso, nella città di Milano, di quantitativi di pane sufficienti al bisogno della popolazione più disagiata…. diedero avvio a forme di rivolta e ribellione represse col sangue dal Generale Fiorenzo Bava Beccaris.

Una Italia partita “malfatta”, proseguita tale, culminata anche peggio negli ultimi decenni del 1900 e primi decenni degli anni ‘2000…

_____________

Stadio Meazza 1959. In evidenza una Alfa Romeo Giulietta Berlina durante una prova "sportiva" di guida. (fonte web paperblog)

Stadio Meazza 1959. In evidenza una Alfa Romeo Giulietta Berlina durante una prova “sportiva” di guida. (fonte web paperblog)

Milano 1985 circa. Ticinese confinante con la Barona. Viale Cassala 40 ex azienda Omikron. Lo stabile, edificato nel 1947, in un periodo in cui il sito era una "terra di nessuno" immersa nelle nebbieesiste ancora oggi (restiling "radicale" della facciata nel primo decennio degli anni '2000).

Milano 1985 circa. Ticinese confinante con la Barona. Viale Cassala 40 ex azienda Omikron. Lo stabile, edificato nel 1947, in un periodo in cui il sito era una “terra di nessuno” immersa nelle nebbie, esiste ancora oggi (restiling “radicale” della facciata nel primo decennio degli anni ‘2000).

Milano anni '60. Solari. Piscina coperta di Via Montevideo. Un tempo a gestione comunale, da alcuni decenni gestita da privati. (fonte ordinearchitetti)

Milano anni ’60. Solari. Piscina coperta di Via Montevideo. Un tempo a gestione comunale, da alcuni decenni gestita da privati. (fonte ordinearchitetti)

Milano Agosto 2005. Porta Romana. Viale Montenero durante il trasferimento del sottomarino "Enrico Toti" verso il Museo della Scienza "Leonardo da Vinci". (fonte : http://www.hsh.info)

Milano Agosto 2005. Porta Romana. Viale Montenero durante il trasferimento del sottomarino “Enrico Toti” verso il Museo della Scienza “Leonardo da Vinci”. (fonte : http://www.hsh.info)

Milano 1966 circa. Affori, Via Don Bartolomeo Grazioli. (fonte web aziendale Costacurta)

Milano 1966 circa. (siti industriali di Affori). Via Don Bartolomeo Grazioli. (fonte web aziendale Costacurta)

Milano 1930. Piazza Missori e sede INPS.

Milano 1930. Piazza Missori e Palazzo sede INPS (ultimato nel 1929).

Milano Novembre 2018 Derganino Lancetti. Via Resegone- L'unico esemplare Viberti 2472 in dotazione nella "flotta" filoviaria ATM (esemplare ovviamente non in esercizio) nella livrea originale restaurata. (fonte hiveminer)

Milano Novembre 2018 Derganino Lancetti. Via Resegone. L’unico esemplare Viberti 2472 in dotazione nella “flotta” filoviaria ATM (esemplare ovviamente non in esercizio) nella livrea originale restaurata nel 2008 (non sono noti restauri della carrozzeria successivi a tale anno). (fonte hiveminer)

Filobus FIAT Viberti 2472 CGE (anni '60 Milano), nella livrea originale. bicolore verde ministeriale. (fonte web clamfer)

Filobus FIAT Viberti 2472 CGE (anni ’60 a Milano), nella livrea originale. bicolore verde ministeriale. (fonte web clamfer)

Milano anni '50. Stabilimenti Alfa Romeo del Portello. (fonte web motorbox)

Milano anni ’50. Stabilimenti Alfa Romeo del Portello. (fonte web motorbox)

Milano 1970 circa. Monluè. Viale Enrico Forlanini con qualche "appassionato" di aerei intento ad osservarne i movimenti nella pista, decolli ed atterraggi. Fonte wikipedia.

Milano 1970 circa. Monluè. Viale Enrico Forlanini con qualche “appassionato” di aerei intento ad osservarne i movimenti nella pista, decolli ed atterraggi. (Fonte wikipedia)

Milano 2003, Scalo Porta Romana LODI TIBB, fotografato da Corso Lodi. In evidenza i "grattacieli" di Piazza Medaglie d'Oro e la Torre Velasca (immagine in teleobiettivo)

Milano 2003, Scalo Porta Romana LODI TIBB, fotografato da Corso Lodi. In evidenza i “grattacieli” di Piazza Medaglie d’Oro e la Torre Velasca (immagine in teleobiettivo)

Milano 1967, Piazza DUOMO, rappresentazione della Cavalcata degli Ussari.

Milano 1967, Piazza DUOMO, rappresentazione della Cavalcata degli Ussari.

Milano 1967. Galleria Passarella Piazza San Babila. Negozio Fiorucci

Milano 1967. Galleria Passarella Piazza San Babila. Negozio Fiorucci inaugurato in quel periodo.

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

In apparenza questa immagine sembra scattata verso la metà degli anni '70 a Milano. L'apparenza inganna... si tratta di un plastico (all'apparenza) con miniaturizzata una vettura filoviaria "Viberti" con la tipica livrea arancione e banda nera con logo ATM, degli anni '70. Nel plastico si nota una pavimentazione tramviaria e l'assenza dei cavi elettrici aerei tramviari (ATM non poteva, in prospettiva di una sostituzione del trolley col pantografo, adottare una "economia" invece tutt'oggi applicata a San Francisco. Il filo di alta tensione della linea filoviaria condiviso con la captazione elettrica del trolley, soluzione non compatibile con le linee aeree a zig zag dei pantografi). Fonte Instagram (il sito non è disponibile l'immagine è prelevabile dalla cache immagini di Google).

In apparenza questa immagine sembra scattata verso la metà degli anni ’70 a Milano. L’apparenza inganna… si tratta, in realtà, di un plastico (all’apparenza) con una riproduzione miniaturizzata di una vettura filoviaria “FIAT Viberti 2472” con la tipica livrea arancione e banda nera con logo ATM, degli anni ’70. Nel plastico si nota una pavimentazione tramviaria e l’assenza dei cavi elettrici aerei tramviari (ATM non poteva, in prospettiva di una sostituzione del trolley col pantografo, adottare una “economia” invece tutt’oggi applicata a San Francisco. Il filo di alta tensione motrice della linea filoviaria condiviso con la captazione elettrica del trolley, soluzione non compatibile con le linee aeree a zig zag dei pantografi). Fonte Instagram (il sito non è disponibile l’immagine è prelevabile dalla cache immagini di Google).

Milano 1963, Portello-Monte Stella-Ghisallo Certosa. Via Alcide de Gasperi.

Milano 1963, Portello-Monte Stella-Ghisallo Certosa. Via Alcide de Gasperi.

Milano 1992 Porta Romana (Lodi TIBB). Viale Isonzo angolo Piazza Trento, il "vecchio" capolinea della 90-91 quando non esisteva, in questa tratta, il controviale centrale dedicato alle corsie preferenziali BUS + TAXI. In evidenza la vettura filoviaria "Viberti CGE" risalente al 1958 circa. Questo genere di vetture vennero progressivamente dismesse proprio dal 1992 sino al 2000 circa. (fonti e autore immagini sovraimpresse nella foto).

Milano 1992 Porta Romana (Lodi TIBB). Immagine notturna di Viale Isonzo angolo Via Passo Buole ed il “vecchio” capolinea della circonvallazione filoviaria 90-91 quando non esisteva, in questa tratta, il controviale centrale dedicato alle corsie preferenziali BUS + TAXI. In evidenza la vettura filoviaria “Viberti 2472 CGE”, veicoli risalenti al 1958 circa. Questo genere di vetture vennero progressivamente dismesse proprio dal 1992 sino al 2000 circa. (fonti e autore immagini sovraimpresse nella foto).

Milano 1980

Video riprese amatoriali del transito treni delle stazioni FS di Milano Centrale, Milano Certosa (Triboniano-Mambretti) e Lambrate.

Le riprese sono state effettuate con dispositivi semiprofessionali, decisamente innovativi per il periodo (1980).

Videotape (camrecorder), nastri videomagnetici a cassetta (VHS o Betamax). Si tenga presente che nemmeno la RAI, nel 1980, tranne casi particolari, si avvaleva di dispositivi da ripresa interamente elettronici, limitando le proprie produzioni giornalistiche ed editoriali con cineprese di passo 16 mm in pellicola chimica.

Milano 1980 circa, Certosa-Villapizzone. Via Ludovico di Breme angolo Via Panfilo Castaldi. La palazzina ritratta nella immagine, "ricavata" nel triangolo risultante dall'intersezione delle due vie esiste ancora oggi. (fonte: web Lombardia beni culturali)

Milano 1980 circa, Certosa-Villapizzone. Via Ludovico di Breme angolo Via Panfilo Castaldi. La palazzina ritratta nella immagine, “ricavata” nel triangolo risultante dall’intersezione delle due vie, esiste ancora oggi. L’autore della foto ha sfruttato una illusione ottica prospettica che farebbe apparire l’edificio come costituito unicamente da una sottile facciata, senza nulla al suo interno, quasi ad assomigliare agli allestimenti cinematografici di Cinecittà o di Hollywood. (fonte: web Lombardia beni culturali)

Sesto San Giovanni, anni '50. Cavalcavia Bruno Buozzi e la tramvia n.31 Milano Monza.

Sesto San Giovanni, anni ’50. Cavalcavia di Via Bruno Buozzi e la tramvia n.31 Milano-Monza.

Milano 1973, Via A. Manzoni-Montenapoleone. Posa provocatoria dello scultore austriaco Friedensreich Hundertwasser (artista con ideali ecologisti). In una Milano (ieri come oggi) povera di verde, cementificata in ogni dove, città piccola ma ricca di concentrazioni di cemento da assomigliare a Palermo, Friedensreich Hundertwasser volle farsi fotografare in una via centrale e "prestigiosa", che pur se inserita in un contesto urbano storico e secolare... rivela errori urbanistici "secolari" a partire dalla scarsità di verde pubblico e urbano fruibile sia nel centro storico come nelle periferie.

Milano 1973, Via A. Manzoni-Montenapoleone. Posa provocatoria (con il fusto di un alberello che non potrebbe trovare collocazione alcuna…in una via priva di alberi) dello scultore austriaco Friedensreich Hundertwasser (artista con ideali ecologisti, scomparso nel Febbraio 2000). In una Milano (ieri come oggi) povera di verde, cementificata in ogni dove, città piccola (essendo vincolata ed impedita da ulteriori espansioni da una cintura di comuni dell’interland, molti di essi, ex Borghi dei “Corpi Santi”), di estensione limitata ma ricca di concentrazioni di cemento finalizzate alla “economia del mattone, alle sue rendite passive e delle compravendite immobiliari”, con concentrazioni di cemento e mattone talmente abnormi … da assomigliare alla Palermo delle speculazioni edilizie anni ’60-’80… (non tutti sanno che il numero medio di piani degli edifici ad uso residenziale, nella città di Palermo, si attesta a circa 10 piani con punte di 20 per alcune aree di speculazione edilizia dei decenni passati, ovviamente speculazioni in odore di mafia (per Palermo… ma nemmeno la Milano di oggi si differenzierebbe di molto…). Nella foto che immortala l’eccentrico scultore e attivista “verde” Friedensreich Hundertwasser (praticamente sconosciuto in Italia) emerge il contrasto tra un “quadrilatero” del lusso di una via centrale e “prestigiosa” che pur se inserita in un contesto urbano storico culturale e secolare… appare sterile e “asfissiante”, rivelando errori urbanistici “secolari” … proprio a partire dalla scarsità di verde pubblico e urbano fruibile sia nel centro storico come nelle periferie (indipendentemente dalla presenza dei Parchi Sempione, Indro Montanelli e Lambro ed altre aree al confine tra territorio comunale agricolo e interland).

Milano 1955 circa, Gorla. Viale Monza.

Milano 1955 circa. Gorla, Viale Monza. L’immagine ha alcune corrispondenze con l’ angolo di Via Privata Pirano, luogo di possibile localizzazione dell’inquadratura.

Milano 1980, diramazioni ferroviarie (e vetture ferroviarie e materiale rotabile, ormai Vintage) di Certosa (Via Triboniano-Mambretti), Milano Centrale (Stazione Centrale) e Milano Lambrate e Greco.

Videoregistrazioni amatoriali di “taglio” ovviamente amatoriale ma con apparecchiature semiprofessionali (siamo nel 1980) a nastro videomagnetico “camrecorder” (si consideri che nel 1980, tutti i servizi giornalistici ed editoriali RAI erano ripresi con cineprese a pellicola chimica di passo 16 mm).

Milano 1978, Porta Vigentina-Porta Romana, Via Ripamonti (lungo il cavvalcavia che sovrasta lo scalo ferroviario Porta Romana- Tecnomasio Italiano Brown Boveri. Autore immagine Gabriele Basilico.

Milano 1978, Porta Vigentina-Porta Romana, Via Ripamonti (lungo il cavalcavia che sovrasta lo scalo ferroviario Porta Romana- Tecnomasio Italiano Brown Boveri). In evidenza la palazzina del Consorzio Agrario Provinciale. Autore immagine Gabriele Basilico.

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano Duomo 1966. "Terrazze del Duomo" riprese da turisti svedesi nel 1966.

Milano Duomo 1966. “Terrazze del Duomo” riprese da turisti svedesi nel 1966.

Milano Duomo 1966. "Terrazze del Duomo" riprese da turisti svedesi nel 1966.

Milano Duomo 1966. “Terrazze del Duomo” riprese da turisti svedesi nel 1966.

Milano primi anni '80, Lorenteggio/Giambellino, Festa del Giglio lungo via Vespri Siciliani. (Lombardia beni culturali)

Milano primi anni ’80, Lorenteggio/Giambellino, Festa del Giglio lungo via Vespri Siciliani. (Lombardia beni culturali)

Milano 1982. Lorenteggio/Giambellino. Via Vespri Siciliani, allestimento stradale "Festa del Giglio" (Lombardia beni culturali)

Milano 1982. Lorenteggio/Giambellino. Via Vespri Siciliani, allestimento stradale “Festa del Giglio”
(Lombardia beni culturali)

Milano Lorenteggio-Giambellino 1980 circa. Festa del Giglio (Lombardia beni culturali)

Milano Lorenteggio-Giambellino 1980 circa. Via Vespri Siciliani. Festa del Giglio (Lombardia beni culturali)

Milano 1965 circa, San Babila, omonima fermata MM1 Metropolitana linea rossa. Nella immagine, in evidenza, la coperta ignifuga in Amianto da utilizzarsi in caso di incendio di cose, impianti e persone. (fonte Wikipedia)

Milano 1963 circa, San Babila, omonima fermata MM1 Metropolitana linea rossa. Nella immagine (che ritrae il Grafico e Designer olandese Bob Noorda), in evidenza, la coperta ignifuga in Amianto (allestita all’interno del vano dei dispositivi antincendio, attrezzati lungo le banchine delle fermate della Linea M1 ) da utilizzarsi in caso di incendio… (fonte Wikipedia)

_____________

Anche ad Agosto, Mark Zuckerberg in delega agli autori delle varie Milano Sparita, ringrazia (anche per il riscontro occupazionale internet ed editoriale della California, la quale molto deve ad alcuni “milanesi”) per il girofoto, uno sport telematico dove, come un tempo si faceva con le figurine Panini, uno scambio fruttuoso di “figurine” , tra le transnazionali Skyscrapercity.com e Facebook.it, uno scambio che genera PIL nella Nazione dove tali immagini si postano e si editano in “libercoli”…. ovvero presso CA-USA (California).

scambiata per un panino (michetta) con la “Bologna”, a Facebook Milano Sparita e da dimenticare…

… questi “monellacci” cosa non farebbero per le “figu Panini” (meriterebbero una bella sculacciata)

__________

Milano 1954 circa. Locandina pubblicitaria Vichi Apparecchi Radio VAR (dal 1955 MIVAR). (Fonte corriere.it, riferimenti storici mivar.it). Stelle e stalle di una industria radiotelevisiva collassata sia per la concorrenza sleale dei mercati asiatici come per alcune fissazioni personali del suo fondatore).

Milano 1954 circa. Locandina pubblicitaria (con Domenico Modugno) della Vichi Apparecchi Radio VAR (dal 1955 MIVAR). (Fonte corriere.it, riferimenti storici mivar.it).
Stelle e stalle di una industria radiotelevisiva italiana leader nel settore… collassata sia per la concorrenza sleale dei mercati asiatici prodotti da UK e USA, le stesse superpotenze che oggi si dichiarano vittime delle “egemonie” cinesi… sia per alcune fissazioni personali del suo fondatore, fissazioni mentali che hanno anticipato la fine di tale industria.

Poichè questo sito internet è indipendente, non ha padroni come invece li avebbero Milano Sparita e da ricordare Facebook, Milano Sparita Skyscrapercity, Milano nei Secoli Facebook, e Da Milano alla Barona Facebook, etc…etc… alcuni dettagli della falsa economia di Milano degli ultimi 25 anni (Giunte Albertini, Moratti, Pisapia, Sala) andrebbero, seppur grossolanamente, descritti in alcune particolarità analitiche “new economy” di Milano.

Come accennato, la Storia delle industrie radiotelevisive MIVAR (Abbiategasso, Via Dante) venne, dalla fine anni ’90, segnata dalla concorrenza sleale asiatica ed euroasiatica (Turchia, Cinam Sud Corea) frutto, in parte, delle delocalizzazioni industriali italiane ed europee… con abbattimento dei costi dei prodotti di elettronica di consumo e perdita di notevoli fette di mercato della produzione elettronica italiana a medio contenuto tecnologico (anche in conseguenza di accordi poco concorrenziali tra la grande distribuzione italiana con le industrie di elettronica civile delle aree medio orientali e orientali del continente asiaticom dove gli spazi di vendita dei centri commerciali e dei “mega store” dell’elettronica concessero sempre minori spazi di esposizione commerciale a industrie tipo la MIVAR sino a determinarne l’entrata in crisi, l’amministrazione controllata e il suo fallimento).

Detto questo, i tentativi di cessione gratuita da parte della proprietà MIVAR degli stabilimenti di Abbiategrasso alla SAMSUNG ITALIA (Samsung District “diamantino”, Viale della Liberazione Milano, “base” complesso BNP Paribas “Torre Diamante”, di proprietà della COIMA sgr, stabile occupato solo parzialmente dalla conduttrice BNL Paribas, essendo in buona parte inutilizzato per sovradimensionamento rispetto alle reali esigenze di mercato…) furono fallimentari, essendo tale multinazionale, sud coreana, interessata, esclusivamente, a garantirsi una rete commerciale italiana e sud europea, in regime commerciale privilegiato ed esente da qualsiasi forma di concorrenza commerciale e tecnologica, nella quale, la produzione “egemone” si dovrebbe e doveva limitare alla produzione privilegiata nella Corea del sud ed alla commercializzazione lungo reti di vendita globali. L’economia della Samsung Italia non si discosta, di molto, da quella delle corporazioni USA come Google, Facebook ed anche Microsoft. Conquistare monopoli commerciali e pagare meno tasse possibile (o non pagarle del tutto).

Poichè da molti anni si pavoneggiano successi commerciali ed economici in “seno” alla realizzazione di nuove torri di riqualificazione ex area Garibaldi ed ex area Milano Fiera (Citylive) si dovrebbe, invece, conoscere (e scoprire) che alcuni degli insediamenti “top” della Milano lottizzatrice “Forza Italia-Partito Democratico…di Berlusconi-Albertini-Moratti-Pisapia-Sala ” ospiterebbero , in realtà , aziende multinazionali e istituti di credito e assicurativi che per molti aspetti possono avere effetti deleterei verso l’economia italiana.

Questo… a prescindere dagli errori imprenditoriali commessi dalla proprietà MIVAR e dal suo fondatore.

Le aree immobiliari milanesi, malgrado le propagande politiche di Milano Sparita Facebook ( e delle testate giornalistiche Mediaset, Gruppo Espresso, Corsera, Libero, RAI, etc…) , non ospitano poli commerciali di traino nazionale… con contenuti innovativi… come si vorrebbe far credere.

Sovente, tali aree, sono unicamente dei cespiti immobiliari (in buona parte invenduti o non condott, sfruttati solo in parte rispetto alle reali volumetrie…) utili solo a banche ed assicurazioni nostrane… a transnazionali come Microsoft, Google e Facebook, note per recare più danni che benefici alla economia milanese, lombarda e nazionale, aree “riqualificate” prodotte, anche, dalla speculazione del mattone ed anche dalle reti di riciclaggio (anche criminale) interfinanziario… ben consolidato nell’economia della città di Milano come anche nel tessuto economico nazionale.

Wikipedia

Wikipedia

______________

Milano 1975 circa, tra Rottole, Cimiano e Lambrate, Magazzini STANDA di Via Palmanova angolo Via Bruno Cesana. (fonte curiosando708090.altervista)

Milano 1975 circa, tra Rottole, Cimiano e Lambrate, Magazzini STANDA di Via Palmanova angolo Via Bruno Cesana. (fonte curiosando708090.altervista). Questa foto è stata già oggetto di utilizzo commerciale dai soliti noti di Milano Sparita Facebook e dai personaggi che ci sono dietro tale pagina trash, molto popolata da account fake ed estimatori con scarso quoziente intellettivo.

Milano 1958 Lambrate-Cimiano. Via Palmnova in corrispondenza dell'incrocio con Via Bruno Cesana, Via Carnia. Giro di Lombardia. Fonte fotografica e contestuale web Lagobba.it

Milano 1958 Lambrate-Cimiano. Via Palmanova in corrispondenza dell’incrocio con Via Bruno Cesana, Via Carnia. Giro di Lombardia. Fonte fotografica e contestuale web Lagobba.it

Milano 1960. Da un fotogramma del film "Rocco e i suoi fratelli", scalinata ed atrio ec biglietterie della Stazione Centrale. (fonte magazine.larchitetto)

Milano 1960. Da un fotogramma del film “Rocco e i suoi fratelli”, scalinata ed atrio ex biglietterie della Stazione Centrale. (fonte magazine.larchitetto)

Prosegue l’appropriazione di disascalie e immagini (per mano di Milano Sparita Facebook) per uso commerciale, prelevate da questo sito (milanobarona).

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.1783909294989417/2489810857732587/?type=3&eid=ARBzeIPYvx0s2NoD_AFRFlwsiJ2UGA3sL11CMVM-kSN54tj9C1axcsgLxYtvTtyrI7Pk2RMmggAPGamu&__xts__%5B0%5D=68.ARDnERe0WiYfjWKO9thiXiM7TBD_X34L-D9SLiimdrx4wcfimG-h93etWIumhyk5oY388x5y_ScrkfusaLx7rYut-ZomZ07ucbXriRdpMgDqbGXSxTOy4hkOP1WeWgHpup-8Ccfr3f62gqWBZA2ZS8JER57UUHioMw17LrnfVGh5ykDyjD3SdZSjLZIbvKl1Z4eFuAcQGi0jWp-stiLUzRY89j0cpv7I9QKB-Z2eD7ak-x8y1HMlZ3ELKmBGRcE6iBYEXTagHLdp5THQlWo4e-M8Kmwa6jErFzAKA9mZ4JTOOEdr1VlOjm3DKCpOVJQvkiPXjPBeaOXMoN89UDKrALML9g&__tn__=EHH-R

Una considerazione.

Questi metodi sono stati anche applicati per l’impaginazione di libri correlati a pagine Fb “dedicate” a Milano … la cui impugnazione legale non è possibile in Italia essendo stati stampati in California da controllate Facebook Corporation…

Questo sito è preso di mira nelle immagini che non recano sovraimpresso il titolo del web…

____________

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano 1965 circa. Certosa Quarto Oggiaro, Via Palizzi, Petrolchimico FINA.

Milano 1965 circa. Certosa- Quarto Oggiaro, Via Palizzi, Petrolchimico FINA.

_____________

Questa immagine:

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2137029589677384/2489122414468098/?type=3&eid=ARAJBZNlgzfapJbjdGGxc3VUWabS0fohQiBG-tcyg3ENWjitbCuE7rMglL9pkIHpVaI7YKR9O7pcHXD3&__xts__%5B0%5D=68.ARCQ6CoLVwp2N-rttc7PXUPx3ou4z5a2aq7Wc7VFXuZG3PxwKB81rkbG4h-FpgXJozcAQKZWZdkC7p3ZNIKjuFaI8RGE5ujfGgcD_JxB9sJp4kxaS5-L8JBGcW3MA12_-_Ljx1JOFcrA9_v-41PuhLhHHOwh_9dDszIFd1z_wzsVxiQxobYoEQ4I3LSJiBlDyGAaU8QYbse9Y13H1I8ylggHpN1xjvkgG3-YQx_ESfXnmpon7DLzqSRohKupMrh7HvzWflzAgeVaX6rPP-q2NqOQhtXN3uyDpd4O29CC4yY3Wv0AycYCzVonoYMEM23p5GSUcKlmGJtTUIl-CBmbsbPIsA&__tn__=EEHH-R

è stata copiata da questa:

Galleria Vittorio Emanuele vosta dalle terrazze del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

Galleria Vittorio Emanuele vosta dalle terrazze del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

Immagine pubblicata da Milanobarona nell’Aprile 2019 e poi ripresa da Milano sparita e da ricordare Facebook….

Siamo sempre nell’ambiente Milano Sparita Skyscrapercity che ha “tollerato” (in apparenza contro i loro interessi) le derivate di:

Da Milano alla Barona Facebook (vendita libri Amazon Facebook)

Milano sparita e da ricordare Facebook (vendita libri Amazon Facebook)

Milano nei secoli Facebok (vendita libri Amazon Facebook)

Le tre pagine commerciali succitate non esisterebbero se non esisterebbe , a sua volta, Milano Sparita Skyscrapercity…(secondariamente, sempre da Milano Sparita SSC anche Milan l’era inscì e altre raccolte sempre gestite da tali personaggi).

Non parchi di 1 milione di immagini inedite monopolizzate a fini commerciali, cercano di setacciare anche quello che in rete non è ancora finito nei loro tentacoli… Si nota che tutti coloro che gravitano intorno al grande business…considerano di loro “proprietà” (ivi anche i contenuti) anche Milanobarona e si avvalgono (pur accusando gli altri delle cose che attuano loro) di un mai formalizzato diritto di prelazione, imposizioni di subordinazione, diritto di censura e filtro…

Anche in questo caso si potrebbe dire che questa foto è stata “rubata” ?, come disse un povero mentecatto … l’epiteto venne usato da tale (pensionato) e da quale altro socio contro questo web e chi lo gestisce… pertanto il “titolo” è, oggi, ricambiato in pareggio… (essendo stati loro i primi ad avvalersi di insulti contro coloro che non offrono loro, grautitamente , immagini e ricerche sulla “vecchia Milano”, immagini che poi vengono fagocitare dall’ambiente Facebook che ne sfrutta i contenuti) . Il succitato leone da tastiera (facile ad accuse di reati mai commessi e facile all’ira) è autore di un blog che deve la sua esistenza agli archivi Milano Sparita SSC dove egli presta opera… Del resto siamo in Italia. Altrove simili situazioni non si sarebbero nemmeno avviate ma in Italia dobbiamo fare i conti con una certa cultura delle regole non rispettate e anche alla presenza di magistratura (complice) che reprime e punisce solo i deboli e gli onesti in nome e per nome del potere di una classe politica ultracorrotta che la tutela per sostenere un sistema ormai sconfinato nell’anarchia … (insieme alle tasse che noi paghiamo a fondo perduto per mantenere politici, amici dei medesimi ed un sistema giudiziario più prossimo ai regimi golpisti sud americani che ad uno Stato Europeo…) .

____________

Milano 1980 circa. Bicocca, Viale Sarca, palazzina (1956-57) del dipartimento industrie Pirelli di Ricerca e Sviluppo.

Milano 1980 circa. Bicocca, Viale Sarca, palazzina (1956-57) del dipartimento industrie Pirelli di Ricerca e Sviluppo.

_____________

Si prega di prestare attenzione all’immagine sotto riportata

Milano sparita skuscrapercity… dunque… precisiamo che il milione e oltre di immagini (al 95% inedite e scannerizzate da copie chimiche originali e/o riprodotte in periodi arcaici, anche nei primi decenni del 1800) postate da alcuni soggetti (forse con account multipli che si presentano e propongono come un migliaio circa di amici e volontari collaboratori) non provengono da strappalacrime album di famiglia (è arduo, anzi impossibile che negli album di famiglia vi siano foto originali del 1840… 1850, tanto per capirci…) generosamente, disinteressatamente e filantropicamente donati (alla “rete”) da presunti (più che reali) migliaia di “padani doc”, confluiti in dubbie “milanesità doc” del forum sopra citato,… per costruire la più imponente (indirettamente anche la più redditizia fonte fotografica per Facebook Italia) raccolta foto di Milano e dintorni mai apparsa in quasi 170 anni di Unità d’Italia.

Dopo anni di osservazioni, monitoraggio, ovviamente anche di insulti, intimidazioni (di azioni legali) e diffamazioni ricevute, qualsiasi persona arriverebbe alla conclusione che circa 5 persone, attingano (per lo meno quando le foto sono scansite da secolari o centenarie immagini d’opoca originali e assolutamente inedite) da una unica fonte comune per tutti loro (questo nelle apparenze dei fatti… che sono pero’ fatti oggettivi).

Propriamente parlando… più che essere diventata grande e cresciuta Milano Sparita Skyscrapercity… sono diventate grandi e sono “cresciute” (e alcune anche milionarie come Milano Sparita Facebook) le pagine Facebook di Milano sparita, Milano nei secoli, Da Milano alla Barona, etc…che tantissimo hanno attinto da questo forum di autodichiaratisi blasonati (e filantropici privi di interessi secondari) e altolocati storici di Milano e dintorni… non risparmiandoci anche presunte (presunte ovviamente, lo dicono loro… è tutto da dimostrarsi…) amicizie con il Comitato Olimpico delle Olimpiadi invernali di Milano (bisogna considerare, tra le tante cose grottesche che emergono da certi forum… che Sala e Fontana sarebbero riusciti a modificare la classificazione climatica di Milano, da città con clima sub tropicale con alcuni rarissimi periodi di continentalità climatica… a rigida, nevosa, ghiacciata e polare località invernale alpina dove celebrare le Olimpiadi della neve del 2026 !!!).

Ritornando alla “comunità” SSC è impossibile non notare che per essi si tratta di un lavoro (quanto meno una vera attività che riempie, per alcuni di loro, l’intero arco della giornata , da 13 anni …non è dato sapere se frutto di filantropie o diversamente… a tempo pieno. Per alcuni di loro un secondo “lavoro” svolto nel primo… difficile credere che l’aver donato tanto agli autori di pagine Fb abbinate a libri e indirettamente a Zuckerberg sia solo frutto di una disinteressata generosità di pubblicazione degli archivi fotografici (ormai i signori hanno superato il milione di foto, di queste oltre il 95% provengono da Milano, in forme assolutamente inedite, immagini non famigliari, sia inteso, immagini che non sono estrapolate da ricordi famigliari ma da luoghi, archivi, raccolte e altro ancora… mai rese note, archivi (alcuni cartacei, altri semplicemente digitali) ubicati nella città di Milano (indicando che la trasparenza lascia a desiderare).

Chi gestisce questo sito (milanobarona), su un campione di 100 immagini ricercate in rete , tramite Google e Bing, è costretto a scartare, circa, il 95% di esse (perche’ già apparse su Milano Sparita Skyscrapercity…) questo per rendersi conto delle proporzioni incontrollate, sfuggite da ogni controllo e monitoraggio, del monopolio (che reca danni al pluralismo, alla libera iniziativa, alla libertà di espressione, informazione, critica, analisi, storia…) che si è rafforzato dopo i milioni di copie vendute, tramite Amazon, del libercolo di Milano Sparita e da ricordare (che include anche immagini provenienti da album famigliari postate (anche in Skycrapercity) confluite nei siti facebook sopra citati (ed in qualche caso anche nei libri) in beffa utenti privati CHE NON ACCONSENTIRONO ALLA PUBBLICAZIONE A FINI DI LUCRO) e dopo i miliardi di euro di quotazioni di tale pagina Facebook nei titoli tecnologici degli USA, dove i social net si autoquotano sulla base del numero degli account (oltre il 60% farlocchi per Fbook, whatsapp, Twitter, per Yahoo, Quora, siamo prossimi al 100% etc…) e sul numero di visite (anche quelle farlocche), like (farlocchi) e attività in essi presenti.

Ovviamente, quanto sopra, è tutto casuale e le parti lese sono i frequentatori di tale forum…ovvero gli storici filantropi di Milano Sparita SSC, uniche vittime del commercio Fbook… (…???).

Una ultima osservazione:

Dal 2015 circa nei web del SIT Geoportale del Comune di Milano sono spariti i Database immagini delle aerofoto della città di Milano del 1950, 65 circa, 1972… sopravvive il database ALIFOTO 75 perche’ “patrocinato”, non dal comune di Milano ma dalla Regione Lombardia.

Si nota, oltremodo, che pur non essendo più disponibili in rete internet le aerofoto degli anni ’50, ’65 ’72, le medesime appaiono sempre nelle “ricerche storiche” del Forum sopra citato…ormai unico fruitore di tali immagini, negate al resto degli interessati da oltre 4 anni.

Nel diritto di critica si scrive e si conclude che il generoso contributo disinteressato e filantropico di questi VIP della Milano Bene è stato pero’ selvaggiamente sfruttato (senza regole, ai limiti dell’illegittimo) da Facebook Italia che non paga tasse in Italia ma fattura, da sola, più di FIAT FCA, Finmeccanica, Mediaset, le mafie italiane… etc…. messe assieme…). Anche AMAZON paga poche tasse… i suoi dipendenti sono contraenti di contratti di lavoro internazionali dove valgono le clausole USA difficilmente impugnabili dai sindacati italiani… come anche i profitti AMAZON tassati negli USA e solo le briciole di tasse versate in Italia.

Poveretti gli storici VIP di Milano Sparita SSC… quanto sono stati sfruttati e plagiati… scendono calde lacrime sulla tastiera mentre quest’ultima porzione di testo verrebbe digitata… Al posto loro non si esiterebbe a contattare un pool di avvocati e procedere per le vie legali… ma non si vedono intenzioni del genere… semmai tali “storici” hanno dimostrato identiche intenzioni a carico di un web dilettantistico e gratuito come questo… da loro percepito come una concorrenza sleale a loro stessi, a Facebook, un sito (milanobarona), dai medesimi denigrato come un covo di delinquenti predatori di immagini rubate dal loro forum e da Facebook Italia, un web dilettantistico da oscurare, e da rinviare a giudizio chi lo gestirebbe…

_____-

Milano 1955 circa, Ghisolfa, Cavalcavia Adriano Bacula detto "Ponte della Ghisolfa". (fonte web portale Lombardia beni culturali)

Milano 1955 circa, Ghisolfa, Cavalcavia Adriano Bacula detto “Ponte della Ghisolfa”. (fonte web portale Lombardia beni culturali)

____________

Non siamo a Milano ma l’opera, realizzata tra il 1910-12, ripristinata nel 1950 dopo i danneggiamenti degli “alleati” nella seconda guerra mondiale (forse concepita per una vita media superiore rispetto al futuro immediato), rappresenta un simbolo storico del nord Italia e della Lombardia … destinato a scomparire in previsione della sua futura demolizione… causata soprattutto dalle gravi responsabilità di mancata manutenzione ordinaria e straordinaria imputabile agli enti nazionali, regionali e provinciali preposti alla sua manutenzione e salvaguardia nel tempo.

PONTE DELLA BECCA

ponte-della-becca… destinato alla demolizione.

Attraversarlo in automobile imprime un senso di imponenza come poche altre opere viabilistiche italiane potrebbero dare… Ripristinato nel 1950 (da cui il portale con l’incisione “PER PROVVIDENZA DELLO STATO RISORTO DAI DANNI DI GUERRA L’ANNO MDCCCCL” (1950), visti i cedimenti strutturali, il ponte sembra destinato alla demolizione.

_____________

Milano 1956. Vicinanze Stadio Meazza (San Siro), Via San Giusto. (autore immagine Gian Battista Colombo).

Milano 1956. Vicinanze Stadio Meazza (San Siro). Via San Giusto. (autore immagine Gian Battista Colombo).

Milano 1954, Bicocca. Viale Fulvio Testi e stablimenti Pirelli-Bicocca visti dall'edificio della Fondazione Angelo e Maria Belloni. (fonte: web fondazionebelloni)

Milano 1954, Bicocca. Viale Fulvio Testi (intersezione Via Chiese e Via Ponale) e stablimenti Pirelli-Bicocca visti dall’edificio della Fondazione Angelo e Maria Belloni. (fonte: web fondazionebelloni)

_____________

Luigi Neri combustibili, registrata presso Milano, Via Visconti di Modrone 16, con ufficio amministrativo Via Ambrogio Binda 14, aree di parcheggio veicoli Via Ambrogio Binda 16, accessi carrai di Via Giacomo Watt 39, Via Ettore Ponti 62 confinante ex distributore carburanti FINA di Via Santa Rita da Cascia 15, ed aree di parcheggio veicoli della ditta Facchini di Via Ettore Ponti 62.

Non si vuole avere la pretesa di fare storia. Questa non è storia (nemmeno locale). Trattasi di brevi e frammentati ricordi e cronologie delle piccole attività imprenditoriali insediate nel quartiere Barona a cavallo tra gli anni ’60 e metà anni ’80 circa.

Nella Milano post dopoguerra sino alle prime metanizzazioni avvenute a partire dalla seconda metà degli anni ’80, il riscaldamento residenziale avveniva, quando centralizzato, con centrali termiche a carbone, a Nafta ed a Cherosene.

Escludendo il carbone, Nafta e Cherosene erano derivati del petrolio, estratti anche dalle raffinerie petrolchimiche di Rho e di Quarto Oggiaro-Certosa.

Logica conseguenza, le caldaie condominiali ed ex IACP, degli edifici scolastici, ospedali, uffici, aziende, industrie, etc… dovevano essere periodicamente rifornite da autocisterne che rabboccavano i cisternini interrati al di sotto del locale caldaia dei palazzi, scuole, ospedali e industrie di Milano (come di tutto il resto di Italia).

Dalla produzione (raffinerie) alla distribuzione settoriale provvedevano le Ferrovie dello Stato. Per la distribuzioe locale provvedevano piccole ditte, decine e decine, dislocate nella città di Milano, con mezzi più o meno abbinati ad autocisterne singole e/o autocisterne con rimorchio e semirimorchio.

L’esistenza delle “Pese Pubbliche” nei quartieri periferici di Milano (tra le quali quella di Via Ettore Ponti) aveva ragione d’esistere proprio per la distribuzione locale di combustibili liquidi o solidi (solidi come il carbone o altri prodotti).

Limitatamente al quartiere Barona, molti ricorderanno la Ditta Luigi Neri Combustibili. Una Ditta di piccole dimensioni (a livello di organico, un solo conduttore di autocisterne, qualche dipendente nella parte amministrativa e contabile e di registri di pesatura, carico e scarico combustibili). Questta Ditta venne registrata all’Ufficio Centrale Brevetti per Marchio d’Impresa (nel lontanissimo 29 Gennaio 1959).

Registro d'impresa Luigi Neri Combustibili, Milano Barona, Via A.Binda, archivio centrale dello stato, registro del 1959. (copia cache google https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjAg-qD9L7jAhWB16QKHevlBLUQjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fdati.acs.beniculturali.it%2Foad%2FuodMarchi%2FMR143281&psig=AOvVaw2EBmyM0ivzqWI3xGdrKAGx&ust=1563549640255971)ust=1563549640255971)

Registro d’impresa Luigi Neri Combustibili, Milano Barona, Via A.Binda, archivio centrale dello stato, registro del 1959. (copia cache google https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjAg-qD9L7jAhWB16QKHevlBLUQjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fdati.acs.beniculturali.it%2Foad%2FuodMarchi%2FMR143281&psig=AOvVaw2EBmyM0ivzqWI3xGdrKAGx&ust=1563549640255971)ust=1563549640255971)

L’ubicazione del piccolo fabbricato ospitante la sede legale Luigi Neri Combustibili (Barona) esiste ancora, in stato di abbandono da oltre 30 anni (immagine sottostante)

Barona, Via A.Binda 14 a confine delle pertinenze del civico 16. Ex uffici legali e di amministrazione ditta Luigi Neri (fabbricato inutilizzato da decenni). 15-07-2019

Barona, Via A.Binda 14 a confine delle pertinenze del civico 16. Ex uffici legali e di amministrazione ditta Luigi Neri (fabbricato inutilizzato da decenni). 16-07-2019

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

La circolazione delle autocisterne “Luigi Neri” (di color bordeaux con banda orizzontale bianca) si concluse verso gli anni ’80 del 1900 (quanto meno a livello di trasporto combustibili prelevati dagli scali ferroviari, come quello di San Cristoforo per poi essere distribuiti nei condomini e nelle aziende localizzate nel sud ovest milanese e dell’interland circostante). Dalla seconda metà degli anni ’80 non si sono più viste circolare le autocisterne L. Neri, veicoli contraddistinti dalla tipica colorazione bordeaux scuro con una banda bianca orizzontale. Non è dato sapere se dopo tale periodo la ditta L. Neri proseguì la propria attività nella distribuzione, a breve distanza, di combustibili… oppure la medesima ditta chiuse definitivamente le proprie attività. La piccola area di parcheggio antistante gli ex uffici è oggi utilizzata come parcheggio di automobili dal personale di aziende limitrofe.

L’area era molto piccola e di difficile manovra e parcheggio per autocisterne con rimorchio.

Infatti le aree di sosta e parcheggio di tale ditta non si limitavano a quella ritratta nell’immagine (probabilmente per le locazioni transitorie di aree aperte o chiuse dove sostare le autocisterne).

Luigi Neri Combustibili possedeva una autocisterna FIAT 682 (con rimorchio) e una autocisterna IVECO con motrice (senza rimorchio) della quale non si possiedono immagini complete.

Il veicolo con rimorchio aveva un aspetto simile a quello ritratto nella foto sottostante

La motrice poteva essere un FIAT 682 dall'aspetto non molto dissime da quello ritratto ed il rimorchio autocisterna, rispetto a quello visibile nell'immagine, era lievemente più lungo (3 assi). Nella portiera di destra (il lato guidatore era a destra) appariva la ragione sociale del trasportatore di combustibili, ovvero Luigi Neri.

La motrice dell’autocisterna L. Neri (con rimorchio) era simile ad un FIAT 682 dall’aspetto non molto distante da quello ritratto nell’immagine. Il rimorchio autocisterna, rispetto a quello visibile nell’immagine, era lievemente più lungo (con 3 assi al posto di 2). Nella portiera di destra (il lato guidatore, negli autocarri prodotti negli anni ’50 e ’60, era sul lato destro della motrice) appariva, stampigliata, la ragione sociale del trasportatore di combustibili.

Il secondo ed ultimo veicolo di trazione per trasporto carburanti era, come accennato, un IVECO, serie non identificabile, (3 assi, uno anteriore, due posteriori, unica cisterna) senza rimorchio, presumibilmente acquistato (per rifornimento di piccole aree residenziali) nella metà degli anni ’70, di potenza tale da non essere utilizzabile per l’aggancio e la trazione di semirimorchi o rimorchi.

La ditta Luigi Neri, come accennato, per ragioni proprie (forse per lo scarso spazio disponibile negli interni condominiali di Via A. Binda 14), si avvalse di aree di posteggio alternative delle poprie autocisterne presso un capannone (oggi non più esistente) sito in Via Ambrogio Binda 16 (identificato nell’immagine sottostante ALIFOTO ’75), confinante con le pertinenze di Via A. Binda 14.

L Neri Binda

Barona, Via A. Binda 16. 15 Luglio 2019, area che un tempo ospitava un capannone (oggi demolito) utilizzato, anche, come area di sosta delle autocisterne Luigi Neri.

Barona, Via A. Binda 16. 16 Luglio 2019, area che un tempo ospitava un capannone (oggi demolito) utilizzato, anche, come area di sosta delle autocisterne Luigi Neri.

Una terza area condivisa con la ditta Facchini (di Via Ettore Ponti 62), a cavallo degli anni ’70 e ’80, era ubicata a ridosso delle pertinenze dell’ex Fornace Biella di Via G. Watt, e del Giardino d’infanzia (ex Richard Ginori, di Via G. Watt 39) e dell’area di servizio ex FINA di Via Santa Rita da Cascia 15 (immagine sottostante).

Facchini-Neri 1975 Watt Ettore Ponti 62

Isolato compreso tra Via A.Binda, Via G. Watt, Via Ettore Ponti e Via Santa Rita da Cascia-Ohm, Maggio 1975.

Milano Barona 1978 circa. Area parcheggio veicoli Facchini F e Luigi Neri a ridosso dell'ex Fornace Biella, Giardino d'infanzia di Via Watt, isolato compreso tra le vie Santa Rita, Ettore Ponti, Watt e Ambrogio Binda.

Milano Barona 1978 circa. Area parcheggio veicoli Facchini F e Luigi Neri a ridosso dell’ex Fornace Biella, Giardino d’infanzia di Via Watt, isolato compreso tra le vie Santa Rita, Ettore Ponti, Watt e Ambrogio Binda.

Verso la metà degli anni ’70 il rimorchio cisterna Luigi Neri lo si vedeva posteggiato, durante i fini settimana, anche lungo la Via Ettore Ponti, qualche decina di metri (direzione Piazza Bilbao) dalla ex ditta CO-MA (aeromodellismo e giocattori) di Via Ettore Ponti 12.

Ad onor della cronaca la Via Ambrogio Binda, negli anni ’50, fine ’60, annoverava un non molto gradito (ai residenti) deposito di carbone combustibile (con annesso un serbatoio interrato di Nafta) sito al civico interno 3/B della via (in pratica annesso ad una piccola corte demolita nel 1969 per lasciare spazio all’attuale condominio di Via Binda 3/A, completato verso il 1970).

Il deposito era gestito dalla Ditta Manfredi (nel 1970 trasferitasi a Corsico poi a Buccinasco), precedentemente proprietaria dei terreni dove sorsero, verso il 1957, i lotti condominiali ai civici 3 e 5 della medesima via. Autocisterne con rimorchi popolavano la Via A. Binda tra gli anni ’50 e ’60 ’70 del 900.

_____________

Alcuni chiarimenti nel merito delle foto sat effettuate sulla regione Lombardia (in realtà lungo l’intero settore settentrionale dell’Italia) nell’anno 1975.
Tali immagini, qualificate come riprese con aeroplani (da un web istituzionale della Lombardia) possono essere soggette a diversa interpretazione. Ad essere sinceri, nel medesimo sito, sono definite foto aeree aeronautiche anche quelle di analoga copertura geografica, effettuate nel 2012 (trattasi di foto satellitari).
Ora dipende da che cosa si intenda per foto aeree.

Le foto satellitari si distinguono per errori prospettici (riscontrabili nei palazzi più alti quando l’ingrandimento viene spinto al massimo possibile) sintetizzabili in distorsioni geometriche introdotte dalla curvatura terrestre rispetto al disallineamento (angolo di parallasse) in cui giace il piano di ripresa del satellite. Le immagini satellitari coprono superfici lineari di oltre 150 km (il Landsat circa 180 km), ampiezze impossibili da raggiungere con gli aerei. Quindi l’elemento di distinzione (rispetto alle foto riprese da aeroplani) è il grado di risoluzione minima (massima dimensione di copertura) molto più ampio e ben riscontrabile nelle foto satellitari (nelle quali è molto più ampio) rispetto a quello ripreso dagli aeroplani (nelle foto effettuate dagli aeroplani non è possibile inquadrare in un solo fotogramma l’intera città di Milano e/o nemmeno, vista la minore quota di sorvolo, vasti settori di una regione prossimi e superiori ai 150 km lineari, settori fotografati indipendentemente l’uno dall’altro). Più correttamente sarebbe anche possibile riprendere, con un singolo frame, l’area urbanizzata di Milano, tramite aerei. La differenza che distingue i due casi (quanto meno verso gli anni ’70) consisteva nel fatto che le ottiche “civili” a bordo degli aerei non potevano scattare in una sola volta differenti gradi di ingrandimento delle aree urbane e inurbanizzate, cosa invece possibile per i satelliti (quanto meno era possibile per le ottiche di ripresa a bordo dei satelliti nati da un misto di collaborazioni militari e civili, ottiche che con un solo scatto impressionavano, tramite dispositivi ottici paralleli, decine e decine di fotogrammi con gradi di ingrandimento differenti (effettuati dalla stessa ripresa), modalità molto più limitata per le riprese aeronautiche (come riscontrabile nelle ortofoto del 1950, ’65 circa, ’72). Gli aerei, per riprendere dettagli più nitidi dovevano ripetere il sorvolo in più riprese, cosa non necessaria per i satelliti che con un solo “scatto” copriva, con diversi gradi di ingrandimento, settori di oltre circa 32400 m^2 (circa 179 volte la città di Milano).

Un esempio matematico (estremizzato, inevitabilmente rozzo e con ampi margini di incertezza di calcolo… essendo un calcolo trigonometrico applicabile a oggetti piani di superficie circolare piuttosto che da superfici costituite da altre forme geometriche regolari o meno che siano…) cercerà di togliere alcuni dubbi nel merito che il livello di copertura geografica e di proporzioni dei territori fotografati nel progetto ALIFOTO 1975 non poteva essere gestito da un aereo ma solo da un satellite (nel periodo storico, viste le alleanze NATO, il satellite poteva essere solo il Landsat).

Analizzando le proporzioni fotografiche del minimo ingrandimento possibile… ovvero la massima ampiezza reale possibile (nel 1975) della Città di Milano (nei suoi confini amministrativi) che doveva essere simile a quella attuale, ovvero circa 180 km^2 (in misura lineare media, da ovest a est e da nord a sud, circa 15 km = 15000 m). In ortofoto, nel minimo ingrandimento possibile (corrispondente alla massima ampiezza angolare ripresa, comprendente oltre 1/3 della Regione Lombardia), misuriamo, per l’area urbana di Milano, circa 1,5 cm di lato.

Il calcolo puo’ essere ripetuto, convertendo i mm lineari in gradi, l’ampiezza lineare della citta’ di Milano misurata nella foto, ampiezza lineare apparente con un lato di circa 15 mm = 0.843750°

h = coseno (0.843750 °)*(15000 m/0,015 m) = 999.891 m = circa 1000 km (quota di ripresa)

Se il procedimento fosse affidabile saremmo nel mezzo delle quote orbitali LEO (sat a bassa quota orbitale), comprese tra 160 e 2000 km.

Un simile ingrandimento (circa 1,5 cm di lato per l’area urbanizzata di Milano) in una immagine, più o meno scansita e rielaborata a posteriori, indica che la quota di ripresa non puo’ essere aeronautica (di qualche decina di km massimo) ma quella tipica dei satelliti artificiali.

La foto sottostante è stata ritagliata apparendo molto più piccola del reale. La superficie coperta dal frame (non incluso) è pari a quasi 1/3 dell’estensione di Regione Lombardia.

Immagine

L’area di Milano inquadrata in un frame che non puo’ corrispondere a riprese aeree (per via del ridotto margine di risoluzione e di una corrispondente ampia dimensione dell’area ripresa, contenibile anche 180 km in linea d’aria) valori impossibile da raggiungersi con foto aeronautiche… per il periodo della metà degli anni ’70. Indipendentemente che il frame sia stato riassemblato e fotoritoccato in forma digitale (per eliminare i margini di congiunzione delle singole aree di ripresa dei frame contigui). un dettaglio cosi’ particolareggiato ed esteso della superficie terrestre su scala regionale, esclude, quindi, un campionamento aereonautico e propone quello satellitare. Per i riquadri ingranditi della Città di Milano, sono state rimosse (dalle società che gestirolo l’acquisizione dei fotogrammi) le aree di scalo ferroviario (Centrale, Garibaldi, Porta Vittoria Rogoredo) quasi ad indicare che l’origine delle immagini deriverebbe da collaborazioni misto civili militari tra gli enti che hanno acquisito le immagini geografiche dei satelliti Landsat (per il nord Italia) e la Nazione che ne curava la messa in orbita e la operatività (USA). Del resto anche i servizi GPS attuali sono gestiti da satelliti e brevetti militari dell’esercito degli Stati Uniti d’America e le convenzioni di utilizzo non si discostano molto da quelle di decenni fa.

______________

Immagine satellitare Landsat Maggio 1975.

Milano Barona-Giambellino.

Cavalcavia Don Lorenzo Milani in costruzione.

Si nota la posa discontinua dell’impalcato stradale del cavalcavia, ancora assente tra la verticale dell’Alzaia Naviglio Grande ed i primi 100 metri circa di Viale Richard.

Landsat 1975 Cavalcavia Don Luigi Milani

Milano Maggio 1975, Barona San Cristoforo-Giambellino. Immagine satellite Landsat del Cavalcavia Don Lorenzo Milani in costruzione.

Foto satellitare di rilievo regionale di Viale Famagosta-Piazza Miani (Barona) risalente alla primavera approssimata tra gli anni 1974-75 (questa non è una aerofoto del 1963-65 ma una acquisizione satellitare in scala di grigi, forse anche in componente Infrarossa per via delle diverse colorazioni tra aree erbose e aree boschive, ovviamente non inquadrate in questo ritaglio).

Nella foto si distingue Piazza Miani e Viale Famagosta ultimato meno di 10 anni prima, con 3 corsie per senso di marcia, comprese tra la fine dello sparitraffico a ridosso di Piazza Miani sino all’incrocio con Via San Vigilio, ridimensionate a 3 corsie ridotte (nel 1983 circa) con l’implementazione di uno spartitraffico centrale “New Jersey”, corsie oggi ulteriormente ridotte a una sola corsia (ampia) senza linea di mezzeria (per le automobili) + una ampia seconda corsia preferenziale per bus e taxi (limitatamente nella direzione verso Piazza Miani), mentre nella direzione Miani-San Vigilio permane una ripartizione ridotta a 2 corsie automobilistiche + corsia preferenziale per bus e taxi. Nella ellisse gialla è evidenziata una vettura filoviaria della storica linea 95 (Rogoredo FS-Modica Miani, 1967-77), riconoscibile dalla presenza dei supporti mobili per le aste di captazione elettrica e carena protettiva dei giunti mobili dei trolley. Possiamo anche notare un ‘autobus linea 74 imboccare Piazza Miani, dal lato opposto del Viale, in direzione via Biella. E’ ancora presente l’anello tramviario del capolinea Miani della linea 12, soppressa qualche anno prima.

Pur essendo una foto poco dettagliata… (a bassa risoluzione) rappresenta un notevole tuffo nel passato e un certo nodo alla gola…

Viale Famagosta-Piazza Miani Maggio 1974-75______________

Nei prossimi giorni, nell’articolo dedicato al Quartiere Barona, approfondimenti inrerpretativi nel merito degli spazi,delle vie, dei numeri civici (non meno di tre), utilizzati (negli anni ’59-’60-’70-’80) dalla ex ditta Luigi Neri Combustibili.

Milano 1990/92 circa. Barona, Piazza Bilbao angolo Via Ettore Ponti. Ex area deposito carburanti Victoria, successivamente adibita a deposito in cisterne GPL.

Milano 1990/92 circa. Barona, Piazza Bilbao angolo Via Ettore Ponti. Ex area deposito carburanti Victoria, successivamente adibita a deposito in cisterne comburenti (presumibilmente GPL)

Milano Barona 1978 circa. Area parcheggio veicoli Facchini F e Luigi Neri a ridosso dell'ex Fornace Biella, Giardino d'infanzia di Via Watt, isolato compreso tra le vie Santa Rita, Ettore Ponti, Watt e Ambrogio Binda.

Milano Barona 1978 circa. Area parcheggio veicoli Facchini F. e Luigi Neri (rimorchio a 3 assi) a ridosso dell’ex Fornace Biella (nel periodo un cascinale ancora occupato da persone), Giardino d’infanzia di Via G.Watt, isolato compreso tra le vie Santa Rita, Ettore Ponti, Watt e Ambrogio Binda. L’immagine ritrae un’autoclave della ditta Facchini con un rimorchio autocisterna della ditta Luigi Neri. Le palazzine sullo sfondo corrispondono al condominio di Via Santa Rita da Cascia 13.

Barona, Via A. Binda 16. 15 Luglio 2019, area che un tempo ospitava un capannone (oggi demolito) utilizzato, anche, come area di sosta delle autocisterne Luigi Neri.

Barona, Via A. Binda 16. 16 Luglio 2019, area che un tempo ospitava un capannone (oggi demolito) utilizzato, anche, come area di sosta delle autocisterne Luigi Neri.

Barona, Via A.Binda 14 a confine delle pertinenze del civico 16. Ex uffici legali e di amministrazione ditta Luigi Neri (fabbricato inutilizzato da decenni). 15-07-2019

Barona, Via A.Binda 14 a confine delle pertinenze del civico 16. Ex uffici legali e di amministrazione ditta Luigi Neri (fabbricato inutilizzato da decenni). 16-07-2019

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

______________

Prosegue la Saga del : “ti giro ufficialmente la foto” tra Milano Sparita Skyscrapercity e la pagina facebook più commerciale d’Italia, Milano Sparita (e da dimenticare) Facebook

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.1848559828524363/2466570473389959/?type=3&eid=ARCasrMu6UEbtm3SCOTN1W5NPquUxwvUmGjMNSSSAsCqOzB32pJgyBhUP5942L8Ti0135yxMLGuqqN9a&__xts__%5B0%5D=68.ARCYNLZlFRVGgiyb4td58TozH5dEvyzmmg9Ruz0vjz-brVT2YwZAviV-G0xBc67zqS-eOLYnc8xtI-h1YzcFMYQ0m3FbmD3bAiXlkN4E00cOohQRuqWVD7iPO_3k4ixKErNY6-nO_iNip8XmQH6oQ-NffDoTudvjPTBbNqSeHz64e-6yHFpIZgr5lIgKIL6D3WX1oQR1cF4A4BPhEZ9gzJHJzoOXFPOZ1sJXLIIjr15IUyyoXBcF5_Tq1SosOnBxLS8ZfenNR1Fd_1mFvVe41i_YGkoy7OBedovZ38uifGaxCz-B-MvdWRngokbtSbwVM7DGQkvuur8r0gq3-cmV8I8nHQ&__tn__=EEHH-R

trattasi di donazioni Caritas che Milano Sparita SSC effettua ai bisognosi della California…bisognosi di immagini e didascalie… come l’aria che gli autori di Milano Sparita (e da dimenticare) Facebook (ed altre pagine Fbook derivate, destinate ai quartieri) abbisognano di respirare… (foto e testi sono il loro ossigeno…) per creare posti di lavoro negli USA, nella fattispecie in California a Mountain View dove Zuckerberg fa stampare libri di Milano e Quartieri e dove perpepisce i pacchi viveri Caritas erogati da ignoti e generosi filantropi milanesi…(concedete questo sarcasmo fisiologico…). Dopo i tram “1928 ATM” di Milano, Milano medesima e i milanesi donano, alla California, centinaia di migliaia di immagini da sfruttarsi in Facebook, Instagram e Twitter.

Per prevenire queste cose sarebbe sufficiente “marchiare” l’immagine con l’url del web da dove viene pubblicata… ma ci si chiede (anche) come mai le immagini del sito Lagobba.it, generalmente tutte “marchiate” (impossibili da scaricare, alcune protette da Copyright) non lo siano, invece, nei post delle varie Milano Sparita… forse c’è qualche tintoria che smacchia gli abiti macchiati ?

Non sono stati elevati gli strali di…. “al ladro al ladro” (da parte degli “amici” di Milano Sparita Skyscrapercity)… strali solitamente elevati a pieni polmoni (e ugole) contro questo sito (un web dilettantistico che ha tolto il sonno a tali personaggi…).

Un motivo in più per snobbare queste pagine Facebook e SSC.

_____________

Milano Ticinese 1900 circa. Il "Naviglio di Porta Genova" che collegava la Cerchia interna (verso l'attuale Via E. de Amicis verso Via Arena, tramite la "Conca di Viarenna" con la Darsena). Fonte : web fotografieincomune.comune.milano

Milano Ticinese 1900 circa. Il Naviglio di Porta Genova (Naviglio Vallone) che collegava la Cerchia interna con la Darsena (dall’attuale Via E. de Amicis verso Via Arena, tramite la “Conca di Viarenna”). Fonte : web fotografieincomune.comune.milano

Il Naviglio Vallone è stato interrato durante gli analoghi lavori di copertura della Cerchia dei Navigli tra il 1929 e il 1930.

Via Olocati Via Vallone 1900 circa

——————–

GIALLO DI IMANE FADIL:

I Fadil

PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO, MEDICINA LEGALE DI MILANO E ORDINE DEI GIORNALISTI:

FAKE NEWS DISINFORMATIVA PER NASCONDERE VERITA’ SCOMODE ?!

https://www.milanotoday.it/cronaca/morte-imane-fadil-cause-naturali.html

SI TEME CHE I GIORNALOTI MILANESI (da sempre ligi servitori dei “desiderata” della classe dirigente milanese, lombarda e nazionale) ABBIANO PRODOTTO, SU COMMISSIONE, UNA FAKE NEWS DI PESSIMO GUSTO: Imane Fadil non è stata avvelenata: la modella morta per una misteriosa malattia. Imane Fadil non sarebbe stata avvelenata: morta per cause naturali“

IL TITOLO SI COMMENTA DA SOLO (per il contenuto illogico dove ad una affermazione segirebbe la negazione della medesima) !

Non esistono perizie autoptiche degne di essere considerate tali come quelle nelle quali si verbalizzi che una persona muore per cause naturali … quando NON SAREBBERO NOTE LE CAUSE PATOLOGICHE “NATURALI” (che avrebbero determinato la morte fulminante di un giovane soggetto di sana costituzione).

Gli avvelenamenti (contaminazioni da decadimento Alfa) da POLONIO si distinguono per non lasciare tracce biologiche e biochimiche nei tessuti ed organi umani (esattamente come sarebbe avvenuto per il “giallo” della morte di IMANE FADIL).

Una breve descrizione degli effetti da contaminazione da Polonio.

Il Polonio 84, semimetallo radioattivo, infuso in alimenti e bevande (solitamente con “vettori” costituiti da metalli pesanti a dosi infinitesimali) genera contaminazione da decadimento nucleare Alfa.

Il decadimento Alfa del Po 84 emette particelle (protoni e neutroni costituenti il nuclei degli atomi). Se contaminante le molecole dei tessuti biologici, l’emissione di Particelle Alfa contribuisce a indebolire le energie di legame atomico e molecolare.

Tradotto in parole semplici: Degenerazione e distruzione rapida dei tessuti e organi (dal midollo osseo agli organi dove si accumulano i metalli pesanti, come il fegato).

Il Polonio (vedasi il principio di conservazione energia/massa e l’equivalenza tra le due grandezze) emette radiazioni ionizzanti (raggi Gamma) in percentuali talmente basse da essere assimilabili ai livelli di radioattività naturale.

Chi viene contaminato da tale semimetallo non è vittima di effetti da radiazioni ionizzanti ma dagli effetti di disintegrazione tessutale prodotti dal decadimento “corpuscolare” Alfa (emissione di protoni e neutroni). I quadri clinici sono simili, anche se molto più rapidi e nefasti… di quelli tipici delle sindromi degenerative e/o sindromi autoimmuni (e sindromi di Pancitopenia).

Quadro patologico molto simile a quello sofferto da IMANE FADIL che in questi mesi, DA MORTA, è stata soggetta ad un linciaggio (mediatico) diffamatorio… pesantissimo … da parte degli organi di informazione (stampa,RAI, MEDIASET, LA 7, etc…) e anche sui social… descritta come una sorta di bigotta paranoica e visionaria che vedeva e parlava con Satana…che avrebbe praticato una sorta di suicidio (con sostanze tossiche) per simulare un avvelenamento di natura cospirativa alla sua persona.

Un ultimo dettaglio sui contenuti diffamatori a danno di un cadavere che non puo’ più difendersi.

Nella Villa di Arcore… il Sig. Berlusconi, negli anni ’90, fece allestire, nei sotterranei, una sorta di mausoleo esoterico, decorato da figure e simboli anche richiamanti il Satanismo, simboli e allestimenti che possono urtare persone di fede cattolica. Gorbaciov nel 1993 e successivamente Putin, rimasero impressionati da tale mausoleo “esoterico”.

IMANE FADIL venne, indubbiamente, suggestionata ed impressionata da certi ambienti (ad ispirazione “Satanista”) di un imprenditore che negli anni ’70 e ’80 frequentava la P2, una loggia massonica ad indirizzo sicuramente commerciale, finanziario, neo fascista, neo liberista, ma anche di ispirazione stragista e satanista (gli scettici possono cercare in rete tutti gli approfondimenti necessari).

MORALE (della presunta Fake News) ?

Morte per motivi ignoti ! (che escludono sia le cause naturali che le cause dolose, malgrado si faccia credere che l’assenza di una causa patologia naturale corrisponda all’assenza di eventi dolosi).

Si cerca di nascondere la verita ?

Si teme di si… qualcuno (che a Settembre compirà, per nostra disgrazia… 83 anni… quasi fosse “votato” all’eternità… vicino a Monza) potrebbe essere molto informato della vicenda.

IMANE FADIL ha, probabilmente, dato fastidio a qualcuno…

§§§§

50enario USA-NASA sulla Luna ?

Dopo la FAKE NEWS sulla improbabile “morte naturale” di IMANE FADIL… passiamo alla più grande FAKE NEWS su scala planetaria prodotta dalla NASA, dagli USA, dalla CIA…(nella storia del genere umano) tra il 1969 e il 1972.

Nessun astronauta americano mise piede sul satellite naturale terrestre.

Le motivazioni storiche e tecnologiche sono moltissime.

…In massima sintesi e semplificazione:

La NASA venne fondata tra il 1959/60, con grande ritardo rispetto alle missioni compiute dall’agenzia spaziale sovietica… e senza alcuna esperienza pregressa in ambito aerospaziale. Nacque su volontà del Presidente USA John Fitzgerald Kennedy in seno ad un rifacimento di immagine internazionale di una superpotenza contestata per la sua natura guerrafondaia e imperialista (vedesi anche la Guerra del Vietnam). Colui che si inventò la “favola” dell’uomo sulla Luna (Kennedy) ignorava, in buona parte, i limiti tecnologici INSORMONTABILI esistenti mezzo secolo fa, come oggi, e probabilmente anche per il mezzo secolo a venire (nel 2069 si celebrerà il Centenario degli USA sulla Luna… MA con buona probabilità nemmeno in quel remoto futuro l’uomo sarò ancora riuscito in tale impresa, tutt’oggi mai realizzata malgralo le fandonie narrate a livello planetario dai mezzi di informazione e dai social net)

L’ingegneria USA, a partire dal 1959, copiò, in tutto e per tutto, la tecnologia sovietica, quella che permise, tra il 1957 e buona parte degli anni ’60, la messa in orbita di satelliti artificiali (a partire dallo Sputnik) e dei primi cosmonauti sovietici in orbita stazionaria intorno alla Terra.

Nel 1969 le tecnologie aerospaziali della NASA non erano pronte (nè mature) per affrontare i rischi di una impresa (ai limiti della fantascienza) del genere. I collaudi del LEM furono, negli anni precedenti, fallimentari e non vi erano le competenze tecnologiche per inviare un equipaggio sul suolo lunare e fare ritorno sulla Terra. Ovviamente nemmeno l’URSS era in grado di realizzare una simile missione… ma la ex superpotenza comunista non si prefisse mai un simile progetto fantascientifico.

L’evento fu pura fiction… la prima FAKE NEWS su scala planetaria antecedente all’avvento di Internet.

Qualche miliardo di esseri umani, centinaia di milion i di telespettatori, credettero nel falso mito di una impresa che divenne subito storia epocale, millenaria… per via della buona fede dimostrata da centinaia di milioni di persone (che per il solo fatto che un simile evento potesse essere trasmesso dalla televisione… comportava… l’assoluta veridicità dell’impresa).

Una bugia alla quale credettero e credono tutto’oggi credono miliardi di persone…

UNA BUGIA DIFFUSA SU SCALA GLOBALE …DIVENTA STORIA MILLENARIA…

Reti televisive (RAI, LA 7, MEDIASET, etc…) e social network come Yahoo, Quora e anche Facebook e Twitter e Google… celebrano, in queste settimane, l’evento mai avvenuto… considerandolo assolutamente vero e come una pietra miliare ed epocale della storia vincente dell’imperialismo politico, tecnologico e capitalistico USA… ma si tratta di disinformazione e di subordinazione al potere Atlantistico esercitato dagli USA.

Nella, ormai, decennale diatriba… tra “complottisti lunari” e “omologati lunari”… si deve concludere che… nè i “complottisti” nè i “conformisti” sarebbero in grado di dimostrare che l’allunaggio fosse falso e soprattutto che fosse reale. Questo web opta per la prima ipotesi… questo in conseguenza dell’esperienza maturata da molti “miti” contemporanei basati su falsi storici e bufale (fake news storiche) nei quali gli Stati Uniti d’America si resero e si rendono tutt’oggi protagonisti per affermare la loro supremazia globale e per giustificare guerre e invasioni militari. Vedasi l’11 Settembre 2001, le false bombe nucleari di Saddam Hussein, la stessa Pearl Harbor (una simulazione di attacco aereo giapponese finalizzata all’utilizzo di bombe termonuclari durante la Seconda Guerra Mondiale)… Coloro che pubblicano manuali sulle foto terrestri dalla Luna… dovrebbero riflettere sui rischi di diventare complici di una bufala storica senza precedenti nella storia dell’umanità.

Milano 20 Luglio 1969. Prime ore del mattino durante la diretta notturna (seguita in un bar milanese con un televisore allestito tra i tavolini posti sul marciapiede) della Missione Apollo 11 che ufficialmente consacrava il primo sbarco dell'uomo sul satellite naturale terrestre. L'ultima missione avvenne nel 1972 (Apollo 17). Verso il 1976, negli USA, vennero stampati e venduti libri (co-redatti da ex ingegneri della Aerojet Rocketdyne, la principale ditta appaltatrice delle missioni lunari NASA) dove si mise in discussione la veridicità dell'evento. La diatriba è in corso ancora oggi e non mancherebbe alcuni validi argomenti a favore dei cosiddetti "complottisti lunari". A distanza di mezzo secolo nessuna delle due fazioni (NASA e complottisti) è in grado di dimostrare, nell'ordine, che sulla Luna gli USA ci andarono realmente o, viceversa, non ci andarono mai ... con un eventi etichettato come la più grande fiction mediatica e televisiva su scala planetaria. Ci andarono o no ? Un segreto che tutt'oggi non ha risposte certe. Fonte fotografica VOGUE

(post dell’Agosto 2018) Milano 19/20 Luglio 1969. Prime ore del mattino durante la diretta notturna (seguita in un bar milanese con un televisore allestito tra i tavolini posti sul marciapiede) della Missione Apollo 11 che ufficialmente consacrava il primo sbarco dell’uomo sul satellite naturale terrestre. L’ultima missione avvenne nel 1972 (Apollo 17). Verso il 1976, negli USA, vennero stampati e venduti libri (co-redatti da ex ingegneri della Aerojet Rocketdyne, la principale ditta appaltatrice delle missioni lunari NASA) dove si mise in discussione la veridicità e credibilità dell’evento. La diatriba è in corso ancora oggi e non mancherebbe di alcuni validi argomenti a favore dei cosiddetti “complottisti lunari”. A distanza di mezzo secolo nessuna delle due fazioni (NASA e complottisti) è in grado di dimostrare, nell’ordine, che sulla Luna gli USA ci andarono realmente o, viceversa, non ci andarono mai … con un evento etichettato come la più grande fiction mediatica e televisiva su scala planetaria mai avvenuta. Ci andarono o no ? Un segreto che tutt’oggi non ha risposte certe … ma il dubbio si farebbe sempre più concreto… Fonte fotografica VOGUE

§§§§§§§§§

Brevetto Registrato Marchio d’impresa della Ditta Luigi Neri Combustibili di Via A.Binda, depositato nel 1959.

Registro d'impresa Luigi Neri Combustibili di Via Binda 1959. (copia cache google https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjAg-qD9L7jAhWB16QKHevlBLUQjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fdati.acs.beniculturali.it%2Foad%2FuodMarchi%2FMR143281&psig=AOvVaw2EBmyM0ivzqWI3xGdrKAGx&ust=1563549640255971)

Registro d’impresa Luigi Neri Combustibili, Milano Barona, Via A.Binda, archivio centrale dello stato, registro del 1959. (copia cache google https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjAg-qD9L7jAhWB16QKHevlBLUQjB16BAgBEAQ&url=http%3A%2F%2Fdati.acs.beniculturali.it%2Foad%2FuodMarchi%2FMR143281&psig=AOvVaw2EBmyM0ivzqWI3xGdrKAGx&ust=1563549640255971)

_______________

Riferimenti storici: https://www.clubmilano.net/2018/02/borgo-dei-furmaggiat-corso-san-gottardo/

Milano primo decennio del 900. Ticinese, Corso San Gottardo ed il cosiddetto "Borgo dei furmaggiat". Sulla destra la palazzina che un tempo ospitava uno stabilimento di confezionamento burro. Nel 1900 e primi 1900 il quartiere si distingueva per una attività di "stagionatura" formaggi (probabilmente anche il "Grana Padano", dal dopoguerra prodotto solo in Emilia) prodotti nel sud di Milano, inclusi gli ex borghi e comuni limitrofi, come Rozzano. Fonte fotografica e storica https://www.clubmilano.net/2018/02/borgo-dei-furmaggiat-corso-san-gottardo/

Milano, primo decennio del 900. Ticinese, Corso San Gottardo ed il cosiddetto “Borgo dei furmaggiat”. Sulla destra la palazzina che un tempo ospitava uno stabilimento di confezionamento burro. Nel 1800 ,sino ai primi del 1900, il quartiere si distingueva per una attività di “stagionatura” formaggi prodotti nel sud di Milano (probabilmente anche il “Grana Padano”, dal dopoguerra prodotto esclusivamente in Emilia), inclusi gli ex borghi e comuni limitrofi di Milano, come Rozzano. La stagionatura di forme di formaggio, proveniente dalle cascine casearie a sud di Milano, veniva effettuata nelle cantine seminterrate (dette CASERE) delle case di ringhiera che si affacciavano lungo i Navigli e lungo lo stesso Corso ed all’interno del quartiere Ticinese. Le CASERE vennero messe al bando dalle autorità sanitarie negli anni ’60, perchè considerate anti igieniche. Questa decisione, volontariamente o meno, favorì l’industria casearia a discapito della piccola produzione e con essa anche la vendita, progressivamente migrata verso la grande distribuzione. Fonte fotografica e storica : https://www.clubmilano.net/2018/02/borgo-dei-furmaggiat-corso-san-gottardo/

Milano Ticinese anni ’30-’40 (presunti). Botteghe lungo le corti di Corso San Gottardo (borgo dei furmaggiat). Casere e magazzii di stoccaggio, lavorazione e vendita prodotti alimentari di consumo primario. Fonte : https://www.clubmilano.net/2018/02/borgo-dei-furmaggiat-corso-san-gottardo/

Gaggiano (1970 circa). Via Roma lungo il Naviglio Grande.

Gaggiano (1970 circa). Via Roma lungo il Naviglio Grande (fracassi.net)

Gaggiano anni '50 del 900. Via Roma lungo il Naviglio Grande. (fonte,:web Fracassi.net)

Gaggiano (verso il 1960). Via Roma lungo il Naviglio Grande. (fonte :web Fracassi.net)

Quando Milano Sparita Skyscrapercity cerca di fare storia locale… ma toppa in diversi particolari… e gabba in altri…

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4991

@banzio scrisse (non sappiamo quanti multiaccount, gestiti da 4-5 pesone massimo, popolino quel forum che posta una media di 15 foto inedite al giorno, molte fagocitate da Milano Sparita e da ricordare Facebook di Forza Italia-PD-Lega )

“quando la città si riscaldava a gasolio. depositi sparsi un po’ in tutta milano, da ricordare per esempio gli autotreni che consegnavano da ‘neri combustibili’ in via binda 14 con passaggio millimetrico o il 690 di ‘viganò’ al 15 della stretta via lombardini… CAM aveva deposito a pero, sulla statale, ma il 690 è stato fotografato a torino, all’ingresso -visibile nella vecchia foto- dello stabilimento viberti in corso trapani angolo corso peschiera”

Per quanto riguarda la Via A. Binda, il deposito “LUIGI NERI Combustibili” era al 16 e non al 14, nell’area a ridosso della Cascina Corna (in realtà non era un deposito ma un semplice parcheggio di autocisterna con rimorchio). Questi errori e l’apparente maestria nel localizzare un’autocisterna a Torino in Corso Trapani non derivano, come cercano di apparire, da una loro eccellenza di tracciabilità storico fotografica individuale… ma dal possedere mauali e foto originali corredate da didascalie compilate direttamente dagli autori di foto, cataloghi, depliant aziendali e pubblicitari. Si fa presente che del deposito LUIGI NERI Combustibili, che faceva anche trasporto di comburenti e altri derivati dal petrolio prelevati e stoccati all’ex Deposito Victoria di Piazza Bilbao angolo Via Ettore Ponti e che effettuava pesate alla Pesa Pubblica di Via Ettore Ponti e che sversava in carri cisterna, presso lo scalo ferroviario di San Cristoforo in Piazza Tirana (carichi e scarichi), oltre che rifornire anche industrie e aziende di Corsico (come di Milano) in tale deposito (come accennato, in realtà un semplice parcheggio di autocisterne) i veicoli erano solo due, uno con rimorchio dei primi anni ’60 (di colore bordeaux con banda bianca) ed un secondo, privo di rimochio, un’autocisterna IVECO (anch’essa Bordeaux con banda bianca) acquistata verso la metà degli anni ’70. LUIGI NERI dismesse tale esercizio di trasporto carburanti e combustibili, verso il 1985.

Foto satellitare Google dell'area ex parcheggio e Ditta Luigi Neri Combustibili di Via Ambrogio Binda 16. Sono ovviamente passati più di 34 anni circa e individuare fabbricati, forse di pertinenza della Cascina Corna, dove erano ospitati gli uffici della ditta sopracitata, è impresa a dir poco ardua Nella foto sat si puo' comunque notare l'ampiezza dell'area rispetto al passo carraio del civico 14. Le autocisterne, al civico 16, avevano la possibilità di effettuare manovre tali da entrare in un senso e uscire, sempre, senza manovre di retromarcia (cosa invece non possibile nell'area corilizia del civico 14. Si notano i residui (al 16) di fabbricati demoliti e aree di delimitazione oggi non utilizzate. In tali spazi vi era la ditta di combustibili sopra citata. Se poi questa ditta apri' una sede legale al civico 14 non è dato sapere. Quello che è certo era l'accesso e l'uscita dal passo carraio del civico 16 di Via Binda.

* Foto satellitare Google dell’area ex parcheggio e Ditta Luigi Neri Combustibili di Via Ambrogio Binda 16. Sono ovviamente passati più di 34 anni circa e individuare fabbricati, forse di pertinenza della Cascina Corna, dove erano ospitati gli uffici della ditta sopracitata, è impresa a dir poco ardua (viste le massiccie demolizioni urbane della Milano degli ultimi 25 anni). Nella foto sat si puo’ comunque notare l’ampiezza dell’area rispetto al passo carraio del civico 14 (lato superiore della immagine) dove si constata che la ridotta dimensione dei carrai al 14 non permette (in apparenza) manovre utili ad autocisterne con rimorchio (compatibilmente con i decenni trascorsi e con possibili modifiche urbanistiche di tale interno condominiale. Le autocisterne, al civico 16, avevano la possibilità di effettuare manovre tali da entrare in un senso e uscire, sempre, dal lato motrice, senza essere costrette ad uscire in retromarcia (cosa invece non possibile nell’area cortilizia del civico 14). Si notano i residui (al 16) di piccoli fabbricati demoliti e preesistenti aree aperte di delimitazione oggi non utilizzate e in corso di riassetto nel periodo dell’immagine. In tali spazi vi era la ditta di combustibili sopra citata (che era molto modesta, dal fatturato apparentemente modesto, vista anche la vetustà e la scarsità dei veicoli di trasporto infiammabili in loro dotazione). Se poi questa ditta apri’ una sede legale al civico 14 (dove esistono dei seminterrati sede di alcune piccole attività imprenditoriali) non è dato sapere. Quello che è certo era l’accesso e l’uscita delle autocisterne dal passo carraio del civico 16 di Via Binda (più ampio di quello al 14). Ditte come quella indicata scomparvero verso la seconda metà degli anni ’80 per via della metanizzazione progressiva della Città di Milano.

Gli “”storici”” SSC ecellono nella localizzazione extraregionale… sovente toppano in quella Milanese…

Si rende noto che in questo web venne più volte fatto cenno delle autocisterne “Luigi Neri Combustibili” del quartiere Barona… quindi Milano Sparita SSC non ha scoperto nulla di nuovo, cose già esposte in questo web da anni…

Sull’accesso (negato a tutti, tranne a loro e le pagine Facebook correlate a libri stampati in California e venduti con Amazon) a tali archivi storici (probabilmente depositi comunali ai quali solo loro possono accedere) ne venne già scritto molto in passato… come si scrisse delle intimidazioni e degli insulti gratuiti…

Milano 1948. Galleria Vittorio Emanuele II. Ristorante Biffi. (autore Gian Battista Colombo).

Milano 1948. Galleria Vittorio Emanuele II. Ristorante Biffi. (autore Gian Battista Colombo).

Provincia di Milano immediato dopoguerra. Abbiategrasso. Tramvia Milano Abbiategrasso.

Provincia di Milano immediato dopoguerra. Naviglio Grande ad Abbiategrasso. Tramvia Milano-Abbiategrasso.

Milano 1890 circa. Tcinese verso Porta Romana. Via Molino delle Armi. (fonte fotografica : Portale Lombardia beni culturali),

Milano 1890 circa. Tcinese verso Porta Romana. Via Molino delle Armi. (fonte fotografica : Portale Lombardia beni culturali),

Milano 1920-30 circa, Ticinese. NaViglio Grande, Alzaia e Ripa a ridosso del Ponte dello Scodellino.

Milano 1920 circa, Ticinese. Naviglio Grande, Alzaia e Ripa a ridosso del Ponte dello Scodellino.

Milano 1947. Dazio di Crescenzago. (fonte: web Pratmarmilano)

Milano 1947. Dazio di Crescenzago. (fonte: web Pratmarmilano)

Milano 1972 Crescenzago (verso Quartiere Adriano). Piazza Costantino. (fonte: pratmarmilano.it)

Milano 1972 Crescenzago (verso Quartiere Adriano). Piazza Costantino. (fonte: pratmarmilano.it)

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-dal-dopoguerra-a-tangentopoli/

http://publish.lycos.com/milanobarona/milano-barona/

Milano Barona-San Cristoforo nel Febbraio 1958. Barconi in sfilata carnevalesca lungo il Naviglio Grande. Autore immagine Fedele Toscani, fonte: Archivio web Alinari.

Milano Barona-San Cristoforo nel Febbraio 1958. Barconi in sfilata carnevalesca lungo il Naviglio Grande. Autore immagine Fedele Toscani, fonte: Archivio web Alinari.

Milano 1963 Rogoredo. Via Giovanni Battista Cassinis, dopo l'innesto della Via Fabio Massimo, raccordo A1. Set di ripresa del film "ieri oggi domani" (Diretto da Vittorio de Sica con Marcello Mastroianni e Sophia Loren). Fonte :Abitare

Milano 1963 Rogoredo. Via Giovanni Battista Cassinis, dopo l'innesto della Via Fabio Massimo, raccordo A1. Set di ripresa del film "ieri oggi domani" (Diretto da Vittorio de Sica con Marcello Mastroianni e Sophia Loren). Fonte :Abitare

Milano 1963 Rogoredo. Via Giovanni Battista Cassinis, dopo l’innesto della Via Fabio Massimo, Raccordo A1. Set di ripresa del film “ieri oggi domani” (Diretto da Vittorio de Sica con Marcello Mastroianni e Sophia Loren). Fonte : Abitare

_____________

Milano Sparita SSC e le sue foto non localizzate ?

Questa immagine…

Martesana Melchiorre Gioia 1964è stata “RUBATA” a Milano Sparita Skyscrapercity (i furbetti hanno configurato il forum per impedire il salvataggio immagini col tast dx del mouse… i file salvati hanno un formato non riconosciuto… comunque una schermata salvata (tasto print) e Paint permettono l’acquisizione… in alternativa, dopo alcuni giorni è scaricabile da Bing e Yahoo immagini…)

Sembra che (sembra ovviamente… in apparenza… questi sono furbi e giocano di rimessa…) non capiscano a quale Naviglio appartenga la FIAT 1100/103 “burlada giò in del navili”….

In via speculativa (ma forse non troppo) dovrebbe (DOVREBBE) essere Via Melchiorre Gioia e il Naviglio della Martesana, prima della copertura. Il fotografo riprende l’immagine in direzione sud, Greco dovrebbe essere, invece, nella direzione alle spalle del fotografo.

Per quel poco di immagini (anni 60) di Melchiorre Gioia col Naviglio esistenti in rete, (con gli ovvi rischi di margine d’errore, anche clamoroso…), si potrebbe ipotizzare che l’incidente sia forse avvenuto all’incrocio Melchiorre Gioia con la Via Galvani (non sono disponibili in rete, immagini del ponte all’incrocio tra Via Tonale e Melchiorre Gioia, un secondo candidato alla localizzazione).

In pratica il ponte dove la 1100 si inabissò nel Naviglio della Martesana POTREBBE (dal distinguersi rispetto al DOVREBBE) essere quello evidenziato con una ellisse gialla nella immagine sottostante (purtroppo molto distante per distinguersi il profilo delle balaustre per averne una prova concreta).

Naviglio Martesana in Melchiorre Gioia, anni '60, in direzione ponticello Via Pola Via Galvani. fonte web ilcielosumilano

Naviglio Martesana in Melchiorre Gioia, anni ’60, in direzione ponticello di Via Galvani. fonte web ilcielosumilano

Ad una ulteriore ricerca è emerso che il ponte di Via Luigi Galvani (figura sottostante) aveva, negli anni ’60, balaustre differenti da quelle ritratte nell’immagine dell’incidente automobilistico (da notarsi la canalizzazione in cemento della Martesana preliminare alla copertura). Questo non esclude però, del tutto, che una delle intersezioni di Via Melchiorre Gioia, quando il naviglio era ancora aperto, fosse il luogo dell’incidente. La difficoltà a reperire immagini d’epoca che ritraggono tutti i ponti di intersezione non facilita la localizzazione.

Milano, 18/07/1961 Nella foto: lavori di copertura del Naviglio della Martesana @AF [419337]

Milano, 18/07/1961
Nella foto: lavori di copertura del Naviglio della Martesana
@AF [419337]

L’immagine dell’incidente non ritrae una roggia ma un naviglio di portata inferiore al Grande ed al Pavese (l’unico candidato sarebbe quello della Martesana).

In apparenza, in entrambe le foto (scattate in periodi ravvicinati), il ponte appare con un impalcato molto sottile, piano, ed il corso d’acqua sottostante è molto simile (anche nelle rive) in entrambe le immagini, sponde ricche di vegetazione erbosa, molto meno presente nelle canalizzazioni dei Navigli Pavese e Grande.

Ovviamente è una ipotesi che potrebbe anche essere sbagliata…sia chiaro !

Dopo verifiche si esclude anche il ponte (del periodo in esame) di Via Adriano, alla fine di Via Padova (la campata, nel lato inferiore, ha un profilo ad arco).

Parrebbe esserci qualche riscontro con Viale Lunigiana ma la definizione dell’immagine non permette una comparazione attendibile.

Ora attendiamo le “reazioni” (che non dovrebbero tardare a manifestarsi) dei diretti interessati.

Milano Porta Vittoria. "Bivio" tra le Vie Stella (dal 1920 circa Via Filppo Corridoni) e San Pietro in Gessate (successivamente Via C. Battisti). La presenza di linea aerea di alimentazione elettrica tramviaria indica che siamo post inizio elettrificazione EDISON (in sostituzione degli OMNIBUS SAO) 1893-1896. Non essendoci una datazione immagine, la medesima puo' essere collocata tra fine '800 e il 1910 circa (comunque non successiva al secondo decennio del 900). (fonte fotografica: web Lombardia beni culturali). Una nota: Questa foto venne pubblicata dal monopolio Skyscrapercity (il 90% delle immagini, in rete, di Milano "vintage" è passato da tale forum.... successivamente "riproposto nelle aree Facebook" il che rende molto difficile postare immagini che pur avendo, come fonte primaria, Lombardia beni culturali e altri siti internet, trovano una successiva pubblicazione nel forum Milano Sparita SSC).

Milano Porta Vittoria. “Bivio” tra le Vie Stella (dal 1920 circa Via Filppo Corridoni) e San Pietro in Gessate (successivamente Via C. Battisti). La presenza di linea aerea di alimentazione elettrica tramviaria indica che siamo post inizio elettrificazione EDISON (in sostituzione degli OMNIBUS SAO) 1893-1896. Non essendoci una datazione immagine, la medesima puo’ essere collocata tra fine ‘800 e il 1910 circa (più probabile il primo decennio del 900 visto il tempo di posa veloce dell’emulsione fotografica. I passanti appaiono nitidi e non mossi come nelle immagini di fine ‘800…comunque una datazione non successiva al secondo decennio del 900). (fonte fotografica: web Lombardia beni culturali). —-Una nota: Questa foto venne pubblicata dal monopolio Skyscrapercity lo scorso Novembre 2018 (il 90% delle immagini, in rete, di Milano “vintage” , è passato da tale forum…. successivamente “riproposto nelle omonime aree Facebook” il che rende molto difficile postare immagini che pur avendo, come fonte primaria, Lombardia beni culturali e altri siti internet, trovano una successiva pubblicazione nel forum Milano Sparita SSC). Pertanto questa immagine ha come fonte primaria http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3a130-0005807/ La fonte, pertanto, non è “RUBATA” dalle loro pubblicazioni (come invece sostennero essere pratica abituale, a danno di questo sito, alcuni mesi fa) . Questa immagine ha come fonte primaria internet :Lombardia beni culturali. Fatto degno di nota, questa foto sembra essere in possesso privato (viene menzionata una pubblicazione proprietaria) da parte di un ex utente Milano Sparita SSC che la pubblicò in formato originale contornato da cornice bianca e didascalia manoscritta.

Milano Porta Vittoria (datazione compresa tra il 1912-30 circa). Chiesa di San Pietro in Gessate e Via Chiossetto. (fonte : fotografieincomune.comune.milano)

Milano Porta Vittoria (datazione compresa tra il 1912-30 circa). Chiesa di San Pietro in Gessate e Via Chiossetto. (fonte : fotografieincomune.comune.milano)

_____________

Da Milano alla Barona Facebook (co-fondato da @milanomaniac di Milano Sparita Skyscrapercity, forum che non ha risparmiato insulti verso questo sito per i motivi noti a molti…) ha “giustamente” acquisito una foto (non etichettata milanobarona essendo vincolata dai diritti d’autore Alinari) postata due mesi fa nell’articolo “Barona” di questo sito, non risparmiando di acquisirne anche la localizzazione (assente nell’archivio Alinari), storpiandone la datazione dell’immagine della didascalia (invece approssimata dall’archivio Alinari tra il 1970 e 80, anzichè il ’60 ’70… ma questi sono i discepoli di Milano Sparita Skyscrapercity… non si deve pretendere troppo)

https://it-it.facebook.com/storiadellabarona/photos/a.295537003881885/1903971893038380/?type=3&eid=ARA2k4rGzIJux2TLhF6axbZdizobPGzMGJNLJ28MI33TEjZuV_OG6t3WC1WIomSYEhVoC16wrdAXeWBl&__xts__%5B0%5D=68.ARCqKnBXl5RvmSZ1-W4OFklRJwiFK2ktgKN0szTUNT-heP_u64EAJxluMz6xG0zGxHvDzTll3XQ9e9tdal22md8QXy0PYkZt-L5pvRHJD4LsF__6T4Bf-AMYMPvdUTAEp3BF3h1LlcQenTEHpMo2ljBPK4wn_qbdaZEga6_WKQI57ep-Jn5Qpjw8Q_a5NL8ezKS3jGBURQkbUAndmrKIBO2LKIuHnPsl8_22lR72zae9vYDyJDlTROSx9vGC9SrxfBUmujJS_0zjTsjflAnJylo0c9n5yZoo0eqZEAkEc7Vgcd6jnAQpDmzjJYSMDh9ZDMUwdGyGgsEXS4EYefZnoQuZcQ&__tn__=EHH-R

La prossima immagine Alinari verrà “marchiata” Milanobarona…. dato che il vizio di seminare letame su questo sito ma nel contempo acquisirne i contenuti è lungi dall’essere superato…

Milano 1967. Tra Porta Vigentina e il Corvetto, Viale Ortles. Dormitorio "casa di ristoro". (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali).

Milano 1967. Tra Porta Vigentina e il Corvetto, Viale Ortles. Androne e scalinata di ingresso del Dormitorio Comunale “casa di ristoro”. (fonte fotografica: portale web Lombardia beni culturali).

Milano 1890, ex Porta Tosa, attuale Porta Vittoria. La "Senavra" (attualmente l'area urbana attraversata da Corso XX Marzo). La Senavra era un manicomio cittadino entrato in funzione nel 1781 e chiuso nel 1878 per essere trasferito nell'OSpedale Psichiatrico del Mombello. La direttice visibile nell'immagine è quindi l'attuale Corso XX Marzo e la "fossa" visibile nel lato destro della fotografia è il primo "naviglio" costruito nella città di Milano nel 1183. Inizialmente collegava la cerchia dei navigli con il fiume Lambro. (fonte fotografica e riferimenti storico cronologici storiedimilano.blogspot)

Milano 1890, ex Porta Tosa, attuale Porta Vittoria. La zona delle “Senavra” (attualmente l’area urbana attraversata da Corso XXII Marzo). La Senavra era un manicomio cittadino entrato in funzione nel 1781 e chiuso nel 1878 per essere trasferito nell’Ospedale Psichiatrico del Mombello. La via sterrata e con paracarri visibile nell’immagine (a suo tempo il prolungamento di Corso di Porta Vittoria) è l’attuale Corso XXII Marzo e la “fossa” visibile nel lato destro della fotografia è il primo “naviglio” (Cavo Borgognone) costruito nella città di Milano, nel 1183. Inizialmente collegava la cerchia dei navigli con il fiume Lambro. Il Cavo Borgogone, un naviglio non navigabile anche per la presenza di prelievi abusivi del suo flusso d’acqua, prelievi che ne riducevano la portata. Nell’immagine il prolungamento di Corso di Porta Vittoria appare già coperto in direzione Piiazza Cinque Giornate. Il Cavo Borgognone venne ricoperto totalmente entro i primi del 1900. (fonte fotografica e riferimenti storico cronologici : storiedimilano.blogspot)

____________

Milano 1977

Sigla inizio trasmissioni Milano TV CH 51.

_______________________________

Milano 1859. Regno "LombardoVeneto". Ospedale Maggiore "Cà Granda" dove oggi risiede l'Università Statale Via Festa del Perdono. (fonte fotografica http://picbon.us)

Milano 1859. Regno “Lombardo-Veneto”. Ospedale Maggiore “Cà Granda” dove oggi risiede l’Università Statale in Via Festa del Perdono. (fonte fotografica http://picbon.us)

Milano 1940. Sempione, Viale Cassiodoro. Vettura carrellata "1928" con numerazione serie "1500" nella livrea con bande bianche frontali tipica degli oscuramenti notturni del periodo bellico dei bombardamenti). Fonte fotografica howlingpixel.com/

Milano 1940. Sempione, Viale Cassiodoro. Vettura carrellata “1928” con numerazione serie “1500” nella livrea con bande bianche frontali tipica degli oscuramenti notturni del periodo bellico dei bombardamenti. (Fonte fotografica howlingpixel.com/)

Milano 1957 Porta Romana. Viale Lazio. (fonte web impresa Rusconi)

Milano 1957 Porta Romana. Viale Lazio. (fonte web : impresa Rusconi)

Milano 1958. Tra Caioli-Brera e le "5 vie". Via Rovello. (fonte fotografica "fotografieincomune.comune.milano)

Milano 1958. Tra Cairoli-Brera e le “5 vie”. Via Rovello. L’edificio collocato alla sinistra della foto (civico 11) ospita attualmente il Consolato di Algeria. (fonte fotografica “fotografieincomune.comune.milano)

Milano 1958, Lambrate. Via Feltre. Gara ciclistica organizzata dalla Società Ciclistica "Cewscenzago Ottusi", (fonte fotografica e contestuale web lagobba.it)

Milano 1958, Lambrate/Parco Lambro. Via Feltre (in corrispondenza del fiume Lambro). Gara ciclistica organizzata dalla Società Ciclistica “Crescenzago Ottusi”. (fonte fotografica e contestuale web lagobba.it)

Milano Greco anni '30 del 1900. Deoposito locomotive e officine di manutenzione a ridosso della Stazione Centrale, all'epoca appena ultimata ed entrata in esercizio. (fonte fotografica: web unferrovieremacchinista.it)

Milano Greco, fine anni ’30 del 1900. Deoposito locomotive e officine di manutenzione a ridosso della Stazione Centrale, all’epoca ultimata da pochi anni… (fonte fotografica: web unferrovieremacchinista.it)

Milano Borgonuovo/Porta Nuova. Fossa interna dei Navigli (Cerchia dei Navigli) anteriore al 1929-30, Via San Marco.(fonte: fotografieincomune-comune-milano)

Milano Borgonuovo/Porta Nuova. Fossa interna dei Navigli (Cerchia dei Navigli) anteriore al 1929-30 (periodo di copertura Navigli della cerchia interna). Piazza San Marco (angolo Via Pontaccio) e Via San Marco, con la omonima Chiesa. (fonte: fotografieincomune.comune.milano)

_____________

PROSEGUE LA “SAGA” DECENNALE DEL “GIROFOTO” (ORMAI CENTINAIA DI MIGLIAIA) TRA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E MILANO SPARITA FACEBOOK.

Questa immagine (apparentemente inedita se ricercata nei motori Google e Bing) venne pubblicata da Milano Sparita SSC il 27 Giugno 2019 (link dal forum Milano Sparita SSC)

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4983

la stessa foto la ritroviamo pubblicata in Milano Sparita e da ricordare Facebook dopo 24 ore, oggi 28 Giugno 2019.

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2091807497532927/2427090940671246/?type=3&eid=ARD23a4xKjrFoIkBlTlETMccWws-IZv-qMGrs-IAGFylTfQMMIOWrfHTuo0arsxKgRYXPk3jgbWciaU1&__xts__%5B0%5D=68.ARAeUfAJhzC9XNz4vP8lN4LNuoou1TDqn4f4cNBhVRld86xkmxew5NXEf9oYrG8l1MaDhlzi7KqYp5KImU9qk0d9l2Asipbew2odFSHIkgWNUwK73es3V6HGrWMyz9pcDj6eFnbQG1AFkI1PyXcfkQy_kfFzDzlJSfmqoDLHFWZJ3QjDv1VMNxpATfpjH7qymhW1PJ5JdX1TNkFukoV1bD_8QYcFfQcsIXaifHjh-PGwJ5G60GVQ45drKgyaJ5zDY_NtWtVsDlEn8zzzscSJ0R4lwr_StUkyIITSMjACsNtgsqhlZTft_ofnWiuYrIbd5BgxO2_96K6ryec30_wrh9SLRA&__tn__=EHH-R

Più dimostrato di così non si potrebbe…

Malgrado questo nessuno degli autori di Milano Sparita SSC accusa gli autori di Milano Sparita Facebook di “rubare” immagini, come invece, sempre da tale forum SSC e con intento lesivo, venne fatto nei primi giorni di Aprile 2019, a danno di questo sito, da un personaggio dalle generalità note (senza contare gli attacchi condotti sin dal Marzo 2017). Inevitabile non sospettare che il girofoto sia molto meno occasionale delle apparenze.

_____________

Milano 1956. Duomo. Immagine notturna della Caffetteria Pasticceria ALEMAGNA di Via Torino angolo Via Orefici. (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali)

Milano 1956. Duomo. Immagine notturna della Caffetteria Pasticceria ALEMAGNA di Via Torino angolo Via Orefici. (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali)

Milano 1943, periodo bellico. Brera. Pinacoteca di Brera e immagine del danneggiamento post bombardamenti RAF del loggiato superiore della Pinacoteca. (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali)

Milano 1943, periodo bellico. Brera. Pinacoteca di Brera e immagine del danneggiamento post bombardamenti RAF del loggiato superiore della Pinacoteca. (fonte fotografica portale web Lombardia beni culturali)

Sesto San Giovanni 1920 circa. Largo Lamarmora. (fonte fotografica: web colnaghistoriaestorie)

Sesto San Giovanni 1920 circa. Largo Alfonso Lamarmora (sullo sfondo il campanile della Chiesa dell’Assunta). (fonte fotografica: web colnaghistoriaestorie)

Milano 1054. Greco. Deposito locomotive e locomotori "Greco-Pirelli" e fotoritratto della scuola allievi manovratori.

Milano 1954. Greco. Deposito locomotive e locomotori “Greco-Pirelli” e fotoricordo della scuola allievi manovratori.

Provincia di Milano 1959. Barriera di Melegnano e Autogrill posto nelle sue vicinanze all'ingresso della A1 Milano Piacenza. (fonte levocidellanotte forum)

Provincia di Milano 1959. Barriera di Melegnano (verso San Zenone Lambro) e Autogrill posto nelle sue vicinanze (all’ingresso della A1 Milano Piacenza). (fonte levocidellanotte forum)

Milano 1872 (tra Cordusio e l'ex Porta Vercellina). Via Bernardino Luini. Chiesa di San Maurizio (fonte; fotografieincomune.comune.milano)

Milano 1872 (tra Cordusio e l’ex Porta Vercellina). Via Bernardino Luini. Chiesa di San Maurizio (fonte: fotografieincomune.comune.milano)

LE MACELLERIE DELLA STORIA LOCALE: (POWERED BY MARK ZUCKERBERG)….

Facebook

Twitter

Yahoo

Quora

Instagram

Whatsapp

etc…

sono la macelleria della mente umana e con essi l’abuso di smartphone e iphone.

Gli effetti si vedono.

Migliaia di persone non si accorgono di errori didascalici colossali e apprezzano incondizionatamente immagini che andrebbero interpretate con contenuti completamente differenti da quelli che leggono, approvano e quotato.

L’ignoranza storica degli autori di Milano Sparita e da Ricordare Facebook (gli analoghi forum Skyscrapercity non se la passano molto meglio…) esplode con la massima “potenza” nelle didascalie di immagini come questa:

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2328004153913259/2417243601655980/?type=3&eid=ARCjy-r9bEVPlDGURQjeEG2YbgcntIZniXyhYw-YwDvWo7zG7olaBn8UF8eNQeXbELSlxRZ0mtIx1UGU&__xts__%5B0%5D=68.ARAQzrbVSV0ZEoMWl1I8JbiM_StCuqvO9BW5jOu5xQJUSLirpEmmUPIUCt0m3fQR77xAc0mM9LRODmoZSM7flfw3rCmktyIT3xQCwMypRiyxP2pNWK8Pknu4fc7NY24cLQN_OMMma7TYjJxV6A0GdQknWeouAo2HuE2Mv27e9udG6RB7H8v5N5LTrLySSMUwA_Ca-coEsnW0V0rex9MfXaLnnOLUjrcikXYUlR22shwiu03RMGXPy22ljRRiPe6q9qD0g_1kMPcDRvj1vMaTtJG-5hcEOuaOF-FGrxUgFcm15BMzQosrCOqfgvvAFtd9g7O_r-ReSEcAO_TOkiko-OQ0YA&__tn__=EEHH-R

Le ipotesi sono due:

oltre 3000 lobotomizzati reali di Milano Sparita e da ricordare Facebook … hanno “apprezzato” immagine e didascalia… oppure non meno del 50% (statistiche organizzazioni “anti trust e anti frode” ONG che monitorano la presenza di multiaccount fake in Facebook) sono utenze clonate come da stile dei social network sopra elencati ?

L’immagine ritrae un luogo che potrebbe anche non essere Milano nè la sua provincia (potremmo essere a Piacenza, per fare un esempio).

(della esatta localizzazione dovremmo chiederlo a Milano Sparita SSC che sovente sdogana queste immagini…).

Fiat 500 con un portapacchi strapieno (la italietta anni ’60)… dove la damigiana non contiene vino ma olio d’oliva. Non si tratta di partenza per le vacanze ma ritorno dalle vacanze… con olio d’oliva “artigiano” delle regioni dell’Italia meridonale…. probabilmente famiglia di emigrati pugliesi in ritorno verso Milano o provincia… con carico di “specialità” agro-gastronomiche della Puglia, a partire dall’olio di oliva in damigiana o fiascone (oggi tali viaggi esistono ancora… condotti a bordo di vecchie vetture Ford Focus….).

_____________

Milano 1968. Giambellino-Solari. Piazza Napoli verso Viale Misurata. Immagine scattata dal palazzo che un tempo ospitava i Grandi Magazzini UIPM (Piazza Napoli 31), Via Giambellino angolo P.zza Napoli. (dealvue,com)

Milano 1968. Giambellino-Solari. Piazza Napoli verso Viale Misurata. Immagine scattata dal palazzo (P.zza Napoli 31), angolo V.le C. Troya, che dista da una cinquantina di metri dal condominio di Via Giambellino 1 che un tempo ospitava i Grandi Magazzini UPIM. Si notano i fabbricati di legno nello spartitraffico centrale della circonvallazione verso Viale Misurata. Trattasi del cantiere dei lavori di copertura del colatore Olona diretto verso Via Malaga alla Barona (copertura completata in quel periodo). (dealvue.com)

_____________

Quando si affida la storia di Milano e personaggi affetti da egopatia e/o non storici, e/o troppo giovani anagraficamente… si arriva alle degenerazioni che sono sotto esposte (pagine facebook, SSC).

Premesso che questo sito (milanobarona) non ha mai avuto pretese di essere un contenittore di storia ufficiale, premesso che qualche “storico” di Milano e Barona si sarebbe montato la testa credendo di sbarcare il lunario verso riconoscimenti Nazionali e Internazionali impossibili da ottenere cosi’ come il diventare benestante con determinatte opere editoriali (se si tratta di Barona tale personaggio molto giovane e forse anche con poca esperienza dovrebbe capire che un quartiere che negli anni di massima presenza …. anni ’80, non censiva oltre 50.000 abitanti…. vede bacino d’utenza di potenzili acquirenti e “follower” e di commercio editoriale e popolarita social … veramente limitatissimo…EGLI NON DIVERRA’ MAI RICCO NE’ FAMOSO… con le storie di quartiere e qualcuno glielo dovrebbe spiegare…) . C’è qualcuno che per via di internet e social e forum si sarebbe montato la testa, ambendo a riconoscimenti e suffragi quasi universali CHE MAI OTTERRA’ in questo comparto della “storia locale” (qualcuno dovrebbe prendersi la briga di fargli prendere coscienza di questo…e forse le persone sono più di una…).

Viste le azioni di diffamazione e calunnia (per quanto generiche) rivolte da (SCKYSCRAPERCITY Milano Sparita e Milano Trasporti) verso chi gestisce questo sito, inclusa l’accusa di furto di materiale fotografico (la diffamazione non è una ipotesi ma un fatto concreto che sarebbe ulteriormente tale se il post diffamatorio fosse stato abbinato ad un nome e cognome) si stanno valutando eventuali misure di tutela verso questi attacchi che sono generati nel tentativo di screditare (con tutti i metodi possibili) questo sito a favore delle note pagine Facebook (commerciali) dedicate a Milano e Barona. Premettendo che questo sito non è correlato a personaggi politici milanesi, che non fa commercio e premettendo che la sua esistenza è dovuta al fatto che le pagine facebook e skyscrapercity non fanno vera storia ma solo pubblicazione di materiale fotografico, in rimando all’acquisto di libri, e premettendo che questo sito non ha fini di lucro e cerca di diffondere, in forma libera, indipendente e amatoriale e gratuita (quindi non certificata nè ufficiale ma nemmeno subordinata alla Politica…) tracce “storico cronologiche e soggettive) della Barona e di Milano, premettendo che tali personaggi non hanno l’autorità per impedire o fare ostruzionismo nella pubblicazione di siti amatoriali dedicati alle cronologie storiche di Milano…il trovarsi nelle prime posizioni di Google e Bing (parola chiave : “milanobarona.myblog.it”) con pagine SSC dove si scrive che Milanobarona.myblog.it RUBA IMMAGINI a SKYSCRAPERCITY denota un intento denigratorio e diffamatorio (non nuovo nelle pagine Skyscrapercity) nelle quali si dichiara, per l’appunto, che questo sito sarebbe composto da immagini RUBATE (l’autore del post VOLONTARIAMENTE diffamatorio, di generalità nota, altolocato (della cui altolocazione ne verrebbe fatta totale indifferenza) utilizzò la terza persona singolare “RUBA” ( in maiuscolo) attribuendo una “reputazione” chiaramente criminosa verso questo sito e conseguentemente diffamatoria… azione che rivela la natura dei personaggi (già occorsi in fatti simili nel passato), dei quali si sospettava da anni.

Si rende noto che in tale forum e in tali pagine fbook, collaborano anche Agenti di Polizia Giudiziaria Municipale… ovvero chi dovrebbe dare l’esempio del non commettere reati e prevenirli … si rende, piuttosto protagonista (e con frequenza… le cronache nazionali sono strapiene di reati commessi da agenti pubblici ufficiali) protagonista di reati (che non sono solo quelli di diffamazione….).

Ovviamente tali personaggi (in divisa, frequentemente impuniti quando commettono reati a abusi, statisticamente autori di reati, indipendentemente che siano Polizia Locale, di Stato o Carabinieri) si fanno tronfi dalla posizione favorevole della divisa che indossano (siamo in Italia…) tuttavia non è garantito che riusciranno ad impedire azioni difensive qualora le condizioni lo richiederanno e non si esclude, che se dovesse essere necessario, la diffusione delle generalità anagrafiche di tali personaggi in “associazione” (deterrente in regime di pubblico ludibrio del quale si spera caldamente di non doversi farne ricorso).

Informazioni frammentarie (non del tutto verificabili ma attendibili) rendono noto che segnalazioni di questo genere e per fatti simili e personaggi prossimi se non coincidenti ai succitati, sono già pendenti, da molto tempo, presso la Procura di Milano… (non è possibile aggiungere altro).

Accusare di furto di immagini….(disponibili in rete e prive di copyright) quando tali accuse andrebbero rigirate agli autori che le fanno …. la dice lunga di come siamo organizzate le commercializzazioni “storiche” della multinazionale Facebook…(e delle persone che vi gravitano attorno con funzioni publicistiche).

i “signori” dovrebbero leggersi le direttive e normative comunitarie in merito al copyright vincolante per le pagine facebook che fanno commerci con immagini protette dai diritti d’autore (qui non si fanno commerci, non si promuovono libri e persone… e le immagini liberamente distribuite in rete, accusate di essere oggetto di furto NON SONO RUBATE, e ancor meno protette da Copyright !).

______________

Milano 1930 circa. Chiesa Rossa-"Baia del Re". Via Montegani. Avvio lavori per la costruzione della Chiesa (Tempio) di Santa Matia Annunciata in Chiesa Rossa.

Milano 1930 circa. Chiesa Rossa-“Baia del Re”. Via Montegani. Posa fondamenta per la costruzione della Chiesa (Tempio) di Santa Matia Annunciata in Chiesa Rossa. (urbanfile)

Milano 1967. Porta Vittoria, Rotonda della Besana. Autore Paolo Monti, fonte Wikimedia.

Milano 1967. Porta Vittoria, Rotonda della Besana. Autore Paolo Monti, fonte Wikimedia.

Milano 1943 (periodo bellico). Brera, Via Borgonuovo all'intersezione con Via Monte di Pietà. (fonte fotografica: fotografieincomune.comune.milano)

Milano 1943 (periodo bellico). Brera, Via Borgonuovo all’intersezione con Via Monte di Pietà. (fonte fotografica: fotografieincomune.comune.milano)

Milano 1920 circa. Verziere. Via della Signora, 1920. (Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco)

Milano 1920 circa. Contrada del Verzario. Immagine catalogata con la definizione di “Via della Signora”. Presumibilmente Via Verziere verso l’accesso a Via della Signora. (Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco). Fonte fotografica ca.milano.giustizia

Milano fine 1800. Vigentino, tra Via Rutilia e Via Serio. Mulino Vettabbia. (fonte fotografica wikimedia).

Fine 1800. Borgo del Vigentino ( tra le attuali Via Rutilia e Via Serio). Mulino Vettabbia. Il Borgo del Vigentino venne accorpato alla città di Milano nel 1923. (fonte fotografica wikimedia).

Milano 1964 Ports Garibaldi/Monumentale. Ponte di Via Carlo Farini 1964 (centrofotografia.org)

Milano 1964 Porta Garibaldi/Monumentale. Ponte di Via Carlo Farini. (centrofotografia.org)

Milano 1947. Cordusio/Ticinese. Colonne di San Lorenzo. Autore Mario de Biasi, Fondazione Sozzani.

Milano 1947. Cordusio/Ticinese. Colonne di San Lorenzo. (Autore Mario de Biasi, Fondazione Sozzani)

_____________

I POVERETTI CHE GESTISCONO LE PAGINE FACEBOOK DI MILANO E QUARTIERI NON FINISCONO MAI DI STUPIRE E CON ESSI I LORO UTENTI LOBOTOMIZZATI

La foto sottostante (linkata da Milano sparita e da ricordare)

non ritrae un luogo di Milano.

Vegetazione mediterranea…

A prescindere che ci sia la Raffaella Carrà “testimonial” della “Mini Mini” Leyland Innocenti di Milano Lambrate… qui siamo a Cesenatico ?

Rimini ?

Via Teulada a Roma ? (centro Produzione RAI) ?

a Napoli ?

a Taormina ?

Giardini Naxos ?

Sarebbe logica e buon senso postare una immagine correlabile al luogo o alla città dove si producevano le “Mini Mini”… ma tantè la foga di vendere libercoli editi negli USA (dove qualsiasi controversia è gestibile solo andando a Mountain View California) che ormai anche la foto vintage un bambino libico intento a mangiare, in Libia, nel 1960, un formaggino Invernizzi…. farebbe “storia” e la si pubblicherebbe sia in facebook che nei libercoli succitati…

La stupidità (e incompetenza di storici… SIA CHIARO CHE QUESTO WEB NON E’ STORICO, NON HA AUTORITA’ STORICA… me nemmeno tali pagine fbook….) di certi autori ….diventa potere del web (e anche monopolio) quando ad uno o più stupidi si accodano centinaia di migliaia di stupidi che trovano nella stupidità l’identità rassicurante della loro stupidità medesima… (come dire…. nella mia ignoranza ci sguazzo perche’ ho trovato altri che di tali carenze ne hanno fatto pagine internet….)

Internet e soprattutto Facebook (e Twitter) hanno dato voce, potere (anche esecutivo) agli stupidi e … prima volta nella storia del genere umano…. la stupidità è diventata Legge e business….e dittatura mediatica a livello planetario….

… Salvini senza facebook lavava ancora piatti , piastre, friggitoie, pavimenti e WC al Burghy di Piazza San Babila… tanto per capirci…

(corre voce che qualche giorno fa presso una Bibilioteca Civica di Milano… si parlo’ …. MALE più di questo sito che del sito e del libro in promozione di un certo autore… quasi a dimostrare che ormai qualcuno si muove in funzione di quello che si muove all’interno di questo sito internet piuttosto che dei propri contenuti).

…Personalmente che si denigri questo web lascia totalmente indifferenti… anche perchè per vendere e per diventare famosi qualsiasi colpo basso è autorizzato.

Di tali “critiche” non sono esenti i “signori” di Skyscrapercity…. che si autoelessero (alcuni di loro per vendere libri…. dato che la vendita libri che gravita intorno al Facebook nasce da Skyscrapercity) storici di Milano (secondo loro forse anche meglio dei ricercatori universitari).

… come diceva Alberto Sordi… più nemici… più onore…

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2024067734306904/2400804306633243/?type=3&eid=ARAxTvIZmJ06L5RrM7ufzKgNoCodVWd1i6fiSj4nwgPr7vhSGh7wT04-AFLqf3eoRnr_GP1kN6ukFuX8&__xts__%5B0%5D=68.ARBQ-c7WZ9HteWHwU4ANkTZ6mIr2o9tl8ZBdRHEPQWKGIkxr7hC_1S0DWUbtPHFtM3afhrehmwpaQBPV5BQyg4mPrdORQH3VH2zKPOWE3EspUE665ty1jkNo_4zbm03Gbp4eEwoj3IELN5DFgaD_ASh3hqgjDL0X1hH_Dnp1E6Xqg1FSKdPWjdiN_3ZsWDz3xpgSdDLG-5nMWT1upIoGCmw2fc6WEVirTZI-ydiM1aZlYoP-zx5rGxmPfXU5JBigULuxp0ucP1ZjzDFK6TtckJ15g4Z5IkRgjBUkc6CZvmiVPI1bZxw1ezDbx5jRZCTrQPI925NcSZ-qYu6jBfJQSCejug&__tn__=EHH-R

Consiglio a Milano Sparita (sia Facebook che SSC) anche un bel Panettone Motta del 1960 in qualche accampamento beduino della Cirenaica…. (sempre nel 1960) già che ci siamo…. è pur sempre Milano anche con i palmizi, le oasi, le dune (no ?).

Milano, dagli stranieri, venne sempre criticata per il taglio provincialista dei suoi residenti. Bè, non mi pare che le cose siano cambiate… a giudicare da certe pagine Facebook…

_______________

Milano 1859 circa. Pusterla Porta Ticinese antecedente al 1860.

Regno Lombardo Veneto antecedente all’Unità d’Italia. Milano 1859 circa (passaggio transitorio dal regno Lombardo Veneto al Regno di Sardegna, ante Regno d’Italia dal 1861). Pusterla Porta Ticinese antecedente al 1860.

…. in tema di “STORIA” del q.re Barona si deve evidenziare che le strutture politiche del Partito Democratico di Beppe Sala (+ assessori e consiglieri di Giunta e di Municipio 6) stanno utilizzando la Civica Bibiblioteca Sant’Ambrogio di Via S. Paolino 18, come luogo di promozione “ecommerce” Facebook e Amazon, per incentivare le vendite (via web) di libri contenenti cronologie rigosoramente negate in rete (a differenza di quanto farebbe questo sito) per finalità di commercio e di popolarità editoriale (e web) di determinati personaggi. Queste “sinergie” si estendono anche a qualche utente Milano Sparita e Milano Trasporti Skyscrapercity nonchè organico dei settori amministrativi e di Polizia Giudiziaria del Comune di Milano. (si rammentano le accuse di ladrocinio e di violazione dei diritti di Copyright che alcuni di tali personaggi rivolsero, in più occasioni, verso chi gestisce questo sito… cercando di ridicolizzarne la reputazione, sovente al limite della calunnia e diffamazione….ovviamente reazioni furibonde da parte di qualcuno che vede minacciata la carriera publicistica per la presenza di web amatoriali che nel pieno rispetto delle regole cercano di condividere, da semplici cittadini, memorie e reperti testuali e fotografici in buona parte raccolti dalla rete anche se parte di tali reperti fotografici furono ampiamente utilizzati per rinforzare le attività di Facebook e di coloro che nella editoria web cercano di consolidare la propria posizione… non del tutto estranea alla politica “meneghina”).

Il dubbio che sorge è il seguente: Fino a che punto attività privatistiche (malgrado proposte come il prodotto di opere “popolari e popolane”) possano trovare spazi pubblici istituzionali in strutture pubbliche civiche…. ?

Milano 1948 circa. Barona. Squadra di edili nel cantiere del costruendo Santuario di Santa Rita da Cascia alla Barona.

Milano 1948 circa. Barona. Squadra di edili nel cantiere del costruendo Santuario di Santa Rita da Cascia alla Barona. La datazione non è riportata nella fonte indicata. In alternativa, potremmo collocare l’immagine all’inzio del periodo bellico prima della sospensione dei lavori a causa dei bombardamenti RAF nella città di Milano.

Milano 1970. Pagano/Sempione. Largo V° Alpini.

Milano 1970. Pagano/Sempione. Largo V° Alpini.

_____________

11 GIUGNO 2019, UN BREVE, MA SIGNIFICATIVO, “TRAFILETTO” STORICO DEDICATO ALL’ENI DI ENRICO MATTEI, ABBINATO AD UNA ORIGINALE IMMAGINE SCOPERTA IN RETE (sconsigliato ai visitatori facebook delle pagine dedicate a Milano e Barona. Richiede un minimo di intelligenza per comprenderlo)

Questa immagine (per il “pubblico Facebook”) potrà sembrare insignificante (… le varie “sciure Maria” di Voghera…pubblico viziato, superficiale, ignorante, con dipendenze patologiche dai social network, super esigente, superficiale, sovente incapace di interpretare storicamente il contenuto di immagini delle foto “milanesi” di epoche passate… perchè abituato alle foto superinedite da “grido”, provenienti da Milano Sparita Skyscrapercity e poi commercialmente sfruttate (senza regole) da Milano Sparita Facebook… sovente immagini prive di contestualizzazione storica o povere di contestualizzazioni storiche…).

La storia di Milano è stata oggetto di mattanza da parte di Milano Sparita, Da Milano alla Barona, Milano nei secoli, Barona Quartiere sud di Milano, i vari forum Skyscrapercity e anche WordPress (depauperatrici del “sapere” con finalità consumistiche della storia locale di Milano e provincia, data in pasto alle transnazionali di Zuckerberg e diffusa editorialmente con altre transnazionali…).

Se questa immagine potrà dire poco o forse nulla (anche in virtu’ del mattatoio di storia compiuto da quelle “piattaforme” Fbook ) dietro questa foto ci sono 20 anni di storia ed i successivi 57 della Storia Italiana. Se le pagine Facebook di Milano e quartieri hanno un successo di visite al TOP … questo è dovuto al fatto che non impegnano il visitatore in ragionamenti e conoscenza (lo degradano a “Sciura Maria” incolta consumatrice…).

Siti come questo sono invece snobbati da un pubblico NON PREPARATO CULTURALMENTE (i likers di Milano Sparita, Barona, Nei secoli, etc…) … per fruirne i contenuti (i medesimi contenuti, pur se snobbati dai “consumatori” facebook sono invece cannibalizzati dagli autori di tali pagine … che in tempi recenti, oltre ad attacchi di violenza inaudita non si sono fatti scrupolo di attingere testi…. per l’uso commeriale delle loro “piattaforme commerciali abbinate a libri”…).

L’automobile ritratta nella foto è una Citroen DS19.

Non si conosce l’origine editoriale di questa immagine, apparentemente pubblicitaria, che ritrae però inequivocabilmente la vera atmosfera capitalistica che regnava a poche centinaia di metri dai confini comunali di Milano. Sembra quasi…. un fotogramma dei film “natalizi” della saga 007 di James Bond… tanto sarebbe un’atmosfera atipica nello “straccione” panorama economico, culturale e sociale italiano…di ieri come ancor peggio di oggi…

Enrico Mattei, a dispetto della storia ufficiale d’Italia, fu un manager di Stato all’origine del boom economico italiano (1958-62) ed alla vertiginosa crescita industriale e tecnologica che l’Italia del Nord Ovest (il cosiddetto ex Triangolo Industriale di Torino-Milano-Genova) ebbe in quel periodo ed all’origine della ripresa industriale ed economica italiana, post bellica (sin dalla nascita della Repubblica Italiana, nel 1946).

Mattei e l’ENI diedero energia (inizialmente il Metano) alle industrie dell’immediato dopoguerra.

ENI, sin dal 1946, diede, a prezzi competitivi (e realizzando reti di metano estratto nella Pianura Padana, nelle regioni dell’Emilia, della Lombardia, del Piemonte, sino alla Liguria) l’energia necessaria all’industria italiana per risorgere dall’ecatombe della Seconda Guerra Mondiale e dai disastri sociali e industriali del Fascismo mussolinano (finanziato, insieme a Hitler, da USA e UK).

Enrico Mattei dovette lottare, sin dalla fine degli anni ’40, con le multinazionali petrolifere USA-Inglesi (in particolare la BP che a Milano costrui’ anche un suo grattacialo, il “Galfa”) e francesi (soprattutto TOTAL) che volevano acquisire l’ENI per smantellarla e colonizzare (dal punto di vista delle politiche energetico-petrolifere) l’Italia.

Le compagnie petrolifere USA, Inglesi e Francesi non si fecero problemi a cospirare contro Mattei, tramite la CIA e la Mafia Siciliana di “Cosa Nostra” (quest’ultima temeva Mattei perchè i suoi progetti di industrializzazione della Sicilia competevano con il controllo territoriale e sociale della mafia siciliana… in sinergia con il MSI e la Democrazia Cristiana… tra i principali nemici di Mattei… malgrado questi li finanziasse per moderare la loro ostilità alimentata dalla CIA e dalle mafie meridionali).

Non è ovviamente possibile esporre l’intera storia manageriale di Mattei e della sua ENI…

… Grazie a lui, l’Italia, negli anni ’50 e ’60 (quanto meno sino al 1962), potette beneficiare di politiche (agevolate) di importazione petrolifera dall’URSS, dai paesi del Nord Africa e del Medio Oriente (con piani commerciali che avventaggiavano sia il venditore di greggio che l’acquirente, ovvero l’Italia).

L’importazione di Greggio a prezzi competitivi permise all’industria automobilistica italiana (FIAT-OM-ALFA ROMEO-AUTOBIANCHI tra le principali) di crescere e con essa tutto l’indotto gravitante intorno ad essa (la principale protagonista di tale indotto era rappresentata dalle Industrie PIRELLI di Milano).

Mattei ebbe il merito, nei primi anni ’60, di aver elevato l’Italia a sesta potenza industriale mondiale (ovviamente con tutte le contraddizioni di uno sviluppo economico troppo rapido in una società ancora contadina e in buona parte poco scolarizzata, socialmente e culturalmente arretrata, ed in una Nazione povera di infrastrutture e ancora arretrata).

Milano medesima, soprattutto tramite le industrie PIRELLI, BREDA e Alfa Romeo, beneficio’ moltissimo di una politica commerciale energetica e petrolifera conveniente e con essa le sue industrie (BREDA PRODUCEVA “TESTE POZZO” PETROLIFERE, VALVOLE E CONDOTTE PER CAMPI DI ESTRAZIONE PETROLIO E OLEODOTTI NELLE MISSIONI ESTERE DELL’ENI E DELL’AGIP E NELLE PIATTAFORME PETROLIFERE MARINE).

Nella storia di Milano del primo e secondo dopoguerra c’è un contributo (di Mattei) …. enorme (anche se la storia ufficiale non ne parla mai) e senza di esso la “city milanese” (le varie Torri Breda, il Pirelli, etc…) non sarebbe mai sorta.

Milano, negli anni ’50 e primi ’60 del 1900 crebbe molto rapidamente e con essa anche l’economia di città come Torino e Genova.

Sempre in quel periodo l’economia italiana aveva degli indici di crescita più alti al mondo…

… questo fece paura e diede fastidio a Superpotenze come gli USA, a Nazioni come il Regno Unito ed alla stessa Francia… ovviamente anche alla mafia siciliana di Cosa Nostra.

il 27 Ottobre 1962, CIA, UK, Francia e Cosa Nostra provvidero a “mettere fine” a questo fastidio… tra le province di Pavia e Milano… in quel di Bascapè…

http://www.altrainformazione.it/wp/chi-ha-ucciso-enrico-mattei/

Il “boom” economico fini’ con l’assassinio di Enrico Mattei (e mai più ebbe a ripetersi).

PURTROPPO, GRAZIE AD AMAZON PRIME (ed al monopolio commerciale USA della distribuzione cinematografica digitale in Italia) NON E’ PIU’ POSSIBILE VISIONARE, IN FORMA INTEGRALE, IL FILM “IL CASO MATTEI” (UN FILM CHE NARRA LA STORIA DELL’ENI E MATTEI QUI APPENA ACCENATA, UN FILM INTERPRETATO DA GIAN MARIA VOLONTE’, REGIA DI FRANCESCO ROSI).

Dovete accontentarvi di quel poco di materiale documentaristico RAI ancora disponibile in rete…(prima che AMAZON ascuisti dalla RAI i diritti d’autore, riproduzione e diffusione delle sue produzioni giornalistiche e documentali).

______________

MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E MILANO TRASPORTI SKYSCRPERCITY

SE “COSTRETTI” NON ESITANO A DIVENTARE DIFFAMATORI !

Cercando in rete si scoprono contenuti diffamatori, indicizzati in Google e Bing inserendo come parola chiave “milanobarona” e/o il link completo di questo sito (attacchi e cyberbullismo indirizzati contro questo sito internet) da parte di coloro che sono stipendiati dalle municipalizzate e dalle SPA del Comune di Milano (che funziona molto peggio rispetto alle propagande politiche di questi anni sia a destra come a “sinistra”) …attacchi di vecchia data…

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=1054

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=1055

antecedenti alle diffamazioni recenti

Sempre in questi giorni, qualche rampollo delle istituzioni politiche comunali utiizza e si avvantaggia delle istituzioni comunali medesime per fare promozione di opere “storiche” (omissis) non diffuse gratuitamente, non reperibili in rete (questo sito è l’unico che ha cercato di diffondere, nel web, in forma gratuita e indipendente, un poco di storia di Milano e Barona, ovviamente in forma libera e amatoriale) che non hanno alcun patrocinio ufficiale col Comune di Milano e che non vennero mai prodotte in ambito di ricerca storica universitaria (pur essendo sponsorizzate da una determinata università privata).

Si conclude questa piccola nota di cronaca evidenziando che se in Italia le istituzioni di controllo funzionassero…. non saremmo qui a leggere certi contenuti diffamatori e soprattutto non esisterebbero (nemmeno all’origine) pagine Fb di un certo tipo….(vedasi utilizzo spregiudicato di immagini sia nel web che nei libri vari).

Non è possibile aggiungere altro. Una cosa è certa. Questi stipendiati che bazzicano altolocati vari….etc… dimenticano che sono anche mantenuti da noi (malgrado sfruttino le istituzioni e “la società” per promuovere loro stessi e indirettamente, volontariamente o involontariamente, anche multinazionali del social network). Quindi dovevano essere al nostro servizio, non noi al loro servizio…(vedasi il volere, senza impegno, foto personali a titolo gratuito per foraggiare la loro “causa”)

Un nota conclusiva.

La nota pagina Fb (PD) (Barona quartiere sud Milano), dopo aver fatto copia e incolla di immagini e didascalie da questo sito, si è offerta di fare da veicolo promozionale di un libro (omissis) di uno dei personaggi (della Barona) facenti parte del “club elitario Fb” sopra menzionato (club che ha più volte denigrato, ai limiti della diffamazione, questo sito) e di certe “opere storiche” (si tenga presente che i copia e incolla vennero fatti anche dal gestore della pagina Fb beneficiaria delle condivisioni postate a suo favore).

Qui le azioni giudiziarie sarebbero da farsi al loro indirizzo, non loro verso questo sito che violerebbe leggi non scritte di monopolio politico….

La prepotenza politica e l’arroganza, manifestata da queste persone HA RAGGIUNTO IL TOP !

Lor signori confondono i monopoli politici con il Codice Penale e Civile…. non è la prima volta che lo si farebbe (a loro) presente.

Gestire un web gratuito e amatoriale dedicato alla cronologia storica di un quartiere non è reato verso nessuno. E’ reato diffamarne i contenuti e sarebbero azioni di scarsa serietà il copiarne i contenuti senza citarne le fonti (se lo facessero con web in Copyright a questi gli sarebbe già passata la voglia e si troverebbero tutte le proprietà ipotecate…).

Considerando chi sarebbero questo “soggetti” varebbe la pena di evadere il 100% del fisco e delle addizionali IRPEF di Milano…

Milano 1950 Porta Vittoria. Incrocio C.so di Porta Vittoria, Via Francesco Sforza, Via Visconti di Modrone e la sede "storica" dell'ex AEM. (fonte fotografica Portale Lombardia beni culturali).

Milano 1950 Porta Vittoria. Incrocio C.so di Porta Vittoria (verso Largo Augusto), Via Francesco Sforza, Via Visconti di Modrone e la sede “storica” dell’ex AEM. (fonte fotografica Portale Lombardia beni culturali).

Milano 1954. Piazza Sant'Ambrogio. L'automobile in sosta è una FIAT 1100/103. (fonte fotografica : web - portale Lombardia Beni Culturali)

Milano 1954. Piazza Sant’Ambrogio. L’automobile in sosta è una FIAT 1100/103. (fonte fotografica : web – portale Lombardia Beni Culturali)

Milano 1948 Barona. Processione Santurario Santa Rita da Cascia nell’immediato dopoguerra. Il Santuario venne inaugurato nel Maggio del 1948 (8 anni prima della sua ultimazione). La processione sfila parallalelamente al tracciato stradale di Via Santa Rita. Dai dettagli della foto non è del tutto visibile il tracciato della Via Santa Rita Da Cascia (nel tratto Ettore Ponti, Watt) che dovrebbe essere delimitato dai dossi di erba visibili nell’immagine. Molto probabilmente questo era dovuto all’assenza di marciapiedi e dello strato di manto stradale di asfalto, la cui mancanza rendeva, a piedi, poco praticabile tale via (nell’immediato dopoguerra). Fonte Corriere.it. Stefano Tosi (Da Milano alla Barona Facebook) non si è fatto problemi a scrivere che questa foto sarebbe inedita (falso), ovviamente senza citarne le fonti, nemmeno Corriere.it, complimenti !

Milano 1960 circa. Tra Casoretto e Lambrate. Sede IBM di Via Tolmezzo (realizzata nel 1934, demolita negli anni '2000).

Milano 1960 circa. Tra Casoretto e Lambrate. Sede IBM di Via Tolmezzo (realizzata nel 1934, demolita negli anni ‘2000).

Milano Porta Nuova 1975 circa. Incrocio Via Turati-Via della Moscova (attuale Piazza Stati Uniti d'America). Transito di due "28 carrellate" serie 1500 con doppia alimentazione elettrica (pantografo e trolley). La vettura in primo piano ha numerazione 1777. (fonte : s3.amazonaws).

Milano Porta Nuova 1975 circa. Incrocio Via Turati-Via della Moscova (attuale Piazza Stati Uniti d’America). Transito di due “28 carrellate” serie 1500 con doppia alimentazione elettrica (pantografo e trolley). La vettura in primo piano ha numerazione 1777. (fonte : s3.amazonaws).

Milano Barona (confine con il Ticinese). 1988 circa, parcheggio sopraelevato del noto supermercato sito in Via Schievano angolo Viale Cassala. Paesaggio "urbano" in stile pittore Mario Sironi (grigio, austero, "plumbeo"., alberi senza foglie e apparentemente "sena vita"..). Veduta del settore orientale della Barona con la ciminiera della ex fonderia Vedani e il lotto (all'epoca IACP) "infelice" (e problemativo) di Via Felice Lope de Vega. (fonte milano.repubblica.it)

Milano Barona (confine con il Ticinese) 1988 circa. Parcheggio sopraelevato del noto supermercato sito in Via Schievano angolo Viale Cassala. Paesaggio “urbano” in stile pittore Mario Sironi (grigio, austero, “plumbeo”, alberi senza foglie e apparentemente un panorama “senza vita”…). Veduta del settore orientale della Barona con la ciminiera della ex fonderia Vedani e il lotto (all’epoca IACP) “infelice” (e problematico) di Via Felice Lope de Vega. (fonte: milano.repubblica.it)

Milano 1953 Bovisa. Edison gas. Torri di raffreddamento impianti "Carbon Coke" delle officine del gas Bovisa. (thesubmarine.it , Studio Grazioli, Archivio fotografico AEM).

Milano 1953 Bovisa. Edison gas. Torri di raffreddamento impianti “Carbon Coke” delle officine del gas Bovisa. (fonti: thesubmarine.it , Studio Grazioli, Archivio fotografico AEM).

Piazza Duomo, fine anni '70. Posti di blocco notturni di pattuglie Polizia di Stato. (fonte milano.corriere.it)

Piazza Duomo, fine anni ’70. Posti di blocco notturni di pattuglie Polizia di Stato. (fonte milano.corriere.it)

Milano 1929 circa. Porta Venezia/Manzoni. Primi esemplari "1928 a carrelli" (serie 1500) transitante sopra la cerchia interna dei Navigli (poco prima della copertura) tra Via Senato.Fatebenefratelli-Manzoni (verso Piazza Cavour). Fonte fotografica:wheremilan.com

Milano 1929 circa. Porta Venezia/Manzoni. Primi esemplari “1928 a carrelli” (serie 1500) transitante sopra la cerchia interna dei Navigli (poco prima della copertura) tra Via Senato, Fatebenefratelli-Manzoni (verso Piazza Cavour, sul lato sx dell’immgine). Fonte fotografica:wheremilan.com

Milano Lambrate anni '70. Stabilimenti Leyland Innocenti.

Milano Lambrate anni ’70. Stabilimenti Leyland

Milano 1976. Parco Lambro, Festival del Proletariato Giovanile. Borselli maschili a tracolla in pelle e occhiali Ray Ban accompagnavano stili di vita e accessori della vita (più o meno quotidiana) degli anni '70. Per la "piccolo borghesia" anche l'autoradio estraiebile "Autovox" (infilata nei borselli o trasportata a mano) rappresentava lo stile di vita piccolo borghese di quel periodo. Il Festival del Proletariato, organizzato dai vertici milanesi e lombardi del PCI generava malcontento e polemiche tra i militanti più radicali per i contenuti commerciali e "consumistici" impresso dalla Classe Dirigiente di un Partito Parlamentare che non seppe rappresentare e gestire il disagio giovanile.

Milano 1976. Parco Lambro, Festival del Proletariato Giovanile. Borselli maschili (in pelle) a tracolla e occhiali Ray Ban accompagnavano stili di vita e accessori della vita (più o meno quotidiana) degli anni ’70. Per la “piccolo borghesia” di quel periodo anche l’autoradio estraibile “Autovox” (infilata nei borselli o trasportata a mano) rappresentava lo “status symbol” di uno stile di vita piccolo borghese anni ’70. Il Festival del Proletariato, organizzato dai vertici milanesi e lombardi del PCI, generava malcontento e polemiche tra i militanti più radicali per i contenuti commerciali e “consumistici” impressi e imposti dalla Classe Dirigiente di un Partito Parlamentare che non seppe e non volle rappresentare e gestire il disagio giovanile di quel periodo.

Piazza San Babila angolo C.so Europa (ex Burghy) 1986. "Panonozze.. o sfitinzie" nel gergo "paninaro" di quel periodo. (fonte Wikpiedia).

Piazza San Babila angolo C.so Europa (ex Burghy) 1986. “Panozze”… o “sfitinzie” nel gergo “paninaro” di quel periodo. (fonte Wikpiedia).

Milano 1985/86 circa. Banchina fermata M1 (non localizzabile). Paninari (o aspiranti tali) lungo laa banchina di una fermata M1 "Rossa". Il fenomeno dei paninari venne qualificato (dai sociologi dell'epoca) come una manifestazione di profondo provincialismo delle tendenze "modaiole" milanesi del periodo compreso tra il 1983 e 1988 circa.

Milano 1985/86 circa. Banchina fermata della linea metropolitana M1 (non localizzabile). Paninari (o aspiranti tali) lungo la banchina di una fermata della metropolitana M1 “Rossa”. Il fenomeno dei paninari (nella maggioranza dei casi emulazioni superficiali del fenomeno) venne qualificato (dai sociologi dell’epoca) come una manifestazione di profondo provincialismo delle tendenze “modaiole” milanesi del periodo compreso tra il 1983 e 1987 circa. I “brand” dell’abbigliamento che cercarono di sfruttare al meglio la tendenza furono: Moncler, Naj Oleari, El Charro, Timberland, T-Shirt “Best-Company”, Jeans Stone Island (ovviamente le principali, lista incompleta).

Milano Ticinese 1985. Jumbo tram serie 4900 "decorato" da scritte spray in prossimità delle Colonne di San Lorenzo e Pusterla Medievale del medesimo sito.

Milano Ticinese 1985. Jumbo tram serie 4900 “decorato” da scritte spray in prossimità delle Colonne di San Lorenzo e Pusterla Medievale del medesimo sito.

___________

Milano Sparita e Milano Trasporti Skyscrapercity

Dubito che Alinari proporrebbe mai (verso questi soggetti) contratti di consulenza. Ad Alinari converrebbe consultarsi con dei legali…e valutare il caso di eventuali azioni e misure (delle sonore “pettinate” …quello che si meriterebbero insieme ai titolari di alcune pagine facebook nonchè Facebook medesima).

Le tonnellate di letame che questi individui hanno sparso contro diverse banche dati forografiche proprietarie, ivi incluse opere editoriali (incluso questo web, oggetto di attacchi al limite delle diffamazioni) sono tutt’altro che da collaborazioni a loro favore…

Purtroppo non è posssibile andare oltre…(chi scrive ha le “mani legate”…anche se qualche cosa sembra muoversi) ma acquistando qualche libro abbinato a Facebook troviamo molte foto Alinari… e immagini postate in quel forum. Ma queste foto integrate nei libri saranno mai state acquistate da Alinari medesima ?

Si teme di no e se fossimo in una Nazione seria sarebbero già scattate sanzioni verso più soggetti.

Milano Sparita ssc pagina 4965

Una piccola nota di cronaca.

Sempre nel merito di questi ambienti …. suona anomalo che una biblioteca pubblica di Quartiere diventi luogo di promozione vendita libri Facebook (editi in paesi anglosassoni in seno a convenzioni Fbook).

Generalmente simili eventi sono riservati a mostre fotografiche di pubblica fruizione e di pubblica utilità o opere librarie stampate e diffuse tramite finanziamenti pubblici di Comuni e Regioni ma per attività strettamente correlate ad eventi di “quartiere” noprofit e di pubblica utilità e interesse.

Che siano cambiate le normative ?

Le biblioteche civiche non sono luogo di promozioni commerciali personalistiche !

_____________

Milano Ticinese anni '70. Via Scaldasole.

Milano Ticinese anni ’70. Via Scaldasole.

_____________

http://www.milanotoday.it/~media/horizontal-hi/19810758142682/incidente-cavalcavia-don-milani-di-gian-m-2.jpg

L’incidente avvenuto lo scorso Martedi’ sera (28 Maggio) sul cavalcavia Don Lorenzo Milani (Giambellino-Barona) è quasi nulla rispetto ad una carambola (di vecchia data) verificatasi nel lontano Settembre del 1990 sempre sopra tale ponte. Una serie di frontali (tra automobili provenienti da corsie opposte) e tamponamenti coinvolsero numerose automobili un Lunedi’ di fine Settembre 1990 , verso mezzogiorno. Diversi i feriti e il cavalcavia chiuso al traffico per 3 ore circa con il collasso della circolazione tra le Vie Giambellino. Carlo Troya, Cassala, Ettore Ponti-Schievano in conseguenza delle deviazione del traffico verso la parallela circonvallazione filoviaria.

Verso la metà degli anni ’70 (nelle serate e nottate estive), con notevoli ritardi rispetto alla data di apertura di tale arteria stradale periferica, tale cavalcavia (incompleto nella illuminazione, nella posa di balaustre e di asfaltatura finale e non ancora aperto al traffico) era luogo di gare automobilistiche clandestine (personaggi proveninenti dal confinante Giambellino) che avevano come luogo di partenza e di arrivo, proprio tale infrastruttura incompleta. Il “circuito” prevedeva auto di grossa cilindrata (principalmente auto “Giulietta” Alfa Romeo) sfrecciare a velocità folli, lungo le Vie Santa Rita, Viale Famagosta, Via Giacomo Watt, Via A. Binda e Via Ettore Ponti… lungo un quartiere Barona dalle strade deserte e praticamente ancora privo di rete semaforica (nel periodo, gli unici semafori esistenti erano quelli della “rotonda” di Piazza Maggi).

________________

Milano, Agosto 1984. Via Torino Vettura "28" serie 1500, numerata 1755, linea 19 (Roserio-Negrelli).

Milano, Agosto 1984. Via Torino. Vettura “28” serie 1500, numerata 1755, linea 19 (Roserio-Negrelli). Malgrado queste immagini non siano estremamente remote (nel tempo), esse ritraggono le vetture tramviarie ATM (le più antiche e “storiche” circolanti ) nel loro aspetto originario. L’aspetto odierno delle “28”, dalla ex Giunta Moratti in avanti, è quello di “baldacchini” semoventi di colore giallo crema e bianco (o in alternativa rivestite con pellicole ritraenti immagini e loghi pubblicitari) con ulteriori pannelli pubblicitari posizionati sul tetto delle vetture medesime …. quando queste vetture, in realtà, non ebbero mai, nemmeno dalla loro comparsa (intorno alla fine degli anni ’20 del 1900), con l’esclusione di circa 7 esemplari riverniciati in verde ministeriale nel 1929, l’aspetto odierno e attuale (che in parte si rifarebbe, in modo improprio, alle vetture Edison dei primi del ‘900). (fonte bahnbilder.de)

Milano Roserio 1984. Vettura "28" serie 1500 linea 19 in prossimità del capolinea Roserio davanti all'ingresso dell'Ospedale Luigi Sacco. (fonte : bahnbilder.de).

Milano Roserio/Vialba nel 1984, Via Giovanni Battista Grassi 74. Vettura “28” serie 1500 (linea 19) in prossimità del capolinea di Roserio davanti all’ingresso dell’Ospedale Luigi Sacco. (fonte : bahnbilder.de).

_____________

Errata corrige

Ad una ulteriore verifica della localizzazione di questa immagine è emerso che pur trattandosi del quartiere ex Fiera/Sempione (a poche decine di metri da Corso Sempione), il viale inquadrato è Viale Severino Boezio (in apparenza, valutando i contenuti dell’immagine, apparirebbe molto simile al controviale ovest di Corso Sempione, direzione V.le Certosa).

Gennaio 1985. Linee tramviarie bloccate dalla storica nevicata lungo Corso Sempione. (fonte: repubblica.it)

Gennaio 1985. Linee tramviarie bloccate dalla storica nevicata lungo Corso Sempione. (fonte: repubblica.it)

Milano 1988. Piazzale Stazione di Porta Genova, VIa Valenza, 28 Giugno 1988. Vettura "28" 1500 ex linea 19 alla fermata di Porta Genova. Si nota il cantiere della "torre" di Porta Genova in costruzione. La foto venne scattata (da un amatore di vetture tramviarie storiche tedesco) pochi giorni prima che una tromba d'aria di inaudita violenza distrusse buona parte dei tetti degli edifici localizzati tra i quartieri Barona, Ticinese, Gratosolio (l'esito di due morti, uno alla Barona, in Via Ettore Ponti per il crollo di un muro sopra delle auto in sosta per il tornado in corso). (fonte fotografica carl-otto.dk)

Milano 1988. Piazzale Stazione di Porta Genova, Via Valenza, 28 Giugno 1988. Vettura “28” , serie 1500, ex linea 19 (nella tratta Negrelli-Roserio, sostituita dal 2, Negrelli-Bignami , verso il 1994/1995) alla fermata di Porta Genova. Si nota il cantiere della “torre residenziale” di Porta Genova in costruzione. La foto venne scattata (da un amatore di vetture tramviarie storiche danese) pochi giorni prima di un evento meteorolgico eccezionale che si scatenò nel settore sud occidentale di Milano, dove una tromba d’aria di inaudita violenza distrusse buona parte dei tetti degli edifici localizzati tra i quartieri Barona, Ticinese, Gratosolio (l’esito di due morti, uno alla Barona, in Via Ettore Ponti per il crollo di un muro sopra delle auto in sosta per il tornado in corso, il secondo in Via Vigevano). La tromba d’aria sradicò centinaia di alberi, scoperchiò capannoni e scaricò, sulle strade, oltre 20 cm di grandine (il picco della distruttvità venne raggiunto lungo la Via Ettore Ponti e Walter Tobagi e strade adiacenti sino in Viale Cassala-Via Carlo Torre/Argelati). (fonte fotografica carl-otto.dk)

Milano 1985, Porta Genova. Storica nevicata del Gennaio 1985 (nell'immagine l'evento è solo all'inizio, presumibilmente il 13 Gennaio 1985, meno di 16 ore dall'inizio della nevicata che incomincio' il tardo pomeriggio del 12 Gennaio per esaurirsi il 16 Gennaio dopo aver messo "in ginocchio" l'intera città di Milano e parte della Lombardia sud occidentale (i massimi di neve si raggiunsero nelle province di Milano, Pavia, Lodi, Cremona, mentre il fenomeno fu più limitato , ma comunque intenso, nelle province di Bergano e Brescia... mentre nelle province di Como e Sondrio e nelle aree alpine e prealpine la neve cadde con minore intensità). Da notarsi, sul lato dx dell'immagine, una campana arancione dell'allora raccolta differenziata del vetro. (fonte milano,repubblica.it).

Milano 1985, Porta Genova. Incrocio Viale Gorizia-Corso Cristoforo Colombo. Storica nevicata del Gennaio 1985 (nell’immagine l’evento è solo all’inizio, presumibilmente il 13 Gennaio 1985, meno di 16 ore dall’inizio della nevicata che incomincio’ il tardo pomeriggio del 12 Gennaio per esaurirsi il 16 Gennaio dopo aver messo “in ginocchio” l’intera città di Milano e parte della Lombardia sud occidentale (i massimi di neve si raggiunsero nelle province di Milano, Pavia, Lodi (in realtà il Lodigiano divenne provincia dal 1992) e Cremona, mentre il fenomeno fu più limitato , ma comunque intenso, nelle province di Bergano e Brescia… per paradosso… nelle province di Como e Sondrio e nelle aree alpine e prealpine la neve cadde con minore intensità). Da notarsi, sul lato dx dell’immagine, una “campana” arancione dell’allora raccolta differenziata del vetro. (fonte milano.repubblica.it).

Ripa di Porta Ticinese, Milano Ticinese 1948 circa. Alzaia Naviglio Grande verso Vicolo Lavandai (foto ripresa dal ponticello pedonale di Via Corsico).

Milano Ticinese 1948 circa. Alzaia Naviglio Grande/Ripa di Porta Ticinese verso Vicolo Lavandai (foto ripresa dal ponticello pedonale di Via Corsico).

Milano Cadorna, terminale ferroviario Ferrovie Nord Milano nel 1930 circa. (twitter hashtag/InMovimento)

Milano Cadorna, terminale ferroviario Stazione Ferrovie Nord Milano nel 1930 circa. (twitter hashtag/InMovimento)

Milano Ticinese-Carrobbio. FIAT 421 (linea 59) ritratta alle Colonne di San Lorenzo (anni ’70-’80). (fonte autobusmodel.blogspot)

Milano 1960 circa. Rogoredo, omonima Stazione FS. Capolinea tramvia "navetta" ATM linea 32 (Corvetto-Rogoredo) in servizio sino al 1966 circa, sostituita dalla linea filoviaria 84 (affiancata anche alla linea filoviaria 95, Via Modica, Rogoredo FS). Pur trattandosi di un tratto urbano, anche se di periferia estrema, la linea veddeva in servizio vetture tramviarie tipiche delle linee extraurbane.

Milano 1960 circa. Rogoredo, omonima Stazione FS. Capolinea tramvia “navetta” ATM linea 32 (Corvetto-Rogoredo) in servizio sino al 1966 circa, sostituita dalla linea filoviaria 84 (affiancata anche alla linea filoviaria 95, Via Modica, Rogoredo FS). Pur trattandosi di un tratto urbano, anche se di periferia estrema, la linea annoverava vetture tramviarie tipiche delle linee extraurbane. Si tenga presente che la tramvia aveva anche la funzione di collegare il pendolarismo operaio delle Industrie Redaelli tra Milano città e gli stabilimenti medesimi, siti lungo la Via Rogoredo. La vettura ritratta è una OM serie 70-71 (bidirezionale come intuibile dalla presenza di due trolley), vetture acquisite, verso il 1925 dalla STEL (dal 1939 passate al parco tramviario ATM). Maggiori dettagli in https://it.wikipedia.org/wiki/Tram_STEL_serie_70-71

Milano 1960 circa Stazione Centrale. Bivacchi emigrati dall'Italia meridionale (fenomeni di "migrazione interna" avvenuti tra il 1950 circa sino alla fine anni '70 ma tutt'oggi in corso e paralleli ai flussi migratori che approdano nell'area del Mediterraneo).

Milano 1960 (circa) Stazione Centrale. Bivacchi emigrati dall’Italia meridionale (fenomeni di “migrazione interna” avvenuti tra il 1950 circa sino alla fine anni ’70 ma tutt’oggi in corso e paralleli ai flussi migratori che approdano nell’area del Mediterraneo).

Gennaio 1985. Linee tramviarie bloccate dalla storica nevicata lungo Corso Sempione. (fonte: repubblica.it)

Gennaio 1985. Linee tramviarie bloccate dalla storica nevicata del Gennaio ’85 lungo Corso Sempione. (fonte: repubblica.it)

Milano 1956. Porta Nuova/Porta Venezia. Intendenza di Finanza di Via Moscova angolo Manin. Giulio Andreotti. Autore foto Gian Battista Colombo (archivi web)

Milano 1956. Porta Nuova/Porta Venezia. Intendenza di Finanza di Via della Moscova angolo Manin. Giulio Andreotti. Autore foto Gian Battista Colombo (archivi web)

Milano Porta Venezia 1964. Dopo la storica chiusura, per Decreto Legislativo e Penale delle "case chiuse" voluta dalla Democrazia Cristiana, principalmente nella figura della Senatrice Angelina Merlin, proseguiva, in forma clandestina, la prostituzione con adescamento clienti direttamente dalle vie cittadine. Questa immagine ritrae un bar (oggi sostituito da un esercizio commerciale di elettronica di consumo) sito in Viale Vittorio Veneto angolo Via Lazzaretto. Con molta probabilità la fotografia venne scattata dalla "Squadra Buon Costume" della Polizia di Stato. In realtà le funzioni repressive venivano condotte direttamente dalla Questura e dalla Squadra Mobile (Narcotici e buon costume). Sovente gli appostamenti per il dossieraggio fotografico venivano effettuati dalle finestre di appartamenti posti nelle vicinanze dei luoghi di "prostituzione clandestina) i cui occupanti, su ordinanza dei Questori, dovevano mettere a disposizione degli investigatori di PS i locali per la produzione di materiale fotografico ad uso giudiziario e investigativo (come chiaramente intuibile anche dall'immagine). Fonte fotografica corriere.it

Milano Porta Venezia 1964. Dopo la storica chiusura (per Decreto Legislativo e Legge Penale) delle “case chiuse” (provvedimento Parlamentare voluto dalla Democrazia Cristiana, principalmente nella figura della Senatrice Angelina Merlin) proseguiva, in forma clandestina, la prostituzione “illegale” con adescamento clienti direttamente dalle vie cittadine. Questa immagine ritrae un bar (oggi sostituito da un esercizio commerciale di elettronica di consumo) sito in Viale Vittorio Veneto angolo Via Lazzaretto. Con molta probabilità la fotografia venne scattata dalla “Squadra Buon Costume” della Polizia di Stato. In realtà le funzioni repressive venivano condotte direttamente dalla Questura e dalla Squadra Mobile di competenza (Narcotici e buon costume). Sovente gli appostamenti per il dossieraggio fotografico venivano effettuati dalle finestre di appartamenti posti nelle vicinanze dei luoghi di “prostituzione clandestina” i cui occupanti, su ordinanza dei Questori (e loro malgrado), dovevano metterne a disposizione i locali per i sopralluoghi fotografici (ad uso giudiziario) degli investigatori di PS (come chiaramente intuibile anche dall’immagine). Fonte fotografica corriere.it

Milano Ticinese 1960. Linea ferroviaria Milano Mortara lungo le diramazioni dello Scalo Porta Genova verso San Cristoforo. Siamo a ridosso del Piazzale delle Milizie in posizione intermedia tra la fine di Via Tortona e Ripa di Porta Ticinese poco prima dell'ex ponte veicolare (in ferro) di Viale Cassala-P.le delle Milizie. (fonte : ilportaledeitreni.it)

Milano Ticinese 1960 (quasi al confine con Barona San Cristoforo). Linea ferroviaria Milano Mortara lungo le diramazioni industriali (delle aree CGE e successivamente ANSALDO) intermedie tra lo Scalo Porta Genova verso San Cristoforo. Siamo a ridosso del Piazzale delle Milizie in posizione intermedia tra la fine di Via Tortona (verso Viale Troya) e Ripa di Porta Ticinese/Alzaia Naviglio Grande… poco prima dell’ex ponte veicolare (in ferro) di Viale Cassala-P.le delle Milizie (la fotografia è stata scattata proprio sopra la campata che sovrasta la ferrovia, ovvero la seconda campata (verso nord) del ponte di Viale Cassala-Piazzale delle Milizie). (fonte : ilportaledeitreni.it)

Milano anni '60. Pattuglia "radiomobile" del Pronto Intervento 777 Squadra Mobile di Milano. Il servizio di Pronto Intervento "777" nacque nel 1945 a Milano. Servizi di Pronto Intervento analoghi (ma con numerazione differente) nacquero, sempre nello stesso periodo dell'immediato dopoguerra, anche nelle altre aree metropolitane italiane (Torino, Roma, etc...). Si dovette attendere il 1968 per l'istituzione di un unico servizio Nazionale di Pronto Intervento della Polizia di Stato (il famoso "113").

Milano anni ’60. Pattuglia “radiomobile” del Pronto Intervento 777 Squadra Mobile di Milano. Il servizio di Pronto Intervento “777” nacque nel 1945 a Milano. Servizi di Pronto Intervento analoghi (ma con numerazione differente e non comunicanti tra loro) nacquero, sempre nello stesso periodo (dell’immediato dopoguerra), anche nelle altre aree metropolitane italiane (Torino, Roma, etc…). Si dovette attendere il 1968 per l’istituzione di un unico servizio Nazionale (unificato) di Pronto Intervento della Polizia di Stato (il famoso “113”). fonte fotografica: corriere.it

Milano Piazza Cavour-Via A. Manzoni. Raduno di appassionati (di residenza e nazionalità svizzera) degli scooter Innocenti (Lambretta). (fonte: lambretta.com)

Milano Piazza Cavour-Via A. Manzoni. Raduno di appassionati (di residenza e nazionalità svizzera) degli scooter Innocenti (Lambretta). (fonte: lambretta.com)

Milano 1949. Cairoli, Via Luca Beltrami. Raduno appassionati elvetici della "Lambretta" (organizzato da una associazione svizzera), (fonte lambretta.it)

Milano 1949. Cairoli, Via Luca Beltrami. Raduno appassionati elvetici della “Lambretta” (organizzato da una associazione svizzera). (fonte : lambretta.com)

Milano Lambrate 1944. Area stabilimenti Innocenti. Cantieri ricostruzioni post bombardamenti. Ovviamente la data di scatto della fotografia precede di molti mesi la fine del periodo bellico e della Liberazione del 25 Aprile.

Milano Lambrate 1944. Area stabilimenti Innocenti. Cantieri ricostruzioni post bombardamenti. Ovviamente la data di scatto della fotografia precede di molti mesi la fine del periodo bellico e della Liberazione del 25 Aprile ’45.

Milano 1949. Certosa-Musocco, raccordo e cavalcavia del Ghisallo. Raduno proprietati e appassionati scooter "Lambretta" della Confederazione Elvetica. Fonte: lambretta.com

Milano 1949. Certosa-Musocco, immediate vicinanze Viale Certosa (alle spalle del fotografo), raccordo del Ghisallo (in sostanza il raccordo verso le “autostrade” … per il periodo storico risalente allo scatto della foto… per Milano-Torino e Varese, periodo che precedette la costruzione del Cavalcavia del Ghisallo, nel 1960, allo scopo di sopraelevare il raccordo rispetto all’incrocio di Viale Certosa). Raduno proprietari e appassionati scooter “Lambretta”, raduno organizzato, a Milano, da estimatori e appassionati cittadini e residenti esteri della Confederazione Elvetica. Fonte: lambretta.com

Milano 1960, Porta Venezia. Viale Regina Giovanna, distributore BP (e Lambetta). Autore Ernesto Fantozzi. (fonte Corriere.it)

Milano 1960, Porta Venezia. Viale Regina Giovanna, distributore BP (e Lambetta). Autore Ernesto Fantozzi. (fonte Corriere.it)

Bobine pellicola in metraggio "super 8" file "Miracolo a Milano"

Bobine pellicola per uso domestico (presumibilmente commercializzate negli anni ”80) in metraggio “super 8” del film “Miracolo a Milano” (fonte : web-blog “passionesuper8”)

"Gif animata" sequenza trucchi cinematografici film "Miracolo a Milano" (1951) di Vittorio de Sica,

“Gif animata” sequenza trucchi cinematografici del film “Miracolo a Milano” (1951) di Vittorio de Sica,

 Corso Vittorio Emanuele 1984. (fonte: maxmartinoart)

Corso Vittorio Emanuele, 1984. (fonte: maxmartinoart)

Milano 1974. Porta Garibaldi, Piazza Sigmund Freud. Fotogramma del film "Milano odia: la polizia non può sparare" (regia di Umberto Lenzi), Fonte : icmdb.org

Milano 1974. Porta Garibaldi. Viale Luigi Sturzo-Piazza Sigmund Freud. Fotogramma del film “Milano odia: la polizia non può sparare” (regia di Umberto Lenzi), Fonte : icmdb.org

Milano Farini-Monumentale 1965. Piazzale interno, scarico e carico merci, dello Scalo Farini di Via Valtellina. (archivio sdfgroup)

Milano Farini-Monumentale 1965. Piazzale interno, scarico e carico merci, dello Scalo Farini di Via Valtellina. (archivio sdfgroup)

Milano 1985. 14 Gennaio (circa). La storica nevicata da 80 cm (1 metro nelle periferie).

Milano 1985. 14 Gennaio (circa). La storica nevicata da 80 cm (1 metro nelle periferie).

_______________________

Prove generali della restaurazione di un “Secondo Ventennio”

https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/05/18/news/striscione_salvini_milano_amico_dei_mafiosi_diffamazione-226571479/?refresh_ce

Durante il Ventennio Fascista e durante il Regime Nazionalsocialista era sufficiente che un vicino/a di casa segnalasse un analogo vicino o famiglia dissenziente verso tali regimi (Mussolini e Hitler) perchè si presentasse (nel caso dell’Italia) la DIGOS direttamente nella casa dei “dissenzienti” (Polizia Politica costituita da Benito Mussolini malgrado, in rete, falsamente anche da Wikipedia, venga fatta risalire la sua costituzione nel 1978, in realtà la “Primi insidias icere” venne costituita immediatamente dopo la presa di potere di Mussolini … le funzioni, non dissimili da quelle attuali, distribuire sul territorio Nazionale informatori politico giudiziari e spie politico giudiziarie… oggi la DIGOS raccoglie l’attività di “monitoraggio” da decine di migliaia di “agenti informativi” operativi in rete, principalmente Facebook, Twitter, Whatsapp, Instagram, Telegram, Quora, Yahoo, etc…).

Come accennato,100 anni fa, con la costituzione del Regime dittatoriale di Mussolini, era sufficiente una “dritta” (portinaie e vicini di casa) e la Polizia Politica si presentava in casa dei “dissenzienti ai regimi” per essere prelevati, schedati, eventualmente arrestati, pestati anche a morte (in alcuni ma frequentissimi casi) e processati sommariamente e lasciati marcire nelle “Patrie Galere” e/o condannati a morte (nel caso di Hitler, condotti ni Campi di Concentramento).

In meno di 1 anno, in una Italia già in “semi dittatura” dal lontano 1992-93, vede una rapida restaurazione di metodi e finalità tipiche del “Ventennio”.

Alberto Nobili (responsabile antiterrorismo, ex marito della focosa Ilda Boccassini, uno sgangherato ed erroneo “idolo” della neosinistra post PCI… ovvero colei che rese dormiente la DIA per oltre un decennio con proliferazione incontrollata delle mafie nel territorio milanese e lombardo piemontese) oltre ad aprire fasicoli di indagine e rinvii a giudizio contro i cittadini dissenzienti (tra le altre cose il presunto reato di diffamazione non è ascrivibbile d’ufficio e non sicomprende su quali fondamenti giuidici si schedino e indaghino cittadini dissenzienti ad una neo dittatura emergente), schedati direttamente dai vicini di casa informatori DIGOS Lega Nord…. dovrebbe anche aprire fascicoli di indagine e rinvii a giudizio su migliaia di liste elettorali Lega Nord delle regioni Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, etc… di competenze anche DDA (vedasi anche diverse trasmissioni di REPORT dedicate a questo problema).

Una nota finale:

Coloro che si autoproclamano storici di Milano e quartieri e si fregiano dei “vessilli” dei valori Partigiani di Resistenza (ovviamente legittimi e SACROSANTI)… dovrebbero valutare, profondamente … e fare autocritica sulla loro infelice scelta di aver utilizzato Facebook e Amazon come piattaforme di diffusione e commercio delle loro “opere”.

Zuckerbeg è stato recentemente definito (dal Giornalista e Direttore del Giornale Sallusti … quindi da un referente di destra) un “Dittatore estremista di destra” responsabile della tolleranza se non della protezione di decine di migliaia di pagine facebook (in tutte le lingue) dedicate al proselitismo neo fascista e neo nazista. In Italia se ne annoverano migliaia ma solo una decina sono state oscurate…

Scegliere Facebook come pagina di storia, oltremodo con contenuti storici correlati alla Resistenza Partigiana…. è non solo paradossale ma di una scelta a dir poco infelice e imbarazzante…

…. Come sostenuto da quasi 3 anni…. dalla Procura di Milano non potrà mai provenire nulla di buono… (appalti FI-Lega Nord a gò gò, alcuni appaltatori furono e sarebbero prossimi alla ‘ndrangheta) e vien da sospettare che questa nuova e apparente “neo tangentopoli” potrebbe avere gli effetti che ebbe la precedente (pilotata dalla CIA)… ovvero portare al potere il più grande corruttore del PSI di Bettino Craxi… che all’epoca era Silvio Berlusconi.

Domani chi salirà al potere…. grazie alla magistratura di Milano ?

Matteo Salvini ?

_______________

Milano 1984, Ticinese-Darsena. Ripa di Porta Ticinese verso Viale Gorizia a ridosso del Ponte dello Scodellino. Ultime settiname di transito del tram 19 (Roserio-Negrelli) prima della sospensione di tale tratta tramviaria (siamo nell'Agosto 1984) e la definitiva dismissione (il 19 verrà deviato lungo la Via Valenza, verso la stazione FS di Porta Genova). Otto mesi circa venne inaugurata la tratta Cadorna-Porta Genova della linea M2 della metropolitana (questo comportò la deviazione della linea tramviaria 19 verso Porta Genova con l'abbandono della tratta Ripa Ticinese, Gorizia, XXIV Maggio, Corso di P.ta Ticinese).

Milano 1984, Ticinese-Darsena. Ripa di Porta Ticinese verso Viale Gorizia a ridosso del Ponte dello Scodellino. Ultime settiname di transito del tram 19 (Roserio-Negrelli) prima della sospensione di tale tratta tramviaria (siamo nell’Agosto 1984) e la definitiva dismissione (il tram 19 verrà deviato lungo la Via Valenza, verso la stazione FS di Porta Genova). Otto mesi prima c venne inaugurata la tratta Cadorna-Porta Genova della linea M2 della metropolitana (questo comportò la deviazione della linea tramviaria 19 verso Porta Genova con l’abbandono della tratta Ripa Ticinese, Gorizia, XXIV Maggio, Corso di P.ta Ticinese). Fonte fotografica web Bahnbilder.de

Milano primi anni '70. Grandi Magazzini Standa (gruppo Montedison) di Via Torino angolo Via della Palla. (fonte museodelbasket-milano)

Milano 1970 circa. Grandi Magazzini Standa (gruppo Montedison) di Via Torino angolo Via della Palla. (fonte museodelbasket-milano)

Milano 1983. Via Festa del Perdono. (fonte:thisisavintagewall.wordpress)

Milano 1983. Via Festa del Perdono. (fonte:thisisavintagewall.wordpress)

Milano 1974 Brera. Via Mercato (thisisavintagewall.wordpress)

Milano 1974 Brera. Via Mercato (fonte: thisisavintagewall.wordpress)

Milano 1983. Interno di un Supermarket con i famosi e ormai in disuso megafustini cilindrici di detersivo per lavatrice in polvere.

Milano 1983. Interno di un Supermarket con i famosi e ormai in disuso megafustini cilindrici di detersivo per lavatrice in polvere.

Milano Verziere 1983. Confluenza tra Largo Bersaglieri-Piazza Fontana-Via Larga. In evidenza l'insegna, ancora presente, della Banca Nazionale dell'Agricoltura, luogo di strage di Stato nel 12 Dicembre 1969. (fonte credits.com)

Milano Verziere 1983. Confluenza tra Largo Bersaglieri-Piazza Fontana-Via Larga. (fonte credits.com)

Milano Lambrate fine anni '60. Stabilimenti Innocenti e una Mini Mini Minor in caricamento sul camion "bisarca". Datazione immagine assente, il modello di auto parcheggiate nel piazzale della Innocenti è simile al modello Mini Mini Minor MK3 838/2 prodotto intorno al 1970 https://www.automobile.it/bergamo-innocenti-mini-mini-minor-mk3-838-2/133730901

Milano Lambrate fine anni ’60. Stabilimenti Innocenti e una Mini Mini Minor in caricamento sul camion “bisarca”. Datazione immagine assente, il modello di auto parcheggiate nel piazzale della Innocenti sembra simile al modello Mini Mini Minor MK3 838/2 prodotto intorno al 1970 https://www.automobile.it/bergamo-innocenti-mini-mini-minor-mk3-838-2/133730901

stazione certosa

Milano Certosa Musocco. Vecchia Stazione Ferroviaria di Milano Certosa. Datazione immagine non disponibile. L’assenza, apparente, di linee aeree di alimentazione elettrica ferroviaria (catenarie) potrebbe datare l’immagine in data non successiva agli anni ’30 del 900.

Milano 1987, Piazza Duomo. Edizione 1987 della Stramilano.

Milano 1987, Piazza Duomo. Edizione 1987 della Stramilano.

Milano 1975 Piazza Duomo, Manifestazione Comitato Occupazione di Piazza Negrelli (costola di militanza e attivismo di Lotta Continua). Fonte immagine web arengario.it

Milano 1975 Piazza Duomo, Manifestazione Comitato Occupazione di Piazza Negrelli (costola di militanza e attivismo di Lotta Continua). Fonte immagine web arengario.it

MILANO luogo dove il mercato immobiliare produce ricchezza e traino Nazionale ?

Mah, a giudicare da circa un 50% di catasto immobiliare residenziale e per uso uffici vuoto, invenduto, inaffittato (non da anni ma da decenni) e malgrado sia una delle poche città italiane dove si costruiscono ancora nuovi immobili a fronte di una domanda di acquisto e di loczione crollata ai limiti storici…vendere immobili a Milano è, da oltre 11 anni, una scomessa al ribasso….ed un rischio che solo le immobiliardi in odore di riciclaggio possono permettersi…

Un articolo giornalistico del 2012, riproposto nel 2017 e tutt’oggi attuale…

https://milano.repubblica.it/cronaca/2012/09/21/news/la_casa_si_affitta_e_poi_si_riscatta_ecco_la_strada_per_battere_la_crisi-42939562/

VENETO, LOMBARDIA ED EMILIA LE REGIONI PIU’ PRODUTTIVE D’ITALIA, DESIDEROSE DI AUTONOMIA FISCALE E IDENTITARIA… LE PIU’ COMPETITIVE D’EUROPA ?

Mah… i giornalististi menzogneri e con essi la Lega Nord (ma non solo, connivenze ormai consolidate con PD e Forza Italia… Milano è stato il laboratorio degli inciuci Lega-Pd-FI) non dicono quale sia il comparto del Nord-Ovest (Lombardia) e Nord-Est (Veneto) e Nord-Est/Centro Italia (Emilia e Romagna) che più esporta e produrrebbe PIL ?

L’AGRICOLTURA ! (comparto primario insieme alla zootecnia)

Le tre regioni (ad ambizione autonomista) che tanto pavoneggiano competitività internazionale ed esportazioni, anche verso gli USA.., .bypassando la UE, sono, in realtà, al TOP nel settore Primario, ovvero dell’agricoltura…caseario e zootecnia (allevamenti bovini, suini, etc…) e tra queste il Veneto (principalmente il vino prosecco ma anche l’agroalimentare, compreso l’olio d’oliva). Idem per la produzione conserviera (frutta e pomidoro) dell’Emilia Romagna…idem per i vini della Franciacorta bresciana e dell’oltrepo pavese).

In Lombardia le industrie non esistono quasi più (qualche acciaieria è sopravvissuta tra Bergamo e Brescia)…

Saranno anche le Regioni più “performanti” … ma mentre nel boom economico dello scorso secolo il secondario (industrie) primeggiava nel Nord Ovest… oggi l’industria è scomparsa in Lombardia e Piemonte e sostituita dalla esportazione di vini frizzanti dell’Oltrepò pavese, Franciacorta, Veneto, succhi di frutta, passate di pomodoro, prosciuttu e Patmiggiano per l’Emilia-Romagna… prodotti Barilla… e cosi’ via…esportazioni che per il Veneto furono (durante i Governi Berlusconi) lobbyzzate dall’ex Ministro delle Politiche Agricole Zaia (oggi Governatore Veneto).

All’estero, infatti, si esportano, quindo, quasi esclusivamente vini del Veneto.

Le produzioni di meccanica e farmaceutica, chimica e manifattura di tali regioni sono nella seconda posizione…e ridotte al lumicino… mentre la produzione primaria per Lombardia, Veneto e Emilia Romagna è costituita principalmente dall’Agricoltura e zootecnia.

Il nuovo “triangolo industriale” Milano-Verona-Bologna è una bufala.

Per carità, l’agroalimentare sempre economia sarebbe…di tutto rispetto (anche se i produttori agricoli di primo livello di filiera agroalimentare, e quelli di latte vaccino, non dovrebbero passarsela del tutto bene… le cose anddrebbero molto meglio per gli intermediari ed i trasformatori di prodotti agricoli e caseari e la grande distribuzione come Coop, Carrefour e Esselunga ed i noti centri commerciali). Una Nazione che annovera tre regioni “trainanti” basate solo sul comparto primario (agricoltura, caseario, zootecnia) assimila questa Italia a quella di una Nazione pre seconda guerra mondiale… un “neo Regno” simil agricolo rurale come ai tempi del “Duce”….

Di strada, in 100 anni, ne abbiamo fatta poca, quella poca percorsa (tra gli anni ’50 sino ai primi ’90) l’abbiamo, grazie a Berlusconi, Tremonti, Maroni, Prodi e Renzi, ripercorsa in retromarcia…retrocedento ultimi in Europa e nel mondo.

… Quindi quante BALLE che raccontano i politici (Lega Nord in primis, seguita da PD e Forza Italia)….ed i loro servi giornalisti…

Milano Lambrate (confinante con Segrate) 1975 , Via Rubattino. Stabilimenti Innocenti-Leyland. L'immagine, come evidente, proviene dall'archivio Dino Fracchia e nella didascalia nativa si dichiara che le auto Leyland Innocenti (tra le quali i modelli "mini") sarebbero invenduti. Indipendentemente dalla didascalia allegata all'immagine, il gruppo Innocenti, superata la fase dell'acquisto di auto a "domanda interna" degli anni del boom economico e superata la fase del "mito" delle Lambretta... proprio a partire dagli anni '70 dovette affrontare una fase di progressivo declino di vendite e di produzione che culmino', a cavallo tra gli anni '80 e '90, in massicce cassa integrazioni e prepensionamenti e la chiusura definitiva dello stabilimento di Lambrate nel 1993. Il marchio sopravvisse per qualche anno ancora nelle produzioni FIAT, sino al 1997. (fonte fotografica Archivio Dino Fracchia).

Milano Lambrate (confinante con Segrate) 1975 .Via Rubattino. Stabilimenti Innocenti-Leyland. L’immagine, come evidente, proviene dall’archivio Dino Fracchia e nella didascalia nativa si dichiara che le auto Leyland Innocenti (tra le quali i modelli “mini”) ritratti nell’immagine sarebbero veicoli invenduti. Indipendentemente dalla didascalia allegata all’immagine, il gruppo Innocenti, superata la fortunata e produttiva fase dell’acquisto di auto a “domanda interna” tipico degli anni italiani del boom economico e superata la fase del “mito” delle Lambretta… proprio a partire dagli anni ’70 dovette affrontare una fase di progressivo declino di vendite e di produzione che culmino’, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, con massicci ricorsi alla cassa integrazione e prepensionamenti del personale e la successiva la chiusura definitiva dello stabilimento di Lambrate nel 1993. Il marchio sopravvisse per qualche anno ancora nelle produzioni FIAT, sino al 1997. (fonte fotografica Archivio Dino Fracchia).

Milano 1974. Via Melchiorre Gioia (tra Via Pirelli e Via Galvani, il lato destro inquadra l'ex ufficio INPS "Gioia" demolito tra il 2017 e il 2018. Si tratta di un fotogramma del film "Milano odia la polizia non può sparare" di Umberto Lenzi. Fonte fotografica IMCDb.org

Milano 1974. Via Melchiorre Gioia (tra Via Pirelli e Via Galvani, il lato destro inquadra l’ex ufficio-edificio dell’ INPS “distretto territoriale Gioia”, demolito tra il 2017 e il 2018). Si tratta di un fotogramma del film “Milano odia la polizia non può sparare” di Umberto Lenzi. Fonte fotografica IMCDb.org

Milano 1978 Porta Garibaldi. Piazza Sigmund Freud.

Milano 1978 Porta Garibaldi. Piazza Sigmund Freud.

Milano 1974. Piazza Duomo-Palazzo Reale-Arengario e sculture contemporanee ("Arco" di Carlo Ramous, realizzata nel 1972) esposte verso la metà degli anni 70. (Archivi Alinari alinari.it).

Milano 1974. Piazza Duomo, lato Palazzo Reale-Arengario e sculture contemporanee di Carlo Ramous (realizzate nel 1972) esposte verso la metà degli anni 70. (Archivi Alinari alinari.it).

Milano 1974. Piazza Duomo-Palazzo Reale Arcivescovado e sculture contemporanee ("Arco" di Carlo Ramous, realizzata nel 1972) esposte verso la metà degli anni 70. Archivi proprietari Alinari.

Milano 1974. Piazza Duomo-Palazzo Reale-Arcivescovado e sculture contemporanee (“Arco” di Carlo Ramous, realizzata nel 1972) esposte verso la metà degli anni 70 nel lato meridionale del Duomo. (Archivi proprietari Alinari).

_____________

PICCOLI AGGIORNAMENTI DI CRONACA MAFIOSA E CORRUTTIVA MILENESE

(LEGA NORD, FORZA ITALIA)

CHIUNQUE POSSIEDA UN MINIMO DI INFARINATURA DEL CODICE PENALE NON AVRA’ DI CERTO OMESSO DI NOTARE CHE LE DICHIARAZIONI DI ESTRANEITA’ VERSO DETERMINATI E PRESUNTI FATTI ATTRIBUIBILI ALL’ATTUALE GOVERNATORE REGIONE LOMBARDIA (REGIONE DEFINITA DALLE DDA DI CATANZARO COME LA SECONDA PROVINCIA CALABRESE) ATTILIO FONTANA SIANO UNA POTENZIALE AMMISSIONE DI COLPA (INCHIESTA TANGENTI “MENSA DEI POVERI”) NEL MERITO DEL FATTO CHE IL MEDESIMO, SECONDO INDAGINI DDA E PROCURA, SIA STATO OGGETTO DI PRESUNTA TENTATA CORRUZIONE DA PARTE DI UN PARLAMENTARE E CONSIGLIERE REGIONALE DI FORZA ITALIA… AMMETTERE TALI CIRCOSTANZA SAREBBE, PER I MOTIVI INTRINSECI AL CODICE PENALE MEDESIMO, UN POTENZIALE REATO ED UNA AMMISSIONE DI COLPA.

UN GOVERNATORE LOMBARDIA LEGA NORD (DIETRO FONTANA E SALVINI ABBIAMO MARONI E BERLUSCONI) CHE SAREBBE VITTIMA DI PRESUNTA CORRUZIONE… SENZA CHE IL MEDESIMO DENUNCI IMMEDIATAMENTE IL FATTO ALLA MAGISTRATURA… NON RICONDUCE IL MEDESIMO ALLL’ESSERE UNA PARTE LESA MA PIUTTOSTO AL RUOLO DI PARTE IMPUTABILE.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/07/tangenti-fontana-non-dico-nulla-io-parte-offesa-salvini-orgoglioso-di-lui-e-grazie-a-forze-dellordine-per-linchiesta/5159148/

CON QUALE DISINVOLTURA EGLI AMMETTE DI ESSERE A CONOSCENZA DI UNA ASSOCIAZIONE DI POLITICI (E PARE ANCHE NDRANGHETISTI) E COLLUSI COI MEDESIMI… DICHIARANDO DI ESSERE PARTE LESA…?

LE SUE DICHIARAZIONI POSSONO ANDARE BENE PER I LETTORI DI CERTI SOCIAL E FORUM DEDICATI A MILANO … TALI ESTIMATORI SONO DEI POVERETTI … (MESSI ANCHE PEGGIO ANCHE DEGLI AUTORI MEDESIMI) ….

NON SONO DICHIARAZIONI DA “VERGINELLA” PER COLORO CHE INVECE CONOSCONO IL CODICE PENALE…

…SEMBRA PERO’ CHE NEMMENO LA PROCURA DI MILANO CONOSCA ALTRETTANTO BENE IL CODICE PENALE…

I FATTI RECENTI SONO STATI GIA’ ACCENNATI (IN FORMA MOLTO GENERICA) IN MILANOBARONA …DA MOLTO TEMPO… OVVIAMENTE QUESTO HA DETERMINATO ATTACCHI VIOLENTISSIMI DA PARTE DI CERTI PERSONAGGI (OMISSIS)…COMPORTANDO ANCHE UN SOSPETTO HACKERAGGIO DELLE PAGINE WEB DI MILANOBARONA E DEI COMPUTER E DELLE RELATIVE CONNESSIONI CON LE QUALI VERREBBE GESTITO…(SETTORI DEVIATI DELLE POLIZIE FORENSI ?… ERGO POLIZIA POSTALE CHE A MILANO E’ SUPPORTATA DA APPALTI GIUDIZIARI IRREGOLARI CON PERSONAGGI IMPARENTATI CON LE MAFIE…)

ALLA LUCE DI QUESTO CI SI CHIEDE, CONSIDERANDO ANCHE IL DILAGARE INCONTROLLATO DEL NEOFASCISMO DI CASA POUND (SDOGANATO DALLA LEGA DI SALVINI)… VERSO QUALE DIREZIONE STIA SPROFONDANDO L’ITALIA, LA LOMBARDIA E MILANO…

NON ESISTE UN CONFINE TRA MAGISTRATURA, POLIZIE E ILLEGALITA’.

CHI SEGNALA FATTI DI ILLEGALITA’ DIVENTA IMPUTATO… CHI E’ AUTORE DI ILLEGALITA’ DIVENTA VITTIMA E PARTE LESA ?

SI RENDE NOTO ANCHE QUEST’ULTIMO DETTAGLIO:

LA NUOVA “TANGENTOPOLI” (IN RICETTA SALAME E PECORINO CALABRESE) COINVOLGE ANCHE L’AMSA (MUNICIPALIZZATA, LE CUI CORRUZIONI SONO PENALMENTE INCOMBENTI ANCHE SUL PRIMO CITTADINO, BEPPE SALA , CHE ANCH’EGLI SI E’ DICHIARATO PARTE LESA…MA SUL QUALE GRAVANO OBBLIGHI DI VIGILANZA SULLA CONDUZIONE DELLE AZIENDE MUNICIPALIZZATE OPERANTI PER IL COMUNE DI MILANO)

http://www.affaritaliani.it/milano/tangenti-a-tatarella-5euro-al-mese-obiettivo-favorire-appalti-amsa-603221.html ).

MATTEO SALVINI SI E’ PAVONEGGIATO PER L’INCHIESTA “MENSA DEI POVERI”…

AL SUO POSTO SI ADOTTEREBBE LA REGOLA DEL “UN SUO BEL TACERE NON FU MAI SCRITTO”

SIAMO NELL’ATTESA DI AGGIORNAMENTI PER LE INDAGINI DDA A CARICO DI MARONI, AIELLO E ANCHE SALVINI (49 MILIONI DI EURO DI FINANZIAMENTI PUBBLICI IN REGIME DI RIMBORSI ELETTORALI LEGA …INTEGRALMENTE FINITI IN LUSSEMBURGO…). DECINE DI PROCURE DDA ITALIANE HANNO NOTIZIATO LA DDA E PROCURA DI MILANO PER QUESTI FATTI…MA PROBABILMENTE NON SI PROCEDERA’…COME PROBABILMENTE LO SCANDALO TANGENTI “MENSA DEI POVERI” POTREBBE FINIRE IN UNA BOLLA DI SAPONE (ALLA STREGUA DI COME FINI’ ANCHE L’INDAGINE “ROMA MAFIA CAPITALE” CON L’ANALOGO SINDACO DI FORZA ITALIA ALEMANNO, COLLUSO CON LO STESSO BERLUSCONI, COINVOLTO INSIEME AD UN MINISTRO LEGA NORD, NELLE VICENDE DELLA GIUNTA ROMANA DI ALEMANNO).

PROCURA DI MILANO… DOVE SEI ?

CI SEI SOLO PER ARCHIVIARE CORRUZIONE E MAFIE?

LO SANNO TUTTI COME E’ RIDOTTA MILANO E LA LOMBARDIA…PER COLPA DELLE ISTITUZIONI DDA E GIUDIZIARIE CHE TOLLERANO L’ECATOMBE IN CORSO…

NON SI ESAGERA NELLO SCRIVERE CHE MILANO E LOMBARDIA ANDREBBERO COMMISSARIATE…. ALTRO CHE REFERENDUM SOVRANISTI IDENTITARI SULL’AUTONOMIA… DI MARONI E ZAIA …(AUTONOMIE RICHIESTE PER SUPERAPPALTI IN GRANDI OPERE INUTILI DOVE LE SPARTIZIONI SI CONDIVIDONO CON LE MAFIE).

_____________

Milano Cordusio 1976 circa.Via Dante. manifestazione femminista. Autore Michela Pagarini (archivi)

Milano Cordusio 1976 circa. Via Dante. Manifestazione femminista (lo sloagan “NON PIU’ PUTTANE, NON PIU’ MADONNE, FINALMENTE SIAMO DONNE” venne ripreso dall’attore Ugo Tognazzi nel film “Dove vai in vacanza” (Mauro Bolognini, Salce, Sordi 1978). Autore Michela Pagarini (archivi) (Vedere anche l’immagine sottostante).

Sequenza fotogramma film Dove vai in vacanza (1978) di Bolognini, Salce e Sordi

Sequenza fotogramma film Dove vai in vacanza (1978) di Bolognini, Salce e Sordi (in riferimento alla fotografia di Michela Pagarini sovrastante, ritraente cortei e slogan movimenti delle femministe negli anni ’70).

PER LE “CONTROPARTI” DELLE VARIE MILANO SPARITA …QUESTO WEB (MILANOBARONA) RAPPRESENTA UNA VERA OSSESSIONE…

QUALCHE GIORNO FA LA PUBBLICAZIONE DI DUE VIDEO DEGLI ANNI ’90 RELATIVI AD UNA PARODIA “PADANA” DEI SISTEMI OPERATIVI “PATARLACCA” DELLA MICROSOFT DI BILL GATES.

NON SAPEVANO COME IMITARE I CONTENUTI DI MILANO BARONA… ALLORA HANNO FATTO LE COSE “IN PROPRIO”.. (CUNT LA VERSIUN LUMBARDA “FINESTER 10” … LA PATARLACA DEL BILL GATES)

Milano sparita e da ricordare

Milano, Carrobbio Ticinese, Colonne di San Lorenzo. Autore Pepi Merizio. L'immagine riporta una data (1976) che non sembra corrispondere con i modelli di auto parcheggiate e l'abbigliamento dei passanti. La datazione potrebbe essere riconducibile agli anni '50 del 1900.

Milano, Carrobbio Ticinese, Colonne di San Lorenzo. Autore Pepi Merisio. L’immagine riporta una data (1976)di difficile collocazione, che non sembra del tutto corrispondere con il periodo storico dei modelli di auto parcheggiate e con l’abbigliamento dei passanti. La datazione potrebbe essere riconducibile agli anni ’50 del 1900.

Dalla terrazza del Duomo la veduta verso ii portici settentrionali e Via Dei Mercanti (1956), Fonte ventets.wordpress

Dalla terrazza del Duomo, la veduta verso i portici settentrionali e Via dei Mercanti (1956), Fonte ventets.wordpress

Terrazza del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

Terrazza del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

Pizza Duca D'Aosta 1956. Fonte venets.wordpress

Pizza Duca D’Aosta 1956. Fonte venets.wordpress

Santa Maria delle Grazie, 1956. Fonte venets.wordpress

Santa Maria delle Grazie, 1956. Fonte venets.wordpress

Piazza e Sagrato del Duomo, visto dalla sommità della Cattedrale nel 1956. Fonte venets.wordpress

Sagrato del Duomo, visto dalla sommità della Cattedrale nel 1956. Fonte venets.wordpress

Lato absidale del Duomo da Via Pattari nel 1956. Fonte venets.wordpress

Lato absidale del Duomo (da Via Pattari) nel 1956. Fonte venets.wordpress

Galleria Vittorio Emanuele vosta dalle terrazze del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

Galleria Vittorio Emanuele vista dalle terrazze del Duomo nel 1956. Fonte venets.wordpress

Duomo, lato Palazzo Reale, 1956. Fonte venets.wordpress

Duomo, lato Palazzo Reale, 1956. Fonte venets.wordpress

__________

MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY HA “COLPITO” NUOVAMENTE

NEL LINK SOTTOSTANTE (L’IMMAGINE PUNTA AL LINK “STORAGE” DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY E NON SAREBBE MEMORIZZATA IN MILANOBARONA)

UNA ENNESIMA IMMAGINE INEDITA (GOOGLE E BING INDICANO CHE LA “PRIMA APPARIZIONE” RISALIREBBE ALLA GIORNATA DI IERI 4 MAGGIO 2019 SUL FORUM MILANO SPARITA SKYSCRAPECITY) E’ APPARSA SU TALE FORUM (PRIVA DI FONTE E DI TRACCIABILITA’) COME DA 13 ANNI A QUESTA PARTE, QUOTIDIANAMENTE AVVIENE…

LA FOTO RITRAE LA VIA BIELLA ALLA BARONA, ANNI ’50, (FINE VIA AMBROGIO BINDA, INIZIO VIA BIELLA, ANGOLO VIA PORTALUPPI).

COOPERATIVA BARONA (DAL 1960 TRASFERITASI IN VIA MODICA CON LA DICITURA E.SATTA)

IL TUTTO E’ VERIFICABILE IN QUESTO THREAD

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=a0c8b9ef522ba8ccaefe96d652c137a8&t=1232367&page=4948

QUESTA IMMAGINE NON E’ PRESENTE NEMMENO NEL SITO DI COLORO CHE DOVREBBERO, PER DIRITTO, POSSEDERE TALE FOTO, OVVERO IL WEB DELLA OMONIMA COOPERATIVA E.SATTA

https://coopbarona.it/

TALE IMMAGINE E’ QUINDI ASSENTE.

L’IPOTESI CHE BALENA NELLA MENTE DI COLORO CHE ASSISTONO A QUESTE COSE PUO’ ESSERE LA SEGUENTE:

IN TALE FORUM, GLI ISCRITTI (ALCUNI DI ESSI COLLABORANO CON PAGINE FACEBOOK DEDICATE ALLA “STORIA DI MILANO” E QUARTIERI) POSSONO ATTINGERE, COME IPOTESI, AD UN QUANTITATIVO ENORME DI FOTO PROVENINENTI DA MOSTRE E ESPOSIZIONI FOTOGRAFICHE, ANCHE PATROCINATE DAL COMUNE DI MILANO, GESTITE, IN MILANO, NEGLI ULTIMI DECENNI E FINITE NEL DIMENTICATOIO (MA PROBABILMENTE, ANCORA RECENTEMENTE, IN CUSTODIA PRESSO LE ISTITUZIONI CIVICHE…).

LA DOMANDA LEGITTIMA CHE VIENE DA PORSI E’ SE QUESTO CONTINUO ATTINGERE (SENZA DICHIARARE LA FONTE E L’ARCHIVIAZIONE DA DOVE TALI IMMAGINI, IN CARTA CHIMICA, FORSE IN NEGATIVO ORIGINALE E IN FORMATI DIGITALI PROVENGONO) E PUBBLICARE SENZA PREVENIRE UTILIZZI COMMERCIALI (PER POI VEDERE, ANCHE, QUALCHE IMMAGINE FINIRE IN LIBRI ABBINATI A PAGINE FACEBOOK DI CUI SAPPIAMO E PER USI COMMERCIALI) SIA ETICO E SOPRATTUTTO LEGITTIMO.

I GESTORI DI TALE FORUM (CO AUTORI DI ALCUNE PAGINE FBOOK) HANNO, CON VIOLENZA, MINACCIATO L’AUTORE DI MILANOBARONA DI AZIONI LEGALI, DI “RUBARE” LORO (ED A TERZI( IMMAGINI SENZA AUTORIZZAZIONE, DI COMMETTERE SANZIONI AMMINISTRATIVE (A LORO DANNO ED A TERZI) NEL NON CITARE LE FONTI DI TALI IMMAGINI….VALUTAZIONI SEGUITE DA INSULTI…

NON PARE CHE DA PARTE DI QUESTI SOGGETTI VI SIA UNA CONDOTTA MIGLIORE… ANZI PARREBBE PEGGIORE, MALGRADO, DOPO INSULTI E ACCUSE AL LIMITE DELLA CALUNNIA E DELLA DIFFAMAZIONE, ABBIANO PERSINO FATTO CAPIRE CHE SAREBBERO NELLA FACOLTA’ E NEL POTERE DI DECIDERE LE SORTI DI QUESTO SITO…E LE SORTI DI COLORO CHE LO GESTISCONO…

LE COSE SI COMMENTANO DA SOLE… L’UNICO DETTAGLIO AGGIUNTIVO E’ CHE QUESTE CONDOTTE SONO NOTE MOLTO PRIMA CHE VENNERO SEGNALATE (E SCOPERTE) IN QUESTO SITO E DA CHI LO GESTISCE…(INDAGINI PERSONALI)… IN SOSTANZA, QUI, SI E’ SOLO SCOPERTA L’ACQUA CALDA… GIA’ SCOPERTA DA ALTRI…

________

Milano 1985 Porta Garibaldi. Viale Luigi Sturzo verso Via G. Ferrari, Cavalcavia Eugenio Bussa. Gennaio 1985 e una Milano in "ginocchio" per la storica nevicata avvenuta tra il 12 ed il 16 Gennaio 1985 (80 cm di neve in centro, oltre 1 metro in periferia). Fonte fotografica web ilsole24ore

Milano 1985 Porta Garibaldi. Tra Viale Luigi Sturzo e Via G. Ferrari, Cavalcavia Eugenio Bussa. Gennaio 1985 e una Milano in “ginocchio” per la storica nevicata avvenuta tra il 12 ed il 16 Gennaio 1985 (80 cm di neve in centro, oltre 1 metro in periferia). La “mini era glaciale” (cosi’ chiamata in quel periodo) fece crollare le temperature (nel Nord Italia) a livelli da ovest Russia. Milano, nei giorni che precedettero la nevicata, a Linate, registrava minime di -15°C e massime di -7°C. Navigli ghiacciati, Darsena ghiacciata e rete EDISON GAS (dal 1981 assorbita dalla ex AEM) al collasso (per combattere il freddo ci furono persone che accesero ininterrottamente il forno delle cucine a gas … per 24 ore al giorno…). La metanizzazione di Milano non era ancora arrivata e le riserve di carbonfossile utilizzato per la produzione di “Gas di città” erano prossime alla razionalizzazione per l’utilizzo improprio delle cucine a gas come forma di riscaldamento domestico d’emergenza. Fonte fotografica web ilsole24ore

Milano Ghisolfa 1980. Lo scalo Farini ed i vecchi edifici industriali a ridosso delle Vie Aosta e Principe Eugenio (non più esistenti, sostituiti da condomini "alveare" e un centro commerciale). Autore immagine: Gabriele Basilico.

Milano Ghisolfa 1980. Lo scalo Farini ed i vecchi edifici industriali e di “stoccaggio”, a ridosso delle Vie Aosta, Francesco Caracciolo e Principe Eugenio, fotografati dal Ponte della Ghisolfa (oggi non più esistenti, sostituiti da condomini “alveare” e un centro commerciale). Autore immagine: Gabriele Basilico.

MILANOBARONA, da quasi 3 anni , evidenzia e segnala le gravi e illegali ingerenze della CIA-Amministrazione TRUMP, Facekook e Zuckerberg, (ed in generale nella militanza di estrema destra che si avvale di Facebook) a favore dell’affermazione politica della “nuova” Lega Nord… ed in generale nell’evoluzione politica, sociale e potenzialmente anche militare italiana (il sovranismo potrebbe avviare scenari di crisi internazionale europea inimmaginabili).

Lunedi’ scorso, 29 Aprile 2019, il contenuto della trasmissione REPORT ha confermato, purtroppo, questa tesi:

https://www.raiplay.it/video/2019/04/Report-3b00493b-0fa1-488b-9ee0-9fbb18459451.html

Coloro che si avvalgono, in generale, dei social network, ed in particolar modo di Facebook, Twitter e Yahoo non possono più fingere di non sapere che tali piattaforme stanno facendo sprofondare l’Italia nella propaganda neo fascista verso scenari politico sociali inimmaginabili, non lontani da quello che avvenne in Italia a partire dal 1922. Se avessimo una Magistratura seria ed onesta… (cosa che non sarebbe, a partire dal tribunale di Milano, lottizzato nei suoi appalti aggiudicati con l’affidamento diretto anche a qualche personaggio imparentato con genealogie di mafia) tali piattaforme (che non pagano tasse in Italia ma fatturano più di Microsoft e delle compagnie petrolifere e che collaborano, in forma illegittima, con le nostre Polizie, con i nostri servizi segreti, con i nostri partiti politici…) sarebbero già state oscurate (nella rete geografica internet italiana) per tentativi di destabilizzazione e insurrezione in territorio italiano…(oggi sembrano esagerazioni… tra qualche mese vi ricrederete…). Proprio per i contenuti che sono stati, poi, approdonditi da REPORT, questo sito e chi lo gestisce, è stato oggetto di violenti attacchi da parte dei personaggi sopra elencati (ampia dimostrazione nella cronologia di questo sito) e non si possono escludere tentativi di repressione politico giudiziaria (tramite “segnalazioni” verso chi avrebbe il potere politico e giudiziario) messi in atto (a danno di questo sito) anche da coloro che sino ad oggi hanno “imposto” la storia locale di Milano e reso la vita difficile a tutti coloro che cercano di pubblicare in forma autonoma, indipendente e gratuita. Si consiglia loro di querelare anche REPORT… ma si teme che oltre a perdere decine di migliaia di euro, tali personaggi, verrebbero a loro volta controquerelati sino a vendere anche mutande e pedalini… (tali personaggi si scatenano contro i più deboli… ma se ci provassero contro chi è + forte di loro… da leoni della tastiera si trasformerebbero in gattini che fanno le fusa…).

Facebook

Twitter

Instagram

Whatsapp

Yahoo

Quora

Google ?

NO GRAZIE !

__________

Piazza della Scala 1975.

Piazza della Scala 1975.

Giro d'Italia, Milano Piazza Duomo, edizione 1975.

Giro d’Italia, Milano Piazza Duomo, edizione 1975.

Milano 1975 circa. Confine tra Ticinese e Barona, a ridosso del rione e Chiesa di San Cristoforo. Cacina Campagnola, limitrofa al Piazzale delle Milizie, con un Sacerdote (quasi sicuramente della Chiesetta di S. Cristoforo) ... Archivio Alinari.

Milano 1975 circa (datazione incerta tra il 1970-80 secondo le didascalie Alinari). Confine tra Ticinese e Barona, a ridosso del rione e Chiesa di San Cristoforo ed omonimo ponte ferroviario. Cascina Campagnola, limitrofa al Piazzale delle Milizie, lungo l’Alzaia Naviglio Grande. (Archivio Alinari)

Milano Porta Romana 1975. Piazza Medaglie d'oro. Tappa di partenza dell'edizione 1975 del Giro d'Italia (fontte fotografia web giroditalia)

Milano Porta Romana 1975. Piazza Medaglie d’Oro. Tappa di partenza dell’edizione 1975 del Giro d’Italia (fonte fotografiCa web giroditalia)

I sistemi operativi “trash” del Bill Gates (in origine, negli USA, vennero lanciate accuse, alla Microsoft, di aver copiato tali sistemi operativi dalle piattaforme grafiche XEROX, IBM, Mac-Apple).

Due video ironici che rivisitano in chiave dialettale lombardo-meneghina… le versioni “padane” di Finester 95 e Finester 98 (anni ’90).

Stadio Meazza nel 1965, visione notturna (cultweek)

Stadio Meazza (San Siro) nel 1965, visione notturna (cultweek)

Milano Certosa 1965. Immagine tratta dal sito della Scoeità Autostrade. La foto, del 1965, è catalogata come lo Svincolo di Milano Fiorenza (oggi chiamato "quadrivio Fiorenza). Nell'attesa che gli storici universali di Milano Sparita Skyscrapercity contestino la localizzazione dell'immagine e la attribuiscano alla superstrata Caltanissetta Gela con un incolonnamento dovuto alla partita del Girone Dilettanti Caltanissetta-Gela del 1965... ).

Milano Certosa 1965. Immagine tratta dal sito della Società Autostrade. La foto, del 1965, è catalogata come lo Svincolo di Milano Fiorenza (oggi chiamato “quadrivio Fiorenza”). Nell’attesa che gli storici universali (del ratt = mouse) di Milano Sparita Skyscrapercity contestino la localizzazione dell’immagine e la attribuiscano alla superstrada Caltanissetta Gela con un incolonnamento dovuto alla partita del Girone d’andata della Categoria Dilettanti Caltanissetta-Gela del 1965…

La corsa al massacro di web concorrenti a certe pagine facebook dedicate alla “storia” di Milano e quartieri… (Milanobarona non è l’unico web massacrato da certi “storici”, c’è una discreta lista) è in corso ed è più feroce che mai… (malgrado tali pagine Fbook si siano rese protagoniste di numerosi svarioni mai contestati dai diretti interessati che ne sono alla causa). Dovremmo ricordare ai personaggi (che non localizzano foto ma trascrivono localizzazioni altruti) che il loro amato Facebook “storico” ha come target, nella maggioranza dei casi, la “Sciura maria di Voghera”…

Milano Crescenzago 26 Giugno 1970. Funerali di Angelo Rizzoli (in presenza del Sindaco Aniasi).

Milano Crescenzago 26 Giugno 1970. Funerali di Angelo Rizzoli (in presenza del Sindaco Aniasi). Poco tempo dopo da tale data il nuovo troncone della Via Civitavecchia (da Via Cazzaniga sino a Via Padova-M2 Cascina Gobba) venne rinominato in Via A. Rizzoli.

Milano Crrescenzago seconda metà anni '60. Foto aerea del complesso di industrie tipografiche e redazionali della RIZZOLI Editore. L'immagine ritrae il tratto finale della Via Civatavecchia che dalla intersezione con Via Carlo Cazzaniga, dal 1970 circa, divenne Via Angelo Rizzoli sino all'intersezione con Via Padova-Cascina Gobba M2.

Milano Crescenzago seconda metà anni ’60. Foto aerea del complesso di industrie tipografiche e redazionali della RIZZOLI Editore. L’immagine ritrae il tratto finale della Via Civatavecchia che subito dopo l’intersezione con Via Carlo Cazzaniga, dal 1970 circa, venne prolungata sino alla fine di Via Padova divenendo Via Angelo Rizzoli (sino all’intersezione con Via Padova-Cascina Gobba M2). (Fonte fotografica web museoangelorizzoli.it)

Milano Crescenzago anni '60. Officine tipografiche e stabilimenti tipografici della RIZZOLI Editore sita in Via Angelo Rizzoli 2. Il complesso editoriale venne realizzato verso la fine degli anni '50. A partire dal 1970, con il completamento della nuova fermata M2 Cascina Gobba, la preesistente Via Civitavecchia venne prolungata sino alla fine di Via Padova nel tratto di sottopasso della linea metropolitana indicata. Da quella data gli stabilimenti RIZZOLI ebbero come indirizzo, non più la Via Civitavecchia ma la nuova Via Angelo Rizzoli 2. Il complesso venne delle officine e redazioni di testata periodica RIZZOLI, venne progressivamente demolito a partire dalla metà degli anni '2000 per essere sostituito dal complesso attuale comprensivo di una minitorre. (Fonte fotografica web museoangelorizzoli.it)

Milano Crescenzago negli anni ’60. Officine tipografiche e stabilimenti tipografici della RIZZOLI Editore sita in Via Angelo Rizzoli 2. Il complesso editoriale venne realizzato verso la fine degli anni ’50. A partire dal 1970, con il completamento della nuova fermata M2 Cascina Gobba, la preesistente Via Civitavecchia venne prolungata sino alla fine di Via Padova nel tratto di sottopasso della sopraelevazione della linea metropolitana indicata. Da quella data gli stabilimenti RIZZOLI ebbero come nuovo indirizzo non più la Via Civitavecchia ma la nuova Via Angelo Rizzoli 2. In realtà il complesso delle officine e redazioni di testata periodica RIZZOLI (compresa l’immagine nella foto) si affacciava sulla laterale Via Angelo Cazzaniga (solo la Direzione Presidenziale aveva come ubicazione stradale la Via Angelo Rizzoli, ex Civitavecchia). Il complesso di uffici, redazioni e officine, abbandonato da decenni venne parzialmente demolito nel lato nord. a partire dalla metà degli anni ‘2000, per essere sostituito dal complesso attuale (RCS Group, Sony, etc…) comprensivo di una minitorre. (Fonte fotografica web museoangelorizzoli.it)

_____________________

Una breve valutazione di un “post” notturno (si dice che chi non dorme non piglia pesci…pescando solo granchi…) degli storici del mouse di Milano Sparita Skyscrapercity

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=0f9154dd14caf26cc7730f134755ada2&t=1232367&page=4942n

Gli storici della tastiera sono particolarmente ossessionati da Milanobarona (per quanto mi riguarda non ci sarebbero problemi ad un incontro “face to face”, con alcuni di loro…)

lo sarebbero tanto che cercano di fare degli “errata corrige” relativi alle immagini postate (signori cari non credo che questi metodi possano incrementare le vendite dei libri di Milano e Barona, opere comunque esistenti, come le pagine facebook abbinate a promozione commerciale, in buona parte grazie a loro, volontariamente o involontariamente che sia…). Questa sera mangerò lo stesso e questi 4 disperati non mangeranno di più…

Milano 1971. Tra Greco e Niguarda. I campi sterrati (all'epoca molto diffusi nelle periferie di Milano) della Via privata Giuseppe Ugolini. Da notarsi le prime forme "prototipali" di "ragazzi del branco"... bivaccanti nelle periferie milanesi... Autore Giuseppe Ferravezza (Circolo Fotografico M.).

Milano 1971. Tra Greco e Niguarda. I campi sterrati (all’epoca molto diffusi nelle periferie di Milano) della Via privata Giuseppe Ugolini. Da notarsi le prime forme “prototipali” di “ragazzi del branco”… bivaccanti nelle periferie milanesi… Autore Giuseppe Ferravezza (Circolo Fotografico M.).

Si puo’ solo aggiungere a commento che questi personaggi, con molta probabilità, vi sono elementi per credere che attingano da reperti fotografici originali, catalogati da terzi (dai quali possono attingere principalmente solo loro in esclusiva, sia nei formati cartacei che digitali), diffusi con i sistemi che conosciamo… fonti storiche precluse a coloro che non fanno parte della “elite” di alcuni dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Milano… che ebbero, verso la metà degli anni ‘2000 (in conseguenza di una idea di un certo ex Presidente ATM), l’intuizione di mettere in circolazione, web ed editoriale, centinaia di migliaia di foto (molte originali e probabilmente senza un destino certo, riproposte in rete senza regole…). Del resto anche fare solo una colpa a tali personaggi…non avrebbe del tutto senso (che sono dei puèrèt) se dovessimo considerare di quanto se ne fregherebbero gli assessorati alla cultura delle giunte Forza Italia-Lega e PD degli utimi 22 anni… della Milano del “novecento”… le cose non potevano che finire in questo modo, più o meno tutte in pasto a Zuckerberg e opere editoriali annesse.

Del resto questo sospetto non è nuovo e lo si intuì recentemente (metà di Marzo 2019) anche quando cercarono di mettere in cattiva luce un libro fotografico (che nulla avrebbe che vedere con questo sito, dato che questi “signori” stanno facendo terra buciata verso tutto quello che non gravita intorno ai medesimi… recentemente se la presero anche col web Lombardiabeniculturali considerato come redatto in modo inadeguato…)… come accennato un libro fotografico contenente alcune foto qualificate, per errore come ritraenti il “quartiere Barona”, in realta’ scattate in Via Oglio (Corvetto) 50 anni fa, in siti di quartiere oggi irriconoscibili non essendoci più gli stabili un tempo esistenti e viceversa, sostituiti da nuovi edifici che renderebbero impossibile una localizzazione attuale… (centinaia di vie di Milano, sono irriconoscibili a partire, tanto per fare un esempio, da Via De Castilia…) quindi irriconoscibili sino a morirci. Tirando le “somme” e’ impossibile, oggi, riconoscere molte (centinaia) vie periferiche e semiperiferiche di Milano (a distanza di 50 anni) senza avere un reperto fotografico originale catalogato dagli autori fotografi (probabilmente quasi tutti non più in vita). Quindi i siti stradali da loro identificati… non sono attualmente identificabili con gli strumenti internet e nemmeno “girando Milano” (nè girando in lungo e in largo Milano, nè tramite Google Streetview.). Sfere di cristallo a parte vengono in mente gli “scenari” or ora descritti, di persone che possono (solo loro) attingere ad archivi storico fotografici ben classificati e catalogati (non da loro, ovviamente, ma nella facoltà di averci accesso) ai quali noi non, invece saremmo interdetti.

Duole scrivere queste cose ma il monopolio (arrogante, intimidatorio e sovente denigratorio ai limiti delle diffamazioni) che questi personaggi possiedono nel web (cercando di schiacciare, dall’alto della casta di cui fanno parte, qualsiasi cosa di alternativo al loro forum ed alle pagine Fbook esistenti grazie anche a loro) non può che produrre queste cose (inclusa l’ostilità, verso di loro). Produce, per loro, una cattiva immagine di gran lunga peggiore del danno che i medesimi cercherebbero di recare a questo come altri web e cataloghi ed edizioni.

Come ho accennato, credo, per i medesimi, sia stata fatica sprecata anche in termini di potenziali successi commerciali delle principali pagine Fbook che sono diventate “grandi” anche e soprattutto per “merito” loro… (hanno sbagliato metodo e si stanno dando la zappa sui piedi da soli).

Il termine “mongolino d’oro”…premio riservabile verso qualcuno… nacque scherzosamente a Milano, verso gli anni ’70, come parodia del premio “Ambrogino d’oro”… (ad intenditori…poche parole)

Si consiglia loro di studiare la Crisi petrolifera del 1973 e la storia in generale.

La storia non la si scrive solo con le foto… se dietro di queste c’è poco o nulla… abbiamo libri decisamente poco, ma poco, ma poco utili (e con essi facebook e forum).

Come sostenuto, siamo tutti dilettanti allo sbaraglio a partire da questo sito ma con loro e Zuckerberg in coda…

___________

Linea di confine comuni Milano-S.Donato Milanese. Tangenziale Est nel 1972, corsia direzione Cascina Gobba. (fonte fotografica maggiolinomane.blogspot)

Linea di confine comuni Milano Monluè-S.Donato Milanese. Tangenziale Est nel 1972, corsia direzione Cascina Gobba, svincoli per Via Mecenate e Centro Multimodale di Via Mecenate-Gaudenzio Fantoli. (fonte fotografica maggiolinomane.blogspot)

Milano 1970. Piazza Castello (da Largo Cairoli). Partenza della corsa ciclistica “Milano Sanremo”. (fonte web Studio Fotografico Moreschi).

Milano primi del '900, tra Cairoli e Carrobbio, Via Santa Maria Fulcorina, fattorina delle Regie Poste addetta alla consegna del telegrammi. (web quotidiano Repubblica)

Milano primi del ‘900, tra Cairoli e Carrobbio, Via Santa Maria Fulcorina, fattorina delle Regie Poste addetta alla consegna del telegrammi. (web quotidiano La Repubblica)

Milano Porta Venezia 1973. Corteo del Primo Maggio in corso Venezia (striscioni dipendenti dell'industria Imperia-Telefunken). (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano Porta Venezia 1973. Corteo del Primo Maggio in corso Venezia (striscioni dipendenti delle industrie Imperial-Telefunken e Aeritalia). (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Corso Lodi negli anni '60. (web quattronet2)

Corso Lodi negli anni ’60. (web quattronet2)

Milano 1974, Porta Genova-Ticinese. Piazzale Stazione di Porta Genova e capolinea tram 9 con vettura "28 o 1928" ferma al capolinea medesimo. Fotogramma dal film "Milano odia la polizia non può sparare" di Umberto Lenzi, genere "moir" ma più prossimo al "poliziottesco" tipici del periodo. La figura che appare alle spalle è Tomas Milian (Giuliano Sacchi 1933 2017). Vettura "Peter Witt" con asta di captazione elettrica, non ancora implementata di doppia alimentazione a semipantografo... in corso in quegli anni. Ovviamente livrea nel "verde ministeriale" bicolore adottata tra la fine degli anni '20 sino agli anni '70. Fonte fotografica IMCDb.org

Milano 1974, Porta Genova-Ticinese. Piazzale Stazione di Porta Genova, verso Via Valenza e Via Casale e capolinea tram 9 con vettura “28 o 1928” (ferma al capolinea medesimo). Fotogramma dal film “Milano odia la polizia non può sparare” di Umberto Lenzi, genere “Noir” ma più prossimo al “poliziottesco” (ad indirizzo “giustizialista”) tipico del periodo. La persona che appare alle spalle è Tomas Milian (Giuliano Sacchi 1933-2017). Vettura “Peter Witt” con asta di captazione elettrica, non ancora implementata della doppia alimentazione a semipantografo… in corso di realizzazione in quegli anni. Ovviamente livrea nel “verde ministeriale” bicolore adottata dagli anni ’30 del 900 sino agli anni ’70. Fonte fotografica IMCDb.org

Nuova “chicca” da Milano sparita Facebook.

Malgrado i diritti di Copyright non si notano, nella gemella Milano Sparita Skyscrapercity, reazioni furibonde (come generalmente riservano, a contenuto diffamatorio, all’indirizzo di questo sito) da parte di qualche Leone da tastiera….

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2161080410605635/2315179521862389/?type=3&eid=ARAYMGMQUpOUDb7cZMsBUpo9MSrajaEnza1VW2BNvur-Zx41L-F7b2pYnNhoKZc7ET8XFFbPe9EVkVNH&__xts__%5B0%5D=68.ARAm-qT843qxH0exRL37iaukerNjmrOUW7GbLa6EPue6MO6gqRa2-gmlnGTDtBlk0AoYdRAXE6EFfO60vYCosQKKPAM6BZYKH-YpOv__oqqJ6xCs167UhlBnUEezCjc_VNjMnFexzSg4wW3uNiRFdvosMfOnTNHegP3FaHjUkAzS8ba3kypvnS1HcXNeA2Aaz6wfxz1VrgGzGBD2pgkEF6toV7eJkjT0rfmHwMXbEMMX56zJggxwG8GbN4H4e4CQlDLExPnmNufENtV23YyrajAkLeaFB-w36lJ-WUa6PUhNeIt2fV7Qem7kNeN6spX8LxxO3meAWNq_Ae6F1i6K9jTUHQ&__tn__=EHH-Rhttps://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2161080410605635/2315179521862389/?type=3&eid=ARAYMGMQUpOUDb7cZMsBUpo9MSrajaEnza1VW2BNvur-Zx41L-F7b2pYnNhoKZc7ET8XFFbPe9EVkVNH&__xts__%5B0%5D=68.ARAm-qT843qxH0exRL37iaukerNjmrOUW7GbLa6EPue6MO6gqRa2-gmlnGTDtBlk0AoYdRAXE6EFfO60vYCosQKKPAM6BZYKH-YpOv__oqqJ6xCs167UhlBnUEezCjc_VNjMnFexzSg4wW3uNiRFdvosMfOnTNHegP3FaHjUkAzS8ba3kypvnS1HcXNeA2Aaz6wfxz1VrgGzGBD2pgkEF6toV7eJkjT0rfmHwMXbEMMX56zJggxwG8GbN4H4e4CQlDLExPnmNufENtV23YyrajAkLeaFB-w36lJ-WUa6PUhNeIt2fV7Qem7kNeN6spX8LxxO3meAWNq_Ae6F1i6K9jTUHQ&__tn__=EHH-R

Milano 1941. Via Melchiorre Gioia e Naviglio della Martesana, in corrispondenza dell'attuale Via F. Algarotti. (fonte fotografica Corriere.it)

Milano 1941. Via Melchiorre Gioia e Naviglio della Martesana (“ripa sterrata”), in corrispondenza dell’attuale Via F. Algarotti. (fonte fotografica Corriere.it) Nota a “piè pagina”. La fonte fotografica primaria è il web del Corriere, indipendentemente che tale immagine possa (o meno) essere stata sfruttata dai forum Skyscrapercity e Facebook… la fonte d’origine è quella che per prima ha distribuito, in rete, tale immagine. (Da verifiche non sembrerebbe essere stata postata da tali “social media”….)

____________________

Domani 25 Aprile 2019 nelle pagine Facebook di Milano e Barona ci sarà la consueta kermesse delle migliori (e più ganze, fiche ed inedite) fotine dedicate all’anniversario del 25 Aprile 1945.

Più che una commemorazione del Giorno della Liberazione… una vetrina di vanità fotografiche che dovranno, come avviene dal 2010 per la pagina Fb di Milano e dal 2012 per la pagina Fb della Barona, consolidare una immagine virale (con una strizzatina d’occhio alla buona reputazione storica…che male non fa al commercio…)

Ad onor del vero la stessa celebrazione del 25 Aprile evidenzia segni di fiacchezza e utopia contemporanea… i principi insiti nella Liberazione e nella Resistenza sono stati progressivamente demoliti dal Movimento Sociale Italiano (partito di ricostituzione del Partito Fascista, incostituzionale (mai realmente destituito dalla magistratura italiana e persino forza di Governo nel lontano Governo Tambroni del 1960) durante la Prima Repubblica (in parte anche dalla stessa DC e da un PSI piduiste) e successivamente “rasi al suolo” dal Berlusconismo “post fascista” autoritario negli anni 2001-2012 per poi essere polverizzati con le destre estreme “neo fascistoidi” (ad indirizzo autoritario) di Maroni prima (già dall’ultimo Governo Berlusconi 2008-11), Salvini e Meloni successivamente. Del resto lo stesso Maroni, nella serata del 25 Aprile 2019, in una trasmissione de La 7 ha dichiarato che la Lega, da quando ne prese la direzione (Siri e Salvini company fanno parte dei quadri dirigenziali dal medesimo costituiti sin dal 2012), ebbe un indirizzo politico di estrema destra che Salvini ha solo esteso a livello Nazionale e internazionale ottenendo consensi mai raggiunti prima.

Una celebrazione che ormai viene sfruttata (per facebook, social network di proselitismo neo fascista a livello planetario) solo per fare bella figura “storica” in rete…senza la reale consapevolezza del dramma italiano, milanese e globale degli orrori del Nazifascismo.

Milano-Cadorna fine Aprile 1945Foro Bonaparte angolo Marco Minghetti. carri spontanei per i festeggiamenti della Liberazione. (Archivio Istituto Luce).

Milano-Cadorna fine Aprile 1945 Foro Bonaparte angolo Marco Minghetti. Carri spontanei per i festeggiamenti della Liberazione. (Archivio Istituto Luce).

______________________

Milano 1978. Porta Genov, Via Tortona, ponticello pedonale che sovrasta la ferrocia della Stazione di Porta Genova. L'immagine ritrae due fumettisti cartonisti molto noti in Argenttina (sconosciuti in Italia). Carlos Sampayo e José Muñoz.

Milano 1978. Porta Genova, Via Tortona, ponticello pedonale che sovrasta la ferrovia della Stazione di Porta Genova. L’immagine ritrae due fumettisti-cartonisti molto noti in Argenttina (praticamente sconosciuti in Italia). Carlos Sampayo e José Muñoz.

Milano Bicocca 1978. Controviale di Viale Fulvio Testi e pertinenze stabilimenti Pirelli. (fonte fotografica web Lombardia beni culturali).

Milano Bicocca 1978. Controviale di Viale Fulvio Testi e pertinenze industriali degli stabilimenti Pirelli. (fonte fotografica web Lombardia beni culturali).

Milano 1979 tra Brera e Porta Volta. Via Fatebenefratelli- De Marchi. (autore Fernando De Filippi)

Milano 1979 tra Brera e Porta Nuova. Via Fatebenefratelli all’incrocio con Via De Marchi. (autore Fernando De Filippi)

Corso Europa angolo Via Felice Cavallotti, 1978. Autore Paolo Monti.

Corso Europa angolo Via Felice Cavallotti, 1978. Autore Paolo Monti.

Provincia di Milano 1975. Baranzate. Sciopero dipendenti industrie televisori Imperial-Telefunken. Gli stabilimenti Telefunken attraversarono anche negli anni successivi a questa immagine periodi di crisi, cessioni, acquisizioni (con alti e bassi nelle produzioni e nei profitti) sino alla chiusura definitiva nel 1993). Archivi Dino Fracchia.

Provincia di Milano nel 1975. Baranzate. Sciopero dipendenti industrie televisori Imperial-Telefunken. Gli stabilimenti Telefunken attraversarono anche negli anni successivi a questa immagine periodi di crisi, cessioni, acquisizioni (con alti e bassi nelle produzioni e nei profitti) sino alla chiusura definitiva nel 1993. (Archivi Dino Fracchia)

Uno spot pubblicitario del 1981 che puo’ fare sorridere… tuttavia l’industria televisiva Telefunken Italia era “figlia” della ricerca elettronica che fece nascere lo standard PAL Color europeo, quello maggiormente adottato in tutto il mondo, sorpassando i sistemi SECAM (francese) e NTSC (USA).

_______

Una errata corrige per gli “storici” (per esserlo si dovrebbe far parte di ambiente accademico, universitario…forse i magnati dei social media hanno convertito in Università i social network ? …chiedo venia per l’ignoranza…) della “Leggendaria” (e millenaria)…Milano Sparita Skysrcapercity.

In questi giorni, gli “storici” dell’Italia settentrionale, con specializzazione storico “millenaria” in Lombardia e Milanese (pardon la germanico/teutonica Langbardland…) sfoderano immagini dell’austerity petrolifera milanese anni 1973-74.

In una di questa foto (che forse rivedremo presto su Milano Sparita facebook) hanno inserito la didascalia “embargo petrolifero”.

Nulla di più errato potevano proporre…

Nessun embargo venne mai sancito dall’ONU per sanzionare gli Stati europei e l’Italia.

Molto più semplicemente le corporazioni petrolifere USA … le famose “7 sorelle”… quelle che decenni dopo finanziariono Facebook-Twitter-Whatsapp-Instagram-Yahoo-Quora, etc… (global-social-network) chiesero ai loro amici degli Emirati Arabi (finanziatori di terroristi islamici…OPEC) di organizzare un’aggiotaggio, una truffa, un complotto a danno dell’Europa, dichiarando che le riserve fossili di greggio erano prossime all’esaurimento irreversibile (da cui un frazionamento delle riserve di greggio e l’impennata di tali “barili” verso quotazioni stellari) , incrementando (in petrodollari) le quotazioni di petrolio… al punto tale che in Europa crollo’ la produzione industriale (il “secondo fendente” inflitto dagli USA alla produzione industriale UE…dopo i finanziamenti al Nazismo ed a Mussolini fatti da numerosi industriali e finanzieri USA prima e durante la Seconda Guerra Mondiale). In Europa la produzione energetica, l’industria automobilistica.. e tutto il resto… sprofondò’ nella recessione finanziaria indotta da falsi allarmismi di una crisi petrolifera lanciati dai paesi arabi ma inflazionati all’inverosimile da un effetto domino finanziari (in regime di aggiotaggio) imputabile, in buona parte, anche ad alcune corporazioni petrolifere USA e OPEC).

I paesi OPEC (emirati arabi) simularono una mai dimostrata fine delle risorse petrolifere “arabiche” inflazionando (in petrodollari) il costo dell’estrazione ed esportazione del greggio (per barile).

Nei primi anni ’70 sembrava che l’Europa dovesse sottomettersi ai giacimenti petroliferi USA, un collasso recessivo dettato da un imminente esaurimento delle riserve “fossili” di petrolio estratto in medio oriente…

Si trattava di una bufala che pero’ fece fare affari d’oro agli “sceicchi” (quelli che da oltre 30 anni finanziano l’ISIS per conto CIA e che furono responsabili di attentati terroristici di ogni genere e grado, incluse le Olimpiadi di Monaco 1972…) arabo-musulmani ed alle stesse compagnie petrolifere americane che non vennero minimamente intaccate dalla recessione energetica europea indotta da questo falso allarmismo energetico.

In Italia, tanto per fare un esempio, l’inflazione finanziaria in petrodollari delle riserve di greggio “arabiche” comporto’ una impennata di rincari energetici (anche elettrici, malgrado la produzione elettrica fosse indipendente dal petrolio) per le utenze elettriche, di gas “cittadino” (per Milano e interland la semi municipalizzata “EDISON GAS” che produceva gas domestico dal carbonfossile, come anche altre municipalizzate di altre città dovette incrementare le tariffazioni domestiche e lo stesso avvenne per le municipalizzate elettriche e per la produzione ENEL). La “crisi petrolifera” lievitò i costi di produzione energetica (di ogni genere) alla fonte ed alla distribuzione (per uso domestico e industriale) di Gasolio, Nafta, Cherosene, per usi civili e industriali (la distribuzione di questi “derivati” richiedeva l’autotrazione alimentata da derivati del petrolio…).

… il termine “embargo” è uno svarione che andrebbe eliminato (o rettificato) dai post del forum “millenario” sopra citato (questo web, ovviamente, è nulla rispetto al loro scibile universale…).

https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1973)

_______________

Milano primi anni '70. Via Melchiorre Gioia.

Milano primi anni ’70. Via Filippo Sassetti, incrocio Melchiorre Gioia.

Milano 1971. Tra Greco e Niguarda. I campi sterrati (all'epoca molto diffusi nelle periferie di Milano) della Via privata Giuseppe Ugolini. Da notarsi le prime forme "prototipali" di "ragazzi del branco"... bivaccanti nelle periferie milanesi... Autore Giuseppe Ferravezza (Circolo Fotografico M.).

Milano 1971. Tra Greco e Niguarda. I campi sterrati (all’epoca molto diffusi nelle periferie di Milano) della Via privata Giuseppe Ugolini. Da notarsi le prime forme “prototipali” di “ragazzi del branco”… bivaccanti nelle periferie milanesi… Autore Giuseppe Ferravezza (Circolo Fotografico M.).

Corso Buenos Aires 1971. (Autore Sergio Magni)

Corso Buenos Aires nel 1971. (Autore Sergio Magni)

Milano Marzo 1972, Largo Cairoli ed i "celerini". Scontri di Piazza tra Polizia e sinistra extraparlamentare. Autore Uliano Lucas.

Milano, Marzo 1972. Largo Cairoli ed i “celerini”. Scontri di “piazza” tra Polizia e sinistra extraparlamentare. Autore Uliano Lucas.

Porta Magenta (ex Vercellina) e Ticinese-Solari. Piazzale Aquileia-Viale Papiniano, cinta murarie casa Circondariale di San Vittore, anni 70. Corteo di Potere Operaio.

Porta Magenta (ex Vercellina) e Ticinese-Solari. Piazzale Aquileia-Viale Papiniano intersezione Via Degli Olivetani, cinta murarie casa Circondariale di San Vittore, anni 70. Corteo di Potere Operaio. (l’immagine è di scarsissima definizione essendo un “formato microfrancobollo”, (circa 300×200). A causa di politiche commerciali dell’agenzia proprietaria di queste foto… non vengono concesse risoluzioni migliori tranne il caso di acquisto diretto della copia digitale. C’è qualcuno (omissis) di un noto forum (in realtà i forum sono due) che è riuscito, in modo probabilmente non proprio ortodosso, a risoLvere il problema degli album commerciali in “formato francobollo”, tramite recupero “pixel” con fotoritocco…

Milano 1978. Vigentino, Via Morovione. Autore Gabriele Basilico (Lombardia beni culturali)

Milano 1978. Vigentino, Via Morivione (in realtà Via Rutilia). Autore Gabriele Basilico (Lombardia beni culturali.) Vedere immagine sottostante.

L'immagine di Basilico Gabriele (1978) qualificata come Via Morivione corrisponde a Via Rutilia nel quartiere (del Vigentino) Morivione.

L’immagine di Basilico Gabriele (1978) qualificata come Via Morivione corrisponderebbe, invece, a Via Rutilia nel quartiere (del Vigentino) Morivione.

Milano 1968. Fotogramma del Film "Banditi a Milano" (banda Cavallero) di Carlo Lizzani. Il fotogramma ritrae una ambientazione cinematografica della Questura di Milano e Sala Operativa. Si nota il settore stradale del Quartiere Barona (Via Santa Rita da Cascia, Piazza Miani, Binda e Biella, Ettore Ponti, etc...). Il fotogramma corrisponde al minuto 14:55 circa. Fonte immagine newfilmkritik.de

Milano 1968. Fotogramma del Film “Banditi a Milano” (banda Cavallero) di Carlo Lizzani. Il fotogramma ritrae una ambientazione cinematografica della Questura di Milano e Sala Operativa Pronto Intervento. Si nota il settore stradale del Quartiere Barona (Via Santa Rita da Cascia, Piazza Miani, Binda e Biella, Ettore Ponti, etc…). Il fotogramma corrisponde al minuto 14:55 circa. La mappa stradale è molto simile alle edizioni Otello Busetti degli anni ’60. Fonte immagine : newfilmkritik.de

Tram linea 4, 1965 circa.

Tram linea 4, vettura tipo “1928” (affollata al limite dell’accessibilità e della claustrofobia, al punto tale che il bigliettaio ha esposto il cartello “completa”). Immagina risalente al 1965 circa.

Stadio Meazza 1982 (corriere.it).

Stadio Meazza nel 1982 (corriere.it).

Curiosa pubblicità USA di un olio lubrificante di sintesi per motori con soggetto pubblicitario il Duomo di Milano (1950 circa).

Curiosa pubblicità USA di un olio lubrificante di sintesi per motori con sfondo pubblicitario il Duomo di Milano (1950 circa).

Milano 1982, Porta Nuova-Porta Venezia, Piazza della Repubblica angolo Viale Tunisia. Manifestazione FLM con una esordiente e ultragiovanile Susanna Camusso (con un look post..."Io sono mia", jeans e t-shirt attillati...). Siamo nel 1982, non è dato sapere se di un giorno prefestivo o festivo... e spiccano (alle spalle della Camusso) le serrande abbassate del Banco Ambrosiano... appena fallito in bancarotta con l'assassinio di Roberto Calvi a Londra...(impiccato sotto il "Ponte dei frati neri"). Forse le filiali del Banco Ambrosiano erano realmente chiuse al pubblico a causa del recente crack di tale istituto di credito meneghino, diretto da Roberto Calvi. (fonte fotografica Corriere.it)

Milano 1982, Porta Nuova-Porta Venezia, Piazza della Repubblica angolo Viale Tunisia. Manifestazione FLM con una esordiente e ultragiovanissima Susanna Camusso (con un look post…”Io sono mia”, jeans e t-shirt attillati…capelli stile “Zabriskie Point”). Siamo nel 1982, non è dato sapere se di un giorno prefestivo o festivo… e spiccano (alle spalle della Camusso) le serrande abbassate del Banco Ambrosiano… appena fallito in bancarotta con l’assassinio di Roberto Calvi a Londra…(impiccato sotto il “Ponte dei frati neri”). Forse le filiali del Banco Ambrosiano erano realmente chiuse al pubblico a causa del recente crack di tale istituto di credito meneghino, diretto ovviamente da Roberto Calvi. Una nota di cronaca: In quel periodo, qualche anno prima, la Banca Rasini del padre di Silvio Berlusconi… non era molto differente dall’Ambroveneto… anzi peggio… Oggi, sempre in Piazza Repubblica e sempre nello stesso sito ritratto nella foto c’è una filiale Intesa San Paolo… sempre il Banco Ambrosiano ma con un nome differente… (fonte fotografica Corriere.it)

Piazzale Loreto angolo Corso Buenos Aires 1940 circa.

Piazzale Loreto angolo Corso Buenos Aires 1940 circa.

Milano 1963, Via Beroldo, Liceo Carducci. (carducciani.org)

Milano 1963. Via Beroldo, Liceo Carducci. (carducciani.org)

Milano 1955. Porta Ticinese-Darsena. Set cinematografico del film "Ragazze d'oggi" di Luigi Zampa... lungo Viale Gorizia.

Milano 1955. Porta Ticinese-Darsena. Set cinematografico del film “Ragazze d’oggi” di Luigi Zampa… lungo Viale Gorizia.

Milano 1966, Parco Sempione. (fonte proprietaria).

Milano 1966, Parco Sempione. (fonte fotografica proprietaria).

Milano Verziere 1966. Corso Europa. (Autore Paolo Monti)

Milano Verziere 1966. Corso Europa. (Autore Paolo Monti)

Milano primi anni '60. Viale Lunigiana verso l'incrocio con via Ponte Seveso. (fonte fotografica Lombardia beni culturali).

Milano primi anni ’60. Viale Lunigiana verso l’incrocio con via Ponte Seveso. (fonte fotografica Lombardia beni culturali).

Milano Cordusio 1972. Via Dante aperta al traffico automobilistico.

Milano Cordusio 1972. Via Dante aperta al traffico automobilistico.

Video Player

00:00
00:09

Milano 1970 Giardini di Porta Venezia.

Milano 1970. Giardini di Porta Venezia.

Sesto San Giovanni 1962. Immagine trovata in rete priva di localizzazione.Siamo a Sesto S. Giovanni (Sesto Rondò), Via Ernesto Breda.

Sesto San Giovanni 1962. Immagine trovata in rete ma priva di localizzazione. Siamo a Sesto S. Giovanni (Sesto Rondò), Via Ernesto Breda alla convergnza di Via Luciano Morganti (fonte : sito di una azienda meccanica).

Via Ernesto Breda di Sesto San Giovanni nel 2018.

Via Ernesto Breda (di Sesto San Giovanni) nel 2018.

Milano 1976, Giardini Porta Venezia e Zoo Comunale. Un leone "vero" (differente da qualche Leone da tastiera...). Senza ombra di dubbio lo Zoo comunale di Milano era, come tutti gli zoo del mondo, un luogo di sofferenza e cattività per gli animali "ospiti£ di tale struttura. Lo Zoo comunale, aperto nel 1932, venne definitivamente chiuso nel 1992. Per qualche periodo, proprio dalla data della sua chiusura, divenne rifugio notturno (le gabbie) delle prime "flotte" di immigrati (principalmente dall'est Europa). Il fatto venne ripreso da tutti i giornali e network televisivi del mondo (aspiranti asilanti politici e neo immmigrati costretti a dormire nelle gabbie dismesse). Lo Zoo Comunale (ed il suo leone) venne citato nella nota canzone "Vengo anch'io no tu no" di Enzo Jannacci.

Milano 1976, Giardini Porta Venezia e Zoo Comunale. Un leone “vero” (differente da qualche Leone da tastiera…). Senza ombra di dubbio lo Zoo comunale di Milano era, come tutti gli zoo del mondo, un luogo di sofferenza e cattività per gli animali “ospiti” di tale struttura. Lo Zoo comunale, aperto nel 1932, venne definitivamente chiuso nel 1992. Per qualche periodo, proprio dalla data della sua chiusura, divenne rifugio notturno (le gabbie) delle prime “flotte” di immigrati (principalmente dall’est Europa) approdati nella città di Milano. Il fatto venne ripreso da tutti i giornali e network televisivi del mondo (aspiranti asilanti politici e neo immmigrati costretti a dormire nelle gabbie dismesse di una delle più importanti città italiane ed europee).
Lo Zoo Comunale (ed il suo leone) vennero citati nella nota canzone “Vengo anch’io no tu no” di Enzo Jannacci. (fonte fotografica Silvia Costa)

Milano 1964 circa. Viale Monza dopo la copertura degli scavi per la linea MM1 della metropolitana. (metromilano)

Milano 1964 circa, Precotto. Viale Monza (sulla sx Via Bernardo Rucellai, sulla dx Via Luigi Cislaghi) dopo la copertura degli scavi per la linea MM1 della metropolitana. (metromilano)

Milano 1885. Avvio demolizione della Porta Magenta (costruita nel 1805 da Luigi Canonica su commissione del Ducato di Milano, già Regno d’Italia Napoleonico 1805-14). Il completamento dell’abbattimento avvenne due anni dopo nel 1897 e coincise con l’accorpamento dei comuni appartenenti ai “Corpi Santi”, alla città di Milano. (https://it.wikipedia.org/wiki/Porta_Magenta)

_______________________________

Si segnala all’attenzione di tutti che la pagina Fbook “Milano sparita e da ricordare” ha pubblicato, oggi, 10-04-19, l’immagine sottostante

mugello molise

… immagine che .venne pubblicata, mesi fa, dalla gemella “Milano sparita” Skyscrapercity

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=153199904

… aspetto divertente, entrambe, anzi, più correttamente il gemello Skyscrapercity, attinse tale immagine, da questo forum

http://forum.milanotrasporti.org/viewtopic.php?f=9&t=6919

… senza citarne le fonti (molti ricorderanno delle furibonde minacce di rinvii a giudizio in sede penale e civile e oscuramento preventivo…minacce di querele, di azioni legali, di “lezioni di vita” (tutto documentato e comprovabile in tutte le sedi, se fosse necessario), scritture intimidatorie espresse da un determinato personaggio, utente del forum skyscrapercity… azioni contestate verso questo web… tuttavia le presunte azioni contestate e dal medesimo qualificate come reati… sono identiche a quelle riscontrabili nel loro forum…

Per tale “prelievo” di immagine, effettuato da Fabebook , (onestamente da Milano sparita SSC non si possono salvare file immagine, si è costretti a salvare la schermata col tasto print.. e poi lavorarci “sopra” … con immagini di qualità inferiore rispetto all’originale e viene spontaneo chiedersi come mai il gemello MSparita Fbook pubblichi immagini impeccabilmente dettagliate…e dal formato molto grande…) non si sono visti commenti di minaccia di sequestro preventivo di tale sito, accuse di “rubare” e “ruba”, insulti, offese, umiliazioni e bullismo vario.

Accade solo quando, involontariamente, da altre fonti (alle quali attingono anche i “signori” succitati) si attingono immagini postate in precedenza da tali “signori” (quindi immagini che non sono inedite per mano dei medesimi… ma preesistono in rete… salvo sentirsi dare dei “ladri” come recentemente è avvenuto contro questo sito).

Per concludere si anticipa che questo articolo (Milano da dopoguerra a Tangentopoli) verrà, a titolo conservativo e cautelare, entro brevissimo tempo, duplicato su un nuovo web e con esso anche alcuni altri articoli la cui realizzazione è costata fatica e anche risorse personali, ovviamente senza fini di commercio). Cosi’ facendo Milanobarona potrà sopravvivere ad eventuali oscuramenti (della “divisione anticrimine” della Polizia Postale… che come molti sanno… ha tollerato per anni, decenni, disinvolture) … La stessa Polizia Postale “tollerante” potrebbe non esserlo verso questo blog ed agire su commissione col fine di eliminare la “concorrenza” non gradita). Duole evidenziarlo ma non ci saranno assessori, consiglieri, magistrati, polizia postale o comunale che tenga… se tali signori sono abituati a “commissionare”… otterranno effetti inferiori alle aspettative…

L’autore degli epiteti “ruba”, autore di minacce di segnalazione alla Polizia Postale, alla tributaria, alla magistratura (identità anagrafica nota) gestisce un blog dove vende libri… ovviamente le immagini “in esclusiva” promuovono la promozione di tali pubblicazioni… capisco della sua rabbia esplosiva contro chiunque non faccia parte della ristretta cerchia di tali personaggi…

Si rammenta a tale “Leone da tastiera” che scrivere “notizie di reato” (furti, abusivismo) senza dimostrarle… ravvede il reato di diffamazione.

Si conclude evidenziando che statisticamente … su 1000 immagini selezionate da Google, circa 600 appartengono a Milano sparita skyscrapercity… delle restanti 400… circa 300 hanno come fonte primaria altri web ma vennero postate anche sul forum Milano Sparita (quindi la proporzione statistica… vede circa 900 immagini postate su tale forum… le residue 100 sono altre fonti).

In tale monopolio… (chi gestisce questo sito) si è costretti ad operare… (qui si pubblicano gli “scarti” di tali “signori”, scarti estranei ai fini commerciali, pertanto non utilizzati da tali “signori”…o fonti non ancora scoperte dai medesimi… mica per caso alcuni di loro divennero furibondi quando questo blog ometteva di citare fonti da loro non ancora “esplorate”… rappresentando, per i medesimi, una concorrenza da censurare il più presto possibile…). Eppure un certo Leone da tastiera scrisse che vennero commessi dei furti (vedesi “ruba”, “rubare”, scritti da tale “signore”) a suo danno … ed altrui… a favore questo sito… acquisizioni di immagini al medesimo “rubate”… o rubate ai suoi amici (come già accennato non superano le 4-5 persone…con funzioni, forse, anche manageriali verso una certa multinazionale).

… comunque, se il “signore” volesse darmi, in prima persona, una lezione di vita, dirmi in faccia le stesse cose che ha scritto…non ci sono problemi. E’ sufficiente inserire un commento…(sia chiaro, non sono minacce… ma il capire se il Leone è solo da tastiera oppure un Leone reale). Le pressioni minatorie e intimidatore dei poteri corporativi… qui non hanno valore.

___________

Milano 1962. Via Giovanni Battista Pirelli come sfondo ad una immagine pubblicitaria di una sedia disegnata da Gae Aulenti per una nota azienda di design per arredamento.

Milano 1962. Via Giovanni Battista Pirelli e il grattacielo di Giò Ponti come sfondo ad una immagine pubblicitaria di una sedia disegnata da Gae Aulenti per una azienda di design d’arredamento. (Airtribune)

San Donato Milanese, anni '50. Metanopoli, stazione di rifornimento gas metano. (archivio storico ENI)

San Donato Milanese, 1960 circa. Metanopoli, stazione di rifornimento gas metano. (archivio storico ENI)

Milano Porta Venezia, anni 60. Piazza Oberdan verso Corso Buenos Aires.

Milano Porta Venezia, anni 60. Piazza Oberdan verso Corso Buenos Aires.

Ville di Turro (in realtà strutture manicomiali che fecero da precursore alle Ville del Comune di Turro... la riproduzione artistica ritrale l'Istituto per pazzi e mentecatti di Milano in Via Fontana 26. Solo nel 1910 tale istituto venne trasferito nel Comune di Turro... successivamente accorpato al Comune di Milano. Dal 1910 nacquero le "Ville Turro" (nell'intercalare milanese popolare "Villaturo" inteso come manicomio cittaddino...) in una riproduzione artistica di fine '700. " Senavretta (poi Stabilimento sanitario Rossi, poi Ville Turro) L’istituto privato di ricovero “per pazzi e mentecatti” chiamato Senavretta fu fondato nel 1772 a Milano, in via Fontana 26, dal signor Andrea Rossi". Le palazzine ritratte nella riproduzione artistica non sono quelle attuali nell'ex Comune di Turro, poi accorpato a Milano

Ville di Turro (in realtà le palazzine non sono le strutture manicomiali, sorte dal 1910, nel Comune di Turro. La riproduzione artistica ritrae l’Istituto per pazzi e mentecatti di Milano in Via Fontana 26. Solo nel 1910 tale istituto venne trasferito nel Comune di Turro… successivamente accorpato al Comune di Milano). Dal 1910 nacquero le “Ville Turro” (nell’intercalare milanese popolare “Villaturo” inteso come manicomio cittadino…). Quella visibile nell’immagine è una riproduzione artistica di fine ‘700 dell’Istituto per pazzi e mentecatti di Milano.
Venne chianato Senavretta (poi Stabilimento sanitario Rossi, poi Ville Turro dal 1910, in altra localitò per l’appunto Turro).
L’istituto privato di ricovero “per pazzi e mentecatti” chiamato Senavretta fu fondato nel 1772 a Milano, in via Fontana 26, dal signor Andrea Rossi”. Un soggiorno “climatico” alle Ville Turro gioverebbe ad alcuni Leoni da tastiera di Milano sparita SSC… (fonte storica https://www.aspi.unimib.it/collections/entity/detail/250/)

Milano anni '60. Ticinese-Carrobbio. San Lorenzo Maggiore.

Milano anni ’60. Ticinese-Carrobbio. Basilica e Colonne di San Lorenzo Maggiore.

Milano Barona Marzo 2019. Via Walter Tobagi-Via Santa Rita da Cascia. Fotografia allineata alle "Torri Ligresti", delle quali, forse, per il prossimo futuro, solo una sopravviverà alla "Milano palazzinara". La terza torre, in direzione Lodovico il Moro, acquistata da una multinazionale del marketing pubblicitario è in corso di ristrutturazione. Le restanti tre si trovano in uno stato di degrado estetico (e non solo) notevole con ampie volumetrie inaffitate e reinvendute... Sono destinate alla demolizione ? (destino prossimo anche per le Torri di Certosa-Musocco-Stephenson)

Milano Barona Marzo 2019. Via Walter Tobagi-Via Santa Rita da Cascia. Fotografia allineata alle “Torri Ligresti”, delle quali, forse, per il prossimo futuro, solo una sopravviverà alla “Milano palazzinara”. La terza torre, in direzione Lodovico il Moro, acquistata da una società estera del marketing pubblicitario, è in corso di ristrutturazione e restyling. Le restanti tre (le prime due occultano, nell’immagine, la terza) si trovano in uno stato di degrado estetico (e non solo) notevole con ampie volumetrie inaffitate e invendute… in evidente stato d’incuria.
Sono destinate alla demolizione ? (destino prossimo anche per le torri di Certosa-Musocco-Stephenson)

Milano Lambrate 1947. Stabilimenti Innocenti. Collaudo "scooter Lambretta".

Milano Lambrate 1947. Stabilimenti Innocenti. Collaudo “scooter Lambretta”.

Milano 1958, Lorenteggio. Sfilata di Carnevale in prossimità dell'incrocio Via Lorenteggio-Via Inganni. Inconfondibile lo stile architettonico dell'Opera Devota Maculan della palazzina posta sulla destra dell'immagine.

Milano 1958, Lorenteggio. Sfilata di Carnevale in prossimità dell’incrocio Via Lorenteggio-Via Inganni (la direttrice stradale ritratta della fotografia). Inconfondibile lo stile architettonico dell’Opera Devota Maculan (la palazzina visibile sul lato destro dell’immagine).

Milano-Sempione anni '60. Visione notturna dell'Arco della Pace.

Milano-Sempione anni ’60. Visione notturna dell’Arco della Pace.

Milano Vigentino-Rogoredo anni '60. Abbazia di Chiaravalle. (fonte fotografica sovraimpressa nell'immagine).

Milano Vigentino-Rogoredo, anni ’60. Abbazia di Chiaravalle. (fonte fotografica sovraimpressa nell’immagine).

Milano Quarto Oggiato, 1970 circa. Via Carlo Amoretti, vecchia stazione Ferrovie Nord.

Milano 1947. Corso Vittorio Emanuele, corteo dei disoccupati post recessione economica immediato dopoguerra. Autore Gian Battista Colombo.

Milano 1947. Corso Vittorio Emanuele II, corteo dei disoccupati recessione economica post bellica dell’immediato dopoguerra. Autore Gian Battista Colombo.

Milano-Argonne anni '50 del 1900. La Cascina Acquabella (oggi non più esistente) situata nelle vicinanze di Corso Plebisciti. Demolita verso la fine degli anni '60 nell'edificazione urbana di palazzi residenziali. (fonte Lombardia Beni Culturali)

Milano-Argonne anni ’50 del 1900. La Cascina Acquabella (oggi non più esistente) situata a ridosso di Corso Plebisciti. Demolita verso la fine negli anni ’60 nell’edificazione urbana di palazzi residenziali. (fonte Lombardia Beni Culturali)

_________________________

MESSAGGIO INDIRIZZATO AL MULTIACCOUNT

UTENTE IDENTIFICABILE NELLA SCHERMATA SOTTOSTANTE, UTENTE DEL FORUM MILANOSPARITA SKYSCRAPERCITY

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4909

ssc2

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?s=19f77747e055024f43bf0cd3a3e36d4b&t=1232367&page=4910

SSC

IL DIFFAMATORE-CALUNNIATORE (DEL QUALE SI CONOSCE L’IDENTITA’), HA SCRITTO LE SEQUENTI FRASI ALL’INDIRIZZO DEL GESTORE DI QUESTO SITO (SI TENGA PRESENTE CHE NEL FORUM MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY SONO STATE RISCONTRATI FOTORITOCCHI DI IMMAGINI RECANTI LOGHI E SIMBOLI DEI PROPRIETARI. SULL’INCORRERE IN SANZIONI AMMINISTRATIVE SONO LORO I PRIMI A DOVERCI RIFLETTERE).

L’utente che gestisce il sito milanobarona.myblog.it e che segue assiduamente milano sparita, RUBA costantemente immagini prese da questo thread, postandole poi sul suo blog e facendo morali a destra e manca. Altresì è convinto che tali immagini vengano da fonti da lui certificate e collezioni private. A tale utente vorrei dire che per pubblicare una fotografia o diverse, prese da fonti da lui non dichiarate, potrebbe incorrere in sanzioni amministrative. Consiglio a taluno elemento di non fare il sapientone e riempire il suo povero blog con immagini non sue, giocando a fare lo storico, non essendone capace. Nessuno di noi è uno STORICO, semplicemente svolgiamo, chi più, chi meno, delle ricerche sia di luoghi scomparsi o semplicemente di analisi di fotografie attinenti a luoghi ancora esistenti ma mutati dal progresso. Io personalmente non sono ne uno STORICO, ne un RICERCATORE, intendo ufficialmente, semplicemente mi diletto a livello, si può dire dilettantistico a svolgere ricerche sul campo e/o presso archivi col fine unico di svelare enigmi storici attinenti alla milano d’un tempo. Infine ricordo a costui di non fraintendere il significato di Sckyscrapercity Milano Sparita, attenzione non è un semplice forum, ma un luogo dove si parla/discute/ipotizza della città di Milano che fu, a livello architettonico e composto da personaggi certamente non stupidi, persone che come me hanno pubblicato dei libri, pagando i diritti di riproduzione a fior di euro, persone che danno l’animo oltre al loro tempo per la nostra amata città. Quindi non direi che siamo dei trastullatori, anzi opterei per confermare che sia io che gli altri utenti in una qualche certa misura riusciamo a contribuire alla storia di Milano.
Concludo la mia arringa e mi scuso con gli utenti per la lunghezza di tale post, perdonatemi ma sapendo che il gestore del blog milano barona ci legge, dovrà leggere giocoforza la mia lamentela, sperando che ne faccia tesoro.

LE “SANZIONI AMMINISTRATIVE” DI CUI L’AUTORE DEL PRESENTE WEB VERREBBE MINACCIATO DA PARTE DI QUESTO, “LEONE DA TASTIERA” (LE CUI COMPETENZE STORICHE, SUE E DI ALTRI 2-3 MASSIMO “COLLEGHI” , PRIVI DI TITOLI LEGALI PER ESSERE QULIFICATI COME STORICI… BONTA’ LORO…) SONO TUTTE DA DIMOSTRARSI, ESSENDO LUI, ED I “COLLEGHI” DEGLI “AMATORI” DILETTANTI… (MALGRADO I POTERI CHE SI AUTOELEGGONO CONTRO AUTORI INDIPENDENTI DELLA CRONOLOGIA FOTOGRAFICA DI MILANO). OVVIAMENTE QUESTO WEB NON SI QUALIFICA COME STORICO, SIA BEN INTESO, IL LIVELLO E’ DILETTANTISTICO COME QUELLO DEI SUCCITATI, CON LA DIFFERENZA CHE PER QUESTO WEB NON SONO STATI SCOMODATI AUTO-EDITORI…, FACEBOOK E TRANSAZIONI MONETARIE). IL “LEONE DA TASTIERA” FINGE DI NON SAPERE CHE LE PAGINE FACEBOOK CON LE QUALI ALCUNI DI QUESTI SOGGETTI COLLABORANO, DA ANNI, (VEDESI , PER ESEMPIO, “MILANOMANIAC” PER LA PAGINE FBOOK DELLA BARONA) POSTANO IMMAGINI SENZA MAI CITARE LE FONTI (RARAMENTE LE FONTI SONO CITATE, ANCHE, NEL LORO FORUM). NON RISULTA CHE SIANO MAI STATI (TALI SOGGETTI) SANZIONATI …MA SAREBBE MOLTO INTERESSANTE CAPIRE QUANTE IMMAGINI ( PROTETTE DA DIRITTI D’AUTORE) SIANO STATE PUBBLICATE DA FBOOK. IL SITO GESTITO DA QUESTO PERSONAGGIO (CHE HA PROBLEMI DI PERSONALITA’, INUTILE NEGARLO) NON CITA LE FONTI DA DOVE ATTINGE LE IMMAGINI (QUINDI… SI PUO’ CONCLUDERE… MA DA QUALE PULPITO…).

IL “LEONE DA TASTIERA”, NON PARCO DELLE DIFFAMAZIONI SCRITTE HA AGGIUNTO:

È palesemente ovvio che lo sa, ma ti pare giusto insultare la gente, dandoci dei buoni a nulla?
Se vuole rubare le foto, che lo faccia, ma che si mette a fare commenti inutili e senza senso proprio no.
Che gentaglia che ci sta in giro. Non ho parole, sono schifato. In ogni caso mi limito come avrai letto/visto, ad aver fatto due commenti, non sono li come un p…. tutti i giorni a sparare cagate.

TALE “SIGNORE”, UTILIZZANDO IL TERMINE “RUBA e RUBARE” , MI ATTRIBUIREBBE UNA O PIU’ AZIONI DI CUI IL REATO DEL CODICE PENALE:

Dispositivo dell’art. 624 Codice penale. Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui (1), sottraendola (2) a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri(3) , è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da centocinquantaquattro euro a cinquecentosedici euro [625, 626, 649].

E’ CHIARAMENTE UNA CALUNNIA O SECONDO I DISPOSITIVI PROCEDURALI ATTUALI UNA DIFFAMAZIONE, ANZI LA DIFFAMAZIONE E’ AGGRAVATA PERCHE’ TALE SOGGETTO ATTRIBUIREBBE, A COLUI CHE GESTISCE QUESTO SITO, DUPLICI REATI, QUALI ANCHE IL NON CITARE LE FONTI DALLE QUALI ATTINGE IMMAGINI PUBBLICATE (PECCATO CHE TALE “REATO” VENNE COMMESSO DAL MEDESIMO SOGGETTO, DAI RESTANTI DEL FORUM, DA DIVERSE PAGINE FACEBOOK, ALCUNE FORIERE DI INTROITI NOTEVOLI, ALLE QUALI ALCUNI DI LORO COLLABORANO).

SI ATTENDE CHE IL/I “LEONI DA TASTIERA” ARRIVINO A FARE “NOMI”…(ANCHE SE SINO AD OGGI, I “SIGNORI” DI FACEBOOK-SSC HANNO SEMPRE SOTTOINTESO UNA GENERALITA’ ANAGRAFICA (DELLA PERSONA, AUTORE DI QUESTO WEB) NON ANCORA (PER IL MOMENTO) DICHIARATAMENTE NOMINATA CON NOME E COGNOME

TALE PERSONAGGIO (SOVENTE INTENTO IN SOLILOQUI CON VARI MULTIACCOUNT, DATO CHE IN TALE FORUM IL NUMERO DI ACCOUNT SUPERA QUELLO DELLE PERSONE REALI ISCRITTE) SOSTIENE (ANZI ACCUSA) CHE L’AUTORE DI QUESTO SITO AVREBBE, PRESUMIBILMENTE ANCHE A SUO DANNO, “RUBATO” IMMAGINI, INCLUSA L’IMMAGINE SOTTOSTANTE CHE PROVIENE, NON DAL FORUM MILANO SPARITA MA DA QUESTO WEB

https://www.icviapalmieri.gov.it/plessi/

Milano 1931 circa, Chiesa Rossa - Baia del Re. Esterni complesso scolastico di Via Palmieri.

Milano 1931 circa, Chiesa Rossa – Baia del Re. Esterni complesso scolastico di Via Palmieri.

L’UTENTE DOVREBBE DIMOSTRARE LA VALIDITA’ E ATTENDIBILITA’ DELLE SUE ACCUSE QUANDO ADOTTA, ALL’INDIRIZZO DI MILANOBARONA E AUTORI… , IL VERBO “”RUBA; SE VUOLE RUBARE…”

RUBARE COSA ED A CHI, E QUANDO ?

QUI LE AZIONI LEGALI SI DOVREBBERO FARE CONTRO QUESTA GENTE, A PARTIRE DAL “LEONE DA TASTIERA”, COME TUTTI POSSONO CONSTATARE (METODI DI QUESTA GENTAGLIA PASSABILI DI PROCEDIMENTI PENALI, DOVE IMPONGONO, CON SISTEMI INTIMIDATORI E PERSECUTORI, COERCITIVI, AGLI AUTORI DI PAGINE WEB A LORO CONCORRENTI, COSA PUBBLICARE, COSA INVECE NO, COSA SCRIVERE, COSA NO). LE “SPARATE” CHE ESPRIMONO CONTRO QUESTO SITO AVVALORANO CERTI TIPI DI CRITICHE E ANTIPATIE RIVOLTE VERSO DI LORO DA DIVERSO TEMPO (DA QUANDO MILANOBARONA VENNE PUBBLICATO, SI RICEVONO, DA PARTE DEL SOGGETTO CITATO E ANCHE ALTRI, SEMPRE PARTE DI TALE FORUM, COMMENTI DI CRITICA, INTIMIDAZIONE, CONTESTAZIONE, DI SUBORDINAZIONE, RIVENDICAZIONI. DALLO SCORSO LUGLIO 2018, DIRETTAMENTE NEL FORUM SUCCITATO NON SI CONTANO PIU’ AZIONI DI DENIGRAZIONE, AL LIMITE DELLA CALUNNIA E DIFFAMAZIONE, CONTESTAZIONI E ACCUSE … CHE DOPO ESSERE STATE “MESSAGGIATE” IN QUESTO WEB… SI SAREBBERO POI ESTESE SU TALE FORUM).

MILANOBARONA NON E’ UN SITO COMMERCIALE (A DIFFERENZA DI UN’ALTRA PAGINA FACEBOOK DEDICATA A TALE QUARTIERE), DI VENDITA LIBRI, DI INCREMENTO FINANZIARIO DI UNA MULTINAZIONALE (IN MISURA DEGLI ACCESSI DI VISITE E REGISTRAZIONI UTENTI). NON E’ UN SITO DOVE SI FAREBBE PROMOZIONE DELL’IMMAGINE DI SE STESSI (COME AVVIENE IN ALCUNE PAGINE FACEBOOK CORRELATE E GESTITE DA “PAPAVERI” DI UN CERTO TIPO). QUESTO SITO NON NECESSITA DI PUBBLICITA’ E RENDE INDIFFERENTI QUANTI UTENTI LO VISITINO IN UN GIORNO, SETTIMANA, MESE, ANNO…!!!

INNANZITUTTO GLI INSULTI SONO SEMPRE PARTITI DA TALE FORUM DEL QUALE NON MENO TRE SOGGETTO SONO IDENTIFICABILI NELLE LORO GENERALITA’ ANAGRAFICHE (INSULTI DEL TIPO “MENTECATTO”, “FUORI DI TESTA”, “UNO CHE NON CAPISCE PROPRIO NULLA”, “STA MALE CON LA TESTA” , “GENTAGLIA”, ETC… ). SI EVIDENZIA CHE TALE AZIONE (RUBARE), TALI PERSONAGGI, NON L’HANNO MAI ATTRIBUITA VERSO ALCUNE PAGINE FACEBOOK COMMERCIALI, (NELLA FATTISPECIE DUE) CHE HANNO RIPUBBLICATO, IN 9 ANNI, CENTINAIA DI MIGLIAIA DI IMMAGINI DAI MEDESIMI PUBBLICATE NEL LORO FORUM SENZA CHE NESSUNO VENISSE ACCUSATO DI ESSERE UN LADRO. ANZI, ALCUNI DI ESSI (FORUM SKYSCRAPER) COLLABORANO CON TALI PAGINE FACEBOOK.

DUNQUE, DATO CHE QUALCHE GIORNO FA HAI SCRITTO CHE MI VORRESTI DARE UNA LEZIONE DI VITA, SE VUOI MI PUOI DARE UNA “LEZIONE DI VITA” , SE DESIDERI… CI VEDIAMO, IO E TE A MILANO, IN VIA BARI 8, DOVE RISIEDE UNO DEGLI AUTORI DELLE PAGINE FACEBOOK CHE UTILIZZANO, PER FINI COMMERCIALI, FOTO CHE TU POSTI DA ANNI, SENZA SPECIFICARNE L’ORIGINE, DANDO POI DEL LADRO AGLI AUTORI DI WEB COME QUESTO (O QUANTO MENO ATTRIBUENDO AZIONI DI “RUBERIA” PER L’UTILIZZO DI IMMAGINI INDIPENDENTI DA MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY (VEDESI L’ATTRIBUTO “RUBARE FOTO” RIVOLTO A CHI GESTISCE QUESTO SITO CHE UTILIZZA IMMAGINI OTTENUTE DA RICERCHE IN BING E GOOGLE). QUANTO MENO, AL MINIMO GESTO INCONSULTO PARTIRANNO, VERSO TALE PERSONAGGIO, MIO MALGRADO, QUERELE PER AZIONI LESIVE CONCRETE.

IL TERMINE RUBARE (RIFERITO AD IMMAGINI CHE SONO DISPONIBILI IN SITI CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON I DIFFAMATORI DI MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY) LO UTILIZZI PER TE, VERSO COLORO CHE NON TI HANNO EDUCATO, INCLUSO ANCHE IL MONDO DEI CONSIGLIERI E ASSESSORI COMUNALI (MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE) E REGIONALI (MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE) PROBABILMENTE TUOI (VOSTRI) AMICI.

TALE VERBO LO UTILIZZI PER GLI AUTORI DI CERTE PAGINE FACEBOOK CHE SONO DIVENTATE “GRANDI” GRAZIE AD UNA QUANTITA’ IMPRESSIONANTE DI IMMAGINI INIZIALMENTE POSTATE (ANCHE IN FORMA INEDITA) DA “MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY” SENZA ESSERE DEFINITI LADRI E ACCUSATI DI FURTI.

SI RENDE NOTO CHE RIPETUTE VOLTE, QUESTO SITO, E’ STATO OGGETTO DI COPIA E INCOLLA DI IMMAGINI E DIDASCALIE INSERITE IN PAGINE FACEBOOK COMMERCIALI…ABBINATE A VENDITA DI UN LIBRO MAI, PERO’, VENNE UTILIZZATO IL TERMINE “RUBARE”… MA AL SUO POSTO QUELLO DI COPIA E INCOLLARE TESTI ALTRUI, DIMOSTRANDO SCARSA SERIETA’ (COME DI FATTO SAREBBE).

IL “SIGNORE” VADA PURE A SFOGARE LE FRUSTRAZIONI ALTROVE E A DANNO DI ALTRI…

TALI PERSONAGGI CERCANO DI DENIGRARE, NONCHE’ ORMAI SPINGERSI ANCHE AD ATTI DI RAVVISABILE DIFFAMAZIONE E CALUNNIA, NEL TENTATIVO DI SCREDITARE QUESTO WEB SCORAGGIANDO VISITE DEGLI INTERNAUTI E CERCANDO DI COMPROMETTERE L’ESISTENZA STESSA DI “MILANOBARONA”(OVVIAMENTE CERCANO LA LITE PER GENERARE QUALCHE COSA CHE I MEDESIMI POSSANO UTILIZZARE PER DETERMINARE LA CENSURA DI QUESTO WEB…). QUESTO SITO NON VENDE LIBRI E NON SI QUOTA NEI MERCATI FINANZIARI… SEMMAI SONO TALI PERSONAGGI A COLLABORARE CON QUALCHE PAGINA FACEBOOK COMMERCIALE.

ORA LA CORDA SI STA SPEZZANDO PERCHE’ L’AVETE TIRATA TROPPO, OK?

SE VUOI DARMI UNA “LEZIONE DI VITA” PUOI INSERIRE UN COMMENTO E CONCORDIAMO UN INCONTRO ALL’INDIRIZZO SPECIFICATO (IL LEONE DELLA TASTIERA PUO’ DIMOSTRARE DI ESSERE UN LEONE ANCHE NELLA VITA REALE).

IL TERMINE RUBARE E’ UNA CALUNNIA CHE TI CONSIGLIO DI RISERVARE A TE STESSO INSIEME A QUALCHE ALTRO DIPENDENTE COMUNALE.

SOLO DIFFAMATORI E CALUNNIATORI DOC… IN QUEL FORUM…

ALCUNI DI VOI SONO IDENTIFICABILI TRAMITE GENERALITA’ ANAGRAFICHE… ATTENZIONE A NON TIRARE TROPPO LA CORDA PRIMA CHE SI SPEZZI…CHE LE FATICHE PER GESTIRE QUESTO WEB NON SONO FATTE DA PERSONE CHE “RUBANO”…

SIA CHIARO CHE LO SCRIVERE CHE IL TUO FORUM (E LE PAGINE FACEBOOK CHE SFRUTTANO LE IMMAGINI CHE POSTI, TU E QUALCHE ALTRO “COLLEGA”), NON HANNO VALORE STORICO… (E’ AUTOEDITORIA) E’ UN DIRITTO SACROSANTO DI CRITICA. VOI NON OPERATE IN AMBITO UNIVERSITARIO (E QUESTO SI VEDE MOLTO BENE) E L’AUTORITA’ CHE TI AUTOCONFERISCI (VEDESI IL VERBO “RUBARE”, INSULTARE, SCRIVERE CHE QUESTO SITO E’ GESTITO DA UN MATTO INCAPACE) E’ SOLO UNA FORMA DI BULLISMO INGIUSTIFICATA E GRATUITA TUTT’ALTRO CHE ESTRANEA A REATI RAVVISABILI.

_____________

Milano 1926. Via Paolo Sarpi, venditore ambulante cinese di biogiotteria.

Milano 1926. Via Paolo Sarpi, venditore ambulante cinese di bigiotteria e collane.

Milano Derganino Farini. immediato dopoguerra 1948 circa. Viale Jenner.

Milano Derganino Farini. immediato dopoguerra 1948 circa. Viale Jenner.

Milano, prile 1966. Barona. Inaugurazione plesso di residenza popolare "Quartiere Sant'Ambrogio 1". (Archivio Ernesto Fantozzi)

Milano, Aprile 1966. Barona. Inaugurazione plesso di residenza popolare “Quartiere Sant’Ambrogio 1”. (Archivio Ernesto Fantozzi)

Milano Bovisa 1984. Stabilimenti Montedison.

Milano Bovisa 1984. Stabilimenti Montedison.

Milano Aprile 1978. Quartiere Calvairate. Piazzale Cuoco angolo Via R. Carabelli. Posto di blocco nel periodo del rapimento di Aldo Moro.

Milano Aprile 1978. Quartiere Calvairate. Piazzale Vincenzo Cuoco angolo Via R. Carabelli. Posto di blocco nel periodo del rapimento di Aldo Moro. Alle spalle del fotografo la stazione dei Vigili del fuoco (di cui si nota la vecchia pavimentazione a “Pavè” della rampa d’uscita dei veicoli di emergenza).

Milano, Corso Garibaldi, primi del '900.

Milano, Corso Garibaldi, primi del ‘900.

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=157869986

Foto inflazionata da anni, decine e decine di volte da Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook. E' facile localizzarla come Via Melchiorre Gioia, antecedente alla copertura della Martesana. La diascalia recentementa apparsa a nome di "vecchiamilanodoc" (Melchiorre Gioia all'altezza della ex Breda) è frutto di "ravanamenti" del medesimo nel seguente web http://urbangenoma.it/poi/stabilimento-breda-elvetica-via-melchiorre-gioia/ Questo ci insegna che la storia dilettantistica, estrenea dalla vera storia, anche locale, frutto di ricerche universitarie... è percorribile da tutti se si dispone di un computer e una connessione ad internet. Questo dimostra che tali personaggi non sono storici ma smanettoni del web (incluso anche questo web, si intende). Facebook vende libri basati sul copia e incolla dalla rete...

Foto inflazionata da anni, decine e decine di volte da Milano Sparita Skyscrapercity e Facebook. E’ facile localizzarla come Via Melchiorre Gioia, antecedente alla copertura della Martesana. La diascalia recentementa apparsa a nome di “vecchiamilanodoc” , account “Pataccaro” demenziale di Milano Sparita SSC (che ha recentemente scritto di essere vittima di prelievi di immagini ad opera di chi gestisce questo sito, ovviamente quasi una calunnia) che vanta l’aver scoperto che si tratta di una Melchiorre Gioia all’altezza della ex Breda) è frutto di “ravanamenti” del medesimo utente nel seguente web http://urbangenoma.it/poi/stabilimento-breda-elvetica-via-melchiorre-gioia/ .Questo ci insegna che la storia dilettantistica, estrenea dalla vera storia, anche locale (estranee a ricerche universitarie…) è percorribile da tutti se si dispone di un computer e una connessione ad internet. Questo dimostra che tali personaggi non sono storici (e nemmeno ricercatori) ma smanettoni del web (incluso anche questo web, si intende, mai vantato di essere un web storico). Facebook vende libri basati sul dilettantismo di immagini e testi pescati dalla rete internet…(ergo autoeditoria amatoriale). Si rammenta che tali utenti SSC, anni fa, qualificarono una località identica (ripresa da un’angolazione differente e in data anteriore) … come Naviglio Pavese-Conca Fallata (l’immagine e la didascalia errata venne proposta da Facebook nello scorso Novembre). I soggetti menzionati fanno “l’errata corrige” non dichiarata solo dopo che l’errore venne evidenziato in questo sito internet… sempre nello scorso Novembre…

Milano 1968. Foro Bonaparte-Cairoli. Manifestazione operai del Gruppo Montedison (inclusi gli Stabilimenti alla Bovisa).

Milano 1968. Foro Bonaparte-Cairoli. Manifestazione operai del Gruppo Montedison (inclusi gli Stabilimenti alla Bovisa).

________________

Cimitero della Mojazza (elucubrazioni di 5 utenti… dipendenti di pubbliche amministrazioni locali…e non uno di più… essendo tutti multiaccount gestiti da “4 gatti” di Milano Sparita Skyscrapercity)

Queste presunte “ricerche” storico fotografiche

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4903

sciorinate per ricerche storiche quasi inedite… sono, come tutti possono constatare, già tranquillamente reperibili in Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Cimitero_della_Mojazza

denotano la tendenza imbonitrice di questi 4 gatti…(leoni della tastiera…)

Quindi si tratta di “scoperte dell’acqua calda” da parte di “Wementi” tendenti ad attacchi (in stile cyber-bulling) personali a danno di web e autori non allineati al loro monopolio e tendenti a speculazioni interpretative non storicamente riconoscibili e attendibili (leggasi in rete il neologismo wemente… cosa significa).

Una nota di puntualizzazione.

Tra il 1910 e 1920 in corrispondenza di Piazzale Lagosta 1 il vecchio cimitero della Mojazza era stato soppresso da decenni, indipendentemente dall’esistenza di muretti al cui interno venivano organizzate gare sportive. Sino ai primi anni ’20, il Cimitero della Mojazza era ancora esistente solo in un perimetro residuale compreso tra l’attuale Piazzale Lagosta (lato sud del Mercato Comunale verso Via Volturno), prime decine di metri di Viale Zara, prime decine di metri di Via Pola.

Avendo avuto parenti (classe fine ‘800) che risiedettero in Piazzale Lagosta 1, dal 1920 sino al 1977, (poi trasferiti in altro quartiere) sono perfettamente a conoscenza che il Cimitero della Mojazza, dell’Isola Garibaldi, si estendeva oltre i confini descritti in Milano Sparita SSC. Nella realizzazione del plesso di Piazzale Lagosta 1, era delimitato tra il Mercato Comunale di Piazzale Lagosta sino all’imbocco dell’attuale Viale Zara, sconfinando nei primi 80 metri circa dell’attuale Via Pola (il plesso di case popolari di Lagosta 1 era, ai primi del ‘900, esterno al perimetro di tale cimitero).

Da adolescente mi venne raccontato che all’avvio dell’abitabiltà delle ex Case Popolari di Piazzale Lagosta 1, a partire dal 1920, un settore di tale cimitero, in tale anno, non era ancora del tutto dismesso e abbandonato (soppresso) essendoci ancora alcune “pertiche” in attesa del trasferimento delle salme al Cimitero Maggiore di Musocco (siamo a soli 2 anni dal termine della Pima Guerra Mondiale, molte attività subirono interruzioni e ritardi di anche 3 anni).

Mi venne raccontato che per il primo anno (1920-21) il “panorama” che gli inquilini (che avevano gli alloggi che si affacciavano sull’attuale Piazzale Lagosta) visionabile dalle finestre delle loro abitazioni… non era proprio dei più allegri…

Sarebbe arrivata l’ora di smontare quell’aurea di storici che questi 4 gatti continuano ad autoattribuirsi quando il 100% di quello che dichiarano di scoprire preesiste in rete da molto tempo prima.

https://www.loquis.com/loquis/31133/Cimitero-della-Mojazza

https://blog.urbanfile.org/2017/11/24/milano-isola-dove-cera-il-cimitero-la-mojazza/

https://www.ilmilaneseimbruttito.com/2017/11/23/non-sei-di-milano-se-non-conosci-il-mistero-della-tomba-del-parini/

http://ilmirino.it/2018/02/09/giuseppe-parini-mistero-sua-tomba/

http://milanoneisecoli.blogspot.com/2014/07/i-cimiteri-milanesi.html (questo web è prodotto da una persona molto prossima a Milano sparita SSC)

Alle anime perse

Si rammenta agli storici dilettanti (qui lo siamo tutti, a partire da loro) di Milano Sparita SSC (da cui derivano anche opere autoeditoriali di carattere amatoriale e non certificabile come produzione storica) che per produrre letteratura storica attendibile, nei forum e oltre, non sono sufficienti wikipedia e il web…e raccolte fotografiche librarie… oppure visitare i musei di Milano, consultare le varie biblioteche e raccolte librarie e fotografiche civiche…(eventualmente anche materiale fotografico civico dismesso a loro uso privato…) serve una laurea in Storia, dottorati e ricerche approfondite patrocinate da Ministeri, Enti, Sovrintendenze, Regioni e Comuni… (titoli che non possiede nessuno di loro e ancor meno gli autori delle derivate Facebook che attingono, dal 2012, oltre mezzo milione di foto postate dal 2006 ad oggi).

Quindi nulla di scientificamente e storicamente attedibile per mano di questi dipendenti ed ex dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni comunali. Un termine di paragone simile è applicabile anche per le derivate facebook che attingono materiale fotografico da quel forum.

Se ne facciano una ragione poiche’ la ricerca storica è un’altra cosa da quello che speculano nel forum (incluso anche l’altro forum SSC, dedicato ai trasporti ATM, popolato da utenti dipendenti ATM che hanno, nell’arco di 13 anni, attinto foto e dati, dagli archivi storici e tecnici ATM… senza pero’ adottare metodi da veri addetti ai lavori, seguendo un iter da dilettanti).

Ovviamente questo sito (milanobarona) non ha mai avuto la pretesa di considerarsi storico… è solo una mera cronologia di immagini e qualche ricordo personale (e di fonti cronologiche attinte dalla rete, prefirribilmente non vincolare dai diritti intellettuali…) e nulla di più. Non diversamente sarebbero Milano Sparita SSC e Facebook (inclusa la pagina dedicata alla Barona) che di “storico ufficiale” non hanno i carismi necessari per esserlo… (errori di localizzazione e interpretazione urbanistica delle pagine Facebook sono nati anche dagli archivi fotografici postati da questi soggetti di Skyscrapercity… errori di localizzazione e storicizzazione commessi proprio dai medesimi soggetti).

Commercialmente e editoralmente, si tratta di produzioni autoeditoriali non verificate nè supervisionate da enti universitari (si tratta, pertanto, di produzioni web ed editoriali puramente amatoriali, sia nella veste internettiana che editoriale, come avviene per le pagine Facebook “Milano Sparita e da ricordare” e “Da Milano alla Barona”) .

Siamo davanti all’operato prodotto da autori che per hobby hanno (temporaneamente e al di fuori di competenze professionali idonee di valore legale e storico) intrapreso una attività documentale (anche commerciale) che potrebbe essere soggetta a margini di errore e di metodo significativi, perchè condotta in contesti estranei e indipendenti dalle ricerche accademiche e universitarie ed ai protocolli di verifica e ricerca accademici. Questo vale anche indipendentemente da “eventi” che qualcuno di loro è riuscito ad ottenere presso l’Università privata dello IULM e/o recensioni giornalistiche come avvenuto per i libri e la pagina Facebook di Milano sparita e da ricordare…

Senza una laurea in storia, senza un progetto accademico…tutto quello che si scrive e si pubblica è assimilabile all’autoeditoria (scrivono sotto la responsabilità di eventuali inattendibilità editoriali e refusi vari).

… Come dire… equivale alla pubblicazione editoriale di un proprio diario di “memorie”, individuali e collettive… ma privo di un’approvazione e supervisione di professionisti del settore. Si può attingere da storie vere (molte raccontate) ma il “diario” prodotto non è una fonte storica ufficiale (in quanto tale) redatta da coloro che per professione si occupano di storia. Quindi, spiace ammetterlo, non è vera storia ma raccolta (in alcuni casi disorganica) di ricerche e immagini in ambito amatoriale.

Tali proposte editoriali sono governate (a prescindere dagli sfoghi che alcuni di quegli autori lanciano contro questo sito) dalle stesse vulnerabilità di Wikipedia.

Wikipedia si prende cura di verificare che un articolo sia dimostrato da un elenco di fonti bibliografiche e biografiche tracciabile… ma Wikipedia non può verificare l’attendibilità storica e scientifica delle fonti elencate ma solo prevenire articoli scritti di propria iniziativa e privi di una fonte, anche web, (sovente anche le fonti citate in wikipedia sono passibili di errori).

Le critiche rivolte a Wikipedia sono dovute alla presenza di numerosi errori nelle varie versioni linguistiche di questa “enciclopedia universale web” che a differenza delle vere enciclopedie, non è scritta e redatta da professionisti… ma da chiunque… (i vincoli per l’approvazione di un articolo wikipedico sono quelli di scrivere articoli solo sulla base di determinate fonti indicate, senza garantire che i metodi di esposizione adottati rendano leggibile l’articolo e che il medesimo attinga da fonti delle quali sia certa l’attendibilità).

L’utopia internet (e di Zuckerberg) della “condivisione” del sapere (utopia alla base della stessa rete internet) si sgretola davanti all’inevitabile dilettantismo dei suoi “clienti” e collaboratori che condividono un sapere non certificato da nessuno e pertanto amatoriale con la natura “grezza” che lo contraddistingue.

Condividere il sapere non sempre equivale a diffondere un “sapere” correttamente e metologicamente esposto.

Se ne facciano una ragione e si comportino come tali (storici per diletto, non per professione e come tali privi di un’autorità propria e non riconoscibili da nessuno per via ufficiale, opere commerciali incluse, opere subordinabili e assimilabili all’autoeditoria, perchè soggette a margini di incertezza espositiva e documentale non trascurabilii … dato che autori e supervisori sono le stesse persone !).

_______________________

E’ indiscussa la paternità dell’omicidio di Andrea Campagna per opera di Cesare Battisti. Sorge però un dubbio. Chi c’era dietro le azioni terroristiche di Battisti e dei PAC ?

Comunismo ?

Oppure, come la storia insegna, i nostri ex Servizi segreti ?

Milano 19 Aprile 1979. Barona. Area di servizio Mobil, intersezione Via Modica/Santa Rita da Cascia, luogo omicidio agente DIGOS Andrea Campagna (eseguito dal gruppo terroristico dei PAC, Proletari Armati per il Comunismo)

Milano 19 Aprile 1979. Barona. Area di servizio Mobil, intersezione Via Modica/Santa Rita da Cascia. Luogo dell’omicidio dell’agente DIGOS Andrea Campagna (eseguito dal gruppo terroristico dei PAC, Proletari Armati per il Comunismo).

Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica-Via Santa Rita da Cascia (area di servizio Mobil). Luogo dell'agguato mortale teso all'agente DIGOS Andrea Campagna su esecuzione dei PAC Proletari Armati per il Comunismo.

Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica-Via Santa Rita da Cascia (area di servizio Mobil). Luogo dell’agguato mortale teso all’agente DIGOS Andrea Campagna su esecuzione dei PAC Proletari Armati per il Comunismo.

Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. Luogo dell'agguato mortale teso all'agente DIGOS Andrea Campagna su esecuzione PAC Proletari Armati per il terrorismo.

Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. Luogo dell’agguato mortale teso all’agente DIGOS Andrea Campagna su esecuzione PAC Proletari Armati per il Comunismo.

Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. Luogo dell'agguato mortale a danno dell'agente DIGOS Andrea Cammpagna (esecuzione PAC, Proletari Armati per il Comunismo).

Milano 19 Aprile 1979. Barona. Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. Luogo dell’agguato mortale a danno dell’agente DIGOS Andrea Campagna (esecuzione PAC, Proletari Armati per il Comunismo).

Milano, anni '20 del 900. Lambrate e la Via Vittorio Emanuele III appena rinonimata in Via Conte Rosso (dopo l'accorpamento del Comune autonomo di Lambrate alla città di Milano).

Comune di Lambrate, 1920 circa. Via Vittorio Emanuele III prima dell’accorpamento con Milano, avvenuto nel 1923. Da tale data la via venne rinonimata in Via Conte Rosso.

Milano anni '20 del 900. Lambrate, Via Conte Rosso e l'ex palazzo del Municipio quando Lambrate era un Comune autonomo rispetto a Milano (accorpato a Milano dal 1923).

Milano anni ’20 del 900. Lambrate, Via Conte Rosso (ex Vittorio Emanuele III) e l’ex palazzo del Municipio (quando Lambrate era ancora un Comune autonomo rispetto a Milano. Accorpato alla città di Milano dal 1923).

I “pensionati digitali” del “forum” Milano Sparita Skyscrapercity (recentemente qualificati come bufalari, vedesi la teoria dei tombini di Bonola, coincidenti.. secondo loro, con il tunnel della M1 e/o le Trombe di Eustachio implementate nelle “corriere” degli anni ’50…ahahaha) sono in vena di provocazioni e illazioni. Scrivono che questo sito ruberebbe loro immagini d’archivio …. ahahaha… personalmente i loro archivi possono tranquillamente ripostarli come admin in Milano Sparita Facebook (la versione “telenovela” del suddetto “forum”).

Indubbiamente ai poltronieri ATM+Polizia Municipale rode la presenza di un web che ha rotto, seppur marginalmente, un loro monopolio (senza regole ed arrogante) anche basato su foto marchiate, smacchiate e poi girate a Zuckerberg….

Le immagini di questo web sono setacciate, soprattutto, con i motori di ricerca e vengono scartate, sistematicamente, priorio quelle che appaiono postate da loro, nel forum sopra menzionato…che ad essere onesti meriterebbe, vista anche la presenza di qualche nostalgico dei balconi di Piazza Venezia (a Roma), un bel Decreto di Oscuramento…(congunto con alcune pagine Facebook che dai medesimi si alimentano…).

Rispetto al passato, molte delle immagini qui recensite non sono più integrate da fonte fotografica proprio per impedire (loro) la conoscenza di fonti alternative dalle quali pescare immagini che vengono poi acquisite da Facebook.

Che continuino pure a rodersi il fegato, loro e gli admin di quella schifezza berlusconista salviniana chiamata Milano Sparita Facebook e le derivate riservate alla Barona…loro e i consiglieri comunali e regionali a loro vicini…

paventano azioni legali… mah, pensare che qualcuno lo ha immaginato, verso di loro, molto prima…(sognerebbero anche la notte … l’oscuramento di un sito che ha cercato di rompere un regime di monopolio, privo di regole, che vincola la libera circolazione di immagini e testi di storia locale dal 2006). I “signori” non minacciano azioni legali verso Facebook Milano Sparita e pagine della Barona che hanno sfruttato, dal 2012, fonti storiche e immagini proveninenti da Milano Sparita e Storia dei Trasporti Pubblici Skyscrapercity. Minacciano azioni legali verso siti indipendenti che hanno incrinato un monopolio (anche politico) nato senza regole (grazie a Facebook e le nostre Polizie Postali che si “grattano” compiaciute al posto di vigilare).

Si ricorda che le pagine Facebook di Milano e quartieri sono frutto di una transazione tra gli autori (altolocati, politicizzati) e la medesima multinazionale che evade il fisco italiano senza risponderne civilmente e penalmente. La transazione vede la messa a disposizione, gratuita, di memorie digitali in cambio di immagini postate dagli autori e dagli utenti e dei loro dati personali sensibili e degli accessi e attività che, singolarmente, gli utenti generano producendo (inconsapevolmente) alti redditi alla multinazionale di Zuckerberg (ed a favore di coloro che collaborano per essa). La transazione prevede, per alcune di queste pagine, promozioni e inserti commerciali per la vendita di libri. Il 90% di queste immagini proviene dai succitati personaggi dei quali si dubita la pura passione disinteressata. Web come questo non impongono transazioni dirette tra autori, utenti visitatori e il web hosting provider che limita la propria redditività a vendita di domini internet e spazi web in cambio di banner pubblicitari a pagamento, offrendo spazi digitali senza redditi per gli autori che li gestiscono (tranne casi particolari di blog con accessi di miglaia di utenti giornalieri e un piano commerciale abbinato a tale popolarità web).

Facebook (e le persone che ci lavorano dietro) ottengono redditi. Si ricorda a tutti che da pochi giorni il Parlamento Europeo ha convertito in Decreto Legge il vincolo (Direttiva dal mese di Settembre) dei diritti d’autore ad onere di Facebook e dei suoi autori collaboratori… (chi posta immagini e testi proprietari esporrà facebook e se stesso ad ammende risarcitorie). L’esempio più calzante di “collaboratori” italiani di Facebook sono gli autori di Milano Sparita Facebook e lo staff di Salvini. Di Maio, Forza Italia, PD, etc… che avvalendosi di tale social (stesso discorso per Twitter) effettua una transazione dove in cambio di propaganda elettorale grauita permette la quotazione nei mercati finanziari di Facebook (milioni di utenti corripondono a milioni di dollari US…).

Forse è finita l’anarchia… ? (ed i comportamenti dispotici, arroganti, intimidatori e predatori del “sottobosco” che si cela dietro le varie Milano Sparita ?)

Si ricorda anche che dietro Facebook c’è la CIA e rapporti sinergici con le nostre organizzazioni politiche, ministriali e istituzionali e di Polizia… (ad intenditori poche parole… per comprendere i danni che il “Popolo Bue” alimenterebbe a favore di Facebook, soprattutto anziani con scarsa conoscenza dell’imperialismo digitale USA, senza capire cosa si celi sotto… autolesionando il proprio diritto alla circolazione libera e priva di lucro di informazioni e conoscenze, opinioni e di credo politico)

Milano 1980 circa. Monumentale-Paolo Sarpi. Corte in via Paolo Sarpi o limitrofe con banbina cinese. La presenza di nuclei di immigrati cinesi, nel quartiere a ridosso della Via Paolo Sarpi era ampiamente consolidata sin dagli anni '30 dello scorso secolo e lo fu ulteriormente negli anni '70-'90 sino ad "esplodere" in una supremazia etnica che fece tabula rasa delle attività commerciali del quartiere, oggi etichettato come "Chinatown".

Milano 1980 circa. Monumentale-Paolo Sarpi. Via Paolo Sarpi (o più probabilmente una delle vie limitrofe) con bambina cinese. La presenza di nuclei di immigrati cinesi, nel quartiere a ridosso della Via Paolo Sarpi, era ampiamente consolidata sin dagli anni ’30 dello scorso secolo e lo fu ulteriormente negli anni ’70-’90 sino ad “esplodere” in una supremazia etnica che fece tabula rasa delle attività commerciali del quartiere, un tempo gestite prevalentemente da italiani… mentre oggi il “sito” verrebbe etichettato come “Chinatown”.

via san vittore 11 12 luglio 1979 ambrosoli

Milano 1979, 11-12 Luglio. Porta Magenta, Via San Vittore/ via Morozzo della Rocca 1. Luogo dell’agguato mortale a danno dell’Avvocato Giorgio Ambrosoli commissario liquidatore della Banca Privata Italiana condotta al crack finanziario dal faccendiere Michele Sindona. Ambrosoli venne assassinato da un killer italoamericano di Cosa Nostra Siciliana, William J. Aricò. La sua condanna a morte era la conseguenza di indagini che egli condusse sugli illeciti finanziari, riciclaggio e attività criminali di Michele Sindona e anche del Banco Ambrosiano, diretto dal Bachiere Roberto Calvi, anch’esso assassinato a Londra il 17 Giugno 1982 sotto il Ponte dei Frati Neri sul Tamigi (con una simulazione di suicidio, tramite impiccagione, nei fatti venne strangolato…). Non è possibile esporre, nel dettaglio, tutte le cronologie storiche correlate ai crack bancari e finanziari di Michele Sindona e Roberto Calvi. Basti sapere che le banche “private”, tra le quali, il Banco Ambrosiano erano collettori di fondi dello IOR, Istituto per le Opere Religiose (Istituto Pontificio altresi’ detta “banca del Vaticano”). Allo IOR confluivano fondi neri delle mafie, del narcotraffico internazionale, delle attività di repressione politica anticomunista della CIA, dei Servizi Segreti Italiani, inglesi, israeliani e americani, della Loggia Massonica P2 e di tutte le lobby criminali gravitanti intorno al riciclaggio mafioso e alle attività terroristiche neo fasciste finanziate dalla CIA-DIGOS- SISMI-Democrazia Cristinana e PSI). Gli omicidi di Ambrosoli e Calvi non avreebbero avuto ragione d’essere senza la presenza di una fitta rete neofascista e reazionaria finanziata a coordinata dai servizi di “intelligence” centrali USA (CIA in primis). Giova ricordare che omicici eccellenti e stragi di Stato (di quel periodo) furono parte di una strategia imperialista reazionaria americana che non ebbe remore a finanziare, anche, l’organizzazione Solidarność” (Sindacato Autonomo dei Lavoratori “Solidarietà”) ovvero un sindacato fondato in Polonia nel settembre 1980 in seguito agli scioperi nei cantieri navali di Danzica e guidato inizialmente da Lech Wałęsa. Come accennato le cronologie sono troppo complesse, estese e articolate per essere riassunte in una didascalia … ma nella bancarotta dell’Ambrosiano furono coinvolti attivamente Giulio Andreotti, Craxi e Martelli… malgrado nessuno sia mai stato, per i dissesti bancari, come per gli omicidi di Ambrosoli e Calvi, condannato in via definitiva per i crimini commessi (emergono coinvolgimenti indiretti , per quanto riguarda i fondi neri IOR verso l’AMBROSIANO e verso Solidarność … persino di Karol Wojtyla… piaccia o meno riconoscerlo). Oggi la CIA non ha, in parte, più bisogno di tessere simili trame segrete. Il Comunismo lo ha sconfitto e nel contempo sostiene l’affermazione politica ed elettorale delle estreme destre neo fasciste e neo naziste tramite i social network come… Facebook, Twitter e Yahoo. E’ meglio saperlo… che non saperlo… i contenuti dei social network sono pesantemente pilotati dagli uffici esteri della Central Intellicence Agency. Anche il magnate finanziario George Soros venne finanziato per collaborare alla fine dell’ex Impero Sovietico e le accuse che le destre neofasciste farebbero (verso tale finanziare e imprenditore) sono distorte. Soros è un reazionario antimarxista filo globalizzatore… e il disegno “planetario” di invasione “arabo africana” dell’Europa occidentale andrebbe rivisitato sotto una nuova interpretazione di continuità reazionaria filo fascista e filo criminale (che promuove la neo schiavitù nelle Nazioni Europee) con le cospirazioni antisocialiste che la CIA-IOR-OPUS DEI e anche la nostra DIGOS ed ex SISMI conducevano sia a livello Nazionale che internazionale per reprimere e fare cadere governi, nazioni e supremazie marxiste. comuniste e socialiste. Una “chicca” nota a pochissimi è il fatto che l’ex Ministro Roberto Maroni e l’ex Governatore Lombardia medesimo… a fine anni ’70 lavoro’ come avvocato consulente… alle direttive di Roberto Calvi e dell’AMBROSIANO… proprio nel periodo in cui il dissesto finanziario si concretizzò. Giova, oltremodo, sapere che il gruppo Rizzoli Corsera (Manager Tassandin) era invischiato con Sindona e Calvi, cosi’ come CIA, IOR-Opus Dei e P2… sino al “midollo”. Non si vuole speculare sui “cadaveri”… ma omicidi come quello del giornalista Corsera Walter Tobagi (Brigata XXVIII Marzo) “puzzano” di omicidi commissionati dalla dirigenza Corsera…Rizzoli… e SISMI… forse per timori che il coinvolgimento di Tassandin negli affari sporchi di Sindona-Calvi Abrosiano, IOR, P2,CIA, etc… noto negli ambienti redazionali di Via Solferino… trapelasse e diventasse pubblico…(cosa che comunque avvenne a partire dall’estate del 1981, vedesi scandalo P2).

Milano, anni '20 del 1900. Porta Venezia. Piazza Oberdan.

Milano, anni ’20 del 1900. Porta Venezia. Piazza Oberdan.

Gaggiano (Milano) 1924. Naviglio Grande. Esercitazioni atleti della Canottieri Olona Milano.

Gaggiano (Milano) 1924. Naviglio Grande. Esercitazioni atleti della Canottieri Olona Milano.

Milano 19 Aprile 1979. Barona, Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. "Frammento" originale del servizio trasmesso dalla RAI di Milano, il 19 Aprile 1979, relativo al luogo dell'agguato mortale a danno dell'agente DIGOS Andrea Campagna, verificatosi il 19 Aprile 1979, Via Modica-Via Santa Rita, per mano dell'organizzazione terroristica Proletari Armati per il Comunismo PAC.

Milano 19 Aprile 1979. Barona, Via Modica angolo Via Santa Rita da Cascia. “Frammento” (rai tg3) originale del servizio trasmesso dalla RAI di Milano, il 19 Aprile 1979, relativo al luogo dell’agguato mortale a danno dell’agente DIGOS Andrea Campagna, verificatosi il 19 Aprile 1979, in Via Modica-Via Santa Rita, per mano dell’organizzazione terroristica Proletari Armati per il Comunismo PAC.

"Frammento" acquisito dalla rete 3 Rai tg3 relativo al filmato originale, ripreso dalla RAI di Milano, il 19 Aprile 1979, del luogo dell'agguato mortale dell'agente DIGOS Andrea Campagna, in Via Modica, angolo Via Santa Rita da Cascia, avvenuto il pomeriggio del 19 Aprile 1979 nel quartiere Barona.

Milano 19 Aprile 1979. Barona, Via Modica. “Frammento” (rai tg3) originale del servizio trasmesso dalla RAI di Milano, il 19 Aprile 1979, relativo al luogo dell’agguato mortale a danno dell’agente DIGOS Andrea Campagna, verificatosi il 19 Aprile 1979, in Via Modica-Via Santa Rita, per mano dell’organizzazione terroristica Proletari Armati per il Comunismo PAC.

Milano 1930 circa. Turro, Piazzale Governo Provvisorio/Via Rovetta.

Milano 1930 circa. Turro, Piazzale Governo Provvisorio/Via Rovetta.

Milano 1900 circa. Crescenzago verso Cascina Gobba. Naviglio Martesana lungo la fine dell'attuale Via Padova. Villaa Tronconi ex Petrovic.

Milano 1900 circa. Crescenzago verso Cascina Gobba. Naviglio Martesana lungo la fine dell’attuale Via Padova. Villa Troncone ex Petrovic.

Milano 1952, Rimembranze di Greco. Via Tofane e Naviglio Martesana.

Milano 1952, Rimembranze di Greco. Via Tofane e Naviglio Martesana.

Milano 1976. Cascina Gobba. Esondazione fiume Lambro all'interno delle aree condominiali della fine di Via Padova.

Milano 1976. Cascina Gobba. Esondazione fiume Lambro all’interno delle aree condominiali della fine di Via Padova.

Carnevale è appena terminato ... ma questa foto merita comunque una recensione. Milano Lorenteggio 1956, Via Inganni, sfilata di Carnevale. (web chiesa S. Leonardo Murialdo)

Carnevale è appena terminato … ma questa foto merita comunque una recensione. Milano Lorenteggio 1956, Via Inganni. Piccola sfilata di Carnevale. (web chiesa S. Leonardo Murialdo)

Milano Porta Genova-Ticinese. Interni della Via Vigevano nel 1969. Autore Virgilio Carnisio

Milano Porta Genova-Ticinese. Interni della Via Vigevano, civico 13, nel 1969. Autore Virgilio Carnisio

Via San Marco in data antecedente alla copertura della Cerchia interna dei Navigli (avvenuta verso la fine degli anni '20).

Via San Marco in data antecedente alla copertura della Cerchia interna dei Navigli (avvenuta verso la fine degli anni ’20).

La stessa immagine postata stamani ma completa di tutto il riquadro. Milano Crescenzago verso Cascina Gobba. Via Padova all'altezza del ponte per Via Adriano. L'immagine proviene da un web wordpress di uno dei "soggetti" utenti del forum Milano Sparita SSC. Ovviamente immagini possedute in originale, si intende... come da tradizione di questi soggetti il cui forum meriterebbe un Decreto di oscuramento (cosa molto difficile essendo localizzato negli USA). Oggi è il centenario del triste anniversario della nascita dei "Fasci di combattimento", gruppo criminale eversivo fondato a Milano da Benito Mussolini. Fatto forse non casuale che nel forum sopracitato un utente abbia postato immagini relative alla cattura di esponenti del fascismo milanese coinvolti anche nella strage di Piazzale Loreto (dove vennero trucidati degli antifascisti)... un utente di tale forum lamentava i metodi sbrigativi e senza processo preliminari alle fucilazioni... peccato che gli stessi metodi gli adottavano i fascisti nelle esecuzioni sommarie a danno di antifascisti, socialisti e partigiani... i Martiri di Piazzale Loreto ne erano un esempio... ma due pesi e due misure (senza nulla togliere che in quel periodo i crimini vennero commessi da ambo le parti). Commenti apparsi si Milano Sparita SSC assolutamente fuori luogo, sintomo dell'ambiente di "squali" che popola tale thread ma anche la derivata Facebook Milano Sparita e da ricordare...

La stessa immagine postata stamani ma completa di tutto il riquadro. Milano Crescenzago verso Cascina Gobba (anni ’50). Via Padova all’altezza del ponte per Via Adriano. L’immagine proviene da un web wordpress di uno dei “soggetti” utenti del forum Milano Sparita SSC. Ovviamente immagini possedute in originale, si intende… come da tradizione di questi soggetti il cui forum meriterebbe, a giudizio personale, un Decreto di oscuramento (cosa molto difficile essendo localizzato negli USA) insieme alla “sorella” Facebook. Oggi è il centenario del triste anniversario della nascita dei “Fasci di combattimento”, gruppo criminale eversivo fondato a Milano da Benito Mussolini. Fatto forse non casuale che nel forum sopracitato (che annovera nostalgici del Ventennio, non casualmente lontani dalle compagini Lega Nord) un utente abbia postato immagini relative alla cattura di esponenti del fascismo milanese coinvolti anche nella strage di Piazzale Loreto (dove vennero trucidati degli antifascisti)… un utente di tale forum lamentava (da evidente nostalgico dei “tempi che furono”) i metodi sbrigativi e senza processo preliminari alle fucilazioni… peccato che gli stessi metodi li adottavano i fascisti nelle esecuzioni sommarie a danno di antifascisti, socialisti e partigiani… i Martiri di Piazzale Loreto ne erano un esempio… ma in quel forum si adottano due pesi e due misure (senza nulla togliere che in quel periodo i crimini vennero commessi da ambo le parti). Commenti apparsi si Milano Sparita SSC assolutamente fuori luogo, sintomo dell’ambiente di “squali” che popola tale thread come anche la derivata Facebook Milano Sparita e da ricordare…da dimenticare tramite Decreto di oscuramento… (da tale forum derivano anche pagine Fbook dedicate alla Barona…tanto per intenderci…).

Milano Turro anni '60. Naviglio della Martesana in corrispondenza dell'intersezione di Via Tofane con Via Piero Malvestiti.

Milano Turro anni ’60. Naviglio della Martesana in corrispondenza dell’intersezione di Via Tofane con Via Piero Malvestiti.

Milano anni 50. Crescenzago verso Cascina Gobba. Via Padova all'intersezione del ponticello di Via Adriano.

Milano anni 50. Crescenzago verso Cascina Gobba. Via Padova all’intersezione del ponticello di Via Adriano.

Corso Venezia (primi del '900).

Corso Venezia (primi del ‘900).

Milano Ticinese - Carrobbio anni '60. Posterla (innevata) delle Colonne di San Lorenzo.

Milano Ticinese – Carrobbio anni ’60. Posterla (innevata) delle Colonne di San Lorenzo.

Milano 1972. Piazza Repubblica, vettura "1928" linea 12 (dopo la soppressione della tratta Cordusio-Piazza Miani). La vettura è numerata 1962.

Milano 1972. Porta Nuova, vicinanze Giardini Porta Venezia. Piazza Repubblica. vettura “1928” linea 12 diretta verso Via Vittor Pisani (l’immagine è successiva alla soppressione della tratta linea 12 di Cordusio-Piazza Miani). La vettura è numerata 1962.

Confine tra Milano e San Donato Milanese primi anni '60. Metanopoli (centro direzionale ENI).

Confine tra Milano e San Donato Milanese, anni ’60. Metanopoli (centro direzionale ENI).

__________

L’immagine sottostante (link)

https://www.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2178981562148853/2255248907855451/?type=3&eid=ARAPSescLj_pGwtZUJaDCw9jOw4B7hsEHb0_4pi42rFmKEYDvHcJHFTN914NVt23wRIGTDGsEJN4obyK&__xts__%5B0%5D=68.ARDmP6RwwwdpFSE-Nmgz76M7wwjQfh6Yg_nfmPzP5-bmmxntJl1kjh4gTJdxp7KJUQ8sISjAQtgARTqCkc3dYY3swuA_xgKgpAu6mul3Eni7hdEoPsxe1My6Tl3eaGZDZnbnRwKgnM_X9UteCrqbfgCKFzuLkN_XHzvk0zB7vD3htwPNdIXg9DgfDgHhwa4BGSXtGomp3R08nq6mfHY099YsuAzjM1AaDEyowRX_m6pSSnWZszK6OkOe8rdfisboWitD1pGXEJ2YMJH8hTBmGTF3k_6IrrKwDZ-pN_epEPBRxD-tsaLFfNpCmnejXvo7YmmNkHGaLdMhPTheIYzMgkZWWQ&__tn__=EEHH-R

…proviene dal forum dei dipendenti e dirigenti del Comune di Milano Milano Sparita Skyscrapercity (che passano più tempo e impiegano più risorse e sforzi per lavorare a favore di Facebook che per l’ente pubblico nel quale, alcuni di loro, ancora “lavorano”… quanto meno per quelli non ancora diventati “pensionati d’oro”… soprattutto per le figure dirigenziali…).

L’immagine linkata (postata nell’Aprile 2017)… come si immagina (perdonate il gioco di parole)… forse venne “smacchiata” (recava la scritta e il logo prorietario di un noto rivenditore di archivi fotografici digitali italiano…) direttamente dai soggetti sopra menzionati … per poi essere pubblicata dalle pagine Facebook dedicate a Milano e Barona (le pagine Fb che si avvalgono di “Milano Sparita” SSC e “Storia dei trasporti pubblici di Milano” SSC …sono, ovviamente più delle due sopra menzionate, ovviamente solo due sono commerciali, le restanti sono anche di appartenenza politica… del PD… ma non solo…).

Alle contestazioni già espresse in questi sito seguirono commenti di critica e di dissenso da parte di uno degli utenti di tale forum (commenti postati direttamente, da tale soggetto, in questo sito, quasi 2 anni fa) il quale negava rapporti con Facebook… peccato che da quel periodo, sino ad oggi, sarebbero centinaia le immagini postate, sulle pagine Facebook sopra accennate, immagini provenienti, sia dagli archivi anche inediti (cartacei o digitali) da cui attingerebbe Milano Sparita SSC, sia da diverse immagini già diffuse in rete ma ritoccate da loghi e watermark.

Nel merito di una delle due pagine facebook, l’autore (uno dei vari) beneficia di inserzioni promozionali di altri suoi libri (di carattere divulgativo) all’interno dei palinsesti di programmazione di una rete Mediaset….una rete tv di recente acquisizione (Mediaset) abbinata ad un periodico editoriale di divulgazione scientifica.

…Mediaset ?

Si !

La “storia” di Milano Facebook nacque da precise volontà di un ex direttor generale ATM (Forza Italia), dalla stessa sindachessa Moratti e dalla famiglia Berlusconi. Partecipazioni analoghe per Lega Nord con Roberto Maroni e Matteo Salvini…

… per coloro che ancora non lo sapessero…

I politici “ispiratori” di alcune pagine facebook… (Forza Italia e Lega Nord) sono quelli che hanno contribuito a mandare a “remengo” Lombardia e Italia negli ultimi 25 anni.

Bè, stanno mandando a remengo, dopo il sistema paese e regione, anche la Storia fotografica di Milano…

Ovviamente i web “sfigati”, come questo, web gestiti in modo onesto e trasparente, frutto di libere iniziative e fatiche personali, prive di lucro e di convenzioni con multinazionali, sono fortemente malvisti dai personaggi sopra menzionati.

Meglio saperle, certe cose…che non saperle…

il “successo” di una pagina facebook è, sovente, direttamente proporzionale al rapporto politico (e con personaggi di potere) dei suoi autori…

___________

Modellino autobus Fiat 411 (Cansa) a gasolio. Ovviamente, questo modello non era in esclusiva dotazione dell'ATM di Milano tra gli anni '60 e '80 del 1900 ma era presente nelle "flotte" di moltissimi municipalizzate italiane. La riproduzione nella foto è dedicata alla linea automobilistica urbana "E", Bande Nere-Ortica (un esemplare simile, è apparso alcuni giorni fa, ritratto in Piazza Duomo verso il 1970. Veicoli ovviamente inquinanti, rumorosi, con il corpo dell'albero motore alloggiato alla sinistra del posto di guida del manovratore, albero motore ricoperto da una sorta di "duomo" di lamiera che rilasciava notevoli temperature all'interno dell'abitacolo. Nei quartieri Ticinese e Barona, questi veicoli, a partire dal 1971 circa, sostituirono la linea tramviaria 12 (nella tratta Cordusio-Piazza Miani).

Modellino autobus Fiat 411 (Cansa) a gasolio. Ovviamente, questo modello non era in esclusiva dotazione dell’ATM di Milano (tra gli anni ’60 e ’80 del 1900) ma era presente nelle “flotte” di moltissime municipalizzate italiane. La riproduzione nella foto è dedicata alla linea automobilistica urbana “E”, Bande Nere-Ortica (un esemplare simile, è apparso alcuni giorni fa, ritratto in Piazza Duomo verso il 1970). Veicoli ovviamente inquinanti, rumorosi, con il corpo dell’albero motore alloggiato alla sinistra del posto di guida del manovratore, albero motore ricoperto da una sorta di “duomo” di lamiera che tendeva a surriscaldarsi e che rilasciava notevole energia termica all’interno dell’abitacolo. Nei quartieri Ticinese e Barona, questi veicoli, a partire dal 1971 circa, sostituirono la linea tramviaria 12 (nella tratta Cordusio-Piazza Miani) tramite le nuove linee di bus 74 e 76.

Milano 1962. Immagine priva di localizzazione, presumibilmente sembrerebbe la Via Feltre in direzione periferia.

Milano 1962. Immagine priva di localizzazione. A “intuito” la prima via che potrebbe assomigliare a questa arteria stradale periferica anonima sembrerebbe la Via Feltre (dopo la via Crescenzago) in direzione periferia. Milano, città avara di verde e di alberi, non ha mai annoverato vie dalla carreggiata piuttosto stretta ma alberate (con un stile da strade ANAS della Toscana negli anni ’60… vedasi il film “Il Sorpasso” di Dino Risi) come la Via Feltre.

Milano 1930 circa. Vigentino. La vecchia Parrocchia della Madonna di Fatima (oggi non più esistente).

Milano 1930 circa. Vigentino. La vecchia Parrocchia della Madonna di Fatima (oggi non più esistente).

_________

Milano Criminale

Come a tutti noto, il quasi certo avvelenamento da Cobalto radioattivo e altre sostanze, inclusi metalli pesanti altamente tossici, della teste Imane Fadil, una delle principali testimoni d’accusa dei festini orgiastici (Bunga Bunga) allestisti nella residenza di Arcore di Silvio Berlusconi…negli anni ‘2000 (sino al 2012 incluso, ovvero anche molto oltre l’apertura di indagini giudiziarie a carico di Silvio Berlusconi) e le gravissime omissioni investigative del Tribunale di Milano (Imane Fadil venne esclusa dalla lista dei testimoni contro Silvio Berlusconi… malgrado l’ex modella magrebina fosse la prima e principale accusatrice di determinati fatti…) dimostrano, come già segnalato da diverso tempo, anche in questo sito internet, paurose ipotesi (quanto meno sulla base delle cronache giornalistiche) di connivenza tra alcuni giudici e Pubblici Ministeri del Tribunale di Milano ed i partiti di centro destra, a partire da Forza Italia (fatti già segnalati nei mesi trascorsi). Del resto Raffaele Cantone si limitò a migliorare la propria immagine… denunciando il livello di illegalità e corruzione del Tribunale di Milano (non esente da appalti ad infiltrazione mafiosa in regime di affidamento diretto… da Giudice a concorrente…) senza pero’ mai intervenire direttamente nel reprimere questo stato di cose.

Gia mesi fa, in questo sito internet venne seganalato il clima di connivenza politica (Forza Italia-Lega Nord) dei vertici politici del Centro Destra milanese (correnti Lega Nord, anche di Governo Regionale passato ed attuale e correnti ex governative nazionali dei quali farebbe parte anche Berlusconi, con ampi settori della magistratura di Milano, ivi inclusi appalti illegali, ad affidamento diretto (agli amici degli amici, senza risparmiare imparentati con la ‘ndrangheta) con i giudici del Tribunale e della Procura di Milano).

Inutile nascondere (nel caso i fatti fossero dimostrati) i sospetti di un possibile nesso di causalità tra il prensunto avvelenamento della ex modella, principale accusatrice di S. Berlusconi…e…i fatti che dominano le cronache di questi giorni… certamente omicidio colposo in un sospetto ed ipotetico stile SISDE-Servizi Segreti Ministeriali (omissis). Corre voce che l’ecatombe governativa dell’attuale “contratto di Governo” prima o poi ceda… corre voce di un possibile Governo (non molto lontano dal ventennio) monocratico Salvini con Ministero di Giustizia ricoperto da Silvio Berlusconi… la cattiva pubblicità dei processi e delle accusatrici non giova nemmeno alla Lega della Lombardia…

Questa è la Milano del Berlusconismo (tutt’ora in auge tramite Salvini e Fontana) e la Lombardia

DA VOMITO

(e con essa anche certe pagine social che diffondono messaggi politici, anche se in forma indiretta, a favore di questo orrore di sistema che, in primis, proprio la Procura di Milano NON VUOLE DEBELLARE… FACENDONE PARTE).

https://notizie.virgilio.it/top-news/imane-fadil-avvelenata-da-cobalto-ipotesi-omicidio-volontario-292627?ref=virgilio

Si consiglia la visione (incorporata nell’articolo sopra linkato) di un video degli ambienti indecorosi dei festini notturni di Berlusconi (ha quasi 83 anni… sarebbe ora che il Padreterno provvedesse a trovargli vita migliore… di danni da vivo ne ha commessi a sufficienza, lui e la massa di incivili di pari ragno morale… che lo votarono e che oggi votano i partiti alleati che ne permisero il potere e che oggi preparano la strada alla “nuova Europa fascista”).

Facebook-twitter-yahoo sono transnazionali che foraggiano la proliferazione di consenso ed elettorale dell’attuale centro destra…anche AMAZON finanzia (in via legale ma dal contenuto morale discutibile) Lega Nord Forza Italia(e anche Renzi) a favore di leggi “flessibili” che favoriscano lo sfruttamento nel mercato del lavoro e la diffusione di un monopolio planetario commerciale che uccidrà quel poco di economia italiana rimansta ancora in piedi…

___________

Milano 1972. Ticinese. Via Magolfa.

Milano 1972. Ticinese. Via Magolfa.

Milano 1920. Cairoli. Via Luigi Illica e Palazzo Litta.

Milano 1920. Cairoli. Via Luigi Illica e Palazzo Litta.

Milano 1950, verso Quarto Cagnino. Via Novara e il treno extraurbano ATM denominato "Gamba de legn", dismesso nel 1956.

Milano 1950 circa, Via Novara e il trenino extraurbano ATM denominato “Gamba de legn”, dismesso nel 1956.

Milano 1970 circa. Piazza Duomo, bus linea E, Fiat 411 Cameri, nella livrea verde ministeriale originale.

Milano 1970 circa. Piazza Duomo, bus linea E, Fiat 411, nella livrea verde ministeriale originale.

Milano 2008. Isola Garibaldi-Porta Garibaldi. Le Torri FS "Perotta". Immagine contemporanea ma anche della "Milano sparita". Dal 2012/13 le torri non esistono più, o più correttamente sono state "dimezzate" per ricavarne palazzi ad uso uffici dal design non certo migliore del precedente. Gli urbanisti Forza Italia e Lega Nord (a cui si aggiunse il PD) imposero il rifacimento delle torri Perotta e anche della Torre Galfa... considerate disarmoniche con le nuove torri frutto di speculazioni immobiliari immani e prive di qualsiasi riscontro economico, di immgine e di occasioni di nuove professione e crescita dela città di Milano. Le torri Perotta erano più alte del Bosco Verticale e quasi alte (escludendo il pennone) dell'attuale torre Unicredit. Si doveva rimediare... e si rimediò. Se le torri Perotta non erano il meglio del design architetturale non attendetevi di meglio con la futura torre Unipol (vien da ridere ... ma a breve Milano avrà un simbolo fallico come grattacielo...) e la futura Melchiorre Gioia 22 (che non spicca per bellezza... quanto meno dai rendering...).

Milano 2008. Isola Garibaldi-Porta Garibaldi. Le Torri FS “Perotta”. Immagine contemporanea ma anche della “Milano sparita”. Dal 2012/13 le torri non esistono più, o più correttamente sono state “dimezzate” per ricavarne palazzi ad uso uffici dal design non certo migliore del precedente. Gli urbanisti di Berlusconi-Formigoni Forza Italia e Roberto Maroni Lega Nord (a cui si aggiunse il PD) imposero il rifacimento delle torri Perotta e anche della Torre Galfa… considerate disarmoniche con le nuove torri frutto di speculazioni immobiliari, patriominiali e tributarie immani e prive di qualsiasi riscontro economico, di immgine e di occasioni di nuove professione e crescita dela città di Milano.
Le torri Perotta erano più alte del Bosco Verticale e quasi alte (escludendo il pennone) dell’attuale torre Unicredit. Si doveva rimediare… e si rimediò. Se le torri Perotta non erano il meglio del design architetturale (in sostanza poco belle) non attendetevi di meglio con la futura torre Unipol (vien da ridere … ma a breve Milano avrà un simbolo fallico come grattacielo…diciamo una futura torre a forma di banana…

e la futura Melchiorre Gioia 22 (che non spicca per bellezza… quanto meno dai rendering…). C’è qualche vecchietto elettore Lega Nord (nostalgico del Ventennio…) che sostiene che Milano e Lombardia sono diventate il fiore all’occhiello dell’Italia… mah… opinione discutibile… potremmo dire che sintetizzano lo sfascio economico e morale della Repubblica Italiana (malfatta come la Milano degli ultimi 20 anni). Le impalcature in evidenza nella Torre Est sono l’inizio dei lavori di semi demolizione, avviati verso la primavera del 2008.

Milano 1948. Viale Jenner angolo Via Legnone.

Milano 1948. Immagine ripresa nelle vicinanze di Viale Jenner angolo Via Legnone.

Milano 1967. Giambellino. Magazzini UPIM di Via Giambellino.

Milano 1967. Giambellino. Magazzini UPIM di Via Giambellino. (autore Giorgio Cosulich)

Porta Romana e Piazza Medaglie d'Oro negli anni 50 del 1900.

Porta Romana e Piazza Medaglie d’Oro negli anni 50 del 1900.

Milano Sparita Skyscrapercity e le bufale quotidiane che questi “admin” della omonima Milano Sparita Facebook propongono in rete internet

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4877

L’ennesima bufala che questi dipendenti del Comune di Milano ed ex dipendenti (altresi’ qualificati come “pensionati digitali” degli uffici dirigenziali ATM, amministrativi e Polizia Municipale…l’arcipelago si estende anche a “Da Milano alla Baroa”, “Milano nei secoli” “vecchiamilano.wordpress.com”, “blog.urbanfile”… ) ha recentemente superato ogni limite.

Poche immagini più sotto, una foto (la solita immagine inedita acquisita dalle dismissione di archivi fotografici un tempo gestiti da Comuni, Province e istituzioni ?) del Gallaretese tra le Vie Appennini e Cilea, non lontano dalla Motorizzazione Civile.

Mai letto in vita mia che si costruiscano pozzetti stradali da tombinatura coincidenti con una galleria della metropolitana.

Mai letto in vita mia che lungo dei prati (che per “natura” drenano l’acqua piovana, sino a percolarla verso la sottostante falda) incolti si realizzino tombinature destinate a raccogliere l’acqua piovana per smaltirla direttamente nelle gallerie di un metropolitana.

Ancor meno che si realizzino linee di acquedotto civico e/o condotti fognari all’interno o sovrastanti una linea della metropolitana.

Questi personaggi (molti di meno di quelli che appaiono nei multiprofili account Skyscrapercity) sono solo bravi ad amministrare Milano Sparita e da ricordare Facebook…

Per quanto riguarda l’interpretare i paesaggi periferici di Milano… lasciamo perdere.

Come già indicato ieri, 13 Marzo 2019, la dove si deve realizzare un nuovo tracciato stradale, si procede allo sbancamento del suolo, allo scavo “a cielo aperto” per la realizzazione di tracciati sotterranei destinati ad ospitare collettori fognari, acquedotto, linee di metano, linee elettriche, telefoniche (negli ultimi 20 anni anche linee digitali a fibra ottica).

La dove esiste un tracciato di tombinatura con pozzetti di cemento sporgenti di alcuni metri oltre il livello del suolo, generalmente, deve sorgere una nuova via e generalmente si è proceduto, come minimo, allo scavo di un tracciato destinato ad ospitare un collettore fognario.

Nulla vieta che nel PRG attuato in fase di edificazione di un nuovo quartiere… si determino delle varianti che eludano la realizzazione di una nuova via malgrado si sia proceduto (da progetto) alla predisposizione di linee fognarie e pozzetti di drenaggio d’acqua piovana.

Del resto siamo in Italia. Non sarebbe il primo caso che nella fase di lottizzazione di un’area periferica inurbanizzata… si construisca e poi si impongano delle varianti di progetto con spreco delle risorse già investite … e poi abbandonate.

I “bufalari” di Milano Sparita Facebook-Skyscrapercity-Da Milano alla Barona, Blog.urbanfile, Milano nei secoli, Barona quariere sud Milano, etc… ci hanno proposto la nuova teoria dei tombini posati nei prati (un prato, per natura, drena naturalmente quasi tutta l’acqua piovana assorbita… proprieta’ fisiche invece assenti nell’asfalto stradale… che richiede tombinature…) che scaricano direttamente suo convogli della metropolitana sotto transitante (forse una soluzione economica della MM degli anni ’70 per il lavaggio treni alternativo ai lavaggi treni presso le officine di manutenzione MM ???).

I pozzetti ritratti nella foto sono predisposizioni stradali al deflusso dell’acqua piovana… poi se si verificarono (in quel settore del Gallaretese) varianti di progetto ed il tutto rimase (all’italiana) lettera morta… questo non è dato sapere. Comunque sia non si costruiscono tombini (nei prati) che scaricano dell’acqua che non c’è…. ovvero acqua drenata e assorbita direttamente dal terreno non stradale.

L’unica ipotesi alternativa alla presenza di quei pozzetti potrebbe essere la presenza di un sottostante collettore fognario. Nelle fogne si accumula metano… il metano è esplosivo… pertanto la presenza di tombinature destinate a prese d’aria atte a ventilare il collettore fognario ed a prevenire accumuli di un gas esplosivo… non sarebbe da escludersi.

Del resto anche il noto (e dimenticato) dosso di Viale Famagosta… venne posato per prolungare la Via Moncucco (tramite una sorta di sottopasso in galleria) sino alla Cascina Monterobbio…. progetto abbandonato nella sua realizzazione (la collinetta rimase come tale dalla metà degli anni ’60 sino al 1988-90 circa, quando venne poi definitivamente spianata per l’allargamento del Viale e la realizzazione della stazione M2 della metropolitana Famagosta).

Come accennato… questi “signori” sono solo bravi a gestire,in parallelo, homepage Facebook dove si vendono libri… anzi… libercoli.

____________

Milano 1978. Linea di confine Loenteggio-Baggio. Via Bisceglie. Dal 1992, proprio sopra questi campi incolti sfruttati come pascolo per le residuali attività agropastorali delle cascine site nelle vicinanze, sorse, verso il 1992, il Capolinea MM1-Bisceglie e l'attiguo piazzale delle auutolinee consortili extraurbane.

Milano 1978. Linea di confine Loenteggio-Baggio. Via Bisceglie. Dal 1992, proprio sopra questi campi incolti sfruttati come pascolo per le residuali attività agropastorali delle cascine site nelle vicinanze, sorse, verso il 1992, il Capolinea MM1-Bisceglie e l’attiguo piazzale delle autolinee consortili extraurbane. Ritornando al discorso di apertura… non si vedono tombini “prataioli”

come invece teorizzato dai geni di Milano Sparita Skyscrapercity… eppure il progetto di estendere la M1 sino a tale “location” era già operativo nel 1978…

Milano 1978. Confine tra Isola Garibaldi e Porta Garibaldi a ridosso dell'incrocio tra Corso Como e Via Carlo de Cristoforis. La casa di ringhiera con i 3 abbaini dal sottotetto esiste ancora (visibile nell'immagine sottostante, da Google Street Giungo 2018, evidenziata con il cerchiolino giallo.

Milano 1978. Confine tra Isola Garibaldi e Porta Garibaldi a ridosso dell’incrocio tra Corso Como e Via Carlo de Cristoforis. La casa di ringhiera con i 3 abbaini sporgenti dal sottotetto esiste ancora (visibile nell’immagine sottostante, da Google Street Giungo 2018, evidenziata con il cerchiolino giallo). Uno dei pochi edifici d’epoca (di capitolato popolare all’origine… oggi appartamenti e mansarde per pochi eletti…) superstite all’uragano di cementificazione iniziato da Forza Italia e Lega Nord, dal 2004, proseguito sino ai giorni nostri anche col PD e destinato a proseguire con la futura Torre Unipol (dal design “fallico”… un pugno nello stomaco ad essere gentili…) e Melchiorre Gioia 22 . (Autore: Gabriele Basilico).

Corso Como-Via Carlo de Cristoforis Giungo 2018.

Corso Como-Via Carlo de Cristoforis Giungo 2018.

Milano Sparita Skyscrapercity il forum delle elucubrazioni mentali. Questa immagine, apparentemente inedita (compatibilmente con gli algoritmi di Google e Bing che non sempre indicizzano le immagini preesistenti in rete) ritrae il Q.re Gallaratese tra le Vie Cilea e Appennini. La data di ripresa è dichiarata verso la fine degli anni '70. L'immagine, oggetto di speculazioni interpretative (oggi tale sito è difficile da identificare in quanto, su di esso, vi sono dei tracciati stradali e plessi di residenza in edilizia convenzionata e/o ALER). I parallelepipedi di cemento che emergono dai prati e intersecano una strada sterrata sono, come "genialmente" interpretato dai "gestori" di tale web... dei tombini. Malgrado questo, in realtà quei tombini non sono i resti di una collina spianata. Si trattava di una tombinatura fognaria per scarico di acque piovane realizzata in previsione di un tracciato stradale che venne sicuramente realizzato poco tempo dopo. Le tombinature, proseguono anche oltre il sito fotografato e si tratta di una predisposizione fognaria sopra la quale si sarebbe realizzata una nuova via da li a poco. Nella stesura stradale quelle torrette (dalle proporzioni anche alte 3 metri) vengono poi livellate all'altezza della sede stradale. Simile scenario era visibile nel quartiere Barona, tra il 1984 /85, tra le Vie Santa Rita e Viale Faenza-Parenzo, quando venne realizzata la Via Tobagi. Durante il cantiere stradale si notavano parallelepipedi di cemento simili a quelli della foto e sembravano, aparentemente, essere pilastri di una sopraelevazione stradale che in realtà non esisteva... vennero livellati verso l'estate del 1985 prima della rifinutura del tracciato stradale e l'asfaltatura finale con la posa degli spartitraffico centrale (New Jersey), lampioni stradali e marciapedi.

Milano Sparita Skyscrapercity è il forum delle elucubrazioni mentali. Questa immagine, apparentemente inedita (compatibilmente con gli algoritmi di Google e Bing che non sempre indicizzano le immagini preesistenti in rete) ritrae il Q.re Gallaratese tra le Vie Cilea e Appennini. La data di ripresa è dichiarata verso la fine degli anni ’70. L’immagine, oggetto di speculazioni interpretative (oggi tale “location” è difficile da identificare in quanto, su di essa, preesistono dei tracciati stradali e plessi di residenza in edilizia convenzionata e/o ALER). I parallelepipedi di cemento che emergono dai prati e intersecano una strada sterrata sono…come “genialmente” interpretato dai “gestori” di tale web… dei tombini. Malgrado questo, in realtà quei tombini non sono i resti di una collina spianata. Si trattava di una tombinatura fognaria per scarico di acque piovane realizzata in previsione di un tracciato stradale che venne sicuramente realizzato poco tempo dopo. Le tombinature, proseguono anche oltre il sito fotografato e si tratta di una predisposizione fognaria sopra la quale si sarebbe realizzata una nuova via da li a poco. Nella stesura stradale, quelle torrette o più correttamente pozzetti (dalle proporzioni sembrano anche alte 3 metri) , verrebbero poi livellate all’altezza della sede stradale. Simile scenario era visibile nel quartiere Barona, tra il 1984 /85, tra le Vie Santa Rita e Viale Faenza-Parenzo, quando venne realizzata la Via W.Tobagi. Durante la presenza del cantiere stradale si notavano parallelepipedi di cemento simili a quelli della foto e sembravano, aparentemente, essere pilastri di una sopraelevazione stradale che in realtà non esisteva… vennero livellati verso l’estate del 1985 , a rete fognaria già tombata… non prima della rifinutura del tracciato stradale e l’asfaltatura finale con la posa dello spartitraffico centrale (New Jersey), lampioni stradali e marciapedi. Una nota a corredo di questa immagine. Dal web Milano sparita SSC non si possono salvare immagini. Si è costretti, tramite Firefox, ad agire con la funzione “salva schermata” (successivamente, la schermata deve essere rifinita per ottenere una simil fotografia). Questo dimostra che le innumerevoli foto inedite (o quasi )che vengono postate da tale forum e poi riproposte dalla controparte Facebook di Milano Sparita… sono “girate”, direttamente nel loro formato digitale originario, da Milano Sparita SSC agli “admin” di Facebook…anzi è forse più verosimile che qualcuno di loro sia un admin di “Milano Sparita e da ricordar”e Fbook. Sfruttamenti commerciali a “gò gò” (convenzionati con Facebook Italia… che non paga le tasse in Italia…) grazie a questo soggetti che si avvalgono di tecnologie web che impediscono il salvataggio, su pc, delle immagini che poi postano…sulla piattaforma Facebook… contribuendo ad un monopolio fotografico senza precedenti ed all’alimentare una bolla finanziaria tipica di Zuckerberg…

Milano anni 60. Isola Garibaldi. Via De Castilia 10 (non più esistente).

Milano anni ’60. Isola Garibaldi. Via De Castilia 10 (non più esistente).

Provincia di Milano 2006. Abbiategrasso (a ridosso dell'alzaia Naviglio Grande abbiatense). Stabilimenti MIVAR di Via Dante. Collaudo televisori LCD e LED. MIVAR, dopo l'ingresso nell'amministrazione controllata e la Cassa Integrazione di quasi tutto l'organico tecnico e operaio degli stabilimenti... cesso' definitivamente la produzione nel 2013. Nel 2014 il suo fondatore (Carlo Vichi) offriva alle multinazionali asiatiche (cinesi e coreane, a partire dalla SAMSUNG ITALIA), a titolo gratuito, il monumentale stabilimento completato intorno al 1990. L'offerta venne rinnovata anche nel 2017 senza che nessun colosso "asiatico" si fosse mai dimostrato interessato ad un comodato d'uso gratuito di stabilimenti concepiti per la produzione televisiva. Negli anni '90, MIVAR riuscì a conquistare il 35% del mercato nazionale dei televisori a colori (alcuni di questi con la tecnologia "multivisione"). A partire dal 2000, MIVAR venne progressivamente emarginata dalla grande distribuzione che preferiva offrire televisori TCR-LCD-LED-OLED di produzione turca, cinese e coreana. Gli ultimi tentativi di produzione MIVAR di televisori con schermi LCD-LED, vedevano la produzione, in proprio, dell'elettronica analogica e digitale e l'assemblaggio di display LCD-LED prodotti dalla concorrenza asiatica... che di proposito, aumentava i listini al dettaglio e all'ingrosso dei suoi schermi LCD prodotti in Cina e Corea allo scopo di disincentivare produzioni televisive concorrenti in Europa e in Italia.

Provincia di Milano 2006. Abbiategrasso (a ridosso dell’alzaia Naviglio Grande abbiatense).
Stabilimenti MIVAR di Via Dante. Collaudo televisori LCD e LED MIVAR . Dopo l’ingresso nell’amministrazione controllata e la Cassa Integrazione di quasi tutto l’organico tecnico e operaio degli stabilimenti… MIVAR cesso’ definitivamente la produzione nel 2013. Nel 2014 il suo fondatore (Carlo Vichi) offriva alle multinazionali asiatiche (cinesi e coreane, a partire dalla SAMSUNG ITALIA), a titolo gratuito, il monumentale stabilimento completato intorno al 1990. L’offerta venne rinnovata anche nel 2017 senza che nessun colosso “asiatico” si fosse mai dimostrato interessato ad un comodato d’uso gratuito di stabilimenti concepiti per la produzione di televisori. Negli anni ’90 MIVAR riuscì a conquistare il 35% del mercato nazionale dei televisori a colori (alcuni di questi con la tecnologia “multivisione”). A partire dal 2000 MIVAR venne progressivamente emarginata dalla grande distribuzione che preferiva offrire televisori CTR-LCD-LED-OLED di produzione turca, cinese e coreana.
Gli ultimi tentativi di produzione MIVAR di aparecchi televisivi con schermi LCD-LED vedevano la produzione (assemblaggio e taratura), in proprio, dell’elettronica analogica e digitale e l’implementazione di display LCD-LED prodotti dalla concorrenza asiatica… che di proposito, aumentava i listini al dettaglio e all’ingrosso dei suoi schermi LCD prodotti in Cina e Corea… allo scopo di disincentivare produzioni televisive concorrenti in Europa e in Italia. Fonte fotografica: Archivio Dino Fracchia.

Milano 1970 circa. Porta Genova-Ticinese-Darsena. Via Giuseppe Codara-Piazzale Cantore

Milano 1970 circa. Porta Genova-Ticinese-Darsena. Via Giuseppe Codara-Piazzale Cantore.

Milano 1938. Casoretto-Rottole verso Cimiano. Via Arquà dalla Via Padova.

Milano 1938. Casoretto-Rottole verso Cimiani. Via Arquà ripresa dalla Via Padova.

________________

Nuova immagine inedita postata da Milano Sparita Skyscrapercity (e dai “tramvieri” Storia dei trasporti pubblici di Milano” Skyscrapercity) per “cannibalismo” commerciale da parte della pagina trash Milano Sparita e da ricordare Facebook.

Dergano

Effettuando ricerche (per immagine) condotte tramite Google e Bing si ottengono esiti apparentemente negativi, quasi ad indicare che questa cartolina postale sia apparentemente inedita…

Entro oggi la troveremo in vendita su Ebay ?

Da quale fonte e in quale magazzino (o in quanti appartamenti) sono “accatastate” queste immagini in carta chimica ?

Fotografie oltremodo mediocri, ma sfruttate da Facebook per simulare un repertorio illimitato finalizzato alla quotazione nei mercati finanziari di Facebook medesima ed alla vendita di libercoli (contenenti raccolte di poesie dialettali vincolate dalla proprietà intellettuale di coloro che ne gestiscono la stampa editoriale…). Libri venduti anche tramite Amazon…

Qualcuno avrà notato che da quando il monopolista Amazon ha inventato “Amazon Prime”, Youtube (un’altra bolla finanziaria come facebook e le pagine di Milano e quartieri annesse e connesse…) ha rimosso tutti i film italiani prima visibili in forma integrale (facevano concorrenza al business monopolista di Amazon). I titolari degli account che pubblicarono film di registi e produttori italiani… tutti denunciati e rinviati giudizio per violazioni dei diritti d’autore … malgrado tali pubblicazioni fossero prive di lucro…

Due pesi e due misure… se dovessimo verificare analoghe imputazioni per certe pagine facebook chissà cosa verrebbe fuori.

Le pagine Fbook dedicate a Milano e quartieri si avvalgono… di Amazon per la distribuzione dei loro libercoli…

Questi non sono storici di Milano…semmai capre…

____________________________

Milano 1978 - 1979. Ticinese. Ripa di Porta Ticinese. Fotogramma del film "Mani di Velluto" (Castellano e Pipolo). Gloria Guida e Celentano i soggetti della ripresa. Scontato notare la presenza dei binari compenetrati della linea 19 (all'epoca Piazzale Negrelli-Roserio).

Milano 1978 – 1979. Ticinese. Ripa di Porta Ticinese. Fotogramma del film “Mani di Velluto” (Castellano e Pipolo). Gloria Guida e Celentano i soggetti della ripresa. E’ scontato notare la presenza dei binari compenetrati della linea 19 (all’epoca i capolinea: Piazzale Negrelli-Roserio).

Milano Barona 1967. Via Giannino Sessa 8, Centrale SIP teleselezione.

Milano Barona 1967. Via Giannino Sessa 8, Centrale SIP teleselezione. Una nota correttiva per un evidente errore apparso mesi fa sulla pagina Facebook “Da Milano alla Barona”. Gli impianti di telesezione SIP ritratti nell’immagine postata su questo sito nel Dicembre 2017, poi ripresa dalla pagina Facebook sopra citata, non sono contemporanei. Sono immagini d’archivio ex SIP che risalgono a 52 anni fa anche se l’aspetto esterno di questi apparati (elettromeccanici ed elettronici, ovviamente analogici all’epoca dell’implementazione nazionale della Teleselezione SIP nella seconda metà degli anni ’60) potrebbe farli sembrare recenti. Quando TIM, sofferente d’obsolescenza e sottodimensionamento tecnologico delle proprie linee dati e fonia… deciderà (compatibilmente con i dissesti finanziari degli ultimi anni) di estendere la fibra ottica al 100% delle utenze private urbane e non… le sottostazioni telefoniche come quelle di Via Giannino Sessa 8 in Barona… non avranno più ragione d’esistere, essendo sale permutatori di fonia digitale (MA SU CAVI IN RAME) destinate, prima o poi, a scomparire. Quando a Milano (e nel resto d’Italia) si chiede, a TIM, l’attivazione di una nuova utenza di fonia+xdsl (in rame nelle vie non raggiunte dalla fibra TIm o Fastweb), il servizio di fonia proviene dalle sottostazioni come quella di Via Sessa, la portante internet, invece, dalla dorsale geografica per conto TIM… ma i due servizi sono, paradossalmente e in virtu’ di ritardi decennali degli ex monopolisti di Stato, indipendenti e con costi supplementari superiori a quelli di una sola tecnologia digitale in fibra per tutti… (il servizio 5G non risolverà il problema decennale di obsolescenza tecnologica TIM relativa alle sue linee fisse).

Milano centro storico 1926. Via Torino e Chiesa di San Giorgio al Palazzo. Autore Antonio Carbonati

Milano Centro Storico (tra Carrobbio e Duomo) 1926. Via Torino e Chiesa di San Giorgio al Palazzo. Autore Antonio Carbonati

Milano anni '60. Ticinese-Carrobbio. L'inconfondibile Pusterla medievale delle Colonne di San Lorenzo.

Milano anni ’60. Ticinese-Carrobbio. L’inconfondibile Pusterla medievale delle Colonne di San Lorenzo.

Milano 1972. Stazione Centrale (ex "galleria delle carrozze") con una interminabile coda di attesa nel posteggio TAXI. L'unica vettura disponibile è una storica FIAT 124. Forse l'immagine è stata immortalata in un giorno di "paralisi ATM" come quello che si verificò ieri, 8 Marzo 2019 ? ATM e i suoi dipendenti (in buona compagnia con i colleghi di Le Nord e FS) si distinguono per essere, ormai da decenni, gli unici privilegiati a beneficiare del diritto di sciopero, sovente ad abusarne (per non parlare di alcun dirigenti ed ex dirigenti che si trastullano nelle piattaforme Skyscrapercity e Facebook di "Milano Sparita" e "Storia dei trasporti pubblici di Milano"...

Milano 1972. Stazione Centrale (ex “galleria delle carrozze”) con una interminabile coda di attesa al posteggio TAXI. L’unica vettura TAXI disponibile è una storica FIAT 124. Forse l’immagine è stata immortalata in un giorno di “paralisi ATM” ? … come quello che si verificò ieri, 8 Marzo 2019 ?- ATM e i suoi dipendenti (in buona compagnia dei colleghi di Le Nord e FS), insieme ai dpendenti dell’ ATAC (Roma) e delle restanti “municipalizzate” dei trasporti locali cittadini italiani, si distinguono per essere (ormai da decenni) gli unici lavoratori privilegiati a beneficiare del diritto di sciopero, sovente anche ad abusarne (per non parlare di qualche dirigente ed ex dirigente ATM che si trastulla nelle piattaforme Skyscrapercity e Facebook di “Milano Sparita” e “Storia dei trasporti pubblici di Milano”…)

Milano, 1982. Carnevale Ambrosiano in Via dell'Arcivescovado.

Milano, 1982. Carnevale Ambrosiano in Via dell’Arcivescovado.

Milano 1985. Porta Magenta. Piazza Virgilio-Via Vincenzo Monti. (fonte fotografica web carl-otto.dk)

Milano 1985. Porta Magenta. Piazza Virgilio-Via Vincenzo Monti. (fonte fotografica web carl-otto.dk)

Milano anni '20 del 1900. Porta Romana. Operaia della Tecnomasio Brown Boveri.

Milano, anni ’20 del 1900. Porta Romana. Operaia della Tecnomasio Brown Boveri.

Milano 1972. Cordusio-Brera. Via Broletto. Guerriglia urbana tra manifestanti e Polizie.

Milano 1972. Cordusio-Brera. Via Broletto. Guerriglia urbana tra manifestanti-militanti e Polizia.

Milano 1968. Ticinese-Carrobbio. Processione del Corpus Domini. Autore immagine Valentino Bassanini.

Milano 1968. Ticinese-Carrobbio. Processione del Corpus Domini. (Autore immagine Valentino Bassanini)

Milano 1940. Dergano. Via Imbonati verso l'incrocio con Via Baldinucci. Il villino con torretta esiste ancora al civico 88 di Via Imbonati.

Milano 1940. Dergano. Via Imbonati verso l’incrocio con Via Baldinucci. Il villino con torretta esiste ancora oggi (al civico 88 di Via Imbonati). Attualmente, l’edificio immortalato (nell’immagine di quasi 80 anni or sono), è una specie di condominio ripartito in appartamenti… alcuni di essi sono recentemente finiti nei tentacoli della Piovra delle Aste Giudiziarie del Tribunale di Milano. I “tempi” della Milano di oggi non sono ovviamente rosei….(malgrado la piattaforma Facebook , con i soliti speculatori della Storia di Milano , diffonda la parvenza di una Milano spensierata, ricca ed edonista… grazie all’efficienza autonomista della Lombardia…propagande concepite da multinazionali d’oltreoceano a favore di un partito politico di facile individuazione…oggi al Governo…proclamante l’autonomia fiscale e politica della Lombardia… se avvenisse le mafie e le tangenti trionferebbero in Lombardia… per confondere le idee al Popolo Bue che segue tali social… uno in particolare… e che vota di conseguenza…).

Milano 1969. Isola Garibaldi. Via Borsieri. Autore Virgilio Carnisio

Milano 1969. Isola Garibaldi. Via Borsieri. Autore Virgilio Carnisio.

Milano 1955. Porta Romana. Incrocio Viale Emilio Caldara-Corso di Porta Romana.

Milano 1955. Porta Romana. Immagine notturna dell’ incrocio Viale Emilio Caldara-Corso di Porta Romana.

Milano 1955 circa. Quartiere Triennale 8. Via Giuseppe Pogatschnig e complesso residenziale sorto verso il 1951. Autore immagine Paolo Monti. Fonte fotografica Wikipedia.

Milano 1970 circa. Quartiere Triennale 8. Via Giuseppe Pogatschnig e complesso residenziale, sorto verso il 1951, dal progetto urbanistico di Pietro Lingeri e Luigi Zuccoli. Autore dell’immagine Paolo Monti. Fonte fotografica Wikipedia.

Milano anni '70. Piazza Duca d'Aosta e i simboli urbanistici della Milano del "Boom economico".

Milano anni ’70. Piazza Duca d’Aosta e i simboli urbanistici della Milano del “Boom economico”(Immagine presumibilente scattata dall’Hotel Michelangelo).

Milano 1954. Portello-Cagnola verso Musocco-Certosa. Viale Espinasse angolo Viale Certosa. Area di servizio e ristorante AGIP. Soggetto indubbiamente inflazionato e sfuttato, da anni, in facebook e skyscrapercity… ma forse questa immagine (con colori originali non restaurati) ritrae l’area di servizio AGIP (voluta da E. Mattei) nel suo vero aspetto originario dell’epoca. Sino alla metà degli anni ‘2000 era amcora possibile effettuare rifornimento di carburanti. In evidenza la fermata tramviaria dal lato Espinasse… priva di palina. Le zone periferiche erano prive di paline di fermata ATM interrate ai marciapiedi… e il riferimento di fermata facoltativa (o obbligatoria) era indicato da un cartello rosso appeso ai tiranti delle servitu’ elettriche della linea aerea di alimentazione elettrica tramviaria (dettaglio ben visibile nell’immagine). (fonte fotografica: web “forumpassion”)

Milano 1960. Giambellino. Matrimonio in Via degli Apuli. (fonte fotografica Gliamicidelgiambellino web)

Milano 1960. Giambellino. Matrimonio in Via degli Apuli. (fonte fotografica : web gliamicidelgiambellino)

Vecchia cartolina ritraente un tramonto "rosso fuoco" come sfondo alle guglie del Duomo.

Vecchia cartolina ritraente un tramonto “rosso fuoco” come fondale cromatico delle guglie del Duomo.

Milano 1955. Linea di confine Zolari-Giambellino. Piazza Napoli e Via Solari. La ciminiera sul lato opposto della Piazza apparteneva alla Fondervia Vedani (proprio in quel periodo trasferitasi poco lontano in Via Schievano alla Barona. La ciminiera sullo sfondo dovrebbe appartenere alla CGE (Via Bergognone-Tortona), dato che l'ANSALDO acquisì gli stabilimenti solo negli anni '60.

Milano 1955. Linea di confine Solari-Giambellino. Piazza Napoli e Via Solari. La ciminiera sul lato opposto della Piazza apparteneva alla Fonderia Vedani (proprio in quel periodo trasferitasi poco lontano in Via Schievano alla Barona). La ciminiera sullo sfondo dovrebbe appartenere alla CGE (Via Bergognone-Tortona), dato che l’ANSALDO acquisì gli stabilimenti solo negli anni ’60. Nel lato destro della fotografia, in evidenza, la sala cinematografica “Ducale”. (fonte fotografica web dedicato alla storia delle sale cinematografiche di Milano, di Giuseppe Rausa)

Milano 1925. Dergano. Via Ferrer (successivamente Via Davanzati). Fonte fotografica : Lombardia beni culturali.

Milano 1925. Dergano. Via Ferrer (successivamente Via Davanzati). Fonte fotografica : Lombardia beni culturali.

Milano 1960. Arco della Pace. AUTOBUS ALFA ROMEO MILLE AU7

Milano 1960. Arco della Pace. AUTOBUS ALFA ROMEO MILLE AU7

Milano 1980. Dergano. Via Tartini.

Milano 1980. Dergano. Via Tartini.

Milano 1955- Giambellino. Immagine notturna di Via Giambellino all'incrocio con Via Bellini (e Brunelleschi). Autore Mario Zacchetti.

Milano 1955- Giambellino. Immagine notturna di Via Giambellino all’incrocio con Via Bellini (e Brunelleschi). Autore Mario Zacchetti.

Milano 1970. Bovisa. Piazzale Bausan angolo Via Imbriani.

Milano 1970. Bovisa. Piazzale Bausan angolo Via Imbriani.

Milano 1962. Rogoredo. Via Rogoredo con la recente copertura del canale Redefossi.

Milano 1962. Rogoredo (innesto dalla Via Emilia SS9). Via Rogoredo con la recente copertura del canale Redefossi.

ALL’ATTENZIONE DEI VISITATORI DEL SITO.

La sottostante immagine…

Xe9HLRX… come tutti possono notare, reca nel lato inferiore sinistro un simil “watermark” (non di marchio digitale ma di diritti d’autore sovraimpressi) recante il vincolo di coyright dell’autore o del proprietario dell’immagine sovrastante.

Non è dato sapere se i diritti d’autore siano ancora vigenti (decadono “naturalmente” dopo circa 70 anni dalla morte dell’autore).

https://www.laleggepertutti.it/127848_quando-scade-il-diritto-dautore

Questa immagine proviene dal forum sottostante

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4856

(una vecchia piaga…)

L’account che l’ha postata è identificabile nel thread linkato…

A tergo dell’immagine ha postato il seguente commento:

Pazzesco!!!

questa me l’ha portata un mio cliente ieri!!!

Che tale affermazione sia da considerarsi vera lascia ampi margini di dubbio e contestazione

Una fotografia risalente ai primi anni ’70, originale, scattata per mano dell’autore (che si avvale dei diritti di copyright) non stampa in caratteri bianchi (chiarmente derivati da un formato digitale restaurato) il logo del copyright e le generalità del proprietario dei diritti d’autore …direttamente sull’originale, (positivo) della stampa in carta chimica (d’epoca).

Oltretutto una stampa chimica fotografica di quasi 50 anni fa non conserva colori cosi’ brillanti e una risoluzione cosi’ dettagliata e nitidamente contrastata (l’alterazione chimica degrada i colori verso la nota “dominante rossa”. Anche i negativi, seppur più lentamente, sono soggetti ad una alterazione chimica che impedirebbe la ristampa di un positivo di qualità fotografica cosi’ apparentemente elevata come quella di una immagine palesemente rigenerata )

Se ne deduce che nessun cliente consegno’ a tale utente quell’ immagine (che nella pubblicazione di Skyscrapercity vide una sovraimpressione da copyright maldestramente celata)… si deduce che tale foto sia stata scaricata da qualche web dove le immagini postate recavano le sovraimpressioni dei diritti d’autore .

Nulla di male se una immagine con diritti d’autore venga postata su un web non commerciale (la direttiva europea lo permette e il proprietario della foto, almeno nella Comunità Europea, non puo’ rivalersi in sede civile…potrebbe invece farlo per la Legislazione italiana…. anche verso questo web, che pur essendo amatoriale e non commerciale sarebbe comunque esposto ai margini di rivalsa legale potenzialmente applicabili per i diritti d’autore, diverse immagini postate in Milanobarona sono protette dal copyright…. immagini dove, comunque, appare, quasi sempre, la sovraimpressione di tal vincolo.

https://www.ilpost.it/2018/09/12/votazione-direttiva-copyright-parlamento-europeo/

Viene spontaneo chiedersi se Milano sparita Facebook non sia esposta a potenziali violazioni ai sensi del Legislatore italiano e alle direttive UE (che interdicono l’uso del copyright di imagini e testi, quando questo non verrebbe pagato ad onere dei siti commerciali nei quali si possono fare acquisti on-line di libri).

E’ comunque evidene che tale utente di Skyscrapercity abbia commentato una bugia.

Oggi, 26 Febbraio 2019, la stessa immagine postata da un web non commerciale come Skyscrapercity Milanosparita ce la troviamo in un social net commerciale come

Milano Sparita e da Ricordare Facebook

https://it-it.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.2118101001570243/2223078277739181/?type=3&eid=ARASkJiY_7VMJ3E43S9SYzPUf_Rq-olQ1i3oqAm8r5Jpa5Facck7hvOdA90GhtWG3vPIKkci1szIAUAN&__xts__%5B0%5D=68.ARCFtBk4EuahAKoPHX2vbKzfkn1Ugnc4TqvRlza7TUJ0EYZXcLploYjfA43UFngPF59qShmbrfcRWm2D6LZdiyJktssH6ZKMtuEHGqjDMOftXH5g5A_HqvUeIN6jZeNMyc8dNKC5dDL1DMJG3sCu4u7ExLF0HwlJadZXXj9aJlNWQVOBzeh5RoVUDRuobITqONXyJnpIfenUu5cwPGqxKrZ7CqYabwjkT2P1dJyqUlmf4HZ1a1w5qcm6FRj6C4GTH4DuzwV8po8C6XXPvHjrjXbN_KKXVXl_8-mqKE8Mia3uqC2idaJv-6m4Haco-yPEPTACUVN77lVLuzuZpSscW-kaDg&__tn__=EHH-R

… con in bella vista il copyright proprietario intestato a John F.Bromley (fatto curioso l’immagine è apparsa nel formato originale che venne invece tagliato da skyscrapercity onde non rendere visibile il copyright medesimo).

Ci si chiede:

Tale pagina facebook ha rispettato la direttiva europea recentemente assimilata da tutti gli Stati Membri nel Settembre 2018 ?

E’ palese che la pubblicazione sia conseguente al post di Skyscrapercity… ma i diritti d’autore sono stati pagati ?

Sussistono vincoli, per quella paginna Fbook ?

Le pagine commerciali… devono pagare i diritti d’autore per la pubblicazione di simili immagini… gli autori di tale pagina hanno quindi pagato… ?

Lo stesso termine di paragone è valido anche per le poesie ed i testi in dialetto milanese che Milano Sparita FBook pubblica… tali raccolte dialettali sono frequentemente protette da copyright….

LE AUTORITA’ DI MONITORAGGIO VIGILANO ?

…oppure vigilano solo siti come questo, reo di fare chiarezza sull’anarchia che alcuni soggetti, in regime di dominanza e monopolio, attuano per finalità commerciali a loro favore ed a favore della transnazionale Facebook ?

_____________________________________________________________________

Milano 1970 circa. Materassaio nelle Corti di Via Confalonieri. (autore foto Valentino Bassanini).

Milano 1970 circa. Isola Garibaldi. Materassaio nei cortili di Via Confalonieri. (autore foto Valentino Bassanini)

Milano 1960 (circa). Dergano, Via Ignazio Ciaia.

Milano anni ’60. Dergano. Via Ignazio Ciaia e Parrocchia di San Nicola Vescovo in Dergano.

Milano 1964. Porta Garibaldi, Isola Garibaldi-Monumentale. Ponte di Via Carlo Farini. (Autore immagine fotografo professionista Ferruccio Malandrini).

Milano 1964. Porta Garibaldi (Isola Garibaldi-Monumentale). Ponte di Via Carlo Farini. (Autore immagine : fotografo professionista Ferruccio Malandrini).

Milano 1957. Farini-Dergano-Derganino. Viale Jenner verso Piazzale Maciachini (sulls sinistra, fuori campo, l'incrocio con Via Legnone, alle spalle del fotografo, la Via Bernina).

Milano 1957, tra Farini-Dergano e Derganino. Viale Jenner verso Piazzale Maciachini (sulla sinistra, fuori campo, l’incrocio con Via Legnone, alle spalle del fotografo, sempre fuori campo, Via Bernina).

Milano 1948. Ticinese. Via Ascanio Sforza-Naviglio Pavese alla coincidenza con la futura Via Fratelli Angelo e Mario Bettinelli. Sullo sfondo la chiesa di San Gottardo al Corso con il suo campanile. Fonte fotografica ebay.

Milano 1948. Ticinese. Via Ascanio Sforza-Naviglio Pavese alla coincidenza con la futura Via Fratelli Angelo e Mario Bettinelli. Sullo sfondo la chiesa di San Gottardo al Corso con il suo campanile. Fonte fotografica ebay.

Milao 1945. Bovisa (vicinanze Dergano). Via degli Imbriani.

Milao 1945. Bovisa (vicinanze Dergano). Via degli Imbriani.

Milano 1923. Dergano. Via Imbonati.

Milano 1923. Dergano. Via Imbonati.

Milano 1954. Dergano. Case di ringhiera di Via Davanzati. (fonte fotografica web Panorama)

Milano 1954. Dergano. Case di ringhiera di Via Davanzati. (fonte fotografica web Panorama)

Milano 1963. Immagine avara di dettagli di riferimento. Foto etichettata con la didascalia "Milano 1963".

Milano 1964.Vie e località non identificabili. Immagine avara di dettagli di riferimento. Foto etichettata con la didascalia “Milano 1964”. Siamo forse a ridosso del deposito ATM di Via Empedocle, intersezione Via Anassagola tra Villa San Giovanni e Precotto ? L’autosnodato (presumibilmente un ALFA ROMEO 140 A) nella foto è forse in sosta al capolinea MS per Piazza IV Novembre di Sesto San Giovanni ? Oppure si tratta della Via Esterle-Sire Raul vicinanze deposito ATM Palmanova ? o altrove ? (forse gli edifici in fotografia non esistono più , già vetusti nel periodo di scatto dell’immagine, oltre 55 anni fa).

Milano 1970. Ticinese. Via Arena. Autore Virgilio Carnisio.

Milano 1970. Ticinese. Via Arena. Autore Virgilio Carnisio.

Milano Lambrate-confine meridionale Paco Lambro. Quartiere Feltre (1957 circa).

Milano Lambrate-confine meridionale Parco Lambro. Quartiere Feltre (1957 circa).

Pillole leghiste da Milano (parte II°).

La scorsa settimana, la famigerata hompage multinazionale Facebook (Milano Sparita e da ricordare… foraggiata da Milano Sparita Skyscrapercity) ha postato una foto, anni ’60, scattata a Milano, in località non meglio precisata, di produttori di latte vaccino (del lodigiano e del pavese) intenti a versare centinaia di litri di latte per le strade di Milano.

Gli autori di Milano Sparita Facebook, forse, cercavano di sostenere (l’onda lunga dell’arraffona Lega Salvini che non risolve i problemi, anzi ne crea sempre di nuovi, ma rastrella consensi dal disagio promettendo cose che poi non manterrà) la causa populista della Lega Nord di Matteo Salvini, a favore dei produttori di latte ovino di pecora (e anche di capra) per il Consorzio Pecorino Romano ?

In questa sede non si vuole sostenere che tali produttori non si trovino in gravi rischi di sopravvivenza sia umana che “aziendale” per colpa di un piano tariffario imposto da un Consorzio che fa affari d’oro esportando in Canada, in Russia e nel Nord America un prodotto “esotico” italiano poco diffuso e poco consumato in Italia, da servirsi (come prodotto enograstronomico “esotico”) a prezzi stellari anche nelle tavole dei facoltosi operatori di finanza e magnati finanzieri e bancari vari sparsi per gli USA, il Canada , Regno Unito, Australia, Russia, Paesi Arabi (petrolieri), Nuova Zelana e Donald Trump incluso…

E’ pero’ a tutti noto che Salvini non faccia il ministro dell’Interno ma cerchi di emulare un certo Benito… spadroneggiando in settori ministeriali che non gli competono (non è Ministro delle Politiche Agricole, lui dovrebbe occuparsi del Ministero dell’Interno, cosa che assolve molto di rado), raccogliendo cassa voti per le prossime europee e per l’imminente caduta di questo Governo … dove la destra estrema di Salvini-Fontana e Maroni (che ha vissuto di rendita alle spalle dei 5stelle fagocitandoli come un virus) avrebbe ormai asfaltato identità e principi di quel movimento sfruttando la Legge Rosato ed il conseguente contratto di governo per governare pur non avendone i numeri (in riferimento alle Politiche del Marzo 2018).

Salvini esiste perche’ esistono Facebook Twitter… altrimenti, tale personaggio, era ancora al Leoncavallo a disinfettare i gabinetti del’ex Centro Sociale o scrostare le piastre di cottura degli hamburger al Burghy…(vi lavrava nei primi anni ’90).

I furbetti di Milano Sparita Facebook hanno abbinato una protesta anni ’60 dei produttori di latte vaccino (che vendevano il latte munto nelle stalle del lodigiano e del pavese all’unico produttore lombardo principale di latte fresco… la Municipalizzata (ex) Centrale del Latte di Milano) con quella attuale dei produttori sardi…? protesta…che avrebbe però…. ben poco o nulla in comune con quella dei produttori di latte vaccino pavesi e lodigiani degli anni ’60.

Dato che tale municipalizzata non operava in regine di Libero Mercato, le proteste dei produttori di latte, manifestazioni insorte negli anni ’60, erano soprattutto indirizzate ad un listino prezzi risalente alle riforme agrarie di Mussolini e del ventennio fascista… ovviamente non più adeguate con il costo della vita degli anni ’60.

Facebook Milano Sparita non ha saputo resistere alla tentazione (di consenso) di postare una immagine nella quale, a Milano, oltre 55 anni fa, si rovesciavano centinaia di litri di latte a titolo di protesta…. ?

QUALE MIGLIORE MANIFESTO ELETTORALE PRO SALVINI !

Sempre quella pagina Facebook, da anni, posta fotografie risalenti agli anni ’30 del 1900 ritraenti coppie della “borghesia milanese” ben vestite (aggiungerei ben mantenute anche… grazie anche al Ventennio fascista… che sfrattava e sfruttava i ceti poveri dal centro di Milano verso le estreme periferie…) abbinate a didascalie del tipo “guardate che gente elegante circolava per le vie di Milano”… peccato che quella gente elegante divenne ricca in un periodo dove il Regno d’Italia era soggetto a embarghi ONU a causa di crimini di guerra fascisti (vedesi Colonie), prima , e successivamente a causa delle Leggi Razziali ….

Inutile negare che quelle immagini rievocano una nemmeno tanto velata “Si stava meglio quando si stava peggio” di rievocazione nostalgica a favore di un ritorno a quei “tempi” (più o meno quello che si è prefisso Matteo Salvini e la sua Lega).

I rigurgiti destristi di tale pagina facebook non sono nuovi (sino a non molto tempo fa venivano, da utenti politicizzati, postate immagini di San Babilini in “saluto romano”).

A volte si sarebbe tentati di segnalare queste cose….in Via Freguglia…. ma i furbettini accennati hanno, presso la Procura della Repubblica di Milano…, un Santo protettore… un certo San Spataro…già pizzicato in intercettazioni telefoniche con i vertici Lega Nord durante la “fuga” di 40 milioni di euro in Lussemburgo.

Via Mercato 1(965 circa).

Via Mercato 1(969). Autore Davide Mengacci

Milano 1956. Giambellino al confine col quartiere Barona. Via Savona, Stabilimento Loro & Parisini disegnato dall'architetto Luigi Caccia Dominioni.

Milano 1956. Quartiere Giambellino al confine col quartiere Barona. Via Savona. Stabilimento Loro & Parisini (disegnato dall’architetto Luigi Caccia Dominioni).

05_-_cascina_arzaga milanoattraverso

Milano 1965 circa. Lorenteggio. Cascina Arzaga (sita tra le Vie Primaticcio e San Gimignano) poco prima della sua demolizione…per agevolare lo “sviluppo edilizio” del Quartiere Lorenteggio-Bande Nere.

Milano 1978. Gratosolio. Caseggiati ex IACPMI di Via Costantino Baroni.

Milano 1978. Gratosolio. Caseggiati ex IACP-MI di Via Costantino Baroni.

Milano 1974, Brera. Via Mercato ed una FIAT 124"familiare" incidentata.

Milano 1974, Brera. Via Mercato .

Milano 1963. Barona-San Cristoforo. Ponte ferroviario di San Cristoforo.

Milano 1963. Barona-San Cristoforo. Ponte ferroviario di San Cristoforo.

Milano 1962. Cassina de Pomm verso Greco, Via Zuretti. Autore Ernesto Fantozzi.

Milano 1962. Cassina de Pomm verso Greco, Via Zuretti. Autore Ernesto Fantozzi.

Milano 1964. Palazzo INPS in costruzione (Via Melchiorre Gioia). Autore Carla Cerati. L'edificio non esiste più. Venne demolito tra il 2007-'18 ed al suo posto sorgerà l'ennesima torre destinata a diventare cespite immobiliare di banche, finanziarie e assicurazioni (in regime di speculazione edilizia a immobiliare e illciti fiscali e patrimoniali).

Milano 1964. Palazzo INPS in costruzione (Via Melchiorre Gioia). Autore Carla Cerati. L’edificio non esiste più. Venne demolito tra il 2017-’18 ed al suo posto sorgerà l’ennesima torre destinata a diventare cespite immobiliare di banche, immobiliaristi, finanziarie e assicurazioni (in regime di speculazione edilizia e immobiliare ed illeciti fiscali e patrimoniali).

Milano 1981. Viale Certosa angolo Viale Monte Ceneri.

Milano 1981. Portello-Ghisolfa. Viale Certosa angolo Viale Renato Serra.

Milano 1981- Quartiere Brera, via Mercato angolo via Madonnina.

Milano 1981. Quartiere Brera. Piazza Camrmine angolo via Madonnina.

Milano 1980. Quartiere Solari, Via Salaino il 28-05.1980, luogo dell'omicidio del giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, Nello scatto sono ritratto Bruno Tassan Din (sulla sinistra) e Angelo Rizzoli (sulla destra). Bruno Tassan Din era un dirigente finanziario della Rizzoli RCS. Nel 1981 è coinvolto nello scandalo del Banco Ambrosiano e successive inchiese, sempre condotte nel 1981, lo vedono tesserato alla Loggia Massonica P2 di Licio Gelli. Il crack finanziario degli anni 1981-82 non si limita al Banco Ambrosiano (Presidente Roberto Calvi) ma coinvolge la stessa Rizzoli Editore e trascina con sè le attività di editoria televisiva come quella di TAM, Telealtomilanese, sita in Cologno Monzese, poi rilevata da Silvio Berlusconi. Anche la Cineriz casa produttrice e di distribuzione cinematografica italiana, fondata nel 1956 da Angelo Rizzoli, cessa le produzioni nel 1981 per poi sciogliersi definitivamente intorno al 1993, dopo anni di dissesti e inattività conseguenti anche alla bancarotta finanziaria della Rizzoli, avvenuta nei primi anni '80. Calvi e il suo Banco Ambrosiano, nel 1981, acquisirono il 40% delle azioni Rizzoli. L'anno successivo il Banco Ambrosiano falli' e il gruppo Rizzoli fini' in Amministrazione controllata per gli effetti di "bancarotta" provocati dal fallimento del medesimo Banco Ambrosiano. Alla luce di questi fatti, alla luce delle appartenenze piduiste di uno dei principali manager Rizzoli (Bruno Tassan Din), anche l'omicidio di Walter Tobagi e la presenza delle "Brigate Rosse" e dei servizi segreti, all'interno del gruppo Rizzoli RCS dipingono di tinte fosche i reali mandanti di tale delitto...

Milano 1980. Quartiere Solari, Via Salaino il 28-05-1980, luogo dell’omicidio del giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, Nello scatto sono ritratti : Bruno Tassan Din (sulla sinistra, il soggetto che regge l’ombrello) e Angelo Rizzoli (alla sinistra di Tassan Din, alla destra dal punto di vista della fotografia).
Bruno Tassan Din era un dirigente finanziario della Rizzoli RCS. Nel 1981 è coinvolto nello scandalo del Banco Ambrosiano e successive inchieste, sempre condotte nel 1981, fanno emergere il suo tesseramento alla Loggia Massonica P2 di Licio Gelli. Il crack finanziario degli anni 1981-82 non si limita al Banco Ambrosiano (Presidente Roberto Calvi) ma coinvolge la stessa Rizzoli Editore e trascina con sè, verso il fallimento, anche le attività di editoria televisiva come quella di TAM, Telealtomilanese, sita in Cologno Monzese (successivamente rilevata da Silvio Berlusconi). Anche la Cineriz casa produttrice e di distribuzione cinematografica, fondata nel 1956 da Angelo Rizzoli, cessa le produzioni nel 1981 per poi sciogliersi definitivamente intorno al 1993, dopo anni di dissesti e inattività conseguenti anche alla bancarotta finanziaria della Rizzoli. Calvi e il suo Banco Ambrosiano, nel 1981, acquisirono il 40% delle azioni Rizzoli. L’anno successivo il Banco Ambrosiano falli’ e il gruppo Rizzoli fini’ in amministrazione controllata per gli effetti di “bancarotta” provocati dal fallimento del medesimo Banco Ambrosiano (il principale azionista di Rizzoli). Alla luce di questi fatti, alla luce delle appartenenze piduiste di uno dei principali manager Rizzoli (Bruno Tassan Din), anche l’omicidio di Walter Tobagi e la presenza delle “Brigate Rosse” e dei servizi segreti, all’interno del gruppo Rizzoli RCS, di Via Solferino, dipingono di tinte fosche gli ex vertici Rizzoli e le correlazioni con i presunti reali mandanti di tale delitto… Nel Febbraio 1986, nel quartiere Barona, venne aperta al traffico la Via Walter Tobagi, nuova arteria stradale periferica dedicata alla memoria di questo giornalista. Il luogo dell’agguato di Walter Tobagi (Via Salaino) si trovava proprio davanti ad una scuola professionale dell’allora consorzio formativo della Regione Lombardia, al 10 di Via Salaino. L’agguato a Walter Tobagi avvenne durante le ore di lezione ed in pochi minuti l’intero corpo studentesco si concentro’ nel punto dell’agguato.

Milani 1969. Corso Garibaldi (autore Davide Mengacci).

Milani 1969. Corso Garibaldi (autore Davide Mengacci).

Milano 1960 circa. Cartolina Postale fotografica "Saluti da Baggio".

Milano 1960 circa. Cartolina Postale fotografica “Saluti da Baggio”. Il Municipio ritratto nella cartolina fa riferimento al “Palazzo del Comune” dell’ex Borgo autonomo di Baggio (ex Corpi Santi) che in seguito ad un decreto reale firmato a Racconigi da Vittorio Emanuele III, e siglato da Mussolini il 2 settembre 1923, venne annesso a Milano diventandone un suo quartiere periferico a tutti gli effetti.

Milano 1982. Carnevale in Piazza Duomo.

Milano 1982. Carnevale in Piazza Duomo.

Milno 1959, Fiera Campionaria. Padiglione televisione e radiotecnica, stand riservato ai televisori Blaupunkt. In evidenza lo storico Monoscopio RAI del Programma Nazionale (RAI 1).

Milno 1959, Fiera Campionaria. Padiglione televisione e radiotecnica, stand riservato ai televisori Bianco e Nero valvolari Blaupunkt. In evidenza lo storico Monoscopio RAI del Programma Nazionale (RAI 1).

Milano 1950 circa. Darsena Porta Ticinese, convergenza Viale Gorizia-Ripa di Porta Ticinese. Autore Ernesto Treccani (web Lombardia Beni Culturali)

Milano 1955 circa. Darsena Porta Ticinese, convergenza Viale Gorizia-Ripa di Porta Ticinese. Autore Ernesto Treccani (web Lombardia Beni Culturali)

__________

Pillole leghiste da Milano

Mentre le pagine facebook sulla storia di Milano (e settori della medesima) trionfano in termini di fatturati esentasse (facebook non è tenuto a pagare tasse in Italia e alcuni furbetti ne approfittano…), tali pagine sono frutto di monolitiche volontà politiche Forza Italia-Lega Nord.PD, onde esibire la falsa immagine di una Milano ricca, ben amministrata sia dalle precedenti giunte FI che dall’attuale PD, una Milano…onesta , moderna, storica ed operosa e fedele alla sua storia e tradizione (niente di più falso) … il Ministro Salvini (segretario della Lega Nord dal 2013) lancia appelli di impunità e organizza referendum popolari per non essere processato e condannato per la vicenda Nave DICIOTTI (bisogna riconoscerlo, il successo di Salvini non si discosta da quello passato di Berlusconi. Nelle cialtronate e nell’ignoranza gli italiani vedono un loro fratello…)

Lo stesso Salvini ha pero’ minacciato querele se dovessero avviarsi le indagini per il reato di Riciclaggio attribuibile ai vertici della Lega, avvocato Aiello incluso (ex Amministratore Delegato EXPO 2015 su nomina di Maroni), come riscontrabile in questo ennesimo articolo giornalistico

https://genova.repubblica.it/cronaca/2018/01/30/news/_cercate_nelle_banche_tedesche_i_40_milioni_presi_dalla_lega_-187621287/?refresh_ce

Quindi per i giustizialisti Maroni-Salvini e Aiello, la Legge deve (invece) essere garantista, clemente (di Casta e di Elite) e non indagare quando si tratta di ipotesi (molto di più che tali) di reato sul trasferimento di 40 milioni di euro, dalla Tesoreria Lega Nord, dal 2013 circa, sino al 2017 circa, in circuiti bancari che gli inquirenti ipotizzano in regime di riciclaggio. Capitali finiti in Lussemburgo e in parte rientrati in Italia tramite anche la banche private di cui Maroni e Belsito erano “operatori finanziari ” (e con essi, sembra, anche l’avvocato Aiello di Catanzaro) e utilizzati per non meglio chiarite spese elettorali per le Regionali Lombardia 2013 e per le governative 2018 (i costi maggiori sono per le regioni del sud italiano dove Salvini ha fatto “cappotto”). I vertici Lega si giustificano sostenendo che 40 milioni di euro in 4 anni sono serviti per la gestione del partito… peccato che per gestirlo non era necessario fare sparire all’estero 40 milioni di euro e farli ricomparire sotto depositi non più tracciabili dai fondi originari. Aiello dovrebbe ricordare all’amico Salvini, e non solo a lui, che i segretari di Partito rispondono (anche se non ne fossero a conoscenza dei fatti e nemmeno direttamente responsabili) degli omessi controlli per eventuali gestioni illecite dei fondi pubblici nelle contabilità e registri di bilancio e finanziari di Partito. Anche Maroni ne deve rispondere per il periodo 2012-’13 (verso quest’ultimo pendono indagini dalle quali non si ravvedono semplici “noccioline”).

Attualmente, la Lega di Salvini è indagata (sulla base di quanto deducibile da molte fonti giornalistiche) per l’ipotesi di riciclaggio (inclusi i suoi vertici).

Salvini invoca clemenza, immunità , suffragio popolare eimpunità parlamentare e pieta’ per i suoi processi futuri ma minaccia querele verso chi indaga (e scrive) sulla sparizione di 40 milioni di euro (Belsito e Bossi ne trafugarono solo 9…).

Mi vergogno di essere milanese e di essere lombardo (ovviamente qualcun’altro dovrebbe anche vergognarsi di essere calabrese…., anzi, ben due personaggi della Lega…).

Rimango dell’opinione che chi oggi vota Lega e Salvini… o sia un emerito incosciente (sullo stile dei fans di certe pagine facebook) , oppure agisca con metodi e regole che non si discostano da quanto in oggetto di indagini (anche DIA-DDA…).

“PRIMA GLI ITALIANI”… si … a prenderlo in quel posto da loro !

Solo in Italia si voterebbe per un Ministro che in violazione del codice penale si traveste con divise di ordinanza della Polizia (senza essere Agente di Polizia) e si presenta in Parlamento travestito da Poliziotto (un caso clinico ancor prima che politico e giudiziario).

___________________

Milano 1958. Bicocca. Stabilimenti Pirelli.

Milano 1958. Bicocca. Stabilimenti Pirelli.

Milano 1967. Isola Garibaldi, Corte in Via Borsieri.

Milano 1967. Isola Garibaldi, Corte in Via Borsieri.

Milano 1972. Quartiere Ticinese, Via Argelati.

Milano 1972. Quartiere Ticinese, Via Filippo Argelati.

Rocco e i suoi fratelli Guglie terrazza Duomo

Fotogramma del film “Rocco e i suoi fratelli” (1960) di Luchino Visconti

Pagine gialle (le "Guide") Milano 1975-76

Pagine Gialle (le “Guide” telefoniche) di Milano, edizione 1975-76.

Milano 1970 circa. Località non precisata, FIAT 124 "famigliare" con portapacchi e trasloco di due divani da salotto.

Milano 1970 circa. Località non precisata,. FIAT 124 “familiare” (o “famigliare”, la grammatica italiana permette entrambe) con portapacchi e trasloco di due divani da salotto.

Da Milano alla Barona… o al nulla ?

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10216200178455227&set=p.10216200178455227&type=3&eid=ARBhtknss9TxXjRIu3eJ-noOqHVUZHrRuv3TuIrAOKZrc3dOENFbtSW6_G5UOgrbXN_rFeoZq9dAzjsq&__xts__%5B0%5D=68.ARC2rZzNiDHW4a9XxPlZ15KcG2lj_qvkBX-y0jFZm6JirszohiWfpXPAEjXlRtjyuwA7_otE0_kPK6ekQghjvPH_QzcSOfqpyJ0w1e33DGR02a6fLQyTNON5jiju275suvJG1kbcrOTK2Sl_UBH90g-5Y9srcMRTL212SFA387GPUUQLMrcADFm_8gn0uLmYlAIm3ikPSA3LzFFgsTOusP4KerCrWzPaf4rTHMq9wFHXj1kl2ntvO2JOT0FNebiMbZcpPc_iap_6FNv0rtGW7CM6JZN7N7FdM34C2krpiSZLMYz0lydeGa6mYIHRKIBM6Rqc_QtpVcWnpAVSsMhCCMfodQ&__tn__=EHH-R

Non varebbe nemmeno la pena di dare importanza a certe home page facebook di natura commerciale ed estranea ad una vera storia di quartiere e cittadina.

Purtroppo chi gestisce certe pagine, vuoi per l’età troppo giovane, vuoi perchè meno storico di quello che parrebbe o vorrebbe essere, non si dimostra sempre all’altezza delle situazioni.

I capannoni industriali che si intravedono nella foto, inclusa la torre piezometrica, facevano parte di una fabbrica, non di cotone, ma di “presidi medico chirurgici” (bende, garze, etc.. sterili) sita in Via Ettore Ponti (possedeva un secondo ingresso veicolare proveniente dalla Via A.Binda..

La fabbrica, di cui esistono tutt’oggi dei resti di “archeologia industriale” entro’ in crisi sin dal lontano 1984 con la messa in Cassa Integrazione di buona parte dell’organico operaio manifatturiero.

Già nella prima metà degli anni ’80 vendette alcune aree a ridosso della Via Ettore Ponti (la palazzina che vi venne costruita, dal 1985 sino ai primi anni ‘2000, ospitava una filiale CARIPLO). Successivamente, verso il lato opposto dell’ingresso camionale al civico 53, parte dei capannoni e muri di cinta vennero demoliti per realizzare una seconda palazzina ad uso uffici (civico 51 se non erro). La fabbrica di bende e garze sterili fu teatro, intorno all’estate del 1978, di una esplosione notturna (difetto di alcuni impianti) che danneggiò i condomini confinanti con la Via Portaluppi (l’onda d’urto danneggio’ finestre, tapperelle e anche la facciata di tali palazzine. Il botto venne udito in tutto il settore centro orientale della Barona).

La torre piezometrica all’epoca esistente non era dell’acquedotto (la Barona era ed è alimentata dalla stazione di sollevamento acque di Piazza Napoli) ma con quasi certa probabilità apparteneva a quella fabbrica (la sterilizzazione dei bendaggi ad uso medico chirurgico, probabilmente, avveniva con autoclave a vapore e l’acqua per produrlo era immagazzinata nella torre piezometrica visibile nell’immagine).

Milano 1975. Vigentino, Via Garganno. Sulla sinistra, fuori campo, il Pastificio Automatico Continuo. Sulla destra, fuori campo, la palazzina dell'allora sede italiana della BIC di Via Quaranta/Gargano. Fonte fotografica Archivio Alfa Castaldi.

Milano 1975. Vigentino, Via Gargano. Un allestimento fotografico in stile “il kit del terrorista politico perfetto” che forse voleva enfatizzare il clima di sospetto e di “alienazione urbana” che distingueva gli “anni di piombo” in cui venne scattata questa immagine. Sulla sinistra, fuori campo, il Pastificio Automatico Continuo. Sulla destra, fuori campo, la palazzina dell’allora sede italiana della BIC di Via Quaranta/Gargano. (Fonte fotografica Archivio Alfa Castaldi).

Milano Lorenteggio, anni '50 del 1900 (l'immagine è datata 1950 ma forse è successiva a tale data). Via Inganni e il complesso di edilizia residenziale per i dipendenti di un noto ente assicurativo. Il plesso condomiale è delimitato dalle Vie Inganni-Genziane-degli Astri-delle Margherite. Autore Marco de Biasi.

Milano Lorenteggio-Baggio, anni ’50 del 1900 (l’immagine è datata 1950 ma forse è successiva a tale data). Via Angelo Inganni e il complesso di edilizia residenziale per i dipendenti di un noto ente assicurativo. Il plesso condomiale è delimitato dalle Vie Inganni-Genziane-degli Astri-delle Margherite. Autore Marco de Biasi.

Milano Porta Venezia 1950 circa. Netturbini AMNU in Corso Buenos Aires.

Milano Porta Venezia 1960 circa. Netturbini AMNU in Corso Buenos Aires.

Milano Aprile 1978. Ticinese, Incrocio Viale Tibaldi con Via Brioschi, Stramilano edizione 1978.

Milano, Aprile 1978. Ticinese, Incrocio Viale Tibaldi con Via Brioschi, Stramilano edizione 1978.

Milano 1949. Corso Italia-Piazza Luigi Bertarelli. Lambrette lungo Corso Italia.

Milano 1949. Corso Italia-Piazza Luigi Bertarelli. Una sfilata di “Lambrette” lungo Corso Italia.

Piazza Diego Velasquez-Via Rembrandt anni ’30 del 1900. Convento e Chiesa dei Cappuccini (Chiesa di Santa Maria degli Angeli).

Milano 1970 circa, Gratosolio, Via Costantino Baroni.

Milano 1970 circa, Gratosolio, Via Costantino Baroni.

Milano 1969, Cimiano-Padova. Incrocio Via Padova con Giovanni Battista de la Salle (fuori campo sulla sx la Via Arici). Fonte fotografica sito aziendale catena di supermercati ritratta nella foto. Oggi l'ex SMA è attualmente occupato da una catena di grande distribuzione francese.

Milano 1969, Cimiano-Padova. Incrocio Via Padova con Giovanni Battista de la Salle (fuori campo, sulla sx, la Via Arici). Fonte fotografica: sito aziendale catena di supermercati ritratta nella foto. Oggi l’ex SMA ritratto nella foto è attualmente occupato da una catena di grande distribuzione francese.

Milano Porta Venezia 1938. Piazza Lavater (oggi Piazzale).

Milano Porta Venezia, 1938. Piazza Lavater (oggi Piazzale).

Milano Barona 1966 circa. Quartiere Sant'Ambogio 1, lato Via San Paolino verso la schiera di palazzine della Via San Vigilio. Fonte fotografica Ordine degli architetti.

Milano Barona 1966 circa. Quartiere Sant’Ambogio 1, lato Via San Paolino verso la schiera di palazzine della Via San Vigilio. Fonte fotografica Ordine degli architetti.

Milano 1960 circa. Ortica-Argonne-Forlanini. Baraccopoli di Via Marescalchi. Le giunte socialdemocratiche di Milano, in realtà giunte "fantoccio" manovrate dalla Democrazia Cristiana non sapevano e non volevano far fronte ai disagi sociali abitativi, anche gravi, già presenti anche nella Milano del "boom economico".

Milano 1960 circa. Ortica-Argonne-Forlanini. Baraccopoli di Via Marescalchi. Le giunte socialdemocratiche di Milano, in realtà giunte “fantoccio” manovrate dalla Democrazia Cristiana, non sapevano e non volevano far fronte ai disagi sociali abitativi, anche gravi, già presenti anche nella Milano del “boom economico”. Anche all’epoca le graduatorie per l’accesso agli alloggi popolari come il diritto ad un posto di lavoro decente erano merce di scambio partitocratico. Il voto di scambio e le reti clientelari all’italiana erano ben consolidate anche a Milano (come lo sarebbero tutt’oggi) ed erano causa di vistose disuguaglianze sociali.

Via Verziere nei primi del 1900.

Via Verziere nei primi del 1900.

Milano Porta Vittoria 1972 circa. Via Freguglia, Tribunale di Milano. Funzionario di Polizia Luigi Calabresi, assassinato, ufficialmente, da Lotta Continua nel Maggio 1972. Figura investigativa controversa. Si rimandano gli approfondimenti a wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Calabresi evidenziando che in concomitanza dell'inaugurazione del busto commemorativo dedicato a questo funzionario di PS, il noto attentato sanguinario di Via Fatebenefratelli c/o Questura di Milano, venne eseguito da un informatore del SIFAR (dipartimento informativo Servizi Segreti dell'Esercito Italiano), rinvigorendo l'ipotesi che tutti o quasi gli attentati sanguinari di quel periodo, a Milano, Roma, Torino, Brescia, Bologna, etc... erano riconducibili, indipendentemente dalle possibili paternità terroristiche della Sinistra extraparlamentare... ai servizi segreti del Ministero dell'Interno Italiano e con esso range di militanza estremista sotto mentite spoglie. Discutibile la beatificazione della memoria di questo funzionario....

Milano Porta Vittoria 1972 circa. Via Manara, Tribunale di Milano. Funzionario di Polizia Luigi Calabresi, assassinato, ufficialmente, da Lotta Continua, il 17 Maggio 1972. Figura investigativa controversa. Si rimandano gli approfondimenti a wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Calabresi evidenziando che in concomitanza dell’inaugurazione del busto commemorativo dedicato a questo funzionario di PS, ebbe luogo (il 17 Maggio ’73, ad un anno dall’omicidio) il noto attentato sanguinario di Via Fatebenefratelli c/o Questura di Milano. Il medesimo e orrendo gesto criminoso venne eseguito, tuttavia, da un informatore del SIFAR (dipartimento informativo Servizi Segreti dell’Esercito Italiano), rinvigorendo l’ipotesi che tutti o quasi gli attentati sanguinari di quel periodo, a Milano, Roma, Torino, Brescia, Bologna, etc… erano riconducibili (indipendentemente dalle possibili paternità terroristiche della Sinistra extraparlamentare)… ai servizi segreti del Ministero dell’Interno Italiano e con esso frange di militanza estremista neo fascista e rivoluzionaria comunista…. frange che agivano sotto mentite spoglie. Le indagini sulla paternità delle stragi di Piazza Fontana, dello stesso attentato di Via Fatebenefratelli a gruppi eversivi riconducibili ai Servizi Segreti P2-CIA-MSI-DC, furono condotte dal Giudice milanese Alessandrini, anch’esso assassinato da Prima Linea (nelle versioni ufficiali depistate) nell’inverno del 1980 a Milano. Alquanto discutibile la beatificazione Vaticana della memoria di questo funzionario….

Via Rembrandt 10 anni '30 del 1900.

Via Rembrandt 10 , anni ’30 del 1900.

Milano 1970 circa, Stadera-Baia del Re. Via Montegani e Parrocchia di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa.

Milano 1980. Porta Ticinese. Via Meda verso la biforcazione delle Vie Conchetta (sulla destra) e Torricelli, a sinistra. Il condominio che separa le due vie, sino al 1998 ospitava il Cinema Massimo, successivamente riconvertito nell'Auditorium di Milano. Fonte fotografica web Giusepperausa.it

Milano 1980. Porta Ticinese. Via Meda verso la biforcazione delle Vie Conchetta (sulla destra) e Torricelli, a sinistra. Il condominio che separa le due vie, sino al 1998 , ospitava il Cinema Massimo, successivamente riconvertito nell’Auditorium di Milano. Fonte fotografica web Giusepperausa.it

Milano 1960 circa, tra Porta Romana, Vigentina. Viale Ortles e il Dorrmitorio Comunale realizzato alcuni anni prima.

Milano 1960 circa, tra Porta Romana e Vigentina non lontano dal Corvetto. Viale Ortles e il Dorrmitorio Pubblico Comunale realizzato alcuni anni prima (1947-56). Riferimenti storici http://mediagallery.comune.milano.it/cdm/objects/changeme:22731/datastreams/dataStream5087934251385713/content

Guglia danneggiata dai bombardamenti del 1943.

Guglia del Duomo danneggiata dai bombardamenti del 1943.

Milano 1935, Fiera Campionaria. Re Umberto II° .

Milano 1935, Fiera Campionaria. Re Umberto II° .

Milano Sparita e da Milano alla Barona Skyscrapercity e facebook

Alcuni dei collaboratori di pagine social dipendenti del Comune di Milano, soggetti che fatturano e fanno fatturare a Zuckerberg esentasse… e fatturerebbero loro stessi, risultano essere distolti dalle loro attivita’ lavorative per essere connessi, dalla postazione di lavoro del Comune di Milano, come utenti administrator del forum documentale Skyscrapercity Milano Sparita (la principale fonte fotografica sfruttata dalle due principali “home page” Facebook di Milano e quartieri). Ovviamente questo avviene, da oltre 13 anni, durante l’orario di lavoro, come riscontrato anche oggi, alle 10:10 del mattino del 28 Gennaio 2019. La domanda, inevitabile, che sorge davanti a casi come questo è la seguente:

Senza parole

Senza parole

Sarebbe interessante conoscere se questi soggetti lavorino per il Comune di Milano (inclusa anche Polizia Municipale ma non solo) oppure per gestire archivi fotografici e didascalici destinati a produrre materiale storico documentale finalizzato ai commerci di multinazionali come facebook-skyscrapercity… (attività gestite dalla scrivania dei vari settori amministrativi e annonari del Comune e di ATM Spa ?)

Un conto è essere connessi, senza autenticazione, ad un forum… un conto è essere connessi attivamente (da una LAN aziendale o istituzionale ma persino da uno smartphone personale, non aziendale) per inserire immagini e didascalie… ma dalla postazione di lavoro ed in orario di lavoro (con possibili violazioni contrattuali relative all’utilizzo di servizi infrastrutturali aziendali per finalità di profitti personali).

L’età media dei dipendenti di aziende private e pubbliche si attesta sui 56 anni… (alcuni anche 60 anni … ed oltre…dopo decenni di inutilità operativa negli organici Municipali…).

Visto l’andazzo si propone una buona uscita (in altri Stati sarebbe si avvierebbe rivalsa datoriale…), verso soggetti ben pagati… ma improduttivi o molto peggio…, opportunistici e poco fedeli (nei loro ruoli di Ufficiali Amministrativi ed oltre… inclusi anche alcuni ingegneri ATM…).

Si tratta di soggetti che andrebbero sostituiti con personale giovane, onesto e volenteroso…e selezionato senza raccomandazioni nepotistiche e politiche.

___________

Monastero di San Barnaba in Gratosoglio, benedettini vallombrosani (1148 - sec. XV), Via Achille Feraboli. Datazione immagine non reperibile, presumibilmente anteriore al periodo della seconda guerra mondiale. Il sito religioso faceva parte dei Comuni autonomi dei Corpi Santi. La prima memoria scritta del convento, situato a circa tre miglia dalle mura di Milano, nella località denominata Gratosoglio, risale al 1148. Secondo il Giulini i Vallombrosani vi rimasero fino al XV secolo. Nel XIII secolo San Barnaba amministrava anche l'ospedale di Santa Fede, sito presso il complesso di Sant'Eustorgio, il quale ospedale era pure conosciuto, secondo il Giulini, col nome di San Barnaba in quanto appartenente ai monaci del Gratosoglio. (Fonte storica http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0002F9/) Nel XV secolo l'abbazia fu concessa in commenda.

Milano Gratosolio. Monastero di Santa Barnaba in Gratosoglio. Benedettini Vallombrosani (1148 – sec. XV), in Via Achille Feraboli. Datazione immagine non reperibile, presumibilmente anteriore al periodo della seconda guerra mondiale o immediatamente successivo. Il sito religioso faceva parte dei Comuni autonomi dei Corpi Santi. La prima memoria scritta del convento, situato a circa tre miglia dalle mura di Milano, nella località denominata Gratosoglio, risale al 1148. Secondo il Giulini i Vallombrosani vi rimasero fino al XV secolo.
Nel XIII secolo San Barnaba amministrava anche l’ospedale di Santa Fede, sito presso il complesso di Sant’Eustorgio, il quale ospedale era pure conosciuto, secondo il Giulini, col nome di San Barnaba in quanto appartenente ai monaci del Gratosoglio.Nel XV secolo l’abbazia fu concessa in commenda. (Fonte storica http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0002F9/)

Milano 1977. Porta Venezia-Turati. Manifestazione miltanti di Autonomia Operaia di Genova lungo la Via Turati.

Milano 1977. Porta Venezia-Turati. Manifestazione miltanti di Autonomia Operaia di Genova lungo la Via Turati.

Milano 1950 circa, Corso Buenos Airest-Piazzale Loreto. Questa immagine, priva di una datazione di riferimento, dovrebbe essere stata scattata a distanza di qualche anno dai fatti del 28 Aprile 1945. Aea di servizio Esso, stesso luogo dove Mussolini e alcuni gerarchi fascisti vennero appesi alla pensilina di tale distributore. La presenza di diciture commerciali in lingua Inglese dovrebbe identificare, questa immagine, all'immediato dopoguerra (durante il ventennio fascista era vietato l'uso di terminologie strainere e anglosssoni).

Milano 1950 circa, Corso Buenos Aires-Piazzale Loreto. Questa immagine, priva di una datazione di riferimento, dovrebbe essere stata scattata a distanza di qualche anno dai fatti del 28 Aprile 1945. Area di servizio Esso, stesso luogo dove i cadaveri di Mussolini e alcuni gerarchi fascisti vennero appesi alla pensilina di tale distributore. La presenza di diciture commerciali in lingua Inglese dovrebbe collocare, questa immagine, nell’immediato dopoguerra (durante il ventennio fascista era vietato l’uso pubblicitario di terminologie strainere e anglosasoni).

Milano post 1887. Luca Beltrami (architetto) sul campanile della Chiesa di San Gottardo in corte.

Milano Sparita e da ricordare Fcebook e Skyscrapercity. Quando si rubano imagini da altri web come questo http://milanoalquadrato.com/index.php/2014/10/27/quando-a-milano-la-mamma-ti-mandava-a-prendere-il-latte-ma-anche-la-spesa/ per il solo fatto di trarne speculazioni commerciali.

Milano Sparita e da ricordare Facebook e Skyscrapercity: “Latteria milanese di altri tempi”. Quando si sfruttano in modo non corretto immagini prelevate da altri web come il seguente: http://milanoalquadrato.com/index.php/2014/10/27/quando-a-milano-la-mamma-ti-mandava-a-prendere-il-latte-ma-anche-la-spesa/ per il solo fatto di trarne speculazioni commerciali. Il gregge di pecore di milanesoti e italioti ed i relativi multiaccount degli administrtori di Facebook… Milano Sparita… hanno totalizzato oltre 2000 like… di farlocche preferenze.

Milano 1900 circa. Ticinese-Darsena. Naviglio Grande dalla Darsena, Ponte dello codellino con veduta campanile di S. Cristoforo alla Barona.

Milano 1900 circa. Ticinese-Darsena. Naviglio Grande dalla Darsena. Ponte dello “Scodellino” con veduta, sullo sfondo, del campanile di S. Cristoforo alla Barona.

 Milano 1915, località non precisata, titolo della foto :"Verso Milano". Autore Giulio Galimberti.

Milano 1915, località non precisata. Titolo della foto :”Verso Milano”. Autore Giulio Galimberti.

Milano Vigentino 1978 circa, Via Ripamonti (sulla dx, fuori campo, Via Noto e il vecchio capolinea del 24). Questa foto inedita apparse verso la metà di Novembre 2018 su Milano Sparita Skyscrapercity. Dopo 48 ore circa venne rimossa ... ora se ne comprendono i motivi. Dovevano girarla all'autore e admin di Milano Sparita e da ricordare Facebook... La multinazionale Facebook di Zuckerberg, finanziata dalle massonerie USA (la nota società segreta "Teschio e Tibie" alla quale aderirono i Bush e anche Trump. CIA. NSA e Zuckerber ringraziano il gruppetto di Skyscrapercity per la regalia che contribuisce ai profitti di una multinazionale che in Italia non paga le tasse....

Milano Vigentino – Q.re Fatima, 1978 circa. Via Ripamonti (sulla sx, fuori campo, alle spalle del fotografo,, Via Noto e il vecchio capolinea del 24 e sempre fuori campo l’edificio che ospita il Comando Carabinieri). Questa foto inedita apparse verso la metà di Novembre 2018 su Milano Sparita Skyscrapercity. Dopo 48 ore circa venne rimossa … ora se ne comprendono i motivi. Sarebbe stata girarta all’autore e admin di Milano Sparita e da ricordare Facebook (Forza Italia-PD)… La multinazionale Facebook, secondo quanto sostenuto da giornalisti USA, è anche finanziata dalle massonerie USA (la nota società segreta “Teschio e Tibie” alla quale aderirono i Bush e anche Trump), vende profili utenti e informazioni personali e di geolocalizzazzione alla CIA. NSA inclusa la nostra DIGOS. Facebook e Zuckerberg ringraziano, a nome loro, il gruppetto di “storici meneghini” per la gentile concessione in comodato d’uso. Facebook è una multinazionale che in Italia pero’…non paga le tasse….

Via San Pietro all'Orto, 1912. Sartoria "Madame Viviani".

Via San Pietro all’Orto, 1912. Sartoria “Madame Viviani”.

Milano 1931 circa, Chiesa Rossa - Baia del Re. Interno atrio di ingresso e scale complesso scolastico di Via Palmieri.

Milano 1930 circa, Chiesa Rossa/Stadera – Baia del Re. Interno atrio di ingresso e scale complesso scolastico di Via Palmieri.

Milano 1931 circa, Chiesa Rossa - Baia del Re. Esterni complesso scolastico di Via Palmieri.

Milano 1930 circa, Chiesa Rossa/Stadera – Baia del Re. Esterni complesso scolastico di Via Palmieri. Purtroppo questa immagine è stata già soggetta a speculazioni commerciali da parte del di Milano Sparita di Skyscrapercity (un “furbetto”) nel 2015.

Milano 1931 circa, Chiesa Rossa - Baia del Re. Ultimazione complesso scolastico di Via Palmieri.

Milano 1930 circa, Chiesa Rossa/Stadera – Baia del Re. Ultimazione complesso scolastico di Via Palmieri.

Milano 1929, Chiesa Rossa - Baia del Re. Via Palmieri e cantiere edile costruendo complesso scolastico di Via Palmieri.

Milano 1929, Chiesa Rossa – Baia del Re- Stadera. Via Palmieri e cantiere edile costruendo complesso scolastico di Via Palmieri.

Milano Carrobbio-Ticinese verso Porta Romana 1927. Via Molino delle Armi. La fonte fotografica è Ebay ma viene logico chiedersi se la custodia attuale di questa carta chimica fotografica (non è dato sapere se originale o ristampata direttamente dal "positivo" in carta chimica dell'epoca) sia in possesso dei "signori" di Skyscrapercity...

Milano Carrobbio-Ticinese verso Porta Romana , 1927. Via Molino delle Armi. La fonte fotografica è Ebay ma viene logico chiedersi se la custodia attuale di questa carta chimica fotografica (non è dato sapere se originale o ristampata direttamente dal “positivo” in carta chimica originale dell’epoca) sia in attuale possesso per le finalitù che sappiamo… dei “signori” di Skyscrapercity…

Milano 1937, Cordusio.Piazza Borromeo. Interno del Palazzo Borromeo (costruzione XIII Secolo)

Milano 1937, Cordusio.Piazza Borromeo. Interno del Palazzo Borromeo (o Borromei). (costruzione XIII Secolo)

Milano 1911 circa. Cartolina viaggiata recante il timbro delle Regie Poste del 1912. Falconate dalle terrazze del Duomo.

Milano 1911 circa. Cartolina viaggiata recante il timbro delle Regie Poste del 2 Aprile 1912. Falconate dalle terrazze del Duomo. Chissà se i “signori” di Milano Sparita e storia dei trasporti pubblici Skyscrapercity riusciranno a “smacchiare” anche questa cartolina per renderla fruibile per le pagine commerciali facebook ? Smacchiare loghi di editori titolari dei diritti d’autore, come per esempio Portfolio Mondadori, ripulendo una immagine vincolata dal pagamento dei diritti di riproduzione… non è azione legittima. Ancor di meno se poi l’mmagine viene postata su home page commerciali facebook …

Milano 1970 circa. "Tanti saluti dalla Terrazza Martini". Cartolina pubblicitaria del "salotto" degli aperitivi della Italia e Milano "bene". Nota curiosa, alcuni pentiti delle Brigate Rosse sostenevano che tale luogo di celebrazione di vanità, successo e ricchezza dei VIP cinematografici, imprenditoriali e politici esteri, italiani e milanesi... veniva utilizzato (insieme ad un altro salone aperitivi gestito da altri imprenditori sempre in Piazza DUOMO) per organizzare e coordinare le militanze politiche e studentesche delle neo Brigate Rosse. Difficile capire se sia stato vero o meno, si teme che lo fosse... ma in quest'ottica dovevano essere condotte, pro tempore, le indagini antiterroristiche sui reali mandanti di stragi e omicidi sia neo fascisti che "comunisti"... ivi incluse le attività terroristiche di Cesare Battisti e i mandanti organizzatori... In questo giorni il fratelli di Battisti afferma che se Cesare parlasse ... gli effetti sarebbero di un terremoto politico... Ma ormai a 40 e passa anni dai fatti... gli unici politici che potrebbero "tremare" non sarebbero i Democristiani Andreotti e Cossiga (passati a vita migliore.. forse l'inferno ?)... ma gli "highlanders" Silvio Berlusconi, Giorgio Naplitano e Roberto Maroni... Anche Maroni è un veterano della partitocrazia. In sella nei ranghi parmamentari sin dal 1978 nell'allora Democrazia Proletaria di Capanna-Russo Spena (circolavano, anni fa, per mano anche di Belsito, rivelazioni che la sua presenza in DP fosse quella di confidente verso questure e DIGOS... nemmeno Salvini, seppur molto più giovane ma in poliica dal 1988, a 15 anni, nelle militanze demoproletarie del centro sociale Leoncavallo e poi come capolista Parlamentare,, a 19 anni, nella Lista "Comunisti Padani"...

Milano 1970 circa. “Tanti saluti dalla Terrazza Martini”. Cartolina pubblicitaria del “salotto” degli aperitivi della Italia e Milano “bene”. Nota curiosa, alcuni pentiti delle Brigate Rosse sostenevano che tale luogo di celebrazione di vanità, successo e ricchezza dei VIP cinematografici, imprenditoriali e politici esteri, italiani e milanesi… veniva utilizzato (insieme ad un altro salone aperitivi gestito da altri imprenditori sempre in Piazza DUOMO) per organizzare e coordinare le militanze politiche e studentesche delle neo Brigate Rosse. Difficile capire se sia stato vero o meno, si teme che lo fosse… ma in quest’ottica dovevano essere condotte, pro tempore, le indagini antiterroristiche sui reali mandanti di stragi e omicidi sia neo fascisti che “comunisti”… ivi incluse le attività terroristiche di Cesare Battisti e i mandanti organizzatori… che lo subordinavano. In questi giorni il fratello di Battisti afferma che se Cesare parlasse … gli effetti sarebbero di un terremoto politico… Mah… siamo ormai a 40 e passa anni dai fatti… gli unici politici che potrebbero “tremare” non sarebbero i Democristiani Andreotti e Cossiga (passati a vita migliore.. forse l’inferno ?) nè Berlinguer… ma gli “highlanders” Silvio Berlusconi, Giorgio Naplitano e Roberto Maroni…(forse anche Capanna e Bertinotti ?)
Anche la “verginella” Maroni è un veterano della partitocrazia e degli intrecci tra Finmeccanica e le amministrazioni centrali del Pentagono. Maroni è in sella dei ranghi parmamentari sin dal 1978 nell’allora Democrazia Proletaria di Capanna-Russo Spena (circolavano, anni fa, per mano anche di Belsito, rivelazioni che la sua presenza in DP fosse quella di confidente-informatore verso questure per “monitorare” le militanze comuniste in Italia..). Nemmeno Salvini, seppur molto più giovane… ma in poliica sin dal 1988, a 15 anni, nelle militanze demoproletarie del centro sociale Leoncavallo e poi come capolista Parlamentare, a 19 anni, nella Lista “Comunisti Padani”…oggi etichettato (da diversi giornalisti e filosofi) come “fascistoide” (vedesi La 7) militante con divise mussolinane da “Stato di Polizia”… sarebbe esente da analoghi sospetti… sulla falsariga di come avvenne con Maroni + moglie. Inutile negarlo, l’accanimento politico e mediatico col quale l’attuale contratto di Governo di Lega Nord Salvini e M5S Alfonso Bonafede ha dimostrato nella cattura di Cesare Battisti e nell’indifferenza totale verso altri ex terroristi rossi e neri presenti anche in Bolivia… rivela e ricalca la carenza investigativa (vedesi depistaggi SISMI-DIGOS-CIA) degli “sviluppi procedurali” DEPISTATI che “pro tempore” la magistratura italiana e anche milanese dimostrarono col limitarsi alla cattura e processo dei soli esecutori reali o presunti o persino estranei a delitti e stragi, i cui mandanti (inclusa la CIA ma non solo) venivano ignorati NEL NOME DEL SEGRETO DI STATO. In questa didascalia non si sta sostenendo che Maroni e Berlusconi e Napolitano coordinassero i PAC o le BR ma viste le dichiarazioni di un fratello di Cesare Battisti… (sicuramente i 3 veterani succitati erano e sono persone indirettamente informate sui fatti e/o facenti parte di un entourage integrato a tali ambienti)… oggi il terremoto politico potrebbe solo limitarsi a circa 3 “vecchie volpi” (volpi veterane) in carica parlamentare e senatoriale nelle : Prima, Seconda e Terza Repubblica… (forse a parziale conscenza della verità). Salvini è solo un loro discepolo… ma ha imparato bene e promette meglio… Una nota conclusiva. E’ probabile che l’hackeraggio delle SIM utilizzate da Battisti in Bolivia e Brasile, condotto dalla Procura di Milano e Questura, sia stato, ironia della sorte, condotto da una società di consulenza gestita da un tecnico informatico residente a Milano ma con genealogie calabresi in odore di ‘ndrangheta… E’ una ipotesi, non una illazione… cercando in rete si trovano riferimenti a questo personaggio… tesi ulteriormente rinvigorita da Cantone Raffaele, nelle indagini condotte dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, di cui sarebbe il Presidente. Egli pervenne alle conclusioni che i dipartimenti ministeriali di Giustizia di Milano e con essi i rami investigativi delle PS avevano ed avrebbero la cattiva abitudine di bypassare le normative sui bandi di gara e ingaggiare direttamente, come vincitori dì appalti , gli “amici degli amici”… per il resto, sulla Lega di Maroni e Salvini degli ultimi 7 anni vedesi gli articoli giornalistici linkati a capo pagina di questo articolo… (l’articolo Milano dal dopoguerra a Tangentooli 92) frutto di indagini giudiziarie… e il servizio di Report andato in onda poco prima del Natale 2018. Chi scrive, in facebook, “giustizia è stata fatta o sia fatta” ignora (o mente sapendo di farlo) i depistaggi mezzo secolari in corso sin dalla strage di Piazza Fontana ma anche prima… dall’omicidio di Enrico Mattei. E’ scontato che se non esistessero facebook e twitter, Salvini lavorerebbe ancora nelle cucine dei Fasf Food di Milano…(anche Sala rimaneva dirigente alla Pirelli real estate… oggi esiste solo quella di Pirelli… e Pisapia, altro ex miliante al servizio dello Stato, non avrebbe fatto il Sindaco… ma i social net sono stati concepiti per le dirette facebook e le campagne elettorali). Dimenticavo… se non ci fosse facebook anche gli autori di Milano e quartieri Navigli facebook sarebbero alle maestranze delle cucine Mc Donald…

Milano 1968, Lambrate Maggio 1968, Pizza Bottini.

Milano 1968. Lambrate, Maggio 1968, Piazza Bottini e Stazione FS di Lambrate

Provincia di Milano. Inizio 1900 conca e chiusa di Rozzano lungo il Naviglio Pavese. Le ciminiere sullo sfondo /delle quali ne sopravvisse solo una) dovrebbe appartenere alla vecchia Filanda di Rozzano.

Provincia di Milano (inizio 1900). Conca e chiusa di Rozzano lungo il Naviglio Pavese. Le ciminiere sullo sfondo (delle quali ne sopravvisse, in tempi recenti, solo una) dovrebbero appartenere alla vecchia Filanda di Rozzano.

AVVISO AI SIGNORI DI MILANOSPARITA FACEBOOK

DA MILANO ALLA BARONA FACEBOOK

MILANO SPARITA SKYSCRAPERCITY

Nell’interesse di tutti, si comunica che in questo web sono postate fotografie private, non protette dai diritti d’autore ma nemmeno subordinate ad un consenso assenso di acquisizione per fini commerciali. La pubblicazione di tali immagini non include un CONSENSO ASSENSO alla loro pubblicazione perche’ le medesime, con indirizzo URL del sito presente, vengano utilizzate e postate nelle pagine Facebook per uso commerciale e di promozione di persone e cose. Si rammenta che l’utilizzo commerciale su Facebook sussiste anche quando la “home page” non è subordinata a proposte d’acquisto essendo Facebook una piattaforma quotata nei mercati finanziari per il solo numero di accessi e iscritti.

Qual’ora si dovesse notare l’acquisizione di tali immagini inedite e personali, ritoccate in forma digitale per rimuovere gli URL (indirizzi internet) di appartenenza e/o ridimensionate per celare le fonti sovraimpresse, mio malgrado, sarò costretto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica competente, specificando anche l’utilizzo deliberato, da parte di codesti personaggi, di immagini d’archivio giornalistico editoriale, vincolate dai diritti di riproduzione per uso commerciale.

Confidando nel buon senso (sino ad oggi mancato anche per la “mano” politica … l’idea iniziale di far confluire centinaia di migliaia di immagini inedite della Milano d’epoca venne in mente al Direttore Generale ATM in carico nell’anno 2006, corrente FI Moratti, che si sottende dietro certe iniziative Facebook, “mano” che darebbe per scontata qualsiasi immunità) ci si augura di non dover ricorrere a questi sistemi sicuramente odiosi ma generati dall’assenza di regole da parte di qualcuno, a partire da Facebook, ma non solo (le regole non deve rispettarle solo l’autore di questo web).

Forse i signori di tali colossi dell’ecommerce facebook credevano che questo web fosse stato concepito per fungere da serbatoio immagini delle loro attività professionali. No, si tratta di una loro male interpretazione.

____________

Milano 1920 circa (immagine priva di data di riferimento). Fotogafia colorata a mano ritraente il panorama di Milano, nella fattispecie del Ticinese. La foto è stata scattata dal campanile della Parrocchia di San Gottardo in Corso, al civico 6 di Corso San Gottardo.

Milano 1910/20 circa (immagine priva di data di riferimento). Fotogafia colorata a mano ritraente il panorama di Milano, nella fattispecie del Ticinese e della Basilica di Sant’Eustorgio (lungo Corso di Porta Ticinese) e San Lorenzo Maggiore. La foto è stata scattata dal campanile della Parrocchia di San Gottardo in Corso, al civico 6 di Corso San Gottardo.

In questo sito non si scriverebbero mai le cose che vediamo qui sotto:

Facebook ba

i motivi ?

Partiamo dal notare che l’occasione dell’evento “Arresto di Battisti” è stata utile per inserire una immagine postata a fine Novembre nell’articolo Storia della Barona di questo sito, a dimostrazione che le parole di giustizialismo sommario che leggiamo servono, oltre che a promuovere le attività correlate a tale pagina, a inserire materiale trovato da chi gestisce questo sito, senza fini di lucro, per incentivare notorietà (e “indotto”) degli autori e cercare di monopolizzare la “memoria storica” della Barona e Milano in una direzione preferenziale.

Si consiglia ai personaggi di tale pagina di dedicarsi alla carriera politica e/o giornalistica. Almeno uno di loro ha la stoffa per “sfondare” in tali comparti…

Preferisco autocensurarmi nel merito dei giudizi miei personali che preferisco, non esprimere, ma solo pensare verso l furbettini di tale pagina come di Milano Sparita Skyscrapercity e il resto del gruppo che incamerando centinaia di migliaia di immagini storiche rilasciate, in 13 anni, col ritmo di 15 al giorno, hanno permesso fatturazioni a Facebook come nessun’altro, in Italia, ha mai effettuato.

Quindi i miei giudizi su tali persone me li riservo a titolo autocensorio (dietro varie pagine fbook di Milano e Navigli abbiamo la politica SALA-SALVINI ripartita in vari modi…).

Veniamo ora al concreto.

Le “ricostruzioni processuali” dei crimini commessi da Cesare Battisti esclusero, come avvenne anche con le Brigate Rosse, infiltrazioni dei Servizi Segreti.

Diciamolo chiaro, anche se come semplice ipotesi, Battisti si infiltrava nei Collettivi Sociali, come quello della Barona, per seminare “zizzania” ovvero istigare movimenti politici non violenti, verso la violenza e verso il terrorismo onde delegittimare le loro attività e farli apparire come criminali. Questo avvenne anche con le BR… solo che per queste ultime gli scenari erano molto più complessi.

Battisti era molto malvisto nel Collettivo Sociale Barona e per saperlo è sufficiente documentarsi in rete. Nessuno condivideva i suoi intenti terroristici e probabilmente di questo Battisti nessuno ne voleva sapere e nulla aveva a che spartire…ma se lo trovarono tra le “palle”… pagandone di persona anche le conseguenze dei fatti del 19 Aprile 1979 , Via Santa Rita da Cascia angolo Via Modica

Non possiamo escludere che personaggi come Battisti, sia come mandante che come esecutore, siano stati collocati dai Servizi Segreti per infangare la reputazione di persone, indubbiamente attive politicamente e nella contestazione ma con intenzioni assolutamente estranee ai fatti che accaddero.

Anche i parenti delle vittime devono farsene una ragione che molti episodi delittuosi di quegli anni nacquero da esaltati manovrati dalle cosiddette “istituzioni deviate” e che molti morti lo furono, anche agenti di PS, per mano di settori “marci” dello Stato che loro servivano ignorando di diventarne, un giorno, le vittime sacrificali.

Quindi, nella parabola della vicenda Battisti, solo lui pagherà. I mandanti ovvero settori deviati o meno delle istituzioni, della magistratura, dei vertici delle forze dell’ordine, della politica (soprattutto democristiana di Andreotti e Cossiga) sono stati esclusi dalle “ricostruzioni processuali”. E’ indubbio che le “ricostruzioni processuali” fatte a metà per Segreti di Stato uccidano due volte queste persone…

Si conclude evidenziando che chi scrive la storia, anche locale, lo fa con la voce dei POTENTI, non di certo con le memorie collettive.

__________

Milano 1931. 1 Luglio, inaugurazione (di Regime) della nuova Stazione Centrale di Milano (Regie Ferrovie). In evidenza la presenza di un numero inferiore, rispetto all'attuale, di binari. Oggi, anzi, da molti e molti decenni, non esistono più piattaforme pedonali cosi' ampie come quella ritratta nella foto di quasi 90 anni or sono. L'inaugurazione avvenne in assenza di Benito Mussolini. Mussoloni, come noto, non amava particolarmente Milano... ma il fatto (della sua assenza) era anche la conseguenza della defezione dell'allora Cardinale di Milano Alfredo Ildefonso Schuster che dissentiva dal Regime e dai suoi metodi per alcune forme di persecuzione politica contro i militanti dell'Azione Cattolica. Tuttavia la cerimonia di inaugurazione venne comunque presediuta da un referente della Diocesi di Milano nella figura del mons. Giacinto Tredici, vicario generale dell'arcidiocesi. Il rappresentante del "Regime" presente dal Ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano[16] e da

Milano 1931. 1 Luglio, inaugurazione (di Regime) della nuova Stazione Centrale di Milano (Regie Ferrovie). In evidenza la presenza di un numero inferiore, rispetto all’attuale, di binari nella galleria “terminal” della Stazione. Oggi… anzi… da molti e molti decenni, non esistono più piattaforme pedonali cosi’ ampie come quella ritratta nella foto di quasi 90 anni or sono. L’inaugurazione del primo Luglio ’31 avvenne in assenza di Benito Mussolini. Mussolini, come noto, non amava particolarmente Milano… ma il fatto (della sua assenza) era anche la conseguenza della defezione dell’allora Cardinale di Milano Alfredo Ildefonso Schuster che dissentiva dal Regime e dai suoi metodi per alcune forme di persecuzione politica contro i militanti dell’Azione Cattolica. Mussolini desiderava partecipare alla Cerimonia inaugurale (lo stile ampolloso dell’architettura della Stazione riflette le retoriche “estetiche” del periodo fascista, il cui regime volle e desiderava una infrastruttura ferroviaria di quel tipo). La defezione del Cardinale della Diocesi di Milano costrinse Mussolini a deferire, a sua volta, dalla presenza nella cerimonia. Tuttavia la cerimonia di inaugurazione venne comunque presediuta da un referente della Diocesi di Milano nella figura del mons. Giacinto Tredici, vicario generale dell’arcidiocesi meneghina il quale presediette l’inaugurazione insieme al referente ministeriale di “Regime” rappresentato dal Ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano. Fonte storica wikipedia.

Milano 1915, Porta Magenta (già Vercellina), Via XX Settembre, (fonte fotografica delcampe)

Milano 1916, Porta Magenta (già Vercellina), Via XX Settembre. (fonte fotografica delcampe)

Milano 1918, Ortica. Cartolina postalizzata dello Stabilimento Arcari.

Milano 1918, Ortica. Cartolina postalizzata dello Stabilimento Arcari (successivamente Richard Ginori).

Milano 1925. Lambrate, già quartiere periferico di Milano, non più comune autonomo dal 1923. Via Vitttorio Emanuale (oggi Via Conte Rosso) e Scuole Comunali. Fonte fotografica impressa nell'immagine.

Milano 1925. Lambrate, già quartiere periferico di Milano, non più comune autonomo dal 1923. Via Vitttorio Emanuale (oggi Via Conte Rosso) e Scuole Comunali. Fonte fotografica impressa nell’immagine.

Milano 1915. Comune autonomo di Lambrate nel 1915 ripreso dal campanile della Parrocchia San Martino. Sino al 1923 Lambrate era Comune autonomo e successivamente venne accorpato alla Città di Milano. L'immagine è orientata verso nord (si intravedono le Prealpi) e il rettilineo sottostante dovrebbe essere, forse, l'attuale Via Conte Rosso. Fonte fotografica sovraimpressa a bordo immagine.

Milano 1915. Comune autonomo di Lambrate (nel 1915) ripreso dal campanile della Parrocchia San Martino. Sino al 1923 Lambrate era Comune autonomo e successivamente venne accorpato alla Città di Milano. L’immagine è orientata verso nord (si intravedono le Prealpi) e il rettilineo sottostante dovrebbe essere, forse, l’attuale ed irriconoscibile Via Conte Rosso (ex Via Vittorio Emanuele). Sul lato sinistro della Via si scorgono, in rientranza, le Scuole Comunali della ex Via Vittorio Emanuele, dal 1923 scuole Comunali di Milano. Fonte fotografica sovraimpressa a bordo immagine.

Milano 1960, ex Portello-Fiera, Viali Scarampo e De Gasperi con il sottopasso di Viale Renato Serra, verso il Cavalcavia del Ghisallo.

Milano 1960 circa, Portello-ex Fiera, ex stabilimenti Alfa Romeo (ovviamente nela foto gli stabilimenti erano operativi, oggi non esistono più, dopo la cessione al gruppo FIAT nel 1986), Viali Lodovico Scarampo e Alcide De Gasperi con il sottopasso di Viale Renato Serra, verso il Cavalcavia del Ghisallo. In evidenza il lato Nord-Ovest esteso di parte degli stabilimenti (officine di collaudo) del Portello inizialmente sorti all’inizio del XX Secolo in Via Gattamelata.

https://it.wikipedia.org/wiki/Stabilimento_Alfa_Romeo_del_Portello

Milano anni '30. Baggio, Via Ceriani.

Milano anni ’30. Baggio, Via Ceriani.

Milano Crescenzago. Fiume Lambro nell'omonimo Parco Lambro (prima che si trasformasse in un corso d'acqua colatore di industrie chimiche, concerie, scarichi industriali e domestici). Fonte fotografica delcampe.

Milano Crescenzago-Cimiano-Feltre. Fiume Lambro nell’omonimo Parco Lambro (prima che si trasformasse in un corso d’acqua colatore di industrie chimiche, concerie, scarichi industriali e domestici). Fonte fotografica delcampe.

Milano 1933 circa (o posteriore). Panorama dalla Torre Littoria (Torre Branca), Fonte fotografica delcampe.

Milano 1933 circa (o posteriore). Panorama dalla Torre Littoria (Torre Branca), Fonte fotografica delcampe.

“Perle da Milano…”

Ieri mattina, 5 Gennaio 2019, decine di volontari hanno parzialmente bonificato il cortile del civico ALER di Via Lorenteggio 181 ridotto ad una specie di Terra dei Fuochi e discarica abusiva con tanto di pantegane morte (forse decedute per l’eccessiva sporcizia ?) e centinaia di kg di ogni genere di rifiuto abbandonato. Siamo a meno di 1000 metri dalla ex residenza milanese di Silvio Berlusconi (Lorenteggio-Bande Nere in V.le San Gimignano 12, negli anni ’70, successivamente della madre e sorella del medesimo…. di attuale prorietà dello stesso anche in data odierna…). Siamo anche a poche centinaia di metri dalla ex residenza (attuale dei suoi genitori) del Segretario Lega Nord e Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Lo sfascio in cu versano gli immobili ALER è principalmente imputabile ai Governi Berlusconi-Maroni di Regione Lombardia di Formigoni, Maroni e Fontana. Idem per le giunte civiche di Albertini-Moratti-Pisapia-Sala… Milano ha luoghi che a livello di degrado, crimine ed incuria, supera le borgate di Roma… ma non se ne parla poiche’ il Negus della Repubblica delle banane (Silvio B.) controlla l’informazione, anche tutt’oggi, sia editoriale (giornali) che televisiva come anche internet (vedesi anche pagine facebook e non solo dedicate alla storia di Milano e quartieri). La RAI ha quasi del tutto rinunciato, da decenni, a fare informazione e cronaca anti berlusconista-leghista…(Milano, dal 1992, è come Berlusconi la volle…) tranne rare eccezioni…. Sono le conseguenze degli inciuci PD-FI-Lega (malgrado fingano di litigare).

Milano Isola Garibaldi. Immagine antecedente al 2008, ex Brown Boveri tra Via Pepe e Via Confalonieri e le due torri Trenitalia FS prima del loro "restyling" e accorciamento in termini di altezza. In quest'area oggi sorgono due ecomostri. Il "rasoio" del fu Salvatore Ligresti e il "Bosco verticale" di Boeri e Fondi Sovrani del Qatar.

Milano Isola Garibaldi. Immagine antecedente al 2007, ex Brown Boveri tra Via Pepe e Via Confalonieri e le due torri Trenitalia FS prima del loro “restyling” e accorciamento in termini di altezza (conseguenza delle “fisime” di Berluscoi & Co… gli ecomostri del Bosco Verticale dovevano “svettare” sulle torri costruite negli anni ’80, prima che egli diventasse il “Negus” della “Repubblica delle banane”, ergo restaurazione dei Ventennio all’interno della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana, degradata a Regime Assolutista mafiocratico). In quest’area oggi sorgono due ecomostri frutto di speculazioni edilizie. Il “rasoio” del fu Salvatore Ligresti (immobile che fu sottoposto a sesquestro preventivo) e il sopra citato “Bosco verticale” (un copia e incolla delle Torri del Gratosolio di Via Saponaro e del Palazzo Montecatini di Giò Ponti… che si sarà rivoltato nella tomba…il progetto era di di Boeri e Fondi Sovrani del Qatar). In realtà gli ecomostri non si limitano all’inventario sopra citato ma annoverano anche la Torre Solaria… nel mondo, da oltre 45 anni, non si costruiscono più codomini torre e le altezze sono riservate solo ai centri direzionali… che sia un retaggio provinciale e da “stra paese” degli urbanisti italiani e dell’autore di questi scempi (Berlusconi) ?

Appena più sotto una nuova immagine inedita, apparsa su Milano Sparita Skyscrapercity per la prima volta il 2 Gennaio, pubblicata su Milano Sparita e da ricordare Facebook il 3 Gennaio.

Mark Zuckerberg ringrazia Milano Sparita e Storia trasporti pubblici ATM di Skyscrapercity e con esso Facebook Italia che in Italia fattura piu’ della Ferrero, Barilla, TIM-VODAFONE-Ferrari, ENI AGIP SNAM ENEL RAI MEDIASET, etc… MA NON PAGA LA TASSE PERCHE’ MARONI-SALVINI E RENZI NON VOGLIONO… (da recenti indagini giudiziarie e articoli del Sole 24 e il Fatto Quotiiano emerge che… l’ex revisore contabile Tesoreria Lega Stefano Aldovisi aveva presentato un esposto in cui precisiva che a fine 2012 – quando Bossi non era più segretario – sui conti della Lega c’era disponibilità per 40 milioni di euro e indicava operazioni all’estero effettuate quando Roberto Maroni e Matteo Salvini erano segretari Lega (tra il 2013 sino ad oggi) … dove sono finiti i fondi elettorali pubblici derivati dai finanziamenti pubblici … ? La Lega Nord li ha trasferiti in Lussemburgo… https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-09-03/bossi-the-family-e-soldi-lussemburgo-l-inchiesta-49-milioni-che-preoccupa-lega-salvini-190707.shtml?uuid=AEbns2iF&refresh_ce=1

A fine articolo “Sole 24 ore” il IV° filone d’indagine a carico della tesoreria gestita dalla Lega di Salvini e Maroni… C’è da chiedersi quali relazioni esistano tra Lega Nord-Forza Italia-PD e anche 5 Stelle tra i social network …e c’è da chiedersi come mai Twitter e Facebook non si fanno pagare gli spazi elettorali offerti gratis ai partiti italiani …? (finchè sono i Repubblicani o Democratici USA si puo’ comprendere… c’è la CIA di mezzo… ma in Italia i social net offrono tutto gratis ai nostri partiti politici ?… vuoi che forse le vittorie delle destre estreme sia proprio dovuta ai social americani ?)

49276821_2138099426237067_171487955251101696_n___________

Milano 1976, Isola Garibaldi, presumibilmente Via Gaetano de Castilia intersezione Via Pietro Borsieri. La foto ritrae un gruppo di "murales", una generazione precedente degli attuali "writers-graffittari"... con la differenza che i primi dipingevano muri periferici e desolati con raffigurazioni politiche e di protesta, i secondi sono ormai quasi del tutto ridotti a puro vandalismo che si autolegittima su Facebook tramite i "like" delle immagini che ritraggono le loro "imprese" audaci condotte nei tunnel delle metropolitane, appesi ai cavalcavia, all'interno dei depositi ferroviari, etc... Immagini come questa sono snobbate dai social network dedicati a Milano e quartieri... tuttavia tra qualche anno diverranno commercio social in quanto ritraggono l'Isola Garibaldi cosi' come appariva sino al 2010 circa. Dopo tale data avvenne quello che accadde al Bottonuto negli anni '30 del 1900. Milano, la storia del "novecento" e degli anni '2000 si distingue per essere stata teatro di sventramenti "secolari" durante i due principali Regimi Totalitari avvenuti dall'Unità d'Italia sino ad oggi. Il Ventennio Fascista vide una mutazione urbanistica epocale del Centro Storico di Milano con lo sfratto di massa dei ceti sociali piu' poveri nelle periferie. Il secondo Regime Totalitario (non ancora terminato) fu e sarebbe il Berlusconismo neo fascista (tutt'oggi imperante con la Lega Nord meridionalista di Matteo Salvini). In entrambi i Regimi Totalitari di natura fascista, autoritaria e finanziaria-immobiliare, i quartieri piu' storici di Milano vennero rasi al suolo per essere sostituiti con simboli architettonici delle dittature imperanti. Sembrano interpretazioni eccessive ma non lo sono affatto. L'Italia, con Berlusconi, sin dal 1993, invento' le nuove destre neo fasciste-liberiste che vennero poi imitate dall'Ungheria, dalla Polomia, forse dallo stesso Putin e persino dagli USA con Trump. Gli italiani non si rendono conto di vivere sotto una dittatura di matrice fascista (da oltre 26 anni) perche' sono troppo ignoranti e poco o nulla abituati e acculturati alla democrazia ed ai diritti civili e politici. Non ci si deve stupire che le attuali pagine Facebook e Skyscrapercity dedicate alla storia fotografica di Milano e quartieri, siano "fogli di propaganda" dell'attuale Regime Totalitario nel quale l'Italia verserebbe... un Regime che non ebbe termine con il subentro dei Goverti Monti. Letta e Renzi-Gentiloni... la stessa amministrazione di Milano vide in Pisapia e Sala una continuità alla devastazione sociale, storica, economica e urbanistica di Milano... idem per i Governi regionali di Maroni e Fontana... prosecuzione delle infiltrazioni criminali nelle istituzioni Lombarde e regimi corruttivi estremi in continuità con i malaffari di Roberto Formigoni. La fonte fotografica viene omessa in modo tale che i "furbetti del quartierino" di Facebook e Skyscraper se la cercheranno da soli...

Milano 1976, Isola Garibaldi, presumibilmente Via Gaetano de Castilia all’intersezione con Via Pietro Borsieri e Cavalcavia Bussa. La attuale localizzazione nell’ex Isola Garibaldi è impresa quasi impossibile essendo stata quasi del tutto demolita, sventrata e ricementificata ed i margini di errore possono essere notevoli. La foto ritrae un gruppo di “murales”, una generazione precedente degli attuali “writers-graffittari”… con la differenza che i primi dipingevano muri periferici e desolati con raffigurazioni politiche e di protesta, i secondi sono ormai quasi del tutto ridotti a puro vandalismo che si autolegittima su Facebook/Instagram/Whatsapp etc.. tramite i “like” delle immagini che ritraggono le loro “imprese” audaci condotte nei tunnel delle metropolitane, appesi ai cavalcavia, all’interno dei depositi ferroviari, etc… Immagini come questa sono snobbate dai social network dedicati a Milano e quartieri… tuttavia tra qualche anno diverranno commercio social in quanto ritraggono l’Isola Garibaldi cosi’ come appariva sino al 2007 circa. Dopo tale data avvenne quello che accadde al Bottonuto negli anni ’30 del 1900. Milano, la sua storia del “novecento” e degli anni ‘2000 si distingue per essere stata teatro di sventramenti “secolari” durante i due principali Regimi Totalitari avvenuti dall’Unità d’Italia sino ad oggi. Il Ventennio Fascista vide una mutazione urbanistica epocale del Centro Storico di Milano con lo sfratto di massa dei ceti sociali piu’ poveri nelle periferie. Il secondo Regime Totalitario (non ancora terminato) fu e sarebbe il Berlusconismo neo fascista (tutt’oggi imperante con la Lega Nord meridionalista di Matteo Salvini). In entrambi i Regimi Totalitari di natura fascista, autoritaria, filo mafiosa, e finanziaria-immobiliare, i quartieri piu’ storici di Milano vennero rasi al suolo per essere sostituiti con simboli architettonici delle dittature imperanti. Sembrano interpretazioni eccessive ma non lo sono affatto. L’Italia, con Berlusconi, sin dal 1993, invento’ le nuove destre neo fasciste-liberiste che vennero poi imitate dall’Ungheria, dalla Polomia, forse dallo stesso Putin, come nell’attuale Brasile, e persino dagli USA con Trump. Gli italiani non si rendono conto di vivere sotto una dittatura di matrice fascista (da oltre 26 anni) perche’ sono troppo ignoranti e poco o nulla abituati e acculturati alla democrazia ed ai diritti civili e politici. Non ci si deve stupire che anche le attuali pagine Facebook e Skyscrapercity dedicate alla storia fotografica di Milano e quartieri, siano (involontariamente o meno) “fogli di propaganda” dell’attuale Regime Totalitario nel quale l’Italia verserebbe… un Regime che non ebbe termine con il subentro dei Goverti Monti. Letta e Renzi-Gentiloni… la stessa amministrazione di Milano vide in Pisapia e Sala una continuità alla devastazione sociale, storica, economica e urbanistica di Milano (condotta dagli ex sindaci Formentini, Albertini e Moratti)… idem per i Governi regionali di Maroni e Fontana… prosecuzione delle infiltrazioni criminali nelle istituzioni Lombarde e regimi corruttivi estremi in continuità con i malaffari di Roberto Formigoni. La fonte fotografica viene omessa in modo tale che i “furbetti del quartierino” di Facebook e Skyscraper se la cerchino da soli…

Milano 1960 circa. Cimiano, Via Celentano-Via Don Orione,, Parrocchia San Giuseppe dei Morenti. Fonte fotografica delcampe.

Milano 1960 circa. Cimiano, Via Celentano-Via Don Orione, Parrocchia San Giuseppe dei Morenti. (Fonte fotografica delcampe).

_________

Zuckerber e Facebook Italia (esiste come azienda ma non pagano le tasse in territorio italiano… l’attuale Governo promette che da questo anno le cose dovrebbero un poco cambiare… ma si dubita… viste le posizioni liberiste della Lega Nord di Salvini pro social net per l’evidente abuso a fini elettorali e di consenso…) devono ringraziale il durissimo lavoro di acquisizione e distribuzione fotogafica degli utenti (non molti per la verità, si contano sulle dita di una mano) di Milano Sparita Skyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity..

Zuckerberg, senza di loro, (IN ITALIA) avrebbe fatturato anche il 40, forse 50% in meno (i profitti sono anche prodotti da milioni di pecoroni che ogni giorno visitano, commentano e apprezzano pagine Facebook che sfruttano le distribuzioni fotografiche (al 80% inedite in rete>) rilasciate gradualmente per promuovere prodotti editoriali e incrementare i like di preferenza delle pagine … dai due forum SSC parliamo anche di picchi di quasi 400 immagini inedite ogni mese (omissis onde prevenire querele). Sistematicamente tutte le foto (inedite all’80 %) postate dal forum SSC poi ce le troviamo, a distanza di settimane o anche poche ore in tali pagine… peccato che i gran ricercatori di MS SSC e STPM SSC, malgrado citino delle fonti (tipo Pinterest)… cercando tali immagini in tali web… non si trovi nulla (quindi la fonte è quasi sempre inedita e poche volte pescata da siti preesistenti e non commerciali).

Bè, visto che in Skyscrapercity ci si prodiga tanto (e gratis…in apparenza… con ritmi di lavoro massacranti, giorno e notte per 365 giorni l’anno, da quasi 13 anni…queste persone sono oberate anche dalle postazioni di lavoro…) per una multinazionale accusata da mezzo mondo di compiere azioni a danno degli utenti… tali immagini appariranno, a titolo di protesta, anche qui (senza citarne le fonti Facebook, comunque identificabili).

Inutile rammentare quanto venga meno il pluralismo e libertà di circolazione di immagini e di libero accesso a informazioni storiche… Gli autori danneggiati sono i “pesci piccoli” come questo sito (malgrado lor signori si sentano pesantemente denigrati da commenti come questo.. lor signori confondono il diritto di critica con la presunta diffamazione ma sappiamo come funziona Milano, gli impastoiati con la politica locale e le istituzioni… anche giudiziarie…nel Tribunale di Milano le sentenze sono sovente frutto di corruzione).

La pantomima dei “mi piace” (i multiaccount proliferano in Fbook) serve anche a Facebook, serve anche come promozione personale per soggetti vicini alle amministrazioni comunali milanesi…che sfruttano le convenzioni di tale piattaforma per diventare popolari e stimati in città, provincia e Lombardia e anche molto oltre… (sono crediti spendibili anche per future professioni politiche, anche fossero a solo livello di Municipio di macroquartiere… facebook è nato per questo. per promuovere gratis se stessi, diventare visibili a miloni di utenti e sfruttarne un potenziale uso, non solo commerciale ma anche politico e elettorale.. qualora lo si volesse fare… e ovviamente viene sfruttato per tali fini sino a che qualche politico illuminato NON INTERDISCA L’ABUSO DI FACEBOOK PER SCOPI PRIVATISTICI…SALVO L’ESSERE TASSATI ANCHE A LIVELLO DI SINGOLA HOMPAGE…).

Ovviamente la colpa piu’ che attribuirla a questi “rampanti” andrebbe diretta verso le piattaforme Social che permettono questo e si comportano come l’ipermercato nel paesino con 2000 abitanti e 3 negozi preesistenti… col nuovo “Iper”, si perdono posti di lavoro, si elimina la concorrenza, si creano monopoli…un massacro dei piu’ piccoli…(c’è anche da notare di quanto siano NOIOSE le pagine Fbook dedicate a Milano… il che farebbe dubitare di tanto apparente successo…davanti a tanta noia e povertà storica e culturale…). Concedeteci l’opinione disinteressata che Facebook e personaggi (diventati storici dal nulla…) convenzionati hanno impoverito e commercializzato la Storia di Milano… (opinione soggettiva, personale, si intende, caldamente spero di sbagliarmi …ma…).

Queste esperienze ci fanno capire che la storia (anche locale) non la fa il “popolo” ma le corporazioni, segreterie politiche, multinazionali, lobby e le sovrastanti massonerie … quanto meno per Facebook… la stessa FBI ammise che fondatori e imprenditori di Fbook sono correlati a tali ambienti… chissà come se la passano i nostri “autori” italiani ? (se qualcuno tenta di pubblicare basi documentali fotografiche di Milano e quartieri “in proprio” …sono grane… Questo è l’unico web gestito liberamente e in modo indipendente…Si lascia giudicare da quale parte stia il torto e da quale la ragione).

Le immagini appariranno senza didascalia (in realtà facebook Milano e quartieri…propone, giornalmente, molte ma molte piu’ immagini di quelle occasionalmente qui contestate…decine di immagini giornaliere inedite proveninenti da Skysrapercity… all’80% tutte inedite nel web).

LE IMMAGINI SOTTOSTANTI SONO INEDITE E APPARSE PER LA PRIMA VOLTA, IERI 3/01/19 IN ALCUNE PAGINE FACEBOOK… DOPO LA LORO DISTRIBUZIONE NEI DUE FORUM SKYSCRAPERCITY.

RISPETTIVAMENTE QUARTIERI CERTOSA/VILLAPIZZONE E BARONA/SAN CRISTOFORO…TALI IMMAGINI NON ERANO INDICIZZATE IN GOOGLE …PERCHE’ NON ESISTEVANO IN RETE SINO A POCHE ORE FA (IN MESI DI RICERCHE NON ERANO REPERIBILI…PERCHE’ NON SONO MAI STATE PUBBLICATE IN RETE E VIEN DA DOMANDARSI DA QUALE ” APPARIZIONE MARIANA” SIANO COMPARSE…)

49292643_2138403839539959_1361434483131154432_n

Per l’immagine sovrastante è molto interessante notare che venne postata su MS Skyscrapercity il primo Gennaio 2019 indicando che venne casualmente trovata su piccklick.it

Verificando si scopre che…

https://picclick.it/MILANO-Via-Varesina-e-scuole-Cappellini-264071394982.html

l’immagine dichiarata (da lor signori) salvata su disco fisso il 1/1/19 (da picclick.it) venne invece inserita, su tale portale, il 2 Gennaio 2019, ovvero DOPO che apparse su Milano Sparit SSCity e non prima…

Il 3 Gennaio, sempre tale immagine, venne pubblicata da Milano Sparita e da ricordare Facebook…

Davanti a questi FATTI CONCRETI non credo che ci possano essere querele che reggano … i “giochi cinesi” di questi personaggi che, in una misura, o nell’altra, possiedono migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di immagini… che dopo essere divenute Vetrine commerciali inedite nelle pagine Fbook vengono poi vendute on-line…

Da dove provengono queste cartoline sessantennali originali ?

49345164_1644248465677392_3441504049575231488_nL’immagine sovrastante invece proviene da Storia dei trasporti pubblici SSC

https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1553988&page=506

… Come Volevasi dimostrare…

… i “signori” della “storia di Milano e Navigli” non si vengano a lamentare che quel poco di privato o frutto di faticose ricerche… venga, in questo sito, marchiato “milanobarona.myblog.it e milanobarona.freeoda.com”.. visto che hanno, spesso e volentieri, attinto persino dalle didascalie di questo web… per valorizzare meglio le loro pagin fbook.

_______________

MMXIX

Provincia di Milano 1965 cica. Corsico, Via Sebastiano Caboto (Nuova Vigevanese), quartiere S.A.F.F.A. (fonte fotografica delcampe).

Provincia di Milano 1965 circa. Corsico, Via Sebastiano Caboto (Nuova Vigevanese), quartiere S.A.F.F.A. (fonte fotografica delcampe).

Milano 1069 circa. Capolinea di Piazzale Lotto del Filobus Circonvallazione esterna -(linea 90/91) Viberti-FIAT-2472-Monotral-CV-33-CGE nella sua livrea originale in verde bicolore ministeriale. (Fonte fotografica ex diritti riservati di riproduzione Istituto Geografico De Agostini)

Milano 1969 circa. Capolinea di Piazzale Lotto Circonvallazione filoviaria esterna -(linea 90/91). Il filobus a due “casse” è un Viberti-FIAT-2472-Monotral-CV-33-CGE nella sua livrea originale in verde bicolore ministeriale. Una “pecca” di queste storiche vetture, messe in circolazione verso il 1958, era l’assenza di gruppi di continuità elettrica che permettessero un minimo di autonomia della manovrabilità del veicolo in caso di interruzioni dell’erogazione elettrica di linea. Questa “carenza” (dovuta ai limiti tecnologici dell’epoca) poteva arrestare la conduzione del mezzo quando, per motivi di traffico, il medesimo si fermava nei punti dove i pattini delle aste attraversavano delle giunzioni di contatto elettrico prive di tensione (il fermarsi in corrispondenza di tali giunzioni interdiva la captazione elettrica del veicolo). I passeggeri piu’ giovani dovevano scendere e spingere (in gruppo) il filobus per alcuni passi (qualche centimetro era sufficiente) sino al superamento del punto di linea aerea privo di captazione. (Fonte fotografica ex diritti riservati di riproduzione Istituto Geografico De Agostini)

Milano anni ’80 ?

Paninari proposti da Milano Sparita e da ricordare di Facebook-Zuckerberg ?

NO GRAZIE !

Cimiteri virtuali di Milano Sparita Facebook e Skyscrapecity (pagine noiose, stereotipate, conformiste, sempre uguali a se stesse) ?

NO GRAZIE !

Negli anni ’80, tra Milano e Londra si producevano brani musicali di caratura internazionale… una realtà artistica e culturale completamente scomparsa nella Milano degli ultimi 30 anni… Monica Stucchi…in arte Valerie Dore… 1988…

Milano 1970 circa. Greco. Ponte pedonale di attraversamento Naviglio della Martesana lungo la Via Emilio de Marchi. Fonte fotografica delcampe.

Milano 1970 circa. Quertiere Greco. Ponte pedonale di attraversamento Naviglio della Martesana lungo la Via Emilio de Marchi. La datazione della foto-cartolina si basa sul particolare delle antenne televisive installate sui tetti dei fabbricati. Sono presenti solo i dipoli VHF (Programma Nazionale) e UHF (Secondo Programma) della RAI. Non sono identificabili dipoli VHF della TSI, Televisione Svizzera Italiana, Koper Capdodistria (VHF), Tele MonteCarlo (UHF) e dipoli a “banda larga UHF” per la ricezione di televisioni commerciali, impianti d’antenna apparsi a partire dal 1978 circa. Datazione non ulteriore al 1971/72 circa. Fonte fotografica Delcampe.

Provincia di Milano, Busto Arsizio, dal 1975 al 1977. Test card (monoscopio) emittente televisiva TAM Telealtomilanese, nata da un'idea di Enzo Tortora e da Renzo Villa e Giuseppe Mancini nel 1975. L'emittente televisiva fu la progenitrice di Antenna 3 Lombardia, fondata e inaugurata il primo Novembre 1977. Per approfondimenti storici di questa emittente televisiva si consulti wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Telealtomilanese L'emittente venne sequestrata e oscurata pochi mesi dopo la sua nascita dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. La sua riapertura, dopo assoluzione giudiziaria, avvenne quando ormai l'esercizio patrimoniale e finanziario dell'emittente era prossimo al fallimento. Venne rilevata dalla Rizzoli Editore nel 1977 ee gli studi di produzione vennero trasferiti a Cologno Monzese dove oggi sorge la produzione Mediaset. TAM fu una delle prime emittenti televisive, in Italia, a trasmettere regolarmente trasmissioni con segnale a Colori tecnologia PAL Color. All'epoca solo la TSI, Televisione della Svizzera Italiana, irradiava trasmissioni a Colori. La RAI inizio' le prime trasmissioni parziali solo dal primo Gennaio 1977. Il monoscopio TAM era molto simile alla test card della TSI. Inutile nasconderlo... la cospirazione di cui fu vittima Enzo Tortora ebbe, si teme, come ispiratori dirigenti RAI e la proprieta' di Fininvest.... Antenna 3 Lombardia faceva troppa concorrenza a Fininvest e alla stessa RAI, già in procinto di raggiungere, verso i primi anni '80, inciuci politici d Duopolio. Enzo Tortora si spense il 18 Maggio 1988 in consegenza di una patologia tumorale conseguente a stati d'animo di disperazione in cui egli si trovo' durante la detenzione carceraria frutto di calunnie di falsi pentiti della Camorra.

Provincia di Varese, Busto Arsizio, dal 1975 al 1977 (dal 1977 in provincia di Milano, Cologno Monzese). Test card (monoscopio) dell’emittente televisiva TAM Telealtomilanese, nata da un’idea di Enzo Tortora e da Renzo Villa e Giuseppe Mancini nel 1975. L’emittente televisiva fu la progenitrice di Antenna 3 Lombardia, fondata e inaugurata il primo Novembre 1977. Per approfondimenti storici di questa emittente televisiva si consulti wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Telealtomilanese L’emittente venne sequestrata e oscurata (pochi mesi dopo la sua nascita) dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. La sua riapertura, dopo assoluzione giudiziaria, avvenne quando ormai l’esercizio patrimoniale e finanziario dell’emittente era prossimo al fallimento. Venne rilevata dalla Rizzoli Editore nel 1977 ee gli studi di produzione vennero trasferiti a Cologno Monzese dove oggi sorge la produzione Mediaset. Gli stabilimenti televisivi TAM di Cologno Monzese sorsero, a loro volta, nel lotto che ospitava gli stabilimenti cinematografici ICET che dalla meta’ degli anni ’60 si trasferirono da quartiere Barona di Milano, Via Pestalozzi, in quel di Cologno Monzese. TAM fu una delle prime emittenti televisive, in Italia, a trasmettere regolarmente trasmissioni con segnale a Colori tecnologia PAL Color. All’epoca solo la TSI, Televisione della Svizzera Italiana, irradiava trasmissioni a Colori. La RAI inizio’ le prime trasmissioni parziali solo dal primo Gennaio 1977. Il monoscopio TAM era molto simile alla test card della TSI. Inutile nasconderlo… la cospirazione di cui fu vittima Enzo Tortora ebbe, si teme, ispiratori appartenenti ai dirigenti RAI ed alla proprieta’ di Fininvest e Berlusconi. Antenna 3 Lombardia faceva troppa concorrenza a Fininvest e alla stessa RAI, già in procinto di raggiungere, verso i primi anni ’80, inciuci politici di Duopolio. Enzo Tortora si spense il 18 Maggio 1988 in consegenza di una patologia tumorale conseguente a stati d’animo di disperazione in cui egli si trovo’ durante la detenzione carceraria frutto di calunnie (create ad arte) di falsi pentiti della Camorra. (Fonte fotografica: sceltatv.forumfree)

_________

Milano 1950 circa. Rogoredo-Chiaravalle, Abbazia di Chiaravalle fotografata da un treno in transito lungo la tratta FS Milano-Pavia-Genova Brignole.

Milano 1950 circa. Rogoredo-Chiaravalle, Abbazia di Chiaravalle fotografata sopra i binari della tratta FS Milano-Pavia-Genova Brignole.

Milano 1960 circa. Arco della Pace come ambientazione di una vecchia fotografia promozionale aziendale, sita in zona Buonarroti. L'azienda esiste ancora in quel di Bollate. L'immagine non rappresenta pubblicità.

Milano 1960 circa. Arco della Pace come ambientazione di una vecchia fotografia promozionale aziendale, sita in zona Buonarroti. L’azienda manifatturiera/meccanica esiste ancora in quel di Bollate. L’immagine non rappresenta pubblicità.

Milano 1926 Porta Vittoria. Piazza Risorgimento e consacrazione del Monumento Nazionale a S. Francesco d'Assisi. La cerimonia di benedizione della statua è presediuta da Cardinale Tosi.

Milano 1926 Porta Vittoria. Piazza Risorgimento e consacrazione del Monumento Nazionale a S. Francesco d’Assisi. La cerimonia di benedizione della statua è presediuta dal Cardinale Tosi.

Milano 1937. Viale Cà Granda in fase di ultimazione e con esso la linea tramviaria che farà capolinea davanti al "nuovo" Ospedale Maggiore (di Niguarda).

Milano 1937 circa (seconda metà anni ’30). Viale Cà Granda in fase di ultimazione e con esso la linea tramviaria che farà capolinea davanti al “nuovo” Ospedale Maggiore (di Niguarda).Malgrado l’ultimazione del Viale verso la fine degli anni ’30, il completamento della costruenda ex linea tramviaria 4 subì ritardi in conseguenza dell’ingresso nel periodo bellico, a partire dal 1939, e vide una effettiva messa in esercizio al termine del conflitto.

Milano 1940 circa. Area di servizio benzine ESSO di Piazzale Loreto. L'immagine ritrae lo storico distributore ESSO dove, a poca distanza dal medesimo, avvenne, il 10 Agosto 1944, l'eccidio Nazifascista di Piazzale Loreto e dove, proprio nell'area di servizio ritratta nell'immagine, il 29 Aprile 1945 vennero appesi i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci, Nicola Bombacci, Alessandro Pavolini e Achille Starace. La foto del distributore ESSO è anteriore ai tragici fatti di guerra avvenuti tra il 1944 e 45. In evidenza una curiosa somiglianza del volto del benzinaio al cartonista Walt Disney...

Milano 1940 circa. Area di servizio benzine ESSO di Piazzale Loreto. L’immagine ritrae lo storico distributore ESSO dove, a poca distanza dal medesimo, avvenne, il 10 Agosto 1944, l’eccidio Nazifascista di Piazzale Loreto e dove, proprio nell’area di servizio ritratta nell’immagine, il 29 Aprile 1945, vennero appesi i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci, Nicola Bombacci, Alessandro Pavolini e Achille Starace.
La foto del distributore ESSO è anteriore ai tragici fatti di guerra avvenuti tra il 1944 e 45.
In evidenza una curiosa somiglianza del volto del benzinaio al cartonista Walt Disney… Rimaniamo nell’attesa di successive elucubrazioni mentali inutili, relative a questa immagine, come di simili, dei collaboratori di Zuckerberg di Milano Sparita Skyscrapercity, che disporranno, sicuramente, degli archivi originali e delle didascalie storiche originali …negate a noi “comuni mortali” , da dove questa immagine venne acquisita e successivamente postata in web secondari e indicizzati nei motori di ricerca.

Piazzale Loreto angolo Andrea Doria, 1950 circa, Cippo commemorativo martiri Strage di Piazzale Loreto 10 Agosto 1944. Fonte fotografica Wikipedia Italia.

Piazzale Loreto angolo Andrea Doria, 1950 circa, Cippo commemorativo martiri Strage di Piazzale Loreto 10 Agosto 1944. Fonte fotografica Wikipedia Italia.

La stessa area di servizio ESSO, in stato di abbandono, qualche anno dopo i fatti del 29 Aprile 1945.

La stessa area di servizio ESSO, in stato di abbandono, qualche tempo dopo i fatti del 29 Aprile 1945. In evidenza la rimozione dell’insegna ESSO dal lampione pubblicitario del lato C.so Buenos Aires.

“Strano ma vero” & “Lo sapevate che…?”

Senza voler guastare l’atmosfera natalizia (ammesso che vi siano ancora persone che amino le festività natalizie) questo “trafiletto” si apre con due titoli molto noti ai lettori ed ex lettori della Settimana Enigmistica…

A rischio di apparire monomaniaci, suscita curiosità e anche divertimento (un po’ macabro considerando la “pasta” dei dipendenti comunali coinvolti) il constatare di quanto rappresenti, per i medesimi, (questo web) una ossessione se non un vero e proprio incubo per i dipendenti comunali ed ex dipendenti comunali in pensione di Skyscrapercity Milano Sparita.

Non passa giorno che immagini identiche postate in questo web, ricompaiano nel loro social SSC, dopo qualche giorno, pescate dagli archivi originali (interdetti a noi utenti internet) le stesse immagini con pretese di errata corrige (non palesi ma sottointese) e/o con pavoneggiamenti nel disporre di foto migliori, a colori e con descrizioni piu’ precise ed efficienti.

Dato per scontato che questi 4-5 raccomandati o ex raccomandati nei dipartimenti del Comune di Milano ed ATM (la raccomandazione nel Comune di Milano è prassi dagli anni ’60 del 1900 e si tratta di cose note e pubbliche), siano convenzionati con multinazionali dei social net per offrire, a partire da Facebook, un archivio illimitato di immagini a scopo commerciale editoriale ma soprattutto per quotare Facebook nel migliore dei modi in ambitto finanziario (viene spontaneo domandarsi se 3 pagine Fbook e Milano Sparita SSC attingano dagli stessi archivi “riservati” oppure vi siano sinergie tra loro). Difficile credere che tale lavoro sodo (attingendo da archivi digitali o in carta chimica interdetti a noi comuni mortali, di giorno, di notte, anche in orari di lavoro, senza soste festive) sia in forma gratuita. Si rammenta che per l’area storico fotografica di Milano, in rete internet, REGNA LA LEGGE DELLA GIUNGLA E DEL PIU’ ASTUTO E FORTE ! Anche le recenti direttive europee sono insufficienti a prevenire CARTELLI STORICO DOCUMENTALI in regime di MONOPOLIO come quello presente, dal 2012, per l’area internet-social di MILANO !

Distribuire in rete o tramite altre vie, centinaia di migliaia di immagini inedite, senza sovraimprimere la fonte o il sito di provenienenza corrisponde a regalare, a Facebook, miliardi di euro FREE TAX!

Inutile nascondere che alcuni di loro gestiscono questa “professione” anche dal posto di lavoro, in orario di lavoro (si teme, oltre che l’averlo constatato)…

…che dire… (Sindaco Sala e assessori, come i loro predecessori, spendono, a livello di bilanci comunali, molto in Agenzie Interinali per la somministrazione di personale precario che deve smaltire le inefficienze dei “lavoratori” del Comune di cui Sala è primo cittadino, Idem per appalti a terze società di servizi… Milano, insieme a Roma è la città piu’ costosa e indebitata d’Italia e Milano è 1/8 di Roma. Lo stereotipo della Milano = Manhattan europea tanto in voga da Berlusconi in poi… è una falsità spudorata… e se la città funziona il merito è dei precari, non di questi individui…).

Fotografia formato cartolina natalizia del 1967. Scattata nel Dicembre 1967 in un condominio del quartiere Barona. (fonte fotografica proprietaria)

Fotografia formato cartolina natalizia del 1967, scattata all’interno di un condominio del quartiere Barona. (fonte fotografica proprietaria)

Milano 1926. Piazza Fontana angolo Via San Clemente.

Milano 1926. Piazza Fontana angolo Via San Clemente.

Milano 1995. Barona, Via Gattinara. (Fonte fotografica proprietaria)

Milano 1995. Barona, Via Gattinara. (Fonte fotografica proprietaria)

Milano anni '60, Quinto Romano-Baggio. Caseggiati lungo la Via Quinto Romano.

Milano anni ’60, Quinto Romano-Baggio. Caseggiati lungo la Via Quinto Romano.

Milano 1910 circa. Via Vincenzo Monti.

Milano 1910 circa. Via Vincenzo Monti.

Camiciaia in Corso Magenta

“Quella di camis in l’umbrella”. Milano, primi del ‘900, Corso Magenta. Camiciaia che utilzzava degli ombrelli, come espositore dei propri prodotti, al posto di una bancarella. Fonte fotografica: Repubblica Milano.

Milano Ticinese 1910 circa. Darsena. Nel primo decennio del 1900 l'attuale Viale Gorizia era nominato Viale Porta Genova lungo i Bastioni di Porta Genova (attuale Viale Dannunzio).

Milano Ticinese 1910 circa, Darsena. Nel primo decennio del 1900 l’attuale Viale Gorizia era nominato Viale Porta Genova lungo i Bastioni di Porta Genova (Viale Dannunzio). In evidenza i lampioni stradali a “gas illuminante” e il campanile dela Basilica di Sant’ Eustorgio

Milano 1963 Cassina de Pomm, Via Zuretti. Fotogramma del film "La Rimpatriata" di Damiano Damiani (1963). Fonte immagine web freeforumzone

Milano 1963 Cassina de Pomm, Via Zuretti. Fotogramma del film “La Rimpatriata” di Damiano Damiani (1963). Fonte immagine web freeforumzone

_______________

Breve nota di servizio:

Ieri, 17 Dicembre 2018, il Sindaco SALA Beppe (già coinvolto in ambito giudiziario), nel TG3 Lombardia e TG1/2/3 e Mediaset ha dichiarato che “Milano sarebbe la città italiana dove si vive meglio grazie al “lavoro” dei milanesi…”

Mah… la statistica del Sole 24 Ore si basa unicamente sul PIL prodotto all’interno della Provincia di Milano… tale PIL proviene dalle compravendite immobiliari (incluse le speculazioni della Torre Solaria, Bosco Verticale, Milano City Life con torri semivuote o segmenti di invenduto e inaffittato rivenduti dai proprietari assicurativi e bancari ad altri immobiliaristi specultatori) e tutti sanno che dietro l’economia del mattone abbiamo anche il riciclaggio del crimine organizzato (vedesi anche appalti informatici e di vigilanza privata ‘ndranghetisti presso il Tribunale di Milano). Sala (con angolo cottura e tinello) ha perso nuovamente l’occasione di STARE ZITTO, DI TACERE… (farebbe migliore figura a tacere piuttosto che sproloquiare davanti alle telecamere dei TG…) dimostrando che dell’economia di Milano Ti te capisset na gòt perché te see on bauscia“.

Dopo :

Albertini in mutande.., Mortacci Letizia, e Pisapirla

e anche dopo “Sala con angolo cottura e tinello…”

chi amministrera’ il Cimitero Monumentale di Milano ?

Per dovere di cronaca il PIL di Milano, oltre a derivare dal mattone deriva da appalti nelle pubbliche amministrazioni e dagli stipendi dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (a Milano sono tantissimi) regionali e comunali ma anche ministeriali e del Territorio, Appalti sanitari e tanto altro ancora… se poi dovessimo andare nel dettaglio tra…qualche dipendente comunale. Qualcuno di loro, in orario di lavoro, dalla scrivania ben pagata, gestisce/gestiscono archivi fotografici in ambiti extra lavorativi…. Questa è la Milano operosa vantata da Sala…(Sindaco, insieme a Pisapirla, della continuità berlusconista delle Giunte Comunali post Albertini e Moratti).

Giova sapere che dietro le pagine facebook della Storia di Milano c’è la politica… destra e “sinisra” (un ulteriore motivo per impedire loro di sfruttare immagini e didascalie postate in questo sito… si facciano regalare gli album vintage da Berlusconi, Salvini e Sala…e non sfruttino chi pubblica a proprie spese, fatica e rischi di “querele bavaglio”).

§§§§§§§§§§§§§§

Milano Casoetto Lambrate, anni '30,

Milano Casoretto Lambrate, anni ’30, Chiesa di Santa Maria alla Bianca di Casoretto. Fonte fotografica : web storiemilanesi

Milano Duomo-Gallria Vittorio Emanuele, Via Santa Radegonga, metà anni 70 circ, Cine Teatro Odeon. Fonte fotografica Giusepperausa.it

Milano 1978, presumibilmente Barona, Via Modica, Andrea Campagna, presso l'abitazione dove risiedeva la famiglia della fidanzata, agente di Polizia DIGOS, con il ruolo di autista, assassinato in Via Modica Angolo Via Santa Rita da Cascia, il 19 Aprile 1979 da Cesare Battisti (PAC). Il ruolo storico dei PAC, forse, non si discosta molto da quello delle Brigate Rosse, dove la costituizione di gruppi terroristici era sovente "contaminata" dai Servizi Segreti "deviati"... pare che Battisti, verso gli anni '80, beneficiò di depistaggi e false testimoninanze di personaggi "istituzionali" nel maldestro tentativo di scagionarlo da certi fatti e reati, al medesimo imputabili.

Milano 1978, presumibilmente Barona, Via Modica, Andrea Campagna, presso l’abitazione dove risiedeva la famiglia della fidanzata, agente di Polizia DIGOS, con il ruolo di autista, assassinato in Via Modica Angolo Via Santa Rita da Cascia, il 19 Aprile 1979 da Cesare Battisti (PAC). Il ruolo storico dei PAC, f0rse, non si discosta molto da quello delle Brigate Rosse, dove la costituizione di gruppi terroristici era sovente “contaminata” dai Servizi Segreti “deviati”… pare che Battisti, verso gli anni ’80, beneficiò di depistaggi e false testimoninanze di personaggi “istituzionali” nel maldestro tentativo di scagionarlo da certi fatti e reati, al medesimo imputabili.

Milano 1063- Brera-Via Brera 32, Bar Jamaica. L'immagine proposta NON E' PUBBLICITARIA con l'esercizio pubblico ancora esistente, in Via Brera, facente parte della "movida milanese", privo di correlazioni storiche con il locale frequentato da artisti dell'Accademia di Brera negli anni del primo e secondo dopoguerra.

Milano 1963. Quartiere Brera. Via Brera 32, Bar Jamaica. L’immagine proposta NON E’ PUBBLICITARIA rispetto all’esercizio pubblico ancora esistente, in Via Brera, facente parte della “movida milanese”, privo di correlazioni storiche con il locale frequentato da artisti dell’Accademia di Brera negli anni del primo e secondo dopoguerra.

Milano 1960, linea di confine tra Pota Garibaldi-Farini-Zara. Chiesa Santa Maria lla Fontana fotografata da Via Gian Antonio Boltraffio. La chiesa appare in parziale ristrutturazione. L'edificio sul lato destro dell'immagine è l'attuale Teatro-Sala Fontana.

Milano 1960, linea di confine tra Porta Garibaldi-Farini-Zara. Chiesa Santa Maria lla Fontana fotografata da Via Gian Antonio Boltraffio. La chiesa appare in parziale ristrutturazione. L’edificio sul lato destro dell’immagine è l’attuale Teatro-Sala Fontana.

Riproduzione artistica di Pizza Fontana nel 1920.

Riproduzione artistica di Piazza Fontana nel 1920.

Milano 1983 , Ticinese, convergenza Ripa di Porta Ticinese-Viale Gorizia. Vettura "28" Peter Witt numerata 1993. Questo è lo storico tram 19 (Piazzale Negrelli-Roserio Ospedale Sacco) nei suoi ultimi mesi di transito lungo la tratta Via Valenza, Viale Gorizia-P.zza XXIV Maggio della Ripa di Porta Ticinese. Il 7 Dicembre 1983 vennero aperte ai passeggeri le fermate MM2 di S. Ambrogio-S. Agostino e Porta Genova. La tratta tramviaria ritratta sarebbe stata dismessa verso i primi mesi del 1984, deviata definitivamente per Via Valenza. In evidenza i segnali di divieto di accesso in direzione periferia. Sino al 1982 la Ripa Ticinese, tra V.le Gorizia e Via Valenza, era a doppio senso di marcia con limitazione semaforica per il transito del tram 19. Immagine acquisita dal portale tedesco dedicato alle vetture tramviarie dei vari Stati europei e internazionali bahnbilder.de

Milano 1983 , Ticinese, convergenza Ripa di Porta Ticinese-Viale Gorizia. Vettura “28” Peter Witt numerata 1993. Questo è lo storico tram 19 (Piazzale Negrelli-Roserio Ospedale Sacco) nei suoi ultimi mesi di transito lungo la tratta Via Valenza-Viale Gorizia-P.zza XXIV Maggio della Ripa di Porta Ticinese. Il 7 Dicembre 1983 vennero aperte ai passeggeri le fermate MM2 di S. Ambrogio-S. Agostino e Porta Genova. La tratta tramviaria ritratta sarebbe stata dismessa verso i primi mesi del 1984, deviata definitivamente per Via Valenza. In evidenza i segnali di divieto di accesso automobilistico in direzione periferia. Sino al 1982 la Ripa Ticinese, tra V.le Gorizia e Via Valenza, era a doppio senso di marcia con limitazione semaforica per il transito del tram 19. Immagine acquisita dal portale tedesco dedicato alle vetture tramviarie dei vari Stati europei e internazionali bahnbilder.de

Milano 1975. Piazza Duomo, manifestazione studentesca con presenza dei (all'epoca nominati) "celerini", Fonto fotografica : web librisenzadata

Milano 1975. Piazza Duomo, manifestazione studentesca con presenza dei (all’epoca nominati) “celerini”. La presenza di pensionati sonnacchiosi ai piedi del Monumento di Vittorio Emanuele II° rivela che la manifestazione, almeno sino a quel momento, si era svolta in forma “pacifica”. Fonte fotografica : web librisenzadata

Milano 1976, Porta Ludovica, Viale Bligny. Ex sala cinematografica Principe, successivamente La Fenice, (sala cine di "seconda" e di "terza" con diverse proiezioni "eros" VM 18). La locandina, approvata dalla censura ministeriale e SIAE... proponeva un film VM 18 dal titolo inequivocabile... per "viziosi"... Fonte fotografica e storica Giusepperausa.it

Milano 1976, Porta Ludovica, Viale Bligny. Ex sala cinematografica Principe, successivamente La Fenice (sala cine di “seconda” e di “terza” con diverse proiezioni “eros” VM 18). La locandina, approvata dalla censura ministeriale e SIAE… proponeva un film VM 18 dal titolo inequivocabile… per “viziosi”… Fonte fotografica e storica Giusepperausa.it

La ricordate l’immagine sottostante ?

<img class=”size-full wp-image-3739″ src=”https://milanobarona.myblog.it/wp-content/uploads/sites/422677/2016/08/46516582_2071834772863533_853471368207925248_n.jpg” alt=”Questa immagine proviene da “Milano sparita e da ricordarefacebook” (la pagina di Zuckerber piu’ visitata in Italia che ha fatto fatturare migliaia di milioni di euro a Zuckerberg. Grazie a Renzi, Grillo, Salvini, Berlusconi, Maroni, Zuckerber, in Italia è, dopo le mafiespa, l’azienda che piu’ fattura (prima di RAI, FININVEST-VODAFONE-TIM-POSTE ITALIANE,-FINCANTIERI, FERRERO-etc…). Zuckerber ha pagato, nel 2017, poco piu’ di 110.000 euro di tassazione indiretta… con ‘sti soldi nemmeno un box potremmo comprare nelle periferie di Milano, Roma e Torino…). A fronte di tanto fiume di denaro (fbook fattura anche con le hompage di Salvini, Martina, Renzi, DiMaio, etc…) un bello svarione gli “admin” di Milano sparita e da ricordare… commisero qualche giorno fa (e con essi i geni Milano Sparita Skyscrapercity che generarono il database fotografico Yahoo-Fliclr. Non si tratts del Naviglio Pavese ma della Martesana e siamo in Via Melchiorre Gioia… datazione difficile da farsi, forse immediato dopoguerra o anni ’30 del 900. Il Naviglio Pavese, all’altezza della Conca Fallata ha una ampia carreggiata di Alzaia, che è caratterizzata da una pendenza (mica per caso si chiama Conca), e non ha mai avuto una fitta vegetazione sul lato destro della carreggiata Via Chiesa Rossa… come non corrispondono i profili di edifici industriali della ex cartiera Ambrogio Binda. Non si notano invettive e reazioni furibonde degli “storici” Milano Sparita Skyscrapercity… forse perche’ sputerebbero dal piatto da dove mangiano…” width=”785″ height=”588″ />

Questa immagine proviene da “Milano sparita e da ricordare facebook” (la pagina di Zuckerber piu’ visitata in Italia che ha fatto fatturare migliaia di milioni di euro a Zuckerberg. Grazie a Renzi, Grillo, Salvini, Berlusconi, Maroni, Zuckerber, in Italia è, dopo le mafiespa, l’azienda che piu’ fattura (prima di RAI, FININVEST-VODAFONE-TIM-POSTE ITALIANE,-FINCANTIERI, FERRERO-etc…). Zuckerber ha pagato, nel 2017, poco piu’ di 110.000 euro di tassazione indiretta… con ‘sti soldi nemmeno un box potremmo comprare nelle periferie di Milano, Roma e Torino…). A fronte di tanto fiume di denaro (fbook fattura anche con le hompage di Salvini, Martina, Renzi, DiMaio, etc…) un bello svarione gli “admin” di Milano sparita e da ricordare… commisero qualche giorno fa (e con essi i geni Milano Sparita Skyscrapercity che generarono il database fotografico Yahoo-Fliclr. Non si tratts del Naviglio Pavese ma della Martesana e siamo in Via Melchiorre Gioia… datazione difficile da farsi, forse immediato dopoguerra o anni ’30 del 900. Il Naviglio Pavese, all’altezza della Conca Fallata ha una ampia carreggiata di Alzaia, che è caratterizzata da una pendenza (mica per caso si chiama Conca), e non ha mai avuto una fitta vegetazione sul lato destro della carreggiata Via Chiesa Rossa… come non corrispondono i profili di edifici industriali della ex cartiera Ambrogio Binda. Non si notano invettive e reazioni furibonde degli “storici” Milano Sparita Skyscrapercity… forse perche’ sputerebbero dal piatto da dove mangiano…

Venne qualificata come Conca Fallata del Naviglio Pavese… mentre sarebbe il Naviglio della Martesana lungo Via Melchiorre Gioia. L’errore venne commesso da colui che in forma inedita la pubblico’ in Flickr-Yahoo “Milàn l’era inscì”… generalmente i frequentatori di Milano Sparita Skyscrapercity. Sempre con la stessa didascalia errata venne postata da Milano Sparita e da ricordare Facebook, ottenendo, dal gregge di pecoroni che frequentano tale pagina, oltre 600 like con apprezzamenti e dichiarazioni (dal gregge di pecore) che in quel punto della Conca Fallata ci vissero i trisavoli nei primi del 1800 e castronerie varie (ovviamente il solito millantato credito dei follower di tale pagina fbook).

L’immagine ritrae lo Stabilimento Elvetica Breda lungo il Naviglio Martesana… L’aspetto curioso consiste nel fatto che la correzione proviene da Skyscrapercity Milano Sparita ma sempre da SSC Milano Sparita proveniva il primo errore di didascalia.

La fonte “riveduta e corretta” è fruibile in questo link

http://www.storiemilanesi.org/luogo/porta-nuova/

Inutile rimarcare che un errore simile commesso in questo web avrebbe scatenato il putiferio in Milano Sparita SSC… ma se gli errori sono commessi dalla piattaforma di Zuckerberg …. scena muta… (si darebbero la zappa sui piedi).

Milano 1984, Piazza Cimitero Maggiore e capolinea tramviario. Una nota di servizio: L'immagine non proviene da "Soria dei trasporti pubblici di Milano" Skyscrapercity ma dal web dell'autore dell foto, indicato in sovraimpressione nell'immagine medesima. Un appassionato di tram residente in Germania...

Milano 1984. Musocco-Certosa, Piazzale Cimitero Maggiore e capolinea tramviario. Una nota di servizio: L’immagine non proviene da “Storia dei trasporti pubblici di Milano” Skyscrapercity ma dal web indicato in sovraimpressione nell’immagine medesima. Web pubblicato da un appassionato di tram residente in Germania… In evidenza le storiche cabine telefoniche gialle della SIP.

Una breve nota di servizio relativa all’immagine sottostante :

Milano 1954 circa. RAI di Corso Sempione e primi ponti radio televisivi collocati sul tetto degli studi di audizione e produzione radiofonica dell'epoca. La foto di gruppo dovrebbe ritrarre le annunciatrici radiofoniche di quel periodo, forse anche qualche nuovo volto televisivo del nascente Programma Nazionale (RAI 1).

Milano 1954 circa. Cemtro di produzione RAI di Corso Sempione e primi ponti radio televisivi collocati sul tetto degli studi di audizione e produzione radiofonica dell’epoca. La foto di gruppo dovrebbe ritrarre le annunciatrici radiofoniche di quel periodo, forse anche qualche nuovo volto televisivo del nascente Programma Nazionale (RAI 1).

Questa immagine, per chiarezza, non ritrae delle dipendenti RAI fotografate sull’antenna-torre di Corso Sempione. Le antenne dei ponti radio e televisivi visibili alle spalle di queste persone erano collocate sul tetto del palazzo EIAR-RAI di Giò Ponti (1939). Questo dato lo si specifica dato che i “geni della elite milanese” di Skyscrapercity Milano Sparita, stanno trastullandosi con immagini simili ma scattate dopo il 1953-54.

Sarebbe doveroso specificare (anche alla “elite” politico amministrativa meneghina di quel social-forum), che sino al 1956 circa, le trasmissioni TV RAI del Programma Nazionale (ufficialmente varato il 3 Gennaio 1954), furono precedute e seguite, da ponti radio e ripetitori sperimentali “a portata “ottica”, nel senso che il segnale si riceveva solo ad antenna visibile da distanza, compatibilmente con l’orizzonte della curvatura terrestre, eventualmente riflesso dalla ionosfera (oltre il terminatore ottico della curvatura terrestre). Consegue, per gli anni ’50, l’assenza di copertura TV per l’intero territorio Nazionale (persino negli anni ’80 i segnali RAI non coprivano alcuni territori del mezzogiorno italiano, figuriamoci nel 1953-54) e nemmeno per l’intera Lombardia, spesso escludendo anche alcuni quartieri di Milano. Si adotto’ la Torrre Branca, come “antennone VHF” provvisorio ed a bassa potenza, sino alla messa in servizio della torre di Corso Sempione, verso il 1956/57. Prima di quel periodo, ponti radio e cavi telefonici andavano in “antenna” alla ex Torre Littoria del Parco Sempione.

Una doverosa precisazione preventiva a possibili speculazioni storiche dei “genitluomini” di Milano Sparita Skyscrapercity… ai quali si consiglia, per ottenere migliori risultati produttivi, di non gestire archivi fotografici, librari, e didascalici, dalle postazioni di lavoro del Comune di Milano… come dicono i tedeschi… si deve fare una cosa alla volta, altrimenti facendone due contemporaneamente non se ne completa nemmeno una e di fatto alcuni di loro dovrebbero dedicarsi (insieme alla “Storia dei trasporti pubblici di Milano” Skyscrapercity), prima al lavoro per il Comune, successivamente, agli hobby (la sera, di notte, il fine settimana, durante le ferie). Otterrebbero migliori risultati, evitando di sovrapporre le cose…e di svolgere lavori per facebook dalle postazioni di lavoro comunali…che con facebook e skyscrapercity non avrebbero alcun rapporto…(il classico malcostume degli impiegati delle Pubbliche Amministrazioni e dei privilegi dei quali abusano).

Prosegue l’afflusso,anzi l’emorragia,o meglio l’esondazione di immagini inedite pubblicate da Milano Sparita Skyscapercirty verso Milano Sparita Facebook… immagini prive di identificazione dell’indirizzo internet del proponente, facilmente importabili dagli stipendiati dell’imprenditore Zuckerberg… Ebbero persino il coraggio di sostenere l’infondatezza di queste accuse… Zuckerberg dovrebbe elargire loro “premi di produzione”… per l’inarrestabile regalia di immagini cannibalizzate per uso commerciale. Alcuni di loro sono dipendenti del Comune… Saranno altrettanto produttivi nelle scrivane di tale pubblica amministrazione ? (sorgono dubbi)

Milano 1959/60 circa Porta Nuova, vicinnze ex .Stazione Varesine. L'area dismessa e ancora protetta da muri perimetrali oscura l'intersezione di Vi Sassetti, Via Melchiorre Gioia verso Via Pirelli. In quest'area stavano per sorgere i lavori del futuro "grattacielo" deglu Uffici Tecnici del Comune di Milano. Foto di Paolo Monti.

Milano 1959/60 circa, Porta Nuova, vicinanze ex Stazione Varesine.
L’area dismessa è ancora protetta da muri perimetrali che oscurano l’intersezione di Via Sassetti, Via Melchiorre Gioia (Naviglio Martesana) verso Via Pirelli. In quest’area, poco tempo dopo, sarebbe sorto il cantiere del futuro “grattacielo” degli Uffici Tecnici e amministrativi del Comune di Milano. Si nota anche l’assenza del Palazzo INPS, realizzato negli anni immediatamente successivi. Foto di Paolo Monti.

Milano 1960, Via Orefici.

Milano 1960, Via Orefici.

Dicembre 1969, Funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Le fonti, ormai ufficiali (negate dai partiti di centro destra italiani e dai movimenti politici neofascisti) attribuiscono questa strage, come le successive (Piazza della Loggia Brescia, Italicus, Omicidio Aldo Moro, Strage Stazione di Bologna e successive) alla nota "Strategia della tensione" coordinata anche dal "Venerabile" massone (Propaganda 1 e Propaganda 2, la prima era un'organizzazione parallela, alle direttive di servizi segreti italiani e USA) Licio Gelli e coinvolgimenti della CIA e amministrazione USA (Kissinger). Le motivazioni ? Contrastare e reprimere, nonche' prevenire, i rischi di ingresso al Governo del Partito Comunista Italiano e una maggiore rappresentativita' istituzionale delle sinistre italiane di ispirazione Marxista-Leninista, nonche' negare maggiori diritti contrattuali, salariali e maggiore potere d'acquisto degli strati sociali operai e proletari. (Fonte fotografica cinquantamila.it)

Dicembre 1969, Funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Le fonti, ormai ufficiali (negate dai partiti di centro destra italiani e dai movimenti politici neofascisti), attribuiscono questa strage, come le successive (Piazza della Loggia Brescia, Italicus, Omicidio Aldo Moro, Strage Stazione di Bologna e successive) alla nota “Strategia della tensione” coordinata anche dal “Venerabile” massone Licio Gelli (Propaganda 1 e Propaganda 2, la prima era un’organizzazione parallela, alle direttive di servizi segreti italiani e USA) e coinvolgimenti della CIA e amministrazione USA (Kissinger). Le motivazioni ? Contrastare e reprimere, nonche’ prevenire, i rischi di ingresso al Governo del Partito Comunista Italiano e una maggiore rappresentativita’ istituzionale delle sinistre italiane di ispirazione Marxista-Leninista, nonche’ negare maggiori diritti contrattuali, salariali e maggiore potere d’acquisto degli strati sociali operai e proletari. (Fonte fotografica cinquantamila.it)

UNA BREVE NOTA DI SERVIZIO

LA PAGINA FACEBOOK MILANO SPARITA E DA RICORDARE (TRANSNAZIONALE ZUCKERBERG), DAL 2015 NON COMMEMORAVA PIU’ LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA.

OGGI, 12 DICEMBRE 2018, LO HA FATTO SOLO DOPO AVER LETTO LA COMMEMORAZIONE SU QUESTO BLOG

https://it-it.facebook.com/MILANO.sparita.e.da.ricordare/photos/a.448946721819021/892379190809103/?type=3&eid=ARBNJN8OUKt7ATpkGvsPhB3RdQ0SmS_dSRKetAQaRiNyGRfl8ZPywXlStUJjHopGvrVH7qTJd8MoJX_r&__xts__%5B0%5D=68.ARBHAwBYrb0JDDk6Vx-c3Nzfzu4F6KeQtqckiAqOmWDwjeIdnxnlIhV-zfY5YbwE0_ZCK-26IRp5T4lDrOz0en-9uzy50r95MokZa7D7-7ij-YnPbCs2KLk-5jtRgWo6mM6xFWP4Su3_qgyRDcSUFQ3DK89y8DAfa0kgUtqMTSDFteZuFcbhOVUZam9o0fNkTiDByXAH5FhNGQcBSLpFiaVr-br_F5-8fKSOU0bNzjNrMZ9AXwM8TGtaf2iL3ovA3x6kg3CiDnXqb8fvQRr8Rxy8dyFLmQsveU75QPrGJYjHUuGYAkU_0M1S8sNCw4hxJaeK8YXurUqR046Id2WlbMV2WxHceAlRxF7kp7FXfnmW9pEkxyZ5enGSKcJahmkPCtfh5aWs8PJbHHYgej8joDqHgwn-X7OYgJusPu46N0Ka14HaUq5qt0Zwmi_REZalU6q6w2TF8nlZ6NSax81jIEO3vgVls5f-eOS6YzLZylGO1cFSI9qxoA&__tn__=EHH-R

… MAGARI DOVREMMO LORO RICORDARE CHE LA CIA CONTRIBUI’ ALLA STRATEGIA DELLA TENSIONE STRAGISTA NELLA STESSA MISURA DEL CONTRIBUTO CHE LA MEDESIMA CIA DIEDE E DAREBBE A TWITTER, FACEBOOK, YOUTUBE, INSTAGRAM, WHATSAPP (Zuckerberg), YAHOO E QUORA… PROBABILMENTE NON LO SAPEVANO, ORA LO SANNO…(non si finisce mai di imparare…vero ?)

Un motivo in più per ricordare a tutti cosa si sottende dietro Facebook/twitter/yahoo/quora/instagram/whatsapp …un motivo in più per comprendere che le storie di Milano e periferie proposte dai social… vanno prese con “le pinze”…(non sempre riescono ad avere il 100% di approvazioni… qualcuno, dal gregge di creduloni e manipolati, DISSENTE !).

___________

Milano, i suoi tribunali, le sue aziende, le sue ASL, i suoi ospedali, le sue torri, sono in mano alla ‘ndrangheta calabrese ?

Sono fatti reali occultati da magistratura, forze politiche (FI-LEGA-PD) e i loro leader…

Manco a farlo apposta, dopo alcune rivelazioni ufficiose di appalti illegali presso il Tribunale di Milano, assegnati a parenti di ‘ndranghetisti… REPORT RAI 3, ieri 10/12/18, ha sviscerato tutto il marcio che si cela, da anni, molti, dietro la Lega di Salvini e Maroni (e Forza Italia… anche il PD di Sala-Martina-Renzi non gode di buona salute.. e agonizza come FI e Lega (il successo elettorale della Lega ha le settimane contate ma perche’ questo si concretizzi urgono indagini giudiziarie meno depistate di quelle condotte a Genova e maggior potere alle Procure che hanno scoperto legami poco coinvenienti nelle regioni del sud Italia e non solo …)

http://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Nel-nome-di-Matteo-2dc731e8-8f89-4019-996f-5cc47de295b9.html

proprio stamani, in Via Cenisio, Tram 14, ho avuto l’occasione di conoscere un ex volontario che operava a titolo gratuito presso una delle numerose ONLUS di Salvini-Lega… bè, queste cose, negli ambienti… sono note… si potrebbe dire… come dicono i calabresi (perdonate la blasfemia)… “mannaia la maronna”…

Se per Forza Italia , la stessa Lega ( nel 1994) diceva… “baciamo le mani”… anche per la Lega “post Bossi-Miglio”, quale imprecazione calabrese la potremmo dire ? (attualmente Maroni lavora come avvocato in uno studio Legale il cui titolare ha attirato l’attenzione delle antimafie nazionali).

Tale volontario ha ammesso che la multinazionale Facebook (anche Twitter) sta offrendo, da alcuni anni, un monopolio gratuito alla propaganda elettorale di Maroni, prima, Salvini poi ed oggi… e chi conosce certi ambienti… se ne scappa e non vota più lega…

Salvini ha uno staff Facebook e Twitter notevole… speriamo che non sia parte dello staff fbook delle pagine dedicate alla storia fotografica di milano e periferie…

Signori, vi si raccomanda di visitare sempre le pagine Facebook della storia fotografica di Milano e quartieri… (omissis)… altrimenti mi querelano per danno di immagine … e diffamazione 🙂

Ora non è piu’ una realtà ufficiosa … ma ufficiale… e la magistratura di Milano (e non solo) non puo’ piu’ vivere di pastette … ma AGIRE (in riferimento alle indagini giornalistico giudiziarie della trasmissione REPORT del 10 Dicembre ’18 ! e delle indagini DIA di procure calabresi relative al sospetto di esportazione illegale di fondi LEGA verso il Lussemburgo e riciclo di tali fondi per la campagna elettorale di Roberto Maroni a Governatore Regione Lombardia). https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/26/lega-gli-avvocati-di-maroni-costavano-dieci-volte-quelli-di-bossi-soldi-alle-associazioni-e-i-bilanci-esplosi-in-due-anni-ecco-che-fine-hanno-fatto-i-49-milioni-scomparsi/4738689/

Solo a Milano deficitano centinaia di migliaia di arresti…e custodie cautelari…

Milano EXPO 1906, stand dedicato ai produttori di caffè. Fonte Pinterest.

Milano EXPO 1906, stand dedicato ai produttori di caffè. Fonte Pinterest.

Milano Greco 1962. Ponte pedonale in ferro della Via Emilio de Marchi.

Milano Greco 1962. Ponte pedonale in ferro (attraversamento del Naviglio della Martesana) lungo la Via Emilio de Marchi.

"Giochi da strada", Milano 1952. Autore Giovanni Colombo.

“Giochi da strada”, Milano 1952. Autore Gian Battista Colombo.

Milano 1954 circa. RAI di Corso Sempione e primi ponti radio televisivi collocati sul tetto degli studi di audizione e produzione radiofonica dell'epoca. La foto di gruppo dovrebbe ritrarre le annunciatrici radiofoniche di quel periodo, forse anche qualche nuovo volto televisivo del nascente Programma Nazionale (RAI 1).

Milano 1953/54 circa. Centro di produzione RAI di Corso Sempione e primi ponti radio televisivi collocati sul tetto degli studi di audizione e produzione radiofonica dell’epoca. La foto di gruppo dovrebbe ritrarre le annunciatrici radiofoniche di quel periodo, forse anche qualche nuovo volto televisivo del nascente Programma Nazionale (RAI 1).

LA MILANO “SEGRETA” CHE NON CONOSCIAMO

https://notizie.virgilio.it/top-news/khashoggi-tecnologia-italiana-per-riad-222553?ref=virgilio

Non è possibile nè “salubre” spingersi nei dettagli… ancor meno fare nomi…ma da anni, a Milano, c’è una software house molto poco rassicurante che vende alla CIA ed a molti altri servizi segreti (di moltissime nazioni) programmi di spionaggio informatico a danno di dissidenti europei, USA, UK e dell’infinito arcipelago di Stati e Nazioni dittatoriali sparse tra paesi arabi, medio oriente, Africa, Sud America, Cento America.

La Hacking Team di Milano, Via Moscova , è velatamente accusata, persino da Wikipedia, di fare redditizi commerci con alcune di queste tutt’altro che democratiche e pacifiche Nazioni, smerciando programmi di monitoraggio e acquisizione remota con tecnologia Hacker (illegale se utilizzata per fini criminali e repressivi e senza l’adozione di misure democratiche e autorizzazioni giudiziarie), acquisizione dati da tastiere ed immagini da sessioni remote attive di computer e cellulari (in parole povere con questi software ci si connette ai computer e smartphone di casa e si acquisisce, in tempo reale, tutto quello che gli utenti fanno e visitano con il loro personal computer e smartphone).

https://it.wikipedia.org/wiki/Hacking_Team

Simili tecnologie sono anche la conseguenza dello storico e famigerato Progetto Echelon USA+UK (FBI e CIA) voluto dal Pentagono sin dai primi anni ’50 del 1900.

Anche DIGOS e SISDE e Polizia Postale italiana e appalti per il Ministero di Giustizia si avvalgono di questi software che possono essere utilizzati anche illegalmente (senza l’autorizzazione di un magistrato, l’utilizzo di tali piattaforme è hackeraggio con conseguenze penali severissime… anche 8-10 anni di detenzione).

Tale casa informatica milanese ha venduto software hacker-spionistico anche agli emirati arabi ed al principe ereditario Mohammed bin Salman, coinvolto nel mostruoso omicidio, in Turchia, di Jamal Khashoggi. L’uso di questi spy software e di simili piattaforme (esiste una seconda una casa madre anglo olandese che ne produce di simili) è pesantemente abusato, in molte nazioni, per reprimere dissenso politico e dissidenti e nulla vieta che questo avvenga anche in Italia (che giova ricordare è una Repubblica corrotta e infiltrata dalle mafie).

Fonti indiscrezionali, comunque reperibili in rete (non si tratta di dark web), sostengono esserci una nota società milanese di Ethical Hacking = Hackeraggio forense e prevenzione delle intrusioni informatiche (parallela alla società citata negli articoli soprastanti, probabilmente senza legami con essa ma utilizzatrice, come cliente, dei suoi prodotti ) il cui titolare, un personaggio residente a Milano-est, con una genealogia ‘ndranghetista della quale si occupo’ la DIA (dipartimento investigativo indagini attività mafiose in territorio itliano) negli anni passati… un personaggio che contrattualmente sarebbe nel potere di utilizzare simili piattaforme…volendo anche a danno di giudici antimafia, persone che querelano mafiosi e sospette attività di mafia. Purtroppo sembra che tale personaggio (pare con amicizie negli assessorati regionali di Forza Italia e Lega) abbia un appalto nel Tribunale di Milano… dopo averlo avuto con il SISS Lombardia grazie allo zio, noto esponente della ‘ndrangheta (si lasciano le debite conclusioni a coloro che hanno sufficiente sale in zucca per capire come a Milano, e non solo, siamo ridotti male anche grazie al berlusconismo meneghino, divenuto poi maronismo e successivamente matteismo/fontanismo… con visioni molto distorte della democrazia…anzi con visioni autoritarie…e illegali).

Raffaele Cantone, che presiede l’Autorità nazionale anticorruzione, che già conosce molto bene l’ecatombe di illegalità in cui versano le istituzioni milanesi e lombarde…inclusa magistratura e forze di Polizia in Milano e Lombardia… ,è a conoscenza di questi ulteriori detttagli ?

Si consideri che a Milano, una certa magistatura … non indice appalti, per Legge, ma assegna commesse agli amici degli amici ed è proprio quello che è accaduto con tale personaggio non molto lontano da Porta Romana…avente un boss della ‘ndrangheta come parente… boss che divenne, grazie al centrodestra milanese e lombardo, Direttore Generale ASL Milano 1 e Monza-Brianza…, coinvolto, anche, nello scandalo del Banco di Desio…

……….

Milano 1953. Una delle ex sale d'attesa della Stazione Centrale. Dismesse dal 2010, oggi ridotte a negozi dallo scarso afflusso di clienti. La società controllata di Trenitalia e il Comune di Milano della Letizia Moratti (famiglia di petrolieri che hanno usurpato milioni di miliardi di fondi pubblici destinati alle energie rinnovabili e utilizzati per lo smaltimento dei fanghi derivati dalla lavorazione del petrolio) vollero eliminare la sale d'attesa di tutte lle stazioni ferroviarie di Milano per fare un poco di "cassetta" nelle licenze commerciali, nelle addizionali comunali e nelle imposte comunali immobiliari della conversione delle Sale Passeggeri in locali commerciali... col risultato che nell'aatesa di un treno, i passeggeri, dal 2010, devono attendere, in Inverno, al gelo, in estate, al caldo torrido... ma di questo si devono ringraziare i residenti del centro di Milano, che votarono, prima, Albertini e Moratti e successivamente Pisapia e Sala... una Milano autolesionista in con seguenza dello spopolamento dei suoi residenti nativi, sostituiti da extrcomunitari e borghesia mafiosa che presenzia, con i biglietti moaggio, alla Prima della Scala ogni 7 Dicembre... )le pagine fbook della Milano Sparita sono molto apprezzate da questa nuovaa "classe dirigente" che finge di acquistare il risotto alla milanese da Peck ma ordina la pepata di cozze nei ristoranti...).

Milano 1953. Una delle ex sale d’attesa della Stazione Centrale. Dismesse dal 2010, oggi ridotte a negozi dallo scarso afflusso di clienti. La società controllata di Trenitalia e il Comune di Milano della Letizia Moratti (famiglia di petrolieri che hanno attinto da miliardi di fondi pubblici destinati alle energie rinnovabili e utilizzati per lo smaltimento dei fanghi derivati dalla lavorazione del petrolio) vollero eliminare la sale d’attesa di tutte le stazioni ferroviarie di Milano per fare un poco di “cassetta” nelle licenze commerciali, nelle addizionali comunali e nelle imposte comunali immobiliari della conversione delle Sale Passeggeri in locali commerciali… col risultato che nell’attesa di un treno, i passeggeri, dal 2010, devono trascorrere, in Inverno, anche diverse ore al gelo, in estate, diverse ore nel caldo torrido… ma di questo si devono ringraziare i residenti del centro di Milano, che votarono, prima, Albertini e Moratti e successivamente Pisapia e Sala… Simili scelte “infrastrutturali” vennero compiute anche in altre città italiane… sempre sulla scia dell’impeto “berlusconista”. Una Milano autolesionista in conseguenza dello spopolamento dei suoi residenti nativi, sostituiti da extrcomunitari e borghesia mafiosa che presenzia, con i biglietti omaggio, alla Prima della Scala ogni 7 Dicembre… e gestice appalti (più o meno truccati) per Comune, ATM, Tribunale, ASL, Aziende Ospedaliere, Regione Lombardia (le pagine fbook della Milano Sparita sono molto apprezzate da questa nuova “classe dirigente” che abbisogna di siti trash per milanesizzare la propria identità tutt’altro che milanese… tale pagina fbook è amata dai non milanesi, quelli veri, la oscurerebbero e non solo quella… La borghesia mafiosa finge di acquistare il risotto alla milanese da Peck ma ordina la pepata di cozze e spaghetti al nero di seppia nei ristoranti…). Autore immagine : Ugo Mulas

Milano 1957, Feltre-Lambrate-Rombon. Lotto caseggiati istituto INA di Via Carlo Alberto Pisani Dossi.

Milano 1957, Feltre-Lambrate-Rombon. Lotto caseggiati istituto INA di Via Carlo Alberto Pisani Dossi verso Via Feltre.

Milano anni 50, Isola Garibaldi, i resti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale in uno scenario surreale che sopravvisse per molti decenni, Fonte fotografica web "storiemilanesi".

Milano anni 50, Isola Garibaldi, i resti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale in uno scenario surreale che sopravvisse per molti decenni a ridosso della Via Guglielmo Pepe. Fonte fotografica web “storiemilanesi”.

Milano, Bastioni Porta Venezia, ex Piazzale Stazione Centrale, oggi Piazza Repubblica, primi del '900. Carrozza a cavallo delle Regie Poste.

Milano, Bastioni Porta Venezia, ex Piazzale Stazione Centrale, oggi Piazza Repubblica, primi del ‘900. Carrozza a cavallo delle Regie Poste.

Milano 1993, Porta Venezia, 27 Luglio, strage di Via Palestro. Recenti indiscrezioni di alcuni "pentiti" di Cosa Nostra sostengono che nelle stragi mafiose e di Stato occorse tra il 1992 e il 1993 vi erano coinvolte personalità politiche fondatrici del partito politico Forza Italia.

Milano 1993, Porta Venezia, 27 Luglio. Strage di Via Palestro. Recenti indiscrezioni di alcuni “pentiti” di Cosa Nostra sostengono che nelle stragi mafiose e di Stato occorse tra il 1992 e il 1993 vi erano coinvolte personalità politiche fondatrici del partito politico Forza Italia (Dell’Utri e Berlusconi).

Milano Ghisolfa-Bovisa 1960 circa. Ponte della Ghisolfa. Autore Mario Garrubba, pubblicato in rete da Paola De Martiis.

Milano Ghisolfa-Bovisa 1960 circa. Ponte della Ghisolfa. Autore Mario Garrubba, pubblicato in rete da Paola De Martiis.

Milano Brera prima meyà anni '50, Bar Jamaica di Via Brera, prevalentemente frequentato da "matricole" dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Una nota polemica verso gli autori di web che postano queste immagini non scaricabili su disco fisso. Se per colpa di Milano Sparita e da ricordare, Milano Barona facebook e Skyscrapercity, i restanti autori di web indipendenti devono venire penalizzati da vincoli di acquisizione di immagini "vintage" di Milano, la cosa è particolarmente ingiusta, per questi ultimi, che agiscono senza fini di lucro... come già indicato nelle immagini precedenti, un print-screen risolve il problema...

Milano Brera prima metà anni ’50, Bar Jamaica di Via Brera, prevalentemente frequentato (all’epoca) da “matricole” dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Una nota polemica verso gli autori di web che postano queste immagini che non sono scaricabili su disco fisso. Se per colpa di Milano Sparita e da ricordare, Milano Barona facebook e Skyscrapercity, i restanti autori di web indipendenti devono essere penalizzati da vincoli di acquisizione di immagini “vintage” di Milano, la cosa è particolarmente ingiusta, per questi ultimi, che agiscono senza fini di lucro… come già indicato nelle immagini precedenti, un print-screen risolve il problema…

Milano Brera, Via Brera, prima metà anni '50, Bar Jamaica. Foto di Ugo Mulas qualificata con il soggetto "Allieva Mitri". Fonte fotografica web Barbara Picci.

Milano Brera, Via Brera, prima metà anni ’50. Bar Jamaica. Foto di Ugo Mulas qualificata con il soggetto “Allieva Mitri”. Fonte fotografica web Barbara Picci.

Milano 1957, Piazza Duca d'Aosta. Quando le notti all'addiaccio erano prerogativa degli immigrati del sud Italia appena approdati a Milano. Una nota nel merito dell'immagine Il web che ha pubbicato questa immagine, o meglio l'autore, si illude (sulla falsariga di Milano Sparita e da ricordare e Da Milano alla Barona facebook) di ottenere successo sociale e redditi dalla "storia di Milano a pagamento tramite bonifici"... molto addolorto per lui, per aaver implementato un sito dal quale le immagini scaricate sono corrotte e non valide. E' sufficiente fare un "print" della videata e l'immagine è acquisita... quanto meno un diritto per coloro che pubblicano web di natura storico cronoloogica senza fini di lucro e finalità politiche...

Milano 1957, Piazza Duca d’Aosta Stazione Centrale. Quando le notti all’addiaccio erano prerogativa (obbligatoria) degli immigrati del sud Italia appena approdati a Milano. // Una nota nel merito dell’immagine: Il web che ha pubbicato questa immagine, o meglio, l’autore, forse si illude (sulla falsariga delle pagine web di Milano e della Barona) di ottenere successo sociale e redditi dalla “storia di Milano a pagamento tramite bonifici”… molto addolorato per lui, …per aver implementato inutilmente un sito dal quale le immagini scaricate sono corrotte e non valide. E’ sufficiente fare un “print-screen” della videata e l’immagine è acquisita… quanto meno un diritto per coloro che pubblicano web di natura storico cronoloogica senza fini di lucro, di promozione personale e di velate (ma non troppo) finalità politiche forziste, leghiste e pdessine… Esiste una alternaativa a questi metodi. Legiferare per imporre ai siti facebook commerciali di pagare i diritti d’autore per le immagini che pubblicano … al posto di impedire agli utenti senza fini di lucro di acquisire immagini di natura storica locale (per colpa dell’assenza di regole a favore dei primi…).

Milano anni '50, Pubblicità cartellonistica allestita sulla facciata di un Palazzo Marino in restauro. L'immagine pur essendo stata sfruttata per fini commerciali da Milano Sparita Skyscraperciry e Facebook, non proviene dai loro archivi ma dagli archivi Alfa Castaldi.

Milano anni ’50, Piazza della Scala angolo Via Manzoni. Pubblicità cartellonistica allestita sulla facciata di un Palazzo Marino in restauro. L’immagine pur essendo già stata sfruttata per fini commerciali da Milano Sparita Skyscraperciry / Facebook, non proviene dai loro archivi ma dagli archivi Alfa Castaldi.

____________

Milano 1992-93, Via Bellerio, redazione ex Padania. Siamo in piena Tantengopoli '92, e coloro che poco tempo dopo sarebbero diventati i migliori e più fedeli alleati di Silvio Berlusconi, Milano Viale San Gimignano 12, incluso anche Matteo Slvini, Milano, Via Primaticcio, definivano Silvio Berlusconi e Forza Italia come la culla di Coa Nostra Siciliana (ed in effetti le cose stavano e stanno realmente cosi'). Pochi anni dopo, Bossi, Maroni a livello Nazionale e regionale anche con Salvini, votarono le depenalizzazioni del Falso in Bilancio, riduzioni di pena per il riciclaggio mafioso, leggi "salva Mediaset e conflitti di interessi, spatendosi appalti e tangenti per le ferrovie ad alta velocità, la Salerno Reggio Calabria, Expo 2015, linee metropolitana, tramvie, sventramento Porta Nuova-Garibaldi ed ex Fiera Milano City.

Milano 1992-93, Via Bellerio, redazione ex quotidiano La Padania. Siamo in piena Tantengopoli ’92, e coloro che poco tempo dopo sarebbero diventati i migliori e più fedeli alleati di Silvio Berlusconi, Milano Viale San Gimignano 12, incluso anche Matteo Salvini (in politica proprio con l’insorgere di Tangentopoli), Milano, Via Primaticcio, definivano Silvio Berlusconi e Forza Italia come la culla di Cosa Nostra Siciliana (ed in effetti le cose stavano e stanno realmente cosi’). Pochi anni dopo, Bossi, Maroni a livello Nazionale e regionale anche con Salvini, si spartirono i Ministeri ed appalti con Finmeccanica e Fincantieri, votarono le depenalizzazioni del Falso in Bilancio, riduzioni di pena per il riciclaggio mafioso, leggi europee e nazionali favorevoli alla immigrazione ed all’invasione migratoria (quando Maroni era Ministro, Leggi poi sfruttate da Renzi per il business dell’immigrazione), Leggi per il finanziamento statale alle imprese che delocalizzazno, Leggi sulle graduatorie per gli alloggi popolari dove si dava la preceenza agli immigrati, condoni fiscali ed edilizi, leggi “salva Mediaset e conflitti di interessi”, appalti per le ferrovie ad alta velocità, la Salerno Reggio Calabria, Expo 2015, linee metropolitana, tramvie, sventramento Porta Nuova-Garibaldi ed ex Fiera Milano City, tagli ai Comuni, tagli alla sicurezza e forze dell’ordine, macellerie sociali, etc…

"Mani pulite" 1992-1994, Milano, Tribunale, palazzo di giustizia, Marzo 1994, Sergio Cusani Fonte Gin Angri.

“Mani pulite” 1992-1994, Milano, Tribunale, Marzo 1994, Via Freguglia angolo Santa Barnaba. In primo piano Sergio Cusani. Fonte Gin Angri.

Il tesoretto di 49 milioni di euro Lega Nord, frutto di finanziamento pubblico dei partiti, occultato dai vertici Lega Nord nel corso degli anni…2011-12 era già veramente scomparso nel 2011-12 quando (seguendo una tesi accusatoria sostenuta dai vecchi vertici della Lega) Roberto Maroni, delego’ un “maroniano” di presentare un esposto contro Umberto Bossi presso la Procura della Repubblica, Via Manara, di Milano ?

Tale esposto permise, volontariamente o meno, a Maroni di prendere i vertici della Lega, di diventare Governatore Regionale e permise a Salvini di diventare segretario di tale partito ed oggi essere vice Premier-Mnistro dell’Interno.

A giudicare da indagini parallele antimafia e antiriciclaggio condotte da Procure antagoniste alla ormai ultra corrotta e politicamente connivente Procura e DIA-DDA di Milano, la bancarotta della Lega ha origini in fatti molto successivi al 2011 (presso Procura e Tribunale milanesi sembra che gli appalti siano, da decenni, tutti irregolari e alcuni di essi sottoscritti anche con affiliati alla ndrangheta e politicamente collusi con personaggi amministratori regionali …. quanto meno quello che emerge dalle DIA di altre Procure e Raffaele Cantone (Autorità Nazionale Anticorruzione)).

Sembra che percentuali altissime di quell’importo siano sparite dalle “casse della Lega” nel 2013, quando Roberto Maroni era segretario del Partito e candidato vincente del Governo Regione Lombardia. Parte di quell’importo, sempre nel 2013, venne trasferito dall’amico avvocato Domenico Aiello, calabrese, nelle banche atesine e da queste in Lussemburgo.

Considerando che la Procura di Milano non è moralmente e politicamente indipendente e affidabile… viene spontaneo domandarsi se…

…furono solo Bossi e Belsito a trafugare 49 milioni di euro… oppure i fatti imputabili sono tutt’oggi in corso per mano ed opera dell’avvocato di fiducia, Parlamentare e socio di Roberto Maroni… ovvero l’avvocato Aiello, avvocato calabrese ?

La tesi alternativa viene sostenuta da alcuni giornali, mentre, tale filone di indagine, è completamente snobbato dal Tribunale di Genova che ha prodotto condanne sulla base, si teme, di depistaggi che hanno nascosto altri fatti… quelli raccontati nel link sottostante

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/26/lega-gli-avvocati-di-maroni-costavano-dieci-volte-quelli-di-bossi-soldi-alle-associazioni-e-i-bilanci-esplosi-in-due-anni-ecco-che-fine-hanno-fatto-i-49-milioni-scomparsi/4738689/

Se la bancarotta della Lega è avvenuta soprattutto nel 2016-’17, molto dopo l’avvio dei primi processi contro Bossi, avviati dalla Procura di Milano nel 2012, quando i fondi in realtà c’erano, come potremmo interpretare (se le indaggini giudiziarie e giornalistiche parallele a quelle ufficali di Milano e Genova fossero vere) il ruolo di Salvini, Maroni e Avvocato Aiello ?

Un mistero che sembra trapelare dall’articolo giornalistico sopra linkato, che se fosse vero, avvierebbe una nuova Tangentopoli 2019… ma che potrebbe, anche, finire nel nulla… conoscendo le omissioni investigative delle autorità giudiziarie milanesi e anche genovesi che forse rincorrono spettri e fantasmi ma non mirano al sodo dei presunti fatti.

Per quanto riguarda la corruzione negli appalti del Tribunale di MILANO, sono coinvolti anche magistrati, anche magistrati DIA e DDA, questo non lo sostengono giornalisti o internettiani “diffamatori” ma lo stesso Raffaele CANTONE … vedesi il link redazionale sottostante:

http://www.lavocedellevoci.it/2017/06/12/appalti-al-tribunale-di-milano-contro-legge-i-magistrati-collaudano/

… altro che Lombardia e Milano, capitali d’Europa, regioni più ricche ed avanzate del mondo… i frequentatori delle pagine Facebook dedicate alla storia di Milano e quartieri, ormai rimbambiti dalle convenzioni politiche che tali pagine hanno con i nostri partiti, dovrebbero frequentare, per sfizio, anche questo sito, e leggere i contenuti redazionali dei siti linkati… giova ricordare che Milano e Lombardia, in quasi 40 anni, hanno dato i “natali” all’ex governatore Lombardia Roberto Formigoni (pluripregiudicato), all’ex governatore Roberto Maroni (pregiudicato e recentemente condannato a nuove pene, sfiorato per “grazia dello… “Spirito Santo”… dagli scandali sanitari del 2014…)… per non parlare di Silvio Berlusconi…

Come stanno, oggi, realmmente le cose a Milano e nella Lega Nord ?

Le indagini DIA DDA di Catanzaro e Reggio Calabria (vedasi articolo giornalistico de Il Fatto Quotidiano) ricostruiscono che le principali fonti di bancarotta della Lega furono in trasferimento di tali importi nelle Saprtkasse atesine e nelle spese elettorali di Roberto Maroni Presidente del Governo Regione Lombardia nel 2013…. non sono chiare, pero’, le modalità di spesa di tali fondi per la campagna elettorale 2013.

SI RENDE NOTO CHE LA BANCAROTTA LEGA NORD HA AVUTO PROSECUZIONE E AGGRAVAMENTO ANCHE SOTTO LA SEGRETERIA DI MATTEO SALVINI. DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO, COME SEGRETARIO DI PARTITO, EGLI AVEVA IL DOVERE DI VIGILARE SUI BILANCI LEGA E, SE NECESSARIO, IMPEDIRE CHE CAPITALI OGGETTO DI PIGNORAMENTO GIUDIZIARIO SI DISPERDESSERO IN “1000 RIVOLI” COME PARE ESSERSI VERIFICATO DAL 2014 SINO ALL’INIZIO 2018.

MATTEO SALVINI E’, COME PERSONA A CONOSCENZA DEI FATTI, INFORMATO, DA OLTRE 6 ANNI, SU TUTTO QUANTO SOPRA ELENCATO.

DOVREBBE CHIEDERE DI ESSERE ASCOLTATO SPONTANEAMENTE PRESSO LE PROCURE CHE HANNO IN CARICO QUESTE INDAGINI E VALUTARE, ALLA LUCE DI QUANTO CONOSCE, MA NON DICE, SE NON SIA IL CASO DI DIMETTERSI CONCRETAMENTE DAL DICASTERO OGGI PRESIEDUTO.

UNA NOTA SULL’AUTONOMIA DELLA LOMBARDIA: SALVINI E MARONI LA VOGLIONO ESCLUSIVAMENTE PER FARE AUTOSTRADE, SOVENTE INUTILI, EVENTI COME EXPO, OLIMPIADI, NUOVI QUARTIERI ECOMOSTRO A MILANO… CON QUEI SOLDI IL RISCHIO MAFIE SI INCREMENTEREBBE (E CON ESSE LE IMPRESE DI BERLUSCONI ED EX AMICI DI GOVERNI).

Milano 1955, Bovisa. Dalla Via Lambruschini un "paesaggio" urbano (non molto lontano dai paesaggi industriali del pittore Mario Sironi) di gasometri e industrie del gas della Edison e controllate.

Milano 1955, Bovisa. Un “paesaggio” urbano (non molto lontano dai paesaggi industriali del pittore Mario Sironi) di gasometri e industrie del “gas di città” della Edison e controllate. Oggi, questi terreni sono occupati dal MIP Politecnico.

Milano 1920 circa. Barona, facciata originale d'epoca della Chiesa San Cristoforo (lontano dai progetti di restaurazione, recpurero e conservazione pianificati solo oltre il secondo dopoguerra del 1900).

Milano 1920 circa. Barona, facciata originale d’epoca della Chiesa San Cristoforo (lontano dai progetti di restaurazione, recpurero e conservazione, pianificati solo oltre il secondo dopoguerra del 1900. In realtà gli affeschi esterni non sono mai stati realmente recuperati ed i restauri esterni, nel corso dei decenni, verterono limitatamente ai canoni di pulizia e integrità minimale del capitolato in muratura della facciata e dei lati perimetrali e absidali della chiesa).

Uno degli accessi alla stazione M1 Amendola Fiera, (fine anni '60 o 1970 circa). E' ancora presente la palina con il vecchio logo MM metropolitana milanese.

Milano ex Fiera Campionaria 1964/65 circa, Piazza Giovanni Amendola. Uno degli accessi alla stazione M1 Amendola Fiera. In evidenza la palina con il vecchio logo MM metropolitana milanese.

Gasometri Bovisa Edison-gas/AEM prima della metanizzazione della rete gas cittadina (avvenuta tra il 1986/1995 circa) fonte fotografica : web Lombardia beni culturali

Gasometri Milano-Bovisa Edison-gas/AEM prima della metanizzazione della rete gas cittadina (avvenuta tra il 1986/1995 circa) fonte fotografica : web Lombardia beni culturali

Milano anni 70, Lambrate-Ortica, Via Rubattino, stabilimenti automobilistici INNOCENTI. (fonte fotografica pinterest),

Milano anni 70, Lambrate-Ortica, Via Rubattino, stabilimenti automobilistici INNOCENTI. (fonte fotografica pinterest),

Milano 1975, Quartiere IACP-MI Gratosolio-Via dei Missaglia, in corrispondenza della Via dell'Arcadia (fonte fotografica Pinterest),

Milano 1975, Quartiere IACP-MI Gratosolio-Via dei Missaglia, in corrispondenza della Via dell’Arcadia (fonte fotografica Pinterest),

Milano 1955 circa SolariTortona, Via Bergognone stabilimenti CGE, raduno aziendale. Fonte web Cariplo Factory.

Milano 1955 circa, Solari-Tortona, Via Bergognone, stabilimenti CGE, raduno aziendale domenicale dei dipendenti. Fonte web Cariplo Factory.

Milano 1921 Solari-Porta Genova. Via Bergognone-Via Tortona, stabilimento CGE, divisione General Electric, stabilimento produzione e assemblaggio alternatori elettrici, ex brevetto Nikola Tesla-Westinghouse. Fonte web Cultweek. Una breve precisazione storca: Gli ex stabilimenti ANSALDO di Milano, sono nominati come tali in modo improprio. L'ANSALDO di Genova gli acquisi' solo negli anni '60 del 900 ma furono industrie elettriche sin dal 1908 dopo una breve produzione del comparti componenti automobili di Roberto Zust.

Milano 1921 , Tortona Solari-Porta Genova. Via Bergognone-Via Tortona, stabilimento CGE, divisione General Electric, stabilimento produzione e assemblaggio alternatori elettrici trifase , ex brevetto Nikola Tesla-Westinghouse. Fonte web Cultweek. // Una breve precisazione storica: Gli ex stabilimenti ANSALDO di Milano, sono nominati come tali in modo improprio. L’ANSALDO di Genova gli acquisi’ solo negli anni ’60 del 900 ma furono industrie elettriche sin dal 1908 dopo una breve produzione di componenti per automobili di Roberto Zust

Sempre la CGE di Via Bergognone (data non precisata) linea di produzione alternatori elettrici, Fonte web Cariplo Factory

Sempre la CGE di Via Bergognone (data non precisata) linea di produzione alternatori elettrici. Fonte web Cariplo Factory

Milano fine anni '60. Quartiere Gratosoglio-Missaglia. Cantiere Fintech-Italcamus.

Milano fine anni ’60. Quartiere Gratosoglio-Missaglia. Cantiere Fintech-Italcamus.

Questa immagine proviene da "Milano sparita e da ricordare facebook" (la pagina di Zuckerber piu' visitata in Italia che ha fatto fatturare migliaia di milioni di euro a Zuckerberg. Grazie a Renzi, Grillo, Salvini, Berlusconi, Maroni, Zuckerber, in Italia è, dopo le mafiespa, l'azienda che piu' fattura (prima di RAI, FININVEST-VODAFONE-TIM-POSTE ITALIANE,-FINCANTIERI, FERRERO-etc...). Zuckerber ha pagato, nel 2017, poco piu' di 110.000 euro di tassazione indiretta... con 'sti soldi nemmeno un box potremmo comprare nelle periferie di Milano, Roma e Torino...). A fronte di tanto fiume di denaro (fbook fattura anche con le hompage di Salvini, Martina, Renzi, DiMaio, etc...) un bello svarione gli "admin" di Milano sparita e da ricordare... commisero qualche giorno fa (e con essi i geni Milano Sparita Skyscrapercity che generarono il database fotografico Yahoo-Fliclr. Non si tratts del Naviglio Pavese ma della Martesana e siamo in Via Melchiorre Gioia... datazione difficile da farsi, forse immediato dopoguerra o anni '30 del 900. Il Naviglio Pavese, all'altezza della Conca Fallata ha una ampia carreggiata di Alzaia, che è caratterizzata da una pendenza (mica per caso si chiama Conca), e non ha mai avuto una fitta vegetazione sul lato destro della carreggiata Via Chiesa Rossa... come non corrispondono i profili di edifici industriali della ex cartiera Ambrogio Binda. Non si notano invettive e reazioni furibonde degli "storici" Milano Sparita Skyscrapercity... forse perche' sputerebbero dal piatto da dove mangiano...

Questa immagine proviene da “Milano sparita e da ricordare facebook” (la pagina di Zuckerber piu’ visitata in Italia …che ha fatto fatturare… centinaia di milioni di euro a Zuckerberg grazie a convenzioni tra Forza Italia-PD-Lega Nord). Facebook e altri social net, grazie alle volontà di Renzi, Grillo, Casaleggio, Salvini, Berlusconi, Maroni (che si sarebbero sempre opposti a web tax a carico di fbook…per fare contenti, prima Obama e poi Trump)… non paga nulla di tasse sul ricavo dei fatturati ottenuti in Italia. Zuckerber/fbook , in Italia è, (dopo le nostre mafiespa) l’azienda che piu’ fattura in assoluto (molto prima di RAI, FININVEST/MEDIASET-VODAFONE-TIM-POSTE ITALIANE,-FINCANTIERI, FERRERO,EX ILVA,AGIP,BARILLA…etc…). Zuckerber ha pagato, in Italia, nel 2017, poco piu’ di 110.000 euro di tassazione indiretta…in forma di penale, una somma computata secondo le note stime degli “studi di settore”… (con ‘sti soldi nemmeno un box potremmo comprare nelle periferie di Milano, Roma e Torino…). A fronte di tanto fiume di denaro a favore di questo social net… (fbook fattura anche con le homepage di Salvini, Martina, Renzi, Luigi di Maio, Berlusconi, Meloni, etc…) possiamo constatare un bello svarione degli “admin” di “Milano sparita e da ricordare fbook”… un bell’errore che commisero qualche giorno fa (e con essi i geni Milano Sparita Skyscrapercity che generarono il database fotografico Yahoo-Flickr). L’immagine non ritrae il Naviglio Pavese ma quello della Martesana… e siamo (o dovremmo essere) in Via Melchiorre Gioia…(forse verso Greco). La datazione è difficile da farsi, forse immediato dopoguerra o anni ’30 del 900. Il Naviglio Pavese, all’altezza della Conca Fallata, alla Barona, ha una ampia carreggiata di Alzaia, che è caratterizzata da una pendenza di alcuni metri… in direzione Assago-Rozzano (mica per caso si chiama Conca), e non ha mai avuto una fitta vegetazione sul lato destro della carreggiata, dal lato Via della Chiesa Rossa… come non corrisponderebbero, nemmeno, i profili degli edifici industriali della ex cartiera Ambrogio Binda. Malgrado lo svarione… non si notano invettive e reazioni furibonde degli “storici” Milano Sparita Skyscrapercity… forse perche’ tali “dementi congeniti” sputerebbero nell piatto da dove mangiano… In merito alle lavandaie… bè erano presenti anche nelle rogge del Pero, di Monza, anche nel Villoresi e Lambro verso Monza e monzese… le lavandaie, quando le case di milanesi e italiani erano prive di bagno e acqua corrente… c’erano in tutta la Lombardia… e non solo…(i commenti proseguono nell’immagine sottostante).

Milano Conca Fallata 1960. Come evidente, pur assomigliandosi, il Naviglio Martesana, verso Greco, quando era ancora scoperto, non possedeva le carreggiate stradali ampie dell'Alzaia Naviglio Pavese e non possedeva (Martesana) muri di cinta al cui interno vi si trovavano gli stabilimenti cartiera A. Binda. L'Alzaia Naviglio Pavese, come anche il Grande, necessitva di alzaie molto ampie per il passaggio di cavalli da tiro, buoi e successivamente trattori, per il traino dei barconi carichi di sabbie, un movimento merci quasi del tutto sconociuto nel Naviglio Martesana, comunque gestito diversamente dai navigli del Ticinese e Barona.

Milano Conca Fallata 1960. Come evidente, pur assomigliandosi, il Naviglio Martesana (verso Greco) quando era ancora scoperto, non possedeva le carreggiate stradali ampie dell’Alzaia Naviglio Pavese (a destra della foto) e non possedeva (la Martesana) muri di cinta al cui interno vi si trovavano gli stabilimenti cartiera A. Binda. L’Alzaia Naviglio Pavese, come anche il Grande, necessitva di alzaie molto ampie per il passaggio di cavalli da tiro, buoi e successivamente trattori, per il traino dei barconi carichi di sabbie. Un movimento merci quasi del tutto sconociuto nel Naviglio Martesana… comunque gestito diversamente dai navigli del Ticinese e Barona.

Ogni tanto “staccare la spina”, dopo tante foto e didascalie, non guasta…un tuffo nel passato di 32 anni circa … Le ultime produzioni discografiche, nate anche nella città di Milano, ed italiane, di caratura europea, degli anni ’80… (non solo paninari. Le versioni facebook di Milano Sparita ci propongono unicamente tale stereotipo della “Milano da bere” anni ’80). “Promo video” forse in apparenza ingenui ma ben presenti nei palinsesti radiofonici e televisivi di quell’epoca…

 Milano Bovisa 1955. Gasometri Edisogas e altri impianti industriali per l'estrazione di "gas di città" dal carbonfossile. Sulla destra dell'immagine dovremmo vedere la Via Lambruschini.

Milano Bovisa 1955. Gasometri Edisongas e altri impianti industriali per l’estrazione di “gas di città” dal carbonfossile. Sulla destra dell’immagine dovremmo (forse) vedere la Via Lambruschini. fonte fotografica: lombardia beni culturali web

Milano 1960. Fotogramma del film "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Viscconti. (fonte fotografica: web Cineforumdelcircolo) Biografie : https://it.wikipedia.org/wiki/Rocco_e_i_suoi_fratelli

Milano 1960. Fotogramma del film “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Viscconti. (fonte fotografica: web Cineforumdelcircolo) Biografie : https://it.wikipedia.org/wiki/Rocco_e_i_suoi_fratelli

Commento ricevuto oggi, 22/11/18 da utente vecchiamilano (non si pubblica il post originale per tutela della connessione internet, resa pubblica nel suo indirizzo internet protocol, dalla piattaforma wordpress verso gli utenti che commentano nei vari blog-web wordpress.

“””

Interessante blog senza dubbio, peccato che la maggior parte delle immagini che vengono classificate come fonti private, in realtà sono atti te da milano sparita di skyscrapercity, corriere della sera, ke strade d’Italia del Touring club. Inutile dire che sono ke stesse immagini che sono prese da forum diversi, non ha senso scrivere quindi no skyscrapercity no Facebook, quando il 90% dellebfoto sono attinte da lì. Scrivo questo con certezza perche io stesso ho postato mokte di quelle immagini descrivendone dettagliatamente la fonte, e non facendone altro uso privato, se non la sola condivisione online che non credo francamente arde chi danno a nessuno.

(segue replica).

Le immagini postate in questo web non sono mai state qualificate come di origine privata (qualcuna lo sarebbe, diciamo non oltre una quindicina tra i vari articoli, alcune di esse vennero distruibute in rete anche 10 anni fa per poi ritrovarsele, senza consenso, in qualche libro Fbook per non parlare di pagine Fbook…). Per quanto riguarda il monopolio di Skyscrapercity e Facebook, mi pare che in questo sito sia stato abbondantemente evidenziato il danno recato verso autori indipendenti. COMUNQUE MAI ATTINTO DIRETTAMENTE DA SKYSCRAPERCITY (quando avviene, è segnalato nella didascalia), MAI ATTINTO DA MILANO SPARITA E DA RICORDARE FACEBOOK e DA MILANO ALLA BARONA (quelle volte che avviene, preliminarmente segnalato, è per contestare loro determinati abusi e copia incolla da fonti altrui, incluso questo web). Si dovrebbe imputare l’opposto, ovvero molte immagini di quei social provengono da fonti terze, anche proprietarie, non dichiarate e del resto in questo sito le fonti sono quasi sempre indicate.

In tutta franchezza, vi sono molti elementi che fanno credere (in via deduttiva) che i signori appena sopra elencati (skyscrapercity e pagine facebook di Milano e Barona) abbiano, per finalita’ di commercio, sostenuto un commercio non regolamentato, da una piattaforma social net multinazionale, attinto da fonti fotografiche e librarie del Comune di Milano… anzi l’esistenza di pagine Fbook dedicate a Milano è subordinata ai “signori” di Skyscrapercity (molti dei soggetti citati sono dipendenti o ex dipendenti del Comune di Milano). Molto probabilmente il “ritirato da macero” delle biblioteche civiche di zona e della stessa Sormani, di dipartimenti storici, tecnici e culturali del Comune di Milano, accumulato negli ultimi decenni (per fare spazio a nuove pubblicazioni editoriali distribuite nelle biblioteche) è confluito in Skyscrapercity e successivamente nelle pagine Fbook (in modo tutt’altro che disinteressato). Mi pare che questo commento, pur nel tono critico verso questo sito, volontariamente, o meno, confermi (almeno in parte) che comunque sia… esiste un monopolio gestito da un gruppo limitato di persone…(gravitanti intorno alle istituzioni del Comune di Milano) a danno di un pluralismo di informazione e pubblicazione (considerando le vendite abbinate di libri nelle piattaforme facebook). Il sostenere che quasi tutte le immagini disponibili in rete provengano da Skyscrapercity Milano Sparita e Storia dei trasporti pubblici… CONFERMA QUANTO SCRITTO DA DUE ANNI E 4 MESI. Irrita che questi ipotetici “depositi” di immagini vengano concessi col contagocce per incentivare promozioni commerciali di qualcuno a discapito della libera circolazione del sapere e dell’informazione.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Milano 1926 circa. Via Luigi Ornato a pochi anni dall'accorpamento del Comune autonomo di Niguarda alla città di Milano. Tramvia com vetture Edison, periodo anteriore alla municipalizzazione dell'azienda tramviaria Edison in ATM (1931).

Milano 1926 circa. Via Luigi Ornato a pochi anni dall’accorpamento del Comune autonomo di Niguarda alla città di Milano. Tramvia com vetture Edison, periodo anteriore alla municipalizzazione dell’azienda tramviaria Edison in ATM (1931).

Oggi, nei talk show RAI-Mediaset-LA 7 si dice che il Nord Italia viaggia a livelli di PIL e produzione industriale superiori a Francia, Germania, UK e Irlanda…pari ai livelli della California… a guardarsi in giro vengono alcuni dubbi… analizziamo le immagini sottostanti e le didascalie e ci renderemo conto che il PIL, nel nord Italia, inclusa Lombardia e Milano, lo fa il mattone e basta… mattone e tangenti…appalti sanitari e stoccaggio illegale rifiuti tossici (nulla è cambiato rispetto a 25 anni or sono, quello che cambiò fu solo verso il peggio…).

Milano 2011-12 circa (forse già 2013), Stazione Porta Garibaldi, Via Ferrari. La ricordate la torre sulla sinistra, ancora intatta e di alcune decine di metri più alta di quanto lo sarebbe oggi, dopo il suo "restauro"? Quella a destra, già rifatta, la possiamo vedere nell'immagine sottostante. Entrambe vennero originariamente realizzate tra il 1986 e il 1992-93 dal dipartimento compartimentale FS. A Silvio Berlusconi, ex sindaci Albertini, Moratti, ex Governatore Regionale, l'attuale pluripregiudicato Formigoni Silvio, non piacevano, troppo "stataliste" (non piacevano nemmeno a Impregilo e Fincantieri, coinvolta nello sventramento secolare di Porta Volta-Garibaldi-Nuova... dove Maroni aveva interessi a convolgere il ramo Fincantieri di Finmeccanica, di cui la moglie del medesimo Emilia Macchi è dirigente...). Non piacendo all'elenco di politici accennato divennero oggetto di "re-building" con il loro accorciamento di verticalità (sono state ridotte di alcune decine di metri d'altezza per trasformarle in gemelle e per meglio esaltare tutte le successive torri realizzate da Forza Italia a anche PD dal 2004 ad oggi). La foto è di Gabriele Basilico, originariamente a colori (anche perche' in formato digitale RAW) ... non è una immagine storica ma è una delle poche che testimona l'imbruttimento del restauro rispetto allo stile precedente. Un grazie verso coloro che anno votato e che rivoterebbero tutti i politici "lombardi" sopra elencati, tutti pregiudicati, anzi pluripregiudicati... non sembra che Forza Italia, Lega Nord e lo stesso PD, insieme anche all'ex Alleanza Nazionale, oggi FD, abbiamo dato un esempio di onestà, efficienza, produttività, avanguardia e progresso... per quei pochi che non lo sapessero, Facebook, in Italia, spadroneggia, anche grazie a questi politici ed alle convenzioni politiche che Zuckerberg fece direttamente con loro, a partire da FI e Lega.

Milano 2011 circa (forse già inizio 2012), Stazione Porta Garibaldi, Via Ferrari. La ricordate la torre sulla sinistra, ancora intatta e di alcune decine di metri più alta di quanto lo sarebbe oggi, dopo il suo “restauro” ? Quella a destra, già rifatta, la possiamo vedere nell’immagine sottostante. Entrambe vennero originariamente realizzate tra il 1985/86 e il 1992-93 dal dipartimento compartimentale FS-Trenitalia. A Silvio Berlusconi, ex sindaci Albertini, Moratti, ex Governatore Regionale (l’attuale pluripregiudicato Formigoni Roberto che fece realizzare il nuovo Palazzo Regione Lombardia con fondi sottratti all’edilizia ALER) non piacevano. Dalla nomenclatura lestofante, tali torri, erano giudicate troppo “stataliste” (non “piacevano” nemmeno a Impregilo e Fincantieri, coinvolta nello sventramento secolare di Porta Volta-Garibaldi-Nuova… dove Maroni aveva interessi a coinvolgere il ramo Fincantieri di Finmeccanica, di cui la moglie del medesimo Emilia Macchi è dirigente…). Non piacendo all’elenco di politici accennato divennero oggetto di “re-building” con il loro accorciamento di verticalità (sono state ridotte di alcune decine di metri d’altezza per trasformarle in gemelle e per meglio esaltare tutte le successive torri realizzate da Forza Italia a anche PD dal 2004 ad oggi). La foto è di Gabriele Basilico, originariamente a colori (anche perche’ in formato digitale RAW) … La foto non è una immagine storica ma è una delle poche che testimonia l’imbruttimento del restauro rispetto allo stile precedente. Un doveroso grazie verso coloro che hanno votato e che rivoterebbero tutti i politici “lombardi” sopra elencati, alcuni di loro pregiudicati, anzi pluripregiudicati… Non sembra che Forza Italia, Lega Nord e lo stesso PD, insieme anche all’ex Alleanza Nazionale, oggi FD’ ITALIA, abbiamo dato un esempio di onestà, efficienza, produttività, avanguardia, crescits e progresso… per quei pochi che non lo sapessero, Facebook, in Italia, spadroneggia (senza pagarci le tasse), anche grazie a questi politici ed alle convenzioni politiche che Zuckerberg fece direttamente con loro, a partire da FI e Lega (dal 2014, con Renzi in California, le “convenzioni” vennero estese anche a Yahoo e Twitter…).

Milano 1991-92 circa, Porta Garibaldi dal Palazzo Uffici Tecnici del Comune di Milano (oggi dismesso) di Via Melchiorre Gioia. La prima torre FS dello snodo e coordinamento ferroviario, logistico e amministrativo Ferrovie dello Stato. In riferimento all'immagine precedente, dietro la torre si scorge una gru per la costruenda torre "gemella", sempre FS, completata verso il 1993. Il desgn della prima torre era compatibile con lo sventramento urbanistico degli anni 2004-(tutt'oggi in corso) di Porta Nuova-Garibaldi-Volta... ma Forza Italia e Lega Nord, nelle vesti di Silvio Berlusconi, Albertini, Moratti, Maroni, Salvini, Formigoni, De Corato (Alleanza Nazionale), Unicredit e Co... vollero rifare il "re-builiding" di entrambe le torri ex FS, abbassandole di altezza e cammuffandole con uno stile che impattasse come meno imponente e architetturalmente inferiore rispetto allo sventramento secolare sopra accennato, che nella sua mediocrità e inadeguatezza culmino' con gli ecomostri del "Rasoio" di Ligresti e il "Bosco verticale" di Boeri, oggi renziano, un tempo neofascista... Un grazie a Berlusconi ed a coloro che lo hanno votato per 18 anni e tutt'oggi voterebbero il suo mastino Salvini, robot di Villa Macherio...

Milano 1991-92 circa, Porta Garibaldi, Stazione P.ta Garibaldi e P.zza S.Freud dal Palazzo Uffici Tecnici del Comune di Milano (oggi dismesso) di Via Melchiorre Gioia. La torre in primo piano è la ex sede FS dello snodo e coordinamento compartimentale ferroviario, logistico e amministrativo Ferrovie dello Stato/Trenitalia. In riferimento all’immagine precedente, dietro la torre si scorge una gru per la costruenda torre “gemella”, sempre FS, completata verso il 1992. Il design della prima torre era compatibile con lo sventramento urbanistico degli anni 2004-(tutt’oggi in corso) di Porta Nuova-Garibaldi-Volta… ma Forza Italia e Lega Nord, nelle vesti di Silvio Berlusconi, Albertini, Moratti, Maroni, Salvini, Formigoni, De Corato (Alleanza Nazionale), Unicredit, Impregilo, Edilnord, Fincantieri e Co… vollero rifare il “re-builiding” di entrambe le torri ex FS, abbassandole di altezza e cammuffandole con uno stile che impattasse e apparisse come meno imponente e architetturalmente inferiore rispetto allo sventramento secolare sopra accennato, che nella sua mediocrità e inadeguatezza culmino’ con gli ecomostri del “Rasoio” di Ligresti e il “Bosco verticale” di Boeri, oggi renziano, un tempo militante MSI… Un grazie a Berlusconi ed a coloro che lo hanno votato per 18 anni e tutt’oggi voterebbero il suo mastino Salvini, robot di Villa Macherio…un grazie a Forza Italia e Lega Nord anche per il monopolio Facebook, in Italia e per la storia di Milano e quartieri… diciamo un effetto collaterale delle massonerie (Zuckerber è officinante delle stesse massonerie internazionali a cui aderiscono alcuni dei poitici sopra elencati…).

Milano 1960-62 circa. Barona, il vecchio Cavalcavia Giovanni Schiavoni, ripreso dal controviale a ridosso di Piazza Maggi, verso l'Alzaia Naviglio Pavese. (flickr.com)

Milano 1960-62 circa. Barona, il vecchio Cavalcavia Giovanni Schiavoni, ripreso dal controviale a ridosso di Piazza Maggi, verso l’Alzaia Naviglio Pavese. (flickr.com) L’opera venne realizzata a fine anni ’50 (ricostruita e ampliata intorno al 2000) nell’allestimento viabilistico dell’innesto della Milano Serravalle (A7) verso il centro città e le due circonvallazioni esterne (verso Viale Cermenate in direzione Corvetto A1 e verso Viale Liguria Tibaldi (e Cassala) tramite l’arteria a scorrimento veloce Via Spezia verso P.zza Belfanti). Alla destra della foto, fuori campo, il costruendo Quartiere Torretta, alle spalle del fotografo, oltre la circoncerenza stradale di Piazza Maggi… il “nulla”… un Viale Famagosta ancora da spianare e realizzarsi per una tratta di quasi 2 km, sino a Piazza Miani. Il completamento del collegamento, verso P.zza Miani, solo intorno al 1966. Nel 1966 l’apertura del Supermarket “STELLA” in Viale Famagosta 16 (il primo vero supermercato della Barona, divenuto Generale Supermercati intorno ai primi anni ’70, daila metà anni ‘2000 Carrefour). Dal 1967, l’implementazione della linea filoviaria 95, da Rogoredo FS a Via Modica-Piazza Miani (con alcune corse brevi terminanti in Piazza Chiaradia al Vigentino) Dall’autunno 1977 la linea filoviaria 95 divenne automobilistica con autobus (Rogoredo FS-Mistral, Piazza Axum Stadio Meazza).

Dal web della Libreria Marini. Vie Fiume e Via Ernesto Breda anni (tra gli anni '70-'80, autore Basilico) La realtà industriale dei quartieri Bicocca e Greco, acomparsa da decenni.

Dal web della Libreria Marini. Via Fiume (sulla sinistra) e Via Ernesto Breda (tra gli anni ’70-’80, autore Basilico) La realtà industriale dei quartieri Bicocca e Greco, scomparsa da decenni.

Milano Greco 1959. Set cinematografico del film "Audace colpo dei soliti ignoti" (Nanni Loy). Via Sammartini angolo tunnnel sottopasso Via Luciano Zuccoli. Questa immagine non è stata oggetto di predazione dalla pagina FBook Milano Sparita e da ricordare poichè contiene un logo Fondazione CSC ed è "serigrafata" tramite pixel di identificazione anti riproduzione non autorizzata.

Milano Greco-Rovereto 1959. Set cinematografico del film “Audace colpo dei soliti ignoti” (Nanni Loy). Via Sammartini angolo tunnnel sottopasso Via Luciano Zuccoli. Questa immagine non è stata oggetto di predazione da parte della pagina FBook “Milano Sparita e da ricordare” poichè contiene un logo Fondazione CSC ed è “filigranata” tramite dei font-pixel testuali di identificazione anti riproduzione non autorizzata. L’immagine, rispetto a quella postata dalla pagina fbook succitata (prelevata, dagli “admin”, dal sito Repubblica.it), non ritrae una foto scattata “fuori scena”, durante una pausa tecnica del set cinematografico, ma ritrae una ripresa in tempo reale (fotografata da dietro le quinte) della Fiat 1100 guidata da “Piede amaro” (Nino Manfredi) nell’intento di imboccare (svoltare verso) il tunnel di Via L.Zuccoli. Una caratteristica scenica di questo film era il filmare veicoli in corsa da macchine da presa movimentate tramite binari, parallelamente alla direzione di moto del veicolo ripreso. Una sequenza simile, venne realizzata, sempre nello stesso film, in Piazzale Kennedy (nel 1959 si chiamava Piazzale Appennini) , nella sequenza di fuga (post rapina portavalori SISAL-TOTOCALCIO) verso Bologna…

Milano 1913 circa. Ingresso giardini Porta Venezia (ingresso da Via Palestro angolo C.so Venezia).

Milano 1913 circa. Ingresso giardini Porta Venezia (ingresso da Via Palestro angolo C.so Venezia).

Milano 1954 circa, Monumentale-Isola Garibaldi. via Farini e via Valtellina

Milano 1954 circa, Monumentale-Isola Garibaldi. via Farini (a dx della foto) e via Valtellina (a sx della foto).

Milano 1913 circa Bastioni di Porta Venezia, ex Piazzale Stazione Centrale, oggi Piazza della Repubblica. Servizio di trasporto bagagli e passeggeri provenienti dalla Vecchia Stazione Centrale (l'equivalente dell'attuale TAXI).

Milano 1913 circa. Bastioni di Porta Venezia, ex Piazzale Stazione Centrale, oggi Piazza della Repubblica. Servizio di carrozza a cavalli di trasporto bagagli e passeggeri provenienti dalla Vecchia Stazione Centrale (per alcuni aspetti l’equivalente dell’attuale TAXI).

Tempio funerario-cinerario del Cimitero Monumentale di Milano (presumibilmente famedio di Fedele SALA). Simbolo della Massoneria di un noto personaggio illustre ... Milano "vanta" il triste primato di oltre 130 Ordini Massonici differenti malgrado l'istituzione delle società segrete sia proibita dal Codice Penale e dalla Costituzione.... ma SALA non è il cognome dell'attuale "Primo Cittadino" ? Si spera che l'ex dirigente Pirelli non sia un discendente di tale genealogia... ma la realtà supera la fantasia...

Tempio funerario-cinerario del Cimitero Monumentale di Milano (presumibilmente il famedio di Fedele SALA). Simbolo della Massoneria di un noto personaggio illustre … Milano “vanta” il triste primato di oltre 130 Ordini Massonici differenti malgrado l’istituzione delle società segrete sia proibita dal Codice Penale e dalla Costituzione…. ma SALA non sarebbe il cognome dell’attuale “Primo Cittadino” ? Si spera che l’ex dirigente Pirelli non sia un discendente … ma la realtà supera la fantasia… In questi dettagli Milano assomiglia ai quartieri di Campo Verano o dei Parioli di Roma … (dovremmo ricordarci di “milanesi” massoni incalliti come Silvio Berlusconi (e diversi governatori regionali). Si tratta, ovviamente, di massonerie affaristiche finanziarie, ma sempre massonerie sono…

Milano 1961, Piazza Duomo, scavi MM1, resti Basilica Paleocristiana dedicata a Santa Tecla. (Fonte fotografica : milanosotto)

Milano 1961, Piazza Duomo. Scavi MM1 sotto il Sagrato (costruenda “Galleria del Sagrato”, nel futuro mezzanino di collegamento tra Piazza Duomo e San Babila delle stazioni MM1 della metropolitana) l’affioramento di alcuni resti della Basilica Paleocristiana dedicata a Santa Tecla. (Fonte fotografica : milanosotto)

Milano 1900 circa, attuale Via Paris Bordone, vicinanze Via Monte Rosa, ex Fiera Milano City. La Cascina Bolla (o Lòbola). Fonte fotografica: storiedimilano

Milano 1900 circa, attuale Via Paris Bordone, vicinanze Via Monte Rosa, ex Fiera Milano City.
La Cascina Bolla (o Lòbola). Fonte fotografica: storiedimilano

__________

Le pagine Facebook di Milano Sparita rievocano la Milano degli anni ’80 solo con squallide immagini di “paninari” (doc e tarocchi) ammassati nell’ex Burghy angolo San Babila-Corso Europa, celebrando il peggio della “Milano da bere” … un volto provinciale e arretrato (il fenomeno paninaro) con scofinamenti nel neo fascismo ereditato dai “sanbabilini”…

…. sempre le squallide pagine Fb Milano Sparita e da ricordare celebrano in modo stereotipato immagini di alcuni personaggi dello spettacolo e musicali come Adriano Celentano, Giorgio Gaber e Dario Fo (per carità … meritano spazio e rievocazioni, avendo anche rappresentato, almeno in parte, storie e società di Milano) dimenticando e snobbando il gruppo cabarattista lombardo-meneghino de I GUFI (uno dei “cavalli di battaglia” di Enzo Tortora nella “sua” Antenna3 Lombardia…).

A Milano, nei primi anni ’80 (l’ultimo decennio nel quale Milano era ancora la capitale discografica italiana), c’era una liceale che sbanco’ le classifiche discografiche europee, dando “filo da torcere” (in termini di concorrenza discografica) a “colossi POP” europei come Samantha Fox …

Si chiama Monica Stucchi, in arte “Valerie Dore”, nata a Milano nel 1963 (malgrado alcuni canali Youtube sostengano i suoi “natali” nel Principato di Monano con esordio discografico a Milano)…

Negli anni ’80 quasi nessun cantante pop italiano riusciva a vendere 45-33 giri oltre confine… Monica Stucchi ci riusci’ (anche se il primo brano, “The Night”, 1983-84, la vide solo inizialmente protagonista nei promo-video… ma la voce originale era di Dora Nicolosi dei “Novecento”).

Certo, non c’era lo spessore artistico dei nostri Lucio Dalla e Lucio Battisti, di Mia Martini, Mina, etc… … ma questa milanese…seppe proporre un “look” (quasi fatato) ed uno stile artistico, anche inedito, in tutta Europa (malgrado i testi scritti in lingua Inglese…) quando la musica POP/discomusic italiana limitava le vendite solo a livello nazionale.

Regina della “Romantic Dance” (forse il successo fu anche quello di superare gli stili puramente di “italodisco” con inediti arrangiamenti di notevole effetto musicale dove un misto di “tecno” anni ’80 si armonizzava con una voce e melodie quasi “celestiali”).

Una Milano anni ’80, tutt’altro che provinciale… anzi creativa e innovativa… che sapeva varcare i confini nazionali, oggi finita nel dimenticatoio insieme ad alcuni dei suoi protagonisti

Milano 1965/66 circa Feltre Lambrate, Piazza Udine, scavi e sventramento stradale per la realizzazione della Metropolitana "verde" M2. Fonte: wikipedia.

Milano 1965/66 circa, quartiere Feltre Lambrate, Piazza Udine verso Via Carnia. Scavi e sventramento stradale per la realizzazione della Metropolitana “verde” M2. Fonte: wikipedia.

Milano 1930 circa. Sempione Paolo Sarpi.Via Canonica angolo con via Cesariano verso piazza Morselli

Milano 1930 circa. Sempione Paolo Sarpi. Via Canonica angolo via Cesariano verso piazza Morselli

Milano 1920 circa (databile secondo decennio del 1900). I magazzini all'aperto della "Venernda Fabbrica del Duomo" ente secolare destinato alla preservazione e manutenzione della Cattedrale meneghina. Nel periodo ritratto dalla foto (Darsena, Piazzale Cantone, Viale Gorizia sino verso Piazza XXIV Maggio) era allestito un magazzino a cielo aperto dove custodire e censire i "pezzi di ricambio" (prevalentemente marmi e statue sacre) necessari alla manutenzione del "capitolato" degli ambienti architettonici esterni ed interni del Duomo di Milano. Fonto fotografica web duomomilano.

Milano 1920-30 circa (immagine databile nel secondo decennio del 1900). I magazzini all’aperto della “Veneranda Fabbrica del Duomo” ente secolare destinato alla preservazione e manutenzione della Cattedrale Meneghina. Nel periodo ritratto dalla foto (Darsena, Piazzale Cantore, Viale Gorizia sino verso Piazza XXIV Maggio) era allestito un magazzino a cielo aperto dove custodire e censire i “pezzi di ricambio” (prevalentemente marmi e statue dei capitelli della Cattedrale) “accessori” necessari alla manutenzione e conservazione del “capitolato” degli ambienti architettonici esterni ed interni del Duomo di Milano. (Fonte fotografica web duomomilano).

Prestare attenzione all’immagine sottostante

Il nostro storico di Milano e Barona "Milanomaniac, connesso e operativo su Skyscrapercity da una postazione di lavoro del Comune di Milano. Non è l'unico caso di secondo lavoro gestito dall'ufficio del primo... (l'immagine è molto rimpicciolita per la necessità di includere, nella stessa schermata, l'avatar del soggetto e il cerchiolino in basso a sinistra di colore verde, indicante la connessione attiva)

Il nostro storico di Milano e Barona “Milanomaniac”, connesso e operativo su Skyscrapercity da una postazione di lavoro del Comune di Milano. Per contratto l’uso del computer e di connessioni internet, escludendo la pausa pranzo, e/o utilizzo della rete per questioni di lavoro, non dovrebbe essere consentito durante le 8 ore contrattuali (l’immagine è molto rimpicciolita per la necessità di includere, nella stessa schermata, l’avatar del soggetto e il cerchiolino in basso a sinistra di colore verde, indicante la connessione attiva)

Milano 1926, Largo Cairoli.

Milano 1926, Largo Cairoli.

Milano 1955 circa. Carrobbio-Duomo. Via Torino. (fonte fotografica ebay).

Milano 1955 circa. Carrobbio-Duomo. Via Torino. (fonte fotografica ebay).

Milano 1976, Bovisa Via Imbriani. Corteo operai di una azienda manifatturiera del quartiere Bovisa. L'incapacità degli imprenditori italiani e anche milanesi ha origini cronologiche lontane e non si concentra solo negli ultimi anni di recessione post 2008 (Lehman Brothers) ma da molto prima. Da Tangentopoli '92 sino alle prime crisi industriali degli anni '70 (come dimostra l'immagine).

Milano 1976, Bovisa Via Imbriani. Corteo operai di una azienda manifatturiera del quartiere Bovisa. L’incapacità degli imprenditori italiani (e anche milanesi) ha origini cronologiche lontane e non si concentra solo negli ultimi anni di recessione post 2008 (Lehman Brothers) ma da molto prima. Da Tangentopoli ’92 sino alle prime crisi industriali degli anni ’70 (come dimostra l’immagine).

Milano 1930 circa Cordusio. Via Dante.

Milano 1930 circa, Cordusio. Via Dante.

Milano 1940. Piazza Vetra e Basilica San Lorenzo Maggiore. Fonte fotografica Pinterest.

Milano 1940. Piazza Vetra e Basilica San Lorenzo Maggiore. Fonte fotografica Pinterest.

Milano 1963 circa Piazza Duomo, manifestazione ATM (con veicolo bus occupato in segno di protesta) per una riforma dei trasporti integrata con la inesistente (all'epoca) rete regionale. Non siamo, ovviamente, alla Barona ma l'immagine, tratta da un articolo giornalistico commemorativo e celebrativo di una nota catena di supermercati (lo striscione pubblicitario del bus è sovrascritto con l'URL di questo sito allo scopo di non apportare contributi pubblicitari). Otto anni dopo questa immagine, verso il 1971, venne attuata la Riforma Tramviaria del 1970. A pochi metri dallo scatto di questa immagine i capolinea dei bus 74 e 76, Piazza Duomo, Barona Q.re Santambrogio e Barona Via Teramo. In realtà la riforma del 1970 non integrava realmente Milano con la rete di trasporti ATM extraurbani e le reti ferroviarie FNM e FS. Ci vollero oltre 37 anni per arrivare all'attuale, seppur inefficiente, integrazione con il Passante Ferroviario Milano Certosa-Milano Viale Forlanini. L'immagine è tratta, come accennato, dal repertorio fotografico di una nota catena di supermercati finanziata dal gruppo Rokfeller. Molti potrebbero dire... "bene, cosa c'è di male... ?". Per quanto riguarda questa catena... non lo sappiamo, per quanto riguarda la famiglia Rockfeller, l'aver contribuito a finanziare le destre hitleriane negli anni '30, successivamente l'aver finanziato US Army nella seconda guerra mondiale... quindi finanziare le opposte fazioni !... , l'aver controllato, negli anni '60 e '70, i governi semi dittatoriali del Messico, la guerra nel Vietnam e tanti altri conflitti globali... sino alla fine anni '70.

Milano 1963 circa, Piazza del Duomo, manifestazione ATM (con veicolo bus occupato in segno di protesta) per una riforma dei trasporti integrata con la inesistente (all’epoca) rete regionale. Non siamo, ovviamente, alla Barona. L’immagine e’ tratta da un articolo giornalistico commemorativo e celebrativo di una nota catena di supermercati (lo striscione pubblicitario del bus è sovrascritto con l’URL di questo sito allo scopo di non apportare contributi pubblicitari involontari). Otto anni dopo questa immagine, verso il 1971, venne attuata la Riforma Tramviaria del 1970. A pochi metri dallo scatto di questa immagine, a partire dalla tarda primavera del 1971, vennero istituiti i capolinea dei bus 74 e 76, Piazza Duomo, Barona Q.re Sant’Ambrogio e Barona Via Teramo (in sostituzione del tram 12 tra Cordusio e Piazza Miani). In realtà la riforma del 1970 non integrava realmente Milano con la rete di trasporti ATM extraurbani e le reti ferroviarie FNM e FS. Ci vollero oltre 37 anni per arrivare all’attuale, seppur inefficiente, integrazione con il Passante Ferroviario Milano Certosa-Milano Viale Forlanini. L’immagine è tratta, come accennato, dal repertorio fotografico di una nota catena di supermercati finanziata dal gruppo Rockfeller. Molti potrebbero dire… “bene, cosa c’è di male… ?”. Per quanto riguarda questa catena… non lo sappiamo, per quanto riguarda la famiglia Rockfeller, l’aver contribuito a finanziare le destre hitleriane negli anni ’30, successivamente l’aver finanziato US Army nella seconda guerra mondiale… (il finanziare le opposte fazioni fu una abile strategia per inginocchiare l’Europa tra gli anni ’30 e ’40 ed averla in pugno nella ricostruzione posT bellica!…come di fatto avvenne) , l’aver controllato, negli anni ’60 e ’70, i governi semi dittatoriali del Messico, la guerra nel Vietnam e tanti altri conflitti globali… sino alla fine anni ’70. Scorci di Storia milanese (e internazionale)censurati dai siti ufficiali, a partire da quelli di Milano e quartieri Facebook.

Milano 1914. Chiesa di San Sepolcro nella omonima Piazza.

Milano 1914. Chiesa di San Sepolcro nella omonima Piazza.

Milano 1862, Ticinese. Basilica Sant'eustorgio in epoca anteriore al restauro e rifacimento, Fonte: canzon.milan

Milano 1862, Ticinese. Basilica Sant’eustorgio in epoca anteriore al restauro e rifacimento. Fonte: canzon.milan

Millano 1970 circa, Ticinese Porta Genova. Vicinanze Via Corsico, Alzaia Naviglio Grande con l'attore Paolo Stoppa 6 giugno 1906 – Roma, 1º maggio 1988).

Millano 1970 circa, Ticinese Porta Genova. Vicinanze Via Corsico, Alzaia Naviglio Grande con l’attore Paolo Stoppa (6 giugno 1906 – Roma, 1º maggio 1988).

Milano 1964, Amendola Fiera, tornelli fermata M1 nel periodo dell'inaugurazione di tale nuova tratta di metropolitana. (fonte fotografica piccklick)

Milano 1964, Amendola Fiera, tornelli fermata M1 nel periodo dell’inaugurazione di tale nuova tratta di metropolitana. (fonte fotografica piccklick)

Avviso ai visitatori

L’articolo Milano Barona, a breve (entro fine Novembre), dovra’ sospendere, in forma indeterminata e probabilmente irreversibile e definitiva, gli aggiornamenti e inserimenti di immagini del Quartiere Barona a causa della impossibilita’ di reperire nuove fonti fotografiche, essendo, le medesime, “custodite” da alcuni dipendenti del Comune di Milano, i quali le rilascerebbero ad uso esclusivo (in forma inedita) alla multinazionale USA Facebook di Mark Elliot Zuckerberg (postare foto inedite in una homepage Fb equivale ad una azione transattiva dove il numero di like, condivisioni, visite e vendite di opere editoriali correlate, incrementa e valorizza il potere finanziario e imprenditoriale di Facebook e del suo fondatore-imprenditore). Da notare che la gestione di questi archivi (dal 2006, oltre 100.000 immagini inedite, che non possono provenire solo da raccolte di libri) avviene anche da postazioni di lavoro… insulti e denigrazioni, al limite della diffamazione, distinguono gli “storici” (con qualche talpa nel corsera) che hanno permesso a facebook di fatturare moltissimo in Italia (fb non si arricchisce solo con la vendita di libri convenzionati ma tramite 20.000 like, 500.000 gradimenti alla pagina…). Milano sparita Facebook è la pagina italiana che raccoglie il maggior numero di visite, like, preferenze di pagina contribuendo alla quotazione in borsa di questa multinazionale… (che non paga la tasse) a danno e discapito degli utenti internet che vorrebbero proporre pagine web alternative… dato che le immagini presenti in rete sono quelle postate, dal 2012 su facebook, prima su Skyscrapercity, dal 2006 (forum gestito da dipendenti o ex dipendenti del Comune di Milano).

Entro fine Novembre, questo articolo (Barona) verra’quindi sospeso nei suoi aggiornamenti non essendo piu’ possibile inserire nuove fonti fotografiche a causa dei monopoli gestiti da facebook Stessa sorte per l’artiolo dedicato a Milano (le fonti reperibili sono quelle già sfruttate da Skyscrapercity e Facebook e parliamo di oltre 100.000 immagini).

Anche il web milanobarona.freeoda.com dovrà sospendere in via definitiva le pubblicazioni per impossibilità di reperire nuovo materiale e per problemi di subordino al business facebook frutto di una detenzione individuale (4-5 persone massimo, escludendo gli autori delle pagine Fbook) di centinaia di migliaia di immagini che non possono essere riproposte perche’ già sfruttate a fini commerciali e di promozione personale da parte di qualcuno (questo vale per la sezione Barona ma anche Milano).

Questo è un esempio della DEMOCRAZIA di scritti, di opinioni e di immagini storiche che Facebook sta esercitando a danno della pluralita’ dell’informazione.

:::::::::::

Vedesi i commenti a piede della immagine

Vedesi i commenti a piede della immagine

Da Milano alla Barona e Milano Sparita e da ricordare Faebook ?

NO GRAZIE ! (passi lunghi e ben distesi)

Da 2 anni e mesi 3, questo sito internet ha segnalato l’utilizzo commerciale in regime di monopolio e cartello (questo genera una concorrenza sleale e schiacciante verso i web come questo, che non fanno parte di tale “gruppo”) di centinaia di migliaia di immagini riservate e gestite da una minoranza di soggetti per uso privato, di prestigio personale e di promozione commerciale (centinaia di immagini, postate in circa 6 anni, quasi tutte in forma inedita… non possono materialmente esistere nei libri e non possono materialmente essere il derivato di donazioni “strappalacrime” che i milanesi farebbero a circa 4 dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Milano).

Non si tratta di diffamazione verso nessuno ma di una realta’ evidente, riscontrabile da tutti, impossibile da non vedere, dove i succitati personaggi (Milano Sparita Skyscrapercity…. e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity) continuano ad alimentare (per promuovere la vendita di libri tramite Facebook e Amazon, a discapito di liberi autori di web alternativi, dedicati alla storia di Milano).

Il giorno 31 Ottobre 2018 sul forum SSC Storia dei trasporti pubblici di Milano venne pubblicata una foto ritoccata in formato (mai esistito) “Cartolina postale illustrata” della Piazza Miani, quartiere Barona, nella meta’ anni 60 (immagine reperita da ipotetici eredi donatori dell’autore della foto, scattata oltre mezzo secolo fa dal civico 1 di Viale Faenza, immagine concessa all’utilizzo pubblico, solo oggi , non prima di essere rilasciata in forma inedita e di promozione tra il 31 Ottobre e 5 Novembre).

Il giorno dopo venne pubblicata su Da Milano alla Barona Facebook, stamani, 5 Novembre, da Milano sparita e da ricordare Facebook.

I personaggi protagonisti di tale “operazione” sono ovviamente imbestialiti perche’ sono, sotto gli occhi di tutti, in evidente monopolio di fonti fotografiche rilasciate per uso commerciale da parte di personaggi convenzionati con la note multinazionale facebook

I fatti dimostrano quanto segnalato (è evidente a tutti), da anni, ovvero un monopolio fotografico reso inaccessibile a tanti, rilasciato gradualmente per uso commerciale facebook in ostruzionismo alla libera pubblicazione storica e documentale (il danno è di coloro che gestiscono siti come questo, non dei protagonisti di certe azioni… sia ben inteso !, includendo, nel danno, la possibilità di accedere liberamente, senza rischi di furto di informazioni sensibili, come avviene con facebook, ed in forma gratuita, fonti fotografiche e storiche di Milano)

:::::::::::::::::::

Leggasi le valutazioni a piede dell'immagine.

Leggasi le valutazioni a piede dell’immagine.

Bè, uno dei pochi aspetti positivi dell’aver aperto e pubblicato due siti internet dedicati alla Storia di Milano e della Barona è l’aver messo a nudo la pochezza delle persone che ci sono dietro Skyscrapercity (Milano Sparita e Storia dei trasporti pubblici) e Facebook (Milano e Barona).

E’ indiscutibile che Facebook, nelle pagine di Milano e quartieri esista grazie a Milano Sparita Sckyscrapercity e Storia dei trasporti pubblici di Milano Skyscrapercity.

Cercano di fare il “LEI NON SA CHI SONO IO”…

Cari Signori, il berlusconismo è finito e con esso anche voi che vi eravate illusi di agire senza regole , ma di imporle al prossimo (Berlusconi, Formigoni, Maroni, Bossi, Renzi ma anche Salvini ci hanno insegnato il Far West, Salvini lo sta praticando anche oggi ma il modello Milano “bunga bunga” è finito e se ne facciano una ragione…).

Premettendo che dietro tanti profili ci sono al massimo 3 uomini e 1 donna… si sottolinea che c’è anche qualcuno, tra loro, che indossa una divisa (e dovrebbe dare l’esempio ma non sembra proprio) e dipendenti in forze del Comune (al massimo 1+1 persone, il resto pensionati) che gestiscono forum e social network dal luogo di lavoro.

Sia concesso a loro un’ora al giorno, anche extra intervallo…(quindi due al giorno) ma il dedicare quasi 8 ore al giorno a gestire forum dai quali anche foto imboscate (per anni e anni) diventano commercio è deprimente (non mi vengano a dire che le pagine Fb della Barona non siano commercio come quelle di Milano Sparita, sono pagine entrambe commerciali, e non sono solo due, ma molte di piu’ alcune sono correlate a spot di quartiere… ma poco cambia… che hanno beneficiato dei vostri “archivi”).

Signori, ringraziate di essere nati in Italia, dove non esistono leggi e quando esistono non vengono applicate. Provate a ripetere le stesse azioni (mi riferisco a come vengono gestite centinaia di migliaia di foto, per quanto riguarda gli insulti e denigrazioni… che partono da loro non avendo altri strumenti culturali a disposizione… provo piu’ piacere che fastidio…e me le lascio scivolare via…) in un sito e-commerce Aruba,anche localizzato in Italia… certe leggerezze non passerebbero comunque inosservate come all’interno di social americani dove non esistono leggi e regole (in realta’ esisterebbero ma siamo un popolo bue che finge di non sapere e si piega ad angolo retto davanti alle egemonie d’oltreoceano).

Il tonno al naturale ha il sapore di pesce poco fresco e quando escono al naturale… non piace piu’ la scatoletta di tonno… se dietro lorsignori non vi fossero interessi privati non si incacchierebbero tanto… (rimpiango i vecchi libri sulla Milano storica e anche sulla Barona storica che si potevano leggere con piacere nelle biblioteche Sant’Ambrogio, Tibaldi, Boifava e Odazio…bei tempi sepolti…)

____________

Milano 1900 circa , Porta Vittoria. Via della Commenda. La fotografia ritrae una vecchia casa (di probabile origine ed utilizzo agricolo rurale), demolita nell'anno 1904. Il vecchio manufatto si trovava di fronte al convento di S. Barnaba, sempre in via della Commenda. (Fonte fotografica web fotografie in comune)

Milano 1900 circa , Porta Vittoria. Via della Commenda. La fotografia ritrae una vecchia casa (di probabile origine ed utilizzo agricolo rurale), demolita nell’anno 1904. Il vecchio manufatto si trovava di fronte al convento di S. Barnaba, sempre in via della Commenda. (Fonte fotografica web fotografie in comune)

Questa immagine proviene dalle "riserve fotografiche imboscate... per scopi di commercio facebook" dal forum social net "storia dei trasporti Milano, gestito dai medesimi soggetti di Milanosparita... entrambi i forum si trovano nella piattaforma Skyscrapercity. L'immagine era inedita sino al 1 Novembre, quando un "solito noto" l'ha girata nell'area facebook commerciale. Inutile nascondere che simili comportamenti di "cartello" che due pagine facebook conducono, con la regia di 3-4 soggetti alle "maestranze" del Comune di Milano, sia non solo un danno per qualsiasi altro web storico fotografico alternativo, un danno per l'economia italiana (facebook e Amazon danneggiano le economie locali e nazionali)... ma di discutibile concorrenza sleale e cartello monopolistico degni di approfondimenti di un certo tipo che per motivi di "quieto vivere" è preferibile omettere... Meno male che queste pagine facebook sarebbero la voce delle comunita' locali di quartiere e cittadine gestite dal "popolo" e dalla gente comune. Si lascia giudicare alle persone, dotate di un minimo di onesta' e buon senso se questi soggetti rappresentano comunita' o interessi personali.

Questa immagine , Piazza Miani, fotografata da Viale Faenza 1 (databile in epoca successiva al 1965, per via di un Viale Famagosta, completato o in via di completamento, la risoluzione della foto non permette di capire se siano presenti i bifilari elettrici filoviari della filovia 95) proviene dalle “riserve fotografiche imboscate…da non meno di 10 anni, per scopi di commercio facebook” , dal forum social net “storia dei trasporti pubblici di Milano”, gestito dai medesimi soggetti di Milanosparita… entrambi i forum si trovano nella piattaforma Skyscrapercity. L’immagine era inedita sino al 31/10, 1 Novembre 2018, quando un “solito noto” l’ha girata nell’area facebook commerciale di Milano (omissis). L’immagine non è una cartolina postale illustrata (la didascalia è stata aggiunta con photoshop e/o paint di Windows) e si tratta di una foto forse regalata da quache ex residente o eredi di residenti o ex residenti… ai “personaggi” in questione, e/o acquisita attraverso altri “canali”). La didascalia postata su Facebook (Barona) contiene un errore. La linea tramviaria 12 (Cordusio-Miani) non venne dismessa nel 1970 ma nell’inizio estate 1971. La riforma tramviaria venne approvata nel 1970 ma la sua attuazione avvenne negli anni successivi e la tratta 12 VillaPizzone-Miani, devio’ al Cordusio, abbandonando, per sempre, la tratta Cordusio Miani, solo nel 1971, anno di istituzione delle linee bus 74 e 76. Chi scrive il contrario non ha ancora capito che varando una Legge locale sulla politica dei trasporti, si devono riorganizzare e istituire nuove linee sostitutive…acquistare nuovi bus e riorganizzare quelli in servizio nelle linee esistenti. la logistica richiede anche anni… ma ormai siamo abituati a questi svarioni da “storici” (del Far Web) molto poco informati (inclusi i dipendenti ATM che postano su Skyscrapercity, malgrado “se la tirino”). Inutile nascondere che simili comportamenti di “cartello dominante” che due pagine facebook conducono, con la regia di 3-4 soggetti alle “maestranze” del Comune di Milano, rappresenti, non solo un danno ostruzionistico per qualsiasi altro web storico fotografico alternativo, un danno alla libera iniziativa (sovente le multinazionali facebook e Amazon danneggiano le economie locali e nazionali ma anche il diritto di espressione e pubblicazione in rete)… ma di discutibile concorrenza in regime di cartello monopolistico … di dominanza… Meno male che queste pagine facebook si autoproclamano la voce popolare (non tutti riconoscono quella pagina nel proprio vissito infantile e giovanile di quartiere… se esistono web come questo, significa che il senso di appartenenz, per veri nativi del quartiere, non sempre si identifica con i loro contenuti e con tali personaggi. Per “fortuna” che tali publicisti si proclamerebbero come una spontanea e storica e “commovente” espressione storica delle comunita’ locali di quartiere e cittadine, gestite dal “popolo” e dalla gente comune. Si lascia giudicare alle persone se questi soggetti rappresentino comunita’ collettive storico locali o forse anche interessi privati (e multinazionali, ovviamente)… del resto gli attacchi condotti contro questo sito (su Skyscrapercity) rivelano (da parte di questi personaggi) l’assenza questo senso comune di appartenenza… A questo scenario poco incoraggiante si aggiungono contenuti soggettivi e personalistici (un esempio sono le soggettività di “stirpe contadina da diverse generazioni” molto radicate nella pagina Fb dedicata alla Barona, piuttosto che di un vero resoconto storico di un quartiere di Milano, una ex cintura periferica dei “Corpi Santi”. E’ logico supporre che la storia di un quartiere venga deformata da visioni famigliari di due, soggetti, autori, indipendentemente dalla fonti storiche adottate, a discapito di un visione storica d’insieme fondamentalmente perduta da questi autori). I social network hanno ingigantito un solco già preesistente tra politica-istituzioni e societa’ comume…(gli utenti residenti ed ex residenti devono limitarsi foraggiare commerci altrui apponendo i “mi piace” incondizionati e/o donando in forma gratuita immagini famigliari che poi diventano vetrina di promozioni di vendita on-line).

Milano 1950 circa, Ticinese. Foto di Paolo Monti "riflessi sul Naviglio Grande" (lungo l'Alzaia Naviglio Grande-Ripa di Porta Ticinese). Fonte : Paolofotografie in Comune

Milano 1950 circa, Ticinese. Foto di Paolo Monti “riflessi sul Naviglio Grande” (lungo l’Alzaia Naviglio Grande-Ripa di Porta Ticinese). Fonte : Paolofotografie in Comune

Milano 1938 Crescenzago. Via Padova 262 sede fascista "Aldo Sette" , corteo giovani avanguardisti. La Milano fascistizzata, Milano che fece "nacquere" il fascismo (la stessa citta' dove il fascismo ebbe poi fine il giorno della Liberazione del 25 Aprile '45) vedeva le periferie appena acquisite e accorpate (come Crescenzago), oppresse e soffocate da una fascistizzazione coatta e totale dei ceti operai. Il dissenso era impossibile e quando avveniva era represso, anche con la morte, da squadroni fascisti che a colpi di bastone riducevano in fin di vita gli "oppositori" che sovente non morivano subito ma a distanza di qualche giorno o settimana per le gravi lesioni inferte (quello che lo stesso Mussolini definiva "bastonate di stile"). Questi argomenti e queste immagini sono censurate dalle pagine Facebook dedicate alla storia fotografica di Milano e quartieri in conseguenza della natura commerciale intrinseca di tale social network, concepito per il triofno del neo fascismo planetario come di recente starebbe avvenendo in varie nazioni (vedesi campagne elettorali e ideologiche che si avvalgono di facebook e twitter per l'affermazione del neo fascismo nel mondo).

Milano 1938 Crescenzago. Via Padova 262 sede fascista “Aldo Sette” , corteo giovani avanguardisti. La Milano fascistizzata, Milano che fece “nacquere” il fascismo (la stessa citta’ dove il fascismo ebbe poi fine il giorno della Liberazione del 25 Aprile ’45) vedeva le periferie appena acquisite e accorpate (come Crescenzago), oppresse e soffocate da una fascistizzazione coatta e totale dei ceti operai. Il dissenso era impossibile e quando avveniva era represso, anche con la morte, da squadroni fascisti che a colpi di bastone che riducevano in fin di vita gli “oppositori” i quali sovente non morivano subito ma a distanza di qualche giorno o settimana per le gravi lesioni inferte (quello che lo stesso Mussolini definiva “bastonate di stile”, provocare gravi lesioni senza finire la vittima, lesioni comunque tali da determinarne la morte poco tempo dopo). Questi argomenti e queste immagini sono censurate dalle pagine Facebook dedicate alla storia fotografica di Milano e quartieri in conseguenza della natura commerciale intrinseca di tale social network, concepito per il trionfo del neofascismo “planetario”… come di recente starebbe avvenendo in varie nazioni (vedesi campagne elettorali e ideologiche che si avvalgono di facebook e twitter per l’affermazione del neo fascismo nel mondo).

Milano 1922 Porta Ticinese. Mobilitazione fascista (sciopero generale) in piazza XXIV Maggio. L'Italia si appresta ad entrare nella dittatura mussoliniana (ventennio) culminante con l'alleanza alla Germania Nazifascista Hitleriana e le leggi razziali. L'ecatombe culminera' con l'ingresso nella Seconda Guerra Mondiale. Il fascismo venne finanziato dalla famiglia Agnelli e da altri imprenditori. "Sottobanco" venne finanziato dalle massonerie angloamericane allo scopo di reprimere, anche col sangue, ed anche compiendo assassini a danno di diverse personalita' politiche e culturali, tra i quali Matteotti, di ispirazione socialista e democratica, nonche' per reprimere il Partito Comunista Italiano e i movimenti politici e sindacali di ispirazione Marxista. La stessa Famiglia Agnelli, dopo averlo foraggiato, finanzio' i gruppi di Resistenza Partigiane e di Liberazione... un comportamento ambiguo e ambivalente che distinse anche il fondatore della P2 Ligio Gelli, collaborazionista dei Partigiani ma anche delle "milizie armate" filo fasciste e della Repubblica di Salò. Indubbiamente la Storia è abbastanza differente da come è sempre stata proposta nelle sue versioni ufficiali. Autore fotografia sconosciuto, Fonte fotografica "fotografie in comune" web.

Milano 1922 Porta Ticinese. Mobilitazione fascista (sciopero generale) in piazza XXIV Maggio (sullo sfondo Corso di Porta Ticinese). L’Italia si appresta ad entrare nella dittatura mussoliniana (ventennio) culminante con l’alleanza alla Germania Nazifascista Hitleriana e le leggi razziali. L’ecatombe culminera’ con l’ingresso nella Seconda Guerra Mondiale. Il fascismo venne finanziato anche dalla famiglia Agnelli e da altri imprenditori incluse le industrie Marelli e la stessa Pirelli (iò fascismo mise a tacere scioperi e dissensi socialisti e comunisti e con essi i movimenti politici e sindacali di ispirazione Marxista e Socialista). “Sottobanco” venne primariamente finanziato dalle massonerie angloamericane allo scopo di reprimere, anche col sangue, ed anche compiendo omicidi politici e azioni criminali, a danno di diverse personalita’ politiche e culturali (in opposizione al nascente fascismo), tra i quali Matteotti, (personalita’ politiche di ispirazione socialista e democratica), nonche’ per reprimere il Partito Comunista Italiano ed i movimenti politici e sindacali di ispirazione Marxista. La stessa Famiglia Agnelli, dopo averlo foraggiato, finanzio’ i gruppi di Resistenza Partigiane e di Liberazione… un comportamento ambiguo e ambivalente che distinse anche il fondatore della P2 Ligio Gelli, collaborazionista dei Partigiani ma anche delle “milizie armate” filo fasciste e della Repubblica di Salò. Indubbiamente la Storia è abbastanza differente da come è sempre stata proposta nelle sue versioni ufficiali. Non si dimentichi che il Fascismo nacque tristemente a Milano. Il 23 marzo 1919, in un’assemblea in Piazza San Sepolcro, a Milano, Mussolini fonda il movimento politico dei Fasci Italiani di combattimento. Anche il quotidiano fondato e diretto da Benito Mussolini “Popolo d’Italia” (principale propaganda giornalistica del nascente fascismo) venne fondato da Mussolini in via Paolo da Cannobio, a ridosso di piazza Missori. Autore fotografia sconosciuto. (Fonte fotografica “fotografie in comune” web)

Tra Bereguardo e Milano, Naviglio Grande, anni '70.

Linea di confine Provincia di Pavia e Hinterland sud occidentale provincia di Milano (tra Bereguardo, Morimondo e Milano). Naviglio Grande, anni ’70.

Milano 1937 Stazione Centrale. (fonte fotografica : Flickriver)

Milano 1937 . Stazione Centrale (foto ripresa dall’Hotel Gallia). (fonte fotografica : Flickriver)

 Milano 1963 Piazza Duca d'Aosta. lato Piazza Luigi di Savoia. Vettura Taxi Fiat 1100 BL. (fonte fotografica Flickr).

Milano 1963 Piazza Duca d’Aosta, lato Piazza Luigi di Savoia. Vettura Taxi Fiat 1100 BL bicolore con verde “ministeriale”. (fonte fotografica Flickr).

Milano 1943 Piazza Duca d'Aosta. Stabilimenti Pirelli "della Brusada" bombardati nell'Agosto 1943,

Milano 1943 Piazza Duca d’Aosta. Stabilimenti Pirelli “della Brusada” bombardati nell’Agosto 1943

Milano 1970 circa , Isola Garibaldi, Via Confalonieri. (Fonte fotografica Pinterest)

Milano 1970 circa , Isola Garibaldi, Via Confalonieri. Forse una fotografia realizzata ad arte, difficile immaginare la manovrabilità manuale di questo carretto rimorchio, trasportante mattoni, senza l’ausilio di un veicolo, o come avveniva pero’ diversi decenni prima, tramite trazione animale. I fancazzisti di “Milano Sparita Skyscrpaercity” potrebbero tentare localizzazioni oggi impossibili rispetto al luogo ritratto nella foto. Via Confalonieri, a partire dal 2004, è stata fagocitata dalle limitrofe speculazioni immobiliari di Roberto Formigoni, Ligresti e della schifezza urbanistica chiamata “Bosco Verticale”. Nulla rimane, nell’apparenza, degli edifici ritratti nella fotografia. (Fonte fotografica Pinterest)

 Milano 1963 Cadorna snodo ferroviario "Ferrovie Nord Milano"

Milano 1963 . Cadorna snodo ferroviario “Ferrovie Nord Milano”. Il ponte veicolare sovrastante la ferrovia dovrebbe corrispondere all’attuale Viale Maria Curie (il ponte che anche oggi si distingue per un impalcato stradale non piano ma lievemente convesso è stato rifatto, rispetto all’epoca molto remota della foto). Il parallelo ponte di Via Mario Pagano è invece livellato, beneficiando di una maggiore lunghezza del tratto stradale dove la lieve pendenza esistente tra la campata e la sede stradale è distribuita lungo una maggiore estensione, oltre le giunture laterali del ponte medesimo.

E’ luogo comune sostenere che Internet e ancor di piu’ i social network abbiano dato spazio e voce all’ignoranza ed alla stupidita’ umana (vabbè… dai pensionati digitali di Skyscrapercity non si deve pretendere di meglio, ancor di piu’ se la marmaglia di tale gruppo non abbia ancora raggiunto l’eta’ della pensione e si trastulli direttamente dalla postazione di lavoro dei dipartimenti del Comune di Milano, scaldando scrivanie (alcuni di loro anche poltrone e divani) e trastullarsi in “beata minchiam” su inutili speculazioni su presunti, anzi, improbabili e inesistenti errori di didascalia di questo sito come degli archivi fotografici altrui… ma come anticipato, poco sopra, internet e principalmente facebook, twitter, instagram, whatsapp e yahoo hanno dato spazio al millantato credito ed all’ignoranza calzata e vestita al punto da considerare nocivo per la salute fisica e mentale frequentare tali piattaforme digitali, inclusi anche i forum).

Fa testo questo thread https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4718

di richiamo a presunti errori di localizzazione di una antica bottiglieria a ridosso del Verziere, esistente ai primi del ‘900.

Si metterebbe in discussione la localizzazione originaria (indicata nella foto) senza considerare che l’edizione della mappa di Milano, nel 1904, poteva non essere aggiornata sul cambiamento di alcuni dettagli toponomastici.

Bene, poiche’ la definizione : “1900 circa” oppure “1960 circa” corrisponde ad uno spazio cronologico decennale, quindi dal 1901 al 1910 e dal 1961 al 1970, il sostenere che l’immagine postata la scorsa settimana non si riferisse alla Via Cavallotti Felice (deceduto nel 1898) ma alla Via San Zeno (rinominata, probabilmente, intorno al 1905, o anche prima, in Cavallotti) dimostra, ancora una volta che tali personaggi (sono al massimo 3-4, il resto sono multiaccount … come di moda e di costume nei social net e nei forum) piu’ che storia farebbero cazzeggio e “giustamente” le immagini che postano da archivi di dubbia origine non potrebbero che popolare le pagine facebook a lor signori convenzionate.

L’immagine sottostante, postata una decina di giorni fa, inquadra la Via Cavallotti angolo Vicolo S. Zeno. La localizzazione originaria venne sicuramente tramandata dal fotografo, ben sicuro che la ex Via S. Zeno era integrata, nella toponomasita meneghina, nella neo Via Cavallotti.

Milano 1900 circa. Verziere Via Cavallotti e bottoglieria con degustazione vini e liquori. Il nome della bottiglieria (Bagna Naso) vuole forse distinguersi dall'intercalare milanese di bagnà el bècch (andare a bere del vino), di adozione popolare e relativa ai clienti di osterie che alzavano un pò troppo il gomito... (Fonte fotografica Deskgram)

Milano 1900 circa. Verziere Via Cavallotti e bottoglieria con degustazione vini e liquori. Il nome della bottiglieria (Bagna Naso) vuole forse distinguersi dall’intercalare milanese di bagnà el bècch (andare a bere del vino), di adozione popolare e relativa ai clienti di osterie che alzavano un pò troppo il gomito… (Fonte fotografica Deskgram)

Si coglie l’occasione per segnalare ai visitatori di questo sito che dal mese di Agosto, per motivi tecnici tutt’altro che plausibili e tutt’altro che giustificabili, qualcuno o qualcosa ha rimosso dai “direttori” Google (i cosiddetti pagerank o indici) gli “spider” ( perdonino l’eccessivo inglesismo, in parole povere qualcuno o qualcosa ha eliminato dai server google le parole chiavi primarie “Milano” e “Milano + anno” collegate a questo web), isolando questo web dal motore di ricerca Google per le parole chiavi contenenti, come indicato, “Milano” (il calo degli accessi e visite è stato “ciclopico”, a danno dell’articolo “Milano dal dopoguerra a tangentopoli” con un crollo considerevole di visite. Siamo passati da circa 200 visite mensili sino al mese di Giugno 2018 a circa 70 nel periodo 19 Settembre 19 Ottobre).

L’autore è stato costretto a mettere una “pezza” inserendo dei tag in codice html statico (con esiti non proprio performanti). Si spera che i signori sopra riferiti non abbiano alcuna correlazione con questo disservizio assente sino a qualche mese fa (generalmente Google depenna alcunu web dietro segnalazioni altolocate… ma ci si augura di sbagliare per eccesso di paranoia).

Milano 1952. Verziere, Piazza Santo Stefano Basilica S. Stefano Maggiore (fonte fotografica daskgram)

Milano 1952. Verziere, Piazza Santo Stefano Basilica S. Stefano Maggiore (fonte fotografica daskgram)

Milano 1963 Quartiere Feltre Piazza Udine. Comizio elettorale Partito Comunista Italiano. Autore Giovan Battista Colombo.

Milano 1963 Quartiere Feltre Piazza Udine. Comizio elettorale Partito Comunista Italiano. Autore Giovan Battista Colombo.

Milano 1938 Verziere. Pazza Santo Stefano, Basilica S.Stefano Maggiore processione cresimate. (Fonte fotografica deskgram)

Milano 1938 Verziere. Pazza Santo Stefano, Basilica S.Stefano Maggiore processione cresimate. (Fonte fotografica deskgram)

Milano 1900 circa. Verziere Via Cavallotti e bottoglieria con degustazione vini e liquori. Il nome della bottiglieria (Bagna Naso) vuole forse distinguersi dall'intercalare milanese di bagnà el bècch (andare a bere del vino), di adozione popolare e relativa ai clienti di osterie che alzavano un pò troppo il gomito... (Fonte fotografica Deskgram)

Milano 1900 circa. Verziere Via Cavallotti e bottiglieria con degustazione vini, grappe e liquori. Il nome della bottiglieria (Bagna Naso) vuole forse distinguersi dall’intercalare milanese di “bagnà el bècch” (andare a bere del vino), di adozione popolare, identificante i clienti di osterie che alzavano un pò troppo il gomito… (Fonte fotografica Deskgram)

 Milano 1967 . Cementificazione alveo Naviglio Martesana, lungo via Melchiorre Goia, preliminare alla copertura,

Milano 1966 . Cementificazione alveo Naviglio Martesana, lungo via Melchiorre Goia, preliminare alla copertura,

Milano 1967 Quartiere Buonarroti. Immagine dell'assembramento di una folla di curiosi successivi alla rapina del Banco di Napoli (VIa Alfredo Panzini angolo Largo Zandonai-Via Grancini). La banda di rapinatori dilettanti era "coordinata" dal torinese Pietro Cavallero. La rapina ebbe, come seguito, una sparatoria (con 4 morti) e 21 feriti) verso le vie limitrofe a Viale Caterina da Forli', Piazzale Susa (tra Gambara e Bande Nere). A distanza di 51 anni non sono mai state chiarite le reali dinamiche dei fatti che videro la banda di rapinatori e la Polizia di Stato coinvolti in una folle sparatoria che coinvolse i passanti che si trovavano lungo l'itinerario dell'inseguimento. Ironia della sorte, Pietro Cavallero viveva nel quartiere torinese "Barriere di Milano". Fonte milanocorriere.it

Milano 1967 Quartiere Buonarroti. Immagine dell’assembramento di una folla di curiosi successivi alla rapina del Banco di Napoli del 25 Settembre (VIa Alfredo Panzini angolo Largo Zandonai-Via Grancini). La banda di rapinatori dilettanti era “coordinata” dal torinese Pietro Cavallero. La rapina ebbe, come seguito, una sparatoria (con 4 morti e 21 feriti) verso le vie limitrofe a Viale Caterina da Forli’, Via Osoppo (già nota per la rapina a un furgone portavalori di mezzo miliardo di lire, nel 1958, pur senza spargimenti di sangue) e Piazzale Siena (tra Gambara e Bande Nere). A distanza di 51 anni non sono mai state chiarite le reali dinamiche dei fatti che videro la banda di rapinatori e la Polizia di Stato coinvolti in una folle sparatoria che coinvolse i passanti che si trovavano lungo l’itinerario dell’inseguimento. Ironia della sorte, Pietro Cavallero viveva nel quartiere torinese “Barriere di Milano”. Fonte milanocorriere.it

Milano 1970 circa, quartiere Monumentale, Via Bramante e la "Fabbrica del vapore". Le linee elettriche di captazione tramviaria sono quelle del vecchio trolley (la "perteghetta"). La ripresa dell'immagine è antecedente al 1974 circa, probabilmente degli anni '60. Autore Virgilio Carnisio.

Milano 1970 circa, quartiere Monumentale, Via Bramante e la “Fabbrica del vapore” (non quella di Via Procaccini della Carminati, ma l’ex centrale termoelettrica a turbine di vapore delle Via Bramante/Piazzale Cimitero Monumentale). Le linee elettriche di captazione tramviaria sono quelle del vecchio trolley (la “perteghetta”). La ripresa dell’immagine è antecedente al 1974 circa, probabilmente degli anni ’60. Autore Virgilio Carnisio.

Milano 1943, zona Montenapoleone. Via Bigli. (fonte fotografica: web Milano Storia di una Rinascita).

Milano 1943, zona Montenapoleone. Via Bigli. (fonte fotografica: web Milano Storia di una Rinascita).

Milano 1969. Manifestazione operaie MIVAR.

Autogrill è un vocabolo italiano inerente alla denominazione di aree di servizio e di ristoro autostradali. http://www.treccani.it/vocabolario/autogrill/

La citazione di questo vocabolo non ha alcun riferimento al marchio commerciale attualmente adottato dal gruppo Benetton.

Provincia di Milano. AutoGrill Pavesi area di servizio Autostrada del Sole A1 Lodi. Qualcuno potrebbe contestare l'inserimento di questa immagine pertinente all'attuale ex provincia di Lodi (oggi area metropolitana di Lodi, come lo sarebbe anche la ex Provincia di Milano, oggi area metropolitana). Sino al 1992, Lodi era parte della Provincia di Milano e ne seguiva gli avvicendamenti storici, nel bene e nel male, poi le "corbellerie" (ad essere gentili) della Lega Nord, vollero un referendum per convertirla in provincia "autonoma" (tanto per sub appaltare a imprese calabresi in odore di mafia appalti per la "tangenziale di Lodi"...). Negli anni '60 Lodi e il lodigiano erano provincia di Milano e l'immagine allegata, una cartolina pubblicitaria PAVESI dell'area di ristoro nei pressi dello svincolo e casello A1 Lodi, erano Provincia di Milano. Queste immagini, ritraenti l'Italia settentrionale negli anni '60, a ridosso del "boom economico" devono la loro esistenza, anche e soprattutto all'AGIP di Enrico Mattei. morto in circostante misteriose a fine Ottobre 1962 a Bascapè (Pavia) sul suo jet aziendale privato. Perizie e revisioni storiche addebitano la sua morte ad un attentato al jet aziendale in procinto di atterrare, in una sera piovosa del 27 Ottobre 1962, nel corridoio aereo di Linate. L'attentato potrebbe avere, come mandanti ed esecutori la Mafia Siciliana, la CIA, le compagnie petrolifere USA-UK e forse anche la mano dei servizi segreti francesi. La motorizzazione civile dell'Italia anni '60, ebbe, come promotori, le politiche petrolifere nazionali dell'AGIP-SNAM-ENI. Non fu il boom economico e nemmeno la FIAT a favorire la diffusione dell'utilizzo privato delle automobili ma una politica aziendale e manageriale di Stato voluta e condotta (sino alla morte) da Enrico Mattei. Non si vogliono proporre scenari di fantapolitica... dietro la sua conduzione manageriale di Stato, l'Italia sarebbe diventata tra le principali potenze industriali ed energetiche, non solo europee ma internazionali. La cosa fece paura alla Corona Britannica, alla British Petroleum, alla Tamoil ed alle "7 sorelle" petrolifere USA. La CIA non tollero' mai i "general contractor" dell'Agip-ENI con l'URSS... partnership energetiche che potevano diventare anche sinergie tecnologiche tra Italia e URSS anche nel settore aerospaziale... nei primi anni '60 l'URSS era all'avanguardia nelle missioni spaziali in alta atmofera.... (Fonte fotografica picclik.it)

Provincia di Milano meta’ anni ’60 del 1900 (Provincia di Milano sino al 1992). AutoGrill “Pavesi” area di servizio Autostrada del Sole A1, Lodi. Qualcuno potrebbe contestare l’inserimento di questa immagine pertinente all’attuale ex provincia di Lodi (oggi area metropolitana di Lodi, come lo sarebbe anche la ex Provincia di Milano, oggi area metropolitana). Sino al 1992, Lodi era parte della Provincia di Milano e ne seguiva gli avvicendamenti storici. politici e industriali, nel bene e nel male. Poi le “corbellerie” (ad essere gentili) della Lega Nord, vollero un referendum per convertirla in provincia “autonoma” (tanto per sub appaltare a imprese calabresi, in odore di…, appalti per la costruzione della “tangenziale di Lodi”.. finanziata col nuovo Governo Provincia di Lodi…).
Negli anni ’60 Lodi e il lodigiano erano provincia di Milano e l’immagine allegata, una cartolina pubblicitaria PAVESI dell’area di ristoro nei pressi dello svincolo e casello A1 Lodi, ritrae uno scenario della Provincia di Milano. Queste immagini, ritraenti l’Italia settentrionale negli anni ’60, successive al “boom economico” devono la loro esistenza, anche e soprattutto, all’AGIP di Enrico Mattei. morto in circostante misteriose a fine Ottobre 1962 a Bascapè (Pavia) sul suo jet aziendale privato. Perizie e revisioni storiche addebitano la sua morte ad un attentato al jet aziendale in procinto di atterrare, in una sera piovosa del 27 Ottobre 1962, nel corridoio aereo di Linate. L’attentato potrebbe avere, come mandanti ed esecutori la Mafia Siciliana, la CIA, le compagnie petrolifere USA-UK e forse anche la mano dei servizi segreti francesi. La motorizzazione civile dell’Italia anni ’60, ebbe, come promotori, le politiche petrolifere nazionali dell’AGIP-SNAM-ENI. Non fu il boom economico e nemmeno la FIAT a favorire la diffusione dell’utilizzo privato delle automobili ma una politica aziendale e manageriale di Stato voluta e condotta (sino alla morte) da Enrico Mattei. Non si vogliono proporre scenari di fantapolitica… ma dietro la sua conduzione manageriale di Stato, l’Italia sarebbe diventata tra le principali potenze industriali ed energetiche, non solo europee, ma internazionali. La cosa fece paura alla Corona Britannica, alla British Petroleum, alla Tamoil ed alle “7 sorelle” petrolifere USA. La CIA non tollero’ mai i “general contractor” dell’Agip-ENI con l’URSS… partnership energetiche che potevano diventare anche sinergie tecnologiche tra Italia e URSS anche nel settore aerospaziale… nei primi anni ’60 l’URSS era all’avanguardia nelle missioni spaziali in alta atmosfera… collaborazioni economiche che fecero “paura” a qualcuno in Europa e qualcun’altro negli USA. (Fonte fotografica picclik.it)

Provincia di Milano 1965 circa. San Zenone al Lambro, Autostrada del Sole A1, "AutoGrill Pavesi". (fonte fotografica picclik.it)

Provincia di Milano 1965 circa. San Zenone al Lambro, Autostrada del Sole A1, “AutoGrill Pavesi”. (fonte fotografica picclik.it)

Milano Portello , Viale Renato Serra, 1960 circa, costruzione cavalcavia “Monteceneri”. Fonte fotografica : web ordinearchitetti

Milano Portello 1965. Cavalcavia Serra-Monteneceri nel 1965 in corrispondenza dell'incrocio Scarampo Alcide de Gasperi. Questa foto ha una "storia" di predazioni. Originariamente postata nel web maggiolinomane, "pescato" da Milano Sparita Skyscrapercity il 1 Novembre 2017, sfruttato qualche giorno fa da Milano Sparita Facebook. Non si vengano a lamentare gli impiegati, funzinari e dirigenti del Comune di Milano (i frequentatori di tale forum) ma quando ricevono certe critiche, le medesime vanno dimostrate e anche in questo caso si dimostra che il contenuto della rete da pesca di lor signori viene poi mondato e fritto nelle cucinne dei ristoranti di Facebook a danno dei siti minori che a titolo gratuito cercano di documentare la Milano di un tempo... Non è meschino domandarsi se la "catena alimentare" ittica sia prossima all'estinzione visto quanto hanno mangiato dalla "rete".... con ritmi superiori ai tempi di ripopolamento della fauna ittica.... :)

Milano Portello 1965. Cavalcavia Serra-Monteneceri nel 1965 in corrispondenza dell’incrocio Scarampo Alcide de Gasperi. Questa foto ha una “storia” di predazioni. Originariamente postata nel web maggiolinomane, “pescato” da Milano Sparita Skyscrapercity il 1 Novembre 2017, sfruttato qualche giorno fa da Milano Sparita Facebook. Non si vengano a lamentare gli impiegati, funzinari e dirigenti del Comune di Milano (i frequentatori fondatori di tale forum) ma quando ricevono certe critiche, le medesime vanno dimostrate e anche in questo caso si dimostra che il contenuto della rete da pesca di lor signori viene poi mondato e fritto nelle cucine dei ristoranti di Facebook a danno dei siti minori che a titolo gratuito cercano di documentare la Milano di un tempo… I signori di Milano Sparita SSC hanno provveduto a rimuovere questa immagine ma è rimasta nei “server cache” di Google, nella pagina 4200. Non è meschino domandarsi se la “catena alimentare” ittica sia prossima all’estinzione visto quanto hanno mangiato dalla “rete”…. con ritmi superiori ai tempi di ripopolamento della fauna ittica…. 🙂

Milano 1850 circa, Carrobbio Piazza Vetra. L'immagine ritrae una abitazione ad uso popolare con ballatoi in legno, definita "casupola" dal fotografo Caironi Agostino, che ripropose l'antica lastra fotografica, come cartolina caratteristca di una "Vecchia Milano" già considerata tale negli anni '20 del 1900. Il manufatto venne demolito, come deducibile dalla disascali manoscritta sulla cartolina, per lasciar posto ad un mercato permanente.

Milano 1850 circa, Carrobbio Piazza Vetra. L’immagine ritrae una abitazione ad uso popolare con ballatoi in legno, definita “casupola” dal fotografo Caironi Agostino, che ripropose l’antica lastra fotografica, come cartolina caratteristca di una “Vecchia Milano” già considerata tale negli anni ’20 del 1900. Il manufatto venne demolito, come deducibile dalla disascali manoscritta sulla cartolina, per lasciar posto ad un mercato permanente. (fonte fotografica web canzon.milan)

Milano 1900 circa. Corso di Porta Ticinese, primi '900, colonne si San Lorenzo. (Fonte fotografica Universita Studi di Milano)

Milano 1900 circa. Corso di Porta Ticinese, primi ‘900, colonne si San Lorenzo. L’apparente assenza di linee elettriche della linea tramviaria che attraversava C.so di Porta Ticinese, pone la datazione dell’immagine anteriore alla meta’ del primo decennio del 1900. Durante tale decennio, il subentro della EDISON (in sostituzione delle tramvie a cavalli SAO, comporto’ la conversione da omnibus a trazione animale (cavalli) a tramvie elettriche di buona parte delle linee urbane es extrarubane. In realta’ la EDISON, nel 1893, inaugurava una prima linea sperimentale elettrica tra Piazza Duomo e C.so Sempione (Arco della Pace). (Fonte fotografica Universita Studi di Milano)

Milano 1967. Copertura Naviglio Martesana lungo Via Melchiorre Gioia (qui siamo all'incrocio con Viale Lunigina).

Milano 1967. Copertura Naviglio Martesana lungo Via Melchiorre Gioia (qui siamo all’incrocio con Viale Lunigiana).

Milano 1885. Questa immagine, non inedita, postata da "MilanoAttraverso" qualifica l'area di scatto della fotografia (133 anni fa) come "zona dei Navigli". In realta' osservando il lato "absidale" del Duomo, ed i campanili delle chiese di San Gottardo in Corte, della Chiesa SS Paolo e Barnaba (il campanile piu' ravvicinato al punto dello scatto), nella omonima Via S. Barnaba, la Basilica di San Lorenzo Maggiore, questa foto deve essere stata scattata nei pressi di Via Lamarmora, dove sorge l'attuale Caserma Alfonso Lamarmora, verso l'attuale Viale Regina Marghetita). Quindi, piuttosto che zona dei Navigli si tratterebbe di Porta Romana nelle prossimita' dell'attuale succitata Caserma del Comando III° Reggimento Lombardia (comunque in una località a ridosso dell'allora cinta muraria spagnola prossima a tale locazione). Il luogo dllo scatto dista, circa 250 metri dal campanile della Chiesa SS. Paolo e Barnaba, circa 2,5 km dal Duomo

Milano 1885. Questa immagine, non inedita, postata da “MilanoAttraverso” qualifica l’area di scatto della fotografia (133 anni fa) come “zona dei Navigli”. In realta’ osservando il lato “absidale” del Duomo, ed i campanili delle chiese di San Gottardo in Corte, della Chiesa SS Paolo e Barnaba (il campanile piu’ ravvicinato al punto dello scatto, nel lato destro della foto) si comprende che non si tratta del settore sud occidentale di Milano ma di quello sud orientale in quel di Porta Romana. Il profilo della Chiesa di SS Polo e Barnaba coincide con la omonima Via S. Barnaba. Si distingue anche la Basilica di San Lorenzo Maggiore. Questa foto deve essere stata scattata nei pressi di Via Lamarmora, forse dove sorge l’attuale Caserma Alfonso Lamarmora, verso l’attuale Viale Regina Margherita. Quindi, piuttosto che zona dei Navigli si tratterebbe di Porta Romana nelle prossimita’ dell’attuale, succitata, Caserma del Comando III° Reggimento Lombardia (comunque in una località a ridosso dell’allora cinta muraria spagnola prossima a tale locazione). Il luogo della ripresa dista, circa, 250 metri dal campanile della Chiesa SS. Paolo e Barnaba, circa 2,5 km dal Duomo ed è orientasto verso la Via della Commenda e l’area dell’attuale Policlinico e l’Universita’ degli Studi (all’epoca Cà Granda). La foschia, tipica di un periodo invernale o inizio primavera esalta, in apparenza, le distanze, dal Duomo, invece molto piu’ ravvicinate di quanto apparirebbero.

 Milano Ticinese 1961. Via Conca del Naviglio, bisca clandestina. Il fenomeno delle bische clandestine (una forma di gioco d'azzardo illegale, nacque, anche a Milano, nei periodi della "Ligera", italianizzato in Liggera, la cosiddetta "mala" milanese che poteva compiere furti in appartamenti o anche in gioiellerie ma senza l'uso delle armi, con un uso limitato della violenza e senza organizzarsi con metodi criminali. Dalla fine degli anni '50, la gestione dellee bische e anche della "mala" cedette il passo alla nuova immigrazione meridionale che passo' la gestione del malaffare direttamente a cosche di Cosa Nostra siciliana). Fonte fotohtafica : web La Repubblica

Milano Ticinese 1961. Via Conca del Naviglio, bisca clandestina. Il fenomeno delle bische clandestine era una forma di gioco d’azzardo illegale, che nacque in molte località italiane tra le quali anche a Milano. Nei periodi della “Ligera”, italianizzato in Liggera, la cosiddetta “mala” milanese poteva compiere furti in appartamenti o anche in gioiellerie ma senza l’uso delle armi, ed anche quando le armi cerano, queste non “sparavano” e con un uso limitato della violenza e senza organizzarsi con metodi criminali. Dalla fine degli anni ’50, la gestione dellee bische e anche della “mala” cedette il passo alla nuova immigrazione meridionale che passo’ la gestione del malaffare direttamente a cosche di Cosa Nostra siciliana. Dai primi anni ’70 Milano vide anche omicidi e regolamenti di conti mortali in conseguenza della gestione mafiosa delle bische e della prostituzione da strada, conseguente alla chiusura delle “Case Chiuse”, imposta dalla Senatrice Merlin nel 1958. (Fonte fotografica : web La Repubblica)

Milano Zara Maciachini. Via Veglia negli anni '40 del 1900. Sullo sfondo la Cascina Montalbino tutt'oggi parzialmente esistente. Fonte fotografica web vecchiamilano.

Milano Zara Maciachini. Via Veglia negli anni ’40 del 1900. Sullo sfondo la Cascina Montalbino tutt’oggi parzialmente esistente. (Fonte fotografica web vecchiamilano) Riferimenti storici della cascina https://it.wikipedia.org/wiki/Montalbino_(Milano)

Milano 1935. Quartiere Stadera, Chiesa di Santa Maria alla Rossa.

Milano 1935. Quartiere Stadera,Via Montegani, Chiesa di Santa Maria alla Rossa.

Milano 1946. Largo San Babila (in quel periodo si chiamava in quel modo) all'incrocio con Via Monforte. In evidenza la "ciclo carrozzetta...". Autore Tino Petrelli.

Milano 1946. Largo San Babila (in quel periodo si chiamava in quel modo) all’incrocio con Via Monforte. In evidenza la “ciclo carrozzetta…”. Autore Tino Petrelli.

Aggiornamenti di cronaca Nazionale

Crollo Ponte Morandi Genova

Una volta tanto, dopo molti anni di falsi allarmi e di bufale, i “complottisti” di Youtube sembrano avere, almeno per questa volta (solo per questa volta), parziale ragione. A distanza di quasi due mesi dal “crollo” del Viadotto progettato dall’Ingegnere Riccardo Morandi, tutte le decine e decine di video acquisiti dallla Polizia Postale/DIGOS/servizi informativi ministero interno, e inizialmente (o tutt’ora) sotto sequestro preventivo giudiziario 8da parte della Procura di Genova) appaiono “TAGLIATI” nelle sequenze del crollo. Non sussistono più (a fronte della verbalizzazione di tutti i testimoni, dell’evento, tutti quanti loro ascoltati in Procura) motivi di sequestro e censura di natura preventiva, onde prevenire inquinamenti “suggestivi” delle deposizioni (“congelate” nei verbali), inquinamenti che (secondo la discutibile posizione del Procuratore che segue queste indagini) potrebbero essere oggetto di distorsione narrativa… nel caso in cui tali video venissero pubblicati integralmente.

Malgrado le televisioni di Regime (RAI-MEDIASET-La 7) nascondano abilmente la verità, malgrado Salvini e Di Maio, nonche’ Toninelli, come l’intero arco Parlamentare, sappiano la verità, questa verità sarebbe tutt’oggi nascosta e quasi sicuramente entrera’ a far parte dei Misteri e delle stragi impunite della Storia della Repubblica Italiana. Il crollo del viadotto rappresenta, anche per Milano e Lombardia, quindi non solo Genova e il resto d’Italia, una “manna dal cielo come nemmeno l’EXPO 2015 rappresentava…” per imprese parastatali come FINMECCANICA, FINCANTIERI, IMPREGILO e sub concessionarie… sino alle imprese che coleranno cementi e calcestruzzi, nonche’ “movimento terra” per la realizzazione del nuovo viadotto e per la demolizione del medesimo (molte di tali sub appalti saranno gestiti dalle mafie calabresi, siciliane e campane), degli edifici posti nelle sue vicinanze, degli svincoli di accesso…una “rivoluzione” urbanistica e viabilistica prevista in seno a tale progetto di ricostruzione. Tanti milioni di miliardi di euro che incrementeranno il fiacco PIL nazionale… (le Grandi Opere ripartiranno proprio da questo evento…) ovviamente se il crollo fosse casuale si dovrebbe dire … ma che fortuna per le imprese costruttrici prossime a venire… ma qualche indizio fa sospettare che la dinamica del crollo è differente da quella ufficiale. Il cedimento degli stralli avrebbe determinato solo la caduta degli “impalcati Gerber” (le mensole stradali sottili intermedie) e non di 1/4 di vidotto compreso il pilone n.9. L’apertura di crepe (mai dimostrata) negli stralli non comporta la rottura delle anime d’acciaio presenti al suo interno…

Quando gli stralli di ponti come quello, si indeboliscono o perdono sostegno meccanico, l’impalcato, prima si imbarca (per qualche tempo), poi cede nella sola veste delle mensole della carreggiata stradale sostenuta dagli stralli medesimi.

Una “cosa” che i vari Salvini, Di Maio, Toninelli, Renzi, Martina, Tajani, Berlusconi, etc… non dicono è che Societa’ Autostrade, indipendentemente dai “bla bla” politico populisti ed altro… anche non gestendo direttamente la ricostruzione, sarà costretta (o saranno “costretti” Toninelli e Salvini) ad affidarla anche alla IMPREGILO SPA di cui il Gruppo Benetton fece parte direttamente sino al 2011, tale gruppo configurerebbe, anche oggi, sotto mentite spoglie, nelle compagini di tale gruppo infrastrutturale.

“Caro popolo bue italiano”… quando vi raccontano, nei TG e talk-show, nei giornali di Berlusconi e dell’Espresso-De Benedetti, nonche’ della bugiarda testata “La Stampa”, che la ricostruzione la farà Fincantieri, non vi raccontano tutta le verità… le concessionarie infrastrutturali vedono politici anche lombardi, come la famiglia Berlusconi e Maroni, futuri coinvolti nel business ricostruzione… è interessante che i ponti di Morandi sono tutti in piedi (tranne uno in Libia, ancora integro ma bloccato al traffico per logorio strutturale anche in conseguenza di mancata manutenzione cronica, molto più grave di quello di Genova, la Libia, a causa dei blogger Facebook che indussero alla “rivoluzione araba di Primavera” è allo “sbando” sin dal 2010…). In sintesi, i viadotti di Morandi sono tutti in piedi… tranne il Viadotto Polcevera, crollato il 14 Agosto scorso… ed è interessante che non meno di 4 testimoni oculari (interviste trasmesse il 14 Agosto da RAI,MEDIASET,LA7, poi fatte sparire…) parlino distintamente di “forti boati” nelle frazioni di secondo precedenti al crollo…quindi prima del crollo, non durante il crollo… (questi video sono ancora presenti su YT, basta avere la pazienza di cercarli…)

_________

Milano Portello anni '50. Officine di collaudo post catena di montaggio Alfa Romeo (Finmeccanica sino all'acquisizione del gruppo FIAT) di Via Marvco Ulpio Traiano. (fonte fotografica Minerva Auctions)

Milano Portello anni ’50. Officine di collaudo post catena di montaggio Alfa Romeo (Finmeccanica sino all’acquisizione del gruppo FIAT) di Via Marco Ulpio Traiano. (fonte fotografica Minerva Auctions, Tino Petrelli)

Milano Brera 1959. Via Fiori Chiari. (Fonte fotografica da web pubblicitario)

Milano Brera 1959. Via Fiori Chiari. (Fonte fotografica da web pubblicitario)

Milano anni '70- Alzaia Naviglio Pavese (località di quartiere non meglio precisata, presumibilmente Chiesa Rossa-Barona). La nebbia non permette una localizzazione certa-. Tipica e caratteristica immagine invernale del Naviglio Pavese verso l'estrema periferia sud-ovest di Milano, ai confini con Rozzano. (fonte fotografica picbear.online).

Milano anni ’70- Alzaia Naviglio Pavese (località di quartiere non meglio precisata, presumibilmente Chiesa Rossa-Barona).
La nebbia non permette una localizzazione certa-. Tipica e caratteristica immagine invernale del Naviglio Pavese verso l’estrema periferia sud-ovest di Milano, ai confini con Rozzano. (fonte fotografica picbear.online).

Milano 1969. Via Melchiorre Gioia e dli ultimi "scampoli" dell'ex Isola Garibaldi prossimi ala demolizione. L'edificio ufficio visibile alle spalle delle ultime case di ringhiera, oggi non è, in apparenza, localzzabile. Corrisponde. Corrsiponde all'attuale Melchiorre Gioia 24/26, sottoposto a parziale "rebuilding" ?. Milano cancella sempre piu' volentieri il suo passato e la sua storia per incrementare l'unica economia superstite della città, l'economia del "mattone"... Autore foto Davide Mengacci dall'archivio medesimo.

Milano 1969. Via Melchiorre Gioia e gli ultimi “scampoli” dell’ex Isola Garibaldi prossimi alla demolizione. L’edificio-ufficio visibile alle spalle delle ultime case di ringhiera, oggi non è, in apparenza, localzzabile (non si tratta, ovviamente, dell’ex palazzo INPS). Corrsiponderebbe, forse, all’attuale Melchiorre Gioia 24/26, sottoposto a parziale “rebuilding” ? Milano cancella sempre piu’ volentieri il suo passato e la sua storia per incrementare l’unica economia superstite della città, l’economia del “mattone” (sovente gestita da immobiliaristi legati alle mafie nostrane). Sempre tali immobiliaristi e immobiliari sono le stesse che attendono il nuovo business “sfascia Milano” delle Olimpiadi Invernali… Via Melchiorre Gioia sarebbe tutt’oggi oggetti di ennesime speculazioni edilizie palazzinarie per inserire e offrire, ad un mercato immobiliare saturo, nuove torri destinate a restare vuote, invendute, non affittate, per i prossimi decenni. Autore immagine: Davide Mengacci, dall’archivio medesimo.

Milano Ticinese anni '50. Darsena e Viale Dannunzio.

Milano Ticinese anni ’50. Darsena con sabbioni e tramogge lungo Viale Dannunzio.

 Milano 1964 , quartoere Barona, Mulino Desa e Piazzale Santuario lungo la Via Santa Rita da Cascia.

Milano 1964 , quartiere Barona, Mulino Desa e Piazzale del Santuario lungo la Via Santa Rita da Cascia.

Milano Duomo nel decennio degli anni '50. Via Santa Radegonda. (Fonte fotografica web pubblicitario Luini).

Milano Duomo 1960 circa (o forse al termine nel decennio degli anni ’50). Via Santa Radegonda. (Fonte fotografica web pubblicitario Luini).

Milano 1936 circa. L'immagine, purtroppo molto piccola all'origine, ritrae il colatore Olona lungo Viale Misurata in occasione di una ondata di gelo che ha ricoperto di ghiaccio il fondo non ancora invaso dalle acque della diramazione verso la Barona del canale urbano dell'Olona. Alcuni ragazzi pattinano sopra quella lastra di ghiaccio noncurante dei rischi che correvano in caso di incidenti (il canale in secca era di difficile accesso dalla strada). La localizzazione del luogo dello scatto non è semplice ed il condizionale è d'obbligo. L'edificio sulla sinistra (con sei finestre, dal lato Misurata, per piano, corriponde ad un edificio tutt'oggi esistente e sito all'angolo tra Viale Misurata e Via Sirte. Il ponticello che sovrasta l'Olona in secca (non erano ancora state aperte le "chiuse", prezzo Piazza de Angelis, di afflusso verso il Lambro Meridionale) doveva collegare la Via Vincenzo Foppa con la Via Lorenteggio (quindi sulla destra si troverebbe la chiesetta di San Protaso). Non è Barona ma poco ci manca (è separata dal tratto di Viale Troya ma siamo nelle vicinanze). Fonte fotografica Wikizero.

Milano 1936/37 circa. L’immagine, purtroppo molto piccola all’origine, ritrae il colatore Olona, lungo Viale Misurata, in occasione di una ondata di gelo che ha ricoperto di ghiaccio il fondo non ancora invaso dalle acque (quanto meno sulla base della didascalia originale della foto, dove si scrive di una Olona appena ultimata ma non ancora invasa dalle acque, in caso contrario, la lastra di ghiaccio si è formata per il gelo delle medesime acque reflue di tale canale, che aveva origine dalla diramazione di Piazza de Angelis verso la Barona). Alcuni ragazzi pattinano sopra quella lastra di ghiaccio noncuranti dei rischi che potevano correre in caso di incidenti (il canale in secca era di difficile accesso dalla strada). La localizzazione del luogo dello scatto non è semplice ed il condizionale è d’obbligo. L’edificio sulla sinistra (con sei finestre, dal lato Misurata, per piano), corriponde ad un edificio tutt’oggi esistente e sito all’angolo tra Viale Misurata e Via Sirte (P.zza Bolivar). Il ponticello che sovrasta l’Olona doveva collegare la Via Vincenzo Foppa con la Via Lorenteggio attraverso Piazza Bolivar (quindi sulla destra si troverebbe la chiesetta di San Protaso). Non è Barona ma poco ci manca (è separata dal tratto di Viale Troya ma siamo nelle vicinanze). Fonte fotografica Wikizero.

Milano 1964 Stadio Meazza (San Siro). Le vecchie gradinate degli spalti (popolari) e gli sguardi desolati dei tifosi della squadra di calcio perdente (non è dato sapere quale, un detby ?)- Le fazioni violente degli "ultras" nacquero a cavallo degli anni '60 d '70 (strano ma vero) allo scopo di fronteggiare un calo delle affluenze di pubblico pagante, sugli spalti, incrementandone il tifo sfegatato sugli spalti e successivamente innumerevoli episodi di viiolenza, che negli anni '80, si spinsero anche oltre l'area dello Stadio sino lungo la Via Capecelatro (in quel periodo luogo di "regolamenti di conti Domenicali e serali tra opposte fazioni, inclusi anche accoltellamenti come avvenne verso il Dicembre 1983 a danno di un tifoso austriaco. Silbio Berlusconi, dal 1986, con l'acquisto (sottoprezzo) del Milan (un Milan agonizzante dalla pessima gestione tecnico sportiva dell'ex Presidente Farina) invento' il calcio finanziario e di spettacolo avviando, lentamente e indipendentemente dagli scudetti vinti dalla "sua! squadra, un declino morale e sportivo dell'intero calcio italiano). Fonte fotografica cflagondola.it , autore Ernesto Fantozzi.

Milano 1964 Stadio Meazza (San Siro). Le vecchie gradinate degli spalti (popolari) e gli sguardi desolati dei tifosi della squadra di calcio perdente (non è dato sapere quale, un detby ?)- Le fazioni violente degli “ultras” nacquero a cavallo degli anni ’60 d ’70 (strano ma vero) allo scopo di fronteggiare un calo delle affluenze di pubblico pagante, sugli spalti, incrementandone il tifo sfegatato sugli spalti e successivamente innumerevoli episodi di violenza, che negli anni ’80, si spinsero anche oltre l’area dello Stadio sino a raggiungere la Via Capecelatro (in quel periodo luogo di “regolamenti di conti Domenicali e serali tra opposte fazioni, inclusi anche accoltellamenti come avvenne verso il Dicembre 1983 a danno di un tifoso austriaco). Silvio Berlusconi, dal 1986, con l’acquisto (sottoprezzo) del Milan (un Milan agonizzante dalla pessima gestione tecnico sportiva dell’ex Presidente Farina, un Milan proveninente dalla retrocessione giudiziaria in Serie B a causa del “calcioscommesse”) invento’ il calcio finanziario e di spettacolo, avviando, lentamente e indipendentemente dagli scudetti vinti dalla “sua” squadra, un declino morale e sportivo dell’intero calcio italiano. Fonte fotografica cflagondola.it , autore Ernesto Fantozzi.

Milano 1957 , Brera-Porta Nuova . Veduta della Chiesa di San Marco dalla Via Fatebenefratelli. (fonte fotografica urbanfile)

Milano Ticinese anni '60. Incrocio di barconi (tra le vie Villoresi e Carlo d'Adda, lungo il Naviglio Grande verso San Cristoforo e quartiere Barona. (fonte fotografica lucianocassol.it( )

Milano Ticinese anni ’60. Incrocio di barconi (tra le vie Villoresi e Carlo d’Adda) lungo il Naviglio Grande nelle vicinnze di San Cristoforo e quartiere Barona. (fonte fotografica lucianocassol.it)

Milano Bovisa anni '60. Via Durando. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano 1960 circa . Bovisa anni ’60. Via Durando. (fonte fotografica Lombardia beni culturali)

Milano Porta Venezia Piazza Cavour-Via Palestro . 2 Giugno 1977. Attentato a Indro Montanelli, direttore de Il Giornale. L'attentato (ferito ad una gamba da proiettili in un attentato ufficialmente rivendicato dalle Brigate Rosse, colonna milanese Walter Alasia) venne, come accennato, rivendicato dalle Brigate Rosse che nel loro comunicato rivendicatono la paternità di un "messaggio d'avvertimento al Servo del Regime". L'agguato venne eseguito dai BR Lauro Azzolini, Franco Bonisoli (che dirette il rapimento di Aldo Moro il 16 Marzo 1978 in Via Fani e Calogero Diana. In realtà Indro Montanelli, nei suoi editoriali, più che dare fastidio alle BR, dava molto fastidio alle correnti andreottiane e cossighiane della Democrazia Cristiana, a tal punto che l'ufficialità di tale attentato sarebbe degna di revisione... ma a distanza di 41 anni... L'anno successivo, sempre le Brigate Rosse, rapirono Aldo Moro in Via Fani a Roma in un attentato talmente ben organizzato e coordinato, in ogni suo dettaglio... ,che col "senno di poi", emersero pesanti coinvolgimenti dei Servizi Segreti italiani e USA... (vedesi lotta della CIA ai tentativi di legittimare governi ad ispirazioni Marxista... come tentava di fare Aldo Moro nel tentativo di istituzionalizzare il ruolo delle "opposizioni", responsabilizzandole nelle attività di Governo anche in prospettiva di una maggiore equità sociale e democratica...). (fonte fotografica: web del quotidiano Repubblica).

Milano 1977 . Porta Venezia Piazza Cavour-Via Palestro . 2 Giugno 1977. Attentato a Indro Montanelli, direttore de Il Giornale. L’attentato (ferito ad una gamba da proiettili in un attentato ufficialmente rivendicato dalle Brigate Rosse, colonna milanese Walter Alasia) venne, come accennato, rivendicato dalle Brigate Rosse che nel loro comunicato rivendicatono la paternità di un “messaggio d’avvertimento al Servo del Regime”. L’agguato, a poche decine di metri dalla Questura, venne eseguito dai BR Lauro Azzolini, Franco Bonisoli (che diresse anche il rapimento di Aldo Moro il 16 Marzo 1978 in Via Fani e Calogero Diana). In realtà Indro Montanelli, nei suoi editoriali, più che dare fastidio alle BR, dava molto fastidio alle correnti andreottiane e di Francesco Cossiga della Democrazia Cristiana, a tal punto che l’ufficialità di tale attentato sarebbe degna di revisione… ma a distanza di 41 anni… L’anno successivo, sempre le Brigate Rosse, rapirono Aldo Moro in Via Fani a Roma in un attentato talmente ben organizzato e coordinato, in ogni suo dettaglio… che col “senno di poi”, emersero pesanti coinvolgimenti dei Servizi Segreti italiani e USA… (vedesi lotta della CIA ai tentativi di legittimare governi ad ispirazioni Marxista… come tentava di fare Aldo Moro nel tentativo di istituzionalizzare il ruolo delle “opposizioni”, responsabilizzandole nelle attività di Governo anche in prospettiva di una maggiore equità sociale e democratica…). (fonte fotografica: web del quotidiano la Repubblica).

Il vero volto di Milano negli ultimi 14 anni. Devastata da mafie, berlusconismo, Moratti, Albertini, Pisapia e Sala a cui si aggiunge una recessione in atto dal 2002, il renzismo Nazionale tra il 2014 e il 2018 e il “Salvinismo” che promette aiuti agli italiani… si agli evasori fiscali… Ovviamente Formigonismo e Maronismo hanno ulteriormente contribuiti a devastare Milano, una città morta, con un tessuto sociale estinto, una storia passata cancellata e presente sulle Pagine Facebook e Skyscrapercity piene di menzogne, slogan politici, falsità, errori e incompetenze. Questo documentario venne prodotto 3 anni fa e la situazione attuale è anche peggio di quella documentata (in piena mangeria EXPO 2015). Ieri, 23 Settembre su RAI 3 venne trasmessa la versione integrale disponibile in questo link https://www.raiplay.it/video/2015/09/Miracolo-a-Milano-I-dieci-comandamenti-del-19092015-1410b89c-0755-4151-ba6d-72ba49a93a2c.html

Milano Darsena di Porta Genova 1945. Cartolina viaggiata raffugyrante una immagine notturna dellla Fiera di Porta Genova. (fonte delcampe.net)

Milano Darsena di Porta Genova 1945 (data timbri postali). Cartolina viaggiata raffigurante una immagine notturna dellla Fiera di Porta Genova, tra Piazzale Cantore e Corso Genova. (fonte delcampe.net)

Dipinto di Carlo Balestrini anni '20. Naviglio Grande con barconi trainati da cavalli da tiro.

Dipinto di Carlo Balestrini, anni ’20. Naviglio Grande con barconi trainati da cavalli da tiro (localizzare i dipinti non è mai consigliato, ma dovremmo essere prossimi, dal lato Alzaia, tra il Vicolo Lavandai e Via Corsico, mentre dal lato Ripa, appena dopo l’imbocco della Via Argelati).

Milano, 23 Settembre 2018: Come anticipato alcuni giorni fa, si pubblica un breve DOSSIER relativo alla attività “sotterranea” dei social network USA (a partire da Facebook, ma non solo…c’è anche il noto motore di ricerca Google, Yahoo e il resto delle reti sociali gestite da multinazionali finanziarie americane finanziate da TRUMP, dai suoi assistenti, e da ampie fazioni del Partito Repubblicano… indipendentemente dagli attriti del PR con TRUMP Donald).

Malgrado i milanesi ed i residenti o ex residenti, soprattutto questi ultimi, dato che il quartiere Barona, come il resto di Milano, è ridotto ad un uso foresteria immobiliare (alloggi e appartamenti di residenti deceduti nel corso degli anni, ereditati e riutilizzati come alloggi di condivisione e/o affittante per matricole universitarie IULM, impigati comunali, statali, ed altre università milanesi…) e dato che Milano perse, in circa 30 anni, 1 milione di residente nativi, oggi sostituiti con extracomunitari e la neo futura classe dirigente lombarda e milanese, composta principalmente da persone provenienti dal Sud Italia, alcune di esse con relazioni parentali e politiche a personaggi legati alle mafie)… malgrado il fatto che la rete sociale nativa di Milano sia “morta” da decenni (a Milano non esistono quasi piu’ cinema e cinema multisala non tanto e non solo per la crisi di settore ma per l’estinzione di una rete sociale reale di popolazione appartenente alla storia ed alle tradizioni di questa città) … malgrado (come scritto sopra) che i milanesi si siano abituati a pagine Facebook di Milano e Barona (incluse anche pagine Skyscrapercity) gestite da non milanesi e/o da ragazzini che quando pubblicarono le loro “pagine fb storiche” avevano 23-24 anni (quindi con memoria storica nulla, le immagini le ricevono da Skyscrapercity tramite parenti…), malgrado tali pagine vedano i loro autori beneficiari di CONVENZIONI con la multinazionale di Zuckerberg… malgrado la pagina Fbook “Milano Sparita e da ricordare” fosse infestata, sino a qualche anno fa, da gruppi neofascisti (sono, in parte, spariti, grazie anche a questo web…) malgrado tra i co-autori di pagine Fb di Milano e quartieri vi siano ex sanbabilini… e malgrado l’apparente successo nazionale di tali pagine (ricordiamoci che la “facebook farm” prevede multiutenze fake, i like non riflettono minimamente visite e successo di pubblivo)… POCHI sanno che le reti sociali nacquero, sin dal 1994, con Yahoo e successivamente dal 2004 con Facebook, … PER ESTENDERE IL PROTOCOLLO DI SPIONAGGIO GLOBALE, TRASNAZIONALE…

… ECHELON

https://it.wikipedia.org/wiki/ECHELON

ECHELON nacque (finanziato e coordinato dalla CIA e dal Pentagono) in piena guerra fredda (anni ’60) per monitorare tutte le conversazioni telefoniche, in qualsiasi parte del mondo, in qualsiasi lingua… che contenessero riferimenti di simpatie ed adesioni al comunismo, al socialismo… a tutto quello che gli USA di allora (come di oggi) considerassero COME UNA MINACCIA ALLA LORO SICUREZZA NAZIONALE. ECHELON è l’espressione del dominio imperialista (global economy) USA e anglosassone (UK, Australia, Nuova Zelanda, Israele) nemico dell’Europa, nemico di tutte le popolazioni planetarie NON ALLINEATE ad una fede politica di destra (a cui fanno capo monopoli e concentrazioni di potere planetario), di estrema destra, se non dichiaratamente nazifascista (la CIA considera il populismo fascista ma anche le Elite alla “Renzi” o alla Monti-Fornero, come una forma amica e dissuasiva, favorevole alla eradicazione territoriale di idee e azioni filo socialiste, filo comuniste o semplicemente progressiste e solidali).

Negli anni ’80, con la progressiva diffusione di ARPANET (che dal 1992 si converti’ in INTERNET… a pensare che alcuni autori della “Storia di Milano e quartieri” avessero solo tre anni di vita !!!…viene da impazzire…), dei sistemi di posta elettronica, dei fax e dei cellulari, ECHELON intercettava e catalogava (una rete spionistica gia’ costituita da sistemi di satelliti spia e da supercalcolatori connessi CON TUTTE LE RETI TELEFONICHE DEL MONDO, INCLUSA LA EX DDR REPUBBLICA DEMOCRATICA TEDESCA… GRAZIE ALL’OPERATO DI HACKER ANTISOCIALISTI RESIDENTI NELLA EX GERMANIA EST) sin dall’inizio degli anni ’90 miliadi di conversazioni telefoniche e comunicazioni telematiche. In quel periodo la NSA decise che era anti economico acquistare software brevettato, un software operativo solo con algoritmi capaci di acquisire, tracciare, mappare e schedare conversazioni (e utenti autori di tali conversazioni) politiche anti capitalismo e anti americane, pronunciate in tutto il mondo, tramite reti telefoniche e/o fax e/o i primi programmi di posta elettronica o anche le ormai dimenticate “Bacheche Elettroniche” (Bulletin Board System) che permettevano comunicazioni private tramite una semplice connessione telefonica ed una finestra di terminale TELNET dei vecchi sistemi operativi UNIX e DOS Microsoft).

Negli anni ’90 CIA e coordinatori di ECHELON, insieme alla NSA (Nationa Securty Agency), insieme ad alcune universita’ americane (quelle dove nacquero Yahoo e Facebook, inizialmente proposte come false bacheche messaggistiche per studenti universitari), ai colossi IBM e Microsoft, decisero di abbattere i costi di acquisto, gestione e aggiornamento federale di tecnologie informatiche protette da brevetti e segreti militari. riversando gli oneri commerciali e finanziari delle loro ATTIVITA’ DI SPIONAGGIO PLANETARIO ai privati (Zuckerber, Bill Gates i principali) ed alla nascente rete INTERNET… tramite l’INTERNET 1.0 (Yahoo), INTERNET 2.0-3,0 (Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, etc…) sino alla 4.0 dove i riconoscimenti facciali imposti progressivamente da Fbook ai suoi utenti, la connessione domotica e meccatronica di elettrodomestici e automobili, starebbero estendendo lo spionaggio di massa a qualche miliardo di persone.

Spiare, schedare, catalogare e segnalare milioni, miliardi di utenti connessi in INTERNET, tramite i social net, costa agli USA molto di meno che “iniettare” in rete, dai server sino ai router domestici e da questi ai computer e/o smartphone, algoritmi proprietari (uso militare e governativo) che inviano dati a supercalolatori militari-CIA-Pentagono.

La stessa pagina wikipedia dedicata ad ECHELON ammette, candidamente, che le dorsali sottomarine in fibra ottica che collegano, via Oceano Atlantico e Pacifico, il BIG DATA U.S.A. col resto dei continenti, vede dei punti di “prelievo” del traffico dati inviati a tali sistemi “BIG DATA” per uso spionistico e militare. Questi dati, però, non sono più estrapolati da sistemi proprietari acquistati dalla CIA (NSA) per spiare il traffico delle telecomunicazioni private… sono raccolti direttamente dalle piattaforme dei social network e instradate verso sistemi di raccolta ad uso spionistico.

Yahoo fu il primo social a schedare i propri utenti, successivamente arrivarono Facebook, Youtube, Twitter, Instagram, etc… senza dimenticare la posta elettronica. Tutte le caselle di posta elettronica di tutti i gestori di servizi emailing, di tutte le nazioni, in tutte le lingue, sono duplicate in server ad uso militare e spionistico USA (“rigirate” alle singole Nazioni, dietro richiesta giudiziaria e di Polizia, se necessario).

I giornalisti, italiani e non, quando scrivono e commentano che Cambridge Analytica era una società che nulla aveva a che fare con Facebook, il quale sarebbe vittima di hackeraggio della C. Analytica, dei propri sistemi contenenti i dati sensibili e le attività di qualche miliardo di utenti Fb… raccontano bugie, sapendo di mentire.

Fbook, Yahoo, Twitter, Google, YTube, etc… HANNO ACCORDI TRANSATTIVI con il Governo USA, la NSA sopra citata, la CIA e altri apparati politici americani e anglosassoni, per spiare a livello globale come anche disinformare e praticare la propaganda politica, elettroale ed ideologica, al di fuori dei canali di comunicazione legale dei singoli paesi dove praticano il neo fascismo populismo per fare eleggere Governi a deriva autoritaria (quelli che la CIA ha sempre imposto negli ultimi 70 anni e oltre).

Facebook protegge gli autori (convenzionati con esso) dispensandoli dal rispondere, in sede civile, penale e amministrativa (nel loro paese), di abusi e violazioni, penali e civili, ravvisabili nei contenuti postati da tali personaggi.

Facebook e Google ITALIA ?

Come accennato, Fb e Google non corrispondono alle scemenze scritte dai giornalisti.

Esse, insieme ad alcune multinazionali produttrici di sistemi operativi, hanno sottoscritto, anche con l’Italia, accordi di supporto politico e di Polizia, nonche’ di spionaggio utent,i in sinergia con i nostri Governi e Ministeri, allo scopo di prevenire diffusioni e proselitismi politici e sociali in antagonismo con le istanze egemoniche finanziarie e politiche del mondo anglosassone.

Come si traduce tutto questo ?

Se vi iscrivete a Facebook o Google (questo vale anche per altri social) con la vostra vera identità e inserendo la vostra immagine reale (il volto), vi autocostruirete una Carta di Identità parallela (che puo’ essere adoperata contro di voi) che verrà rubricata, comunque, dai sistemi “BIG DATA” della NSA (che si appoggia alle infrastrutture ECHELON a loro volta popolate di dati proveninenti da Google e Facebook, dati abbinati alle generalità angrafiche dei clienti di sistemi operativi Microsoft e Android, come anche Apple).

Questi profili vengono integrati con le copie delle vostre caselle di posta elettronica (abbinabili tramite algoritmi e cookies presenti nei vostri sistemi operativi e tramite una ricerca comparata DEI VOSTRI INDIRIZZI IP DI CONNESSIONE INTERNET che saranno sempre gli stessi per connettersi al Fbook, Google, server email, etc…)

Si potrebbe commentare con un “ma chi se ne frega ?”…”non ho nulla da nascondere”…

Bè, se osate scrivere male e/o criticare esponenti politici USA o nostrani di destra o estrema destra (purtroppo la schedatura si è estesa verso le critiche espresse nei confronti di qualsiasi schieramento politico dato che tutto l’arco Parlamentare italiano si è spostato a destra…) le agenzie NSA e CIA genereranno profili di schedatura (una sorta di CENTRALE PENALE ILLEGALE) sul vostro conto e segnaleranno le vostre opinioni alla DIGOS italiana, Polizie Postali (e queste alla magistratura e servizi ministeriali interni).

DELIRI E FANTASIE COMPLOTTISTICHE ?

Se volete stare bene e sentirvi rassicurati, vivere da ignoranti e creduloni (in Italia vi chiamano Popolo Bue) vi conviene bollare questa informativa come il prodotto di un malato di mente (starete molto meglio e alimenterete l’industria dello spionaggio USA-UK)

Per farvi capire come siamo messi (anche in Italia) si rende noto che … utlizzando Google o Bing ed inserendo una parola chiave apparentemente generica riferita ad “Appalti dei Tribunali”, incluso anche Milano, emergono (da un “deep web” che tanto “deep” non sarebbe,al punto tale che alcune “chicche” sono state rilanciate da qualche giornalista “non allineato”) hacker professionisti della sicurezza informatica al servizio dei Ministeri degli Interni e di Giustizia, DIGOS, apparati di secretazione di Stato, legati alle nostre mafie. Essi hanno pieno potere di manipolazione nei motori di ricerca e social network. Emergono accuse di manipolazione del motore di ricerca Google, da parte di tali personaggi, emerge che Google ha convenzioni (come anche le restanti reti sociali-socian network) con tali criminali in giacca e cravatta (sembra che uno di questi abiti anche a Milano e lavori per le nostre istituzioni e ministeri, in sinergia con le piattaforme digitali USA).

Come rendono produttive le schedature di cui siamo vittime ?

Google e Facebook (come i restanti social e motori) vendono cataloghi BIG DATA (di profili internet di cittadini italiani schedati per le sole idee politiche e ideologiche) a Banche, Polizie, Ministeri, Governi e anche societa’ di selezione del personale, aziende, multinazionali, enti amministrativi, istituti di ricerca, etc…

Una agenzia interinale, ancor prima di fare ricerche su Google di un qualsiasi candidato per una offerta lavorativa… puo’ acquistare questi “archivi” e definire la vostra personalità sulla base delle vostre opinioni e abitudini in rete.

Degna d’attenzione è l’inefficienza di ECHELON e della NSA nonche’ CIA nello spionaggio delle cellule terroristiche islamiche (ISIS, etc…) mentre l’efficienza è mastodontica per schiacciare i diritti degli internauti…

CARI SIGNORI….

FACEBOOK ? NO GRAZIE !

Altrimenti, continuate, pure, a fare gli allocchi (gli italioti) e alimentarete l’industria dello spionaggio informatico e politico gestita da USA e UK.

(non è dato sapere se i “convenzionati” con ecommerce facebook, inclusi i nostri “amici” Milanesi DOC ???, siano informati e consapevoli di queste cose… ma ad intenditori poche parole…e chi si fida è bene, chi non si fida è meglio.

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Milano Porta Venezia, anni '50. Viale Tunisia. Sullo sfondo una gigantogradia pubblicitaria "ALEMAGNA" allestita sulla sommità della ex Stazione delle Varesine. (fonte fotografica : delcampe.net)

Milano Porta Venezia, seconda metà anni ’50. Viale Tunisia. Sullo sfondo la Torre Breda e una gigantogradia pubblicitaria “ALEMAGNA” allestita sulla sommità della ex Stazione delle Varesine. Da notarsi la quasi assenza di antenne televisive sui tetti dei condomini e caseggiati di ringhiera (questi ultimi del tutto sprovvisti). (fonte fotografica : delcampe.net)

§§§§§§§§§§§

(piccolo inserto OT = Out of theme, cioè fuori tema rispetto al genere di contenuto dell’articolo).

Ricordate questa immagine postata, in questo articolo, all’indomani del “crollo” del Ponte Morandi di Genova ?

Genova Cornigliano/Sampierdarena/Campi, Via Argine Polcevera metà anni '60 circa. Realizzazione campata Viadotto Morandi (E80-A10). Indipendentemente dalle cause del cedimento di questa campata permangono alcuni lati oscuri che potrebbero essere oggetto di approfondimento nele prossime settimane.

Genova Cornigliano/Sampierdarena/Campi, vicinanze Via Argine Polcevera, metà anni ’60 circa. Realizzazione campata e pilone di un segmento del Viadotto Morandi (E80-A10). Indipendentemente dalle cause del cedimento di questa campata permangono alcuni lati oscuri che potrebbero essere oggetto di approfondimento nelle prossime settimane. Degno di nota è il segnalare del sequestro di video acquisiti dalle aziende e da una piattaforma ecologica sita nelle vicinanze del crollo. Di queste immagini sembra non sia stato permesso il possesso di una copia dei titolari privati di tali registrazioni, quasi si volessero nascondere alcuni dettagli della dinamica del crollo e degli istanti immediatamente precedenti. In genere l’acquisizione di immagini videoregistrate da singoli cittadini non preclude loro il possesso e la pubblicazione di una copia. Ci si augura che queste siano solo ipotesi speculative frutto di suggestioni e non vi siano aspetti poco chiari nella dinamica dell’evento tragico. Una cosa è certa. Il sistema Italia è allo sbando da decenni e questi sono alcuni degli aspetti dell’ecatombe morale ed istituzionale che sta vivendo la nazione italiana da moltissimi anni.

la didascalia è quella originale della scorsa metà di Agosto. Qualcuno, osservando l’immagine, ha notato qualcosa ?

L’impalcato stradale non crolla senza gli stralli (durante la costruzione, l’impalcato stradale integrato coi piloni non era retto da stralli poiche’ questi ultimi dovevano sostenere, soprattutto, il peso degli impalcati internedi, quelli dove sotto c’era il vuoto). L’immagine ritrae il pilone intermedio (quello posizionato a destra del pilone crollato, guardando verso Nord, verso “monte”, pilone che nell’immagine non compare essendo oltre l’estremo sinistro, fuori campo, della foto). L’impalcato crollato non era retto dagli stralli ma dal segmento di pilone sottostante, interrato tramite fondamenta. Gli stralli reggevano solo la mensola stradale intermedia, collocata in una posizione intermedia ai punti inferiori di ancoraggio degli stralli medesimi. Il crollo è stato !inspiegabilmente” troppo devastante ed esteso…E’ indiscutibile il fatto che questo argomento esuli completamente dalla città di Milano (e che sia fuori tema) ma gli eventi che occorsero lo scorso 14 Agosto, ore 11:36, (una donna milanese di Corsico nell’elenco delle vittime !) per alcuni aspetti, sembrano andare contro le leggi della fisica ed i sospetti postati, in questo web, la scorsa metà di Agosto, in merito ai sequestri dei video delle telecamere di videosorveglianza autostradale e di alcune aziende e attività commerciali, come anche di un’area ecologica, erano (forse) fondati.

E’ comunque interessante notare (osservando la foto d’epoca che ritrae il ponte in costruzione) che le mensole stradali (parte integrante dei piloni a forma di “A”) non erano meccanicamente e staticamente pertinenti con gli stralli, erano invece stabilizzate e sostenute unicamente dal pilone… ma anche quegli impalcati crollarono il 14 Agosto scorso (meccanicamente erano un monoblocco col pilone e sostenute dal pilone stesso. essendo parte del medesimo). Assistiamo ad una dinamica che sino ad oggi non ha trovato spiegazioni coerenti. In sintesi, qualche cosa ha “invertito” le cause con gli effetti. Crollano impalcati il cui carico (forza peso del palcato medesimo e dei veicoli in transito) NON ERA SOSTENUTO DAGLI STRALLI (la cui funzione era di sostegno degli impalcati intermedi, innestati con i palcati stradali dei piloni) ma dai piloni con fondamenta nel terreno. In sintesi dovevano crollare solo le mensole stradali intermedie, ben distanti dai piloni, al punto tale che un loro cedimento in caduta libera non avrebbe colpito il pilone… letteramente sbriciolato.

Si allega il video sopra menzionato (accusato a sua volta di manipolazione d’immagini) a titolo di informazione, anticipando che l’autore di questo web (milanobarona) non ha alcuna relazione con tale video (si allega solo l’indirizzo URL non linkato https://www.youtube.com/watch?v=ikWioUJsjok) anch’esso potenzialmente manipolabile (i complottisti accusano di manipolazioni le istituzioni e le istituzioni accuserebbero i complottisti di altrettanto…). Il video evidenzia, almeno in apparenza e salvo manipolazioni “ad hoc”, alcune anomalie riscontrabili nelle riprese post crollo (giorno di ferragosto). Altro aspetto poco chiaro è l’assenza di riprese dello stato di arresto dei veicoli della campata opposta di levante. Giornalisti, società Autostrade e Polizie varie hanno diffuso solo immagini del lato occidentale del ponte, immagini che sono state oggetto di infinite contestazioni in rete, soprattutto yourube come tutti sanno e come a tutti noto.

Per gli scettici si consiglia la visione di questo video dove l’Ingerner Morandi spiegava quali fossero le pertinenze meccaniche degli stralli rispetto ai segmenti degli impalcati stradali. Oltre metà di ogni impalcato, integrato al pilone, era sostenuto dal pilone medesimo e solo la seconda metà della mensola era sostenuta dagli stralli e con essa l’impalcato intermedio tra un pilone e l’altro (quello che doveva cadere senza impattare sul blocco stradale integrato al pilone). Si evidenzia, anche, che la funzione degli stralli era soprattutto di ammortizzatore di risonanze meccaniche trasversali e longitudinali. Lo sforzo a cui erano sottoposti era ripartito con i piloni.

§§§§§§§§§§§§§§§§§

Milano Porta Romana anni '30. Locale caldaie centrale di Piazza Trento. Autore Gianni Moreschi, fonte fotografica "sole24ore"

Milano Porta Romana anni ’30. Locale caldaie centrale di Piazza Trento. Autore Gianni Moreschi, fonte fotografica “sole24ore”

Milano Porta Romana anni '20 del 1900. Via Crema, Processione del Corpus Domini. Sullo sfondo (Piazza Trento) svettano le ciminiere della centrale termoelettrica comunale di Piazza Trento. (Fonte fotografica queideltredesin- .it)

Milano Porta Romana , anni ’20 del 1900. Via Crema (l’immagine. forse, venne ripresa dalla sommità delle Mura Spagnole di Viale Sabotino). Processione del Corpus Domini. Sullo sfondo svettano le ciminiere della centrale termoelettrica municipale di Piazza Trento. (Fonte fotografica queideltredesin.it). Alle spalle del fotografo c’era la Civica Stazione Funebre Tramviaria per Musocco ( http://storiedimilano.blogspot.com/2015/03/le-stazioni-funebri-di-milano.html ) Riferimenti storici sulle Mura Spagnole : http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/arteecultura/architetturaemonumenti/monumenti/mura_porta_romana

Milano 20 Luglio 1969. Prime ore del mattino durante la diretta notturna (seguita in un bar milanese con un televisore allestito tra i tavolini posti sul marciapiede) della Missione Apollo 11 che ufficialmente consacrava il primo sbarco dell'uomo sul satellite naturale terrestre. L'ultima missione avvenne nel 1972 (Apollo 17). Verso il 1976, negli USA, vennero stampati e venduti libri (co-redatti da ex ingegneri della Aerojet Rocketdyne, la principale ditta appaltatrice delle missioni lunari NASA) dove si mise in discussione la veridicità dell'evento. La diatriba è in corso ancora oggi e non mancherebbe alcuni validi argomenti a favore dei cosiddetti "complottisti lunari". A distanza di mezzo secolo nessuna delle due fazioni (NASA e complottisti) è in grado di dimostrare, nell'ordine, che sulla Luna gli USA ci andarono realmente o, viceversa, non ci andarono mai ... con un eventi etichettato come la più grande fiction mediatica e televisiva su scala planetaria. Ci andarono o no ? Un segreto che tutt'oggi non ha risposte certe. Fonte fotografica VOGUE

Milano 20 Luglio 1969. Prime ore del mattino durante la diretta notturna (seguita in un bar milanese con un televisore allestito tra i tavolini posti sul marciapiede) della Missione Apollo 11 che ufficialmente consacrava il primo sbarco dell’uomo sul satellite naturale terrestre. L’ultima missione sulla Luna avvenne nel 1972 (Apollo 17). Verso il 1976, negli USA, vennero stampati e venduti libri (co-redatti da ex ingegneri della Aerojet Rocketdyne, la principale ditta appaltatrice delle missioni lunari NASA) dove si mise in discussione la veridicità dell’evento. La diatriba è in corso ancora oggi e non mancherebbero alcuni validi argomenti a favore dei cosiddetti “complottisti lunari”. A distanza di mezzo secolo nessuna delle due fazioni (NASA e complottisti) è in grado di dimostrare, nell’ordine, che sulla Luna gli USA ci andarono realmente o, viceversa, non ci andarono mai … riducendo l’evento storico alla più grande fiction mediatica e televisiva (su scala planetaria) mai allestita nella storia umana. Ci andarono o no ? Un segreto che tutt’oggi non ha risposte certe. Di sicuro gli USA copiarono le tecnologie aerospaziali URSS integrandole con maggiore tecnologia elettronica e realizzando, almeno in via ufficiale, dispositivi di trasferimento e sbarco (LEM), dallo Stadio orbitale dell’Apollo 11, verso la Luna (e viceversa). Ufficialmente, in quelle missioni, si promettevano tecnologie spaziali che superassero i confini orbitali terrestri (la sonda ISS, per esempio, è una missione in orbita trrestre stabile e considerarla propriamente spaziale è un pò imroprio) di sonde e satelliti per navigazioni interplanetarie (ovviamente seguendo ed accettando le versioni storiche ufficiali). E’ utile sapere e ricordare che i “complotti lunari”, almeno in Italia, furono quasi del tutto sconosciuti sino al 1989, anno nel quale il primo editore italiano (che documentò e approfondì l’argomento), l’ex editore “Francesco Ciapanna Editore” (di Roma), noto anche amichevolmente come CESCO CIAPANNA, pubblico’, primo in Italia, articoli che demolivano il falso mito delle missioni lunari americane. Francesco Ciapanna è mancato il20 Marzo 2014 dopo essersi lasciato alle spalle pubblicazioni “rivelazioniste” direttamente integrate nelle stampre del periodico “Fotografare Novità” ed in alcuni supplementi dedicati a specifici argomenti. Ciapanna pagò molto cara questa sua scelta, sia in termini di persecuzioni giudiziarie, come anche di diffamazioni e denigrazioni contro la sua immagine e persona. Sino ai primi anni ‘2000 la rivista di fotografia da lui diretta era la più venduta e popolare in Italia. (Fonte fotografica VOGUE)

Milano Gratosolio anni '60. Lavori di prolungamento linea tramviaria da Piazza Abbiategrasso verso la fine di Via dei Missaglia-Via Baroni. (fonte fotografica: Pinterest)

Milano Gratosolio anni ’60. Lavori di prolungamento linea tramviaria da Piazza Abbiategrasso verso la fine di Via dei Missaglia-Via Baroni. (fonte fotografica: Pinterest)

 Milano 1931 circa, tra Porta Vittoria e Porta Romana, Via della Commenda, Clinica Luigi Mangiagalli. (fonte fotografica : researchgate.net)

Milano 1931 circa, tra Porta Vittoria e Porta Romana, Via della Commenda, Clinica Luigi Mangiagalli. La foto è stata scattata da una finestra dell’attuale Clinica Pediatrica De Marchi (fonte fotografica : researchgate.net)

Milano Quarto Oggiaro. Via Sebastiano Satta nei primi '60. (fonte Ebay).

Milano Quarto Oggiaro. Via Sebastiano Satta negli anni ’60. (fonte Ebay).

Milano Duomo 1956. Via Torino. Autore Sergio del Pero (fonte fotografica cflagondola.it)

Milano Duomo 1956. Via Torino. Autore Sergio del Pero (fonte fotografica cflagondola.it)

Milano sparita Sckyscrapercity

In questa immagine con didascalia kmetrica potremo assistere alla stupidità assoluta de I “signori di Milano Sparita Skyscrapercirty” ((in realtà molti profili sono fake, onde simulare un successo di partecipazione non reale… avranno preso esempio da facebook ?). Prestare attenzione a questo thread https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4625 (utente paomiao replicato da 233627). I casini con le didascalie solitamente le fanno loro e nei loro derivati Facebook. La didascalia è originale della fonte fotografica dell’immagine. Del resto questi poveretti non beneficiano di simpatia nemmeno verso l’utenza che compie l’errore di postare nel loro orticello privato (solo uno sfigato si iscriverebbe in tale forum, o meglio un masochista). Si allega un link dove sono volate parole grosse (molto di più di quelle che vengono, qui, riservate a teli gentiluomini) https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4656 , vedere il thread delle 02:57 firmato Italbeton (è proprio vero che coloro che si affidano ai social e forum hanno poco da vendere a parte i libri di cui sappiamo). I “signori” di Milano Sparita Skyscrapercity https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4677 (grazie a loro, due pagine facebook di natura commerciale si avvalgono dei database fotografici, dai medesimi gestiti in forma di monopolio a cui si aggiunge una terza pagina facebook, questa non commerciale, ma comunque fruitrice delle immagini pubblicate da questi “signori”). Leggasi i toni intimidatori e di minaccia che sono riservati persino agli iscrtitti a tale pseudo forum, e il desiderio di praticare un pubblico ludibrio prossimo alla diffamazione). Numericamente sono meno di quelli che sembrano (per la possibile presenza di profili multipli con pseudonimi differenziati) . Verso fine Luglio scorso su tale forum è andato in scena il delirio perche’ sono stati scoperti a vendere su Ebay le foto sfruttate per fini commerciali, a partire da Fb riservato alla Barona. Anche in questo thread il delirio è di casa https://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1232367&page=4624 (vedesi post di MILANOMANIAC). Egregio MILANOMANIAC (identità nota come anche il luogo di residenza, omessi entrambi ed anche nota la professione e il luogo) probabilmente Lei mi confonde con qualche altro malcapitato dei vostri e suoi deliri quotidiani (nulla da spartire con personaggi come Lei). Mai iscritto a SSC poi, senza nulla di personale, io non l’ho mai vista nè conosciuta e Lei non sa nemmeno dove abitavo e dove abito oggi, in Barona. Un tempo di simili bauscia, nel quartiere, non ce ne erano … ma Internet monta la testa a qualcuno, pare. In tema di didascalie errate potremmo dire che “Da Milano alla Barona” grazie a questi soggetti ne abbiamo viste tante, dalle stalle confuse per fornaci ai mulini idroelettrici (mai letta una simile stupidata in vita mia 🙂

, agli errori di numerazione civica ed alla vendita su Ebay di immagini sfruttate per pubblicizzare pagina Fb e libro connesso. Peccato che sempre da tale pagina Fb si copiano, guarda caso, le didascalie di questo web (se le copiate vuol dire che tanto incasinate non sono). Sempre su “Da Milano alla Barona Fb” sono stati, qui, ampiemente esposti i vostri CASINI interpetativi dell’ex dosso di Viale Famagosta dove qualcuno che ha sbagliato mestiere (doveva fare il contadino nel Mezzogiorno) ha scritto che venne realizzato per farci passare, sotto, l’autostrada cittadina, un progetto abbandonato molti anni prima della sua realizzazione. Era sufficiente controllare le planimetrie per capire che un sottopasso realizzato da tale collinetta era sufficiente per farci passa un’auto o dei trattori, uno alla volta. Se vogliono, possono anche rivolgersi al Tribunale di Milano (gli costerebbe l’intero ricavo della vendita di un libro riservato alla Barona, forse anche di più). Gli intelligentoni in questione sono convinti che l’esistenza di siti alternativi ai loro sia automaticamente un reato come anche il diritto di critica, per loro intepretato come una sfida personale. Per rinfrescarsi la memoria, riguardo all’uso commerciale di immagini e testi, dovrebbero informarsi meglio sui vincoli di pubblicazione dei siti commerciali. E’ noto, a tutti, che i loro archivi fotografici sono stati pesantemente utilizzati da alcune pagine Facebook della storia di Milano e dellla Barona e questo non è avvenuto per caso o per distrazione…. è anche noto che alcune fotografie in originale, detenute da Lorsignori, dopo essere state sfruttate anche per fini commerciali, sono state vendute tramite ebay. Per rispetto della privacy non si pubblicano le generalità anagrafiche di questi “gentiluomini” (le generalità anagrafiche di alcuni di loro sono note ma per quieto vivere si applica l’autocensura). Comunque, se lo desiderano, possiamo continuare la discussione presso il Tribunale di Milano o altre sedi competenti, visto che si considerano avviliti e offesi anche se sono loro i primi ad essere denigratori (ed intimidatori, ma forse sono solo questi i loro metodi possibili) ed hanno cercato di ostacolare la libera pubblicazione e gestione di questo sito, sin dalle sue origini. E’ fuori discussione che sentano lesi alcuni interessi…però è tutto da definirsi in chi sia fuori di testa e chi ha fatto il furbetto… Una cosa è certa. Le pagine Facebook che si appoggiano alle immagini e commenti di questi personaggi sono un concetrato di incompetenza (nei loro commenti si cela un odio ai limiti del “prma o poi ti acchiappo” e vien da domandarsi se tali pagine non riflettano la loro incompetenza palesemente nota a decine di migliaia di utenti (indipendentemente da questo sito). Davanti alla loro arroganza e incompetenza becera non ci sarebbero magistrati che tengano (vadano pure a piangere presso i referenti politici di Milano e Lombardia…). Nei prossimi mesi ed anni le loro pagine facebook dovranno affrontare nuove direttive europee che applicano quanto evidenziato in queso blog da due anni… ed a Lorsignori passerà l’euforia e l’arroganza iniziale…(avranno ben altre cose a cui pensare…e non di certo per colpa di altri). Si rende noto che uno di questi incompetenti (che pare ritiratosi da una pagina FB di quartiere) ha postato una foto (ripresa da questo sito a scopo di ostruzionismo… devono vendere libri…) dove sosteneva che il Mulino Blondel (Barona) era alimentato da turbine idroelettriche… purtroppo per lui la Roggia Carlesca aveva (oggi esiste ancora ma è tombata) una portata minima, assolutamente insufficiente per azionare Dinamo o Alternatori a 50 Hz/secondo… Alla Barona non ci sono monti e cascate 🙂

ed ancor meno condotte forzate con gradiente altimetrico … (non c’è nemmeno il fiume Adda, adatto per usi idroelettrici) tale affermazione è una tipica bufala da Internet e Social Network e rivela che le pagine facebook sono, dai nmedesimi, gestite in modo incompetente (il declino di tali autori è tutta farina del loro sacco…). Se ne facciano una ragione, in internet non siamo passacarte TRAVET come avviene negli uffici dei vari dipartimenti del Comune di Milan, dove tutti quanto loro lavorano o lavoravano… un Comune che assomiglia sempre di più al Comune di ROMA… In questo sito le raccomandazioni non hanno valore, qui non se la “tira” nessuno (dopo 12 anni di monopolio indisturbato la presenza di pubblicazioni alernative non è gradita) e non c’è nessuna legge che proibisca ad altre persone di pubblicare e gestire pagine web sulla storia fotografica di Milano e della Barona, malgrado abbiano interpetato il tutto come una concorrenza sleale nei loro confronti e siano emerse le loro “pecche” mal digerite. La storia della Barona (e non solo) è molto differente da quella che viene proposta nelle pagine Facebook che ricevono, direttamente da loro, immagini inedite e “testimonianze storiche”. Ancor meno non abbiano la pretesa che la gente si iscriva in tali pagine e metta i “mi piace” per fare loro piacere e promuovere vendite on-line dei libri che hanno origine dal loro “lavoro” nei social (nessuna legge vieta ad altri la pubblicazione di siti dedicati a Milano e quartieri anche se credono, con arroganza, il contrario). Hanno, dimostrato, la loro totale stupidità (ne facciano tesoro i frequentatori dei loro thread e pagine Fb)

Milano Giambellino Lorenteggio 1941. Messa domenicale in via Segneri 3. (fonte fotografica : sito Parrocchia San Leonardo Muraldo)

Milano Giambellino Lorenteggio 1941. Messa domenicale in via Segneri 3. (fonte fotografica : sito Parrocchia San Leonardo Muraldo)

Milano Gallaratese 1974. Foto di Cesare Colombo, fonte fotografico "Cicrolo Fotografico Milanese". Negli anni '60-'80, le periferie milanesi, ancora integre dalle bolle immobiliari di Silvio Berlusconi, dei Coppola, e di tuttp quel crimine finanziario e anche mafioso che il Berlusconismo e il Leghismo asservito a tale ex P2, realizzarono nella Città, speculazioni che fecero decaduplicare i prezzo degli immobili nel giro d pochi anni e che determinarono le cessioni ALER Lombardia a immobiliaristi che rivendettero decine di migliaia di alloggi , ex residenze popolari , a privati ed extracomunitari già beneficiari di ogni forma possibile (e impossibile) di regalie di ammortizzatori sociali...sottratti ai veri poveri aventi la disgrazia di essere cittadini italiani... era poco accessoriata in termini di verde attrzzato, arredi urbani e capillarità delle linee ATM di superficie. Quindi immagini come queste (residenti di alloggi popolari che dovevano intersecare prati oncolti e ontonsi, spesso acquitrinosi e fangosi, per raggiungere la più vicina palina ATM

Milano Gallaratese 1974. Foto di Cesare Colombo, fonte fotografica “Cicrolo Fotografico Milanese”. Negli anni ’60-’80, le periferie milanesi, ancora integre dalle bolle immobiliari di Silvio Berlusconi, dei Coppola, degli Zunino, di immobiliari Texane fittizie… e di tutto quel crimine finanziario e anche di riciclaggio che il Berlusconismo e il Leghismo asservito a tale ex P2 proprietario di televisioni, giornali e altro, realizzarono nella Città, speculazioni che fecero decaduplicare i prezzo degli immobili nel giro d pochi anni e che determinarono le cessioni ALER Lombardia a immobiliaristi che rivendettero decine di migliaia di alloggi , ex residenze popolari , a privati ed extracomunitari già beneficiari di ogni forma possibile (e impossibile) di regalie di ammortizzatori sociali…sottratti ai veri poveri aventi la disgrazia di essere cittadini italiani…come accennato, nel periodo dello scatto di questa fotografia, le periferie eramo amcora poco accessoriate in termini di verde attrzzato, arredi urbani e capillarità delle linee ATM di superficie (per paradosso i lavoratori che fecero grande Milano non ricevettero nulla un cambio, per paradosso, la nuova “Borghesia Mafiosa” (ivi impegnati negli appalti informatici presso ASL, SISS, Trinunali e Procure, appalti per le grandi opere, aziende nate dal riciclaggio, ivi raccomandati di tutte le regioni, a partire dalla Lombardia, presso le amministrazioni regionali e comunali, nonche’ aziende sanitarie ed ASL, ivi comprese Prefetture e Tribunali) e l’immigrazione extracomunitaria ha avuto TUTTO e SUBITO…). Quindi, immagini come queste (residenti di alloggi popolari che dovevano intersecare prati incolti e intonsi, spesso acquitrinosi e fangosi, per raggiungere la più vicina palina ATM) erano frequenti in tutte le periferie di Milano, Dagli anni ‘2000, i lotti delle periferie dove si privatizzò l’ex patrimonio ALER o dove si speculò in “residenze a 3-4.000 euro al metro quadro”, per incanto, le amministrazioni Albertini, poi Moratti e successivamente Pisapia e anche Sala si ricordarono che esistevano anche le vie periferiche… Ovviamente lo Start alla tradizione dell’immobiliarismo “riciclone” nacque, a Milano, col sodalizio Craxi-Ligresti ma esplose incontrollata a partire dalle Giunte Albertini. Gli italiani dovrebbero ricrdarsi che per tutti gli anni ’90-‘2000 sino al 2018 (circa Maggio), un certo attuale Ministro era parte della maggioranza di Centro Destra e nel consiglio comunale come in quello Regionale (al Ministro sopra accennato si annovera un secondo ex Ministro ed ex Governatore Regionale di professione avvocato giuslavorista, recentemente condannato con precedenti penali) anch’egli approvava e votava (come il suo collega oggi Ministro) tutti i progetti edilizi e di grandi opere dove anche cittadini Palermitani, di Crotone, Cosenza, Gioia Tauro, etc… ci mangiarono alla grande. Infatti, oggi, le “nuove” aree intermedie e semi prefiferiche di Milano (recensite su Blog.urbanfile) annoverano condomini “alveare” che un tempo vedevamo solo nei Telegiornali nelle varie cronache di Palermo e fatti ad essa correlati… (casermoni di 18 – 20 piani in formula super condominale). Naturalmente non tutti i settori della periferia di Milano sono stati oggetto di spese non controllate da parte delle giunte degli ultimi 21 anni. Ci sono altri settori che regnano nel degrado e abbandono + assoluti. Dipende dai lotti speculativi nei quali Comune e Regione hanno voluto “investire” in speculazioni edilizie e cessioni immobiliari ALER. Con la consapevolezza che questo web sia tra i più “attenzionati” dalla Polizia Postale e sia oggetto di segnlazioni da parte degli autori di Milano Facebook e Skyscrapercity e Barona… & Co, si augura una buona giornata di Venerdi’ 14 Settembre…

Corso di Porta Ticinese anni '80 (fonte fotografica : Pinterest)

Milano Ticinese verso il Carrobbio. Corso di Porta Ticinese prima metà degli anni ’80. La vettura tramviaria “Peter Wett serie 1928” potrebbe essere riconducibile alla linea 19 (Negrelli-Roserio Osp. Sacco)anche se la numeazione non è visibile dalla veletta. In quel periodo il 19 era transitante lungo il tratto di Ripa di Porta Ticinese, compreso tra il bivio di Via Valenza sino a Viale Gorizia e Piazza XXIV Maggio (visbile sullo sfondo). La tratta venne conservata sino ai primi mesi del 1984, tratta poi dismessa per l’apertura della fermata MM2 Porta Genova (Dicembre 1983), tratta successivamente e definitivamente deviata per Via Valenza, (fonte fotografica : Pinterest)

Milano Barona festa di San Cristoforo primi XX secolo di Giuseppe Pessina ristampa Gruppo 66 Milano città delle scienze

Milano Ticinese in corrispondenza della Via Argelati, ben visibile sul lato destro della foto. L’immagine si qualidixa come Festa di San Cristoforo nei primi anni del XX° secolo (è ben visibile una vettura tramviaria Edison, la vettura è elettrificata e la datazione dell’immagine non puo’, pertanto, essere antecedente al 1903, anni della elettrificazione in corrente continua di 600 Volt della Tramvia Milano Corsico Abbiategrasso. L’autore della foto è Giuseppe Pessina e l’immagine disponibile in internet è una ristampa del gruppo fotografico “Gruppo 66” effettuata intorno al 1966.67. (Fonte fotografica : Milano città delle scienz). Inserimento del 12 Settembre 2018 ore 07:00

_________________

Milano 1976. Aula giudiziaria di una delle varie sezioni penali del Tribunale di Milano. Processo ad alcuni brigatisti militanti (Casaletti e Zuffada). Malgrado la convinta militanza della "manovalanza" di tale gruppo terroristico, col senno di poi emerse che i Servizi Segreti Nazionali (ex SISMI) ed anche internazionali, sino alla CIA, coordinarono le azioni terroristiche delle Brigate Rosse come anche le fazioni estremistiche neofasciste dei NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari. A Milano il terrorismo ebbe, per molti aspetti, i "natali", salvo poi svilupparsi negli atti più estremi in città come Roma. Brescia e Bologna. Queste foto e queste didascalie non le troverete MAI nelle pagine "trash" Facebook della storia fotografica di Milano e anche dei quartieri. Qualora vengono citate peccano di filtri censorei di natura politica... del resto Facebook e CIA sono una entità spionistica di massa INDISTINGUIBILE. (Fonte fotografica web Alamy)

Milano 1976. Aula giudiziaria di una delle varie sezioni penali del Tribunale di Milano. Processo ad alcuni brigatisti militanti (Casaletti e Zuffada). Malgrado la convinta militanza della “manovalanza” di tale gruppo terroristico, col senno di poi emerse che i Servizi Segreti Nazionali (ex SISMI) ed anche internazionali, sino alla CIA, coordinarono le azioni terroristiche delle Brigate Rosse come anche le fazioni estremistiche neofasciste dei NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari. A Milano il terrorismo ebbe, per molti aspetti, i “natali”, salvo poi svilupparsi negli atti più estremi in città come Roma. Brescia e Bologna. Queste foto e queste didascalie non le troverete MAI nelle pagine “trash” Facebook della storia fotografica di Milano e anche dei quartieri. Qualora venissero citate peccherebbero di filtri censorei di natura politica… del resto Facebook e CIA sono una entità spionistica e disinformativa, di massa, INDISTINGUIBILE. (Fonte fotografica web Alamy)

Fotoricordo in Piazza Duomo nel 1976, scattatal forse, da non residenti a Milano e/o Lombardia. Spicca l'abbigliamento "kitsch" tipico di quel periodo, pantaloni a zampa d'elefante (orrendi soprattutto per il genere maschile) , camicie, magliette e giacche ultra strette con colletti "alla francese" esasperati oltre ogni misura. Una moda anni '70 dai gusti e canoni estetici molto discutibili, sconfinanti nel pessimo gusto. (Fonte fotografica rimini.unibo.it)

Fotoricordo in Piazza Duomo nel 1976, immagine scattata (forse) da non residenti a Milano e/o Lombardia. Spicca l’abbigliamento “kitsch” tipico di quel periodo, pantaloni a zampa d’elefante (orrendi soprattutto per il genere maschile) , camicie, magliette e giacche ultra strette con colletti “alla francese” esasperati oltre ogni misura. Una moda anni ’70 dai gusti e canoni estetici molto discutibili, sconfinanti nel pessimo gusto. (Fonte fotografica rimini.unibo.it)

- Milan, anti-fascist graffiti in della Vetra square, park of Basilicas (January 1975) - Milano, graffiti antifascisti in piazza della Vetra, parco delle Basiliche (gennaio 1975)

– Milano 1975 Ticinese_Carrobbio (luogo localizzato presso il civico 11 di Via Vetere). Graffiti antifascisti in piazza della Vetra, parco delle Basiliche (gennaio 1975). Archivio Dino Fracchia. L’immagine si qualifica come scattata nei pressi di Piazza Vetra-Parco delle Basiliche. Il “murales” raffigurato simboleggia, a titolo di contestazione politica, le alleanze politiche Governative tra il Movimento Sociale Italiano (un partito incostituzionale perchè ispirato al fascismo musssoliniano ma “accolto” nei ranghi del Parlamento anche grazie alle pressioni della CIA statunitense) e la Democrazia Cristiana, alleanze a deriva autoritaria concretizzatesi, sin dal 1960, con il fallimentare “Governo Tambroni”. (riferimenti storici: https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Tambroni)

Milano 1974 tra Porta Vittoria e Forlanini. Via Lomellina in uno scenario grigio e sospettoso tipico della "Milano anni di piombo" (anche se l'immagine non farebbe riferimento a nessun fatto politico particolare).

Milano 1974 tra Porta Vittoria e Forlanini. Via Lomellina (angolo Via Labeone) in uno scenario grigio e sospettoso tipico della “Milano anni di piombo” (anche se l’immagine non farebbe riferimento a nessun fatto politico particolare). Fonte fotografica theitaliangame.tumblr

Un tuffo nel passato di oltre 45 anni or sono. Milano 1973 biglietto ordinario ATM linee di superficie per i giorni feriali. (fonte fotografica: ilportaledeitreni.it)

Un tuffo nel passato di oltre 45 anni or sono. Milano 1973 , biglietto ordinario urbano ATM linee di superficie per i giorni feriali. (fonte fotografica: ilportaledeitreni.it)

Una variante, sempre della serie stampata nel 1973. Questa volta il biglietto è obliterato con un timbro da bigliettaio a bordo vettura. (fonte il portaledeitreni.it)

Una variante, sempre della serie stampata nel 1973. Questa volta il biglietto è obliterato con un timbro da bigliettaio a bordo vettura. (fonte il portaledeitreni.it)

Milano 1960 circa, Piazza Sant'Ambrogio verso Largo Agostino Gemelli - Università Cattolica. (fonte fotografica Wikipedia)

Milano 1960 circa, Piazza Sant’Ambrogio verso Largo Agostino Gemelli – Università Cattolica. (fonte fotografica Wikipedia)

Milano 1962 (Parco Sempione ?). Tranquilla giornata domenicale (o prefestiva) come tipicamente avvenivs nei parchi cittadini durante parte degli anni '60 del 1900. Non manca il classico venditore di palloncini (sovente anche di girandole colorate), Fonte fotografica Wikipedia, autore Paolo Monti.

Milano 1962 (Parco Sempione ?). Tranquilla giornata domenicale (o prefestiva) come tipicamente avvenivs nei parchi cittadini durante una parte degli anni ’60 del 1900. L’assenza del classico tappeto di foglie autunnali indica che siamo verso la fine dell’inverno, inizio primavera.Non manca il classico venditore di palloncini , molto tipici in quel periodo (sovente anche di girandole colorate).Fonte fotografica Wikipedia, autore Paolo Monti.

Milano Vigentino-Farima. Roggia Vettabbia (data non indentificabile, forse anni '60-'70). (Fonte fotografica: Storia Parrocchi Madonna di Fatima),

Milano Vigentino. Roggia Vettabbia (data non indentificabile, forse anni ’60-’70). (Fonte fotografica: “Storia Parrocchia Madonna di Fatima”)

Milano Porta Romana 1960 circa. A prima vista parrebbe Piazza XXIV Maggio al Ticinese ma invece è Piazza XXV Aprile a Porta Garibaldi. I caselli daziari differiscono da quelli del Ticinese. Fonte fotografica lucianocassol.it

Milano Porta Garialdi, 1960 circa. A prima vista sembrerebbe Piazza XXIV Maggio al Ticinese… ma invece è Piazza XXV Aprile a Porta Garibaldi. I caselli daziari differiscono da quelli del Ticinese. Fonte fotografica lucianocassol.it

Milano 1962 , Via Tertulliano. Fonte fotografica_ Web del Circolo fotorafico milanese. Autore Ernesto Fantozzi. Probabilmente l'immagine è protetta dai diritti d'autore essendo E. Fantozzi fotografo che ha preferito vincolare le sue fotografie, a ragione o meno, con tali diritti intellettuali. Nulla da contestare, pubblicare questa immagine puo' rappresentare un potenziale illecito anche se privo di fini lucrosi. Si tenga però presente che molte pagine facebook dai contenuti simili a questo sito, hanno utilizzato analoghe immagini (incluso il forum Skyscrapercity) senza noncuranza e senza citarne l'autore e le fonti. Nel caso vi fossero contestazioni, l'autore nel diritto di proprietà intellettuale tenga presente che le Leggi varrebbero anche per dosesti "signori" che abbinano la storia ai commerci...

Milano 1962, Porta Romana Via Tertulliano. Fonte fotografica: Web del Circolo fotorafico milanese. Autore Ernesto Fantozzi. Probabilmente l’immagine è protetta dai diritti d’autore, essendo E. Fantozzi fotografo che ha preferito vincolare le sue fotografie, a ragione o meno, con tali diritti intellettuali. Nulla da contestare, pubblicare questa immagine puo’ rappresentare un potenziale illecito anche se privo di fini lucrosi. Si tenga però presente che molte pagine facebook dai contenuti simili a questo sito, hanno utilizzato analoghe immagini (incluso il forum Skyscrapercity), senza noncuranza e senza citarne l’autore e le fonti. Nel caso vi fossero contestazioni, l’autore, nel diritto di proprietà intellettuale. tenga presente che le Leggi varrebbero anche per tali “signori” (anche se in Italia le Leggi devono rispettarle solo i più “deboli”), personaggi che abbinano la storia fotografica ai commerci su piattaforme digitali multinazionali.

Milano anni '70 Corso Buenos Aires. Immagine tutt'oggi proposta come veicolo pubblicitario da un concessionario di Milano. Immagine emblematica degli anni '70 e del culto piccolo e medio borghese italiano dell'automobile (sovente oggetto di cure, attenzioni e amore nemmeno riservato ai componenti della famiglia) parte integrante dei "componenti famigliari" ritratti nella foto.

Milano anni ’70. Immagine tutt’oggi proposta come veicolo pubblicitario da unnoto concessionario di Milano. Immagine emblematica degli anni ’70 e del culto “piccolo e medio borghese” italiano dell’automobile (sovente oggetto di cure, attenzioni e amore nemmeno riservato ai componenti della famiglia), Negli anni del boom economico, e successivi, l’automobile era parte integrante dei “componenti famigliari” ritratti nella foto (in linea con un “trend” sociale molto discutibile negli anni ’60 e ’70 del 1900. Il culto piccolo e medio borghese dell’auto “status symbol” da esibire soprattutto la Domenica nelle visite parentali fu oggetto di comprensibili critiche dei sociologi e degli intellettuali dell’epoca. Oggi tale culto italico, spesso sconfinante nel cattivo gusto e nella cafoneria si protrae con i noti SUV… (fonte pubblicitaria).

Quella che state consultando e’ solo L’ANTEPRIMA NON CRONISTORICA della storia (fotografica) di Milano, dal dopoguerra (con alcuni sconfinamenti sino ai primi del ‘900) a TANGENTOPOLI. All’interno della lunghissima pagina web di questo articolo c’è il resto della storia, i risvolti poco noti delle speculazioni immobiliari di Forza Italia-Lega Nord- ex Alleanza Nazionale negli anni del Berlusconismo “imperiale”. Tali speculazioni sono oggi condotte dal PD. Sempre all’interno dell’articolo alcuni risvolti inediti del terrorismo BR e NAR anche relativo alla città di Milano. Aspetti inediti del “Boom economico” , del Craxismo, delle infiltrazioni mafiose a Milano e tanta altre cose… l’unico limite di questa pagina web è la vostra pazienza, costanza e fiducia.

Leggere lunghi articoli puo’ essere noioso ma ci aiuta a capire chi siamo, da dove veniamo e che futuro avremo…

Anche l’articolo “Storia e Immagini del Quartiere Barona” contiene numerosi dettagli e immagini della storia di Milano.

Milano Brera. Via Madonnina nei primi anni '60. (fonte fotografica delcampe.net)

Milano Brera. Via Madonnina verso la fine anni ’60. (fonte fotografica delcampe.net)

Milano Porta Romana . Vigentino.Via Giulio Romano anni 30. (fonte fotografica queideltredesin.it)

Milano Porta Romana . Vigentino. Via Giulio Romano anni 30. (fonte fotografica queideltredesin.it)

Milano Porta Garibaldi - Porta Volta. Largo la Foppa (Via Moscova e Corso Garibaldi) negli anni 60 (archivio AEM).

Milano Porta Garibaldi – Porta Volta. Largo la Foppa (Via Moscova e Corso Garibaldi) negli anni 60 (archivio AEM).

Milano Duomo 1948. Cinema Mediolanum, Vittorio Emanuele 15. (fonte fotografica http://www.giusepperausa.it/cinema_mediolanum.html )

Milano Duomo 1948. Cinema Mediolanum, in Corso Vittorio Emanuele II° 15. (fonte fotografica http://www.giusepperausa.it/cinema_mediolanum.html )

 Milano Duomo. Corso Vittorio Emanuele II* nel 1954 in una rara immagine che ritrae il transito ravvicinato di vetture tramviarie lungo Corso Vittorio Emanuale, prima del completamento della MM1 e l'immediata dismissione delle linee di tram che vi transitavano. Fonte fotografica "Giancolombo".

Milano Duomo. Corso Vittorio Emanuele II° (nel 1954) in una rara immagine che ritrae il transito ravvicinato di vetture tramviarie lungo il Corso Vittorio Emanuale, prima del completamento della MM1 e l’immediata dismissione delle linee di tram che vi transitavano. Fonte fotografica “Giancolombo”.

Manifesti elettorali e pulpiti da comizio in Piazza Duomo nel 1948 autore Giancolombo (Gian Battista Colombo), fonte fotografica giancolombo.net)

Manifesti elettorali e pulpito da comizio in Piazza Duomo nel 1948. autore Giancolombo (Gian Battista Colombo), fonte fotografica giancolombo.net)

Milano 1948 (o più pobabilmente la provincia immediatamente a Nord dei confini urbani, tra Rho-Pero-Lainate-Barbaiana/Grancia sino a sud di Monza). Bagnanti sul canale Villoresi. Autore Fedrico Patellani. Fonte dotorafica Mufoco.

Milano 1948 (o più probabilmente la provincia immediatamente a Nord dei confini urbani, tra Rho-Pero-Lainate-Barbaiana/Grancia sino a sud di Monza). Bagnanti sul canale Villoresi. Autore Federico Patellani. (Fonte fotografica Mufoco). Una breve nota storica e sociale dell’immediato dopoguerra. Negli anni ’40 (e primi anni ’50), i residenti del Pero, Lainate e tutti i comuni e borghi posizionati a Nord di Milano utilizzavano il canale Villoresi con le medesime funzioni dei Navigli. Si attingeva acqua per l’igiene personale e per il lavaggio indumenti (lavandaie). Raramente, negli alloggi, la popolazione poteva fruire di un locale bagno e lavanderia privato. Anche nelle giornate di calura estiva il Villoresi rappresentava l’unico spazio “balneare” disponibile a Nord di Milano. L’assenza di inquinamento chimico, nel periodo, favoriva la presenza delle “sanguisughe” che molto di frequente arpionavano la pelle delle persone che effettuavano abluzioni, lavaggi e bagni nel Villoresi.

XXVIII* Fiera Campionaria del 1948. Esposizione materiale e vetture rotabili e ferrotramviarie Breda. Fonte fotografica: Lombardia beni culturali.j

XXVIII* Fiera Campionaria del 1948. Esposizione materiale e vetture rotabili e ferrotramviarie Breda. (Fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

Milano 1931. Porta Romana. Centrale termoelettrica di Piazza Trento. (fonte fotografica storiadimilano.it).

Milano 1931. Porta Romana. Centrale termoelettrica di Piazza Trento. (fonte fotografica storiadimilano.it).

Milano 1938 , (tra Porta Romana/Porta Vittoria). Pattinatrici in Piazzale Libia (fonte fotografica milano.corriere.it)

Milano 1938 (tra Porta Romana e Porta Vittoria). Pattinatrici in Piazzale Libia. Sullo sfondo sono visibili le tre ciminiere della Centrale termoelettrica AEM di Piazza Trento, (fonte fotografica milano.corriere.it)

Milano 1982. Officina e deposito manutenzione parco filoviario ATM di Viale Molise. Archivio Dino Fracchia

Milano 1982. Officina e deposito manutenzione parco filoviario ATM di Viale Molise. Archivio Dino Fracchia

 Milano-Ticinese-negli-anni-50.-Piazza-XXIV-Maggio-lato-Via-Col-di-Lana-con-una-presentratrice-RAI-agli-esordi-della-televisione-italiana-Marisa-Borroni-Age-Fotoshock

Milano-Ticinese negli anni 50 del 1900. Piazza XXIV Maggio, lato Viale Col-di-Lana. L’immagine si distingue per la presenza di una presentratrice RAI agli esordi della televisione-italiana, Marisa Borroni. (fonte fotografica disponibile nell’immagine)

Milano Gratosolio seconda metà anni '60. Via Costantino Baroni ed i "casermoni" IACP-MI a ridosso delle torri del gratosolio. Il cantiere appare ultimato, sono rimasti solo i cartelli delle licenze edilizie ed i muri laterali dei casermoni che trasudano la compomente umida dell'acqua utilizzata per miscelare cementi e calcestruzzi dei palazzoni prefabbricati. Convivenze difficili tra lombardi e meridionali ed un quartiere dormitorio eletto, a livello internazionale, come un errore urbanistico da non ripetersi negli anni a venire. Malgrado questo, tre torri del "Gratosiolio" su sei sono state cedute dall'ALER targato Forza Italia e successivamente Lega Nord a immobiliari private (ovviamente speculatori di prim'ordine) e vendute verso la metà degli anni '2000. Stessa sorte per buona parte di questi casermoni prefabbricati... come dire... pur di vivere a Milano anche i ghetti privatizzati vanno bene... tanto c'è lo Store Esselunga e il Fiordaliso di Rozzano nelle Vicinanze.... poi col tram 15 in 15 minuti massimo si arriva alla MM2 di Piazza Abbiategrasso... Luci e miserie della Milano Capitale del mattone, della speculazione immobiliare e del riciclaggio.. (fonte fotografica condominiobaroniprivato.blogspot)

Milano Gratosolio seconda metà anni ’60. Via Costantino Baroni ed i “casermoni” IACP-MI a ridosso delle torri del gratosolio. Il cantiere appare ultimato, sono rimasti solo i cartelli delle licenze edilizie ed i muri laterali dei casermoni che trasudano la compomente umida dell’acqua utilizzata per miscelare cementi e calcestruzzi dei palazzoni prefabbricati. Convivenze difficili tra lombardi e meridionali ed un quartiere dormitorio eletto, a livello internazionale, come un errore urbanistico da non ripetersi negli anni a venire. Malgrado questo, le torri del “Gratosiolio” sono state cedute dall’ALER (targato Forza Italia e successivamente Lega Nord) a immobiliari private (ovviamente speculatori di prim’ordine) e vendute a partire dalla metà degli anni ‘2000. Stessa sorte per buona parte di questi casermoni prefabbricati… come dire… (un tempo ci si vergognava ad ammettere di risiedere in tali lotti) ma pur di vivere a Milano anche i ghetti privatizzati vanno bene… tanto c’è lo Store Esselunga e il Fiordaliso di Rozzano nelle vicinanze…. poi col tram 15 in una decina di minuti si arriva alla MM2 di Piazza Abbiategrasso… e se non si disdegna un tour turistico si arriva in Piazza Fontana transitando nelle migliori vie storiche dei Navigli e della movida… Luci e miserie della Milano Capitale del mattone e della speculazione immobiliare e del riciclaggio..una Milano targata FI-PD-LEGA NORD (comunque sia una abbondante percentuale di acquirenti di queste case sono extracomunitari già beneficiari di assegnazioni con la clausola del diritto di prelazione… ovviamente un riflesso della gestione governativa nazionale ai limiti della follia e della incoscienza). Una breve nota “storica”. Il 19 Aprile 2002 (se memoria non inganna), un piccolo aereo turistico CESSNA (Rockwell Commander 112TC HB-NCX) dalle dimensioni di una sala da pranzo ando’ a sbattere contro il Pirellone. Malgrado un analogo aereo impattò contro un residence di Stoccolma (qualche anni prima) con effetti nulli (rimase bloccato sopra un balcone di tale residence, sfondando una porta finesta) quello di Milano reco’ danni per un raggio di oltre 400 metri… Non si puo’ aggiungere altro, non essendoci prove che lo dimostrino… ma gli effetti di quel CESSNA furono simili all’autocisterna esplosa recentemente lungo la Tangenziale di Bologna-Borgo Panigale… comunque sia l’ex Governatore FI Formigoni pretese una nuova sede della Regione Lombardia, progetto che innesco’, come una reazione a catena di neutroni, il successivo smembramento dell’area Porta Volta-Garibaldi con gli esiti che sappiamo. Una nota interessante fu il fatto che Formigoni dilapido’ buona parte dei fondi ALER destinati alla manutenzione ordinaria a favore della costruzione della nuova sede (popolata da scansafatiche raccomandati) della Regione Lombardia. Il CESSNA impattato contro il Pirellone fu una fortunata casualità (per Formigoni e immobiliaristi…) o altro… ? Da allora il patrimonio ALER è stato, anch’esso, svenduto a immobiliaristi… un patrimonio sovente meritevole di demolizione controllata piuttosto che di vendita immobiliare…(fonte fotografica condominiobaroniprivato.blogspot)

Duomo nel 1954. Autore Elio Ciol, (la foto è esposta o venne esposta presso il Victoria and Albert Museum, Londra). Fonte fotografica italianways.com

Duomo nel 1954. Autore Elio Ciol. L’immagine esalta l’imponenza e l’armonia architettonica della Cattedrale (la foto è esposta o venne esposta presso il Victoria and Albert Museum, Londra). Fonte fotografica italianways.com

Milano Melchiorre Gioia 1960 circa. Via Giovanni Battista Pirelli. (fonte fotografica Lombardia beni culturali web).

Milano Melchiorre Gioia (1960 circa). Via Giovanni Battista Pirelli. Autore: Treccani Ernesto (fonte fotografica Lombardia beni culturali web).

Milano San Cristoforo-Ticinese-Viale Troya (immagine non datata, forse risalente all'immediato dopoguerra).Terrazza Torre delle Milizie. Sullo sfondo gli edifici di Via Savona e la parallela Via Giambellino. (fonte fotografica Flickr).

Milano San Cristoforo-Ticinese-Viale Troya (immagine non datata, forse risalente all’immediato dopoguerra). Terrazza Torre delle Milizie (1938/39 circa–1972), sull’omonimo Piazzale delle Milizie. Sullo sfondo gli edifici di Via Savona e la parallela Via Giambellino. (fonte fotografica Flickr).

Ripa di Porta Ticinese 1949, vicinanze Darsena. Gara nautica lungo il Naviglio Grande. (fonte fotografica sovraimpressa nell'immagine).

Ripa di Porta Ticinese 1949, vicinanze Darsena. Gara di motonautica lungo il Naviglio Grande. (fonte fotografica sovraimpressa nell’immagine).

Milano De Angelis-San Siro-Segesta. 27 Febbraio 1958, assembramento di curiosi e di agenti della Polizia dopo la nota "Rapina di Via Osoppo", evento di cronaca nera che solcò il confine tra la vecchia liggera milanese e l'avvio della malavita "milanese", ispirata e contaminata da emergenti figure di criminalità originaria dell'Italia meridionale. L'immagine, poco diffusa in rete, ritrae quasi integralmente la Chiesa di San Protaso. (Fonte fotografica: Milano città Stato)

Milano (De Angelis-vicinanze ex Fiera campionaria), 27 Febbraio 1958. Via Osoppo (verso Piazzale Brescia) e assembramento di curiosi e di agenti della Polizia dopo la nota “Rapina di Via Osoppo”, evento di cronaca nera che solcò il confine tra la vecchia liggera milanese e l’avvio della malavita “milanese”, ispirata e contaminata da emergenti figure di criminalità banditesca originaria dell’Italia meridionale. L’immagine, poco diffusa in rete, ritrae quasi integralmente un lato della Chiesa di San Protaso. (Fonte fotografica: Milano città Stato)

Milano Porta Venezia 1950. Corso Venezia in corrispondenza dell'incrocio con le Vie Senato San Damiano. (Fonte fotografica lombardia beni culturali).

Milano Porta Venezia (1950). Corso Venezia in corrispondenza dell’incrocio con le Vie Senato-San Damiano. (Fonte fotografica Lombardia beni culturali).

Genova Cornigliano/Sampierdarena/Campi, Via Argine Polcevera metà anni '60 circa. Realizzazione campata Viadotto Morandi (E80-A10). Indipendentemente dalle cause del cedimento di questa campata permangono alcuni lati oscuri che potrebbero essere oggetto di approfondimento nele prossime settimane.

Genova Cornigliano/Sampierdarena/Campi, vicinanze Via Argine Polcevera, metà anni ’60 circa. Realizzazione campata e pilone di un segmento del Viadotto Morandi (E80-A10). Indipendentemente dalle cause del cedimento di questa campata permangono alcuni lati oscuri che potrebbero essere oggetto di approfondimento nelle prossime settimane. Degno di nota è il segnalare del sequestro di video acquisiti dalle aziende e da una piattaforma ecologica sita nelle vicinanze del crollo. Di queste immagini sembra non sia stato permesso il possesso di una copia dei titolari privati di tali registrazioni, quasi si volessero nascondere alcuni dettagli della dinamica del crollo e degli istanti immediatamente precedenti. In genere l’acquisizione di immagini videoregistrate da singoli cittadini non preclude loro il possesso e la pubblicazione di una copia. Ci si augura che queste siano solo ipotesi speculative frutto di suggestioni e non vi siano aspetti poco chiari nella dinamica dell’evento tragico. Una cosa è certa. Il sistema Italia è allo sbando da decenni e questi sono alcuni degli aspetti dell’ecatombe morale ed istituzionale che sta vivendo la nazione italiana da moltissimi anni.

Piazzale Cantore-Viale Papiniano-Corso Genova (prima metà anni '50 del 1900). Fonte fotografica: Pinterest.

Milano Porta Genova. Piazzale Cantore-Viale Dannunzio/Papiniano-Corso Genova (prima metà anni ’50 del 1900). Nella fotografia non è possibile notarlo ma sul fronte est (lato Papiniano) dell’edificio scolastico “Emilio De Magistris” appare la nuova ala appena edificata proprio dove scorreva a “cielo aperto” il collettore secondario Olona (diramazione da Piazza De Angelis- (incanalandosi dove poi sorse il Parco Solari verso Porta Genova). Un canale la cui portata venne alleggerita negli anni ’30 con la realizzazione del Colatore Olona che defluiva verso il Lambretto in Via Malaga alla Barona. La diramazione piu’ antica confluiva, invece, nelle acque della Darsena. Il canale venne tombato negli anni successivi a questa immagine (la nuova ala dell’edificio scolastico sorse sopra un primo segmento tombato del collettore Olona) . La confluenza delle acque dell’Olona vennero definitivamente chiuse verso il 1980a causa dell’ inquinamento chimico nocivo e batteriologico del medesimo fiume Olona che andava a contaminare le acque della Darsena e dei Navigli Pavese e Grande. Fonte fotografica: Pinterest.

Immagine proveninente dalla famigerata pagina "Milano Sparita" facebook. Via Torino con inquadratura della Chiesa di Santa Maria presso San Satiro. Alcuni dettagli smentiscono la datazione dell'immagine, risalente, non prima del 1955 (gli archetti di sostegno dei filari elettrici aerei delle linee tramviarie sono quelli tipici adottati a MILANO, dall'ATM tra la seconda metà degli anni '50 sino al 1970 circa). Per carità. non si vuole sparare ad altezza d'uomo sugli administrator di tale pagina. E' probabile che qualcuno di loro abbia preso per buona la didascalia di una immagine pescata da qualche altro web, didascalia contenente alcuni errori. La foto è databile intorno al 1955 circa, non prima. Non ci si deve stupire di questi errori, indipendentemente da questa pagina facebook, circolano (su altri web) errori inimmaginabili... come confondere Corso di Porta Romana con Corso Lodi ed anche di peggio. Pertanto non si accusa tale pagina Fb di strafalcione... ma di leggerezza dovuta al non verificare PERSONALMENTE, dettagli di non poco conto indispendabili per una corretta datazione storica delle foto.

Immagine proveninente dalla famigerata pagina “Milano Sparita” facebook. Via Torino con inquadratura della Chiesa di Santa Maria presso San Satiro. Alcuni dettagli smentiscono la datazione dell’immagine (nella didascalia Fbook qualificata come risalente agli anni ’20), invece riconducibile a non prima del 1955 (gli archetti di sostegno dei filari elettrici aerei delle linee tramviarie sono quelli tipici adottati a MILANO, dall’ATM, tra la seconda metà degli anni ’50 sino al 1970 circa. ATM, dopo la municipalizzazione ex EDISON, adotto’, dal 1932 circa, tiranti ad archetto simili ma con una sporgenza superiore invece assente in quelli adottati dopo il 1955. EDISON adottava, a sua volta, sino al 1931 circa, tiranti a forma di “T”, abbandonati dai primi anni ’30). L’autore della foto, per meglio valorizzare lo sfondo di tale chiesa ha adottato un tempo di esposizione molto lungo (in tal modo si elimina la presenza di auto, bus e tram, e si riduce la presenza di passanti sui marciapiedi… ma la dissolvenza di alcuni pedoni non sarebbe riconducibile a vecchi apparecchi fotografici in dotazione negli anni ’20 del 1900). Per carità. non si vuole sparare ad altezza d’uomo contro gli administrator di tale pagina. E’ probabile che qualcuno di loro abbia preso per buona la didascalia di una immagine pescata da qualche altro web, didascalia contenente alcuni errori. La foto è databile intorno al 1955 circa, non prima. Non ci si deve stupire di questi errori, indipendentemente da questa pagina facebook, circolano (su altri web) quantità di errori inimmaginabili… come confondere Corso di Porta Romana con Corso Lodi ed anche di peggio. Pertanto non si accusa tale pagina Fb di strafalcione… ma di leggerezza dovuta al non verificare PERSONALMENTE, dettagli di non poco conto, indispensabili per una corretta datazione storica delle foto. Il web rigurgita di migliaia di siti internet pubblicati da falsi storici della città di Milano (e quartieri) e proprio in virtu’ di questo si dovrebbe fare maggiore attenzione a non considerare sempre attendibili certe didascalie.

Cavalcavia Bacula )Ponte della Ghisolfa) anni '50-'60 (fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

Bovisa verso Villa Pizzone. Cavalcavia Bacula (Ponte della Ghisolfa) nel 1960 circa (alle spalle del fotografo la Via Mac Mahon). (fonte fotografica: Lombardia beni culturali)

Milano Porta Garibaldi. Insegna Cinema Smerdaldo vista e fotografata da Viale Pasubio. (fonte fotografica http://www.giusepperausa.it/cinema_smeraldo.html)

Milano Porta Garibaldi e Torre Breda (1975). Insegna Cinema Smerdaldo vista e fotografata da Viale Pasubio. Sullo sfondo le ex cucine economiche di Via Monte Grappa. (fonte fotografica http://www.giusepperausa.it/cinema_smeraldo.html)

nei-pressi-di-portagaribaldi-c2acferrucciomalandrini-1200px

Milano-Cimitero Monumentale-adiacenze Porta Garibaldi (e Stazione) omonima. Ponte di Via Carlo Farini e la Torre Breda sullo sfondo (data dell’immagine non disponibile, presumibilmente primissimi anni ’60). L’immagine è di bassa qualità in conseguenza del “formato francobollo” originale adottato dall’autrice del web (omissis) che la propone come testimonianza della “Milano che fù…”, la quale, molto probabilmene, rivalendosi del copyright pendente nella foto crede o credeva di ottenerne redditi e popolarità (vien da chiedersi se la “sciura” abbia mai ottenuto redditi da questa foto… comunque per i motivi facilmente intuibili si omette sia la fonte che l’autore dell’immagine…). La storia di Milano, grazie a certi personaggi di Skyscrapercity, Facebook e la pletora di potenziali speculatori del web intenti a “mangiare” sulla storia di Milano… è stata ridotta ad una fallimentare (e dismessa) “miniera d’oro” dove diversi personaggi credettero di diventare milionari nel concedercela a “spizzichi e bocconi” con thread skyscrapercity, pagine facebook di Milano e zona navigli… e web dove …se ci potessero chiedere soldi per il solo fatto di digitare l’URL del loro “prestigioso” sito… nel browser internet… non avrebbero esitato a farlo…. Che ne dite? Dopo oltre 6/7 anni di pagine Facebook, Skyscraper e altri blog e web vari… intenzionati a trasformare la storia fotografica locale in forme di reddito (a favore anche di multinazionali USA)… saranno realmente divenuti ricchi e famosi …. oppure hanno solo collezionato figure da “cioccolatai” ? Ai posteri l’ardua sentenza !

Via San Calimero. Basilica San Calimero negli anni 50. (Fonte fotografica pinterest).

Via San Calimero. Basilica San Calimero negli anni 50. (Fonte fotografica pinterest).

Cerchia interna dei Navigli. Sostra (magazzino) in Via Santa Sofia. Primi anni del XX° secolo- (Fonte fotografica: Milano città delle scienze).

Milano-(vicinanze Basilica San Calimero). Cerchia interna dei Navigli. Sostra (magazzino) in Via Santa Sofia. Primi anni del XX° secolo- (Fonte fotografica: Milano città delle scienze).

Trattoria Briosca nel 1970 in Via Ascanio Sforza 27. (Fonte fotografica: circolo fotografico milanese).

Trattoria Briosca nel 1970 in Via Ascanio Sforza 27. (Fonte fotografica: circolo fotografico milanese).

Provincia di Milano, Sesto San Giovanni, Viale Italia, torre piezometrica dismessa area di archeologia industriale ex acciaierie Falck, Aprile 1996.

Provincia di Milano, Sesto San Giovanni, Viale Italia. Veduta (area dismessa ex Acciaierie Falck) della torre piezometrica all’interno del perimetro di “archeologia industriale” delle dismesse “fabbriche” dell’acciaio Falck (nell’ Aprile 1996).

Provincia di Milano, Sesto San Giovanni, Anni '50-'60. Aree limitrofe acciaierie Falck, (Fonte fotografica milanosesto.it).

Provincia di Milano, Sesto San Giovanni, Anni ’50-’60. Aree limitrofe acciaierie Falck. (Fonte fotografica milanosesto.it).

Porta Venezia, Via Pietro Cossa (anni '20 del 1900). Fonte fotogafica pinterest.

Porta Venezia, Via Pietro Cossa (anni ’20 del 1900). Fonte fotogafica pinterest.

Colonne di San Lorenzo.(1945-49). Fonte fotografica: urbanfile

Colonne di San Lorenzo (1945-49). Fonte fotografica: urbanfile

Milano-Gorla. Naviglio della Martesana, Villa Angelica. (Fonte fotografica non datata, estrapolata dal web piccolimartiri.it)

Milano-Gorla. Naviglio della Martesana. Immagine invernale di Villa Angelica. (Fonte fotografica non datata, forse anni ’50/’60, estrapolata dal web piccolimartiri.it)

Milano Porta Romana V.le Bligny 8 (anni '30). Deposito locomotive tramviarie a vapore per IL "Gamba de Legn" Milano-Pavia (con partenza da Via Ascanio Sforza, Naviglio Pavese, a fianco della Piazza Carrara. (Fonte fotografica : Lombardia beni culturali)

Milano Porta Romana-Porta Ludovica, V.le Bligny 8 (anni ’30). Deposito locomotive tramviarie a vapore per Il “Gamba de Legn” Milano-Pavia (con partenza da Via Ascanio Sforza, Naviglio Pavese, a fianco della Piazza Carrara). Le linee extraurbane identificate col termine popolano “Gamba de Legn” non erano qualificate come ferrovie ma come tramvie extraurbane (gestite dall’ATM di Milano) per i comuni limitrofi al Milano. (Fonte fotografica : Lombardia beni culturali)

Milano Via San Vittore 21, Museo Nazionale Leonardo Da Vinci (scienza e tecnologia). Radiotrasmettitore EIAR di Siziano (Pv) (installato nel 1932, dismesso, circa, 40 anni dopo, primi anni '70 per essere sostituito da apparati più recenti). Malgrado la radiotelegrafia (e le basi della radiofonia) fossero state sviluppate e applicate dal bolognese Guglielmo Marconi, la tecnologia ad alta potenza in Onda Media d'ampiezza modulata

Milano Via San Vittore 21, Museo Nazionale Leonardo Da Vinci (scienza e tecnologia). Radiotrasmettitore ad alta potenza della EIAR di Siziano (Pv) (installato nel 1932, dismesso circa, 40 anni dopo (nei primi anni ’70) per essere sostituito da apparati di trasmissione radio più moderni).
Malgrado la radiotelegrafia (e le basi della radiofonia) fossero state sviluppate e applicate dal bolognese Guglielmo Marconi, la tecnologia ad alta potenza in Onda Media d’ampiezza modulata adottata dalla EIAR (come dalla BBC e dai network radiofonici USA di quel periodo) si basava su implementazioni a “supereterodina” RCA (Radio Corporation of America), un produttore americano dell’industria radiotenica alla quale nemmeno l’autarchia del ventennio fascista potette sottarsi. Il trasmettitore di Siziano, sino al 2004 circa (sito ai confini delle Province di Milano e Pavia, praticamente a poche centinaia di metri da Pieve Emanuale e dal Ripamonti Residence), trasmetteva le portanti radiofoniche RAI 1-2-3 in ampiezza modulata (Onde Medie), coprendo il territorio dell’intera regione Lombardia, Emilia Centro occidentale e Piemonte Centro Orientale (per effetto delle riflessioni ionosferiche la stazione di Siziano poteva, in linea teorica, coprire l’intera penisola centro settentrionale, sino al confine Toscano-Laziale). La sua funzione decadde verso il 2004 quando sotto il Governo Berlusconi bis si decise di depotenziare gli impianti di trasmissione radio RAI in Onde Medie sino alla quasi totale dismissione (dal 2004 sono state oscurate le trasmissioni in Onde Medie di RAI RADIO 2 e 3. Sopravvive RAI RADIO 1 con un segnale debolissimo e disturbato). L’impianto di Siziano sopravvive con un segnale RADIO 1 a 900 kHz (di potenza dimezzata). Gli apparati dismessi vennero riutilizzati, per qualche anno, allo scopo di sperimentare protocolli di trasmissione radio digitale con tecnologia DRM, esperimenti successivamente abbandonati. Fonte fotografica museoscienza.org

Negli ultimi anni gli impianti di Siziano, come di analoghi sparsi lungo la penisola italiana, trasmettono in Onde Medie RAI RADIO 1 (per l’Italia settentrionale nord-ovest, sui 900 kHz) in modalità depotenziata. L’impianto di Siziano, sulla base della frequenza attuale di 900 kHz, sfrutterebbe (in linea teorica) un segmento di dipolo pari alla lunghezza di circa 333 metri. Una breve nota storica di radiofonia milanese. L’impianto in Onde Medie di Siziano (verso i primi anni ’30 del 1900) andava a sostituire una stazione radiofonica simile allestita nel quartiere Vigentino lungo e nei pressi della Via Ripamonti, funzionante durante gli anni ’20 del 1900. L’impianto del Vigentino (come di analoghi sparsi lungo la penisola italiana) era l’evoluzione elettronica dei brevetti 555 e 777 di Guglielmo Marconi, applicati per le radiotrasmissioni circolari (broadcasting) brevetti che evolvettero nel “scintillatore musicale” (spinterogeno che modulava la portante radio con informazioni audio). Il trasmettirore di Siziano e il suo predecessore di Milano erano basati sulle valvole termoioniche, tecnologia poi potenziata negli impianti EIAR-RAI di Siziano a partire dai primissimi anni ’30. Da oltre 20 anni le valvole termoioniche, per le trasmissioni ad alta potenza in analogico, sono state definitivamente soppiantate dai noti transistori a semiconduttori (potrebbe sembrare strano ma le valvole garantirono elevate potenze di amplificazione dei segnali radio sino agli anni ’90 e solo dopo tale periodo si potette sostiuirle con dispositivi di amplificazione a semiconduttori).

Basilica di Sant'Ambrogio negli anni '50. Fiera "o-bej-o-bej" esposizione quadri. Autore Mario de Biasi. Fonte fotografica : panorama.it

Basilica di Sant’Ambrogio negli anni ’50 del ‘900. Fiera “o-bej-o-bej”. Esposizione di quadri. Autore della fotografia: Mario de Biasi. Fonte fotografica : panorama.it

Milano Basilica di Sant'Ambrogio anni '50, Fiera degli "o bej o bej". Bancarella di torroni (con una "sciura" nell'imbarazzo della scelta nell'acquisto...). Autore immagine Mario De Biasi, fonte fotografica Panorama.it

Milano-Basilica di Sant’Ambrogio, anni ’50. Fiera degli “o bej o bej”. Venditrice di una bancarella di torroni. e già che ci siamo … anche un caldarrostaio (El castagnatt) sullo sfondo dell’immagine. (Autore della fotografa : Mario De Biasi, fonte fotografica: Panorama.it)

Milano Porta Venezia. Via Senato. Palazzo del Senato (anni '50) con alcuni studenti di architettura. Fonte fotografica Panorama.it

Milano Porta Venezia. Via Senato. Palazzo del Senato (anni ’50) con alcuni studenti di architettura intenti a disegnare, a mano libera, le forme architettoniche di questo edificio, realizzato nel 1608 dall’architetto Fabio Mangone (autore Mario De Biasi). Nei decenni successivi a questa immagine (ed a partire da quel periodo) gli architetti hanno progressivamente dimenticato che progettare edifici e torri sarebbe (o era) un’arte ancor prima che una tecnica. La speculazione edilizia, nei decenni, ha declassato l’architettura a semplice progettino di casermoni e torri dove trarre redditi dalla speculazione edilizia. Fonte fotografica Panorama.it

Via Agnello anni '30 del 1900. Fonte fotografica wikiwand.com

Milano Centro Storico-Duomo. Via Agnello negli anni ’30 del 1900. Fonte fotografica wikiwand.com

Alda Merini. Fonte fotografica picbon.com

Alda Merini, poetessa nata a Milano (1931-2009) in Viale Papiniano 57. Fonte fotografica picbon.com

Barona-Quartiere Sannt'Ambrogio I, 1975. Murales rivendicato dal Collettivo autonomo ticinese. "Il manzo aumenta, mangeremo Agnelli...". Agnelli e la FIAT furono il simbolo del capitalismo statalista finanziato dal prelievo fiscale, che produce automobili poco competitive per un mercato interno favorito dai dazi sulle importazioni di auto estere. Un regime simil protezionista che si atteggiava a condotte e stili snob, radical chic e anticomunista... ma che adottava logiche di produzione e vendita in regime di monopolio ... e che delocalizzò, sin dai primi anni '70, la produzione automobilistica in Polonia e nell'ex URSS... Oggi, rispetto all'epoca di quel murales, l'economia e l'industria italiana, così come l'occupazione, sono al collasso da quasi due decenni... difficile esprimere opinioni... quegli anni erano "grasso che colava" (malgrado tutto) rispetto agli scenari (attuali) di quasi un milione di emigrati italiani all'anno (verso altre nazioni estere, anche non europee). Fonte fotografica: farememoria.it

Milano Barona-Quartiere Sannt’Ambrogio I, 1975, Via San Paolino 18. Murales rivendicato dal Collettivo autonomo ticinese. “Il manzo aumenta, mangeremo Agnelli…”.Questa immagine venne pubblicata meno di due settimane fa nell’articolo Storia della Barona. Ironia della sorte i recenti avvenimenti FCA e la scomparsa di Marchionne hanno fatto ritornare in prima pagina la storia di una parte dell’industria e del capitalismo italico, basato su appoggi politici, monopoli, finanziamenti statali, scarsa competitività e anche di famiglie di industriali (controllati dalla General Motors sino al 2004) che i fatturati, al posto di reinvestirli in attività industriali, li esportavano illegamente all’estero. Per quanto riguarda Marchionne (pace all’anima sua) possiamo dire che risanò la Chrysler incrementando la produzione, dismise la FIAT (FIAT è oggi solo un logo, nei fatti è una costola minoritaria della Chrysler. Il gruppo originario del Lingotto, nei fatti, non esiste più da molti anni malgrado si scriva che compro’ la Chrysler risanandola… dovremmo dire l’opposto…) riducendone la produzione e gli investimenti (risano’ il debito tramite operazioni finanziarie e tagli). Marchionne non salvò la FIAT (FCA non ha mai pagato 1 € di tasse in Italia… sedi esterovestite in Olanda, Svizzera e USA) ma gli eredi degli Agnelli dai Tribunali, dalla bancarotta e da azioni giudiziarie e patrimoniali. La FIAT, del resto, nella veste della famiglia Agnelli, nel 1986 rilevo’ l’Alfa Romeo (Finmeccanica), già azienda statalista che anch’essa viveva con fondi statali, dismettendo la produzione a Milano ed Arese e riducendola ai minimi termini come, successivamente, venne ridotta ai minimi termini anche la FIAT. Sorge un solo dubbio: Se Marchionne non utilizzo’ fondi pubblici italiani per ridurre il debito FIAT… il risanamento Chrysler avvenne con fondi integralmente americani e internazionali… oppure ancora una volta Berlusconi, Tremonti e Renzi ci hanno fatto pagare, di tasca nostra, i flop industriali altrui, risanandoli a nostre spese come avvenne anche con la SIT-SIEMENS ? Gli italioti hanno i governanti e gli industriali che si meritano… (anche i profughi che si meritano…). Fonte fotografica: farememoria.it

Il gruppo musicale e cabarettistisco (in dialetto lombardo) dei Gufi. Come noto l'ultimo esponente di questo gruppo cabarettistico, Nanni Svampa, si spense quasi un anno fa, il 26 Agosto 2017. Il gruppo esordì nel 1964 per sciogliersi quasi definitivamente nel 1969, non prima di aver prodotto anche iin RAI diverse trasmissioni di carattere cabarettistico ed esilarante, ovviamente in dialetto lombardo e milanese, Intorno al 1980, il crescente successo dei programmi di Antenna 3 Lombardia e la partecipazione di questo gruppo in numerosi spettacoli televisivi serali (gli indici di ascolto, a livello regionale superavano RAI 1 e RAI 2 nelle serate, principalmente la Domenica sera, nelle quali venivano mandati in onda

Il gruppo musicale e cabarettistisco (in dialetto lombardo) de “I Gufi” (Gianni Magni, Nanni Svampa, Lino Patruno e Roberto Brivio). Come noto, un esponente di questo gruppo cabarettistico (di impronta folkloristica), Nanni Svampa, si spense quasi un anno fa, il 26 Agosto 2017 (dopo Gianni Magni, scomparso nel 1992). Il gruppo esordì nel 1964 per sciogliersi quasi definitivamente nel 1969, non prima di aver prodotto (anche in RAI, negli anni ’60) diverse trasmissioni televisive di carattere cabarettistico ed esilarante, ovviamente in dialetto lombardo e milanese. Intorno al 1980, il crescente successo dei programmi di Antenna 3 Lombardia (emittente fondata da Enzo Tortora e Renzo Villa) e la partecipazione di questo gruppo in numerosi spettacoli televisivi serali (di questa emittente) determinò un successo di pubblico notevole dove gli indici di ascolto (dei programmi cabarettistici de “I Gufi”), a livello regionale, superavano RAI1 e RAI2 (principalmente la Domenica sera). Il riscontro di pubblico fu talmente inatteso (e insperato) che il gruppo decise, verso il 1981, di ricostituire, il quarterro originale, fondato nel lontano 1964 (anche se per un breve periodo, dato che la ricostituzione del gruppo de “I Gufi” era subordinata alla partecipazione televisiva in Antenna 3 Lombardia).

Questa immagine proviene da una videoteca storica della RSI (Radiotelevisione Svizzera Italiana) mandata in onda (nel 1971) dalla ex TSI (Televisione Svizzera Italiana, oggi RSI). A due anni dallo scioglimento ufficiale del gruppo, Lino Patruno e Nanni Svampa proseguirono la loro carriera artistica in Svizzera Italiana nella conduzione di trasmissioni in dialetto lombardo caratterizzate da gag e brani musicali facenti parte del repertorio e dello stile artistico e cabarettistico de “I Gufi”. Le immagini sono in Bianco e Nero nonostante la TSI trasmettesse a colori sin dal 1968, forse per meglio caratterizzare le atmosfere cabarattistiche e tradizionalistiche delle loro interpretazioni in dialetto milanese, basate su racconti e narrazioni tipiche della Milano popolare e caratteristica. Fonte fotografica https://www.lanostrastoria.ch

Una Registrazione Videomagnetica di una trasmissione (in quattro puntate) RSI, dal titolo Milanese – Antologia della canzone lombarda (avente come interpreti Nanni Svampa e Lino Patruno) realmente mandata in onda nel lontano 1971 nei palinsesti serali della ex Televisione Svizzera Italiana (oggi RSI).

https://www.lanostrastoria.ch/medias/91146

________

Corso Porta Ticinese negli anni '50. Fonte fotografica Pinterest.

Corso Porta Ticinese negli anni ’50 (da Piazza Sant’Eustorgio). Fonte fotografica Pinterest.

Porta-Ticinese/Carrrobbio.Parco delle Basiliche. La fotografia si volge verso Via Vetere intravedendo (tra la "Scighera" molto fitta) il campanile della Basilica di Sant'Eustorgio. Fonte fotografica : Flickr.com

Porta-Ticinese/Carrrobbio.Parco delle Basiliche. La fotografia (priva di datazione, dovremmo essere nel dopoguerra, verso gli anni ’50), si volge, probabilmente, dalla Via Vetere, verso Piazza XXIV Maggio, intravedendo (tra la “Scighera”) il campanile della Basilica di Sant’Eustorgio, sulla omonima Piazza. Fonte fotografica : Flickr.com

Milano Ticinese-Naviglio Pavese. Ritratto famigliare in Via Giosuè Borsi, anni '50. Fonte fotografica Flickr.com

Milano Ticinese-Naviglio Pavese. Ritratto famigliare in Via Giosuè Borsi, anni ’50. (Fonte fotografica Flickr.com)

Si, certo... mancano cinque mesi a Natale e si muore di caldo e zanzare... Una panetteria-pasticceria ancora oggi esistente (tra Via Cenisio e Villapizzone, non citabile per motivi pubblicitari non autorizzati) ... sfidava le industrie Motta e Alemagna e la Sant'Ambroeus (Corso Giacomo Matteotti) nella produzione di panettoni milanesi in ricetta originale.

Si, certo… mancano cinque mesi a Natale e si muore di caldo e zanzare… Anni ’70 ed una panetteria-pasticceria ancora oggi esistente (tra Via Cenisio e Villapizzone, non citabile per motivi pubblicitari non autorizzati) … sfidava (nel suo ambito) le industrie Motta e Alemagna e la Sant’Ambroeus (Corso Giacomo Matteotti) nella produzione di panettoni milanesi in ricetta originale.

Il Vicolo Lavandai del Ticinese-Porta Genova è sicuramente una immagine molto inflazionata nel web. Tuttavia, questa immagine, è forse tra le fotografie più antiche che ritraggono questo vicolo. Dovrebbe risalire a prima del 1900, quindi fine del XIX° secolo. Nella immagine si nota che la tettoia che riparava le pietre delle lavandaie era ricoperta da una specie di torba (forse sostitutiva alle tegole). Autore ignoto. Fonte fotografica Lombardia beni culturali.

Il Vicolo Lavandai lungo il Naviglio Grande (Ticinese/Darsena/Porta Genova) è sicuramente una immagine molto inflazionata nel web. Tuttavia, questa immagine, è forse tra le fotografie più antiche che ritraggono questo vicolo (e lavatoio) popolato da lavandaie e da bambini. Dovrebbe risalire a prima del 1900, quindi alla fine del secolo XIX° . Nella immagine si nota che la tettoia che riparava le pietre del lavatoio era ricoperta da una specie di torba (forse sostitutiva alle tegole). Autore ignoto. Fonte fotografica Lombardia beni culturali.

Milano Monforte/Dateo. Bar in Via Macedonio Melloni nel 1963, Autore Ernesto Fantozzi (Pinterest).

Milano Monforte/Dateo. Bar in Via Macedonio Melloni nel 1963. Autore Ernesto Fantozzi (Pinterest).

 Milano-Stazione Centrale, Via Ferrante Aporti (1984) Fonte fotografica lucianocassol.it

Milano-Stazione Centrale, Via Ferrante Aporti (1984)
Fonte fotografica lucianocassol.it

https://milanobarona.myblog.it/wp-content/uploads/sites/422677/2016/08/Matrimonio-a-Santa-Maria-Rossa-Via-Berra-Crescenzago-lagobba-it.png

Milano Crescenzago.Via Berra. Matrimonio-in-Santa-Maria-Rossa (presumibilmente anni ’20 del 1900). Questa abbazia venne edificata sulle rovine di una antica cappelletta votiva (della quale vi erano testimonianze sin dal X° secolo) dedicata alla Vergine. Verso il XII° secolo i Canonici Lateranensi edificarono l’attuale Santa Maria Rossa (alcune interpetazioni sostengono che Rossa derivasse dal colore dei mattoni a vista che ne costituivano la facciata). Nel caso in cui la foto fosse antecedente al 1923, Crescenzago costituiva Comune a se stante (Borgo parte dei Corpi Santi) non ancora accorpato a Milano. Dall’immagine si evince che sino ai primi decenni del 1900, prima della diffusione dei veicoli a motore, le “imprese” che noleggiavano carrozze (e cavalli) per matrimoni, con molta probabilità, erano anche imprese di Onoranze Funebri… essendo molto simile l’allestimento cerimoniale per entrambi gli eventi. Fonte fotografica: lagobba.it. Fonte storica : http://www.santamariarossa.it

Piazza Cavour (1959). Fonte fotografica : lucianocassol.it

Piazza Cavour verso Via Senato (1959). Fonte fotografica : lucianocassol.it

Milano, primi anni '70, presumibilmente dal lato nord del Duomo, lungo il tratto Corso Vittorio Emanuele e i portici settentrionali di Piazza Duomo. Potere Operaio è stato un gruppo della sinistra extraparlamentare italiana attivo fra il 1967 e il 1973.

Milano, primi anni ’70, presumibilmente dal lato nord del Duomo, oltre Corso Vittorio Emanuele II° verso i portici settentrionali di Piazza Duomo (all’altezza della Via S. Raffaele). Corteo di Potere Operaio. Potere Operaio è stato un gruppo della sinistra extraparlamentare italiana attivo fra il 1967 e il 1973. Fonte Wikipedia

Milano-Porta Genova.Via Savona N. 45 negli anni 40. (Fonte fotografica: lucianocassol.it)

Milano-Porta Genova. Via Savona N. 45, negli anni ’40.
(Fonte fotografica: lucianocassol.it)

... per molti aspetti le Lavanderie di Porta Ticinese e anche Barona. Autore Cisventi Carlo, anni '50, '60.

… per molti aspetti foto come questa raffigurano le “Lavanderie” di Porta Ticinese e anche Barona, lungo le pietre “lavatoio” del Naviglio Pavese e Naviglio Grande. Autore Cisventi Carlo, anni ’50, ’60 (non oltre i primi anni ’70).

Milano-Crescenzago (1984). Via San Mamete. (Fonte fotografica : lucianocassol.it)

Milano-Crescenzago (1984). Via San Mamete. (Fonte fotografica : lucianocassol.it)

 Milano Ticinese/Carrobbio Novembre 1964. San Lorenzo Maggiore. Autore Umberto Meloni

Milano Ticinese/Carrobbio, Novembre 1964.
San Lorenzo Maggiore.
Autore Umberto Meloni

Milano.Lambrate, anni 30. Via Conte Rosso e la "Cappelletta della peste". (Fonte fotografica lucianocassol.it)

Milano-Lambrate, anni 30. Via Conte Rosso e la “Cappelletta della peste”. (Fonte fotografica lucianocassol.it)

Milano (secondaria di Via Torino tra il Carrobbio e il Duomo) Via della Palla (anni '30). Fonte fotografica lucianocassol.it

Milano (secondaria di Via Torino tra il Carrobbio e il Duomo) Via della Palla (anni ’30). Fonte fotografica lucianocassol.it

Reclame Viganò 1922 Ernesto Fantozzi Pinterest

Milano 1922. La storica “reclame” dell’ottico Viganò. “Ne podi pù de vedeggh nò per mett i occiaj del Viganò”. Di Ernesto Fantozzi. Fonte Pinterest.

Bastioni di Porta Venezia, Piazza Oberdan 1954. (Fonte fotografica Ebay)

Bastioni di Porta Venezia, Piazza Oberdan nel 1954. La foto ritrae, probabilmente, un capo d’abbigliamento indossato da una modella. (Fonte fotografica Ebay)

Pittura di Canella Carlo, realizzata nel secolo XIX, raffigurante il Duomo verso la Corsia dei Servi. Nel dipinto si nota la presenza della ex Torre Campanaria del Duomo, demolita nel Novembre 1866 a causa dello stato di incuria e instabilità statica in cui versava. Fonte fotografica https://it.wikibooks.org/wiki/Pittura_lombarda_dell%27Ottocento

Pittura di Canella Carlo, realizzata nel secolo XIX, raffigurante il Duomo verso la Corsia dei Servi. Nel dipinto non appare la ex Torre Campanaria del Duomo, demolita nel Novembre 1866 a causa dello stato di incuria e instabilità statica in cui versava. Questo indicherebbe una data di realizzazione, forse successiva al 1866. Fonte fotografica https://it.wikibooks.org/wiki/Pittura_lombarda_dell%27Ottocento

Duomo con la Torre Campanaria (o Campanara) nel 1860 circa. Fonte fotografica: storiedimilano.blogspot

Duomo con la Torre Campanaria (o Campanara) nel 1860 circa. Fonte fotografica: storiedimilano.blogspot

Alda Merini (poetessa nata a Milano, Viale Papiniano 57, 1931 -2009) in età giovanile. Luogo e data dell'immagine non identificabili. Fonte fotografica : lavocedeisenzavoce.altervista.org

Alda Merini (sinistra dell’immagine, poetessa nata a Milano, Viale Papiniano 57, 1931
-2009) in età giovanile. Luogo e data dell’immagine non identificabili. Fonte fotografica : lavocedeisenzavoce.altervista.org

Alda Merini

Milano Ticinese 1971. In apparenza, l'immagine proposta, sembrerebbe una fotografia in Bianco e Nero "sgranata"... in realtà si tratta di un dipinto con tecnica di incisione ad acquaforte realizzato nel 1971 dalla pittrice Federica Galli. (Fonte web: Fondazione Federica Galli). Biografie: http://95.110.196.105/ ---- https://it.wikipedia.org/wiki/Federica_Galli

Milano Ticinese, Via Argelati (1971). In apparenza, l’immagine proposta, sembrerebbe una fotografia in Bianco e Nero molto “sgranata”… in realtà si tratta di un dipinto con tecnica di incisione ad acquaforte realizzato nel 1971 dalla pittrice Federica Galli. (Fonte web: Fondazione Federica Galli). Biografie: http://95.110.196.105/ —- https://it.wikipedia.org/wiki/Federica_Galli

Milano Bicocca. Torre acqua potabile di Viale Sarca 230, nel 1910. (Fonte fotografica :Geoportale SIT)

Milano Bicocca. Torre acqua potabile di Viale Sarca 230, nel 1910.
(Fonte fotografica :Geoportale SIT)

————

Un breve resoconto di “cronaca Facebook” relativo agli avvenimenti grotteschi ed al limite del ridicolo di cui si rendono protagonisti gli autori e gli admin di “Milano Sparita e da ricordare Facebook” ed il popolo (bove) di pecoroni che foraggia tale pagina come si foraggerebbero le pecore nell’ovile… (quasi tutte le pagine facebook sono sovente popolare solo da multiprofili fittizzi generati per incrementare i “mi piace” e le condivisioni”)..

Partendo dal presupposto che dopo i primi anni iniziali, dove non meno di due pagine facebook (una dedicata a Milano ed una seconda alla Barona… di queste si esclude la pagina Fb “Crescenzago sparita” che nacque con finalità differenti e che fini’ nel limbo come sarebbero dovute finire nel limbo le pagine sopra elencate per esaurimento di contenuti fotografici…) attingevano foto inedite monopolizzate dall’omologo forum “Milano Sparita Skyscraperscity”… la versione” Facebook di Milano Sparita e da ricordare” è stata costretta (dato che posta giornalmente e mediamente decine di immagini per foraggiare l’industria di Zuckerberg e per vendere libercoli… (omissis)) a pescare dalla rete centinaia di migliaia di immagini che tutti noi, sempre dalla rete, potremmo facilmente scoprire e scaricare sui computer e sugli smartphone SENZA DIPENDERE DA TALE PAGINA FB SOPRACITATA.

Vi sono elementi per credere che non meno del 50% di “mi piace” e condivisioni siano parte di personaggi legati agli admin di tale pagina (il resto lo farebbe la stupidità delle persone che continuano a foraggiare un contenitore fatto di VUOTO, ovvero di foto copiate da altri web e autori, privo di contenuti, didascalie assenti, incomplete, con errori storici, e sovente infarcito di messaggi ideologici indiretti… un contenitore vuoto che ricicla a ciclo continuo le stesse immagini che posta, anno dopo anno, non segnalando, nelle didascalie, che le immagini che vedete sono TUTTE GIA’ APPARSE, NON SOLO IN RETE MA ALL’INTERNO DELLA STESSA PAGINA Fbook…nei mesi ed anni passati…ovveri fotine fritte e rifritte da anni, sempre nella stessa pagina facebook… sempre le stesse…

Un esempio tra tanti.

L’immagine sottostante

Casa di ringhiera facebookpostata ieri, 12 Luglio 2018, sulla pagina Fb “Milano sparita e da ricordare” proviene, COME TUTTE LE ALTRE, da banche dati fotografiche com Pinterest, Flickr, Lombardia beni culturali, Milàn l’era inscì, etc…

E’ una immagine come tante, che non ha nulla di spettacolare nè suggestivo e che sarebbe ,oltremodo, priva di localizzazione (quale via? Siamo a Milano o a Legnano? tanto per fare un esempio…).

Chiunque potrebbe aver scattato questa foto persino in città come Torino, Vercelli, Novara, Saronno, Legnano, Pavia, Como, Magenta, Pioltello, Melzo, Melegnano, Lodi, Brescia, Cremona, etc… persino Genova …(le case di ringhiera, che altrove si chiamano case di corte, sono una caratteristica edilizia realizzata tra il 1800 e i primi del 1900… praticamente in quasi tutto il Nord Italia. Senza una identificazione dimostrabile… questo posto potrebbe anche essere Legnano.. tanto per fare un esempio).

L’aspetto più grottesco sono le “quotazioni astronomiche” che una foto (tipo quella sopra postata) come anche migliaia di altre riceve su “Milano Sparita e da ricordare”.

Quasi 3000 “mi piace”…per tale immagine, quasi 700 condivisioni per una immagine di cui se ne trovano, di simili e di migliori a migliaia… (è sufficiente inserire parole chiave come “Case di ringhiera a Milano, anni ’50, ’60 e ’70 in Google Immagini e Bing Immagini)…sono un insulto all’intelligenza.

Le ipotesi sono due (e non sono tra loro incompatibli).

Il “popolo” di aspiranti milanesi (un vero milansese NON VISITEREBBE MAI MILANO SPARITA FACEBOOK) si sarebbe RIMBAMBITO ai massimi livelli (poveretti, dovrebbero andare alla Mutua per fare domanda di invalidità causa deficit psico cognitivo grave)… oppure qualcuno “gonfia” questa valanga di preferenze (è la manna “industriale” di Facebook… i “mi piace” e le condivisioni quotano nei mercati finanziari USA questa ciofeca di social network) ben oltre il reale…

L’aspetto curioso è costituito dal fatto che i primi post che avvengono verso le 05:30 del mattino vedono già decine di “mi piace” e condivisioni… pochi secondi dopo la pubblicazione dell’immagine… come se ci fossero storditi che passano la vita e l’esistenza con lo smartphone (nella manina) ad attendere che Milano Sparita Fb posti fotine da bombardare di “mi piace”, commenti banali e sgrammaticati (livelli di ignoranza notevoli tra gli utenti) e condividere sulle proprie Home Page Facebook ? (oppure dietro queste pagine vi opera la “Facebook Farm” dove il successo di una pagina è apparenza piuttosto che realtà ?) immagini stereotipate di una Milano che non c’è e che non era e non esisteva nemmeno quando viene proposta in foto “d’epoca”..

Facebook… se lo conosci lo eviti… e se ti frega sei tu che glielo permetti…(Fb è molta simulazione… e senza l’intervento di Leggi e Limitazioni che declassino il potere disinformativo, propagandistico politico e consumistico di questa Piattaforma… l’inganno non avrà mai fine !)

Si termina questa (squallida e triste) parentesi con la notizia del giorno 12 Luglio 2018.

In Lombardia diversi narcos vendevano (e vendono) stupefacenti tramite una pagina di Facebook. La Postale sapeva ma non interveniva, la magistratura sapeva ma non interveniva, tutti sapevano, da anni, ma non intervenivano. Anche Facebook sapeva tutto (il narcotraffico, nel mondo, nello spaccio al dettaglio, si avvale di Facebook) ma attese che qualcuno presentasse denuncia dei fatti in corso… questo per capire cosa sia realmente Facebook. Lo spaccio di stupefacenti vede Fb (a prescindere che Zuckerberg e i manager delle varie Facebook Italia, Francia, Germania, Spagna, etc… siano informati dei fatti, o meno) come la piattaforma da anni preferita dai narcos. Sono episodi che vanno avanti dal 2012 (non sono episodi isolati…). Oggi il narcotraffico vede Facebook (come già scritto, contro o meno la sua volontà, indipendentemente che Fbook sia consapevole o meno) come veicolo primario di offerta… e senza querele bene circostanziate, malgrado tutti sappiano (inclusi admin di Facebook e la stessa Polizia Postale italiana) senza qualcuno che ci metta la faccia a denunciare, nessuno interviene MAI ! (alla Polizia Postale i partiti politici e la stessa Facebook Italia chiedono, semmai, di tracciare le connessioni ed i web dei dissenzienti di Facebook… come avviene anche per questa pagina internet…e rinviarli a giudizio per diffamazione… ancora una volta l’Italia e non solo l’Italia… sono dominate da multinazionali americane che dettano legge in un regime da Far West…).

Facebook non è (quindi) solo violazioni della privacy e violazioni alla sicurezza del proprio computer e dei propri dati… è conteninotre di moltissimi altri illeciti e reati (commessi dai suoi utenti) che proliferano a livello internazionale grazie ai mancati controlli e indifferenza di una Multinazionale finanziata (anche) dai Servizi di Intelligence Centrali USA.

Il Potere di Facebook è rappresentato dalla ignoranza dei suoi utenti (e autori).


 Milano-Duomo, Via Pattari, verso il primo decennio del 1900 (immagine non datata), autore ignoto. Fonte: Lombardia beni culturali.

Milano-Duomo, Via Pattari. (primo decennio del 1900 ? ; immagine non datata). Autore ignoto. (Fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

Provincia di Milano. La vecchia filanda della Conca di Rozzano. Luglio 1995. PS, circolano in rete false foto d'epoca relative a questo reperto di archeologia industriale. Immagini scattate pochi anni fa, convertire in Bianco e Nero, datate anni 50 e 60 del 1900 e persino vendute come foto d'epoca in alcuni web di commercio foto vintage...

Provincia di Milano. La vecchia filanda della Conca di Rozzano. Luglio 1995. PS, circolano in rete false foto d’epoca relative a questo reperto di archeologia industriale. Immagini scattate pochi anni fa, convertite in Bianco e Nero, datate anni 50 e 60 del 1900 e persino vendute come foto d’epoca in alcuni web di commercio foto vintage…

Milano autobus atm marzo 1965

Milano 1965 (Marzo). Immagine ritraente un autobus letteralmente preso d’assalto dai passeggeri. Il sottodimensionamento delle linee di superficie ATM negli anni ’50 e ’60 venne parzialmente risolto con la realizzazione delle linee di Metropolitana MM1 e MM2 e con il loro progressivo prolungamento verso i quartieri periferici (con maggiori ritardi per il settore periferico sud di Milano, escludendo il Lorenteggio). Fonte fotografica: Lombardia beni culturali.

Darsena 1948. Bambino e mamma sui sabbioni della Darsena... lo stesso tipo di sabbie da riporto che vengono utilizzate per le spiagge delle coste liguri, venete ed emigliano romagnole. (Fonte fotografica archivio Gian Colombo).

Darsena 1948. Bambini e mamma distesi sui cumuli di sabbioni della Darsena… lo stesso tipo di sabbie da riporto che vengono utilizzate per le spiagge delle coste liguri, venete ed emigliano-romagnole. (Fonte fotografica archivio Gian Colombo).

Milano Cagnola-Mac Mahon. Ritratto famigliare in Via Monte Generoso nel 1938. Fonte fotografica Flickr.com

Milano Cagnola-Mac Mahon. Ritratto famigliare in Via Monte Generoso nel 1938. Fonte fotografica Flickr.com (postato da M. Ghezzi)

Confine Province di Pavia e Milano, 27/28 Ottobre 1962. L'omicidio di Enrico Mattei (manager di Stato ENI). Omicidio di Stato, coordinato e pianificato dalla CIA (con la complicità della Corona Britannica e Servizi segreti Francesi), eseguito per mano di Cosa Nostra. Fonte fotografica https://anpicatania.wordpress.com/2015/06/20/gli-ultimi-appunti-di-mauro-de-mauro-sul-caso-mattei-da-antimafia-duemila/

Bascapè (Confine Province di Pavia e Milano) 27/28 Ottobre 1962. L’omicidio di Enrico Mattei (manager di Stato ENI). Omicidio di Stato, coordinato e pianificato dalla CIA (con la complicità della Corona Britannica e Servizi segreti Francesi), eseguito per mano di Cosa Nostra. In coda all’articolo “Storia di Milano (dal dopoguerra a tangentopoli)”, dall’Ottobre 2016, dettagli e cronologie di questo omicidio di Stato e di Mafia. Fonte fotografica https://anpicatania.wordpress.com/2015/06/20/gli-ultimi-appunti-di-mauro-de-mauro-sul-caso-mattei-da-antimafia-duemila/

Cordusio. Vicolo Guarnera nel 1956 . Fonte fotografica:Picclicl.it

Cordusio. Vicolo Guarnera (nel 1956) . Fonte fotografica:Picclick.it

Milano Darsena-Ticinese sul Naviglio Pavese, anni 1968, "Osteria Brioschi" in Via Ascanio Sforza. L'osteria fu citata più volte nei racconti e nelle canzoni di Nanni Savampa. (Fonte fotografica e aneddotica: lucianocassol.it)

Milano Darsena-Ticinese (Naviglio Pavese), anno 1968. “Osteria Brioschi” in Via Ascanio Sforza. L’osteria fu citata più volte nei racconti e nelle canzoni di Nanni Svampa. (Fonte fotografica e aneddotica: lucianocassol.it)

Immagine del 1989 (probabilmente a colori, convertita, come di consuetudine in Internet, in Bianco Nero). Stazione-Centrale di Milano. In evidenza la storica torre di controllo movimento treni. Immagine scattata da Francesco-Radino nel 1989. (Fonte fotografica: Archivio-storico-fotografico-Aem_Fondazione-Aem-Gruppo-A2A-Milano).

Immagine del 1989 (probabilmente a colori, convertita, come di consuetudine in Internet, in Bianco Nero). Stazione Centrale di Milano. In evidenza la storica torre di controllo” movimento treni”. Immagine scattata da Francesco-Radino nel 1989. (Fonte fotografica: Archivio-storico-fotografico-Aem_Fondazione-Aem-Gruppo-A2A-Milano).

cannibali-blu-ray-movie-title-small

Fotogramma (Milano Piazza Piemonte) sequenza iniziale del Film “I cannibali” (1970) di Liliana Cavani (colonne sonore di Ennio Morricone). I due “palazzi gemelli” (architetti Borgato-Macchi/Rusconi -Clerici ?) realizzati nel 1923. A sinistra Via Elba, nel mezzo (dei due palazzi) Via Washington, a destra Via Sardegna. La macchina da ripresa era posizionata, ovviamente, dal lato della Via Buonarroti. (Fonte fotografica http://annyas.com/screenshots/updates/year-of-the-cannibals-1970-liliana-cavani/)

Come sopra...

Come sopra…

Sciopero Breda Milano 1961

Sciopero e corteo operai (e impiegati contabili) delle industrie ed officine Breda di Milano, nel 1961 (in Piazza Repubblica verso Vittor Pisani, la Torre Breda è sul lato sinistro, non inquadrata, della foto). Un cartellone di protesta “azzeccatissimo”… ad un secolo dalla unificazione “italiana” (forzata, stravolgendo le identità storiche culturali di molte regioni) l’Italia era già tra le prime nove potenze industriali del mondo per divenirne la sesta tra gli anni ’70 ed ’80 (salvo poi retrocedere nei decenni successivi sino all’ecatombe odierna… COME MAI SIAMO ANCORA NEL G7-G8 ??? SE L’ECONOMIA ITALICA E’ DIETRO A GRECIA E PORTOGALLO ???). Indubbiamente anni di quasi piena occupazione (ma solo nel Nord Ovest Italiano, il noto triangolo industriale, il resto del territorio era agricolo rurale, latifondista, arretrato e disastrato)… anni di crescita (caotica e senza regole)… primati di industrializzazione che furono possibili anche a controverse e pessime politiche salariali che fecero guadagnare al PCI il primato della forza politica ad ispirazione Marxista più grande nel mondo occidentale (cosa che fece letteralmente impazzire la CIA…). Il centenario d’Italia commemorava una Repubblica (ex monarchia) italianamente unificata “grazie” alle “campagne napoleoniche”, alle massonerie inglesi (e anche francesi), ai Savoia dell’ex Regno di Sardegna che includeva, per l’appunto, Sardegna, Piemonte, Valle d’Aosta, Savoia, Nizza, Liguria, Lomellina, Oltrepò Pavese, Val Trebbia e anche Capraia. Una unificazione che serbava in grembo mafie, arretratezza, povertà sociale, assenza di identità nazionale, etnica e culturale, emigrazione interna, la nascita del fascismo e la corresponsabilità nel contribuire (ed essere co-protagonista) nel diventare il principale (e strategico) alleato del Nazismo e di conseguenza nell’essere concausa del Secondo Conflitto Mondiale (80 milioni di morti). Fonte fotografica http://www.artribune.com

Milano 1965 (via non identificabile). Nella foto: Leo WACHTER , l'impresario del concerto dei Beatles al Vigorelli di Milano (studio fotografico FARABOLAFOTO). Lo spettacolo si tenne il 24 Giugno '65. Spicca una "papera" del presentatore Lucio Flauto che annunciò l'esibizione di Peppino di Caprera... al posto di Peppino di Capri. Milano, negli anni '60, era la capitale dell'industria fotografica italiana, mentre Roma lo era della cinematografia. Fonte fotografica e storiografica cinquantamila.it

Milano 1965 (via non identificabile). Nella foto: Leo WACHTER , l’impresario del concerto dei Beatles al Vigorelli di Milano
(studio fotografico FARABOLAFOTO). Lo spettacolo si tenne il 24 Giugno ’65. Degna di essere menzionata fu una “papera” del presentatore dello spettacolo, Lucio Flauto, che annunciò l’esibizione di “Peppino di Caprera…” al posto di Peppino di Capri. Milano, negli anni ’60, era la capitale dell’industria discografica italiana, mentre Roma lo era della cinematografia. (Fonte fotografica e storiografica cinquantamila.it)

Negozio "Il Libraccio" di Via Corsico nei primi anni '80(ilpost.it)

Milano Porta Genova (1981-82 circa). Negozio di testi scolastici (usati) per le medie superiori e ordinarie “Il Libraccio” di Via Corsico. “Il Libraccio” venne aperto nel 1979 per opera di un gruppo di ragazzi (attivisti nell’area della sinistra extraparlamentare) che ebbe l’idea di trasformare quella che era stata un’attività politica (i famosi mercatini del Parco delle Basiliche-Piazza vetra, negli anni ’70 e anche ’80, concepiti per un autofinanziamento politico e per consentire agli studenti meno abbienti di acquistare testi scolastici usati a prezzi convenienti) verso una iniziale attività commerciale. L’esercizio commerciale ebbe (inizialmente) finalità sociali (per tutti gli anni ’80 finalizzate a favorire l’accesso allo studio agli studenti delle classi sociali meno abbienti).———————– Nato, per l’appunto, come manifestazione di mercatini dei libri scolastici usati (come quello di piazza Vetra a Milano…) gradualmente migrò in una attività continuativa, di natura progressivamente commerciale. Oggi non c’è più traccia dell’originale iniziativa politica e sociale, degradando l’attività di vendita libraria a puro commercio consumistico finalizzato al reddito di se stesso. (Fonte fotografica: ilpost.it) *L’immagine non costituisce materiale pubblicitario. **Post Scriptum. Nei primi anni ’80 le pellicole fotografiche erano a colori… esisteva solo una nicchia (3M-Ilford) che produceva costose pellicole Bianco Nero per fotografi professionisti. E’ probabile che l’immagine fosse originariamente a colori… convertita in B/N per conferire ambigue tonalità “vintage”… un brutto vizio dei social network…

Insolita cartolina postale illustrata (anni '50) raffigurante la Piscina Cozzi di Viale Tunisia.

Insolita cartolina postale illustrata (anni ’50) raffigurante la Piscina Cozzi di Viale Tunisia (fonte fotografica milanodavedere).

Milano Bovisa, 1913 circa. Casa Cinematografica "Milano Films". Nella lastra fotografica sono ritratte donne e ragazze dedite alla sartoria ed allo "staff" organizzativo di questo set di posa e ripresa cinematografica... non meglio identificabile. Fonte fotografica e cronologica: Lombardia beni culturali.

(immagine “OT”, fuori tema, rispetto alla cronologia storica del presente articolo). Milano Bovisa, 1913 circa. Casa Cinematografica “Milano Films”. Nella lastra fotografica sono ritratte donne e ragazze dedite alla sartoria ed allo “staff” organizzativo di questo set di posa e ripresa cinematografica… non meglio identificabile. Fonte fotografica e cronologica: Lombardia beni culturali.

Officine del Gas Bovisa, Aem 1986-Gasometri- Fonte fotografica sito web istituzionale FAEM

Officine del Gas Bovisa, Aem 1986-Gasometri- Fonte fotografica sito web istituzionale FAEM. * L’immagine ritrae impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di “gas di città” antecedente alla “metanizzazione” (da reti provenienti dall’Europa euroasiatica continentale) avvenuta nella rete gas della Città di Milano tra il 1986 sino al 1994/95 circa.

Milano Bovisa, presumibilmente anni -50. Stazione di compressione gas rete distribuzione urbana pinterest

Milano Bovisa 1957 (presumibilmente le Officine Edison Gas carbonifero). Stazione di compressione gas rete distribuzione urbana. (Fonti fotografiche: Lombardia Beni Culturali e Pinterest)

"immagine "OT", fuori tema rispetto alla cronologia storica dell'articolo). Cartolona (databile tra i primi due decenni del 1900) dedicata ad alcune "macchiette milanesi", ovvero personaggi di una Milano popolare di inizio secolo che divennero noti e famosi per gesta, caratteristiche, professioni e stranezze varie. http://www.pastorevito.it/cartoline-depoca-di-milano/

(immagine “OT”, fuori tema rispetto alla cronologia storica dell’articolo). Cartolina d’epoca (databile tra il primo e secondo decennio del 1900) dedicata ad alcune “macchiette milanesi”, ovvero personaggi di una Milano popolare di inizio secolo che divennero noti e famosi per gesta, caratteristiche, professioni, difetti fisici e caratteriali e stranezze varie.
http://www.pastorevito.it/cartoline-depoca-di-milano/

Vecchia Stazione Centrale Mlano 1902 (dove oggi c'è Piazza Repubblica, a ridosso dei Bastioni di Porta Venezia). Fonte fotografica http://www.pastorevito.it/cartoline-depoca-di-milano/

(Immagine “OT” fuori tema rispetto alla cronologia storica dell’articolo). Vecchia Stazione Centrale Mlano nel 1902 (dove oggi c’è Piazza Repubblica, a ridosso dei Bastioni di Porta Venezia). Fonte fotografica http://www.pastorevito.it/cartoline-depoca-di-milano/

Milano Bovisa negli anni '50 del 1900. Impiegate della Ditta Ceretti e Tanfani. (Fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

Milano Bovisa, Via Durando, negli anni ’50 del 1900. Impiegate della Ditta Ceretti e Tanfani (dispositivi meccanici per teleferiche, sistemi di sollevamento carichi e nastri trasportatori). (Fonte fotografica: Lombardia beni culturali).

Milano Dergano 1960 circa. I resti in degrado dell'ex Ristorante San Carlo. (Fonte fotografica Lombardia beni culturali).

Milano Dergano 1960 circa. I resti in degrado dell’ex Ristorante San Carlo, in Piazza Dergano. (Fonte fotografica Lombardia beni culturali).

Milano Dergano 1960 circa. Via Prampolini. (Fonte fotorgrafica: Lombardia beni culturali).

Milano Dergano, 1960 circa. Via Prampolini. (Fonte fotorgrafica: Lombardia beni culturali).

Immagine "OT" (fuori cronologia storica della pagina MilanoBarona dedicata alla storia di Milano). Primi del 1900 Crescenzago-Cascina Gobba. Naviglio Martesana in corrispondenza dell'attuale ponte verso Via Adriano-Via Padova. Fonte fotografica : Pinterest.

Immagine “OT” (fuori tema dalla cronologia storica della pagina MilanoBarona dedicata alla storia di Milano, ma comunque meritevole di pubblicazione). Primi del 1900, Crescenzago-Cascina Gobba. Naviglio Martesana in corrispondenza dell’attuale ponte verso Via Adriano-Via Padova. Fonte fotografica : Pinterest.

Curiosa quanto campanilistica donazione di una statua della "Lupa Capitolina" fatta dalla Capitale di Roma alla città di Milano verso la fine degli anni '50. La statua venne esposta, nella edizione del 1959 della Fiera Campionaria di Milano con tanto di "staffieri" in guanti bianchi. Bè. nel secondo anno del "Miracolo economico italiano" (il Boom)... grazie al prelievo fiscale di impiegati ed operai di città come Torino, Milano, Genova, Brescia, Padova, Mestre e Bologna... una simile donazione era il minimo possibile immaginabile (la statua trovò breve "lustro" tra gli stand della Fiera... a quanto pare... finita nel nulla poco tempo dopo... La Democrazia Cristiana romana contribuì, sin dalla fine degli anni '60, a bloccare (a livello governativo e parlamentare) finanziamenti per il potenziamento della rete di trasporti cittadini e regionali... non esitando ad avvalersi dei Democristiani Monzesi che sin dalla fine degli anni '60 misero veti amministrativi sul prolungamento della MM1 Linea Rossa da Sesto Marelli sino a Monza (si ... Monza doveva essere servita dalla MM1 sin da mezzo secolo fa...). La giunta dorotea DC sostenne che .... "Monza non sarebbe la periferia operaia di Milano"... e come tale non necessitava di metropolitane ATM-MM. Tale filosofia ebbe replica anche in anni recenti... resta il fatto che Viale Brianza, tra Cinisello e Monza... è tra le arterie stradali PIU' CONGESTIONATE AL MONDO... solo Città del Messico e Kampala superano Milano.... che dire... grazie alla DC, PSI, FORZA ITALIA, PD E LEGA... Milano ha ancora servizi pubblici e di trasporto (e con essa la Lombardia) da terzo mondo... La vicenda della Milano Megalopoli progettata negli anni '60, tarpata a fine anni '60 dalla DC e dai socialdemocratici delle giunte monocolore di Milano... hanno progressivamente declassato città e regione a fanalino di coda del mondo... Alla DC (e curiosamente anche a Mussolini) interessavano solo le industrie di Milano e Sesto San Giovanni... industrie che dovevano produrre, intasarsi di immigrati del mezzogiorno italiano (da 170 anni vige il veto Italiano di procedere al risanamento del Sud Italia compensando con una tutt'oggi non indifferente immigrazione mirata ad occupare i vertici di aziende private, pubbliche, istituzioni e centri di potere del settenrione...

Curiosa (quanto campanilistica) donazione di una copia della statua “Lupa Capitolina”, donazione fatta dalla città di Roma, alla città di Milano, verso la fine degli anni ’50. La statua venne esposta nella edizione del 1959 della Fiera Campionaria di Milano con tanto di “staffieri” in guanti bianchi (sullo sfondo si notano frequentatori, non operatori degli stand. Giornate fine settimanali, “post istituzionali” nella edizione del 1959 ?). ——————————————————————————————————————-Bè… nel secondo anno del “Miracolo economico italiano” (il Boom economico avvenuto tra il 1958 e 1962, venne stroncato con la morte misteriosa e non casuale di Enrico Mattei, manager ENI-AGIP, a Bascapè, tra Pavia, Melegnano e Milano , il 27 Ottobre 1962)… buona parte del benessere di regioni italiane localizzate nel centro-sud italiano derivava dai trasferimenti di denaro degli immigrati e ancor di più dal prelievo fiscale di impiegati ed operai di città come Torino, Milano, Genova, Brescia, Padova, Mestre e Bologna… ——————————————————————————————————————-Una simile donazione era il minimo possibile immaginabile… (dal sapore un poco beffardo) che ministeri romani e pubbliche amministrazioni romane potessero riconoscere ai pochi centri di produzione economica e industriale italiana… (la statua trovò breve “lustro” tra gli stand della Fiera… a quanto pare… finì nel nulla poco tempo dopo…).——————————————————————————————————– La Democrazia Cristiana romana contribuì, sin dalla fine degli anni ’60, a bloccare (a livello di fondi e finanziamenti governativi e parlamentari) progetti e finanziamenti per il potenziamento della rete di trasporti cittadini e regionali… non esitando ad avvalersi dei Democristiani Monzesi… che sin dalla fine degli anni ’60… misero veti e ostruzionismi amministrativi al prolungamento della MM1 Linea Rossa da Sesto Marelli sino a Monza (si … Monza doveva essere servita dalla MM1 sin da mezzo secolo fa…).
La giunta dorotea monzese della DC sostenne che …. “Monza non sarebbe la periferia operaia di Milano”… e come tale non necessitava di metropolitane ATM-MM. Tale filosofia ebbe replica anche in anni recenti…con l’EXPO.———————————————————————————————————————————————————————————Resta il fatto che Viale Brianza, tra Cinisello e Monza… divenne (negli ultimi decenni) tra le arterie stradali PIU’ CONGESTIONATE AL MONDO… solo Città del Messico, Calcutta e Kampala supererebbero Milano in termini di congestioneamento della circolazione e inquinamento…. che dire… grazie alla DC, PSI, FORZA ITALIA, PD E LEGA… Milano ha ancora servizi pubblici e di trasporto (e con essa la Lombardia) da terzo mondo… ——————————————————————————————————————-La vicenda della Milano Megalopoli progettata negli anni ’60, tarpata (sino a mai realizzarsi) a fine anni ’60 dalla DC e dai socialdemocratici delle giunte monocolore di Milano… ha progressivamente declassato una città ed una regione a una sorta di fanalino di coda del mondo… Alla DC (e curiosamente anche a Mussolini) interessavano solo le industrie di Milano e Sesto San Giovanni…di Torino, Genova, Padova, Mestre e Bologna … industrie che dovevano produrre, intasarsi di manodopera immigrata del mezzogiorno italiano… e anche… di dumping sociale, fenomeno attuale che esisteva, però, anche in quel periodo… oggi le cose vanno ancor peggio… (da 170 anni vige il veto italiano di procedere al risanamento del Sud Italia, sottosviluppo e mafie). Sottosviluppo compensato con una non indifferente immigrazione interna (mai arrestatasi da 73 anni a questa parte), negli ultimi decenni divenuta parallela a quella extracomunitaria, mirata ad occupare i vertici di aziende private, pubbliche, istituzioni e centri di potere del settentrione…————————————————————————————————–Sorge il dubbio che lo scenario attuale (una Italia ridotta ad un unico Regno delle due Sicilie) sia quello che si prefissarono, verso metà del 1800, le massonerie inglesi, Napoleone, i Savoia, Cavour, Garibaldi, Mazzini e simili… Dietro alle “austerity” romano-dorotee-democristiane… si nascondevano le correnti andreottiane e cossighiane… e anche la P2 di Gelli… per non citare la CIA i cui uffici esteri (Public Relation) chiesero (persino) a Giulio Andreotti di intercedere verso la dirigenza OLIVETTI di Ivrea perche’ questa smettesse di investire in ricerca e tecnologia informatica… dato che aveva osato commercializzare, negli USA, il primo computer scientifico da scrivania… lo storico “PROGRAMMA 101” Olivetti (faceva concorrenza alla IBM ed alla HP, quest’ultima copio’ il computer da tavolo PROGRAMMA 101 e ne nacque un intrigo internazionale…). ——————————————————————————————————————-Si certo… Olivetti non era una realtà industriale di Milano ma a Milano il Politecnico (in sinergia col politecnico di Torino) aveva sviluppato divisioni di ricerca elettronica e meccanografica (i computer anni ’60 non possedevano memorie al silicio ma ferromagnetiche) dove gli ingegneri Olivetti svolgevano ricerche universitarie (anche l’ENI svolgeva ricerche nucleari presso il Politecnico di Milano).———————————————————————————————————- La DC romana e nazionale era la mano esecutrice della CIA… Nel riquadro sottostante a questa foto il “Carosello” anni ’60 (concepito per i network televisivi USA) del computer da tavolo… italiano-piemontese (ed anche milanese) “Programma 101” della Olivetti…I vari contenitori “desktop” dei sistemi operativi Microsofto Windows, IOS di Apple e di Linux derivano, dopo oltre mezzo secolo, dalla filosofia del “computer da scrivania”, introdotta dalla Olivetti.—————————————————————————————————— Olivetti non rappresento’ Milano ma aveva molta ricerca tecnologica a Milano… ————————————————————————————————————— Come già accennato in cronologie di alcune settimane fa, l’unico esponente politico DC che si sottrasse all’autodistruzione programmata della Nazione, voluta dalla DC, su pressioni della CIA, fu Amintore Fanfani. Egli non condivideva la sudditanza DC (correnti andreottiane) alle egemonie imperialistiche anticomuniste e antidemocratiche dell’amministrazione di Washington (malgrado Fanfani fosse sovente ridicolizzato da diversi imitatori della RAI, incluso il povero Alighiero Noschese, vittima di debolezze che lo fecero tesserare alla loggia massonica P2, morendo in circostanze misteriose nel Novembre 1979… vittima di un suidicio molto dubbio…). Fonte fotografica : Milano Today.

BIgletto cartaceo ATM del 2005, serie commemorativa 75 anni ATM (1931-2005/06). Obliterato il 20 Dicembre 2005, ritrae un'altra vettura filoviaria TECNOMASIO-Officine della Stanga di Padova, messa in esercizio nel 1941. L'ingegneria della vettura non di discosta molto dalla "Isotta Fraschini" del 1939, ritratta nell'immagine sottostante. Le officine produttrici sono sempre le stesse, gli accorgimenti meccanici molto simili. (Fonte fotografica : metroetram.it)

Biglietto cartaceo ATM del 2005, serie commemorativa 75 anni ATM (1931-2005/06). Obliterato il 20 Dicembre 2005, ritrae un’altra vettura filoviaria TECNOMASIO-Officine della Stanga di Padova, messa in esercizio nel 1941. L’ingegneria della vettura non di discosta molto dalla “Isotta Fraschini” del 1939, ritratta nell’immagine sottostante. Le officine produttrici sono sempre le stesse, gli accorgimenti meccanici molto simili. (Fonte fotografica : metroetram.it)

Aeroporto Forlanini 1957. Manifestazione aerea MAB. In primo piano il telaio alare di un aereo biplano, forse in dotazione nella Prima Guerra Mondiale.

Aeroporto Forlanini 1957. Manifestazione aerea MAB. In primo piano il telaio alare di un aereo biplano, forse in dotazione nella Prima Guerra Mondiale.

Biglietto cartaceo ATM anno 2005 obliterato 30/11/2005. Serie commemorativa "flotta" filoviaria storia ATM. Filobus Tecnomasio-Officine della Standa di Padova, in dotazione nel parco foloviario ATM dal 1939 (inizio periodo bellico). Il filobus nonostante fosse composto da due "cabine" intercnonnesse non era un veicolo snodato (i "soffietti" intermedi fungevano da assecondamento alle oscillazioni verticali prodotte dai dislivelli e dissesto del manto stradale. Il filobus era dotato di un terzo asse posteriore controsterzato rispetto alle manovre gestite dal manovratore sull'asse di trazione anteriore. Lo sterzo del volante verso sinistra corrispondeva ad una contromanovra di verso opposto (verso destra) dell'asse posteriore (allo scopo di assecondare la manovra, ridurre i possibili sbandamenti errori di manovra e scarrucolamenti dei due trolley a pattino.

Biglietto cartaceo ATM anno 2005 (sostituito dai biglietti a banda magnetica l’anno successivo) obliterato il 30/11/2005. Serie commemorativa (1931-2005/06) dei 75 anni di ATM. Il filobus ritratto è parte della “flotta” filoviaria storica ATM. Filobus Tecnomasio-Officine della Stanga di Padova (vetture identificate anche col nome “Isotta-Frascini”, forse riconducibile al nome dei progettisti), in dotazione nel parco filoviario ATM dal 1939 (inizio periodo bellico). Il veicolo filoviario, nonostante fosse composto da due “cabine/casse” interconnesse, non era un veicolo autosnodato (i “soffietti” intermedi fungevano da assecondamento alle oscillazioni verticali prodotte dai dislivelli e dissesto del manto stradale). Il filobus era dotato di un terzo asse posteriore controsterzato rispetto alle manovre gestite (dal manovratore) sull’asse di trazione anteriore. Lo sterzo del volante verso sinistra (o verso destra) corrispondeva ad una contromanovra di verso opposto dei pneumatici dell’asse posteriore (allo scopo di assecondare la manovra, ridurre i possibili sbandamenti laterali, errori di manovra e scarrucolamenti dei due trolley a pattino).

Conca dell'Incoronata al Naviglio della Martesana. 1920 circa. Fonte fotografica: Wikipedia

Conca dell’Incoronata (prossima al Ponte dele Gabelle) al Naviglio della Martesana. 1920 circa. Fonte fotografica: Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Conca_dell%27Incoronata)

Milano Porta Romana Missori periodo bellico o successivo al 25 Aprile '45. I resti del Palazzo Sfondrati e Casa Valerio (edifici non più esistenti) in Piazza Erculeia 11 all'indomani dei bombardamenti angloamericani. La fonte storica e fotografica è Lombardia beni Culturali di sui si allega un trafiletto di riferimento storico (la Foto è di Emmer Claudio). "Note: Nella foto è ritratto Palazzo Sfondrati danneggiato dai bombardamenti, con la vicina Casa Valerio, anch'essa danneggiata. I due edifici, entrambi di origine antica, vennero demoliti e sostituiti da due nuove costruzioni: del primo è stata mantenuta solo una porzione di facciata, col portale quattrocentesco e due finestroni gotici riaperti al primo piano; del secondo solo lo spigolo ad angolo con via Rugabella."

Milano Porta Romana-Missori, periodo bellico o successivo al 25 Aprile ’45. I resti del Palazzo Sfondrati e Casa Valerio (edifici non più esistenti) in Piazza Erculeia 11 all’indomani dei bombardamenti angloamericani. La fonte storica e fotografica è Lombardia beni Culturali di sui si allega un trafiletto di riferimento storico relativo alla sorte, post bellica, di questo palazzo (la Foto è di Emmer Claudio).
“Note: Nella foto è ritratto Palazzo Sfondrati danneggiato dai bombardamenti, con la vicina Casa Valerio, anch’essa danneggiata. I due edifici, entrambi di origine antica, vennero demoliti e sostituiti da due nuove costruzioni: del primo è stata mantenuta solo una porzione di facciata, col portale quattrocentesco e due finestroni gotici riaperti al primo piano; del secondo solo lo spigolo ad angolo con via Rugabella.”

Palazzo Sfondrati, resti di un'ala della sua facciata, all'indomani dei bombardamenti angloamericani. Fonte fotografica e storica : Lombardia beni culturali.

Milano-Porta Romana-Missori (periodo bellico). Palazzo Sfondrati (Piazza Erculeia 11), resti di un’ala della sua facciata, all’indomani dei bombardamenti angloamericani. L’edificio non venne piu’ recuperato e successivamente abbattuto. Fonte fotografica e storica : Lombardia beni culturali.

 Milano Ticinese. Via Scaldasole nei primi anni '70. Fonte fotografica : Flickr

Milano Ticinese. Via Scaldasole nei primi anni ’70. Fonte fotografica : Flickr

Via Osti vista da Corso di Porta Romana. In fondo a Via Osti l' Ospedale Maggiore, poi divenuto Università Statale. (Fonte Urbanfile)

Via Osti vista da Corso di Porta Romana (anni ’30 del 1900).
In fondo a Via Osti l’ Ospedale Maggiore, poi divenuto Università Statale. (Fonte Urbanfile)

Vicolo S. Giovanni sul Muro, 1970 circa. Fonte fotografica:Urbanfile

Vicolo S. Giovanni sul Muro, 1970 circa. Fonte fotografica:Urbanfile

Milano Stazione centrale (Milano Centrale FS) 1969 circa. Foto di Mimmo Jodice. Fonte fotografica : https://www.artificialis.eu/?p=5393

Milano Stazione centrale (Milano Centrale FS) 1969 circa. Foto di Mimmo Jodice. Fonte fotografica : https://www.artificialis.eu/?p=5393

Milano Stazione Centrale 1969 (Milano Centrale FS), 1969. Foto di Mimmo Jodice. Fonte fotografica : https://www.artificialis.eu/?p=5393

Milano Stazione Centrale 1969 (Milano Centrale FS), 1969. Foto di Mimmo Jodice. Fonte fotografica : https://www.artificialis.eu/?p=5393

Osteria Conca Fallata con Cochi e Renato (anni '60). Fonte fotografica Pinterest.com

Osteria Conca Fallata con Cochi e Renato (anni ’60). Fonte fotografica Pinterest.com Malgrado Getty-Images abbia marchiato l’immagine con potenziali vincoli di “copyrighter”, la foto appare come un fotomontaggio, fose di promozione pubblicitaria all’attività di ristoro illustrata nell’immagine. E’ improbabile che Cochi Ponzoni e Renato Pozetto abbiano mai frequentato o quanto meno “fotograficamente posato” in tale contesto… lo si deduce dall’assenza di ombre “solari” dei due soggetti cine-televisivi apparentemente ritratti.

Milano Ticinese,Via Filippo Argelati (vista da Piazza Arcole), 1975 circa. Fonte fotografica : Archivio Paolo Monti (autore della foto).

Milano Ticinese,Via Filippo Argelati (vista da Piazza Arcole), 1975 circa. Il basso parapetto di cemento sovrasta il canale della Roggia Boniforti. Fonte fotografica : Archivio Paolo Monti (autore della foto). Una nota: Oggi questo angolo è irriconoscibile per colpa di quanto si sia costruito e modificato. La fonte fotografica è priva di localizzazione dell’immagine e per riconoscere la via… il requisito necessario è l’averci abitato nelle vicinanze sin dagli anni ’60… E’ indubbio che la tutela storica ed edilizia del passato di Milano sia stata in buona parte polverizzata dalle amministrazioni Lega-Centro Destra e Centro Sinistra degli ultimi 25 anni… per contro, tali giunte, hanno sopperito alla cancellazione della storia di Milano con dubbie pagine Facebook dedicate a Milano, Milano secolare, e quartieri dei Navigli vari…

Milano Sempione 1983 di Mario Taito tumblr

Milano 1983. (la Via della casa di corte/ringhiera non è precisata e non permette identificazione). La didascalia cita genericamente “quartiere Sempione” (in realtà piuttosto avaro di case di ringhiera). La delicatezza dei tratti del volto farebbero pensare ad una giovane donna eritrea (o somala). Nel 1983 l’immigrazione esterna (quella interna era classificata come immigrazione dalle regioni del sud italiano), in Italia ed a Milano, era un fenomeno molto contenuto, quasi inesistente e le presenze extracomunitarie provenivano da “assi genitoriali” degli ex deportati eritrei (e somali) durante le maldestre e disastrose campagne coloniali del Ventennio fascista, condotte, senza risparmio di genocidi… in Eritrea e Somalia. In realtà alcuni di essi, al termine della seconda guerra mondiale, scelsero di restare in Italia ed i Tribunali Internazionali dei diritti umani sancirono forme di riscatto e risarcimento (post crimini di guerra di cui l’Italia si rese protagonista) a queste popolazioni nell’essere integrate e agevolate nel loro trasferimento in Italia o nel permanervici (anche per generazioni). Milano e Roma furono, negli anni dell’immediato dopoguerra sino agli anni ’80, le città con le maggiori presenze somale ed eritree. Fonte fotografica : http://casedellavetra.tumblr.com

Piazza Fontana devastata dai bombardamenti del 1943. Fonte fotografica : storiemilanesi.org

Milano, Piazza Fontana devastata dai bombardamenti del 1943. Fonte fotografica : storiemilanesi.org

Piazza Fontana distrutta dai bombardamenti angloamericani del 1943. Era una strategia della tensione, sicuramente indotta per indebolire il Regime Nazifascista e spingere la popolazione alla Resistenza Civile ed alla ribellione verso questo potere precostituito che aveva trascinato il mondo occidentale (e anche Sovietico, quest’ultimo non del tutto estraneo a patti sotterranei con Hitler… stesse considerazioni anche per UK e USA che elogiarono quest’ultimo e Mussolini come baluardi dell’anticomunismo…) verso la seconda guerra mondiale.

Non possiamo però nascondere la testa nella “sabbia” davanti a versioni alternative della storia che proprio si consumava nel periodo di questi bombardamenti…(sicuramente speculative, forse di puro complottismo…ma come si diceva a Milano un tempo… “fa ballà l’oeucc”…)

Hitler era un agente informativo inglese

https://guardforangels.altervista.org/blog/2013/10/hitler-era-agente-inglese/

Speculazioni complottiste o mezze verità diffuse dopo oltre 70-80 anni dai fatti ? Difficile rispondere…Se fosse vero potremmo sostenere che gli alleati non furono realmente alleati ma contribuirono a trascinare Europa e Italia nell’apocalisse del Nazifascismo prima e della guerra poi per inginocchiare economicamente la medesima Europa ? (e pilotarne la ricostruzione post bellica secondo regole e leggi che misero in ginocchio la ex superpotenza Europa declassata a semplice continente fisico politico in sostituzione della neo superpotenza USA ?… dal 1945 sino ad oggi…).

Seveso Luglio 1976

Provincia di Milano, 10 Luglio 1976. Il disastro chimico della ICMESA (azienda chimica con titolarità elvetica) di Seveso. Pare che l’errore umano fosse all’origine del più grave disastro ambientale mai avvenuto (dall’inizio dell’era industriale). Fonte fotografica Corriere della Sera. Fonti storiche: https://www.corriere.it/extra-per-voi/2016/06/21/eredita-seveso-quarant-anni-la-nube-tossica-icmesa-c9485938-37bf-11e6-ad05-6c8e02b5840c.shtml —- https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Seveso —- https://it.wikipedia.org/wiki/ICMESA

Cinelandia ICETStudios Cologno Monzese

Cologno Monzese (futuro Viale Europa) 1964 circa. Il cantiere ritratto nella foto era commissionato dalla ICET (produzione e distribuzione cinematografica e pubblicitaria) che nel 1945 acquisì alcuni ettari di terreno al quartiere Barona-San Cristoforo (Via Pestalozzi 18 e successivamente anche aree dismesse site al 10 di Via Pestalozzi nelle immediate vicinanze della Cascina Palazzo). Nel 1956 nacque una controllata della ICET, la “ICETStudios” con produzioni sempre in Barona. ICETStudios produsse diversi “Caroselli”, molti girati tra le Vie Pestalozzi e Watt e lungo vie limitrofe tra San Cristoforo e Piazza Miani (spot qiasi del tutto introvabili, qualcosa venne trasmesso negli anni ’90 dal programma “Teche” RAI 3). La palazzina ritratta nella foto, verso la seconda metà degli anni ’70, dopo che le produzioni CINELANDIA cessarono, e dopo che la CINERIZ produsse scene d’interni nei teatri di ripresa e di posa di CINELANDIA, venne ceduta dalla CINERIZ (Gruppo Rizzoli, Via Angelo Rizzoli 2-Crescenzago Milano, oggi non piu’ esistente in tale sede) alla RIZZOLI (ramo televisivo). Nel 1977 circa vennero allestiti i nuovi studi di TAM Telealtomilanese in una “comproprietà” tra RIZZOLI, Giuseppe MANCINI e Renzo VILLA. In realtà TAM esisteva già da prima, sin dal 1975 (Busto Arsizio), fondata da MANCINI e VILLA con direzione artistica e televisiva di TORTORA … ma venne oscurata dalla magistratura per violazioni dell’allora Monopolio RAI (divieto di trasmissione via etere e notiziari televisivi). Tortorà fondo’ successivamente, sempre nel 1977 (insieme a Renzo VILLA) Antenna3Lombardia. Le produzioni TAM di Cologno Monzese cessarono nel 1981 e nel 1983 l’edificio venne rilevato da FININVEST (la palazzina storica qui ritratta è quella che si trova sul lato destro dell’ingresso MEDIASET di Viale Europa a Cologno Monzese). Tale palazzina ospitò, dal 1965 sino al 1976 circa le produzioni ex ICET sopra menzionate. Fonte fotografica e storica http://www.icetstudios.com/Dynamic/SingleItem,intLangID,1,intCategoryID,28.html

Maggiori dettagli sulla storia degli stabilimenti ICET nell’articolo dedicato alla Storia del quartiere Barona di Milano.

Milano, tra Via Ripamonti e il Corvetto. Via Condino (1970 circa o successivamente), secondaria di Viale Ortles. "Artwork", (assimilabile ad una forma "kafkiana" di Arte stradale (il titolo è "Commutatore"). L'allestimento è di Ugo La Pietra (allestimenti simili anche in Corso Buenos Aires sempre nello stesso periodo). L'astrazione razionalista degli anni '70 trovava anche queste forme di espressione "artistica". Fonte fotografica : https://theartstack.com/artist/ugo-la-pietra/commutatore

Milano 1970, tra Via Ripamonti e il Corvetto. Via Condino (1970 circa o successivamente), una strada secondaria compresa tra Viale Ortles e Via Quaranta. “Artwork”, (assimilabile ad una forma “kafkiana” di Arte stradale). Il titolo è “Commutatore”. L’allestimento è di Ugo La Pietra (allestimenti simili anche in Corso Buenos Aires sempre nello stesso periodo). L’astrazione razionalista degli anni ’70 trovavaforma anche queste modalità di espressione “artistica”. E’ evidente l’aspetto austero e industriale delle periferie milanesi degli anni ’70. Uno scenario andato completamente perso negli ultimi 20-25 anni. Oggi nelle stesse vie qui ritratte abbondano hard-discount, centri commerciali di elettronica di consumo, supermarket in ogni dove e squallidi e solitari condomini “alvevare” fatti col cemento depotenziato ma i cui appartamenti sono quotati come ad Hollywood e Beverly Hills. Fonte fotografica : https://theartstack.com/artist/ugo-la-pietra/commutatore (nel merito della localizzaione della foto, vedesi immagine e didascalie sottostanti a corredo di contenuti diffamatori postati da un esagitato co-autore di Milano Sparita Skyscrapercity e della pagina Fb Da Milano alla Barona).

Un esagitato, ex sanbabilino del forum Milano Sparita Skyscrapercity e co autore della pagina Da Milano alla Barona, accusa di ignoranza topografica, l'autore di questo sito, per aver confuso la Via Adamello (vedesi foto soprastante, quella in bianco nero del 1970, una installazione artistica) con la Via Condino. Google streetview qualifica come Via Adamallo (fare riferimento alla schermata google street view) quella che è in realtà Via Condino. Al "gentiluomo" che passa il tempo, durante l'orario di lavoro, a smanettare con google street nella incerta ricerca di errori altrui, si consiglia di rivolgere le lamentele alla multinazionale che gestisce tale applicazione internet, sovente disallineata per quanto riguarda le vie e le numerazioni civiche. Non tutti hanno tempo da perdere, come il signore, ad attraversare in auto tutte le vie di Milano oggetto di pubblicazione fotografica storica. Se lio, anche durante l'orario di lavoro, puo' concedersi questo lusso, gliene facciamo le nostre più vive congratulazioni. Non tutti, come lui, hanno tempo da perdere, anzi da sprecare.

Un esagitato, ex sanbabilino del forum Milano Sparita Skyscrapercity e co autore della pagina Da Milano alla Barona, accusa di ignoranza topografica e squilibrio mentale l’autore di questo sito, per aver confuso (secondo la sua versione esagitata) la Via Adamello (vedesi foto soprastante, quella in bianco nero del 1970, una installazione artistica) con la Via Condino. Google streetview qualifica come Via Adamello (fare riferimento alla schermata google street view) quella che è in realtà Via Condino. Al “gentiluomo” che passa il tempo, durante l’orario di lavoro, a smanettare con google street nella incerta ricerca di errori altrui, si consiglia di rivolgere le lamentele alla multinazionale che gestisce tale applicazione internet, sovente disallineata per quanto riguarda le vie e le numerazioni civiche di tutte le città e paesi fotograficamente censiti da Google Corporation. Non tutti hanno tempo da perdere, come il signore, ad attraversare in auto tutte le vie di Milano oggetto di pubblicazione fotografica storica. Se tale soggetto, anche durante l’orario di lavoro, puo’ concedersi questo lusso, gliene facciamo le nostre più vive congratulazioni. Non tutti, come lui, hanno tanto tempo da perdere, anzi da sprecare.

Milano-Ronchetto delle rane/Gratosolio (anni 60). Antica Osteria di Ronchettino. Archivio fotografico Virgilio Carnisio.

Milano-Ronchetto delle rane/Gratosolio (anni ’60). Antica Osteria di Ronchettino. Archivio fotografico Virgilio Carnisio.

Viale Fulvio Testi 1972

Milano-Niguarda/Zara, Giugno 1972. Vettura “28” (serie 1928) sperimentale in Viale Fulvio Testi (prossimo a Piazza Istria). Il termine sperimentale è conseguenza del fatto che durante l’estate del 1972 inizialmente solo una vettura di prova “jumbotram” 4800 (insieme a questa vettura in foto) furono state dotate di pantografo (detto anche semipantografo dato che non formerebbe il classico rombo dei pantografi ferroviari di vecchia concezione). Le linee aeree di captazione elettrica (nei primi anni ’70) erano ancora concepite per l’asta tradizionale (la nota “perteghetta” o trolley). ATM voleva capire che tipo di problemi sarebbero occorsi all’elemento strisciante dei pantografi alimentati da linee elettriche rettilinee (sino a quel periodo perfettamente “dritte” per evitare scarrucolamenti dei vecchi trolley). Viale Zara/Fulvio Testi erano (e sono tutt’oggi) tratti rettilinei estesi per vari chilometri, tratti nei quali i cavi aerei di alimentazione erano (in quel periodo) perfettamente paralleli alla direzione di marcia dei tram, estesi per lunghissimi percorsi (percorsi ovviamente ideonei per questi “stress test”). Dopo alcuni mesi di sperimentazione (a cui vennero aggiunte ulteriori vetture “28” patografate in esercizio della linea tram 2, alcune di esse ancora in verde ministeriale) emersero i problemi di quanto già sospettato, ovvero che l”elemento strisciante si logorava solo in una piccola parte intermedia, ovvero proprio nel punto dove avveniva il contatto strisciante con il cavo di alimentazione elettrica. Gli attriti logoravano e incavavano solo la parte centrale, rendendo, in breve tempo, inservibile l’elemento strisciante del pantografo. La soluzione ? Avviare un piano di sostituzione delle linee aeree con nuove linee elettriche compatibili col pantografo (angolazioni variabili del cavo lungo i tratti rettilinei in modo da ampliare e redistribuire la superficie di strisciamento, prevenendo logorii solo nel punto centrale… in termini semplificati… linee aeree zigzaganti). Il ricablaggio delle linee tramviarie ebbe inizio dall’estate del 1973 per completarsi verso la fine del 1977, inizio 1978. Durante quel periodo moltissime vetture erano dotate di doppia alimentazione, trolley + pantografo anche se l’elemento di captazione utilizzato rimase (quasi sempre) il trolley sino alla conversione totale di tutte le tratte con linee convertite a pantografo (solo le tramvie extraurbane rimasero temporaneamente escluse dall’innovazione). Nel periodo di transizione erano frequentissimi gli scarrucolamenti dovuti alle variazioni di angolazione dei cavi. Come accennato sopra, la vettura sperimentale nella foto venne poi affiancata da altre “28” sperimentali (pantografate) in esercizio sulla linea tramviaria 2, da Lunigiana-Stazione Centrale sino a Largo Bignami (sempre su linea per trolley, successivamente ricablata, verso il 1974/75, con linee aeree per pantografo, Questo avvenne solo successivamente alla conversione per il trolley delle linee 15 (la prima a beneficiare di tale conversione sin dal 1973/74) e 24. (Fonte fotografica e spunti tecnici: Clamfer)

Milano e la mala-liggera

http://artdirectory-marussi.it/news/milano-e-la-mala-storia-criminale-della-citta-palazzo-morando-milano-finissage-11022018/nggallery/thumbnails/pid–milano-e-la-mala-palazzo-morando-milano-8112017-%C2%A9-gianni-marussi-020/page/2
Una breve nota relativa alla “mala” di Milano (la Liggera). Da Osoppo a Vallanzasca i metodi cambiarono (soprattutto con Vallanzasca) e assunsero i toni ed i metodi paramafiosi della malavita del mezzogiorno italiano (con buona pace degli italianisti, dei meridionalisti… e dei benpensanti). Eposizioni fotografiche e convegni del genere sono sicuramente interessanti e utili… peccato che nella rassegna (che si esaurisce intorno al 1977 con l’arresto del “bel Renè”… che non aveva rapporti con le mafie e reali crimini organizzati… era semmai un pericolo sociale a se stante…) ci si è dimenticati che nel 1977 la “Milano Nera”… delle banche private (tipo la RASINI di Piazza Mercanti) erano già molto floride e con esse la EDILNORD… con un imprenditore emergente che nel 1978 lanciava “via etere” Milano TV Canale 58 (nei condomini di Segrate-Palazzo dei Cigni, costruiti anche con i fondi neri del riciclaggio bancario…) e che la Mala milanese stava facendo un salto di qualità che vide, nel 1994, un Primo Ministro già proprietario di quattro televisioni (Canale 5, Italia 1, Rete4, Telepiù) e varie testate giornalistiche… inutile dire quanta “Mala” oggi domini milano, dalle mafie nigeriane, cinesi e rumene alla ‘ndrangheta… ma non se ne parla e non se ne organizzano convegni… dato che queste mafie (soprattutto la ‘ndrangheta) vincono appalti nel Tribunale di Milano e presso altre istituzioni, co-gestirono EXPO 2015 e costruiscono grattacieli e condomini alveare… rinnovando una falsa immagine di una Milano “capitale della finanza” … una realtà ormai estinta da decenni ma mantenuta viva da inciuci politici tra centro destra e centro sinistra….

Milano, Corso Buenos Aires 42 nel 1953/54 circa. Il "baretto" ritratto nella foto (divorata da umidità e muffe ma grazie a questo ancor più suggestiva) esiste ancora. (Fonte fotografica omessa per evidenti motivi di pubblicità non autorizzata).

Milano, Corso Buenos Aires 42, 1955 circa. Il “baretto” ritratto nella foto (“divorata” da umidità e muffe ma grazie a questo ancor più suggestiva) esiste ancora. (Fonte fotografica omessa per evidenti motivi di pubblicità non autorizzata).

Milano Crescenzago. Naviglio della Martesana. Datazione non indicata, forse primo o secondo decennio del 1900. Fonte: Lombardia beni culturali.

Milano Crescenzago. Naviglio della Martesana.
Datazione non indicata, forse primi del ‘900/primo decennio del 1900. Fonte: Lombardia beni culturali.

Cantiere Idroscalo con draga a pale meccaniche (1930 circa). Fonte web Milano città delle scienze,

Cantiere Idroscalo con draga a pale meccaniche (1930 circa). Fonte web Milano città delle scienze,

Cantiere Idroscalo di Milano nel 1929. Fonte web Milano città delle scienze da archivio Intesa San Paolo.

Cantiere Idroscalo di Milano nel 1929. Fonte web Milano città delle scienze da archivio Intesa San Paolo.

Idroscalo di Milano 1929. Draga dei cantieri di scavo per la realizzazione del bacino artificiale Idroscalo. Fonte: web Milano città delle scienze.

Idroscalo di Milano 1929. Draga dei cantieri di scavo per la realizzazione del bacino artificiale Idroscalo. Fonte: web Milano città delle scienze.

Dicembre 1969, Funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Le fonti, ormai ufficiali (negate dai partiti di centro destra italiani e dai movimenti politici neofascisti) attribuiscono questa strage, come le successive (Piazza della Loggia Brescia, Italicus, Omicidio Aldo Moro, Strage Stazione di Bologna e successive) alla nota "Strategia della tensione" coordinata anche dal "Venerabile" massone (Propaganda 1 e Propaganda 2, la prima era un'organizzazione parallela, alle direttive di servizi segreti italiani e USA) Licio Gelli e coinvolgimenti della CIA e amministrazione USA (Kissinger). Le motivazioni ? Contrastare e reprimere, nonche' prevenire, i rischi di ingresso al Governo del Partito Comunista Italiano e una maggiore rappresentativita' istituzionale delle sinistre italiane di ispirazione Marxista-Leninista, nonche' negare maggiori diritti contrattuali, salariali e maggiore potere d'acquisto degli strati sociali operai e proletari. (Fonte fotografica cinquantamila.it)

Dicembre 1969, Funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Le fonti, ormai ufficiali (negate per decenni ed atualmente osteggiate dai partiti dell’alleanza di centro destra, recentemente acclarata come la migliore possibile dall’attuale Presidente Trump, il negazionismo viene condiviso anchee dai movimenti politici neofascisti attuali) attribuiscono questa strage, come le successive (Piazza della Loggia Brescia, Italicus, Omicidio Aldo Moro e sua scorta, Strage Stazione di Bologna e successive) alla nota “Strategia della tensione” coordinata anche dal “Venerabile” massone (Propaganda 1 e Propaganda 2, la prima era un’organizzazione parallela, alle direttive di servizi segreti italiani e USA) Licio Gelli e coinvolgimenti della CIA e amministrazione USA (Kissinger). Le motivazioni ? Contrastare e reprimere, nonche’ prevenire, i rischi di ingresso al Governo del Partito Comunista Italiano con una maggiore rappresentativita’ istituzionale delle sinistre italiane di ispirazione Marxista-Leninista, nonche’ negare maggiori diritti contrattuali, salariali e maggiore potere d’acquisto agli strati sociali operai e (detti anche proletari). Gli effetti delle ingerenze dell’amministrazione d’oltreoceano sono presenti ed esecutivi anche oggi, vedasi anche le vittorie schiaccianti di partiti politici di estrema destra, la precarietà, i divari reddituali sempre più crescenti tra ricchi e poveri e le macellerie sociali ancora in essere. Oggi l’amministrazione d’oltreoceano (prima citata) ha optato per “l’invasione pacifica” e non ha più bisogno di simili attentati. Proselitismo politico ed elettorale, disinformazione e spionaggio di massa sono condotti tramite Facebook, Twitter, Yahoo e altri social (sono verità note a qualche miliardo di persone anche se quel miliardo è diventato succube di queste tecnologie). Gli scandali recenti a carico di Fb (che sono la punta dell’iceberg e coinvolgono anche altri social americani) dimostrano cosa accade ai dati di coloro che si iscrivono su tali social. Nessuno ci obbliga (o quasi) ad avvalersi di tali servizi… servirebbe un piccolo sforzo per liberarsene per sempre…dato che sovente siamo noi i primi dittatori di noi stessi… (Fonte fotografica cinquantamila.it)

(tre immagini “OT = Out of thene = fuori tema… l’articolo tratta fatti e immagini dal periodo bellico sino al 1992 circa).

Accesso al Laghetto di Santo Stefano, foto scattata verso il 1855. "Il laghetto di Santo Stefano è stato un piccolo bacino acqueo artificiale situato a Milano a lato della Ca' Granda, edificio un tempo ospitante l'Ospedale Maggiore di Milano e ora sede dell'Università degli Studi del capoluogo lombardo, finalizzato all'attracco dei barconi provenienti dai Navigli milanesi che trasportavano il marmo di Candoglia per il cantiere del Duomo di Milano. Il laghetto di Santo Stefano fu realizzato alla fine del XIV secolo e venne interrato nel 1857 per motivi di igiene pubblica. Si trovava in corrispondenza dell'incrocio delle moderne via Laghetto e via Francesco Sforza, dove ancora oggi è presente uno slargo. Era chiamato anche laghetto nuovo per distinguerlo dal laghetto di Sant'Eustorgio, che fu realizzato prima del 1211 e che per tale motivo era anche denominato laghetto vecchio". Immagine e didascalia tratte da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Laghetto_di_Santo_Stefano

Accesso al Laghetto di Santo Stefano, foto scattata verso il 1855. “Il laghetto di Santo Stefano è stato un piccolo bacino acqueo artificiale situato a Milano a lato della Ca’ Granda, edificio un tempo ospitante l’Ospedale Maggiore di Milano e ora sede dell’Università degli Studi del capoluogo lombardo, finalizzato all’attracco dei barconi provenienti dai Navigli milanesi che trasportavano il marmo di Candoglia per il cantiere del Duomo di Milano.
Il laghetto di Santo Stefano fu realizzato alla fine del XIV secolo e venne interrato nel 1857 per motivi di igiene pubblica. Si trovava in corrispondenza dell’incrocio delle moderne via Laghetto e via Francesco Sforza, dove ancora oggi è presente uno slargo. Era chiamato anche laghetto nuovo per distinguerlo dal laghetto di Sant’Eustorgio, che fu realizzato prima del 1211 e che per tale motivo era anche denominato laghetto vecchio”. Fonte fotografica e storica tratte da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Laghetto_di_Santo_Stefano

Laghetto_di_Santo_Stefano_dipino XIX secolo (Fonte: wikipedia)

Laghetto_di_Santo_Stefano_dipino XIX secolo (Fonte: wikipedia)

Dopo la copertura... VIa Laghetto-trasformata in deposito carrozze. (fonte fotografica : Urbanfile)

Dopo la copertura… VIa Laghetto-trasformata in deposito carrozze. (fonte fotografica : Urbanfile)

Viale della Liberazione 1989 circa. Fonte:Urbanfile

Viale della Liberazione (fine anni ’80). Fonte:Urbanfile

https://milanobarona.myblog.it/wp-content/uploads/sites/422677/2016/08/Sala-comando-stabilimenti-chimici-Montedison-Bovisa-(anni 60), Fonte fotografica : Pinterest.

Sala-comando-stabilimenti-chimici-Montedison-Bovisa-(anni 60), Fonte fotografica : Pinterest.

Gasometri Bovisa

Gasometri Bovisa

Officine del gas della Bovisa (Union des Gaz/Montecatini Edison). Approfondimenti storici e tecnici: http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/gas/gas.htm

Officine del gas della Bovisa (Union des Gaz/Montecatini Edison). Approfondimenti storici e tecnici: http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/gas/gas.htm

Gorla. Naviglio della Martesana-Ponte-Vecchio-Villa Angelica (anni 50). Fonte: milano.repubblica.it

Gorla. Naviglio della Martesana-Ponte Vecchio-Villa Angelica (anni 50). Fonte: milano.repubblica.it

1950 circa, Piazza Duomo e una fontanella "vedovella" fuori standard. Fonte: Milanocontemporanea.com

1950 circa, Piazza Duomo e una fontanella “vedovella” di forma, materiale e colori un poco fuori standard. Fonte: Milanocontemporanea.com

Naviglio della Martesana e lavaggio manuale delle automobili negli anni 60. Un'abitudine molto diffusa negli anni '60 e '70 con impatti di inquinamento non indifferente per i Navigli di Milano, Fonte: Pinterest

Naviglio della Martesana e lavaggio manuale delle automobili negli anni 60. Un’abitudine molto diffusa negli anni ’60 e ’70 con impatti di inquinamento non indifferente per i Navigli di Milano, Fonte: Pinterest

La Milano che molti hanno dimenticato anche nei suoi scenari meno "raffinati". Viale Monza 101, ex Cinamema A.B.C., inaugurato nel 1951, il Cinema VM 18, "Eros Sexy Center" nel 1980. La stessa sala andò a fuoco nel Maggio 1983 a causa di un incendio, sfiorando la tragedia avvenuta qualche mese prima (Febbraio 1983) al Cinema Statuto di Torino. Nel 1980 i videoregistratori Beta2000 o VHS erano dispositivi da ricconi, generalmente nella città di Milano posseduti solo da giornalisti televisivi, personaggi dello spettacolo. Ancor più lontana Internet ed il web... e certe cose solo nei Cinema di periferia venivano programmati. Fonte storiografica e fotografica : GIUSEPPE RAUSA http://www.giusepperausa.it/cinema_a_b_c__-_eros_sexy_cent.html

La Milano che molti hanno dimenticato anche nei suoi scenari meno “raffinati”. Viale Monza 101, ex Cinema “A.B.C.”, inaugurato nel 1951. La sala Cinema chiuse nel 1980 riaprendo successivamente come sala Cinema VM 18, col nome di “Eros Sexy Center” (sempre nel 1980). Il titolo del film in programmazione fa sorridere… La stessa sala andò a fuoco nel Maggio 1983 (incendio scoppiato durante una proiezione in corso) sfiorando una tragedia simile a quella avvenuta qualche mese prima (Febbraio 1983) al Cinema Statuto di Torino.
Nel 1980 i videoregistratori Beta2000 o VHS erano dispositivi da ricconi, generalmente nella città di Milano li possedevano solo giornalisti televisivi e sportivi e personaggi dello spettacolo TV. Ancor più lontani erano Internet ed il web… e certe cose solo nei Cinema di periferia venivano programmate (in realtà qulche film “piccante” e qualche spogliarello veniva trasmessi il Sabato notte da emittenti private come Teleradioreporter, Telealtomilanese e Milano TV CH 51). Fonte storiografica e fotografica : GIUSEPPE RAUSA http://www.giusepperausa.it/cinema_a_b_c__-_eros_sexy_cent.html

Via Senato-Corso Venezia, primo decennio del 1900. Fonte fotografica : Il monitore Milanese (pagina web).

Via Senato-Corso Venezia, primo decennio del 1900. Fonte fotografica : Il Monitore Milanese (pagina web).

Porta Genova 1948. Viale Papiniano, Piazzale Cantore e Viale Dannunzio. Fonte fotografica: Urbanfile.

Porta Genova 1948. Viale Papiniano, Piazzale Cantore e Viale Dannunzio. Fonte fotografica: Urbanfile.

Darsena 1948. Bambini che giocano sui sabbioni. Archivio fotografico Giancolombo.

Darsena 1948. Bambini che giocano sui sabbioni. Archivio fotografico Giancolombo.

tre immagini della Milano inizio ‘900 (piccolo fuori programma per una pagina web riservata al periodo bellico, dopoguerra sino a Tangentopoli…).

El cadreghée. (un complemento d'arredo molto ambito e scaldato a Palazzo Marino e Pirellone...). Fonte : http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

El cadreghée. (un complemento d’arredo molto ambito e scaldato a Palazzo Marino e Pirellone…). Fonte : http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

El brentador (il portatore di vino... che faceva tanti viaggi verso il "Trani"). Fonte : http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

El brentador (il portatore di vino… che faceva tanti viaggi verso il “Trani”). Fonte : http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

I ciaparàtt di Miano, inizio secolo XX°. Un mestiere ormai scomparso anche se di ciaparàtt se ne potrebbero trovare in alcuni barlafüs che gestiscono forum come Skyscrapercity e le varia pagine Facebook dedicate a Milano e quartieri... insomma un mestiere che anche oggi offrirebbe braccia idonee per assolverlo con professionalità ;: Fonte. http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

I ciaparàtt di Miano, inizio secolo XX°. Un mestiere ormai scomparso anche se di ciaparàtt se ne potrebbero trovare in alcuni barlafüs che gestiscono forum come Skyscrapercity e le varia pagine Facebook dedicate a Milano e quartieri… insomma un mestiere che anche oggi offrirebbe braccia idonee per assolverlo con professionalità 🙂

Fonte. http://quaterpassnextg.blogspot.com/2013/03/milano-depoca.html

Via Primaticcio a ridosso di Largo Brasilia 1962. Foto di Ernesto Fantozzi, archivio web Circolo Fotografico Milanese. Questa foto, verso l'autunno del 2015, venne confusa dagli "administrators" della pagina Fbook "Milano Sparita e da ricordare" per Via Inganni.... La "cappellata" venne occultata con sonore censure degli utenti che identificarono la localita' periferica di Milano e ne evidenziarono gli errori di questi autori che dovevano dedicarsi all'agroalimentare UE...

Via Primaticcio a ridosso di Largo Brasilia 1962. Foto di Ernesto Fantozzi, archivio web Circolo Fotografico Milanese. Questa foto, verso l’autunno del 2015, venne confusa (dagli “administrator” della pagina Fbook “Milano Sparita e da ricordare”) per Via Inganni…. La “svista ” (una trave in un occhio commessa anche dalla Fonte citata in questa immagine… pero’ dalla Pagina “ammiraglia” Milano Sparita e da ricordare Facebook” ci si attendeva una localizzazione da eccellenza… non una svista nella svista… chissà se tutti quei like sono genuini?) venne occultata con sonore censure (banning) degli utenti che identificarono la reale localita’ periferica di Milano e ne evidenziarono gli errori degli autori, alle dipendenze di Zuckerberg… autori che forse dovevano dedicarsi all’agroalimentare UE… E’ indubbio che tali amministratori web e gli amici e colleghi di “merende” (Pensionati Digitali 🙂 )

di Skyscraprercity (con le relative pagine Fb derivate… dalla Barona alla Pagina Fb della Milano secolare….) rappresentino versioni alquanto incerte della “Storia di Milano” nel World Wide Web…

Via Larga Piazza- Piazza Beccaria nel 1962, di Fantozzi Ernesto. Fonte: web Circolo fotografico milanese.

Via Larga Piazza- Piazza Beccaria nel 1962, di Fantozzi Ernesto. Fonte: web Circolo fotografico milanese.

Radio Milano Vichi Apparecchi Radio di Abbiategrasso (MI). Modello SAMAR prodotto tra il 1962 e il 1968/69 circa. Onde Lunghe-Medie-Corte-Modulazione di frequenza e la possibilità di ricevere in banda audio il canale VHF dell'allora Programma Nazionale RAI (l'attuale RAI 1). Un ottimo apparecchio che come tutte le produzioni MIVAR di Abbiategrasso non risentiva della OBSOLESCENZA PROGRAMMATA. La qualita' dei prodotti MIVAR non sempre coincideva con il rispetto dei diritti sindacali e contrattuali viste anche le intemperanze ideologiche del suo fondatore. Malgrado questo e nonostante il suo fondatore, MIVAR era una eccellenza europea che purtroppo rimase "Cenerentola" Nazionale, spesso adombrata da colossi europei come TELEFUNKEN, SABA, NORDMENTE e anche PHILIPS (malgrado quest'ultima produsse anche in Italia. Fonte fotografica Ebay.

Radio MIVAR Milano Vichi Apparecchi Radio di Abbiategrasso (MI). Modello SAMAR prodotto tra il 1962 e il 1968/69 circa. Onde Lunghe-Medie-Corte-Modulazione di frequenza e la possibilità (offerta da una valvola oscillatrice locale circuitata in modo opportuno tramite una levetta posteriore) di ricevere, in banda audio, il canale TV VHF dell’allora Programma Nazionale RAI (l’attuale RAI 1). Un ottimo apparecchio che come tutte le produzioni MIVAR di Abbiategrasso non risentiva della OBSOLESCENZA PROGRAMMATA. La qualita’ dei prodotti MIVAR non sempre coincideva con il rispetto dei diritti sindacali e contrattuali viste anche le intemperanze ideologiche del suo fondatore. Malgrado questo e nonostante il suo fondatore (un “toscanaccio”), MIVAR era una eccellenza europea che purtroppo rimase “Cenerentola” Nazionale, spesso adombrata da colossi europei come TELEFUNKEN, SABA, NORDMENDE, Admiral (quest’ultima Italoamericana con stabilimento a Concorezzo) e anche PHILIPS (malgrado anche questo marchio producesse in Italia). Fonte fotografica : Ebay.

Milano Bovisa. Trattoria del Gasometro (anni '40) in Via Lambruschini. (Fonte: http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/gas/pagina1.htm )

Milano Bovisa. Trattoria del Gasometro (anni ’40) in Via Lambruschini.
(Fonte: http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/gas/pagina1.htm )

Milano Bovisa-Villapizzone. Via Lambruschini nella fine degli anni '60. Fonti: Pinterest.de - Wikipedia

Milano Bovisa-Villapizzone. Via Lambruschini nella fine degli anni ’60. Fonti: Pinterest.de – Wikipedia

Anni '70, demolizione controllata ciminiere e impianti di produzione del "Gas di città". In realtà la dismissione di queste vecchie officine precedette la metanizzazione della città di Milano (partita intorno alla metà degli anni '80). Gli impianti nella foto erano demoliti perche' sostituiti da officine di nuova generazione, dismesse verso la metà degli anni '90 con la completa metanizzazione urbana. (Fonte : http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/gas/pagina3.htm ).

Gasometri della Bovisa, Anni ’70. Demolizione controllata ciminiere e impianti di produzione del “Gas di città”. In realtà la dismissione di queste vecchie officine precedeva la metanizzazione della città di Milano (partita intorno alla metà degli anni ’80). Gli impianti nella foto venivano demoliti perche’ sostituiti da officine di nuova generazione, a loro volta dismesse verso la metà degli anni ’90 con la completa metanizzazione urbana. (Fonte : http://www.url.it/muvi/bacheca/nuovi/gas/pagina3.htm ).

Corso Garibaldi fine anni '60. Fonte : Archivio Virgilio Carnisio (virgiliocarnisio.it)

Corso Garibaldi fine anni ’60. Fonte : Archivio Virgilio Carnisio (virgiliocarnisio.it)

Milano-Chiesa Rossa primi anni '60. Via Domenico Savio verso Piazza Abbiategrasso (i condomini visibili nella foto sono verso Via Medeghino-Via Palanti). Fonte: Pinterest.

Milano-Chiesa Rossa, primi anni ’60. Via Domenico Savio verso Piazza Abbiategrasso (i condomini visibili nella foto sono verso Via Medeghino-Via Palanti). Fonte: Pinterest.

Piazzale Lagosta- Viale Zara nel 1953. Notare l'assenza di spartitraffico centrale e una sola corsia per senso di marcia. Qualche anno piu' tardi vennero aggiunge due corsie, ridimensionato gli spartitraffici laterali e aggiunto un nuovo spartitraffico centrale.

Piazzale Lagosta- Viale Zara nel 1953. Notare l’assenza di spartitraffico centrale e una sola corsia per senso di marcia. Qualche anno piu’ tardi, con l’incremento del traffico automobilistico, vennero aggiunge due nuove corsie, ridimensionati gli spartitraffico laterali e aggiunto un nuovo spartitraffico centrale. Fonte: Flickr

Milano Baggio anni '50. Via Giuseppe Giannella (Fonte: Wikiwand)

Milano-Baggio (anni ’50). Via Giuseppe Giannella (Fonte: Wikiwand)

Mario Finocchiaro (autore immagine). Via Padova all'incrocio con Via Adriano (presumibilmente anni '50). Fonte: Circolo Fotografico Milanese.

Via Padova all’incrocio con il ponticello di Via Adriano che sovrasta il Naviglio della Martesana (presumibilmente anni ’50). Foto di Mario Finocchiaro. Fonte: Circolo Fotografico Milanese.

Milano Gorla, Naviglio Martesana nel 1969. Lavaggio auto (molto inquinante per il Naviglio) lungo la Via Policarpo Petrocchi,

Milano Gorla, Naviglio Martesana nel 1969. Lavaggio auto (molto inquinante per il Naviglio) lungo la Via Policarpo Petrocchi.

Darsena, 1920 circa. Autore sconosciuto. Fonte: Lombardia Beni Culturali.

Darsena, 1920 circa. La foto è ripresa dal lato attuale di Corso Genova-Piazzale Cantore (il casello daziario è alle spalle del fotografo). Autore sconosciuto. Fonte: Lombardia Beni Culturali.

Milano-Bicocca, estate 1945, Viale Fulvio Testi (fonte : milano.corriere.it)

Milano-Bicocca, estate 1945. Ritratto famigliare in Viale Fulvio Testi (fonte : milano.corriere.it)

Vimodrone (Milano) 1959. Naviglio della Martesana e ritratto famigliare di una foto resa pubblicamente disponobile dalla famiglia che l'ha postata in rete. Fonte : URL.it

Vimodrone (Milano) 1959. Naviglio della Martesana e ritratto famigliare di una foto resa pubblicamente disponibile dalla famiglia che l’ha postata in rete. Fonte : URL.it

Terrazza Martini 1960. Gli anni della effimera "Dolce vita" si celebravano anche a Milano. Monica Vitti, Jeanne Moreau, Maria Pia Luzi, Marcello Mastroianni con il regista Michelangelo Antonioni alla presentazione del film "La notte" presso la Terrazza Martini di Milano nel 1960. Locali privilegiati della vita intellettuale e civile italiana, le Terrazze Martini sono fiorite in varie citta' tra la fine degli anni '50 e la prima meta' degli anni '60. Fonte http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/gallery/dettaglio-oggetto-digitale?pid=san.dl.SAN:IMG-00001229&titolo_origine=Galleria%20multimediale&css_tit=gallery-result-tit

Terrazza Martini 1960. Gli anni della effimera “Dolce vita” si celebravano anche a Milano.
“Monica Vitti, Jeanne Moreau, Maria Pia Luzi, Marcello Mastroianni con il regista Michelangelo Antonioni alla presentazione del film “La notte” presso la Terrazza Martini di Milano nel 1960. Locali privilegiati della vita intellettuale e civile italiana, le Terrazze Martini sono fiorite in varie citta’ tra la fine degli anni ’50 e la prima meta’ degli anni ’60”. Fonte http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/gallery/dettaglio-oggetto-digitale?pid=san.dl.SAN:IMG-00001229&titolo_origine=Galleria%20multimediale&css_tit=gallery-result-tit

La "Milano Nera" (riciclaggio) degli anni '60 e '70 e Luigi Berlusconi. L'immagine ritrae il palazzo d'epoca della ex Banca Rasini in Piazza dei Mercanti 7. E' noto persino all'FBI ed alla CIA (che furono anche complici di certi eventi italiani legati alla famiglia Berlusconi) l'origine del riciclaggio del patrimonio di vari esponenti di Cosa Nostra, confluito in tale banca e poi riutilizzato per la scalata imprenditoriale dei Berlusconi, Mediaset inclusa e inclusa Forza Italia con le rispettive coalizioni politiche. Non sono diffamazioni, sono cronache giudiziarie sessantennali che vennero scoperte persino da Nazioni come la Svizzera (scoperte casuale in indagini di narcotraffico condotte con agenti di Polizia infiltrati nei Narcos Sudamericani). Carla Del Ponte mise a tacere parte di tali indagini ma i fatti sono noti al Tribunale di Milano (e molte altre Procure, inclusa Roma) sin dagli anni '60... senza che nulla abbia impedito il raggiungimento dei vertici di potere politico e finanziario-patrimoniale, delle televisioni e dei giornali da parte della famiglia Berlusconi. Questi fatti attualissimi non sono di certo un motivo d'orgoglio per i milanesi e rappresentano una rottura dell'imprenditoria milanese con i vecchi schemi dell'industria, dell'impresa e dell'operosità. E' ovviamente la fine della Città di Milano e dell'intero sistema Italia (come i fatti recenti riconfermano ulteriormente)... una dinastia opprimente che non vede una fine ma che sta cercando di consolidare ulteriormente la propria egemonia politica in Italia... trascinando lo stesso M5S all'interno di una alleanza e complicità decisamente imbarazzante... (fonte fotografica Lombardia Beni Culturali).

La “Milano Nera” (riciclaggio) degli anni ’60 e ’70 e la direzione commerciale di tale banca da parte di Luigi Berlusconi (era direttore commerciale). L’immagine ritrae il palazzo d’epoca della ex Banca privata Rasini in Piazza dei Mercanti 7. E’ noto persino all’FBI ed alla CIA (che furono anche complici di certi eventi italiani legati alla famiglia Berlusconi) l’origine del riciclaggio del patrimonio di vari esponenti di Cosa Nostra, confluito in tale banca. Molte fonti informative sostengono che tali fondi vennero riutilizzati (anche) per la scalata imprenditoriale dei Berlusconi, Mediaset inclusa ed inclusa (ovviamente) anche Forza Italia con le rispettive coalizioni politiche. Non sono diffamazioni, sono cronache giudiziarie sessantennali (malgrado il Tribunale di Milano abbia politicamente e scandalosamente riabilitato Berlusconi e non abbia mai rinviato a giudizio il diretto interessato per questi fatti). Tranne per noi italiani (e magistratura) sono fatti noti e scoperti persino da Nazioni come la Svizzera (scoperta casuale maturata in indagini di narcotraffico condotte con agenti di Polizia infiltrati nei Narcos Sudamericani). Il magistrato elvetico Carla Del Ponte mise a tacere parte di tali indagini ma i fatti sono noti al Tribunale di Milano (e molte altre Procure, inclusa Roma) sin dagli anni ’60… senza che nulla abbia impedito il raggiungimento dei vertici di potere politico e finanziario-patrimoniale, delle televisioni e dei giornali da parte della famiglia Berlusconi. Questi fatti attualissimi non sono di certo un motivo d’orgoglio per i milanesi e rappresentano una rottura dell’imprenditoria milanese con i vecchi schemi dell’industria, dell’impresa e dell’operosità. E’ ovviamente la fine della Città di Milano e dell’intero sistema Italia (come i fatti recenti riconfermano ulteriormente)… una dinastia opprimente (che ha eredi anche politici emergenti in questo periodo) che non vede una fine ma che sta cercando di consolidare ulteriormente la propria egemonia politica in Italia… trascinando lo stesso M5S all’interno di una alleanza e complicità (un abbraccio mortale…) decisamente imbarazzante… Per i partiti alleati con Forza Italia non esiste vita autonoma da tale partito politico e dal suo fondatore… piaccia o meno ammetterlo. (fonte fotografica Lombardia Beni Culturali).

Fonte biografica dei Berlusconi e Banca Rasini: https://evelinasantangelo.it/interne/rif.php?la=1&st=&id=89&SID

Capitalizzazione Fininvest con denaro mafioso dalla Banca Rasini

https://it.wikipedia.org/wiki/Banca_Rasini

E’ scandaloso, il fatto, che nella storia di Milano, varie pagine facebook dedicate a Milano fotografica NON ABBIANO MAI CITATO I FATTI come altrettanto scandaloso è il fatto che la DIA-DDA non abbia mai provveduto, in decenni, a commissariare le aziende di Berlusconi, testate giornalistiche e la sua interdizione definitiva dalla vita politica e istituzionale. Lo stesso dicasi per le note forze politiche alleate sulla quali non spiccano elementi di totale estraneita’ agli scenari qui descritti e noti da 8 miliardi di persone nel mondo… (poi non lamentiamoci che Der Spiegel ci descriva come sappiamo…). Berlusconi, pur non possedendo competenze nell’uso di Internet, ha contribuito enormemente a diffondere la promozione politica dei suoi partiti tramite Facebook e Twitter… attuale veicolo di campagna elettorale (gratuito) che ha contribuito, tramite questi social, alla vittoria elettorale dei suoi alleati anche davanti a programmi e proposte politiche a dir poco ridicole (si tenga presente che la citazione di Facebook e Twitter è inerente ad altre pagine pubblicate direttamente da leader dei partiti di centro destra).

11 Luglio 1982. Italia Campione del Mondo, carosello automobilistico dei festeggiamenti notturni in Piazza Duomo. Patriottismo e orgoglio nazionale effimero basato sul tifo calcistico. La data da inizio alla "Milano da bere" ed alla rapida scalata politica di Bettino Craxi (PSI) e di Silvio Berlusconi, che 11 anni dopo entrerà in politica co-fondando, insieme al colluso mafioso Dell'Utri Forza Italia. I legami politici e di malaffare non sono imprescindibili dalle alleanze passate e attuali con la Lega Nord di Salvini e dell'estrema destra post-fascista di Fratelli d'Italia . Le liti e le divisioni interne della coalizione FI-LEGA-FdI sono apparenti (per quelli che ancora non lo avessero capito)... Fonte:thevision.com

11 Luglio 1982. Italia Campione del Mondo. Carosello automobilistico dei festeggiamenti notturni in Piazza Duomo. Patriottismo e orgoglio nazionale effimero basato sul tifo calcistico. La data della Coppa del Mondo diede inizio alla “Milano da bere” ed alla rapida scalata politica di Bettino Craxi (PSI) e di Silvio Berlusconi (finanziata dalla P2), che 11 anni dopo entrerà in politica co-fondando, insieme al colluso mafioso Dell’Utri , Forza Italia. I legami politici e imprenditoriali sono imprescindibili dalle alleanze passate e attuali con ll’estrema destra Lega-Fratelli d’Italia. Le liti e le divisioni interne della coalizione FI-LEGA-FdI sono (sovente) apparenti e spesso simulate (per quelli che ancora non lo avessero capito) rappresentando una potenziale continuità futura degli interessi politici Mediaset e famiglia Berlusconi anche dopo un tramonto definitivo della loro carriera e leadership politica. Fonte:thevision.com

Ripa di Porta Ticinese/Alzaia Naviglio Grande 1955 circa. Giovane lavandaia (Fonte : Pinterest)

Ripa di Porta Ticinese/Alzaia Naviglio Grande 1955 circa. Giovane lavandaia (Fonte : Pinterest)

Corteso del Consiglio di Fabbrica operai Geoloso 1968-69 circa. Fonte https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/03/un-assaggio-di-meccanoscritto-anzi-quattro-e-sabato-25-03-dal-vivo-a-milano-bookpride/

Corteo del Consiglio di Fabbrica operai della industria radiotecnica Geoloso nel 1962. La manifestazione fu la conseguenza di un grave fatto intimidatorio avvenuto pochi giorni prima. Il titolare fondatore dell’industria radiotecnica (zona Brenta) sparò verso un gruppo di operai parte di un presidio di sciopero e protesta. Fonte https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/03/un-assaggio-di-meccanoscritto-anzi-quattro-e-sabato-25-03-dal-vivo-a-milano-bookpride/

ELCIT-Elettronica italiana IRI (Istituto Ricostruzione Industriale). Magnadyne e Radiomarelli e l’integrazione della funzione “On Screen Display” (OSD) nell’interfaccia funzionale dei televisori. Il gruppo ELCIT fu tra i primi (sin dalla fine degli anni ’70) ad adottareTecnologie all’avanguardia (funzione menù comandi di regolazione e controllo e memorizzazione canali riprodotto direttamente sul cinescopio in alternativa ai display numerici) per produzioni tecnologiche limitate ad un mercato nazionale incapace di percepirne i contenuti innovativi a causa di una sfiducia generalizzata (dei consumatori italiani) verso marche produttrici italiane (in conseguenza degli errori tecnologici commessi negli anni ’60 da alcune industrie radiotecniche ed elettroniche italiane). Radiomarelli (la divisione industriale produttrice di televisori, del gruppo Magneti Marelli), pur avendo rilanciato, a cavallo degli anni ’70 e ’80, ottimi modelli di TVColor a prezzi competitivi… risenti’ della feroce concorrenza di industrie estere come SABA, SONY, Nordmende, PHILIPS (quest’ultima pur essendo olandese possedeva stabilimenti di produzione anche in Italia)… Gradualmente i marchi come BRIONVEGA e RADIOMARELLI scomparvero dal mercato dell’industria televisiva. Solo MIVAR (Milano Vichi Apparecchi Radio di Abbiategrasso) sopravvisse grazie ad un pubblico di consumatori “fedele” salvo poi soccombere anch’essa verso i primi anni 2000, limitarsi ad assemblare LCD TV in quello che rimaneva degli stabilimenti di Abbiategrasso e finire in amministrazione controllata verso il 2011 per poi dismettere definitivamente la produzione, https://it.m.wikipedia.org/wiki/Radiomarelli

Milano-Piazza Diaz anni '60. Negozio espositivo e di vendita di apparecchi radio e TV della Geloso. L'industria fallì alcuni anni dopo ma la colpa non era di certo attribuibile ai suoi lavoratori. Da molti decenni l'industria elettronica italiana annovera fallimenti e pessime gestioni (al limite del dolo), causa di una sequenza di fallimenti e/o delocalizzazioni frutto dell'incapacita' dell'imprenditoria italiana di proporre prodotti innovativi e concorrenziali. La stessa sorte toccò ad altri marchi come la Brionvega, Magnadyne, Philco, Sinudyne, Mivar, etc... sino ad arrivare al colosso OLIVETTI, la prima a inventare e produrre (nel 1962) il primo computer da tavolo (personal computer) PROGRAMMA 101 (alcuni esemplari vennero venduti alla NASA). PROGRAMMA 101 venne poi copiata dalla americana HP. Senza il calcolatore da tavolo PROGRAMMA 101. molto probabilmente, non esisterebbero i personal computer nemmeno oggi...

Milano-Piazza Diaz anni ’60. Negozio espositivo e di vendita di apparecchi radio e TV della Geloso. L’industria fallì alcuni anni dopo ma la colpa non era di certo attribuibile ai suoi lavoratori. Da molti decenni l’industria elettronica italiana annovera fallimenti e pessime gestioni (al limite del dolo), causa di una sequenza di incapacità gestionali e/o delocalizzazioni frutto di croniche miopie industriali e tecnologiche dell’imprenditoria italiana INCAPACE nel saper proporre e sviluppare prodotti innovativi e concorrenziali. La stessa sorte toccò ad altri marchi come la Brionvega, Magnadyne, Seleco, Philco, Sinudyne, Mivar, etc… sino ad arrivare al colosso OLIVETTI, la prima a inventare e produrre (nel 1962) il primo computer da tavolo (personal computer) PROGRAMMA 101 (alcuni esemplari vennero venduti alla NASA). PROGRAMMA 101 venne poi copiata dalla americana HP. Senza il calcolatore da tavolo PROGRAMMA 101. molto probabilmente, non esisterebbero i personal computer attuali e nemmeno gli smartphone…

Un addetto alla sicurezza tra i detriti vicino al grattacielo Pirelli, a Milano, dopo che un piccolo aereo da turismo si schiantò contro il ventiseiesimo piano del palazzo, il 18 aprile 2002, 15 anni fa. Nell’impatto morirono il pilota Luigi Fasulo, Anna Maria Rapetti, legale della Regione e Alessandra Santonocito, anche lei avvocato. Qui trovate la storia e le foto dell'incidente (AP Photo/Luca Bruno)

Un addetto alla sicurezza tra i detriti vicino al grattacielo Pirelli, a Milano, dopo che un piccolo aereo da turismo si schiantò contro il ventiseiesimo piano del palazzo, il 18 aprile 2002. Questa la lacunosa versione ufficiale. Ombre e dubbi emergono sulle dinamiche alla causa di questo evento straordinario, all’origine, (in parte) della realizzazione della nuova (e inutile) sede del nuovo Palazzo Lombardia, voluta da Roberto Formigoni e finanziata con fondi illeciti sottratti dalla manutenzione ordinaria e straordinaria ALER Lombardia.

Trani Milano

Trattoria-osteria Trani, Via Pastrengo, 1927

immagine tratta da https://www.enotecanugnes.it/moscato-trani-gogo/

I CIUCATE’ DEL TRANI (gli ubriaconi dell’osteria del Trani in Via Pastrengo a Milano).

Nell’intercalare milanese il termine “TRANI” si riferiva non solo all’omonima osteria di Via Pastrengo (i cui titolari erano nativi della città di Trani), dove i vini alla mescita erano la risultante della miscelazione dei vini collinari della “Valle del Po” generalmente “amabili” (tranne alcuni piemontesi) ed a bassa gradazione alcolica con vini pugliesi molto piu’ concentrati (con un tenore alcolico maggiore) e prodotti da terre e climi piu’ aspri… miscelazione di “acquavite” che avevano effetti inebrianti molto piu’ profondi e intensi dei vini del “nord”…(ed effetti nocivi al fegato ed al cervello… l’etilismo era una piaga della milano popolare dei primi del ‘900 sino a tutti gli anni ’70 inoltrati con decessi prematuri di capifamiglia del proletariato milanese… dediti a eccessive frequentazioni di “bettole” ed osterie…).

“Vù a bagnà el bech” (vado a dissetarmi… ovviamente di vino…).

L’osteria del Trani divenne simbolo (sino a non molti anni fa) di “bettola”, di localaccio per classi popolari, proletarie, povere e lavoratrici che soprattutto nel fine settimana “innaffiavano” dispiaceri sociali e famigliari nella effimera euforia delle gradazioni alcoliche dei vini delle mescite di osteria.

“Tè spuset de Trani…” (puzzi di vino d’osteria) era una frase molto ricorrente pronunciata dalle consorti di mariti dediti a spendere stipendi (miseri) e serate nelle osterie di quartiere.

Scenari della Milano popolare, della Milano DOC molto frequenti in tutte le sue periferie storiche, inclusa anche la Barona, sovente presso la Cooperativa “La Sorgente” di Via Ambrogio Binda ed anche al “Bar della Peppa” all’angolo delle Vie Santa Rita da Cascia ed Ettore Ponti (non c’è nulla di male nel rammentarlo…negli anni ante guerra e dopo guerra le osterie di periferia erano una realta’ sociale e di costume molto radicata).

GIORNO DELLA LIBERAZIONE DEL 25 APRILE 1945 (e giornate successive)

Nei giorni successivi al 25 Aprile 1945 alla Madonnina del Duomo venne rimosso l’involucro di protezione posato durante il periodo dei bombardamenti su Milano

Madonnina svelata RAI STORIA

Immagine acquisita dalla trasmissione “Speciale Storia, Milano in guerra” (Rai Storia)

______

Un fatto dimenticato del quale non si trova quasi nulla in rete.

La sera del 26 Aprile 1982 un attentato di matrice politica determino’ la chiusura, per diversi mesi, della stazione M1 (MM1) di Sesto Marelli in fondo a Viale Monza, tra i confini di Milano e Sesto S. Giovanni.

Era l’apice di un periodo di scontri politici (ma anche e sopratutto di servizi segreti nazionali ed internazionali come SISMI, P2 e CIA, partitocrazie e correnti “andreottiane”) che misero in ginocchio buona parte del sistema Italia e che videro diversi luoghi di azione nella citta’ di Milano. I mali ed i poteri insani di allora sono presenti anche nell’Italia odierna, nella Lombardia e nella Milano di oggi.

Nella sezione (articolo) dedicato alla storia di Milano (dal dopoguerra sino agli anni ’80), nuovi inserimenti relativi alla Tangentopoli ’92 (un vero colpo di Stato le cui conseguenze sono ancora presenti nella sofferenza sociale italiana, lombarda e di Milano) ed altri avvenimenti,

Anteprima e approfondimenti relativi all’attentato incendiario di matrice politica avvenuto la notte del 26 Aprile 1982 nella stazione M1 Sesto Marelli (pare, incredibilmente, che l’attentatore fosse una sola persona che diede fuoco ai cuscinetti dei sedili di una delle due vetture storiche della linea M1, risalenti al 1964, in sosta, verso le ore 24, lungo le due banchine della fermata M1 Sesto Marelli). I materiali delle vetture e degli arredi della stazione erano fortemente fiammabili e l’iniziale incendio appiccato ad una delle due vetture si propago’ rapidamente nell’intera stazione per un danno stimato intorno ai 15 miliardi di lire dell’epoca. L’attentato non provocò vittime o feriti a causa della tarda ora in cui venne messo in atto, pochi minuti prima della mezzanotte nell’allora capolinea della periferia Nord -Est Milano di Viale Monza-Sesto Marelli della Linea M1. L’ attentato venne rivendicato dal “Movimento rivoluzionario proletario offensivo”. Il tutto avvenne la notte del 26 Aprile 1982 presso la stazione Metropolitana 1 di Sesto Marelli, in seno ad un periodo storico costellato dalla “Strategia della tensione” e da lotte politiche degli “anni di piombo” milanesi e italiani (un fatto dimenticato da quasi tutti, incerto nella sua storia politica e terroristica e del quale una sola immagine è reperibile in rete intermet).

Approfondimenti del fatto sono disponibili in questo sito

http://www.metroricerche.it/blog/2017/09/05/mm1-sesto-marelli-lattentato-incendario-del-1982-un-fatto-poco-noto/

Di Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it

26 Aprile 1982, l'attentato incendiario che distrusse la stazione M1 di Sesto Marelli.

26 Aprile 1982, l’attentato incendiario che distrusse la stazione M1 di Sesto Marelli.

Locandina pubblicitaria, anni '60, di una storica marca produttrice di penne a sfera. La sede commerciale italiana era sita al Vigentino, in Via Quaranta. (l'inserto non costituisce pubblicita' o invito all'acquisto).

Locandina pubblicitaria, anni ’60, di una storica marca produttrice di penne a sfera. La sede commerciale italiana era sita al Vigentino, in Via Quaranta. Il marchio, nel corso dei decenni, è stato TRISTEMENTE acquisito da multinazionali estere americane. L’invenzione, tutta europea, della penna a sfera è alla base tecnologica del PRINCIPIO DI SCRITTURA E STAMPA con supporto a TESTINA. Alla base di questa invenzione (la penna a sfera) si basano gli attuali dispositivi di stampa digitale…(esclusi i sistemi a getto d’inchiostro e laser). (l’inserto non costituisce pubblicita’ o invito all’acquisto ma rappresenta unicamente un riferimento storico europeo, italiano e per la citta’ di Milano).

,

Pubblicita’ penne a sfera BIC, primi anni ’60. (La sede commerciale era localizzata all’angolo delle Via Quaranta e Via Gargano, quartiere Vigentino. Oggi la sede si trova in Via Tortona). (immagine Ebay.it). Non è un invito all’acquisto, trattasi di frammenti storici della citta’ di Milano (comunque sia, in Italia, l’azienda principale produttrice nazionale di penne a sfera, SECONDO BRAND internazionale, Corvina-51 e pennarelli Carioca, era la “Universal” di Settimo Torinese).

https://it.wikipedia.org/wiki/Universal_(azienda)

Il lavaggio di massa del cervello a “lombardi” e “milanesi”, soprattutto (ma non solo) in rete, propone una rassegna di successi economici e imprenditoriali della citta’ di Milano, per merito di giunte di centro destra (e purtroppo anche di centro sinistra) autrici di speculazioni edilizie che nemmeno la Cina avrebbe avuto il coraggio di fare.

Ecco il vero stato dell’arte:

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/citylife-non-decolla-quartiere-fighetto-milano-registra-perdita-155661.htm

fallimenti immobiliari (l’unica economia “tossica” di Milano) nascosti dai vari TG3 Lombardia, da Il Giornale, da Libero, da Mediaset e da altri mezzi di comunicazione gestiti dal noto “Cavaliere” che il prossimo Settembre compira’ 82 anni e che andrebbe a dire in giro (per mano di Sallusti) di essere persino immortale (sic).

Il Berlusconismo dilagante non si limita a Mediaset e TG Regionali.

Ci sono, come noto, Facebook e anche blog (sovente di pura propaganda) di presunti architetti professionisti dove si maschera come sviluppo urbanistico mere speculazione edilizia (molte da realizzare con denaro pubblico).

http://blog.urbanfile.org/2018/03/15/milano-porta-nuova-milano-sbanca-mipim-2018/#comment-65548

I premi di architettura urbanistica sono come il Festival di Sanremo… a volte si comprano… e l’Italia e Milano si sono aggiudicati un premio per opere immobiliari che non sanno piu’ come affittare o vendere per essere (purtroppo) state realizzate in una citta’ e in una nazione dove l’economia è in recessione da decenni e dove l’edilizia del terziario vede, da 25 anni, sprechi e speculazioni immobiliari finite nei Tribunali fallimentari e nelle Aste Giudiziarie …

http://cielosumilano.blogspot.it/2014/05/twin-tower-tante-ma-tutte-vuote-grazie.html

Morale: Le aziende, le multinazionali, gli investitori si orientano altrove…non di certo in Italia e Milano… e l’economia del mattone si limita a riciclare denaro per costruire INVENDUTI.

Internet si conferma la centrale disinformativa che la politica nostrana (e “milenese”) adotta per costruire sogni illusori dai quali si cerca di ottenere preferenze elettorali…

Quello che pagine Facebook come “Milano sparita e da ricordare” (e volendo anche altri blog e altri forum Skyscrapercity) non vi faranno mai vedere.

Giugno 1993 : Passaggio di consegne della citta’ di Milano alla Lega Nord di Formentini, successivamente a Forza Italia (Sindaci Albertini e Moratti). L’INIZIO DELLA FINE DELLA CITTA’ DI MILANO https://youtu.be/4jou07yF6R8

BREVE STORIA DELLE BRIGATE ROSSE (COLONNE MILANESI WALTER ALASIA, STRAGE DI VIA SCHIEVANO) E ACCENNI AL RAPIMENTO DI ALDO MORO

Come sempre di consuetudine in questo web, viene anticipato che alcune cronologie milanesi “storiche” relative (in questo caso) al terrorismo politico degli anni ’70 ed ’80, nella citta’ di Milano, non hanno la pretesa di sostituirsi alle cronologie ufficiali (cronologie sicuramente depistate) della storia contemporanea della ex Capitale Morale d’Italia (il berlusconismo contribui’ a declassare Milano nel corso dei decenni sino all’attuale immobilismo economico e imprenditoriale soverchiato dalle infiltrazioni mafiose, in primi la ‘ndrangheta, che nei vari consigli regionali Lombardia di Forza Italia e Lega Nord… ma non solo, videro in tempi recenti, presenze ‘ndranghetiste …).
Il presente articolo nasce dalla necessita’ di completare la poverta’ di contenuti storici di pagine politico commerciali facebook (pagine commerciali di vendita libri e di promozione di immagine e di consensi) come “Milano Sparita e da ricordare”; “Da Milano alla Barona” (che cita i fatti nei suoi prodotti di e-commerce ma non ne approfondisce le possibili cause politiche ed eziologiche alla causa); “Milano Sparita skyscrapers”; “Milano nei secoli”… etc… subordinate, alcune di esse, alla logica berlusconista (e storiografica) della censura politica se non della promozione ideologica, per le altre…

—-

Le Brigate Rosse sono e rappresentano un misterioso rompicao storico mai risolto, (malgrado l’apparente iniziale spontaneismo di alcuni dei suoi fondatori, accusati tuttavia, da vari autori e fonti, di essere al servizio dei servizi segreti). Ufficialmente questo movimento di lotta politica si diffuse nelle lotte operaie per i diritti dei lavoratori. Le Brigate Rosse misero in atto, tuttavia, azioni di terrorismo e di rapimento di personaggi talmente potenti e strategici che le modalita’ organizzative rappresentano un mistero italiano e forse internazionale, ai limiti della fantapolitica, tutt’oggi avvolto nell’irrisolto.
Le Brigate Rosse (forse il nome trovava ispirazione nelle Brigate antifasciste Partigiane per la Liberazione) sono parte della Storia di Milano perche’ ufficialmente (servizi segreti, massonerie deviate a parte) si costituirono nell’area milanese dei gruppi storici di lotte operaie e studentesche, in particolare modo all’interno della PIRELLI e della SIT-SIEMENS (secondariamente anche nella BREDA e ALFA ROMEO).
Il “vivaio” dal quale le future BR attinsero militanti (verso il 1969) aveva un nome ed una sua identita’ politica e si chiamava COLLETTIVO POLITICO METROPOLITANO e successivamente SINISTRA PROLETARIA.
In questo collettivo politico, eterogeneo e costituito, come accennato, da operai, principalmente delle industrie PIRELLI e SIT-SIEMENS, ma anche da gruppi studenteschi (un collettivo nato inizialmente come fronte di “lotta operaia”) dopo la nota e ormai appurata “Strage di Stato” di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969, prese piede la convinzione che simili attentati fossero di natura istituzionale (anche internazionale, vedesi le proclamazioni della lotta allo “Stato Imperialista delle multinazionali”, identificato nelle ingerenze politiche USA della CIA) e neofascista (Strategia della tensione) finalizzata alla repressione delle lotte operaie.

La prima Brigata Rossa si costitui’ negli stabilimenti PIRELLI di Miano, verso il Novembre 1970.
Diversi anni fa circolava una indiscrezione (mai ufficializzata mai ripresa dalle cronache e fonti ufficiali) nella quale si sosteneva che il reclutamento, soprattutto studentesco, delle militanze milanesi delle Brigate Rosse (intese come pura manovalanza ideologica e proselitista di facciata, piuttosto che di militanti coinvolti in azioni terroristiche vere e proprie), veniva anche gestito nell’allora Terrazza milanese degli aperitivi (si tenga presente che la locazione di 50 anni fa potrebbe non essere la stessa degli attuali omonimi Bar degli aperitivi, che annovera, attualmente la Terrazza Martini e la Terrazza Aperol) di Milano-DUOMO.
In tale indiscrezione (le informazioni storiche sulla costituzione delle BR sono, oltre che confuse, quasi caotiche, controverse, soggettive e sicuramente depistate nel corso degli anni…) emergevano paradossi sulla natura dei personaggi che, nell’ombra, serravano e rinforzavano la futura manovalanza terroristica di Milano… personaggi non proprio da definirsi Comunisti ma prossimi ai servizi segreti…ed a Comunione e Liberazione (uno dei movimenti cattolici settari che contribuirono anche al finanziamento lobbistico di Forza Italia di Dell’Utri e Berlusconi, dopo aver insanguinato l’Italia con movimenti terroristici di estrema sinistra e forse anche di estrema destra).

In questa sede non si vuole dare una rispolverata alle controverse e inverosimili tesi ufficiali (i reggenti delle Colonne costituenti furono i noti Semeria, Curcio, Cagol dall’Universita’ di Trento e Franceschini, Gallinari, Ognibene, Paroli, Pelli dai collettivi dell’Emilia).
A conforto della tesi non “Comunista” dei fondatori delle Brigate Rosse, non ci sarebbe solo l’origine cattolica studentesca di alcune delle colonne fondatrici (vedesi Curcio, tra i vari) ma anche la sede ed il luogo dove le BR istituirono il primo “congresso” (clandestino) di questo movimento di lotta politica (di ufficiale ispirazione Marxista). Il primo ufficiale incontro venne organizzato in una saletta riunioni di Comunione e Liberazione di una parrocchia di Chiavari, in Liguria, poco dopo la fondazione ufficiale avvenuta a Milano nel Novembre 1970 (difficile credere che il Sacerdote di tale Parrocchia non sapesse della matrice politica dei personaggi a cui metteva a disposizione un locale riunioni…).
Nella storia di Milano, nei prini anni ’70, si annoverano adesioni alle Brigate Rosse da parte di militanti ed operai dei quartieri Giambellino e Quarto Oggiaro.
Gli ambienti di incontro e di operativita’ di questo movimento di Lotta furono sempre clandestini o semiclandestini e non ebbero mai, neanche inizialmente, una adesione e una approvazione politica e parlamentare.

Nei primi anni ’70, all’interno delle BR, si costituirono gruppi parzialmente indipendenti cappeggiati dalle varie “Colonne” (Alasia, Curcio, Sossi, Moretti, tra i molti, Morucci, Faranda per le “colonne” romane…), Colonne ideologiche ed operative che si sarebbero poi rese protagoniste, negli anni successivi, di azioni di rapimento o agguati anche mortali a carico di dirigenti aziendali, armatori, imprenditori, forze dell’ordine, magistrati e personalita’ politiche e annche Giornalisti e persino un sindacalista.
Adesioni e militanze avvennero anche a breve distanza dagli stabilimenti PIRELLI.
Le industrie BREDA (Milano Bicocca-Sesto San Giovanni) videro la presenza di nuclei autonomi delle Brigate Rosse ed anche l’Alfa Romeo di Arese.
Come noto, i quartieri Ticinese e Barona furono teatro di agguati mortali condotti dalle Brigate Rosse a cavallo tra gli anni 1979-80.

Il piu’ noto fu l’agguato di Via Schievano tra Ticinese e Barona (proprio a ridosso del rilevato ferroviario dell’allora vecchio sottopasso della ex cintura Sud ferroviaria) eseguito (Colonna milanese Walter Alasia) la mattina dell’8 Gennaio 1980, nel quale persero la vita tre agenti di polizia: Antonio Cestari, Rocco Santoro, Michele Tatulli. Il Ticinese fu teatro, pochi mesi dopo, il 28 Maggio 1980, in Via Salaino, dell’omicidio del giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, la cui omonima Via venne dedicata nel Febbraio 1986, presso il quartiere Barona, tra le Vie Santa Rita da Cascia e Via Parenzo/Viale Faenza. L’omicidio non venne pero’ ufficialmente eseguito dalle BR ma dalla “Brigata XXVIII marzo”.

Nel merito della “strage di Via Schievano”, cio’ che stupiva era la precisione ed altissima efficienza operativa (pari solo a commandi gestibili dai servizi segreti ministeriali italiani) di una Colonna (Walter Alasia) che per paradosso, prima di aver compiuto vari agguati mortali nella Citta’ di Milano, per tutto il 1980, venne, ne4l 1979, formalmente espulsa (con scissione decisa dai vertici ideologici delle BR) propio dalla linea esecutiva del Movimento della Brigate Rosse), perche’ ritenuta non aderente alla linea politico-operativa del comitato esecutivo e della direzione strategica.
Vi è da chiedersi in nome di chi e per mano di cosa questa Colonna commise vari attentati mortali dalla linea esecutiva molto mirata e percisa, competente per la conoscenza degli ambienti riservati dove acquisire informazioni precise e dettagliate dove concretizzare vittime politiche ed efficiente per la precisione e rapidita’ delle azioni.
Proprio questo attentato e proprio gli autori ufficiali, cosi’ come le modalita’ molto precise e “chirurgiche” nel quale venne consumato l’agguato di Via Schievano, spiccava per una conoscenza a propri (informazioni riservate ottenibili solo dalla Questura di Milano) della gestione operativa e dei coordinamenti investigativi della Questura di Milano che nella mattina del 8 Gennaio 1980 inviava verso il quartiere Barona un’auto civetta della PS con finalita’ di investigazione territoriale e con all’interno tre agenti di PS in borghese…formalmente irriconoscibili come tali). Ufficialmente, lo stesso giorno dell’agguato. il Comunitato BR diramava che l’agguato era stato condotto per “salutare” l’arrivo del Generale dei Carabinieri Dalla Chiesa nei reparti investigativi antiterroristici di Milano.

Sempre la Colonna Walter Alasia mise a compimento un omicidio proprio all’interno di un convoglio della Metropolitana Milanese M1, nel 12 Novembre 1980. La vittima era Renato Briano, direttore Ufficio Personale della Marelli.
Si sottolinea che la scissione della Colonna Alasia dal fronte unitario delle BR avvenne indipendentemente dai fatti del 24 Gennaio 1979 con l’omicidio del sindacalista genovese, a Genova, Guido Rossa.

Negli scenari degli eccidi BR emerge che all’interno di tale Movimento l’eterodirezione prevaleva sulle volonta’ dei singoli militanti terroristi (ovvero una poverta’ di autonomia con scelte e comportamenti influenzati dall’esterno e da varie fonti, centri e personaggi di potere, forse anche internazionali, forse gli stessi che oggi influenzano le opinioni, le idee e i comportamenti di milioni di persone tramite le reti sociali internet…).
Nei primi anni ’80 emersero legami delle BR con organizzazioni mafiose ma persino con fronti terroristici opposti, come i NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari, ufficiali responsabili di stragi come l’Italicus e la strage del 2 Agosto alla stazione di Bologna.

ROMA, Via Fani, 16 Marzo 1978

Le versioni ufficiali non convincono in alcune parti…

Oggi, 16 Marzo 2018, ricorre il 40° anniversario del rapimento dell’Onorevole democristiano Aldo Moro, il cui agguato, per l’efficienza operativa e la precisione esecutiva lascerebbe, a distanza di 40 anni, sbigottiti, stendendo, ulteriormente, un velo di misteri e di insoluti nella storia contemporanea d’Italia come anche di Milano (malgrado le televisioni di regime sostengano esserci stati unicamente, tra i protagonisti dell’eccidio, solo alcuni “sgangherati” brigatisti…).

Sembra che nelle sequenze dell’agguato e del rapimento (con l’uccisione di cinque agenti di PS) non vi furono solo brigatisti.

Da piu’ fonti si sosterrebbe, da decenni, che le “colonne” operative dei vertici territoriali delle BR fossero condotte da appartanenti ai servizi segreti ministeriali e non si escluderebbero coinvolgimenti di organizzazioni massoniche come la P2 e simili.

Oltre agli immancabili personaggi dei Servizi Segreti italiani (presenti non solo per il rapimento di Moro ma anche per varie stragi di mafia come avvenne per gli omicidi di Falcone e Borsellino… ma la lista sarebbe molto piu’ estesa) da varie a varie fonti (si spera non disinformative) si includerebbe anche la presenza, tra gli esecutori, del Boss della Cosca della ‘ndrangheta calabrese di San Luca, Alfonso Nirta.

La pista della ‘ndrangheta è accreditata da vari procuratori della Repubblica, tra i quali l’ex Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho.
Tale Cupola della ‘ndrangheta aveva referenti negli ambienti dell’economia, della finanza, della politica e dei Servizi Segreti.

Secondo fonti giornalistiche, sembra che i brigatisti autori del rapimento-strage non fossero a conoscenza della presenza di altri personaggi (‘ndrangheta) che supportarono (a loro insaputa ???!!!) lo scontro a fuoco a danno della scorta di Aldo Moro nella mattina del 16 Marzo 1978 in Via Fani a Roma (quartiere Tronfale).
Si rammenta che a dispetto dell’assenza (o distorsione ?) di alcune informazioni nelle cronache storiche ufficiali (oggi disponibili nelle opere editoriali e nelle edizioni web) nella mattina dell’attentato in Via Fani un guasto insipegabile ad una sottocentralina SIP del Quartiere Trionfale di Roma, isolava telefonicamente un intero quartiere nei momenti e nei minuti successivi al rapimento.

L’intero quartiere Trionfale di Roma, per alcuni e internimabili decine di minuti successivi all’agguato vedeva decine di migliaia di utenze telefoniche isolate (nel 1978 non esistevano le reti di telefonia celluare e senza rete telefonica fissa, NESSUNO POTEVA AVVISARE I CENTRALINI DEL 112-113 IN TEMPO UTILE…).

La tesi ufficiale di questo presunto guasto delle linee telefoniche SIP (tesi ufficiale disponibile anche in wikipedia) attribuirebbe il guasto medesimo ad un sovraccarico dovuto al traffico telefonico generatosi dopo l’attentato.
Una tesi piuttosto dubbia considerato che le vecchie linee telefoniche operavano con sistemi a commutazione di circuito e che negli anni ’70, almeno la meta’ degli abbonati SIP possedeva un allacciamento in DUPLEX (una lina per due allacciamente, una linea per due permutatori… uno dei due restava libero se la chiamata in corso era effettuata da uno dei due utenti…).

Il DUPLEX era una condivisione di una sola linea telefonica (in pratica un doppino in rame tra telefono e permutatore alla prima centrale SIP di zona, condiviso tra due telefoni dislocati in appartamenti differenti o persino in vie differenti).

Un sovraccatico di chiamate ai numeri di emergenza, nella peggiore delle ipotesi, avrebbero reso irraggiungibili i servizi di Pronto Intervento medesimi (per saturazione di chiamate rispetto ai trasferimenti di chiamata automatici disponibili per i numeri 112 e 113) NON L’INTERA RETE A CONNESSIONE DI CIRCUITO CHE ALLACCIAVA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ABBONATI SIP (sino a prova contraria, per intenderci…).

Tuttavia un saturazione delle linee dei numeri di emergenza alle forze di Polizia (indipendenti dalle reti SIP)… non avrebbe isolato decine, centinaia di migliaia di linee delle utenze telefoniche private (i centralini di Pronto Intervento, anche all’epoca, operavano su linee a circuito fisico INDIPENDENTI dalla diramazione del traffico telefonico delle linee ufficiali SIP).

All’epoca dei fatti le utenze private SIP erano prevalentemente con un contratto DUPLEX (meno costoso di un allacciamento SINGOLO), dove due utenze (due telefoni, due contratti indipendenti) condividevano una sola linea, dal combinatore telefonico sino al permutatore della piu’ vicina sottostazione.

Lo scenario tecnico che si presentava per le reti SIP telefoniche dell’epoca era che nelle centrali (sottostazioni), mediamente, per UNA LINEA TELEFONICA (un solo doppino da 2 telefoni verso la centrale di zona) VI FOSSERO ALMENO DUE PERMUTATORI (i dispositivi che corrispondono alle numerazioni di due allacciamenti telefonici che condividono una sola linea in DUPLEX).

Se un abbonato SIP chiamava il 112 o il 113, l’altro abbonato (che condivideva la stessa linea DUPLEX) non poteva chiamare nello stesso istante… avendo il telefono (e la linea) isolata sino a che l’altro abbonato non terminava la richiesta di emergenza con gli operatori 112-113.

L’architettura stessa delle reti telefoniche dell’epoca IMPEDIVA SATURAZIONI del traffico telefonico (i permutatori superavano numericamente i doppini…).

Questo comportava (rispetto alle versioni ufficiali) che almeno la meta’ delle persone che chiamassero numeri di emergenza… RIUSCISSE A FARLO (facendo decadere l’ipotesi del sovraccarico di chiamate all’origine dell’isolamento telefonico di un quartiere di centinaia di migliaia di abbonati per quasi mezz’ora dai fatti…).

La presenza di connessioni telefoniche in DUPLEX (una buona percentuale di abbonati SIP verso la fine degli anni ’70) PREVENIVA SOVRACCARICHI ALLE CENTRALI… poiche’ (per esempio) se 5 utenti su 10 erano in DUPLEX, le linee erano libere per 5 utenti su 10… statisticamente per i contratti del periodo… (e per 5 permutatori), vanificando l’evento di un quartiere isolato per decine e decine di minuti (i “Colpi di Stato”, solitamente, negli anni ’70, prevedevano anche l’interruzione di alcuni servizi di comunicazione pubblica…).

Se un certo numero di abbonati non riusciva a prendere la linea (perche’ l’altro utente DUPLEX stava chiamando numeri di emergenza) questo comportava che almeno la meta’ degli utenti DUPLEX avrebbe trovalo linee libere e non vi sarebbe stata la condizione di sovraccarico invece riscontrata la mattina del 16 Marzo 1978 (per circa 30 minuti dall’eccidio).

La limitazione DUPLEX nel telefonare simultaneamente ai numeri di Pronto Intervento non poteva impegnare tutti i permutatori, dato che una percentuale delle utenze DUPLEX ne ve niva automatica esclusa (rendendo ardua la tesi del sovraccarico della rete telefonica in concomitanza del rapimento di Aldo Moro).

L’esistenza, negli anni ”60 e ’70 (sino al 1994, anno nel quale TELECOM, nella conversione residuale delle vecchie linee analogiche in digitale… faceva decadere i vecchi contratti di condivisione fisica di una sola linea telefonica per due abbonati) di allacciamenti telefonici in DUPLEX determinava che una percentuale, anche prossima al 40% delle utente SIP del quartiere Trionfale, non potessero chiamare simultaneamente gli stessi numeri di emergenza, rendendo (quindi) non era del tutto credibile la tesi ufficiale del sovraccarico dei permutatori telefonici SIP di tale quartiere (il sovraccarico, come accennato, doveva essere dei servizi di Centralino di Pronto Intervento).

Ai dubbi di questa versione si aggiunge il fatto che il luogo dell’agguato era sicuramente popolato da numerose palazzine di condominio (difficilmente la maggiorparte di esse superava i 5 piani, erano palazzine con un numero contenuti di appartamenti) ma si teme che il numero di chiamate contemporanee, avvenuto nei minuti immediatamente successivi all’attentato, non potesse superare le centinaia, un traffico comunque gestibile da qualsiasi sottostazione telefonica di quartiere dell’epoca (l’eccidio avvenne dopo le ore 9, ora in cui molti appartamenti circostanti al luogo dell’attentato erano oltretutto vuoti dei loro residenti essendo un giorno lavorativo).

La tesi della saturazione dei relais elettromeccanici delle centrali telefoniche di quel periodo avrebbe delle tesi forse poco coerenti… dopo 40 anni dai fatti.

Sorge (quindi) il sospetto che l’isolamento di migliaia di telefoni non potesse essere la conseguenza alle chiamate simultanee ai numeri di Pronto Intervento, essendo solo questi ultimi servizi quelli potenzialmente soggetti al collasso in caso di eccesso di chiamate (una versione ufficiale dove apparentemente si invertono le cause con gli effetti).

Un mistero (uno dei tanti) tutt’oggi irrisolto e ufficialmente proposto con tesi non sempre verosimili.

____________

INIZIO STORIA (IMMAGINI E TESTI) FOTOGRAFICA

DI MILANO

(DAL DOPOGUERRA AL BERLUSCONISMO)

Nuovo inserimento al pedice di questo articolo:BERLUSCONISMO-LEGA NORD ED I RAPPORTI CON LE MAFIE

(Inserimenti nella galleria fotografica, Enrico Mattei e gli studi RAI della Fiera di Milano, teatro del programma del Rischiatutto, cinematografia commedia neorealista anni ’50 e ’60), breve carrellata della storia delle TV private milanesi (Milano TV Canale 51 e Antenna Nord).

All’interno dell’articolo, la breve storia del Piano Regolatore Fascista “La Racchetta”, una grande incompiuta foriera di errori urbanistici e viabilistici che venne riproposta per l’ultima volta con il Piano Regolatore del 1953 per essere poi abbandonata definitivamente nel 1958 e parzialmente riciclata come “masterplan” nelle recenti speculazioni edilizie della City di Porta Nuova/Garibaldi.

§§§§§§§§§§§§§§§

Milano nel dopoguerra e nel boom economico, anni della contestazione studentesca ed esordio della Milano anni ’80 (1945-82 circa)

Deposito ATM Via Custodi fonte: ex sito internet ATM Milano

Deposito ATM Via Custodi fonte: ex sito internet ATM Milano

Milano-Verziere, Piazza Santo Stefano, anni '40. Impagliatore di sede dell'omonima Piazza. (da ebay)

Milano-Verziere, Piazza Santo Stefano, anni ’40. Impagliatore (el cadreghèe) di sede dell’omonima Piazza. (da ebay)

Via Orefici. Negozio di Pipe e accessori Savinelli. (anni 40 del 1900).

Via Orefici. Negozio di Pipe e accessori Savinelli. (anni 40 del 1900).

 I lavandée in del brellin - 1920 Milano Ticinese, Alzaia Naviglio Grande dalla Ripa di Porta Ticinese. Lavandaie. (http://senecamilano.blogspot.it) La Milano povera lavava i panni sporchi "in piazza" sulle rive del Naviglio. O meglio, le classi povere lavavano i panni dei ricchi. All'inizio erano uomini, in seguito donne e, per lavare, si inginocchiavano sul "brellin", una sorta di cassetta con un lato aperto per le ginocchia e dove spesso veniva appoggiato un cuscino. Curiosità: El Brellin è il nome di un ottimo ristorante situato lungo il Naviglio Grande all'angolo del Vicolo dei Lavandai.

I lavandée in del brellin – 1920 Milano Ticinese, Alzaia Naviglio Grande dalla Ripa di Porta Ticinese. Lavandaie. (http://senecamilano.blogspot.it)
La Milano povera lavava i panni sporchi “in piazza” sulle rive del Naviglio. O meglio, le classi povere lavavano i panni dei ricchi. All’inizio erano uomini, in seguito donne e, per lavare, si inginocchiavano sul “brellin”, una sorta di cassetta con un lato aperto per le ginocchia e dove spesso veniva appoggiato un cuscino.

Milano anni '20. Corso Buenos Aires verso il "Rondò Loreto". (Fonte Wikipedia)

Milano anni ’20. Corso Buenos Aires verso il “Rondò Loreto”. (Fonte Wikipedia)

Via Fatebenefratelli 1923. Fonte PickClick.it

Via Fatebenefratelli 1923. Fonte PickClick.it

I bombardamenti dei cosiddetti alleati AngloAmericani su Milano e altre citta’ italiane.

Le omissioni di interi segmenti di storia delle varie pagine Facebook e Skyscrapercity (storia di Milano e di alcuni quartieri).

Alcune di queste pagine (FB) abbinate alla vendita di libri (stampati negli USA e vincolati alle leggi editoriali, fiscali, commerciali, politiche e censoree di quella superpotenza), si autocensurano (per vendere di piu’, per esseri benvisti dalle multinazionali come Facebook, che dietro propagande ideologiche e politiche e sottomissione alle regole di lobby multinazionali vietano di citare i crimini commessi dalle divisioni US Army e RAF, offrendo piattaforme “social” gratuite con la facoltà di vendere attraverso una grande visibilità mediatica, libri). Tali pagine non scrivono e non permettono di scrivere ai loro “follower” (cioè noi) cosa si celava dietro i bombardamenti che anche a Milano fecero solo vittime civili, volontariamente civili.

Tra le tante, la Scuola di Gorla. Crimini finalizzati, soprattutto, a indebolire una nazione che, messa in ginocchio e priva di industrie (tutte bombardate), sarebbe stata costretta a sottomettersi, come buona parte d’Europa, alla espansione della superpotenza USA, che dopo aver finanziato le dittature nazifasciste europee si impadroniva di un ‘Europa a pezzi, economicamente e politicamente annullata.

E’ giocoforza che chiunque accetti di diffondere i propri libri tramite una multinazionale USA, ci si debba allineare alle sue regole politiche.

Chi vende libri tramite facebook, deve sottostare alle regole ed alle censure di multinazionali USA che non permetterebbero mai di avere sulle loro piattaforme social (e nei loro libri abbinati a tale piattaforma) cenni di storia dove emerge che degli errori e orrori del fascimo e del nazismo le conseguenze vennero pagate soprattutto dalla popolazione civile.

Chiese, ospedali, scuole, abitazioni, industrie bombardate per consegnare agli USA un’Europa che divenne il cortile degli USA medesimi. Ovviamente chi vende libri facebook che trattano anche questo argomento, autocensura (e impone censure) a se stesso ed agli utenti che seguono e acquistano tali prodotti di “ecommerce” squisitamente eludenti le normative italiane ed europee.

Si rammenta agli “internettiani” che Facebook, twitter (anche Yahoo, pur essendo una piattaforma che non offre spazi privati) sono illegalmente veicolo di propaganda politica (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, estremismo fascista, disinformazione varia, recentemente anche il PD renziano si è tuffato in queste logiche…) manovrata dalle potenti lobby finanziarie e politiche USA.

Non si tratta di “complottismo” ma di storia passata e contemporanea. Da oltre un ventennio si è persa quella sana e vecchia critica verso i mezzi di comunicazione d’oltreoceano, da sempre noti per ribaltare la realta’ dei fatti e della storia anche di piu’ quanto fecero i mass media europei. E’ sacrosanto che gli ignari (e sovente ignoranti) utenti di facebook siano messi al corrente di questi aspetti che vedono la nostra storia fagocitata da una multinazionale (a sua volta finanziata da altre e suggellante patti con i servizi politici e governativi centrali USA) che del lavaggio del cervello a livello globale sta investendo bilioni di dollari per fare convergere su di se, l’intero scibile storico umano.

Ca-Granda- 1 Febbraio 1943

Ca-Granda- 1 Febbraio 1943

Naviglio Martesana (Cucine Economiche, Melchiorre Gioia, primi del 900)

Naviglio Martesana (Cucine Economiche, Melchiorre Gioia, primi del 900)

Darsena Viale Gorizia, fine anni '30 del 1900. Il-magazzino della Fabbrica Del Duomo. Fonte fotografica: Urbanfile.blog

Darsena Viale Gorizia, fine anni ’30 del 1900. Il-magazzino della Fabbrica Del Duomo. Fonte fotografica: Urbanfile.blog

Ponte dello Scodellino, anni '30.

Ponte dello Scodellino, anni ’30.

Viale Cermenate negli anni '30 del 1900. Fonte fotografica: Lombardia beni culturali

Viale Cermenate negli anni ’30 del 1900. Fonte fotografica: Lombardia beni culturali

Matrimonio in tram (vettura 1971 Peter Wett) periodo bellico (bande bianche frontali per compesare gli oscuramenti stradali anti bombardamento)

Matrimonio in tram (vettura 1971 Peter Witt) periodo bellico (bande bianche frontali per compesare gli oscuramenti stradali anti bombardamento) (da freeforumzone.com Milano rotaie abbandonate)

La radiazione visibile delle Novae deriva tutta da dall'idrogeno nucleare. "Ghisa" e tram 25 linea interstazionale. L'unca fonte luminosa che rende visibile l'immagine è la scarica elettrica della perteghetta tramviaria.

“Ghisa” e tram 25 linea interstazionale. L’unca fonte luminosa che rende visibile l’immagine è la scarica elettrica della perteghetta tramviaria.

MILANO BOMBARDATA

http://www.milanostoriadiunarinascita.it/2016/10/06/i-dettagli-della-mostra/

“MILANO, STORIA DI UNA RINASCITA. 1943 – 1953 dai bombardamenti alla ricostruzione” a cura di Stefano Galli, organizzata dall’Associazione Spirale d’Idee e promossa da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici, in programma a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine in via Sant’Andrea, dal 10 novembre 2016 al 12 febbraio 2017.

Ca-Granda- 1 Febbraio 1943

Ca-Granda- 1 Febbraio 1943

Milano Bicocca. Stabilimenti Pirelli bombardamenti 7-8 e 14-15 Agosto 1943

Milano Bicocca. Stabilimenti Pirelli, bombardamenti 7-8 e 14-15 Agosto 1943

Scala bombardamento 15-16 Luglio 1943

Scala bombardamento 15-16 Luglio 1943

20 Ottobre 1944 Strage della Scuola di Gorla-Milano (ufficialmente la storia dei potenti afferma che si trattava di un errore di calcolo, nella realta’ era una strategia del terrorismo finalizzata alla fine di una dittatura che gli stessi angloamericani finanziarono negli anni ’20 del 1900).

Vittime Scuola di Gorla

Vittime Scuola di Gorla (http://gliangelidigorla.blogspot.it/)

http://gliangelidigorla.blogspot.it/

La proposizione di link che descrivono e testimoniano questo fatto, non comporta, obbligatoriamente, l’adesione a contenuti ed ispirazioni fasciste sovente rintracciabili in queste forme di testimonianza che sono sempre state, da ormai oltre 75 anni, strumentalizzate da estremisti di destra e autocensurate dagli storici ufficiali (per non incrinare il “sogno americano” che deve permanere anche in Europa).

Purtroppo molti segmenti occultati della storia locale e nazionale sono stati gestiti da pubblicazioni politicamente oritentate verso l’estrema destra, rendendo determinate testimonianze (occultate dalla storia ufficiale), troppo parziali e ideologiche.

Nulla toglie che queste immagini (censurate dalle pagine facebook dedicate alla storia di Milano e qualche quartiere per motivi politici, idelogici e di perbenismo) siano e debbano circolare ed essere diffuse a completamento e integrazione a capitoli storici censurati per effetto della ormai ultrasettantennale sottomissione politica europea alle egemonie USA.

Strage di Gorla (http://gliangelidigorla.blogspot.it/)

Strage di Gorla (un massacro programmato dalle divisioni aeronautiche militari britanniche e USA) ((http://gliangelidigorla.blogspot.it/

Isola Garibaldi 1943. Piazza Fidia e Via Ugo Bassi bombardate. (da alessandronconte.altervista.org)

Isola Garibaldi 1943. Piazza Fidia e Via Ugo Bassi bombardate. (da alessandronconte.altervista.org)

Artisti Associati e Stabilmenti Cinematografici ICET di Via Pestalozzi- Milano Barona. Suggestiva locandina artistica del film "Rita da Cascia" della Artisti Associati-Produzione e distribuzione cinematografica, proprietaria degli Stabilimenti Cinematografici ICET di Via Pestalozzi 1945-1965 (il film venne prodotto nel 1943). Curioso e suggestivo che un film sulla figura di Rita da Cascia (proclamata beata da papa Urbano VIII nel 1628 e santa da papa Leone XIII nel 1900) venne prodotto dalla Artisti Associati che nell'immediato dopoguerra, proprio nel periodo in cui il Santuario omonimo era in costruzione a circa 500 metri di distanza, costruì stabilimrnyi fi posa e di ripresa nello stesso quartiere. (Fonte: Ebay)

Artisti Associati e Stabilmenti Cinematografici ICET di Via Pestalozzi- Milano Barona. Suggestiva locandina artistica del film “Rita da Cascia” della Artisti Associati-Produzione e distribuzione cinematografica, proprietaria degli Stabilimenti Cinematografici ICET di Via Pestalozzi 1945-1965 (il film venne prodotto nel 1943).
Curioso e suggestivo che un film sulla figura di Rita da Cascia (proclamata beata da papa Urbano VIII nel 1628 e santa da papa Leone XIII nel 1900) venne prodotto dalla Artisti Associati che nell’immediato dopoguerra, proprio nel periodo in cui il Santuario omonimo era in costruzione a circa 500 metri di distanza, costruì stabilimrnyi fi posa e di ripresa nello stesso quartiere. (Fonte: Ebay)

Milano 1944 circa (non siamo ancora alla Liberazione del 25 Aprile). La proposizione di questa immagine non rappresenta una difesa del "ventennio". L'inventario delle vittime di una Strategia della tensione voluta e programmata dalla divisione aeronautica militare Inglese (Bomber Command), coordinata anche dal dipartimento della Difesa USA, fu una carneficina di innocenti, eletti ad obiettivo militare in violazione degli accordi internazionali vigenti anche in quel periodo, dove si vietava il coinvolgimento (in azioni militari) di popolazione civile inerme. Fu il prezzo di errori sociali e politici "partoriti" da un neo Regno d'Italia, non ancora Repubblica, che aveva da poco compiuto gli 80 anni già in periodo bellico. E' indubbio l'utilizzo del termine "alleati" in un periodo storico dove UK e USA non rappresentavano un Patto Atlantico al quale partecipava l'Europa. Gli errori di natura politica, interna e internazionale, commessi quasi un secolo fa potrebbero ripresentarsi anche oggi e nell'immediato futuro, anche in Italia...

Milano 1944 circa (non siamo ancora alla Liberazione del 25 Aprile). La proposizione di questa immagine non rappresenta una difesa del “ventennio”. L’inventario delle vittime di una Strategia della tensione voluta e programmata dalla divisione aeronautica militare Inglese (Bomber Command), coordinata anche dal dipartimento della Difesa USA, fu una carneficina di innocenti, eletti ad obiettivo militare in violazione degli accordi internazionali vigenti anche in quel periodo, dove si vietava il coinvolgimento (in azioni militari) di popolazione civile inerme. Fu il prezzo di errori sociali e politici “partoriti” da un neo Regno d’Italia, non ancora Repubblica, che aveva da poco compiuto gli 80 anni già in periodo bellico. E’ indubbio l’utilizzo del termine “alleati” in un periodo storico dove UK e USA non rappresentavano un Patto Atlantico al quale partecipava l’Europa. Gli errori di natura politica, interna e internazionale, commessi quasi un secolo fa potrebbero ripresentarsi anche oggi e nell’immediato futuro, anche in Italia…

————————

Milano Ticinese 1947, vicinanze via Casale, Alzaia Naviglio Grande, scarico merce dai Barconi (da milanocittadacqua.it)

Milano Ticinese 1947, vicinanze via Casale, Alzaia Naviglio Grande, scarico merce dai Barconi (da milanocittadacqua.it)

Naviglio Martesana. Via Amalfi anni '50 (Pinterest.com)

Milano-Ponte Nuovo verso Crescenzago anni ’50. Naviglio Martesana. Via Amalfi. Residui di comunita’ native realmente milanesi e di scorci di vita arcaica (ereditata dal XIX° secolo considerando che tali quartieri, sino a pochi decenni prima erano Borghi-Paesini che costituivano l’ex territorio dei Corpi Santi, accorpati soprattutto dopo l’Unita’ d’Italia e nel triste Ventennio fascista) dove la trazione animale non si limitava al trasporto di prodotti di piccole attivita’ artigianali e contadine ma coinvolgeva anche la trazione dei barconi sui navigli di Milano (scenari simili soprattutto sul Naviglio Grande sino agli anni del Boom Economico).(Pinterest.com)

Piazzale Satazione Porta Genova-immediato dopoguerra

Piazzale Stazione Porta Genova-immediato dopoguerra

Milano Vigentino (primi anni '30). Siamo all'angolo tra Via Ripamonti e Via Quaranta. Nel prato dove il cavallo bruca l'erba vi si trova (da molti decenni) un distributore di benzina. La foto è stata "pescata" dai "pensionati digitali" di Skyscrapercity Milano Sparita (magari sparissero anche loro...). Piu' che storia è un trastullarsi nel web... (alcuni di questi sono baby pensionati del Comune di Milano ... ed enti e amministrazioni pubbliche simili si trastullano da tempi che superano i periodi di attivita' lavorativa...) :)

Milano Vigentino (primi anni ’30). Siamo all’angolo tra Via Ripamonti e Via Quaranta. Nel prato dove il cavallo bruca l’erba vi si trova (da molti decenni) un distributore di benzina. La foto è stata “pescata” dai “pensionati digitali” di Skyscrapercity Milano Sparita (magari sparissero anche loro…). Piu’ che storia è un trastullarsi nel web… (alcuni di questi sono baby pensionati del Comune di Milano … ed enti e amministrazioni pubbliche simili si trastullano da tempi che superano i periodi di attivita’ lavorativa…) 🙂

Piazzale Giulio Cesare-Fiera Campionaria 1948 (da tripadvisor)

Piazzale Giulio Cesare-Fiera Campionaria 1948 (da tripadvisor)

 Fiera Campionaria 1953 Rotore alternatore elettrico ANSALDO (archivio storico fiera campionaria milano)

Fiera Campionaria 1953 Rotore alternatore elettrico ANSALDO (archivio storico fiera campionaria milano)

Milano 1955, localita' non precisata.

Milano 1955, localita’ non precisata.

Viale Certosa-Via Pareto. Fotogramma dal Film "Miracolo a Milano" (1951). Fonte: http://shangols.canalblog.com

Viale Certosa-Via Pareto. Fotogramma dal Film “Miracolo a Milano” (1951). Fonte: http://shangols.canalblog.com

Set del Film Miracolo-a-Milano in Piazza Duomo 1951 (da Personal Travels)

Set del Film Miracolo-a-Milano in Piazza Duomo 1951 (da Personal Travels)

Volte della Stazione Centrale FS fotografate dal Pirelli. Presumibilmente anni '60 (http://www.carloorsi.com/tipologia.php?act=tipologia&id_tipologia=1&mi=31&ma=40&pg=4)

Volte della Stazione Centrale Milano FS fotografate dal Pirelli. Presumibilmente anni ’60 (http://www.carloorsi.com/tipologia.php?act=tipologia&id_tipologia=1&mi=31&ma=40&pg=4)

Stazione Centrale Milano 1950. (Copertina di un numero del periodico LIVE). Fonte https://archiviodelverbanocusioossola.com/tag/pannelli-di-legno/

Stazione Centrale Milano 1950. (Copertina di un numero del periodico LIVE). Fonte https://archiviodelverbanocusioossola.com/tag/pannelli-di-legno/

Idroscalo primi anni '50. Una amarcord di famiglie in gita a bordo di motorini e della Lambretta. Fotografia: James Whitmore (http://virgi.altervista.org/idroscalo-milano-1950/)

Idroscalo primi anni ’50. Una amarcord di famiglie in gita a bordo di motorini e della Lambretta.
Fotografia: James Whitmore (http://virgi.altervista.org/idroscalo-milano-1950/)

Venditore di castagne davanti alla Basilica di Sant'Ambrogio, 1950 circa. Fonte http://castagneitaliane.blogspot.it/2016/05/cosa-sono-i-firun.html

Venditore di castagne davanti alla Basilica di Sant’Ambrogio, 1950 circa. Fonte http://castagneitaliane.blogspot.it/2016/05/cosa-sono-i-firun.html

Milano Cimiano-Crescenzago (anni '50) lungo la Via Pusiano e la chiesa d Santa Maria Assunta (fonte : Urbanfile)

Milano Cimiano-Crescenzago (anni ’50) lungo la Via Pusiano e la chiesa d Santa Maria Assunta (fonte : Urbanfile)

Naviglio Martesana (corte El Brelin) 1960 circa (Fonte: Pinterest)

Naviglio Martesana (corte El Brelin) 1960 circa (Fonte: Pinterest)

Milano Ponte Nuovo-Crescenzago. Via del Ricordo, transito Linea D (ATM) Alfa Romeo 900 AU. Fonte lagobba.it

Milano Ponte Nuovo-Crescenzago. Via del Ricordo, transito Linea D (ATM) Alfa Romeo 900 AU. Fonte lagobba.it

Colonne di San Lorenzo. Anni '50 (dal blog Urbanfile)

Colonne di San Lorenzo. Anni ’50 (dal blog Urbanfile)

Via Melchiorre Gioia 1959 circa. Costruzione grattacielo Galfa (British Petroleum). Fonte: Lombardia Beni Culturali

Via Melchiorre Gioia 1959 circa. Costruzione grattacielo Galfa (British Petroleum). Fonte: Lombardia Beni Culturali

Via Melchiorre Gioia 1959 circa. Costruzione grattacielo Galfa (British Petroleum)2

Via Melchiorre Gioia 1959 circa. Costruzione grattacielo Galfa (British Petroleum). Fonte: Lombardia Beni Culturali

Milano Centrale 1963 (foto.it) A cica 1 secolo dalla infelice unificazione dell'Italia, da diversi anni Milano era teatro dell'incontro e del confronto tra due realta' sociali, regionali e culturali contenute all'interno della stessa nazione ma distanti anni luce tra loro. Una convergenza tra questi due mondi, per molti aspetti, completamente opposti e difficilmente integrabili tra loro.

Milano Stazione Centrale-1963 (foto.it) A cica 1 secolo dalla infelice unificazione dell’Italia, da diversi anni Milano era teatro dell’incontro e del confronto tra due realta’ sociali, regionali e culturali contenute all’interno della stessa nazione ma distanti anni luce tra loro. Una convergenza tra questi due mondi, per molti aspetti, completamente opposti e difficilmente integrabili tra loro. Una integrazione talmente impossibile che alla fine il modello inizialmente piu’ debole fini’ col prevalere su quello inizialmente piu’ forte. Oggi Milano è tutto fuorche’ una città che ha conservato anche il minimo ricordo e tradizione del passato. E’ una cittè usa e getta ad uso e consumo del malaffare, della corruzione, della speculazione e delle mafie. I LETTORI DI QUESTO ARTICOLO TENGANO BEN PRESENTE CHE SENZA IL REGNO D’ITALIA (FORSE) NON AVREBBE AVUTO LUOGO LA DITTATURA FASCISTA E L’ALLEANZA DELL’ASSE ROMA-BERLINO CON HITLER E IL NAZISMO. PROBABILMENTE NON AVREBBE AVUTO LUOGO UNA SECONDA GUERRA MONDIALE (L’EUROPA NE AVREBBE TRATTO GRANDE BENEFICIO) E SE ANCHE AVESSE AVUTO LUOGO NON AVREBBE COINVOLTO UNA PENISOLA ITALIANA RIPARTITA IN PIU’ REGNI/STATI SECONDO LE ETEROGENEE CONDIZIONI STORICHE, SOCIALI, ETNICHE E CULTURALI CHE DIFFERENZIAVANO IL NORD, DAL CENTRO, COME DAL SUD E ISOLE. Analaogo discorso per la proliferazione delle mafie in tutta Italia e nel resto del mondo.

Venditore di mangine in Piazza Duomo, 1970 circa. Questo personaggio fece anche da comparsa nel FIlm "Milano Calibro 9" diretto da Fernando di Leo, 1972, di cui il trailer nel riquadro sottostante.

(foto di Virgilio Carnisio). Venditore di mangime in Piazza Duomo, 1970 circa. Questo personaggio fece anche da comparsa nel FIlm “Milano Calibro 9” diretto da Fernando di Leo, 1972, di cui il trailer nel riquadro sottostante. (da http://www.milanopost.info)

1959, la nuova City in ultimazione vista dai binari delle Varesine. Una Milano piena di promesse, con gli allora nuovi grattacieli più alti d'Europa

1959, la nuova City in ultimazione vista dai binari delle Varesine. Una Milano piena di promesse, con gli allora nuovi grattacieli più alti d’Europa. Purtroppo l’espansione della nuova City andava a ledere i diritti di residenza della popolazione storica e nativa dell’Isola Garibaldi e delle zone Staz. Centrale e Repubblica.

Milano Crescenzago-Cascina Gobba. Via Tanaro 1950

Milano Crescenzago-Cascina Gobba. Via Tanaro 1950

Milano Sparita e da Ricordare Facebook ? No, grazie, si servano altri da loro !

Storia falsata, censurata, manipolata, commercializzata, (censure sui bombardamenti stragisti delle forze aeree angloamericane coordinate dalla divisione Bomber Command della Royal Air Force (RAF, aeronautica militare britannica). Lobby finanziarie e immobiliari USA. propaganda politica e persuasione occulta ideologica, profili e multiprofili facebook neofascisti protetti dalla Polizia Postale, dagli stessi amministratori di pagina e Facebook, dalla magistratura, apologia del berlusconismo palazzinaro e speculativo foraggiato dal Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e connivenze con il Partito Democratico ?. La storia in mano alle multinazionali di Zuckerberg ed alle massonerie ?

NO GRAZIE !

Facebook-No-Grazie-300x209

Questo video dimostra, senza alcun margine di possibilita’ di negazione, cosa si nasconda dietro facebook (miliardi di utenti ignari ma non tutti lo sarebbero… c’è però chi lo utilizzerebbe per disinformare e condizionare idee e orientamenti politici di intere nazioni, regioni, citta’…). Questo non comporta che tutti gli utenti facebook aderiscano ad un progetto di annullamento dell’identita’ individuale…(il 95% di essi ignora beatamente tutto a proprio danno e discapito…) questo comporta, per contro, che alcuni autori si avvalgano di questa piattaforma per pilotare idee, opinioni e orientamenti ideologici e poitici…

Virgilio-Carnisio-1-300x300

Darsena anni ’60, (Foto di Virgilio Carnisio, da ilgiornaleoff.ilgiornale.it)

Uno scatto dell’ex Eliporto Leonardo Da Vinci allestito nella Fiera Campionaria di Milano, Aprile 1956 (sullo sfondo a destra la prima antenna televisiva Rai di Corso Sempione, poi sostituita con quella quasi attuale negli anni ’60).

Eliporto fieristico Leonardo da Vinci Fiera di Milano 1956

Eliporto fieristico Leonardo da Vinci Fiera di Milano 1956. Da notare la prima antenna RAI di Corso sempione (sullo sfondo a destra), sostituita poi durante gli anni ’60 da quella ancora oggi esistente.

Uno scatto di Piazza Duomo nell’Agosto 1953, quando le vacanze si trascorrevano sulleguglie del Duomo, all’ombra della Madonnina

Piazza Duomo Agosto 1953, quando le ferie si trascorrevano sulle guglie all'ombra della Madonnina.

Piazza Duomo Agosto 1953, quando le ferie si trascorrevano sulle guglie all’ombra della Madonnina.

1950 Idroscalo (corriere.it)

1950 Idroscalo (corriere.it)

Via Santa Maria Fulcorina verso il crocicchio delle Cinque Vie 1950. (da Milàn l'era inscì).

Via Santa Maria Fulcorina verso il crocicchio delle Cinque Vie 1950. (da Milàn l’era inscì).

Parco Sempione, veduta panoramica dalla Torre Littoria. Data non precisata, forse prossima o immediatamente successiva al periodo bellico. (da storimilanesi.org)

Parco Sempione, veduta panoramica dalla Torre Littoria. Data non precisata, forse prossima o immediatamente successiva al periodo bellico. (da storimilanesi.org)

Milano Ticinese 1957, Via Conca del Naviglio (da @milano_in_mostra www.imgrum.orgusermilano_storia_di_una_rinascita2214848628)

Milano Ticinese 1957, Via Conca del Naviglio (da @milano_in_mostra www.imgrum.orgusermilano_storia_di_una_rinascita2214848628)

Il primo “vero” grattacielo a Milano: Torre Breda, ultimata nel 1955, alta 116 metri.

1955 circa (Torre Breda già ultimata), Piazza Duca D'Aosta e Via Vittor Pisani

1955 circa (Torre Breda già ultimata), Piazza Duca D’Aosta e Via Vittor Pisani

 Via Vittor Pisani 1954 circa, prima dello sventramento urbanistico.

Via Vittor Pisani 1954 circa, prima dello sventramento urbanistico degli anni ’60. La riqualificazione dell’area Staz. Centrale-Repubblica e Garibaldi, sin dagli anni del “Boom Economico”, pretese l’espulsione dei ceti milanesi meno abbienti verso le periferie. Una “filosofia” ereditata dal periodo fascista e recentemente rivissuta con le speculazioni urbanistiche (degne di indagini) nelle giunte Albertini-Moratti-Pisapia e si teme anche per la prossima giunta Sala. Gli espropri degli anni 2000 in Isola Garibaldi, furono imposti dalla multinazionale del settore immobiliare americana Hines. L’ex Governatore Formigoni fece pressioni (tramite settori Forza Italia e Lega Nord per favorire l’ingresso di corporazioni USA nel destino urbanistico di Milano) per la confisca di aree private (cascinali come la Cascina Romagnina, i cui proprietari non furono mai risarciti dell’esproprio). Formigoni, inoltre, favorì l’utilizzo di fondi ALER per la costruzione del nuovo Palazzo della Regione.

Milano, Via Manzoni 1956. Foto Archivio Alfa Castaldi

Milano, Via Manzoni 1956. Foto Archivio Alfa Castaldi

Piazza Duomo 1957 (da Mentelocale.it). Nottata nebbiosa, con in primo piano una Fiat Topolino e molti agenti di Polizia in una Milano dove la "Liggera" era attiva in azioni di "svaligiamento" vetrine di gioellerie del Centro. Una Milano gia' attraversata da squilibri sociali evidenti, una Milano che stava crescendo troppo in fretta... ma una "malavita" locale che non uccideva ed aveva le sue regole morali.

Piazza Duomo 1957 (da Mentelocale.it). Nottata nebbiosa, con in primo piano una Fiat Topolino e molti agenti di Polizia e alcui “Ghisa” in una Milano dove la “Liggera” era attiva in azioni di “svaligiamento” vetrine di gioellerie del Centro. Una Milano gia’ attraversata da squilibri sociali evidenti, una Milano che stava crescendo troppo in fretta… ma una “malavita” locale che non uccideva ed aveva le sue regole morali.

Una serie di scatti fotografici della manifestazione aeroportuale/aeronautica MAB, presso l’Aeroporto Forlanini nel 1957

Manifestazione MAB, Aeroporto Forlanini a Linate, 1957

Manifestazione MAB, Aeroporto Forlanini a Linate, 1957

MAB Linate (Aeroporto Forlanini) 1957

MAB Linate (Aeroporto Forlanini) 1957

MAB Linate (Aeroporto Forlanini) 1957

MAB Linate (Aeroporto Forlanini) 1957

Milano Gorla Via Isocrate 1963 (Milàn l'era insci)

Milano Gorla Via Isocrate 1963 (Milàn l’era insci)

Fine anni '50, Melchiorre Gioia, realizzazione fondamenta del futuro Palazzo del Comune (uno dei grattacieli realizzati insieme al Galfa, Pirelli e Torre Breda)

Fine anni ’50, Melchiorre Gioia, realizzazione fondamenta del futuro Palazzo del Comune (uno dei grattacieli realizzati insieme al Galfa, Pirelli e Torre Breda). La “scighera” nasconde, sullo sfondo, la presenza della Torre Galfa (già ultimata) (da Milàn l’era inscì).

Milano o il distretto di Brooklyn ? Milano in una Via Vittor Pisani che si sposava meravigliosamente con i monumentali grattacieli che stavano sorgendo ai suoi piedi (sullo sfondo la Torrre Breda). Aveva senso lo sventramento avvenuto pochi anni dopo , che trasformo' una porzione di Milano in una fotocopia mal riuscita di Buenos Aires ? (foto da Milàn l'era inscì).

Siamo a Milano o nel distretto di Brooklyn ? Siamo a Milano in una “vecchia” Via Vittor Pisani (fine anni ’50 del 1900) che si sposava meravigliosamente con i monumentali grattacieli che stavano sorgendo ai suoi piedi (sullo sfondo la Torrre Breda). L’abbinamento e l’integrazione tra “vecchio” e “nuovo” esaltava entrambe le componenti urbane. Aveva senso lo sventramento della via e l’omologazione urbanistica avvenuta pochi anni dopo , che trasformo’ una porzione di Milano in una fotocopia mal riuscita di Buenos Aires ? Perche’ lo sviluppo urbanistico della New York europea venne tarpato e stravolto da piani regolatiri assurdi e da un governo di Roma che tarpo’ lo sviluppo metropolitano di questa città ? (foto da Milàn l’era inscì).

Riproduzione grafico pittorica del grattacielo Pirelli in costruzione (anno 1959) (da blog.urbanfile.org)

Riproduzione grafico pittorica del grattacielo Pirelli in costruzione (anno 1959) (da blog.urbanfile.org)

Pirelli in costruzione (1958 circa) (da pinterest)

Pirelli in costruzione (1958 circa) (da pinterest)

Pirelli in ultimazione, Febbraio 1959, Foto di Adolfo Ferrari (da milanoweekend.it)

Pirelli in ultimazione, Febbraio 1959. Foto di Adolfo Ferrari (da milanoweekend.it)

Milano Via Vittor Pisani 1965. Foto di Toni Nicolini archivio CRAF E' imminente lo sventramento della Via Vittor Pisani (con lo sfratto dei residenti nelle case di ringhiera) per allargare la sede stradale e donare all'arteria un aspetto metropolitano. Il lato oscuro del progetto fu l'allontanamento dei residenti verso le periferie. Forse oggi le cose andrebbero ancor peggio, sfratti su una strada...

Milano Via Vittor Pisani 1965. Foto di Toni Nicolini archivio CRAF. E’ imminente lo sventramento della Via Vittor Pisani (con lo sfratto dei residenti dalle case di ringhiera, successivamente demolite per allargare la sede stradale e donare all’arteria un aspetto metropolitano). Il lato oscuro del progetto fu l’allontanamento dei residenti verso le periferie. Forse oggi le cose andrebbero ancor peggio, sfratti su una strada…(oggi gli espropri non sono seguiti da assegnazioni di alloggi alternativi)

Tombinatura Naviglio Martesana in Via Melchiorre Gioia verso il 1960. (da Pinterest.com)

Tombinatura Naviglio Martesana in Via Melchiorre Gioia verso il 1960. (da Pinterest.com)

Via Melchiorre Gioia Via Monte Grappa (1960/61 circa). Copertura Naviglio Martesana (Fonte fotografica : Lombardia beni culturali)

Via Melchiorre Gioia Via Monte Grappa (1960/61 circa). Copertura Naviglio Martesana (Fonte fotografica : Lombardia beni culturali)

Barcone Naviglio Grande, anni '50

Barcone Naviglio Grande, anni ’50 (quando l’economia milanese dell’edilizia, si avvaleva dei Navigli come mezzo di trasporto di ghiaia, sabbie e materiale di risulta setacciato dal Ticino). Triste comparazione con le aziende di “movimento terra” attuali, quasi sempre alle maestranze della ‘ndrangheta e coinvolte in affari sporchi di trasporto e smaltimento illegale di rifiuti tossici che, vien da sospettarlo, saranno certamente sepolti nelle fondamenta di molti grattacieli della “nuova Porta Volta e Porta Garibaldi”

Milano-Ticinese. Via Magolfa (roggia Triulza) anni '60 (da http://blog.urbanfile.org e https://alessandro54.files.wordpress.com )

Milano-Ticinese. Via Magolfa (roggia Triulza) anni ’60 (da http://blog.urbanfile.org e https://alessandro54.files.wordpress.com )

Milano Carrobbio, anni '60. Case di richiera Via De Amicis (httpwww.imgrum.orgusermilano_storia_di_una_rinascita2214848628)

Milano Carrobbio, anni ’60. Case di richiera Via De Amicis (httpwww.imgrum.orgusermilano_storia_di_una_rinascita2214848628)

Fotogramma film "La Notte" (regia Michelangelo Antonioni) Torre Galfa Via Copernico 1961

Fotogramma film “La Notte” (regia Michelangelo Antonioni). Torre Galfa dalla Via Copernico (1961)

Via Montenapoleone anni '50

Via Montenapoleone anni ’50

Corso Genova-Viale D'Annunzio-Piazzale Cantonre, fine anni '50 (Milàn l'era inscì)

1961 Foto d'autore Isola Garibaldi ponte sul Naviglio Martesana

1961. Foto d’autore. Isola Garibaldi, ponte sul Naviglio Martesana (intersezione con M.Gioia), (da Milàn l’era inscì).

Milano, Cinema Missori anni 50 (da GiuseppeRausa.it)

Milano, Cinema Missori anni 50 (da GiuseppeRausa.it)

Foto di Emilio Frisia, Milano 1959. Cantiere M1 Piazza San Babila.

Foto di Emilio Frisia, Milano 1959. Cantiere M1 (Metropolinata 1 Linea Rossa) Piazza San Babila.

1959-XXXVII°-FIERA-DI-MILANO-Prototipo-vagone per metropolitana-BREDA. Il orototipo, come visibile nell'immagine, era equipaggiato di pneumatici ed avrebbe viaggiato lungo gallerie prive di materiale rotabile (binari e carrelli sterzanti). Fonte:PicClik.it

1959-XXXVII°-FIERA-DI-MILANO-Prototipo-vagone per metropolitana-BREDA. Il orototipo, come visibile nell’immagine, era equipaggiato di pneumatici ed avrebbe viaggiato lungo gallerie prive di materiale rotabile (binari e carrelli sterzanti). Fonte:PicClik.it

Basamento-ritrovato-durante-lavori-M1-1960-3 (blog.urbanfile)

Basamento-ritrovato-durante-lavori-M1-1960-3 (blog.urbanfile)

Milano-San Babila 1960. Scavi aperti cantiere Metropolitana 1 (da blog.urbanfile)

Milano-San Babila 1960. Scavi aperti cantiere Metropolitana 1 (da blog.urbanfile)

Fine anni '50, Il tetto della ex Stazione Le Varesine, che nel giro di pochi anni sarebbe stata demolita e sostituita dalla nuova stazione di Porta Garibaldi.

Fine anni ’50, Il tetto della ex Stazione Le Varesine, che nel giro di pochi anni sarebbe stata demolita e sostituita dalla nuova stazione di Porta Garibaldi. (da Milàn l’era inscì)

Nella immagine sovrastante, la Piazza San Gioachimo ripresa dal tetto della ex Stazione delle Varesine prima di essere demolita (1960 circa).

Spazzacamino in Via Padova, anno 1959. (ingrum.net)

Spazzacamino in Via Padova, anno 1959. (ingrum.net)

Milano Borgo delle Rottole-Viale Palmanova, Via Carnia (fine anni '50)

Milano Borgo delle Rottole-Viale Palmanova (in primo piano) ed una Via Carnia non ancora collegata con il medesimo Viale Palmanova (fine anni ’50)

Via Pusiano la Corea e la Rizzoli, fine anni 50

Milano Crescenzago-Rottole. Fine anni 50. In primo piano gli stabilimenti Rizzoli, nel lato inferiore dell’aerofoto le case minime demaniali (dette, negli anni ’60, “Corea” e successivamente “le casette”) lungo la ex Via Pusiano, ora Via Cannero (le singole vie vennero rinominate negli anni ’60 e con esse anche l’attuale Via Cannero). Sullo sfondo a sinistra Viale Palmanova e il tracciato approssimativo della Via Civitavecchia, ora Via Rizzoli. A sinistra i palazzi dei dipendenti delle Officine Rizzoli. Le case minime, ultimate nel 1953, inizialmente erano collegate con una strada sterrata intersecante viale Palmanova e la tranvia di Cassano d’Adda. Il lotto di case minime venne realizzato, parzialmente, con il “Piano Marshall” per la ricostruzione edilizia post bellica su progetto e parziali contributi della Unione della Croce Rossa svedese e finlandese. Simili fabbricati vennero realizzati (tutt’ora esistenti) anche nei quartieri Lorenteggio e Rogoredo-Porto di Mare-Parco delle Rose. Le case (dette “Corea”) sorte nel 1953 in Crescenzago-Rottole furono inizialmente molto penalizzate per i collegamenti dei trasporti ATM. I residenti dovevano (se privi di automobile), raggiungere a piedi la Via Padova (attraversando la pericolosa Via Palmanova e le tranvia per Cassano) sino a recarsi in Via Padova onde fruire di linee di autobus aventi inizialmente origine dalla ex stazione tranviaria di Cascina Gobba della tramvia Cassano d’Adda-Vaprio. Le linee d’autobus ATM aventi origine da Caacina Gobba (all’epoca non numerate ma identificate con lettere alfabetiche) erano utilizzate, negli anni del dopoguerra e del “boom economico”, anche dalla manopopera edile e operaia proveniente dall’Est milanese e dalla Provincia di Bergamo, trasbordante dalle linee di tranvia di Cassano d’Adda. La situazione miglioro’ a fine anni ’60 con la realizzazione della linea e stazione M2 Crescenzago, avente origine da Cascina Gobba e iniziale capolinea Centrale FS, in progressiva sostituzione con le tranvie di Cassano-Vaprio.

Didascalia tratta da "Milano Crescenzago" : >

tratta da “Milano Crescenzago” (segue estesa didascalia sulla origine della Carne in Scatola Simmenthal… una storia tutta milanese… “

LA STORIA DELLA CARNE SIMMENTHAL NATA A MILANO CRESCENZAGO:

(articolo tratto da “Milano Crescenzago”

<<Narriamola dunque, questa fantastica storia della carne Simmenthal, marchio che ci ricorda incontaminate vallate e montagne svizzere e che invece è brianzola più che mai.

L’iniziatore di questa avventura industriale fu Pietro Sada (el scior Peder), nato nel 1855 in provincia di Pavia. Questi dopo aver lavorato in vari ristoranti milanesi, aprì una tavola calda in via Passerella a due passi da piazza Duomo. Il locale acquistò in breve una buona fama ed ebbe come affezionati clienti molte famiglie della Milano bene che affidavano al signor Pietro la preparazione dei banchetti delle loro feste .

Il signor Sada preparava le sue prelibatezze nel laboratorio di Crescenzago, ove abitava e tutte le mattine presto due dei suoi figli, Giuseppe ed Alfonso (detto Gino), partivano da Crescenzago con un carretto spinto a mano e portavano la merce nel negozio del centro.
Qui di fianco, il manifesto pubblicitario della carne in scatola prodotta da Carlo Sada nello stabilimento di Crescenzago con il marchio SADITAL, realizzato da Achille Luciano Mauzan, famoso illustratore italo-francese.

El scior Peder, grande spirito innovatore, venuto a conoscenza che in Francia si stavano studiando nuove metodologie per la conservazione in scatola degli alimenti ed in particolare della carne iniziò a sperimentare nuove tecniche di conservazione.

L’idea, geniale ed innovatrice, inizialmente incontrò problemi tecnici e non fu particolarmente apprezzata dai suoi clienti molto tradizionalisti. La svolta si ebbe quando i baroni Vonwiller, della omonima banca chiesero di allestire in fretta senza preavviso un pranzo in onore dei fratelli Gondrand che erano appena atterrati vicino a Monza dopo un volo sperimentale con l’areostato attraverso le Alpi.

El scior Peder, per mancanza di tempo, utilizzò per il ricevimento le sue scatole “sperimentali” di pollo in scatola. Inaspettatamente il preparato piacque, i fratelli Gondrand proposero a Pietro Sada il primo consistente contratto.L’evento ebbe risonanza ed il bollito in scatola del signor Sada divenne sinonimo di progresso.

Nacque così nel 1915 la “Società Fratelli Sada ”, ancora a Crescenzago, con alla presidenza Pietro Sada e con i 4 figli Giuseppe, Alberto, Alfonso e Carlo come soci. La produzione industriale aumentò anche grazie alle forniture militari ed ebbe un notevole incremento durante la 1° guerra mondiale.

Attorno agli anni ’20 Pietro lasciò ai 4 figli il comando dell’azienda, e tra loro sorsero alcune divergenze sulle strategie da adottare. Giuseppe e Alfonso uscirono dalla società: mentre Giuseppe si dedicò alla produzione di scatole con banda stagnata, Alfonso che aveva idee innovatrici e precorritrici dei tempi in tema di commercializzazione e marketing aprì un nuovo stabilimento a Monza in zona S. Rocco, in via Borgazzi, la “Società Alfonso Sada”.

Nel 1923, con l’intenzione di differenziare chiaramente la sua produzione da quella di Crescenzago inventò un nuovo marchio “SIMMENTHAL” dal nome di una famosa razza bovina della valle (Thal) di Simmen in Svizzera.

In breve lo stabilimento di Monza ampliò la propria produzione ed ebbe un grande successo commerciale anche grazie all’immissione sul mercato di numerosi prodotti innovativi in scatola oltre alla carne: lingua, ravioli, salsicce, condimenti, eccetera.

Dalla sua nascita la Simmenthal ha sempre avuto obiettivi ambiziosi: potenziare i propri impianti produttivi e cercare una qualità sempre più alta. Negli anni ’30 e ’40 l’azienda arrivò a produrre 25.000 scatolette al giorno. Anche durante la seconda guerra mondiale gli italiani riconobbero la praticità di questo prodotto e nel 1951 venne inaugurato un nuovo stabilimento ad Aprilia (Latina).
Nel 1979 la General Food (la futura Kraft) entrò con una quota di minoranza nell’azienda e negli anni ’90 l’assorbì totalmente. Nel 1993, la notizia choc: la Kraft chiude lo stabilimento di Monza per portare tutta la produzione ad Aprilia.
Decisione incomprensibile, dato che lo stabilimento è in attivo e redditizio, ma nulla da fare: è l’effetto perverso della “Milano da Bere”, della massimizzazione degli utili a tutti costi.
La chiusura fu inevitabile e lo stabilimento monzese rimase a marcire in quel di via Borgazzi. Insomma, una storia di successo alimentare tutta brianzola continuata altrove.>>

Viale Monza ricoperto dal cantiere degli scavi Metropolitana 1 MM, 1964 circa. Fonte Pinterest.com

Viale Monza ricoperto dal cantiere degli scavi Metropolitana 1 MM, 1964 circa. Fonte Pinterest.com

Milano Cimiano-via-Pusiano-1969

Milano Cimiano-via-Pusiano-1969

Milano Ticinese 1962 Alzaia Naviglio Grande. Giovane lavandaia e ciclisti (da Pinterest.com)

Milano Ticinese 1962, Alzaia Naviglio Grande. Giovane lavandaia e coetanei (da Pinterest.com)

Trattoria La Magolfa, Via Magolfa 15, anni 60. (http://storiedimilano.blogspot.it/)

Trattoria La Magolfa, Via Magolfa 15, anni 60. (http://storiedimilano.blogspot.it/)

Ripa e Alzaia di Porta Ticinese, 1963, foro di Giancolombo

Ripa e Alzaia di Porta Ticinese, 1963, foro di Giancolombo

Milano Ticinese, Vicolo dei Lavandai 1969. Scampoli delle ultime inquiline delle case di righiera che si affacciavano sulle sponde del Naviglio Grande. Allogi privi di bagno e acqua corrente, con turca in comune, l'unica risorsa idrica erano le acque del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese. Per ironia della sorte e per una "italietta" figlia dell'appena dimenticato "boom economico", le lavandaie passarono la staffetta agli automobilisti della Domenica. Il lavaggio autovetture sulle sponde dei Navigli, Grande, Pavese e della Martesana (Melchiorre GIoia, Via Padova-Crescenzago) era un rito piccolo borghese e un poco incivile e inquinante che milanesi doc e di importazione consumavano la Domenica mattina, prima di recarsi da genitori e suoceri (con automobile tirata a lucido) per trascorrere il rito della giornata di festa in famiglia. (foto di Davide Mengacci)

Milano Ticinese, Vicolo dei Lavandai 1969. Scampoli delle ultime inquiline delle case di ringhiera che si affacciavano sulle sponde del Naviglio Grande. Alloggidella Vecchia Milano privi di bagno e acqua corrente (con stufe a legna o cucine economiche) e con turca in comune sulla tromba delle scale. L’unica risorsa idrica erano le acque del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese. Per ironia della sorte e per una “italietta” figlia dell’appena dimenticato “boom economico”, le lavandaie passarono la staffetta agli automobilisti della Domenica. Il lavaggio autovetture sulle sponde dei Navigli, Grande, Pavese e della Martesana (Melchiorre GIoia, Via Padova-Crescenzago) era (purtroppo) un rito piccolo borghese e un poco incivile (e inquinante) che milanesi doc e di importazione consumavano la Domenica mattina, prima di recarsi da genitori e suoceri (con automobile tirata a lucido) per trascorrere il rito della giornata di festa in famiglia. Questa abitudine domenicale si estinse verso gli anni ’80 con l’introduzione degli autolavaggi automatici. (foto di Davide Mengacci)

Naviglio Pavese 1965, archivio Fernando Scianna

Naviglio Pavese 1965, archivio Fernando Scianna

Chiatta (o barcone) nella Darsena, 1972.

Chiatta (o barcone) nella Darsena, 1972.

Milano Darsena, 1967. Archivio Paolo Monti.

Milano Darsena, 1967. Archivio Paolo Monti.

Milano Quarto Cagnino 1955. Via Fratelli Zoia. (fonte fotografica Urbanfile)

Milano Quarto Cagnino 1955. Via Fratelli Zoia. (fonte fotografica Urbanfile)

Milano Corvetto-Rogoredo 1955. La statua di Cristo in Via San Dionigi. (fonte : Pinterest).

Milano Corvetto-Rogoredo 1955. La statua di Cristo in Via San Dionigi. (fonte : Pinterest).

Milano Porta Romana. Vettura serie 5000, Corso Lodi, anni '60.

Milano Porta Romana. Vettura tramviaria serie 5000, Corso Lodi, anni ’60.

Milano Porta Romana-Policlinico. Largo della Crocetta e intersezione Via Lamarmora, 1967 circa (da Urbanfile Blog).

Milano Porta Romana-Policlinico. Largo della Crocetta e intersezione Via Lamarmora, 1967 circa (da Urbanfile Blog).

Grattacielo Pirelli (Anni 70 circa) lavaggio finestre da impalcature mobili sospese nel vuoto. (http://www.floornature.it/media/photos/1/11843/04_centro_pirelli_ph-dino-sala_popup.jpg )

Grattacielo Pirelli (Anni 70 circa), lavaggio finestre da impalcature mobili sospese nel vuoto. (http://www.floornature.it/media/photos/1/11843/04_centro_pirelli_ph-dino-sala_popup.jpg
)

Milano, Viale Sabotino-Piazza Medaglie d'Oro-Porta Romana 1961. Torre di Porta Romana (grattacielo di Piazza Medaglie d'Oro) in costruzione.

Milano, Viale Sabotino/Viale Angelo Filippetti-Piazza Medaglie d’Oro-Porta Romana 1961. Torre di Porta Romana (grattacielo di Piazza Medaglie d’Oro) in costruzione.

Corso Buenos Aires-Via Spallanzani 1962- foto di Ernesto Fantozzi (da url.it)

Corso Buenos Aires-Via Spallanzani 1962- foto di Ernesto Fantozzi (da url.it)

Milano Isola Garibaldi anni 60, Via Borsieri (da pinterest.dk)

Milano Isola Garibaldi anni 60, Via Borsieri (da pinterest.dk)

Le contraddizioni del “BOOM ECONOMICO” ed una citta’ di Milano dominata da economia reale (industrie e aziende) con le contraddizioni dello sfruttamento della manodopera operaia e le speculazioni immobiliari e fondiarie gia’ presenti negli anni ’50 del 1900

Corso Buenos Aires ipertrafficato causa sciopero ad oltranza lavoratori ATM (1966) (Lombardia Beni Culturali)

Corso Buenos Aires ipertrafficato causa sciopero ad oltranza lavoratori ATM (1966) (Lombardia Beni Culturali)

Milano Cordusio, 1970, Via Bocchetto angolo Moneta e gigantografia pubblicitaria

Milano Cordusio, 1970, Via Bocchetto angolo Moneta e gigantografia pubblicitaria

Porta Romana, 1970 circa, incrocio Via Molino delle Armi-Via Santa Sofia con Corso Italia (Lombardiabeniculturali)

Porta Romana, 1970 circa, incrocio Via Molino delle Armi-Via Santa Sofia con Corso Italia (Lombardiabeniculturali)

Largo Giambellino (in prossimita' dell'incrocio con Largo Gelsomini) intorno al 1960. Fonte: https://gliamicidelgiambellino.weebly.com/foto-vecchie.html

Largo Giambellino (in prossimita’ dell’incrocio con Largo Gelsomini) intorno al 1960. Fonte: https://gliamicidelgiambellino.weebly.com/foto-vecchie.html

Milano ricca e organizzata negli anni ’50 e ’70 ?

Si, certo, sovente a dispetto della Democrazia Cristiana dorotea romana… avara in investimenti infrastrutturali. Le giunte DC PSDI del Comune di Milano, anni ’50 e ’60, creavano situazioni di connivenza con la DC romana tutta improntata a sfruttare e beneficiare della produzione industriale di citta’ come Milano e Torino, concedendo loro le opere e le infrastrutture necessarie con il contagocce…

Tuttavia questo apparente “buon governo” aveva dei costi sociali ed umani altissimi, aggravati da una generazione di imprenditori e industriali sovente arretrata, reazionaria, sfruttratrice e becera. Impianti di fonderia e di produzione privi dei piu’ ridumentali dispositivi di aerazione, ventilazione e filtro dell’aria. Imprenditori che trafugavano i profitti nei paradisi fiscali come il Canton Ticino. Le basi (pessime) culturali sulle quali nacque, una ventina di anni dopo, a cavallo degli anni ’80 e ’90, il precariato e la precarieta’ anche intellettuale e qualificata, condizioni che negli anni del Berlusconismo, raggiunsero l’apice. Condizioni presenti tutt’oggi e tutt’altro che superate…

La nota ribellione studentesa e successivamente operaia del 1968, frutto di gravi squilibri sociali, non tardo’ a generare reazioni violente, di scontro e di rivolta anche nelle fabbriche milanesi, tra le varie, scontri violentissimi avvennero nel quartiere Bicocca all’interno degli stabilimenti Pirelli, come testimonia la fotografia sottostante:

Milano Bicocca. Auto (di impiegati e capi reparto) completamente ribaltate durante scontri violenti avvenuti negli Stabilimenti Pirelli il 23 Settembre 1969 (da Pinterest)

Milano Bicocca. Auto (di impiegati e capi reparto) completamente ribaltate durante scontri violenti avvenuti negli Stabilimenti Pirelli il 23 Settembre 1969 (da Pinterest)

MILANO 1975. Gli aspetti disumani di una metropoli che doveva, nel bene e nel male, trainare l’economia, la finanza, le industrie, di una intera nazione.

Le utopie che tale ruolo di Ammiraglia (nel bene e nel male) potessero protrarsi all’infinito.

Dal 1992, gli scandali giudiziari fatti esplodere con meccanismi ad orologeria, minarono pesantemente le forze e le capacità, come i poteri, di Milano (che in termini di giustizia sociale e pulizia politico amministrativa e imprenditoriale non godeva già di buona salute). Metropoli destinata ad un progressivo e inesorabile declino mai superato ne arginato, che vede, oggi, la supremazia delle mafie e del riciclaggio finanziario nella speculazione immobiliare, edilizia e negli appalti verso le grandi opere e pubbliche amministrazioni (ormai ridotta ad una Chicago anni ’30 degli anni 2000 nel Nord Italia, insieme alla Capitale Roma).

—————-

Nel 1961 la chiusura della Stazione Varesine (venne sostituita dalla nuova Stazione di P.ta Garibaldi) diede l’avvio ad un un contenzioso urbanistico e politico durato oltre 40 anni (culminato con gli ecomostri dell’area ex Varesine, tra il 2010 e 2014) di cui oggi si osservano errori e brutture urbanistiche nella indifferenza della magistratura del Tribunale di Milano e della DDA.

L’area delle ex Varesine, dopo la sua dismissione doveva essere riqualificata per l’estensione dell’originario “Masterplan” (il primo di una lunga serie durata quasi 50 anni) della City (centro direzionale) di Milano, elaborato verso il 1953. Tuttavia, tale progetto, con le sue varie progettualità, venne in buona parte bocciato da subito ed i primi grattacieli (Breda, Pirelli, Galfa, Palazzo degli Uffici Tecnici del Comune) vennero realizzati indipendentemente da tale piano urbanistico.

I costi infrastrutturali erano insostenibili!

Si prevedevano, sin d’allora, per i q.ri Garibaldi, Stazione Centrale e Repubblica, tanti di quegli espropri ai privati ed esodi dei residenti (che si trovavano in quelle aree), che il Comune e le sue giunte, per 50 anni, declinarono qualsiasi iniziativa di riqualificazioni urbanistiche dall’impatto “biblico” (rassegnandosi a mantenere le ex varesine come luogo di Luna Park permanente, luogo dove nel corso dei decenni, per la sua caratteristica ambientale fu luogo di numerose riprese cinematografiche).

In sintesi, la Milano degli Affari, costava, in termini di espropri, talmente tanto (i costi erano anche per la costruzione di alloggi popolari nelle periferie dove collocare gli espropriati e sfrattati) che gli unici inverventi attuati furono lo sventramento della Vittor Pisani e la copertura del Naviglio Martesana in Via Melchiorre Giofia.

Milano, salvo le aree periferiche Ligresti (Barona, Lorenteggio, Certosa, Lambrate, Ripamonti) e salvo la realizzazione di due grattacieli, negli anni ’80 a ridosso dello Scalo Porta Garibaldi (deturpati durante la cementificazione in oggetto), mantette immutato il proprio aspetto nella sua parte centro settentrionale.

Quindi per mezzo secolo, nessuno o quasi volle pensare a simili urbanizzazioni (ci provo’ Ligresti negli anni ’80, senza otterne nulla).

Quindi, a cavallo degli anni ’50/’60 si realizzarono solo le torri sopra elencate e gli stravolgimenti urbanistici si limitavano alle Vie Vittor Pisani e Melchiorre Gioia.

Per decenni (salvo inizio lavori intorno agli anni ’60 per sventrare e annichilire l’Isola Garibaldi nelle sue varie case d’epoca di corte e ringhiera), l’area ex Varesine si “salvò” da innumerevoli progetti di “Milano Moda”; “Milano Finanziaria”… etc… che decadevano per un fattore comune che i palazzinari non consideravano:

Milano, dopo la metà degli anni sessanta, non crebbe (mai più) in termini di economia industriale e di terziario-servizi (fattori dissuasivi affiancati da costi di espropri e costi infrastrutturali).

Dal 1963 sino ad oggi, Milano, dovette affrontare un inesorabile e inarrestabile declino industriale, economico, finanziario, politico e morale che vanificava qualsiasi progetto di realizzare un Masterplan per “aree di affari, centri direzionali”….per una ragione molto semplice:

Da più di 50 anni, le condizioni politiche, burocratiche, culturali, sociali, finanziarie, economiche, industriali dell’Italia e di Milano, NON ATTIRANO PIU’ AZIENDE E INVESTITORI NAZIONALI ED ESTERI! (ancor meno dal 2009 ad oggi!… periodo in cui lo scempio urbanistico venne, incredibilmente attuato in una Milano sempre più spopolata di residenti e di attività produttive e imprenditoriali).

Il “marasma” berlusconista costituito da una galassia di poteri, lobby, multinazionali estere ed amicizie con petrolieri ex Presidenti USA, controllate Finmeccanica dell’indotto “Maroniano” collegate a varie finanziarie USA che prestano denaro alla Governance di Washington per sostenere l’industria e la spesa militare, che avrebbe legami con la nostra Finmeccanica, a cui si aggiungono gruppi finanziari legati alle lobby Microsoft Corporation, e varie finanziarie e immobiliari USA, intorno ai primi anni 2000 volle mettere le mani su questa ex periferia popolare di Milano… tra queste spicca la texana Hines di cui ci si chiede che relazione potesse avere con l’urbanizzazione di Milano (sorge una domanda: Comune e Regione, chiesero prestiti e contrassero debiti con queste immobiliari/finanziarie, esperte nelle emissioni di derivati ?. Se si, sotto quale “bomba”, Milano e Lombardia giacciono in tema di indebitamenti per infrastrutture concepite più che per migliorare i servizi pubblici.. per migliorare gli affari dei “soliti noti”?.

Breve cronologia:

L’area ex Varesine, rimase incolta (occupata da Luna Park), sino al 2004 (43 anni).

Il Comune, pur essendo proprietario di alcuni ettari di verde pubblico (donato da privati nei decenni scorsi), non si curava volontariamente di tali aree, abbandonandole al degrado ed all’incuria per decenni. Erano tuttavia aree originariamente di Verde Pubblico destinate ai cittadini la cui manutenzione spettava al Comune di Milano.

L’area, sin dai primi anni ’70, fece “gola” ai vari palazzinari e speculatori edilizi nostrani. Battaglie legali e politiche (tra il 1972 e il 2008) si consumarono tra i “veterani” residenti della Vecchia Isola Garibaldi e le lobby del mattone. Nel corso dei decenni anche Bettino Craxi, tramite il suo amico Salvatore Ligresti (che era anche amico di Silvio Berlusconi) cercò, nel 1989, di dare avvio ad un progetto di “riquaificazione” (Il progetto decadde per i soliti costi infrastrutturali e di esproprio insostenibili ed anche perchè la Corte di Stato dava ragione ai “resistenti” e per i costi degli espropri e infrastrutture).

Per i motivi appena esposti (principalmente impatto ambientale, urbanistico e assenza di un mercato immobiliare e finanziario territoriale che necessitava di tali opere) tutti i Masterplan intercorsi tra il 1972 e l’avvio di Tangentopoli ’92, furono bocciati per tutta una serie di fattori urbanistici, legali, tecnici, ambientali e sociali (rischi di costruire Cattedrali nel deserto che sarebbero rimaste inutilizzate con aggravi nei bilanci comunali per le infrastrutture accessorie che sarebbero state necessarie e per gli espropri).

L’astuzia delle amministrazioni di centro-destra che intercorsero dal 1993 al 2011 (le successive del PD, allargarono il tavolo dove “far merende”…allo scopo di mangiare anche loro…) propose la realizzazione del passante ferroviario (un progetto risalente alla fine degli anni 70 sui cui si scontravano FS e ATM per conflitti di interessi) che intersecava proprio la Stazione Garibaldi che era a ridosso della “Eldorado immobiliare” . Tale area era ambita da mezzo secolo dai piu’ potenti palazzinari e immobiliaristi, non solo italiani ma del Mondo e le risorse limitate del Comune di Milano furono, per decenni, il disincentivo all’attuazione di simili opere ! (forse sino a quando non si decise di esporre Regione e Comune ai prestiti con fondi derivati e sub-prime d’oltreoceano, tramite la mediazione bancaria con finanziarie USA?)

Il trucco della “vecchia volpe” di Berlusconi (e dei suoi “uomini”), ed anche di Formigoni (e dei loro sindaci di Milano), fu quello di precedere, prima dell’approvazione del Masterplan oggi attuato nelle varie torri e nello sventramento delle precedenti direttrici stradali, poi confluite in un super asse di prolungamento della Via Volturno, indi il sostentamento e finanziamento statale e regionale degli oneri infrastrutturali ferro-metropolitani (Passante, Linea 5 Metropolitana) e l’approvazione del progetto, molto prima dell’avvio lavori, fingendo di investire sulla integrazione della la rete di trasporti urbana con il resto della Regione e delle regioni confinanti (tra le varie nacque anche il business Le Nord-Trenord).

Linee metropolitane aggiuntive (vedesi anche la Linea 5 per le Tre Torri sino a Garibaldi) e il Passante, furono le voci di costo che si finse di spendere (ad oneri di Regione, Provincia e Comune che a loro volta rimandavano a fondi governativi) per attrezzare un’area dove si poteva speculare, preaticamente all’infinito (una filosofia del genere avvenne anche con l’Expo 2015, che i lungimiranti politici della Corte di Berlusconi Silvio e con i convitati del PD, seppero prevedere con l’inutile spostamento della Fiera di Milano, dalla sua sede di Largo Domossola e Rho (dove fecero arrivare la M1 e il Passante).

L’avvio deciso del XX ennio berlusconista (che volle lasciare il segno indelebile nella Milano post Berlusconi, del suo passaggio e della sua presenza…) ed una coalizione politica colossale e granitica che Berlusconi seppe realizzare con tutte le forze politiche milanesi e lombarde, sostenute dalle potentissime lobby americane approdate in Italia (tra queste la multinazionale finanziaria e immobiliare texana “Hines”), poi alleanze con circuiti di riciclaggio, immobiliaristi, banche, assicurazioni, finanziarie, manager di ATM, Ferrovie dello Stato, Ferrovie Nord Spa, e architetti, ottenne quello che per mezzo secolo la Corte di Stato e la magistratura negarono per evidenti vizi di legalità, diritto, criteri urbanistici, oneri insostenibili, usufrutto pubblico di aree verdi donate da privati e scarsa offerta e spendibilità nel mercato immobiliare di questi progetti.

Dal 2004 presero avvio i lavori per la Torre Unicredit e il Nuovo Palazzo della Regione, voluto da Formigoni (con il peculato di aver utilizzato fondi destinati all’ALER), poi arrivo’ la Torre Diamante, poi gli ecomostri del Bosco Veticale, l’altro ecomostro (detto Il Rasoio) di Ligresti (sequestrato e dissequestrato più volte), ed altre torri ecomostro destinate a torri condominio, sempre sorte in quell’area (la prossima, dal 2017, una copia di un grattacielo londinese, questa volta commissionata da Unipol).

Anche la IMPREGILO SPA ebbe il suo “mangiare” all’interno di questi progetti (a partire dal Palazzo della Regione Lombardia).

Le infrastrutture “accessorie”, con la tecnica dell’inganno, vennero realizzate (e pagate da milanesi e italiani) prima che il Masterplan definitivo divenne , solamente approvato… (i progetti del Passante risalgono persino agli anni ’70 e della M5 agli anni ’90, anche se completati, il primo nel 2008 e il secondo nel 2014, erano già concepiti per la “Nuova Isola Garibaldi cementificata” e con essi i fondi pubblici utilizzati per attrezzare un’area i cui residenti … non molti sino ad oggi… milionari, non utilizzeranno mai… muovendosi solo con auto blu, auto private a autista).

Le volumetrie realizzate, anche quelle commissionate o rilevate da gruppi bancari e assicurativi, permangono da anni in gran parte vuote, invendute, non affittate. Il record spetta alla Torre Diamante, quasi del tutto invenduta dal 2012 e solo alcuni piani utilizzati ( per essa non si espongono nemmeno immobiliaristi di altre nazioni…che potrebbero acquistarne i volumi e riaffittarne gli spazi inutilizzati e invenduti).

Il bosco verticale, prossimo al fallimento, venne rilevato dagli Emiri del Qatar con odore di esterovestizione.

Una sorte molto simile è prevista per le tre torri dell’area Portello MilanoFiera City (la M5 vede convogli vuoti da S.Siro sino alla stazione FS LE NORD di Porta Garibaldi…ma la linea M5 in quella tratta si “doveva fare” perchè i grattacieli ed i centri direzionali, pretendono infrastrutture accessorie…).

L’unica area verde che rimane, oggi adibita a “biblioteca del bosco” vede l’innesto di pianticelle “stagionali” a rotazione.. ogni stagione, un impianto differente… vi è da chiedersi per quanti mesi o massimo anni quest’area sopravviverà prima dell’insediamento di nuove torri ecomostro in fase di progetto (come la Unipol).

Ritornando al dopoguerra… cco ora una immagine (1960 circa) della Stazione Garibaldi in corso d’opera…

Stazione Porta Garibaldi in realizzazione (1959/1960 circa, da Milàn l'era inscì)

Stazione Porta Garibaldi in realizzazione (1959/1960 circa, da Milàn l’era inscì)

Isola Garibadi C.so Como fine anni 60

Isola Garibadi C.so Como anni ’60

§§§§§§§§§§§§§§

LA MILANO CINEMATOGRAFICA DEGLI ANNI ’50 E ’60, DEI CHIARI DI LUNA DEL BOOM ECONOMICO E DI UNA PACE E GIUSTIZIA SOCIALE SOLO APPARENTE, IN UN CLIMA DI RESTAURAZIONE DEGLI AUTORITARISMI FASCISTI , UN MIRACOLO ECONOMICO EFFIMERO E SOVENTE SCONFESSATO DA ALCUNI REGISTI ED ATTORI CHE RESERO IL CINEMA ITALIANO IL RIFERIMENTO ARTISTICO ASSOLUTO, NEL PANORAMA CINEMATROGRAFICO MONDIALE, PER VARI DECENNI.

Alberto Sordi in «Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo» Anno 1956

Alberto Sordi in «Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo» Anno 1956, film diretto da Mauro Bolognini (corriere.it)

Milano Piazza Duomo film Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo 1956

Milano Piazza Duomo, Galleria Duomo, Alberto Sordi, 1956, fotogramma del film diretto da Mauro Bolognini, “Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo”. (da Corriere.it)

Piazza Velasca 1959. Sigla iniziale film "IL VEDOVO" di Dino Risi, con Franca Valeri e Alberto Sordi (http://www.oocities.org/ilvedovo1959/femminile.html)

Piazza Velasca 1959. Sigla iniziale film “IL VEDOVO” di Dino Risi, con Franca Valeri e Alberto Sordi (http://www.oocities.org/ilvedovo1959/femminile.html)

1959 Piazza Velasca, sequenza del film Il Vedovo di Dino Risi con Alberto Sordi e Franca Valeri.

1959 Piazza Velasca, sequenza del film ” IL VEDOVO” ,di Dino Risi con Alberto Sordi e Franca Valeri.

Piazza Velasca 1959. Sequenza del Film "IL VEDOVO" di Dino Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri.

Piazza Velasca 1959. Sequenza del trailer “IL VEDOVO” di Dino Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri.

Trailer pubblicitario de il film “IL VEDOVO” (Regia Dino Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri, 1959).

Video Player

00:00
00:26

La storia continua…

Naviglio Grande, Barona, Vicolo Lavandaie e Darsena intorno al 1955

Milano Ticinese, Darsena anni '50 (da gettyimage.fr)

Milano Ticinese, Darsena anni ’50 (da gettyimage.fr)

Naviglio Grande in secca, dal Ponte di Via Valenza, 1970 (da gettyimage).

Naviglio Grande in secca, dal Ponte di Via Valenza, 1970 (da gettyimage).

Milano-Parco Sempione, anni '50

Milano-Parco Sempione, anni ’50

Atrio Uffici Amministrativi e Direzione della Angelo Rizzoli Editore e Cineriz Produzione e Distribuzione cinematografica in zona Crescenzago, Via A. Rizzoli, nel 1958. L'allestimento architetturale è di Portaluppi. Purtroppo la palazzina direzionale come tutte le ex Officine Grafiche Rizzoli sono andate demolite alla fine degli anni '2000 (da Milàn l'era inscì)

Atrio Uffici Amministrativi e Direzione della Angelo Rizzoli Editore e Cineriz Produzione e Distribuzione cinematografica in zona Crescenzago, Via A. Rizzoli, nel 1958. L’allestimento architetturale è di Portaluppi. Purtroppo la palazzina direzionale come tutte le ex Officine Grafiche Rizzoli sono state parzialmente demolite alla fine degli anni ‘2000 e gli edifici sopravvissuti sono in stato di abbandono ed incuria da diversi decenni (da Milàn l’era inscì)

Corso Buenos Aires, Angolo Regina Giovanna, Fotomodelle in posa per "book pubblicitario". Fonte http://temi.repubblica.it/espresso-il68/2008/01/29/gli-stili-di-vita/?refresh_ce

Corso Buenos Aires, Angolo Regina Giovanna, Fotomodelle in posa per “book pubblicitario”. Fonte http://temi.repubblica.it/espresso-il68/2008/01/29/gli-stili-di-vita/?refresh_ce

Siamo in un piano del Grattacielo Pirelli (qualche anno dopo il periodo del "dopoguerra", fine anni '60). All'epoca non era simbolo del potere politico regionale come divenne a partire da un decennio dopo...

Siamo in un piano del Grattacielo Pirelli (qualche anno dopo il periodo del “dopoguerra”, fine anni ’60). All’epoca non era simbolo del potere politico regionale come divenne a partire da un decennio dopo… (il Pirelli non richiese infrastrutture colossali e si collocava in un’area già servita e con progetti di metropolitane già in corso, indipendentemente dalla sua presenza).

Piazza Cordusio anni '50 (da Milàn l'era inscì)

Piazza Cordusio anni ’50 (da Milàn l’era inscì)

Piazza Duomo 1961. scavi cantiere metropolitana Linea Rossa 1

Piazza Duomo 1961. scavi cantiere metropolitana Linea Rossa 1 (da Storiemilanesi.org)

1958 circa, Gigantografia pubblicitaria Pirelli di copertura al cantiere dell'omonimo grattacielo in costruzione. (dalla Via Fabio Filzi). Archivio Paolo Monti

1958 circa, Gigantografia pubblicitaria Pirelli di protezione al cantiere dell’omonimo grattacielo in costruzione. (dalla Via Fabio Filzi). Archivio Paolo Monti

1960 circa, il Pirelli appena complatato, visto dalla Galleria delle carrozze della stazione centrale di Milano (Archivio Paolo Monti)

1960 circa, il Pirelli appena completato, visto dalla Galleria delle carrozze della stazione centrale di Milano (Archivio Paolo Monti)

Idroscalo anni '60

Idroscalo, anni ’60

1953/54 circa. Vicinanze Nuovo Stadio Meazza (1953) "case minime" lungo la Via San Giusto. Quello che era provvisorio, divenne definitivo e molti plessi di edilizia popolare post bombardamenti sopravvivono in vari quartieri di Milano (per citarne alcuni, il Lorenteggio, Crescenzago, Rogoredo-Parco delle Rose). (Archivio Paolo Monti).

1953/54 circa. Vicinanze Nuovo Stadio Meazza (1953) “case minime” lungo la Via San Giusto. Quello che era provvisorio, divenne definitivo e molti plessi di edilizia popolare post bombardamenti sopravvivono in vari quartieri di Milano (per citarne alcuni, il Lorenteggio, Crescenzago, Rogoredo-Parco delle Rose). (Archivio Paolo Monti).

Piazza Duca d'Aosta Napo Torriani anni '60

Piazza Duca d’Aosta Napo Torriani anni ’60

Pusterla medioevale di Porta Ticinese-Colonne San Lorenzo, anni 50 (da Pinterest).

Pusterla medioevale di Porta Ticinese-Colonne San Lorenzo, anni 50 (da Pinterest).

Darsena anni '50, lungo la Via Dannunzio (sono ancora presenti le vecchie case di ringhiera demolite pochi anni dopo). Sabbioni e barconi. (Archivio Paolo Monti)

Darsena anni ’50, lungo la Via Dannunzio (sono ancora presenti le vecchie case di ringhiera demolite pochi anni dopo). Sabbioni e barconi. (Archivio Paolo Monti)

1960 circa, barcaioli lungo la Darsena (Archivio Paolo Monti)

1960 circa, barcaioli lungo la Darsena (Archivio Paolo Monti)

Ponte pedonale in ferro delle vie Casale e Paoli. (1960 circa). (Archivio Paolo Monti).

Ponte pedonale in ferro delle vie Casale e Paoli. (1960 circa). (Archivio Paolo Monti).

Alzaia Naviglio Grande dal Ponte dello scodellino (1955)

Alzaia Naviglio Grande dal Ponte dello scodellino (1955). (Archivio Paolo Monti)

Ripa porta ticinese 1960 circa (Archivio Paolo Monti)

Ripa porta ticinese 1960 circa (Archivio Paolo Monti)

Matrimonio sul Naviglio Grande 1nni '60.

Matrimonio sul Naviglio Grande, anni ’60.

Naviglio Pavese alla confluenza con la Darsena.

Ponte del Trofeo-Naviglio Pavese alla confluenza con la Darsena.

1962, pensionati che passeggiano sul Monte Stella, ricavato dalle macerie dei bombardamenti angloamericani del periodo bellico. (Archivio Paolo Monti)

1962, pensionati che passeggiano sul Monte Stella, ricavato dalle macerie dei bombardamenti angloamericani del periodo bellico. (Archivio Paolo Monti)

Ripa di Porta Ticinese 53, anno 1967. (centrofotografia.org)

Ripa di Porta Ticinese 53, anno 1967. (centrofotografia.org)

Milano Ticinese, Corso S. Gottardo 1967 (centrofotografia.org)

Milano Ticinese, Corso S. Gottardo 1967 (centrofotografia.org)

Monte Stella negli anni '50. La presenza di terrazzamenti ed il fatto che sotto di esso giacevano le macerie (e probabilmente anche qualche resto umano o parte di esso non setacciato durante la rimozione degli edifici distrutti dai bombrdamenti), conferisce un aspetto da Girone Dantesco dove le anime delle vittime di guerra non avranno mai pace (i bombardamenti angloamericani furono feroci e disumani, predligendo obiettivi civili allo scopo di creare una strategia della tensione favorevole alla caduta del regime nazi fascista).

Monte Stella negli anni ’50.
La presenza di terrazzamenti ed il fatto che sotto di esso giacevano le macerie (e probabilmente anche qualche resto umano o parte di esso non setacciato durante la rimozione degli edifici distrutti dai bombrdamenti), conferiva un aspetto da Girone Dantesco, dove le anime delle vittime di guerra non avranno mai pace (i bombardamenti angloamericani furono feroci e disumani, predligendo obiettivi civili allo scopo di creare una strategia della tensione favorevole alla caduta del regime nazi fascista).

Viale Certosa anni 20, posa lastre in calcestruzzo (da storiadimilano.it)

Viale Certosa anni 20, posa lastre in calcestruzzo (da storiadimilano.it)

1959/60 circa, da Piazza Argentina, foto ingrandita di un Piazzale Loreto e una Corso Buenos Aires chiuse al traffico per lavori di costruzione Metropolitana M1 e per la realizzazione degli Uffici del "Palazzo del fuoco" che stava sorgendo dietro i resti dell'ex Albergo Loreto (quello con l'insegna pubblicitaria sul tetto) prossimo alla demolizione.

1959/60 circa, da Piazza Argentina, foto ingrandita di un Piazzale Loreto semi accessibile e un Corso Buenos Aires chiuso al traffico per lavori di costruzione Metropolitana M1 e per la realizzazione degli Uffici del “Palazzo di Fuoco” (o Palazzo del Fuoco) che stava sorgendo dietro i resti dell’ex Albergo Loreto … prossimo alla demolizione. (dall’albun fotografico Milàn l’era inscì)

Piazzale Loreto 1955 circa (la Torre Breda è ben visibile sullo sfondo).

Piazzale Loreto 1955 circa con l’ex distributore Esso ancora esistente (la Torre Breda è ben visibile sullo sfondo). (dall’Album Milàn l’era inscì).

Viale Cà Granda, 1951 circa.

Viale Cà Granda, 1951 circa.

Conca Gabelle S.Marco, Naviglio Martesana anni 50

Conca Gabelle S.Marco, Naviglio Martesana anni 50

Milano 1955 , Via Melchiorre Gioia angolo via Paoli al Naviglio della Martesana (ricoperto negli anni '60).

Milano 1955 , Via Melchiorre Gioia angolo via Paoli al Naviglio della Martesana (ricoperto negli anni ’60).

Tranvia per Cassano d'Adda-Viale Palmanova-Via Carnia fine anni '60 (Mondo Tram Forum)

Tranvia per Cassano d’Adda-Viale Palmanova-Via Carnia fine anni ’60 (Mondo Tram Forum)

Isola Garibaldi 1970 circa, posa cavi telefonici aerei.

Isola Garibaldi 1970 circa, posa cavi telefonici aerei. (Archivio Davide Mengacci)

Ponte della Ghisolfa anni 50

Ponte della Ghisolfa anni 50 (da Lombardiabeniculturali)

Ponte della Ghisolfa visto da un condominio di Viale Monteceneri (anni '50, prima della costruzione del cavalcavia Bacula). (da Lombardiabeniculturali)

Ponte della Ghisolfa visto da un condominio di Viale Monteceneri (anni ’50, prima della costruzione del cavalcavia Bacula). (da Lombardiabeniculturali)

Milano-Farini, sottopasso provvisorio per la costruzione del cavalcavia di via Carlo Farini 1958-60 circa. (da vecchiamilano.wordpress.com)

Milano-Farini, sottopasso provvisorio per la costruzione del cavalcavia di via Carlo Farini 1958-60 circa. (da vecchiamilano.wordpress.com)

Operaie Kores Milano, anni '60 (da enciclopediadelledonne.it)

Operaie Kores Milano, anni ’60 (da enciclopediadelledonne.it)

Milano Bovisa, Via Candiani anni '60, passaggio a Livello Ferrovie Nord.

Milano Bovisa, Via Candiani anni ’60, passaggio a Livello Ferrovie Nord.

MilanMilano P.ta Romana, Fiat Topolino con famiglia in Piazzale Libia 1949Milano P.ta Romana, Fiat Topolino con famiglia in Piazzale Libia 1949o P.ta Romana, Fiat Topolino con famiglia in Piazzale Libia 1949

Milano P.ta Romana, Fiat Topolino con famiglia in Piazzale Libia 1949

1960 Quartiere QT8 visto dal Monte Stella.

1960 Quartiere QT8 visto dal Monte Stella.

Milano Quarto Oggiaro-Bovisa anni '60. Raffineria Fina

Milano Quarto Oggiaro-Bovisa anni ’60. Raffineria Fina

Viale Umbria primi anni '60

Viale Umbria primi anni ’60

Cagnola-Incrocio-via-Bodoni-e-via-Pacinotti-1950-55 (blog.urbanfile-org)

Cagnola-Incrocio-via-Bodoni-e-via-Pacinotti-1950-55 (blog.urbanfile-org)

Corso Matteotti, da Piazza San Babila, 1950

Corso Matteotti, da Piazza San Babila ,1950

Corso Genova, angolo Piazza Cantore e Viale Coni Zugna anni '50 (dove poi sorsero i magazzini COIN).

Corso Genova, angolo Piazza Cantore e Viale Coni Zugna anni ’50 (dove poi sorsero, tra gli anni ’60 e ’70 i magazzini COIN). (da Urbanfile)

L'edificio dell'ex monastero di San Monaestero di San (ex) Vittore distrutto dai bombardamenti angloamericani intorno al 1943. Dopo la restaurazione/ricostruzione è stato riqualificato come Museo della Scienza e della Tecnica. (fonti e immagine Wikipedia).

L’edificio dell’ex monastero di San Vittore distrutto dai bombardamenti angloamericani intorno al 1943. Dopo la restaurazione/ricostruzione è stato riqualificato come Museo della Scienza e della Tecnica. (fonti e immagine Wikipedia).

Torrefazione eCaffetteria "Madunina" di Ripa di Porta Ticinese anni 60 (dal web Corriere sella Sera).

Torrefazione e Caffetteria “Madunina” di Ripa di Porta Ticinese, anni 60 (dal web Corriere sella Sera).

Pittore (con figlio a seguito) sulla Darsena. Anni '60, archivio Emilio Secondi.

Pittore (con figlio a seguito) sulla Darsena. Anni ’60, archivio Emilio Secondi.

Milano Porta Genova. Anni '70 Ponte di Via Valenza/Ripa di Porta Ticinese Ornella Vanoni (da Casa della Vetra).

Milano Porta Genova. 1967 circa, Ponte di Via Valenza/Ripa di Porta Ticinese, Ornella Vanoni (immagine tratta da “Casa della Vetra”).

Milano Ticinese Porta Genova. Ponte di Via Valenza, barcone sul Naviglio Grande diretto verso la Darsena-1975 (Paolo Monti).

Milano Ticinese Porta Genova. Ponte di Via Valenza, barcone sul Naviglio Grande diretto verso la Darsena-1975 (Paolo Monti).

Via Tolstoi-Via Giambellino 1950 circa

Via Tolstoi-Via Giambellino 1950 circa (da vecchiamilano.wordpress.com)

Naviglio Grande-Ripa di Porta Ticinese anni 60

Naviglio Grande-Ripa di Porta Ticinese anni 60

Piazza XXV Aprile (P.ta Garibaldi). anni 60 (da Pinterest.com)

Porta Spagnola (XVI° secolo) Piazza XXV Aprile (P.ta Garibaldi) vista da Corso Garibaldi, anni 60 (da Pinterest.com)

Milano-Portello 1968. Fotogramma del Film "Banditi a Milano" (regia Carlo Vizzani, con la sublime interpretazione di Gian Maria Volontè). Sulla sinistra i fabbricati degli stabilimenti del Portello Alfa Romeo (siamo in Viale Monte Ceneri). Fonte http://www.artribune.com/attualita/2015/03/inpratica-lesperienza-culturale-di-milano-iv/attachment/carlo-lizzani-banditi-a-milano-1968/

Milano-Portello 1968. Fotogramma del Film “Banditi a Milano” (regia Carlo Vizzani, con la sublime interpretazione di Gian Maria Volontè). Sulla sinistra i fabbricati degli stabilimenti del Portello Alfa Romeo (siamo in Viale Monte Ceneri). Fonte http://www.artribune.com/attualita/2015/03/inpratica-lesperienza-culturale-di-milano-iv/attachment/carlo-lizzani-banditi-a-milano-1968/

Milano Carrobbio, confini Porta Ticinese (anni '70). Colonne di San Lorenzo. Foro di Rabolini da da Milano3x100.it

Milano Carrobbio, confini Porta Ticinese (anni ’70). Colonne di San Lorenzo. Foto di Rabolini (da Milano3x100.it)

Corso di Porta Tcininese-Colonne di San Lorenzo, anni 70. E' visibile il vecchio binario compenetrato del tram 15, che venne poi ripristinato oltre 30 anni dopo.

Corso di Porta Ticinese (Carrobbio). Colonne di San Lorenzo, anni 70. E’ visibile il vecchio binario compenetrato del tram 15, che venne poi ripristinato oltre 30 anni dopo.

Fotogramma dal Film "Sessomatto" (Episodio "Un amore difficile" , Milano 1973, Regia Dino Risi, con Giancarlo Giannini e Stefania Sandrelli). Alzaia Naviglio Grande angolo Vicolo Lavandai, Sul lato destro si intravede il tram 19 (Negrelli-Roserio).

Fotogramma dal Film “Sessomatto” (Episodio “Un amore difficile” , Milano 1973, Regia Dino Risi, con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli). Alzaia Naviglio Grande angolo Vicolo Lavandai. Sul lato destro si intravede il tram 19 (Negrelli-Roserio).

Piazza Duomo 1970 circa

Milano Piazza Duomo intorno al 1970, ed una vettura di lusso Opel Admiral dei primissimi anni ’70.

Naviglio Pavese in secca, altezza Via Emilio Gola, 1973

Naviglio Pavese in secca, altezza Via Emilio Gola, 1973

Naviglio Martesana lungo la Via Melchiorre Gioia, anni 60

Naviglio Martesana lungo la Via Melchiorre Gioia, anni 60

Cinisello Balsamo 1969. Foto aerea di Viale Brianza verso Viale Fulvio Testi. (www.bdl.servizirl.it)

Cinisello Balsamo 1969. Foto aerea di Viale Brianza verso Viale Fulvio Testi. (www.bdl.servizirl.it)

Milano Stazione Centrale 1955 (Foto di Pepi Mendrisio) Piu' che una foto un'opera d'arte.

Milano Stazione Centrale 1955 (Foto di Pepi Merisio) Piu’ che una foto un’opera d’arte !

Milano Stazione Centrale 1970 (foto della galleria fotografica di Jacques Villegle).

Milano Stazione Centrale 1970 (foto della galleria fotografica di Jacques Villeglé).

Oscar Niemeyer (architetto della nuova sede Arnoldo Mondadori Editore di Segrate Milano, realizzata nei primi anni '70). Da Blog.Urbanfile.org)

Oscar Niemeyer (architetto della città avveniristica di Brasilia e della nuova sede Arnoldo Mondadori Editore di Segrate Milano, realizzata nei primi anni ’70). Palazzo Mondadori (Segrate) ultimato nel 1974, sede operativa dal 1975. (Da Blog.Urbanfile.org)

Milano Duomo- estate 1974. Quando Corso Vittorio Emanuele e la sua galleria erano frequentabili anche dalle famiglie alla ricerca di un fresco gelato.

Milano Duomo- estate 1974. Quando Corso Vittorio Emanuele e la sua galleria erano frequentabili anche dalle famiglie alla ricerca di un fresco gelato.

Operaie Italtel Piazzale Lotto-V.le Migliara anni 60

Milano Piazzale Lotto 1964. Operaie Siemens-Italtel Piazzale Lotto-V.le Migliara anni 60 (foto Carla Cerati)

Operai Siemens Viale Migliara 1964 di Carla Cerati (da Photographers.it)

Operai Siemens Viale Migliara 1964 di Carla Cerati (da Photographers.it)

Milano Brera, Via Fiori Chiari 1972 (da The Towner)

Milano Brera, Via Fiori Chiari 1972 (da The Towner)

Milano Via Orefici, 2 Dicembre 1973. Primo giorno dell'Austerity petrolifera con blocco della circolazione privata. Fu una truffa che gli USA attuarono, tramite i paesi OPEC a danno dell'Italia ed Europa. Gli italiano ed i milanesi veri o d'importazione regivano con creativita' e fantasia tipicamente italica... tuttavia vennero ingannati e il pediodo fu da rincari di tariffe per carburanti e gasolio, rincari bollette elettriche, inflazione e calo della produzione industriele e l'ingresso in una fase di recessione. L'impatto ecologico e ambientale fu quasi nullo...(da ulianolucas.it)

Milano Via Orefici, 2 Dicembre 1973. Primo giorno dell’Austerity petrolifera con blocco della circolazione privata. Fu una truffa che gli USA attuarono, tramite i paesi OPEC, a danno dell’Italia e dell’ Europa. Gli italiani ed i milanesi (veri o d’importazione) regivano con creativita’ e fantasia tipicamente italica/itaiota… tuttavia vennero ingannati e il periodo fu dominato da rincari di tariffe per carburanti e gasolio, rincari bollette elettriche, inflazione e calo della produzione industriale con l’ingresso dell’economia italiana in una fase di recessione. L’impatto ecologico e ambientale fu quasi nullo…(da ulianolucas.it)

Milano Porta Venezia 1973/74. Austerity petrolifera. Corso Buenos Aires invaso da biciclette, ciclisti e quadrupedi al posto del traffico caotico.

Milano Porta Venezia 1973/74. Austerity petrolifera. Corso Buenos Aires invaso da biciclette, ciclisti e quadrupedi al posto del traffico caotico.

Viale Bodio deserta per l' Austerity petrolifera dela 1973/74

Milano Bovisa-Viale Bodio deserta per l’ Austerity petrolifera 1973/74. Sono immagini che vanno interpretate, vanno “sentite”. L’apparente desolazione di un viale deserto invernale, grigio, industriale, austero, dove la dimensione umana puo’ riscattare il rientro in possesso di una città a misura d’uomo (anche se per un sol giorno).

Milano Porta Venezia 1973/73. Corso Buenos Aires che sembra ritratto nei primi del '900. Cavalli, carretti e diligenze improvvisate in una Milano che per 24 ore si liberava dall'incubo automobilistico.

Milano Porta Venezia 1973/74. Austerity petrolifera e le Domeniche senz’auto. Corso Buenos Aires che sembra ritratto nei primi del ‘900. Cavalli, carretti e diligenze improvvisate in una Milano che per 24 ore si liberava dall’incubo automobilistico.

Milano, Via Melchiorre Gioia-Austerity petrolifera 1973 (anteprima valutativa, adamy.com)

Milano, 2 Dicembre 1973,Via Melchiorre Gioia-Austerity petrolifera (anteprima valutativa, adamy.com)

Austerity Petrolifera 1973-74, via Sismondi, con calesse e filobus 93.

Milano-Dateo/Argonne. Austerity Petrolifera 1973-74, via Sismondi, con calesse e filobus.

Sigla cortometraggio a disegni animati della saga “Signor Rossi”:

“Viva la Felicita’ “, di Bruno Bozzetto (famoso “cartonista” milanese, nato nel Marzo 1938).

Come sempre è avvenuto per artisti e innovatori di cittadinanza italiana, i tributi e la popolarita’ di questo noto autore di lungometraggi e cortometraggi a disegni animati (cartoons) provengono piu’ dall’estero che dall’Italia.

Il Signor Rossi era un personaggio (un “uomo medio”) che rappresentava, nella fantasia del suo autore,.. un milanese “medio”, un uomo medio alienato e represso dal potere e dal sistema economico e politico milanese ed italiano …. e volendo anche globale!

Nei disegni animati di Bruno Bozzetto c’era molta Milano non dichiarata….

Disegni animati degli anni ’70 del 1900, con grafiche e stili innovativi, all’avanguardia, al limite del metafisico (un filone prossimo a quello sperimentato anni prima dal fumettista molisano Jacovitti) . Episodi trasmessi, in quel periodo, col “contagocce”, dalle reti RAI (Programma Nazionale

monoscopio_torino1_chc e Secondo Canale… ma anche la Televisione Svizzera Italiana), soprattutto nel periodo natalizio, principalmente nei giorni di Natale, S.Stefano e Capodanno.

http://biografieonline.it/biografia-bruno-bozzetto

…. parafrasando i termini di alienazione metropolitana….

Milano Gratosolio primi anni '70. Capolinea tram linea 15. (Urbanfile.org)

Milano Gratosolio, 1970 circa. Capolinea tram linea 15. (Urbanfile.org)

Milano Gratosolio 1970 circa. Capolinea tram linea 15. Città "satellit"e che negli anni successivi affrontarono degrado e incuria sino a trasformarsi in ghetti. (Milàn l'era inscì)

Milano Gratosolio 1970 circa. Capolinea tram linea 15. Città “satellite” concepite per la nuove immigrazione degli anni ’60. Realta’ uabanistiche che negli anni successivi affrontarono degrado e incuria sino a trasformarsi in ghetti. (Milàn l’era inscì)

Viale Gorizia-Coni Zugna-Corso Genova 1971. Palazzo del COIN e una Fiat 127 100 GL (IMCdb.ord)

Viale Gorizia-Coni Zugna-Corso Genova 1971. Palazzo del COIN e una Fiat 127 100 GL (IMCdb.ord)

Darsena 1979. Ultimo anno di operativita' del movimento sabbie e ghiaia della Darsena del quartiere Ticinese. Dal 1980 l'area divenne inoperativa e i barconi cessarono quasi completamente di attraversare il Naviglio, proveninenti da Boffalora Ticino.

Darsena 1979. Ultimo anno di operativita’ del movimento sabbie e ghiaia della Darsena del quartiere Ticinese. Dal 1980 l’area divenne inoperativa e i barconi cessarono quasi completamente di attraversare il Naviglio, proveninenti da Boffalora Ticino.

http://footage.framepool.com/it/shot/679453504-domenica-senza-macchina-castello-sforzesco-duomo-di-milano-bici-da-trasporto

Mondadori Editore (Milano-Segrate/Officine Verona, 1971). Un numero di TOPOLINO molto "meneghino centrico", dedicato ai derby Milan-Inter di un tempo.

1971 Mondadori Editore (Milano-Via Bianca di Savoia-Visconti /stampe nelle Officine Grafiche Arnoldo Mondadori di Verona). Un numero di TOPOLINO molto “meneghino centrico”, dedicato ai derby Milan-Inter di un tempo.

Piazza Duomo 1961 (archivio Carlo Orsi)

Piazza Duomo 1961 (archivio Carlo Orsi)

Piazza Duomo 1962, bambini e piccioni (archivio Carlo Orsi)

Piazza Duomo 1962, bambini e piccioni (archivio Carlo Orsi)

Ombra del Pirelli sulla Piazza Duca d'Aosta 1962 (archivio Carlo Orsi)

Ombra del Pirelli sulla Piazza Duca d’Aosta 1962 (archivio Carlo Orsi)

Milano-San Vittore, Via degli Olivetani 1971, fotogramma dal film "Detenuto in attesa di giudizio".

Milano-San Vittore 1971, Via degli Olivetani. fotogramma dal film “Detenuto in attesa di giudizio”con Alberto Sordi.

Via Broletto scontri tra manifestanti e Polizia, primi anni '70

Via Broletto angolo Via Cusani, scontri tra manifestanti e Polizia, primi anni ’70

17 aprile 1975, corso XXII Marzo, arresto di un autonomo (da http://storiedimilano.blogspot.it/)

17 aprile 1975, corso XXII Marzo, arresto di un autonomo (da http://storiedimilano.blogspot.it/)

Festa nudisti Parco Lambro anni 70

Le correnti alternative della lotta politico-culturale e studentesca del 1968. Milano Parco Lambro. Festa nudisti “Figli dei fiori” all’interno del “FESTIVAL DEL RE NUDO”, Parco Lambro anni ’70

Milano, 1976. Manifesti di protesta contro l'utilizzo pubblicitario dell'immagine femminile. Gruppi extraparlamentari di Democrazia Proletaria per l'emancipazione della donna. L'utilizzo pubblicitario e mercenario del corpo femminile non si estinse dopo quel periodo dove le battaglie femministe contro la "donna oggetto", pur raccogliendo discreti consensi sociali non riuscirono ad impedire la diffusione del veicolo pubblicitario come mezzo e fine di omologazione e culto dell'apparire, al posto dell'essere.

Milano 1976. Locandine di protesta contro l’utilizzo pubblicitario dell’immagine femminile. Gruppi extraparlamentari di Democrazia Proletaria per l’emancipazione della donna. L’utilizzo pubblicitario e mercenario del corpo femminile non si estinse dopo quel periodo, dove le battaglie femministe contro la “donna oggetto”, pur raccogliendo discreti consensi sociali non riuscirono ad impedire la diffusione del veicolo pubblicitario come mezzo e fine di omologazione e culto dell’ “apparire”, al posto dell’ “essere” degli individui (connotazioni sociali e di costume tipiche della società dei consumi e del piu’ recente villaggio globale demenziale di internet e dei social network). (Archivio Dino Fracchia)

Milano Carrobbio-Ticinese. Via De Amicis, 1975, manifestazione per il diritto sociale alla casa. L'immagine evidenzia lo stridere dei contenuti sociali e politici della manifestazione con un'auto stile "cadillac americana" parcheggiata lungo la Via (davanti ad un noto garage di auto di lusso e sportive). Sono i contrasti di una Milano operaia, che contribui' allo sviluppo ed all'importanza di questa metropoli che sfrattava dal centro storico i suoi residenti per confinarli nelle periferie o per abbandonarli su una strada. Contrasti politico sociali che si inasprirono nel decennio successivo (anni '80 Milano da bere) e che divennero occasione e metodo negli anni della bolla immobiliare (anni 90-2000) per espellere dall'area metropolitana, diverse centinaia di migliaia di ex nativi e residenti. Un fenomeno che assunse proporzioni considerevoli nel periodo berlusconista.

Milano Carrobbio-Ticinese 1975. Via De Amicis. Manifestazione per il diritto sociale alla casa. L’immagine evidenzia lo stridere dei contenuti sociali e politici della manifestazione con un’auto stile “cadillac americana” parcheggiata lungo la Via (davanti ad un noto garage di auto di lusso e sportive). Sono i contrasti di una Milano operaia, che contribui’ allo sviluppo ed all’importanza di questa metropoli che, noncurante della manodopera sfruttata per alcuni decenni, sfrattava dal centro storico i suoi residenti per confinarli nelle periferie o per abbandonarli su una strada. Contrasti politico sociali che si inasprirono ulteriormente nel decennio successivo (anni ’80 della “Milano da bere”) e che divennero occasione e metodo, negli anni della bolla immobiliare (anni 90-2000), per espellere dall’area metropolitana, diverse centinaia di migliaia di ex nativi e residenti. Un fenomeno che assunse proporzioni considerevoli nel periodo berlusconista (giunte Formentini, Albertini, Moratti). I residenti espulsi per motivi di carovita della metropoli, costi immobiliari e di locazione impossibili, disoccupazione, assenza di ammortizzatori e servizi sociali, sono stati, in buona parte soppiantati dall’immigrazione extracomunitaria e neo comunitaria ed al contempo da un silente ed incessante afflusso di immigrazione meridionale “in doppio petto”, dedita alla spartizione politico-clientelare di posti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni (anche regionali e comunali), appalti per le medesime e per banche ed assicurazioni. Una Milano matrigna che ha rinnegato la Patria Potesta’ dei propri “figli”… per adottare figliastri…(immagine da Archivio Dino Fracchia)

Via De Amicis 1948. Autorimessa Supergarage (la stessa dell'immagine sovrastante, rispresa con alle spalle l'autorimessa medesima, con a fianco un'auto stile Cadillac, ripresa nel 1976 durante una manifestazione per il diritto ala casa). (da blog.urbanfile.org)

Via De Amicis 1948. Autorimessa Supergarage (la stessa dell’immagine sovrastante, alle spalle del fotografo (Fracchia) mentre scattava l’immagine di un’auto simile alle Cadillac parcheggiata a ridosso del garage, nel 1976 durante una manifestazione per il diritto ala casa). (da blog.urbanfile.org)

Nel video sottostante assistiamo ad un paradosso nemmeno tanto emblematico nel panorama della contestazione politica degli anni ’70. La principale forza politica comunista e di opposizione all’egemonia partitocratica democristiana ed ai rigurgiti fascisti ed autoritari dell’estrema destra e del Movimento Sociale Iitaliano, (il P.C.I.) dimostrava inadeguatezza, intenti di strumentalizzazione, sfruttamento a fini commerciali delle masse di giovani contestatori. Un PCI facile all’ omologazione al “sistema”, nel tentativo di sfruttare eventi di raduni giovanili ispirati alla contestazione politica (concerti pop e banchetti e rinfreschi a pagamento, stile “Festival dell’Unità”), ovvero una non del tutto riuscita “Woodstock” all’italiana, probabilmente mal riuscita proprio in conseguenza del tentativo di speculare e strumentalizzare eventi proletari (o tentativi di esserlo)… solo sulla carta (in realtà un mero “consumismo” di “sinistra”, dove la volonta’ di cambiamento delle giovani generazioni veniva delusa e disattesa).

Il P.C.I. cercava di mercificare (fallendo) eventi di contestazione radicale tramite concerti musicali “proletari” con servizi annessi a pagamento. Contraddizioni e paradossi di un Partito, all’epoca, principale forza politica d’opposizione (a parole piu’ che nei fatti) per l’emancipazione e la rivalsa dei ceti sociali piu’ disagiati, emarginati, degli operai, proletari, sottoproletari e dei contestatori universitari e liceali, contraddizioni che rivelavano la vera natura dei sistemi di “simulata-opposizione” (PCI) (perennemente oppositore a parole, delle “feudarchie” della Democrazia Cristiana, a livello nazionale, del PSI, a livello cittadino, antifascista a livello democratico…). L’organizzazione di un “Festival” puramente di consumo di merci, libri, dischi, concerti pop, e servizi di ristorazione a pagamento , trasformo’ l’evento in un flop. La dirigenza PCI, negli anni ’70, simulava di essere una alternativa apparentemente radicale e rivoluzionaria, che dal dissenso e dalla contestazione cercava, molte volte, di farne un business (ed un evento di raccolta voti) per imprenditori e impresari gravitanti intorno a partiti di opposizione come il PCI (che di alternativo avevano solo lo slogan).

La strategia della falsa opposizione politica non si esauri’ di certo con il tramonto delle ideologie di sinistra… anzi… la falsa alternativa si ripropose nei decenni successivi con i tradimenti ideologici della Lega Nord e persino con lo stesso berlusconismo populista, oggi principale forza lobbistica egemone e affaristica Lombardo-milanese Un centro destra forzista e leghista che non si fece scrupolo a scendere a patti ed affari, persino, con organizzazioni criminali come la ‘ndrangheta in assoluta violazione dei principi successionisti, anti italiani e anti meridionali..

Sono queste le cronologie e le “eziologie” che hanno contribuito (dopo Tangentopoli ’92) al declino ed al collasso economico, politico e sociale del sistema “Milano” e del sistema “Lombardia”.

Del resto, gli scandali P2 dei primi anni ’80, rivelarono che tra gli iscritti vi erano anche personaggi di pubblica notorieta’ e artisti, “culturalmente e politicamente” di sinistra (per esempio Claudio Villa) iscritti al PCI. Licio Gelli era dichiaratamente di ispirazione fascista… come da sue candide ammissioni…

Notare la complessità di linguaggio e di analisi di cui questi giovani avevano una padronanza ed un bagaglio linguistico oggi irrecuperabile.

Non esisteva internet, non c’era ancora la TV a colori, i telefoni cellulari e gli smartphone… ma la diffusione di idee e concetti era notevolmente superiore alla miseria culturale e linguistica odierna, i cui esempi squallidi sono ampiamente “spammati” nei social network, sovente con la complicità dei medesimi. Nonostante questi paradossi, la cultura vera era in mano agli intellettuali di sinistra. Una cultura ormai seppellita sotto tonnellate di omologazione e consumismo.

Non per caso, le grosse delusioni (soprattutto giovanili) di un P.C.I. complice di inciuci con le forze di governo (un vero secondo partito della “forchetta”, capace di tutelare solo operai di grandi industrie, per spartirsi la torta di potere insieme ai cosiddetti “capitalisti” e corporazioni, insieme alla DC ed anche all’emergente PSI e fare il “gioco delle parti”), fecero nascere partiti di opposizione comunista come Democrazia Proletaria e movimenti rivoluzionari come Autonomia Operaia (tutti fenomeni nati, evoluti e conclusi in una realtà socio politica molto milanese, una delle poche metropoli italiane dove si lavorava ma si veniva anche sfruttati, insieme a Torino, Genova e Bologna). Milano era (e permane) un coacervo di ingiustizie sociali foriere di nuovi movimenti politici di ispirazione comunista che raccoglievano consensi tra le folte schiere di delusi di un PCI troppe volte accomodante con corporazioni, potere clericale e partitocrazia.

Milano Parco Lambro-Feltre 1976. Festival del RE NUDO al Parco Lambro (foto di Dino Fracchia) https://www.vice.com/it/article/intervista-dino-fracchia-continuous-days-parco-lambro-milano-593 Eventi che generavano scandalo nei benpensanti e che sovente terminavano con la schedatura dei partecipanti dell'allora Divisione della Buoncostume Questura.

Milano Parco Lambro-Via Feltre 1976. Festival del RE NUDO (foto di Dino Fracchia) https://www.vice.com/it/article/intervista-dino-fracchia-continuous-days-parco-lambro-milano-593 Eventi che generavano scandalo nei benpensanti e che sovente terminavano con la schedatura dei partecipanti ad opera dell’allora Divisione Buoncostume della Questura.

1975-salone-internazionale-della-musica-alla-fiera-di-milano (archivio storico fondazione fiera campionaria)

1975-salone-internazionale-della-musica-alla-fiera-di-milano (archivio storico fondazione fiera campionaria)

Milano. Viale Montenero 50, interno, cortile casa di ringhiera. Foto di Toni Nicoloni EASS Reg. Lombardia.

Milano 1978, Viale Montenero 50, interno cortile case di ringhiera. Foto di Toni Nicolini EASS Reg. Lombardia.

Milano-Vigentino, Via Barletta, 1978-80 © Studio Gabriele Basilico.

Milano-Vigentino. Via Barletta, 1978-80
© Studio Gabriele Basilico.

Milano Corso Europa-Piazza San Babila 1978.

Milano Corso Europa-Piazza San Babila 1978.

Milano Via Santa Tecla, guerriglia urbana opposte fazioni estremisti di destra e di sinitra e con le forze dell'ordine. Anni '70 (velvetnews.it)

Milano Verziere (anni ’70). Via San Clemente, incrocio Via Santa Tecla, ripresi dalla Via Larga. Guerriglia urbana tra opposte fazioni di estremisti di destra e di sinistra ed i lacrimogeni della Polizia. (velvetnews.it)

Tra i numerosi fatti ed eventi dimenticati si annovera un incidente ferroviario mortale avvenuto nello Scalo Ferroviario di Rogoredo il 13 Novembre 1978 Fonte: stagniweb)

Tra i numerosi fatti ed eventi dimenticati si annovera un incidente ferroviario mortale avvenuto nello Scalo Ferroviario di Rogoredo il 13 Novembre 1978 Fonte: stagniweb)

LA “RACCHETTA”… GRANDE OPERA DI SVENTRAMENTO, INCOMPIUTA

Purtroppo le pagine Facebook dedicate alla storia di Milano e pagine Fbook dedicate alla storia di alcuni quartieri se ne riguardano bene dal fare una vera storia recente (ultimi 6 decenni) dello svluppo del tessuto urbano di Milano.

Se lo facessero, offrirebbero quegli strumenti conoscitivi sufficienti a comprendere che le recenti speculazioni edilizie nate in seno al Ventennio berlusconista ed alla continuità di tale Regime, attuata dalle amministrazioni PD di Pisapia e Sala, sono in realtà, progetti molto vecchi, di natura speculativa e mangereccia sin dalle loro origini, oggetto di tentativi di attuazione che vennero ripresi nell’immediato dopoguerra, in seno alla colonizzazione culturale ed economica del noto Piano di ricostruzione e finanziamento Marshall, che diede input di speculazione edilizia in città come Milano e Roma (secondo dettami differenti da quanto potevano essere le reali esigenze di questa città).

Le fonti reperibili a verifica di quanto pubblicato sono disponibili in una sottopagina del sito internet dell’ordine degli architetti di Milano.

http://www.ordinearchitetti.mi.it/it/mappe/itinerario/33-la-racchetta-la-grande-incompiuta/saggio

Sia durante il ventennio fascista, sia successivamente, varie lobby e consorterie speculative basate sugli interessi fondiari premevano per lo sventramento di ampi settori di Milano (sia centrali che periferici della Città) allo scopo di realizzare arterie stradali, grandi opere e speculazioni edilizie di vasta portata.

Questa non comporta che Milano non avesse bisogno di una espansione urbanistica, di facile quanto rapido passaggio di persone e merci dagli estremi opposti della città. Quei progetti, se fossero stati attuati, oltre a riversare sui bilanci comunali gli oneri di manutenzione di tali opere, avrebbero oltremodo congestionato oltre ogni limite la città, incluso il suo inquinamento atmosferico e la pericolosità di tali arterie per gli stessi automobilisti e per i pedoni.

Le tangenziali erano, forse, l’unica strada percorribile, cosa che venne attuata solo a partire dagli anni ’60 dopo la bocciatura di tali progetti faronici e con grande ritardo, rispetto al congestionamento del traffico cittadino che negli anni ’60 incalzava sempre piu’ rapidamente.

Il ventennio fascista, povero e nel contempo avaro di risorse per Milano, si limitò ad alcuni interventi (in alcuni casi degli scempi) nel centro storico (vedesi le “Case Veneziane” di Piazza S. Babila,demolite per lasciare spazio ad interventi come i Palazzi Snia Viscosa, Emilio Lancia, la demolizione del Bottonuto (Arengario), sino ad interventi e/o progetti successivi al periodo bellico).

Casa Veneziana (se esistesse tutt'oggi sarebbe localizzata all'anglo con Corso Monforte) demolita negli anni '30 secondo l'attuazione del Piano Regolatore Albertini e antecedenti.

Case Veneziane (se esistessero… tutt’oggi… sarebbero localizzate all’angolo con Corso Monforte) demolite negli anni ’30 secondo l’attuazione del Piano Regolatore Albertini e antecedenti.

Sin dalla seconda metà degli anni ’20 le fondiarie e gli immobiliaristi fecero pressioni per “mettere le mani” sulla città con una serie di interventi da integrarsi in vari piani regolatori. Dietro progetti di rinnovamento del flusso del traffico veicolare (all’epoca quasi inesistente e limitato al solo centro storico gravitante intorno al Duomo), loschi interessi speculativi cercarono in piu’ riprese (durante il fascismo ed anche dopo) di sfruttare piani di riqualificazione di una pianta stradale urbana da sempre condizionata dalla presenza della “cerchia nei Navigli”, vissuta, dagli urbanisti del secolo XX° come un ostacolo edilizio ed alla mobilità, da vari regimi fascisti o pseudo democratici succedutesi, ormai, in quasi un secolo di evoluzione storica urbana, regionale e nazionale.

I progetti che nacquero tra gli anni ’30 e ’50 del 1900, visti con il senno di oggi, hanno quasi del folle.

L’esigenza di sventrare i vincoli di circolazione “tangenziale/circolare” imposti da una vecchia pianta cittadina, in parte, anche medioevale, sviluppatasi nei lunghi secoli precedenti con le opere leonardesche dei Navigli e di soppiantarla o “cavalcarla” da arterie a circolazione radiale (che negli anni ’50 del 1900 vennero rinominati come “assi attrezzati”) premeva tra gli anni ’30 e ’50 del 1900 per avere una propria ragione di esistenza.

Per paradosso, tali progetti, oltre all’assenza della copertura di fondi e stanziamenti pubblici necessari alla loro realizzazione, videro poteri forti contrapposti, rappresentanti da vari proprietari immobiliari del centro storico che vedevano minacciati i loro beni patrimoniali destinati alla demolizione dai progetti di sventramento finalizzati alla realizzazione di arterie automoboilistiche che solcavano da Sud a Nord la Città, transitando per un centro storico completamente ridisegnato e demolito come era dai progetti di allora.

Paradossalmente quindi, fronti contrapposti di speculatori si fronteggiarono per tutelare interessi indidivuali piuttosto che storici e di memoria e solo parzialmente questo scempio venne evitato, e se questo avvenne, lo fu’ esclusivamente per una lotta di poteri e interessi contrapporti.

La salvaguardia di alcune aree storiche del centro di Milano, nacque piu’ da scontri di interessi personali che da una cultura della tutela storica dei settori piu’ antichi della città.

Di quei piani regolatori restano tracce nelle attuali Piazza Diaz, Corso Europa, Via Larga-Verziere, Piazza S. Babila e C.so Matteotti e Piazza Meda, e nella City, la Via Vittor Pisani.

Le convenzioni che i palazzinari d’allora volevano stipulare a prezzi di comodo e convenzionati non trovavano finanziatori privati e nemmeno pubblici a causa dell’enorme investimento economico richiesto negli espropri immobiliari, soprattutto quando questi coinvolgevano palazzi di prestigio e proprietari influenti dotati di poteri (verso l’amministrazione comunale) equivalenti a quelli dei fondiari immobiliaristi.

Per farsi un’idea di come Milano doveva essere “sventrata” secondo i progetti dei Piani Regolatori dei primi anni ’50, l’immagine sottostante potrebbe rendere una vaga idea dei progetti faraonici di quel periodo.

Piano Regolatore 1953/58

Piano Regolatore 1953/58

L’estrema sintesi del progetto dello schema viabilistico non deve trarre in inganno. Nello schema compaiono solo le direttrici in progetto. Nelle aree limitrofe erano previsti insediamenti urbani non molto dissimili da quello che poi venne limitato alla sola “city” e sventramenti paralleli a quelli principali. Sembra difficile da credersi ma già nei primi anni ’50, le linee guida dello stravolgimenti dell’area ex Varesine, Porta Nuova, Porta Garibaldi, poi riproposto e realizzato tra il 2000 sino in data attuale, era già previsto ma venne attuato solo dopo 50 anni per mancanza di gruppi finanziari e immobiliari disposti a mettere in circolo, fondi di investimento evolutisi poi nelle bolle immobiliari attuali.

Le esigenze di quel periodo (sostanzialmente riprese dai progetti di integrazione alla mobilità regionale degli anni ’30) esulavano da una concezione tangenziale dell’attraversamento esterno della città e del collegamento ad altre arterie stradali e autostradali verso le varie destinazioni della Regione.

La pianta circolare delle due circonvallazioni, in un periodo di assenza di tangenziali esterne, era concepita a cavallo del ventennio e del dopoguerra, come un ostacolo all’attraversamento rapido della città e del collegamento da questa con altre direttrici che, secondo la visione “radiale” del periodo fascista e dell’immediato dopoguerra, poteva essere aggirata solo realizzando “assi attrezzati” che sventrassero la città da Sud-Ovest verso Nord-Est e da Nord-Ovest verso Sue-Est (sino all’immediato dopoguerra, il traffico commerciale e privato non si snodava lungo l’autosole ma da Genova e daTorino, verso Milano e verso altre destinazioni site a Nord ed Est del capoluogo lombardo). Analogo sventramento era previsto da Nord-Ovest verso Sud Est a collegamento della Milano Laghi con l’Autosole.

Una superstrada cittadina (Piano RG 53) doveva sventrare interi poderi cascinali del Moncucco (distrutti in parte qualche tempo dopo con le speculazioni edilizie popolari e convenzionate), Ticinese-Porta Genova, Solari, Mario Pagano, Fiera, Sempione, Porta Volta-Farini, per defluire nell’attuale Piazzale Lagosta e reinstradarsi verso il Viale Zara e Fulvio Testi.

Chi proveniva dalla Milano Serravalle e non doveva terminare il viaggio a Milano (o doveva raggiungere rapidamente alcuni settori della città), ma proseguire, poteva, secondo questo progetto, intersecare la città, dall’attuale Piazza Maggi, ed immettersi in un qualcosa che in Italia avrebbe l’unico precedente con il “raccordo anulare” di Roma (quello di Milano non era un anello sopraelevato in quanto richiedeva lo sventramento di centinaia di immobili, e vie preesistenti, uffici, industrie, scuole, e tutto quello che incontrava lungo il suo cammino…radiale alla città).

In realtà gli “assi attrezzati” erano due. Era previsto un secondo asse che dall’attuale Piazzale Kennedy verso Viale Viale Certosa, Corso Sempione, Via Cenisio, doveva bypassare l’uscita-raccordo Milano Laghi Certosa per intersecarsi in un faraonico incrocio attualmente localizzabile a Porta Volta/Farini-Piazza Baiamonti e defluire verso Viale Crispi, Bastioni Porta Nuova, Piazza Oberdan, congiungersi con V.le Regina Giovanna, Via Gaio, Via Sidoli sino in Piazzale Susa, Viale Mugello, Campania, Molise, Puglie, Lucania per defluire verso l’A1 autostrada del Sole (il viadotto tutt’oggi esistente che si snoda tra Porto di Mare-Rogoredo sino a V.le Lucania è una piccola applicazione di tale progetto che non vide pero’ mai una reale realizzazione per mancanza di fondi, anche statali, necessari ai rimborsi per gli espropri delle aree immobiliari private la dove la realizzazione di questi assi attrezzati radiali ne richiedeva l’ampliamento stradale o la creazione ex novo, tramite demolizioni e sventramenti di tutto quello che vi era interposto). Tale progetto venne accantonato proprio nell’anno di inaugurazione della Milano-Piacenza A1 (autosole), nel 1958.

Viadotto scorrimento veloce del 1958 in Piazzale Corvetto (anni 70, malgrado il timbro postale della cartolina rechi l'anno 1985, ma dalle insegne pubblicitarie si comprende essere di almeno un decennio antecedente).

Viadotto scorrimento veloce del 1958 in Piazzale Corvetto (anni 70, malgrado il timbro postale della cartolina rechi l’anno 1985, ma dalle insegne pubblicitarie si comprende essere di almeno un decennio antecedente). Questa fu una limitata applicazione degli arredi stradali che dovevano integrare tale sopraelevata con l’asse attrezzato diretto verso le autostrade Milano Torino e Milano Laghi, progetto abbandonato nel 1958.

Il progetto per l’asse Milano Serravalle della Via Del Mare (A7) verso Viale Zara, era chiaramente una follia soprattutto per l’interminabile dedalo di incroci semaforizzati che da 60 anni penalizzano tale direttrice (Zara, Fulvio Testi), che nel caso di realizzazione di tale opera, sarebbe collassata nel giro di qualche anno a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.

Non considerando che tale direttrice, era, già da allora, luogo di esondazioni frequenti del fiume Seveso…

Sembra assurdo ma i rimasugli di tali progetti vennero riproposti persino a cavallo degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, in coincidenza della Tangentopoli ’92 per la riqualificazione della rete veicolare a ridosso della Piazza S. Babila (via Bagutta).

Come accennato, una porzione (puramente speculativa immobiliare) di queste follie urbanistiche (ormai vecchie di un secolo) ha trovato concretizzazione nelle speculazioni edilizie di Porta Volta-Garibaldi a cavallo tra i primi anni 2000 ed oggi (le cui opere inutili quanto deturpanti sono tanto elogiate da pagine facebook manovrate dai poteri forti, dedicate alla Milano Sparita…).

Il resto delle follie si affievoli’ con la progressiva pedonalizzazione e limitazione al traffico automobilistico all’interno della Cerchia dei Navigli e con la realizzazione delle tangenziali Est ed Ovest a cavanno tra gli anni ’60 e ’70 e con una visione piu’ turistica della città… ripensamenti molto tardivi che comunque non hanno impedito il compiersi di scempi recenti.

La nuova “City” di Milano Porta Volta-Nuova-Garibaldi e la costruenda “City Live” (ex Fiera Milano City-Scarampo-Monte Rosa-Buonarroti) non è per nulla la “Defence” parigina nella Pianura Padana. Milano e l’Italia sono sepolte sotto decenni di berlusconismo devastante che ha polverizzato economia, industria, finanza, impresa, moralita’ e democrazia. Indubbiamente il problema della prostituzione diurna a Milano ha origine dagli anni ’80 e ’90, ma negli ultimi 10-12 anni è esploso in tutta la sua violenza e non ci sono solo coinvolti “magnaccia” e crimine. Forze dell’ordine e mafia fanno affari d’oro con casalinghe e transgender ridotti all’attività di prostituzione nei viali e nelle piazze piu’ esclusive di Milano.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Aiutiamo i nostri amici gatti.

_______________

27 Ottobre 1962-27 Ottobre 2016: 54 anni dall’assassinio di Enrico Mattei

Metanopoli anni 60.

Metanopoli anni 60. Quando Milano e il Nord Italia, pur nelle contraddizioni sociali e politiche di una Repubblica Italiana nata dalle ceneri degli orrori nazifascisti e da una classe politica, sovente inadeguata e gia’ corrotta, prometteva di diventare la metropoli piu’ ricca ed una potenza industriale prima in Europa. Enrico Mattei e la sua AGIP fecero paura alle multinazionali americane, inglesi e francesi del petrolio ed alla mafia sicialiana, che gia’ all’ora, ambiva a dominare l’intera penisola, come di fatto avvenne, insieme alla ‘ndrangheta ed alla camorra. Oggi l’AGIP è solo un carrozzone semi privatizzato, decapitato nella sua conduzione manageriale espansionistica dalla CIA Americana con l’omicidio di Enrico Mattei nel 1962, simulato con un incidente aereo a Bascape’ (Pv).

Milano Certosa anni 50-Enrico Mattei Viale Espinasse-Piazzale Accursio (area di servizio carburanti e ristorazione AGIP))

Milano anni 50-Enrico Mattei – (area di servizio carburanti e ristoro AGIP). Mattei venne assassinato dai servizi segreti CIA Americani per mano di Cosa Nostra siciliana il 27 Ottobre 1962 a Bascapè (Pv). Il suo jet privato venne sabotato. A distanza di 54 anni (2016) non è ancora chiaro se il veivolo precipito’ a terra ancora integro o si disintegro’ in volo a causa della presenza di un ordigno esplosivo a bordo. Le testimonianze degli agricoltori che nelle immediate vicinanze di Bascape’ furono testimoni della tragedia riferirono di bagliori nel cielo e del precipitare di frammenti infuocati dei resti del jet, elementi che opterebbero per l’ipotesi di un’esplosione in volo. Il Jet era identificato nel codice di navigazione del corridoio aereo privato, come ALFA PAPA. (località di Milano non precisata, forse Piazza Ovidio).

Inaugurazione Distributore Agip a Milano (anni '50). Enrico Mattei stringe la mano al benzinaio del chiosco AGIP. Località non precisata, forse Piazza Ovidio.

Inaugurazione Distributore Agip a Milano (anni ’50). Enrico Mattei stringe la mano al benzinaio del chiosco AGIP. Località non precisata, forse Piazza Ovidio.

Il Jet aziendale ENI-AGIP di Enrico Mattei, (codice di navigazione ALFA PAPA) perse i contatti radio con la torre di controllo dell’aeroporto Forlanini di Milano-Linate la sera del 27 Ottobre 1962 nelle campagne pavesi di Bascape’ lungo il corridoio aereo di Linate.

L’aereo proveniva da Palermo, località dove, indagini pregresse, accertarono manomissioni ad opera di operai aeroportuali licenziatesi volontariamente il giorno successivo all’attentato, persone di cui si sospettano legami con la mafia siciliana (il tutto orchestrato, con molta probabilità da figure dirigenziali ENI-AGIP ostili alla figura di Mattei, servizi segreti italo americani, CIA, compagnie petrolifere anglo americane).

Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente del 27 Ottobre 1962. Bascape' (Pv) 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all'attentato che costo' la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell'AGIP.

Bascape’ (Pv) il 28/10/1962. Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente (27 Ottobre 1962).
Le immagini ritraggono il giorno successivo all’attentato che costo’ la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell’AGIP.

Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente del 27 Ottobre 1962. Bascape' (Pv) 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all'attentato che costo' la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell'AGIP.

Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera del 27 Ottobre 1962.
Le immagini ritraggono le campagne di Bascape’ (Pv) il 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all’attentato che costo’ la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell’AGIP.

Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente del 27 Ottobre 1962. Bascape' (Pv) 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all'attentato che costo' la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell'AGIP.

Resti del Jet privato ENI deflagrato la sera precedente del 27 Ottobre 1962.
Le immagini ritraggono Bascape’ (Pv) 28 Ottobre 1962, il giorno successivo all’attentato che costo’ la vita al Manager di Stato Enrico Mattei dell’AGIP.

BREVE STORIA DELLE BRIGATE ROSSE (COLONNE MILANESI WALTER ALASIA, STRAGE DI VIA SCHIEVANO) E ACCENNI AL RAPIMENTO DI ALDO MORO

Come sempre di consuetudine in questo web, viene anticipato che alcune cronologie milanesi “storiche” relative (in questo caso) al terrorismo politico degli anni ’70 ed ’80, nella citta’ di Milano, non hanno la pretesa di sostituirsi alle cronologie ufficiali (cronologie sicuramente depistate) della storia contemporanea della ex Capitale Morale d’Italia (il berlusconismo contribui’ a declassare Milano nel corso dei decenni sino all’attuale immobilismo economico e imprenditoriale soverchiato dalle infiltrazioni mafiose, in primi la ‘ndrangheta, che nei vari consigli regionali Lombardia di Forza Italia e Lega Nord… ma non solo, videro in tempi recenti, presenze ‘ndranghetiste …).
Il presente articolo nasce dalla necessita’ di completare la poverta’ di contenuti storici di pagine politico commerciali facebook (pagine commerciali di vendita libri e di promozione di immagine e di consensi) come “Milano Sparita e da ricordare”; “Da Milano alla Barona” (che cita i fatti nei suoi prodotti di e-commerce ma non ne approfondisce le possibili cause politiche ed eziologiche alla causa); “Milano Sparita skyscrapers”; “Milano nei secoli”… etc… subordinate, alcune di esse, alla logica berlusconista (e storiografica) della censura politica se non della promozione ideologica, per le altre…

—-

Le Brigate Rosse sono e rappresentano un misterioso rompicao storico mai risolto, (malgrado l’apparente iniziale spontaneismo di alcuni dei suoi fondatori, accusati tuttavia, da vari autori e fonti, di essere al servizio dei servizi segreti). Ufficialmente questo movimento di lotta politica si diffuse nelle lotte operaie per i diritti dei lavoratori. Le Brigate Rosse misero in atto, tuttavia, azioni di terrorismo e di rapimento di personaggi talmente potenti e strategici che le modalita’ organizzative rappresentano un mistero italiano e forse internazionale, ai limiti della fantapolitica, tutt’oggi avvolto nell’irrisolto.
Le Brigate Rosse (forse il nome trovava ispirazione nelle Brigate antifasciste Partigiane per la Liberazione) sono parte della Storia di Milano perche’ ufficialmente (servizi segreti, massonerie deviate a parte) si costituirono nell’area milanese dei gruppi storici di lotte operaie e studentesche, in particolare modo all’interno della PIRELLI e della SIT-SIEMENS (secondariamente anche nella BREDA e ALFA ROMEO).
Il “vivaio” dal quale le future BR attinsero militanti (verso il 1969) aveva un nome ed una sua identita’ politica e si chiamava COLLETTIVO POLITICO METROPOLITANO e successivamente SINISTRA PROLETARIA.
In questo collettivo politico, eterogeneo e costituito, come accennato, da operai, principalmente delle industrie PIRELLI e SIT-SIEMENS, ma anche da gruppi studenteschi (un collettivo nato inizialmente come fronte di “lotta operaia”) dopo la nota e ormai appurata “Strage di Stato” di Piazza Fontana del 12 Dicembre 1969, prese piede la convinzione che simili attentati fossero di natura istituzionale (anche internazionale, vedesi le proclamazioni della lotta allo “Stato Imperialista delle multinazionali”, identificato nelle ingerenze politiche USA della CIA) e neofascista (Strategia della tensione) finalizzata alla repressione delle lotte operaie.

La prima Brigata Rossa si costitui’ negli stabilimenti PIRELLI di Miano, verso il Novembre 1970.
Diversi anni fa circolava una indiscrezione (mai ufficializzata mai ripresa dalle cronache e fonti ufficiali) nella quale si sosteneva che il reclutamento, soprattutto studentesco, delle militanze milanesi delle Brigate Rosse (intese come pura manovalanza ideologica e proselitista di facciata, piuttosto che di militanti coinvolti in azioni terroristiche vere e proprie), veniva anche gestito nell’allora Terrazza milanese degli aperitivi (si tenga presente che la locazione di 50 anni fa potrebbe non essere la stessa degli attuali omonimi Bar degli aperitivi, che annovera, attualmente la Terrazza Martini e la Terrazza Aperol) di Milano-DUOMO.
In tale indiscrezione (le informazioni storiche sulla costituzione delle BR sono, oltre che confuse, quasi caotiche, controverse, soggettive e sicuramente depistate nel corso degli anni…) emergevano paradossi sulla natura dei personaggi che, nell’ombra, serravano e rinforzavano la futura manovalanza terroristica di Milano… personaggi non proprio da definirsi Comunisti ma prossimi ai servizi segreti…ed a Comunione e Liberazione (uno dei movimenti cattolici settari che contribuirono anche al finanziamento lobbistico di Forza Italia di Dell’Utri e Berlusconi, dopo aver insanguinato l’Italia con movimenti terroristici di estrema sinistra e forse anche di estrema destra).

In questa sede non si vuole dare una rispolverata alle controverse e inverosimili tesi ufficiali (i reggenti delle Colonne costituenti furono i noti Semeria, Curcio, Cagol dall’Universita’ di Trento e Franceschini, Gallinari, Ognibene, Paroli, Pelli dai collettivi dell’Emilia).
A conforto della tesi non “Comunista” dei fondatori delle Brigate Rosse, non ci sarebbe solo l’origine cattolica studentesca di alcune delle colonne fondatrici (vedesi Curcio, tra i vari) ma anche la sede ed il luogo dove le BR istituirono il primo “congresso” (clandestino) di questo movimento di lotta politica (di ufficiale ispirazione Marxista). Il primo ufficiale incontro venne organizzato in una saletta riunioni di Comunione e Liberazione di una parrocchia di Chiavari, in Liguria, poco dopo la fondazione ufficiale avvenuta a Milano nel Novembre 1970 (difficile credere che il Sacerdote di tale Parrocchia non sapesse della matrice politica dei personaggi a cui metteva a disposizione un locale riunioni…).
Nella storia di Milano, nei prini anni ’70, si annoverano adesioni alle Brigate Rosse da parte di militanti ed operai dei quartieri Giambellino e Quarto Oggiaro.
Gli ambienti di incontro e di operativita’ di questo movimento di Lotta furono sempre clandestini o semiclandestini e non ebbero mai, neanche inizialmente, una adesione e una approvazione politica e parlamentare.

Nei primi anni ’70, all’interno delle BR, si costituirono gruppi parzialmente indipendenti cappeggiati dalle varie “Colonne” (Alasia, Curcio, Sossi, Moretti, tra i molti, Morucci, Faranda per le “colonne” romane…), “Colonne” ideologiche ed operative che si sarebbero poi rese protagoniste, negli anni successivi, di azioni di rapimento o agguati anche mortali a carico di dirigenti aziendali, armatori, imprenditori, forze dell’ordine, magistrati e personalita’ politiche e annche Giornalisti e persino un sindacalista.
Adesioni e militanze avvennero anche a breve distanza dagli stabilimenti PIRELLI.
Le industrie BREDA (Milano Bicocca-Sesto San Giovanni) videro la presenza di nuclei autonomi delle Brigate Rosse ed anche l’Alfa Romeo di Arese.
Come noto, i quartieri Ticinese e Barona furono teatro di agguati mortali condotti dalle Brigate Rosse a cavallo tra gli anni 1979-80.

Il piu’ noto fu l’agguato di Via Schievano tra Ticinese e Barona (proprio a ridosso del rilevato ferroviario dell’allora vecchio sottopasso della ex cintura Sud ferroviaria) eseguito (Colonna milanese Walter Alasia) la mattina dell’8 Gennaio 1980, nel quale persero la vita tre agenti di polizia: Antonio Cestari, Rocco Santoro, Michele Tatulli (che nel corso dell’autunno inverno 1979/80, inclusa anche la mattina dell’eccidio, pare effettuassero indagini, in borghese, con auto civetta, relative a militanze politiche nelle due sedi dell’ITIS Feltrinelli, siti in Piazza Lucrezio Caro al Ticinese e in Via Pestalozzi 18). Il Ticinese fu teatro, pochi mesi dopo, il 28 Maggio 1980, in Via Salaino, dell’omicidio del giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, la cui omonima Via venne dedicata nel Febbraio 1986, presso il quartiere Barona, tra le Vie Santa Rita da Cascia e Via Parenzo/Viale Faenza. L’omicidio non venne pero’ ufficialmente eseguito dalle BR ma dalla “Brigata XXVIII marzo”.

Nel merito della “strage di Via Schievano”, cio’ che stupiva era la precisione ed altissima efficienza operativa (pari solo a commandi gestibili dai servizi segreti ministeriali italiani) di una Colonna (Walter Alasia) che per paradosso, prima di aver compiuto vari agguati mortali nella Citta’ di Milano, per tutto il 1980, venne, ne4l 1979, formalmente espulsa (con scissione decisa dai vertici ideologici delle BR) propio dalla linea esecutiva del Movimento della Brigate Rosse), perche’ ritenuta non aderente alla linea politico-operativa del comitato esecutivo e della direzione strategica.
Vi è da chiedersi in nome di chi e per mano di cosa questa Colonna commise vari attentati mortali dalla linea esecutiva molto mirata e percisa, competente per la conoscenza degli ambienti riservati dove acquisire informazioni precise e dettagliate dove concretizzare vittime politiche ed efficiente per la precisione e rapidita’ delle azioni.
Proprio questo attentato e proprio gli autori ufficiali, cosi’ come le modalita’ molto precise e “chirurgiche” nel quale venne consumato l’agguato di Via Schievano, spiccava per una conoscenza a propri (informazioni riservate ottenibili solo dalla Questura di Milano) della gestione operativa e dei coordinamenti investigativi (pare relativi a militanze politiche nelle due sedi dell’ITIS Feltrinelli, siti in Piazza Lucrezio Caro al Ticinese e in Via Pestalozzi 18) della Questura di Milano che nella mattina del 8 Gennaio 1980 inviava verso il quartiere Barona un’auto civetta della PS con finalita’ di investigazione territoriale e con all’interno tre agenti di PS in borghese…formalmente irriconoscibili come tali). Ufficialmente, lo stesso giorno dell’agguato. il Comunitato BR diramava che l’agguato era stato condotto per “salutare” l’arrivo del Generale dei Carabinieri Dalla Chiesa nei reparti investigativi antiterroristici di Milano.

Sempre la Colonna Walter Alasia mise a compimento un omicidio proprio all’interno di un convoglio della Metropolitana Milanese M1, nel 12 Novembre 1980. La vittima era Renato Briano, direttore Ufficio Personale della Marelli.
Si sottolinea che la scissione della Colonna Alasia dal fronte unitario delle BR avvenne indipendentemente dai fatti del 24 Gennaio 1979 con l’omicidio del sindacalista genovese, a Genova, Guido Rossa.

Negli scenari degli eccidi BR emerge che all’interno di tale Movimento l’eterodirezione prevaleva sulle volonta’ dei singoli militanti terroristi (ovvero una poverta’ di autonomia con scelte e comportamenti influenzati dall’esterno e da varie fonti, centri e personaggi di potere, forse anche internazionali, forse gli stessi che oggi influenzano le opinioni, le idee e i comportamenti di milioni di persone tramite le reti sociali internet…).
Nei primi anni ’80 emersero legami delle BR con organizzazioni mafiose ma persino con fronti terroristici opposti, come i NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari, ufficiali responsabili di stragi come l’Italicus e la strage del 2 Agosto alla stazione di Bologna.

ROMA, Via Fani, 16 Marzo 1978

Le versioni ufficiali non convincono in alcune parti…

Oggi, 16 Marzo 2018, ricorre il 40° anniversario del rapimento dell’Onorevole democristiano Aldo Moro, il cui agguato, per l’efficienza operativa e la precisione esecutiva lascerebbe, a distanza di 40 anni, sbigottiti, stendendo, ulteriormente, un velo di misteri e di insoluti nella storia contemporanea d’Italia come anche di Milano (malgrado le televisioni di regime sostengano esserci stati unicamente, tra i protagonisti dell’eccidio, solo alcuni “sgangherati” brigatisti…).

Sembra che nelle sequenze dell’agguato e del rapimento (con l’uccisione di cinque agenti di PS) non vi furono solo brigatisti.

Da piu’ fonti si sosterrebbe, da decenni, che le “colonne” operative dei vertici territoriali delle BR fossero condotte da appartanenti ai servizi segreti ministeriali e non si escluderebbero coinvolgimenti di organizzazioni massoniche come la P2 e simili.

Oltre agli immancabili personaggi dei Servizi Segreti italiani (presenti non solo per il rapimento di Moro ma anche per varie stragi di mafia come avvenne per gli omicidi di Falcone e Borsellino… ma la lista sarebbe molto piu’ estesa) da varie a varie fonti (si spera non disinformative) si includerebbe anche la presenza, tra gli esecutori, del Boss della Cosca della ‘ndrangheta calabrese di San Luca, Alfonso Nirta.

La pista della ‘ndrangheta è accreditata da vari procuratori della Repubblica, tra i quali l’ex Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho.
Tale Cupola della ‘ndrangheta aveva referenti negli ambienti dell’economia, della finanza, della politica e dei Servizi Segreti.

Secondo fonti giornalistiche, sembra che i brigatisti autori del rapimento-strage non fossero a conoscenza della presenza di altri personaggi (‘ndrangheta) che supportarono (a loro insaputa ???!!!) lo scontro a fuoco a danno della scorta di Aldo Moro nella mattina del 16 Marzo 1978 in Via Fani a Roma (quartiere Tronfale).
Si rammenta che a dispetto dell’assenza (o distorsione ?) di alcune informazioni nelle cronache storiche ufficiali (oggi disponibili nelle opere editoriali e nelle edizioni web) nella mattina dell’attentato in Via Fani un guasto insipegabile ad una sottocentralina SIP del Quartiere Trionfale di Roma, isolava telefonicamente un intero quartiere nei momenti e nei minuti successivi al rapimento.

L’intero quartiere Trionfale di Roma, per alcuni e internimabili decine di minuti successivi all’agguato vedeva decine di migliaia di utenze telefoniche isolate (nel 1978 non esistevano le reti di telefonia celluare e senza rete telefonica fissa, NESSUNO POTEVA AVVISARE I CENTRALINI DEL 112-113 IN TEMPO UTILE…).

La tesi ufficiale di questo presunto guasto delle linee telefoniche SIP (tesi ufficiale disponibile anche in wikipedia) attribuirebbe il guasto medesimo ad un sovraccarico dovuto al traffico telefonico generatosi dopo l’attentato.
Una tesi piuttosto dubbia considerato che le vecchie linee telefoniche operavano con sistemi a commutazione di circuito e che negli anni ’70, almeno la meta’ degli abbonati SIP possedeva un allacciamento in DUPLEX (una lina per due allacciamente, una linea per due permutatori… uno dei due restava libero se la chiamata in corso era effettuata da uno dei due utenti…).

Il DUPLEX era una condivisione di una sola linea telefonica (in pratica un doppino in rame tra telefono e permutatore alla prima centrale SIP di zona, condiviso tra due telefoni dislocati in appartamenti differenti o persino in vie differenti).

Un sovraccatico di chiamate ai numeri di emergenza, nella peggiore delle ipotesi, avrebbero reso irraggiungibili i servizi di Pronto Intervento medesimi (per saturazione di chiamate rispetto ai trasferimenti di chiamata automatici disponibili per i numeri 112 e 113) NON L’INTERA RETE A CONNESSIONE DI CIRCUITO CHE ALLACCIAVA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ABBONATI SIP (sino a prova contraria, per intenderci…).

Tuttavia un saturazione delle linee dei numeri di emergenza alle forze di Polizia (indipendenti dalle reti SIP)… non avrebbe isolato decine, centinaia di migliaia di linee delle utenze telefoniche private (i centralini di Pronto Intervento, anche all’epoca, operavano su linee a circuito fisico INDIPENDENTI dalla diramazione del traffico telefonico delle linee ufficiali SIP).

All’epoca dei fatti le utenze private SIP erano prevalentemente con un contratto DUPLEX (meno costoso di un allacciamento SINGOLO), dove due utenze (due telefoni, due contratti indipendenti) condividevano una sola linea, dal combinatore telefonico sino al permutatore della piu’ vicina sottostazione.

Lo scenario tecnico che si presentava per le reti SIP telefoniche dell’epoca era che nelle centrali (sottostazioni), mediamente, per UNA LINEA TELEFONICA (un solo doppino da 2 telefoni verso la centrale di zona) VI FOSSERO ALMENO DUE PERMUTATORI (i dispositivi che corrispondono alle numerazioni di due allacciamenti telefonici che condividono una sola linea in DUPLEX).

Se un abbonato SIP chiamava il 112 o il 113, l’altro abbonato (che condivideva la stessa linea DUPLEX) non poteva chiamare nello stesso istante… avendo il telefono (e la linea) isolata sino a che l’altro abbonato non terminava la richiesta di emergenza con gli operatori 112-113.

L’architettura stessa delle reti telefoniche dell’epoca IMPEDIVA SATURAZIONI del traffico telefonico (i permutatori superavano numericamente i doppini…).

Questo comportava (rispetto alle versioni ufficiali) che almeno la meta’ delle persone che chiamassero numeri di emergenza… RIUSCISSE A FARLO (facendo decadere l’ipotesi del sovraccarico di chiamate all’origine dell’isolamento telefonico di un quartiere di centinaia di migliaia di abbonati per quasi mezz’ora dai fatti…).

La presenza di connessioni telefoniche in DUPLEX (una buona percentuale di abbonati SIP verso la fine degli anni ’70) PREVENIVA SOVRACCARICHI ALLE CENTRALI… poiche’ (per esempio) se 5 utenti su 10 erano in DUPLEX, le linee erano libere per 5 utenti su 10… statisticamente per i contratti del periodo… (e per 5 permutatori), vanificando l’evento di un quartiere isolato per decine e decine di minuti (i “Colpi di Stato”, solitamente, negli anni ’70, prevedevano anche l’interruzione di alcuni servizi di comunicazione pubblica…).

Se un certo numero di abbonati non riusciva a prendere la linea (perche’ l’altro utente DUPLEX stava chiamando numeri di emergenza) questo comportava che almeno la meta’ degli utenti DUPLEX avrebbe trovalo linee libere e non vi sarebbe stata la condizione di sovraccarico invece riscontrata la mattina del 16 Marzo 1978 (per circa 30 minuti dall’eccidio).

La limitazione DUPLEX nel telefonare simultaneamente ai numeri di Pronto Intervento non poteva impegnare tutti i permutatori, dato che una percentuale delle utenze DUPLEX ne ve niva automatica esclusa (rendendo ardua la tesi del sovraccarico della rete telefonica in concomitanza del rapimento di Aldo Moro).

L’esistenza, negli anni ”60 e ’70 (sino al 1994, anno nel quale TELECOM, nella conversione residuale delle vecchie linee analogiche in digitale… faceva decadere i vecchi contratti di condivisione fisica di una sola linea telefonica per due abbonati) di allacciamenti telefonici in DUPLEX determinava che una percentuale, anche prossima al 40% delle utente SIP del quartiere Trionfale, non potessero chiamare simultaneamente gli stessi numeri di emergenza, rendendo (quindi) non era del tutto credibile la tesi ufficiale del sovraccarico dei permutatori telefonici SIP di tale quartiere (il sovraccarico, come accennato, doveva essere dei servizi di Centralino di Pronto Intervento).

Ai dubbi di questa versione si aggiunge il fatto che il luogo dell’agguato era sicuramente popolato da numerose palazzine di condominio (difficilmente la maggiorparte di esse superava i 5 piani, erano palazzine con un numero contenuti di appartamenti) ma si teme che il numero di chiamate contemporanee, avvenuto nei minuti immediatamente successivi all’attentato, non potesse superare le centinaia, un traffico comunque gestibile da qualsiasi sottostazione telefonica di quartiere dell’epoca (l’eccidio avvenne dopo le ore 9, ora in cui molti appartamenti circostanti al luogo dell’attentato erano oltretutto vuoti dei loro residenti essendo un giorno lavorativo).

La tesi della saturazione dei relais elettromeccanici delle centrali telefoniche di quel periodo avrebbe delle tesi forse poco coerenti… dopo 40 anni dai fatti.

Sorge (quindi) il sospetto che l’isolamento di migliaia di telefoni non potesse essere la conseguenza alle chiamate simultanee ai numeri di Pronto Intervento, essendo solo questi ultimi servizi quelli potenzialmente soggetti al collasso in caso di eccesso di chiamate (una versione ufficiale dove apparentemente si invertono le cause con gli effetti).

Un mistero (uno dei tanti) tutt’oggi irrisolto e ufficialmente proposto con tesi non sempre verosimili.

_________

STUDI RAI DELLA FIERA DI MILANO E LE TRE EDIZIONI DEL “RISCHIATUTTO” (quando la migliore produzione RAI si realizzava a Milano…)

Locandina (Fiera Campionaria di Milano 1938, l'ultima prima del periodo bellico). Magneti Marelli, l'Ingegner Vecchiacchi Francesco e l'EIAR, applicando l'architettura elettronica dei primi televisori sperimentali a tubo catodico RCA, proponevano, a puro titolo sperimentale, le prime trasmissioni circolari di immagini (all'epoca definite radiovisione e gli apparecchi televisivi come radiovisori) trasmesse dal Parco Sempione, (antenna Branca).

Locandina Promozionale Apparecchi di Radiovisione Magneti Marelli. (Fiera Campionaria di Milano 1939, l’ultima in tempo di pace. Pochi mesi precedevano l’ingresso nella seconda guerra mondiale). Magneti Marelli, l’Ingegner Vecchiacchi Francesco e l’EIAR, applicando l’architettura elettronica dei primi televisori sperimentali a tubo catodico RCA, proponevano, a puro titolo sperimentale, le prime trasmissioni circolari di immagini (all’epoca definite anche di radiovisione e gli apparecchi televisivi definiti, sovente, come radiovisori) trasmesse dal Parco Sempione di Milano, (ex antenna Torre Branca ).

1940 Milano. Depliant illustrativo Magneti Marelli della televisione sperimentale allestita all'interno dell'area della Fiera di Milano con impianti di trasmissione presso il Parco Sempione. Il fascismo vedeva in questo nuova tecnologia delle trasmissioni di immagini a distanza uno strumento di propaganda e consenso che pero' non fece in tempo ad attuare. L'anno successivo tutte le produzioni industriali dedicate alla radiotecnica vennero sospese per incrementare la produzione bellica, pur nella grande limitatezza delle risorse militari del Regime fascista. La Televisione ebbe l'avvento solo 14 anni dopo con iniziali metodi di diffusione che forse si ispiravano alle iniziali finalità dell'ex Regime. Televisori solo presso locali pubblici, bar, ristoranti e anche cinematografi.

1940 Milano. Depliant illustrativo delle prime trasmissioni televisive sperimentali EIAR- Magneti Marelli (supervisionato dall’Ingegner Vecchiacchi Francesco) della televisione sperimentale allestita all’interno dell’area della Fiera di Milano con impianti di trasmissione presso il Parco Sempione. Il fascismo vedeva in questo nuova tecnologia delle trasmissioni di immagini a distanza uno strumento di propaganda e consenso che pero’ non fece in tempo ad attuare. L’anno successivo tutte le produzioni industriali dedicate alla radiotecnica vennero sospese per incrementare la produzione bellica, pur nella grande limitatezza delle risorse militari del Regime fascista. La Televisione ebbe l’avvento solo 14 anni dopo con iniziali metodi di diffusione che forse si ispiravano alle iniziali finalità dell’ex Regime. Televisori solo presso locali pubblici, bar, ristoranti e anche cinematografi. Da notarsi, nell’immagine, un riquadro che ritrae un impianto di proiezione cinematografica con schermo retro-proiettore allineato al tubo di ripresa della telecamera. Tale metodo rimase in voga per molti decenni, sino all’avvento delle masterizzazioni delle pellicole su nastro magnetico e trasmissione dei film con sistemi AMPEX e successivamente tramite tecnologie Videotape.

Studi RAI Fiera di Milano. Registrazione di una puntata del "Rischiatutto", con Mike Bongiorno e Sabina Ciuffini. Quando la produzione RAI di Milano superava per indici di ascolto la RAI di Via Tulada di Roma. In alcune puntate,il Rischiatutto raggiungeva e superava i 24 milioni di spettatori. Simili ascolti avvennero anche per Portobello di Enzo Tortora.

Studi RAI Fiera di Milano. Registrazione di una puntata del “Rischiatutto”, con Mike Bongiorno e la valletta Sabina Ciuffini. Quando la produzione RAI di Milano superava per indici di ascolto la RAI di Via Teulada in Roma. Escludendo la prima edizione del 1970, le restanti tre vennero prodotte e trasmesse dagli studi della Fiera di Milano (le finali invece venivano allestite all’interno del Teatro dell’arte, sempre di Milano). Indici di ascolto altissimi. Alcune puntate de il Rischiatutto, raggiungevano e superavano i 24 milioni di spettatori (la finale del 25 Maggio ’74 arrivo’ al record storico di 30 milioni di spettatori, praticamente l’intero parco abbonati RAI). Simili ascolti avvennero anche per Portobello di Enzo Tortora anch’esso trasmesso dagli studi della Fiera di Milano. La sigle di apertura di questa trasmissione era disegnata dai “cartonisti” Sandro Lodolo e Bruno Bozzetto, come parte della grafica del programma. La carriera delle “vallette” di alcune trasmissioni come il Rischiatutto, si limitava, anche contrattualmente, al solo ruolo correlato a tale trasmissione. Molto difficilmente, in ambito RAI, per queste co-protagoniste della storia delle televisione italiana, era concesso prolungare la loro attività di conduzione e intrattenimento, oltre tali ambiti televisivi.

Rischiatutto Milano Studi Rai Fiera Campionaria. Mike Bongiorno Sabina Ciuffini

Rischiatutto Milano Studi Rai Fiera Campionaria. Mike Bongiorno Sabina Ciuffini

Mike Bongiorno in 'Rischiatutto' 1970

"Rischiatutto" 1972, Studi Fiera di Milano.

“Rischiatutto” 1972, Studi Fiera di Milano (Wikimedia).

ESILARANTE PARODIA DEL “RISCHIATUTTO” SECONDO LA VISIONE DEL GRANDE ALIGHIERO NOSCHESE

§§§§§§§§§§§§§§§

Anni ’70, nascita delle “televisioni private” milanesi.

(il contenuto di queste ricerche, ricordi e testimonianze costituisce un dossier storico e biografico delle emittenti che fecero da precursore al successivo duopolio televisivo Fininvest-Mediaset. Le intepretazioni ivi esposte sono, per alcuni aspetti, quasi inedite).

  • Milano TV Canale 51 (1977-1983, Peruzzo Editore, studi iniziali in Via Washington)
  • Antenna Nord (1977-1983, Rusconi Editore, studi in Via Oldofredi, zona Lagosta)

Forse la piu’ importante (per la radicazione dell’emittente nel territorio urbano milaese ed un palinsesto inedito e anticonformista) fu:

Milano TV Canale 51

Monoscopio Milano TV Canale 51 (UHF 34-51)

Monoscopio (test-card) Milano TV Canale 51 (UHF 34-51)

La sigla RVM (Registrazione Video Magnetica) dell’inizio trasmissioni di Milano TV Canale 51, nata a Milano nell’estate del 1977. I primi studi di trasmissione furono in Via Washington.

L’emittente privata apparteneva al gruppo editoriale Alberto Peruzzo.

In realta’ l’emittente nacque nel 1976 irradiando dalla frequenza UHF 34. A causa di un contenzioso legale avuto con la societa’ NOVECO (che occupo’ la frequenza UHF 51 sovrapponendosi alla frequenza registrata, da Milano TV, al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni di all’ora), l’esercizio regolare delle trasmissioni avvenne nel canale 51 solo verso l’estate del 1977 e l’identificazione commerciale di questa televisione privata di “Milano TV Canale 51” avvenne solo durante il 1977,

L’emittente privata, pur vantando ottimi indici di ascolto, un palinsesto composto da film western e polizieschi, cartoni animati Giapponesi inediti al pubblico italiano (Daitarn III, Jeeg Robot d’acciaio), trasmissioni sportive (Gianni Brera) e notiziari in diretta dalle 08 del mattino sino alle 02 del mattino successivo (con programmazione di film per adulti il Sabato sera e notte) ebbe una storia molto breve e controversa.

Nata nel 1977, insorta come una delle televisioni private a maggiore copertura del Nord Italia (praticamente sino al Veneto), scomparve nel 1983 per essere sostituita con Rete A (UHF 51). La seconda frequenza venne invece occupata dal Canale 5 (Fininvest) e questo ci farà, forse, capire, cosa si sottese alla rapida demolizione di una delle piu’ importanti TV commerciali che portava, nel suo logo e ragione sociale identificativa, il nome della città di Milano.

Milano TV trasmise molti film “cult”, che dopo la sua scomparsa, raramente si ebbe occasione di rivedere sia nelle altre televisioni che distribuiti su supporti magnetici o digitali. Nei suoi palinsesti c’erano molti “poliziotteschi” degli anni ’70, tra i quali “La mala ordina” di Fernando di Leo.

Milano TV dava fastidio a Silvio Berlusconi ed alle “majior” cinematografiche americane (oltre che ai circuiti di distribuzione cinematografica che con la nascita del duopolio RAI-FININVEST, vedevano maggiori profitti nella distribuzione e noleggio di pellicole in RVM da inserire in palinsesti televisivi nazionali di Prima Serata, come di fatto avvenne pochi anni dopo con Canale 5, con Rete 4 (letteramente depredata a Enzo Tortora di cui era direttore artistico, dal 1983 incarcerato causa complotto giudiziaio infamante che fece comodo proprio a Berlusconi ed alla neo nata Fininvest… dato che l’uscita di scena di Tortora fece praticamente fallire Antenna 3 Lombardia, di cui era fondatore e mando’ in crisi la gestione di Rete 4, acquisita nel 1984 da Berlusconi).

Per meglio comprendere il destino di rapida scomparsa di questa televisione, dovremmo ricordarci chi fu il Direttore della testata televisiva, nominato da Alberto Peruzzo.

Roberto Romani (direttore di Milano TV Canale 51) fu, dopo Telebiella, il secondo fondatore di una televisione privata (TeleLivorno) tra le prime nate in Italia.

Roberto Romani ebbe, negli anni ’70, rapporti commerciali con Giacomo Properzy, proprietario di Telemilanocavo nel 1974, tv via cavo venduta a Silvio Berlusconi sempre nel 1974 (divenuta poi TeleMilano 58, via etere, intorno al 1978).

Romani era giornalista e bazzicava nella nascente imprenditoria televisiva privata, appena liberalizzata dal DLG del 1976 che determinava la fine del Monopolio RAI.

Alberto Peruzzo, non si sa bene se a conoscenza o meno di certi rapporti di Romani con Berlusconi, inseri’ nella propria testata televisiva di Milano TV, con la figura di direttore, un personaggio (Romani) che fece da “Cavallo di Troia” nei confronti del destino di questa televisione privata di impronta “cult” che per palinsesto e stile anticipava quella che poi divenne l’attuale ITALIA 1 (ex Antenna Nord del gruppo milanese Rusconi, nel 1982 acquisita da Fininvest).

Dopo circa 5 anni di successi pubblicitari, di ascolti e di radicazione sul territorio, Alberto Peruzzo decise, verso il 1983, di dismettere l’emittente Milano TV e di occuparne le frequenze (UHF 51) con RETE A.

E’ probabile che Paolo Romani, sfrutto’ il lancio mediatico personale di questa televisione (Milano TV) del quale era direttore e capo redattore per avviare la propria carriera e forse anche l’espansione monopolistica di Silvio Berlusconi e delle sue reti.

La chiusura di Milano TV (e l’occupazione della seconda frequenza UHF 34 da Canale 5) simboleggiava una rinuncia, volontaria o meno, sia di Romani che dell’editore Peruzzo, di fronteggiare una libera concorrenza con l’espansione monopolistica di Fininvest.

Questo video RVM di repertorio (1979) testimonia quanto Milano TV Canale 51 fosse importante e popolare anche a livelllo nazionale (Romani di Milano TV Canale 51 intervistato dalla dolce Silvia NICAICO)

Paolo Romani, dopo l’esperienza di Milano TV, rimase con Peruzzo Editore sino al 1985 per poi passare a Telelombardia (Gruppo Ligresti). Successivamente si mise in proprio (Telelombardia 7).

Nel 1994 divenne deputato di Forza Italia per avviarsi in una carriera politica che lo vide Ministro dello Sviluppo Economico e Sottosegretario delle Telecomunicazioni.

Impossibile non sospettare che Silvio Berlusconi contribui’, sin dai primissimi anni ’80, a seminare uomini dalla figura manageriale e dirigenziale, all’interno delle tv private potenzialmente concorrenti al suo Canale 5, contribuendo, nel contempo, a creare reti TV che occupavano frequenze, a sivluppare reti di gestione pubblicitaria, a consolidare tale circuiti per poi prenderne il controllo sini a distruggere progressivamente queste forme di imprenditoria televisiva (dove tecnici, impianti, esperienze e frequenze venivano fagocitate da Fininivest) che permettevano ai piccoli imprenditori, piccole aziende ed all’economia milanese e lombarda di crescere anche grazie a spazi pubblicitari a costi moderati rispetto alle reti RAI e Fininvest.

Romani si distinse anche nella direzione di Milano TV per le sue idee anticomuniste a anti socialiste (malgrado egli si qualificasse come “liberale” e apprezzasse la “Milano da bere” dell’amministrazione Pillitteri del PSI di Bettino Craxi, che accolse la “lobby” di Berlusconi, sostenendola e rappresentandola al Governo, salvo poi venirne stravolta dagli scandali giudiziari ad orologeria di Tantentopoli ’92, trampolino di lancio politico di Silvio Berlusconi in Forza Italia con alleanze Lega Nord e destra neofascista).

Anche Romani, alla fine, divenne uno degli “uomini” di Berlusconi.

Se negli anni ’70 e ’80 contribuiva a creare reti televisive locali con palinsesti inediti e innovativi, pochi anni dopo contribui’ a distruggere questa realta’, approdando, poi, nel 1994, (circa 10 anni dopo la dismissione di Milano TV) nelle schiere dei deputati di Forza Italia, divenendo rapidamente Ministro e con una carriera politica molto rapida.

Paolo Romani è indubbiamente Milanese … ma di quelli che contribuirono, insieme al suo “capo” Silvio Berlusconi, a distruggere il Sistema Italia, il Sistema Milano e il Sistema Lombardia (il sistema Milano a partire dalla fine di televisioni potenzialmente concorrenti a Fininvest).

Fa impressione visionare filmati televisivi della fine degli anni ’70, dove una Milano che tentava di risollevarsi dal terrorismo e dagli anni di piombo, piena di idee e promesse (e speranze), avrebbe visto demolire rapidamente la sua linfa commerciale ed economica, nonche’ culturale (attraverso le nuove televisioni private rapidamente nate e nel contempo rapidamente schiacciate dal monopolio berlusconista). Le televioni private a carattere locale potevano sostenere l’economia delle medie e piccole imprese che non potevano permettersi la realizzazione di spot pubblicitari e trasmissione dei medesimi nei costosi circuiti pubblicitari Fininvest-RAI.

Berlusconi distrusse, prima, un sistema di telecomunicazioni cittadino e regionale basato sulle “tv libere”, e dopo, come Premier, distrusse il sistema Italia e Milano nel suo intero.

Si tenga presente che Forza Italia controlla la pagina Facebook “Milano Sparita e da ricordare” (un monopolio commerciale, infarcito di profili multiaccount gestiti dagli “admin” di quella pagina che controlla, e sovente, manipola, distorce, censura la Storia di Milano, pilotando idee, ricordi ed opinioni del gregge di pecore che la foraggia con commenti demenziali e patetici like. Berlusconi ed i suoi “uomini” pur non possedendo piattaforme di Social Network, monopolizzano la diffusione della storia e delle immagini storiche di Milano con le stesse tecniche (molte illegittime ed al limite del codice penale) con cui crearono duopoli televisivi negli anni ’80.

(fonti biografiche https://it.wikipedia.org/wiki/Canale_51 ; http://www.storiaradiotv.it/MILANO%20TV%20-%20CANALE%2051.htm ; http://www.storiaradiotv.it/PAOLO%20ROMANI.htm )

  • Antenna Nord (bozza soggetta a correzioni e revisioni)

ANTENNA NORD

storiografie :

https://it.wikipedia.org/wiki/Antenna_Nord

http://www.storiaradiotv.it/ANTENNA%20NORD.htm

Come alcuni ricorderanno (a cavallo degli anni 1977-1983) una seconda importante emittente televisiva milanese, affiancata a Milano TV Canale 51, era rappresentata da ANTENNA NORD (Gruppo Rusconi Editore), una emittente nota soprattutto per il volto popolare della avvenente annunciatrice Gabriella Golia…

Moltissimi di noi ignorano invece che anche per l’emittente milanese del Gruppo Edilio Rusconi Editore l’acquisizione da parte di Finivest avvenne con tempi e metodi a dir poco scandalosi. L’emittente non fece in tempo ad espandere il segnale verso il centro e sud Italia che quasi subito venne fagocitata da una societa’ “pirata” di Sivlio Berlusconi (Rete 10).

Antenna Nord trasmetteva e produceva trasmissioni da Milano Via Ercole Oldofredi, zona Pola-Lagosta.

Antenna primaria (Milano, Lombardia occidentale, Piemonte orientale): Grattacielo Pirelli. Ripetitore per la Lombardia : Valcava (Bg).

L’autonomia imprenditoriale col Gruppo Rusconi ebbe vita bevissima.

Dalla fine del 1982, Antenna Nord venne acquisita da una societa’ “fantoccio” (Rete 10) di Silvio Berlusconi.

Antenna Nord nacque come televisione del Nord Italia. Successivamente il segnale venne progressivamente irradiato in quasi tutta Italia tramite vari network affiliati ad Antenna Nord).

L’emittente si distinse per notevoli investimenti tecnologici e di programmazione…prima di essere incredibilmente ed al contrario di ogni aspettativa… fagocitata da Silvio Berlusconi-Fininvest (nel 1983).

Similmente a quanto avvenne per Milano TV Canale 51, annoverava nella Direzione Artistica e amministrativa personaggi che fecero confluire (come avvenne con Paolo Romani per Milano TV CH 51) reti e dirigenti verso il gruppo Fininvest (Fedele Confalonieri) e successivamente nel “bouquet” parlamentare e senatoriale di Forza Italia (sino a ricoprire ruoli di ministri e sottosegretari).

Antenna Nord (registrata al Tribunale di Milano nell’inizio del 1977…iniziò le trasmissioni circolari dal 2 Maggio 1977 in Lombardia e nel Piemonte orientale) aveva, per l’appunto, come vertice organicistico Fedele Confalonieri nella figura di Direttore Responsabile (figura che poi divenne l’attuale Presidente Mediaset).

Rispetto a Milano TV CH 51, il palinsesto, pur integrando trasmissioni sportive come “Grand Prix” e la trasmissione per bambini e ragazzi “BIM BUM BAM” (che lancio’ il presentatore Paolo Bonolis), si differenziava per rinunciare al carattere di televisione locale per ambire ad un ruolo di Ammiraglia televisiva “leader” dalle aspirazioni nazionali, in diretta concorrenza con la RAI, molto prima della “cenerentola” emittente concorrente Telemilano 58 (già Canale 5) tra il 1980 e 1981.

Antenna Nord si distingueva per una produzione propria limitata con poche dirette locali e registrate da studio, compensate pero’ dal noleggio e/o acquisizione di telefilm, film, cartoni animati provenienti da circuiti di distribuzione e noleggio cinetelevisivo decisamente costosi, ma di grandissimo successo (per certi aspetti epocali nei palinsesti italiani…), forieri di elevati indici di ascolto, indotti commerciali ed espansione pubblicitaria, tendenze e mode e decisamente molto concorrenziali anche rispetto alle neonate reti Fininvest e alla “mamma RAI”.

Ironia della sorte, il nascente network di reti “Antenna Nord” conobbe l’apice del successo a partire dal Gennaio 1982 meno di un anno prima della cessione del network televisivo a Fininvest, quando Antenna Nord, imitando una “syndacation” di stampo americano, estese il proprio palinsesto “milanese” praticamene in tutta Italia. Alla fine dello stesso anno, quando ormai il Gruppo Rusconi aveva investito notevoli ed ingenti importi di capitale privato per estendere una copertura del segnale a livello nazionale, l’emittente (vincente su tutti i fronti) ed il “network televisivo” che beneficiava di una rete di ripetitori in differita che coprivano buona parte della penisola (era vietato trasmettere in diretta a livello Nazionale per le televisioni non RAI), nello stupore di molti, l’emittente (come accadde anche per Milano TV CH 51) venne ceduta a Fininvest, dove l’allora direttore responsabile (di Antenna Nord) Fedele Confalonieri, rivestirebbe OGGI, il ruolo di Presidente Mediaset…

Come accennato, molto noto era il volto dell’annunciatrice Gabriella Golia e di alcuni palinsesti televisivi come il telefim Charlie’s Angels (Gli Angeli di Charlie) trasmessi nel palinsesto autunnale del 1979 e di notevole successo.

Charlie's_angels

sempre durante la migliore programmazione televisiva dell’autunno del 1979 comparvero “cartoon” di produzione Giapponese, che oggi rappresenterebbero dei veri e propri “cult” della produzione artistica cinetelevisiva nipponica degli anni ’70 molto apprezzata in Europa e molto piu’ tecnologicamente avanzata delle produzioni americane come “Hanna e Barbera” e similari di tale periodo.

Impossibil e difficile elencarli tutti…

I piu’ popolari e apprezzati furono gli episodi della serie LUPIN III° (“TMS Studios Anime [TMS animation]” 1967 circa, Giappone) programmata a partire dall’Ottobre 1979 (prodotta a fine anni ’60 per le televisioni nipponiche)

cartoni animati come Mazinga, Daltanius, Charlotte e Candy Candy (quest’ultima serie di cartoni animati Giapponesi venne ripresa dall’allora “rhodigina” Teleradioreporter, oggi Odeon-TV, durante la primavera del 1980) e Peline Story. Anche la serie “Lady Oscar” (il personaggio era, nella realta’, un “transgender” … ed alcuni spezzoni vennero censurati dalle autorita’ italiane) divenne un cartone animato di culto, tutt’oggi apprezzato anche nei canali You Tube.

Antenna Nord e Milano TV CH 51 si spartirono numerore serie e puntate di vari cartoni animati giapponesi come Mazinga, Jeeg Robot d’acciaio e Candy Candy …

Tuttavia. come accennato, lo stile di programmazione di Antenna Nord si distinse subito per essere compatibile con una competizione nazionale affiancata ed in concorrenza con le principali reti RAI ed alla nascente Canale 5.

Antenna Nord non si limito’ a lanciare personaggi di successo come Paolo Bonolis. Anche i comici Gigi e Andrea esordirono nella programmazione dell’emittente milanese (a ridosso di Piazzale Lagosta).

Antenna Nord acquisto’ la prima serie televisiva di Star Trek.

Star Trek

Gli episodi vennero mandati in onda a partire dalla fine dell’Agosto del 1980.

Sempre nel 1979 la stessa emittente trasmise anche la serie di telefilm “Blue Book-Project Ufo”.

Nel 1982 il Network ITALIA 1 non nacque sotto il cappello di Berlusconi ma del gruppo Rusconi. Il 2 Gennaio 1982, Antenna Nord divenne ITALIA 1.

Pertanto, dopo un annata 1982 piena di successi ed espansione, con un’emittente che fece anche crescere l’Agenzia Pubblicitaria milanese Manzoni (all’epoca in Via Villoresi al Ticinese), verso la fine dell’anno 1982, il network milanese venne rilevato da una societa’ “fantoccio” di Silvio Berlusconi (Rete 10), che per i primi tempi (forse per timore di oscuramenti delle Preture italiane in conseguenza di eccesso di concentrazione reti e divieto di trasmettere in diretta oltre i confini regionali) prese in gestione il network televisivo, che dal 4 Gennaio 1983 dismetteva l’affiancameto al logo Antenna Nord e divenne, a tutti gli effetti, una “controllata” del gruppo Fininvest.

Sino all’autunno del 1983, Italia 1 conservava un palinsesto basato sulla programmazione nativa di Antenna Nord. Dall’autunno del 1983 la storica tramissione DRIVE IN (che sfruttava registi, autori e attori televisivi provenienti dalla RAI e Antenna 3 Lombardia) diede una identita’ consolidata alla rete televisiva.

Anche in questo caso valgono le valutazioni già espresse per l’evoluzione di Milano TV CH 51.

Viene da chiedersi se Silvio Berlusconi colloco’ suoi amici “Cavalli di Troia” all’interno delle nascenti mega televisioni private milanesi…per acquisirle quando diventavano troppo concorrenziali rispetto alla Cenerentola Canale5…? oppure vi furono accordi preliminari con vari gruppi editoriali che a loro apparenti spese (nell’assoluto paradosso) sperimentavano nuove tecnologie di palinsesto e copertura televisiva a livello nazionale per poi “regalare” i loro gioielli al Berluska (che si accollava solo parte dei debiti di investimento di tali reti) ?

Nessuno puo’ dirlo anche perche’ non c’è nessuno, tranne forse questo blog, che si occupa di questi aspetti alquanto ambigui se non torbidi della storia dell’imprenditoria televisiva italiana… e milanese.

Queste acquisizioni e concentrazioni televisive proprietarie avvennerro all’ombra della Loggia Massonica P2 (Propaganda 2) di Licio Gelli, di cui Silvio Berlusconi faceva parte sin dalla fine degli anni ’70.

Si rammenta che nel 1983 l’unica emittente a carattere Nazionale non ancora acquisita da Berlusconi era Rete 4 ex VideoBergamo (Arnoldo Mondadori) di cui Enzo Tortora era azionista e direttore artistico.

Strana coincidenza volle che l’inquisizione giudiziaria di Tortora (venne accusato di narcotraffico da esponenti della Nuova Camorra Organizzata) vide collassare Antenna 3 Lombardia (leader degli indici di ascolto lombardo-piemontesi e veneto emiliani negli anni 1980-83) di cui Tortora era fondatore e Rete 4 (di cui era direttore artistico) proprio nel periodo in cui Berlusconi era interessato all’acquisto di Rete 4 e nel contempo non sapeva come gestire il regime concorrenziale di Antenna 3 Lombardia. Rete 4 fu una emittente che fini’ con l’essere ceduta a Fininvest nell’estate del 1984. Antenna 3 Lombardia vide la progressiva dismissione verso altri imprenditori televisivi. Curiosamente gli studi di Castellanza dove venivano prodotte molte delle dirette serali dell’emittente (Pomofiore, La Bustarella, Napoleone e tantissime dirette di successo e con alti indici di ascolto) vennero messi all’asta giudiziaria intorno al 1985 e rilevati, come intuibile, da una societa’ controllata Fininvest, dove si produssero le puntate di “Ok il prezzo è giusto”, trasmissione Fininvest…

Sono aspetti inquietanti della storia d’Italia (mai realmente approfonditi nemmeno a livello giudiziario) dove nell’arco di un decennio, un mediocre imprenditore edile, divenne il Re delle televisioni private ed entro’ il politica nel 1993 per diventare Premier nel 1994. Questo fu reso possibile grazie al consenso politico e di immagine che Berlusconi riusci’ a costruirsi verso gli italiani in virtu’ dell’essere proprietario di tre emittenti televisive nazionali.

Oggi Berlusconi possiede non meno di 8 canali digitali in chiaro, 1 a pagamento e in Lombardia controlla indirettamente anche Antenna 3 Lombardia e Telelombardia…

Il Berlusconismo e lo sfascio che arreco’ (e che sta arrecando tutt’oggi) alla Nazione ed al sistema economico, politico e sociale trovarono mezzo di diffusione e propaganda grazie al consenso elettrorale sapientemente costruito nei primi anni ’90 del 900 in virtu’ dell’essere proprietario di diverse reti televisive.

Ulteriori “chicche” (praticamente sconosciute a tutti o quasi) sono rappresentate dal fatto che a fine anni ’70, il gruppo RCS controllava e gestiva l’emittente TAM, “TeleAltoMilanese” inizialmente fondata, nel 1975, da Enzo Tortora e Renvo Villa a Busto Arsizio, successivamente ceduta alla Rizzoli i cui studi viallestiti in Viale Europa a Cologno Monzese… dove da oltre 30 anni vi sono studi di produzione e ponti radio di MEDIASET …

TAM trasmetteva, tra il 1977 e il 1982 circa, trasmissioni sportive, cartoons, spogliarelli notturni, film e videoclip musicali..Frequenze, studi e impianti vennero ceduti a Fininvest nei primi anni ’80 dal Gruppo Rizzoli Corriere della Sera…

Dietro la storia contemporanea e recente di Milano si nascondono segreti e aneddoti degli accorpamenti monopolistici televisivi a favore di Silvio Berlusconi (il padre era Direttore Commerciale della Banca Rasini dove la famiglia mafiosa dei Bontade riciclava denaro sporco in tale banca milanese. Liquidita’ che permisero a Berlusconi di diventare palazzinaro EDILNORD e successivamente di monopolizzare il panorama televisivo italiano e di entrare in politica nell’arco di poco piu’ di un decennio dal consolideamento del suo duopolio televisivo…). (in aggiornamento).

Come intuibile … una Milano d’altri tempi… con un fermento di idee e di iniziative che vennero “tarpate” verso la meta’ degli anni ’80 dal dilagante e progressivo monopolio Fininvest che andava a costituire un duopolio con la RAI.

Milano (Cologno monzese ?) 1985. Uno dei simboli controversi della "Milano da bere" in stile Fininvest. Le "ragazze Fast Food". La prima edizione del Drive In venne prodotta presso gli studi Dear di Roma (1983-84). L'edizione successiva a Milano (come le successive). Fonti:PicCkick.it - Wikipedia

Milano (Cologno monzese ?) 1985. Uno dei simboli controversi della “Milano da bere” in stile Fininvest. Le “ragazze Fast Food”. La prima edizione del Drive In venne prodotta presso gli studi Dear di Roma (1983-84). L’edizione successiva a Milano (come le successive).
Fonti:PicCkick.it – Wikipedia

Piazza Duomo, presumibilmente negli anni '80. Accesa discussione (ipoteticamente di tipo politico) tra cittadini della piccola e media borghesia, la nota "Maggioranza Silenziosa" che negli anni del dopoguerra sino a agli scandali di Tangentopoli '92m votava Democrazia Cristiana. Oggi, a distanza di 30 anni, i longevi sopravvissuti votano Forza Italia con lo stesso convincimento di all'ora. "Meglio mafiosi che comunisti".... e intanto l'astensionismo elettorale ormai prossimo al 60% e gli ottuagenari conservatori contribuiscono allo sprofondamento tombale del "sistema Italia" come anche del "sistema Milano e Lombardia".

Piazza Duomo, presumibilmente negli anni ’80.
Accesa discussione (ipoteticamente di tipo politico) tra cittadini della piccola e media borghesia, la nota “Maggioranza Silenziosa” che negli anni del dopoguerra sino a agli scandali di Tangentopoli ’92 (un vero Colpo di Stato) votava Democrazia Cristiana. Oggi, a distanza di 30 anni, i longevi sopravvissuti votano Forza Italia con lo stesso convincimento di all’ora. “Meglio mafiosi che comunisti”…. e intanto l’astensionismo elettorale ormai prossimo al 60% e gli ottuagenari conservatori contribuiscono allo sprofondamento tombale del “sistema Italia” come anche del “sistema Milano e Lombardia”.

Fiera Milano City (Fiera Campionaria) 1988. Stand espositivo NASA e lo "Space Shuttle", La dismissione del Polo Fieristico storico a favore della Rho Fiera ha provincializzato e secondarizzato l'importanta e il rilievo internazionale di questa manifestazione. Un grazie alle amministrazioni Forza Italia e Lega Nord... per il declino inarrestabile della citta' di Milano. (archivio storico fondazione fiera campionaria).

Fiera Milano City (Fiera Campionaria) 1988. Stand espositivo NASA e lo “Space Shuttle”, La dismissione del Polo Fieristico storico a favore della Rho Fiera ha provincializzato e secondarizzato l’importanta e il rilievo internazionale di questa manifestazione. Un grazie alle amministrazioni Forza Italia e Lega Nord… per il declino inarrestabile della citta’ di Milano. (archivio storico fondazione fiera campionaria).

Viale della Liberazione (Porta Garibaldi) verso la fine degli anni '80. Oggi in questo sito padroneggia l'Unicredit Pavillon e una "Diamant Tower" in buona parte rimasta semivuota dall'anno della dichiarazione della sua agibilita', verso il 2012.

Viale della Liberazione (Porta Garibaldi) verso la fine degli anni ’80. Oggi in questo sito padroneggia l’Unicredit Pavillon e una “Diamant Tower” in buona parte rimasta semivuota dall’anno della dichiarazione della sua agibilita’, verso il 2012.

§§§§§§§

ATM, alcuni “Gamba de legn” e veicoli filoviari tra la fine degli anni ’30, il periodo bellico e l’immediato dopoguerra

Office della Stanga Isotta Fraschini TS40 anni '40

(Tecnomasio-Office della Stanga) Isotta Fraschini TS40.

Deposito ATM Viale Molise 1950 circa

Deposito ATM Viale Molise 1950 circa

Il Gamba de legn, lungo la Via Novara, primi anni '50

Il Gamba de legn, lungo la Via Novara, primi anni ’50 (da archivio Photorail)

Deposito e officine di manutenzione ATM del Gamba de legn, in Corso Vercelli, anni '50

Deposito e area di manutenzione ATM del Gamba de legn, in Corso Vercelli, anni ’40

Filmati in Super8 della Milano 1988. Filobus Circonvallazione Esterna 90/91. serie FIAT CGE (Compagnia Generale Elettromeccanica-Elettricità) 548 Viberti.

Repertorio Registrazione Video Magnetica (Betamax-Sony ?, VHS ? Ampex ?) miscellanea vetture tramviarie ATM, anno 1979, riprese effettuate nel settore centro-sud di Milano (degna di nota la ex linea tram 13 per Piazzale Corvetto, da Viale Ungheria a fine anni 70)

Via Ripamonti e restanti metrotramvie JumboTram serie 4900 Fiat Ferroviaria e Officine della Stanga. Anno 1979 (estate). Deposito ATM filoviaria V.le Molise, capolinea tram 23 via Monte Velino, Vetture 4900 e Peter Witt dirette da Via Tueliè-Gentilino verso deposito tram Ticinese Via Pietro Custodi-San Gottardo.

TANGENTOPOLI ’92
Dopo di essa la storia di Milano, Lombardia e Governi Italiani, è decaduta in CRONACA NERA e mafie.

Con la consapevolezza che questa anteprima della Storia contemporanea di Milano (dalla fine della seconda guerra mondiale sino ad oggi, anno 2018) recherà MOLTO MA MOLTO fastidio a Magistratura e DDA Milanese, Carla Del Ponte (ex magistrato ticinese), Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, ed anche allo stesso PD “inciuciato” ed ovviamente anche agli autori di pagine Facebook MONOPOLISTE della storia di Milano (subordinate a commerci editoriali tramite multinazionali freetax come anche Amazon) relative alla Storia di Milano e Quartieri proposte in 3 pagine distinte Facebook + un forum Skyscraprercity e altri blog secondari (pagine commerciali… velatamente… ma non troppo… filo berlusconiste) e considerato che l’Italia sta precipitando verso un periodo poltico futuro a dir poco nefasto … vediamo di fare ordine (con la massima sintesi) della storia recente di Milano, una storia (il berlusconismo) di cui noi stessi milanesi (proprio a partire da noi) dovremmo vergognarci (e con noi il resto dei nativi, E NON, lombardi).

Nell’immaginario collettivo del 99% degli italiani, il famoso Pool di “Mani Pulite” (tribunale di Milano), composto da:
Gherardo Colombo (Briosco)
Saverio Borrelli (Napoli)
Ilda Boccassini (Napoli)
Antonio Di Pietro (Cambopasso in Montenero di Bisaccia)
CIA
e magistrati secondari…

avrebbe liberato ed emancipato la storia d’Italia e la societa’ italiana da una “orrenda classe politica supercorrotta”, debellata grazie all’operato disinteressato di un pool di magistrati eroici e indefessi…
Classe politica ultracorrotta sostituita da falsi post-comunisti, e da politici del calibro di Silvio Berlusconi, Roberto Maroni, Umberto Bossi, Tremonti, Alemanno, Prodi, D’Alema etc…(dal 2012 Monti per poi arrivare alle infelici esperienze di Renzi).

Purtroppo le cose non sono affatto in questi termini (non ne abbiano gli autori di Milano Sparita e da Ricordare Facebook, le pagine storigrafiche che meglio enfatizzano la Milano Berlusconista…(ESALTAZIONE DELLE SPECULAZIONI EDILIZIE DI BERLUSCONI NELLA CITTA’ DI MILANO TRA IL 2004 SINO AD OGGI). Purtroppo la realta’ è molto differente da quanto, sino ad ora, proposto da circa 3 pagine Facebook come “Da Milano alla Barona”, “Milano nei secoli” e il thread Skyscraperscity… magari la prossima volta sarebbe meglio che si estraniassero da interessi commerciali e …) .

E’ veramente difficile dover sintetizzare cosa ci sia stato dietro Tangentopoli ’92 e l’ascesa ETERNA ed attuale di Silvio Berlusconi.

Poiche’ la societa’ milanese, lombarda e italiana, crede che dopo quel COLPO DI STATO (basato su fatti corruttivi reali ma condotto da magistrati manovrati, anche e soprattutto dalla CIA e forse da gruppi finanziari legati a Cosa Nostra e lo stesso Berlusconi) l’Italia sia entrata in una florida fase di democrazia, onesta’ politica, trasparenza, ricchezza, liberta’ e benessere… dovremmo ricordare… ad una societa’ italiota ed a un “popolo” di smemorati (e ignoranti) storici come gli italiani… (inclusi lombardi e milanesi anche se sappiamo che oltre il 70% di essi provengono da regioni collocate nel Mezzogiorno italiano … e parliamo dei principali elettori della destra milanese e lombarda…) che le cose non andarono affatto in questi termini.

Prima di proporre “video scandalo” non inediti ma poco noti, penalizzati dai motori di ricerca controllati dalle Polizie internazionali… basti sapere che:

… Uno dei principali finanziatori illegali (tangenti) dei Partiti:

Partito Socialista Italiano
PLI
PSDI
Democrazia Cristiana (all’origine della corruzione della Prima Repubblica).

fu Silvio Berlusconi

ebbene…

nessuna indagine di Tantentopoli ’92 (relativa al finanziamento illecito dei partiti a partire del PSI e CRAXI) si concluse con il rinvio a Giudizio di Silvio Berlusconi (non è vero che il suo ingresso in politica avrebbe impedito indagini e processi per effetto della sua immunita’ parlamentare. Berlusconi divenne Premier dopo oltre 2 anni dall’inizio del Colpo di Stato giudiziario avviato dal Gennaio 1992 e le indagini partirono sin dalla fine degli anni ’80… ma poteri superiori impedirono di rinviare a giudizio Berlusconi).
Berlusconi finanzio’ illegamente il Partito Socialista Italiano sin dalla meta’ degli anni ’70, quando era un semplice imprenditore edile (gia’ in odore di mafia, lui e il padre https://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/04/berlusconi-e-bontate-i-rapporti-ricostruiti-dai-pm/75241/ ).

Pare che Berlusconi, gia’ affiliato alla P2 nella meta’ degli anni ’70, favori’ l’ascesa di Bettino CRAXI all’interno del PSI, scalzando Pietro NENNI, sino alla elezione di CRAXI come segretario e nuovo leader del PSI.

Il tutto avvenne (l’ascesa di CRAXI) con il contributo di pochi voti interni al PSI conquistati tramite un fondo nero in banche svizzere gestito e finanziato da Licio GELLI (P2) e Roberto CALVI.

L’autodistruzione della Prima Repubblica partiva da lontano, sin dal 1976….

I finanziamenti illeciti di Silvio Berlusconi ebbero seguito dalla meta’ degli anni ’70 sino a tutto il 1992 incluso, anche dopo l’avvio dello scandalo giudiziario.
Dal 1992 sino ad oggi, Fininvest e Mediaset, nonche’ Berlusconi, furono ANCHE oggetto di indagini antimafia internazionali … i partiti alleati come Lega Nord e Alleanza Nazionale non potevano non sapere…(vedesi i video alla fine dell’articolo).

Dal 1975/76 al 1992 trascorsero 20 anni dove la magistratura di Milano aveva tutto il tempo per raccogliere elementi contro di lui, contro le sue aziende edili, tra le quali EDILNORD, contro le sue holding finanziarie quali FININVEST e successivamente MEDIASET.

Nulla di tutto questo accadde.

In un video (non reperibile, in apparenza, in rete internet) risalente al 1990 circa, in una intervista (Canale 5) condotta dall’ex presentatore televisivo, (il fu Mike Bongiorno), alla domanda “Dottor Berlusconi… ma un imprenditore di successo come lei non ha mai pensato di entrare concretamente in politica ?”.
Berlusconi rispose “Non è ancora arrivato il momento, e per ora non se ne parla… non è mia intenzione nè interesse al momento…”.
Una risposta decisamente profetica… “non è ancora arrivato il momento”…
bè il momento arrivo’ 3 anni dopo (Forza Italia venne costituita nel 1993, e dalla primavera del 1994 Berlusconi era gia’ Primo Ministro…).

Sembra quasi che sapesse… che attendesse che il principale partito italiano, ILLEGALMENTE finanziato da Berlusconi (vedesi i vari decreti “Salva Berlusconi” e la Legge Mammi’) diretto da Bettino Craxi, il PSI … si mettesse da parte… (nel caso in esame, perche’ inquisito a livello giudiziario).

CRAXI e BERLUSCONI erano amici e soci di “larghe intese”. Ciononostante l’egemonia statistica di CRAXI non permise al suo principale finanziatore quel salto di potere che (BERLUSCONI) ambiva all’interno della politica esecutiva e di governo. Per alcuni aspetti, CRAXI e BERLUSCONI avevano in comune (il passato è rivolto al defunto CRAXI, ovviamente) personalita’ politiche e caratteriali improntate ad un potere decisionale e autoritario autocratico spiccato per entrambi e si puo’ dire, in estrema sintesi, che il Berusconismo ebbe origine non solo con le leggi “Salva Berlusconi” varate da CRAXI quando era Presidente del Consiglio… anche le impronte personalistiche di questi due personaggi (disgraziatamente nati entrambi a Milano) forgiarono le basi di una Nazione pseudoautoritaria fondata sulla corruzione e sulle tangenti, ancor prima che Berlusconi arrivo’ al potere.

Dai primi anni ‘2000, dopo la scomparsa di Craxi, si diffuse una apparente “leggenda metropolitana” che narrava di un “BAUSCIA” milanese, Silvio Berlusconi (ex venditore di spazzole elettriche, il padre apri’ a Milano, Via Cantu’ 5, tramite la Banca Privata Rasini di cui era direttore commerciale, un conto corrente dove confluivano gli averi della Famiglia mafiosa palermitana dei Bontate, noti esponenti di Cosa Nostra…con tali proventi fondo’ EDILNORD e successivamente FININVEST, fondata insieme all’affiliato mafioso dell’Utri) che nel 1976 chiese all’allora Ministro (PSI) Rino Formica di poter entrare in politica col ruolo di Ministro degli Esteri…
La richiesta di Berlusconi, pare, venne inoltrata al Segretario del PSI, Bettino Craxi (personaggio caratterizzato da un temperamento non proprio diplomatico), che rispose (pare) con un “VAFFA’” rivolto sia a Berlusconi che allo stesso Formica per aver dato spazio e importanza ad una “mezza calzetta” (come CRAXI, a suo tempo, lo definiva e che non considerava degno di essere eletto a uomo istituzionale per tutta una serie di ragioni…).

Sono note le indagini giudiziarie che videro Berlusconi e le sue EDILNORD, FININVEST e MEDIASET, capitalizzate con denaro di riciclaggio proveniente dalla mafia siciliana di Cosa Nostra.

Berlusconi era indagato per narcotraffico (eroina e cocaina) sin dai primi anni ’80 e anche negli anni ’90.
https://www.youtube.com/watch?v=UA9cotSLyzo

Negli anni ’90, Silvio Berlusconi e Mediaset erano oggetto di indagini antimafia, antiriciclaggio e antinarcotraffico internazionali.
Di questi dettagli la magistratura italiana e la Repubblica italiana secretarono tutto (per volonta’ del Premier Silvio Berlusconi e dei suoi ministri, oggi sono governatori regionali ex ministri del tesoro e dell’economia… che dire? potremmo azzardare anche i nomi di ex ministri come Scajola, Tremonti e Maroni, tanto per citarne alcuni?, Maroni, oltretutto è pregiudicato e nonostante la Costituzione italiana proibisca cariche pubbliche a Primi Ministri e amministratori regionali con precedenti penali, quest’ultimo ha ricoperto, da pregiudicato, funzioni di Ministro del Welfare, dell’Interno e Governatore Lombardia, lo stesso potrebbe avvenire per Berlusconi nei prossimi mesi…).
Una serie di video indicativi (purtroppo sponsorizzati/prodotti dall’ex PM Antonio di Pietro, uno dei magistrati che favorirono, insieme alla Boccassini, Borrelli e Colombo, l’ascesa egemonica di Silvio Berlusconi) testimoniano il resoconto di un ex Commissario di Polizia (Canton Ticino) infiltratosi, nella meta’ degli anni ’90, all’interno di organizzazioni criminali brasiliane (Operazione “Mato Grosso”) dedite al narcotraffico (ex Commissario Fausto Cattaneo).
In queste indagini (condotte, come accennato, anche dalla magistratura italiana che non procedette…) emerse che nei cartelli narcos Sud Americani campeggiavano, per l’Europa, organizzazioni logistiche e di riciclaggio finanziario correlabili all’attuale gruppo Mediaset anche nella figura di Silvio Berlusconi.

Consultare questo video dove si raccolgono testimonianze di un ex dirigente di Polizia di Stato della Svizzera Italiana (Fausto Cattaneo), pro tempore infilitratosi nelle organizzazioni Narcos sud americane e di un giornalista ticinese.
https://www.youtube.com/watch?v=UA9cotSLyzo
In realta’ l’intervista si ripartisce in 4 video, di cui quello linkato sarebbe l’ultimo, mentre la versione integrale è disponibile nei sottostanti link
https://www.youtube.com/watch?v=5R0B3eZodQQ
https://www.youtube.com/watch?v=D4oZlPblfAQ
https://www.youtube.com/watch?v=fdsRrr3nJ4w

dai contenuti emerge che le indagini antimafia a carico di Silvio Berlusconi nacquero quando alcuni ispettori di Polizia vennero a conoscenza che i Narcos di Brasile e Colombia giravano i proventi a vari circuiti bancari che sfociavano, anche, con fiduciarie legate a Fininvest e Mediaset.. Queste cose erano note anche ai dirigenti della Lega Nord di Umberto Bossi sin dal 1994.
Pare che dopo la rottura temporanea dell’alleanza politica FI-Lega Nord nel 1994, rottura che fece saltare il Primo Governo Berlusconi e il ritorno a elezioni anticipate (vinte dai DS), Bossi, Calderoli e altri funzionari della Lega Nord, a conoscenza pregressa del coinvolgimento di Berlusconi (e probabilmente dell’intera famiglia) e delle dirigenze Mediaset ex Fininvest in affari di riciclaggio mafioso… chiesero maggiori dettagli ai vertici della Polizia di Stato della Svizzera Italiana (che indagava, per conto suo, sui circuiti di riciclaggio internazionale dei traffici di cocaina), in particolare nelle figure del Capo Commissario Investigativo Fausto Cattaneo, e verso alcuni giornalisti “free-lance” della stampa ticinese e persino verso l’Alto Magistrato della Confederazione Elvetica… Carla Del Ponte.
Dai contenuti si potrebbe ipotizzare che la Lega Nord, invogliata da una finalita’ di egemonia elettorale, egemonia gia’ avuta pochi anni prima allo scoppiare dello scandalo Tangentopoli (si narra che nel 1992 Bossi ambisse a ricoprire Governi di estensione Nazionale, condizione che venne poi conquistata da Berlusconi con una Forza Italia che vinceva le elezioni grazie alle alleanze con la Lega) ambisse a fare scoppiare uno scandalo politico (raccogliendo informazioni inedite sulle indagini antinarcos e antimafia della Polizia Ticinese, invitata ad aprire un filone di indagine esclusivamente riservato a Fininvest-Berlusconi) atto a far cadere definitivamente Silvio Berlusconi, dal panorama politico italiano.

Le cronologie sono molto estese, complesse, impossibili da sintetizzare in questa sede (si raccomanda la visione dei video allegati, video non inediti ma finiti nel dimanticatoio). Ad un certo punto emerge, ancor prima che la Lega Nord si riappacificasse con Forza Italia (questo narrano le cronache ufficiali…) verso il 1996/97 circa, che il super magistrato elvetico Carla Del Ponte (accusata dai suoi connazionali di connivenze con gruppi finanziari di riciclaggio e atteggiamenti e condotte corruttive, magistrato ora in pensione) POSE IL VETO sulla continuazione di queste indagini… delle quali LA MAGISTRATURA ITALIANA ERA PARTE INFILITRATA MA CHE NULLA FECE EMERGERE NEL CORSO DEL TEMPO, SIA PER IL PERIODO IN QUESTIONE COME NEMMENO IN QUELLI SUCCESSIVI.

Di Berlusconi riciclatore dei narcos brasiliani SIAMO A CONOSCENZA PER ESCLUSIVE RIVELAZIONI DI UN EX ISPETTORE DI POLIZIA TICINESE !

BOCCASSINI & CO DOVE ERANO, DOVE SONO OGGI E COSA HANNO FATTO ?

Impossibile che personaggi del calibro di TREMONTI, MARONI, e la lunga sequela di ex ministri,e “amici” della Lega Nord inclusi anche SALVINI e MARONI non sapessero e non sappiano e nulla di queste gravissime vicende.

Si ricorda che queste vicende di crimine organizzato internazionale, di cui Berlusconi sarebbe oggetto di accuse di partecipazione, FANNO PARTE DELLA STORIA DI MILANO (Berlusconi è milanese, ebbe una madre, Rosa BOSSI ed una sorella …curioso il cognome identico a quello dell’ex “Senatùr” Umberto… che vissero, per 50 anni, nel quartiere Lorenteggio in Viale San Gimignano 12, oggi incorporato nel Municipio VI° di cui anche la Barona farebbe parte). Berlusconi si sposo’ (per la prima volta con la prima moglie, Carla Dall’Oglio) in una parrocchia di Viale San Gimignano nel lontanissimo 1965, quando all’epoca, risiedeva in tale quartiere.
Berlusconi, da quel periodo, sino al decesso della madre, avvenuto nel 2008, EBBE RESIDENZA ANAGRAFICA non ad Arcore ma a MILANO, IN VIALE SAN GIMIGNANO 12,, zona Lorenteggio prossima alla Zona Navigli a circa 2 km dai confini storici del Quartiere Barona. Anzi, pare che la residenza in Viale San Gimignano 12 l’avesse ancora conservata nel 2013 quando venne condannato, in via definitiva, agli arresti domiciliari…
Le cronache nere di questo nefasto personaggio, QUINDI, implicano e coinvolgono la storia di Milano contemporanea e sfiorano (in apparenza senza attraversarle direttamente) le cronologie del q.re Barona.

https://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi

Si richiama l’attenzione a questo strano fatto di cronaca nera e di indagine antimafia (disponibile nel link sottostante) avvenuto presso un condominio del Lorenteggio, nel 1996 (15 di Viale S. Gimignano), situato davanti al condiminio di Viale San Gimignano 12, dove risiedette Silvio Berlusconi per un breve periodo negli anni ’70, prima di trasferire il proprio domicilio in Villa Macherio ad Arcore e dove visse la madre e la sorella del medesimo, sino al 2009. Un fatto casuale ? Un fatto non casuale ?

https://books.google.it/books?id=Rao8tpAx_ycC&pg=PA219&lpg=PA219&dq=berlusconi+abitava+in+viale+san+gimignano&source=bl&ots=V9BVsL96Bv&sig=w_R83j94HMCKVV5pdBthpNcQaTM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjT7IeNlKbZAhVB2qQKHVKLCykQ6AEIdTAJ#v=onepage&q=berlusconi%20abitava%20in%20viale%20san%20gimignano&f=false

Comunque sia c’è da vergognarsi ad essere nati a Milano per il solo fatto che un milanese del genere abbia commesso tanti reati impuniti ED ABBIA INFANGATO LA STORIA E LA REPUTAZIONE DI MILANO, DEI MILANESI, DEI LOMBARDI ED ANCHE DEGLI ITALIANI.

Non sono novita’ inedite le rivelazioni dei sospetti che le stragi dei giudici palermitani FALCONE e BORSELLINO facciano ricadere i sospetti, tra i vari e numerosi personaggi poltici e finanziari nazionali e internazionali, anche su MEDIASET e Berlusconi medesimo, come sostenuto in questo video dove si abbinerebbe la nascita di Forza Italia alle ceneri del PSI ed a sospette relazioni con Cosa Nostra siciliana.

Si evidenzia, inoltre, che 25 anni di governi FI-LEGA NORD sia a livello nazionale che lombardo, vedono l’emergere di penetrazioni economico imprenditoriali e politiche della ‘ndrangheta nel tessuto economico e politico ed istituzionale lombardo, milanese e anche italiano (con ritmi e proporzioni notevolmente superiori alle precedenti amministrazioni PSI).

TANGENTOPOLI ’92 FU UN COLPO DI STATO CHE PRATICAVA LA CUSTODIA CAUTELARE E MALTRATTAMENTI ALL’INTERNO DELLE CARCERI, MALTRATTAMENTI DELEGATI DAL POOL MILANESE DI “MANI PULITE”, AL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA, ALLO SCOPO DI ESTORCERE CONFESSIONI… O FORSE, PIU’ REALISTICAMENTE… PETTEGOLEZZI POLITICI E INDISCREZIONI DA UTILIZZARSI NEI PROCESSI INQUISITORI PER ELIMINARE POLITICAMENTE COLORO CHE NON PERMETTEVANO AD ALCUNI PARTITI POLITICI, (SI TEME A PARTIRE PROPRIO DAI PROGETTI POLITICI EGEMONICI DI SILVIO BERLUSCONI E COLLUSIONI DEL MEDESIMO CON LE CENERI DEL PCI, ORMAI ESAUTORATO DA ACHILLE OCHETTO SIN DAL 1989, A SEMPLICE PSEUDOPARTITO RIFORMISTA), DI IMPORSI NEL PANORAMA POLITICO LOMBARDO E NAZIONALE.

… che tra Berlusconi, Lega Nord ed ex PCI (ridotto ad un partito pseudoprogressista affamato di potere e di corruttele) gli inciuci (anche attuali) fossero una tattica di potere e di governo… non sono novita’ come non sarebbero novità le infilitrazioni dei Servizi di Intelligence Centrali USA nelle pesantissime ingerenze politiche della Prima Repubblica italiana destinata a diventare, con Silvio Berlusconi, la Repubblichetta delle Banane….

Il sottostante trafiletto è tratto da:

http://www.italiamiga.com.br/noticias/artigos/tangentopoli_fu_un_colpo_di_stat.htm

Insomma la magistratura ha surrogato il potere sovrano del Parlamento e prevaricato gli altri poteri dello stato, cioè ha preso il potere supremo non suo, con l’ “arma” dell’indagine giudiziaria snaturata. E già per questo è evidente che il colpo di stato è stato tutt’altro che legale. Per di più Cossiga non si limita ad un’affermazione generica, ma precisa i modi in cui l’indagine giudiziaria è stata snaturata ed usata come “arma”: “Al di là della valutazione simpatetica per la funzione moralizzatrice di Mani Pulite, anche lo storico Paul Ginsborg nella sua Storia d’Italia 1943-1996 è costretto a sottolineare gli elementi di giustizia sommaria e le violazioni delle libertà civili che hanno segnato le tappe fondamentali di Tangentopoli”. “Errori imperdonabili, l’impossibilità di esercitare fino in fondo il diritto alla difesa, il segreto istruttorio calpestato in diretta tv, l’avviso di garanzia in funzione di gogna mediatica, la custodia cautelare come strumento coercitivo per indurre alla confessione

Tutti mezzi, in particolare l’ultimo, manifestamente illegali, con i quali “Nei 25 mesi che vanno dall’arresto di Mario Chiesa alla vittoria elettorale di Berlusconi i magistrati di Milano arrestano 4525 persone, mandano 24.400 avvisi di garanzia, inquisiscono 1069 parlamentari ed uomini politici. Una vera e propria crociata che lascia sul campo, oltre a un’alta percentuale di assoluzioni, ben 10 suicidi, 10 protagonisti della vita economica e politica del paese schiacciati dalla macchina inquisitoria“. Né il fatto che la violenza illegale della carcerazione per indurre alla confessione non sia stata esercitata personalmente e direttamente dai magistrati, ma sia stata ordinata alla polizia giudiziaria, cambia minimamente i termini della questione.

Neppure Pinochet è andato personalmente col mitra in mano a sparare ad Allende

Tangentopoli ’92, un COLPO DI STATO avviato dalla magistratura del Tribunale di Milano e da esponenti imprenditoriali della stessa citta’ di Milano, a partire da Silvio Berlusconi, principale beneficiario della inquisizione giudiziaria a danno del partito politico dal medesimo finanziato per decenni (Bettino Craxi e Partito Socialista Italiano). Un Colpo di Stato che ha smantellato una Prima Repubblica basata su uno Stato sociale di stampo keynesiano, sia pure in preda alla corruzione (considerando anche che l’egemonia di CRAXI poneva già delle basi malate ad un sistema neoschiavistico e mafiogenetico che esplose successivamente con i Governi Berlusconi, il suo principale finanziatore e lobbista), con una rivoluzione di stampo mafiogenetico liberista che vide nei trionfi elettorali di Silvio Berlusconi (quasi sempre dovuti alla Lega Nord, la forza politica alleata che ha permesso 25 anni di vittorie elettorali di una Forza Italia ridotta, oggi, al 16% …) ancor peggio con la “riformata” Lega Nord 2.0 di Maroni e Salvini, Maroni malgrado l’appartenenza alla Lega (anti immigrazione solo a parole) si distinse per essere il principale attore della demolizione dello stato sociale sostituito da una Seconda Repubblica fondata sulla precarieta’ lavorativa, sulla disoccupazione, sulla emigrazione all’estero di manodopera qualificata, sulla integrazione di manodopera extracomunitaria dequalificata, sui mercati finanziari speculativi, sul “dumping” sociale condotto tramite l’integrazione sociale e produttiva di milioni di cittadini extracomunitari che andavano ad erodere i diritti acquisiti del ceto medio basso italiano e lombardo (anche a nome e per conto delle politiche amministrative locali e nazionali di Forza Italia, politiche condotte nell’arco di un quarto di secolo da governi alternati con dubbie forze politiche di opposizione come l’attuale PD) sulle diseguaglianze sociali piu’ estreme (l’Italia è seconda nel mondo come livello di diseguaglianze sociali tra ceti piu’ ricchi e ceti piu’ poveri), su pseudoeconomie basate sul riciclaggio finanziario delle mafie (Mediaset e Berlusconi furono oggetto di indagini internazionali poiche’ fungevano da collettori dei proventi di mafie e narcos, reinvestiti nella gestione di reti televisive, immobiliari e banche …).

https://scenarieconomici.it/mani-pulite-un-colpo-di-stato-giudiziario-di-diego-fusaro/

Le riforme “macelleria sociale” del Welfare condotte da Roberto Maroni e Berlusconi (dicastero 2001-2006 del secondo Governo Berlusconi) e la legalizzazione della precarieta’ nel mercato del lavoro hanno favorito (volontariamente o involontariamente) la penetrazione delle organizzazioni mafiose negli appalti pubblici e privati, penetrazioni rese possibili solo depotenziando i diritti acquisiti dei lavoratori, la cui demolizione del potere contrattuale e retributivo permise alla ‘ndrangheta e Cosa Nostra, di inserirsi, tramite societa’ di consulenza in sub appalto, nel tessuto economico e imprenditoriale italiano, lombardo e milanese.

SPLENDORI E MISERIE DEL “MIRACOLO ECONOMICO DELLA MILANO ANNI ’80” (ALL’ORIGINE DI TANGENTOPOLI E DELL’ASCESA DI BERLUSCONI)

La trattazione, nel dettaglio, delle cronologie politiche, sociali ed economiche degli anni della “Milano da bere” richiederebbero un’opera monumentale per estensione e complessita’ degli argomenti trattati.

Basti tuttavia sapere che verso la fine degli anni ’70, forse anche in conseguenza di un potente lobbista come Silvio Berlusconi e le sue EDILNDORD e FININVEST-MEDIASET e agganci di questo con alcuni direttori di reti televisive private come MILANO TV Canale 51 (Paolo ROMANI) e ANTENNA NORD (CONFALONIERI) e persino con la RAI (Mike BONGIORNO), Benedetto CRAXI (il suo diminutivo era Bettino), dopo essere diventato Segretario del PSI dal 1976 (circa 1 anno dopo che tale partito incominciava a ricevere finanziamenti illegali da Berlusconi), CRAXI medesimo ebbe una geniale intuizione che fini’ col favorire l’immagine imprenditoriale di Berlusconi, imprenditore dalle poche idee ma con tanti soldi e disponibilita’ economiche quasi sempre superiori ai reali utili dichiarati al fisco ed ai capitali sociali delle sue societa’.

L’idea (di Craxi) era quella di far diventare la moda e la cura della propria immagine (vezzi solItamente riservati non alle masse ma alla casta politica e imprenditoriale nella notoria “BELLA VITA MILANESE”..(contornata da capi d’abbigliamento firmati e costosi, belle donne, volendo anche trasgressioni gay e transgender…. ristoranti di lusso, superalcolici e cocaina… anche la Roma Bene era dedita ad un Bengodi notturno identico a quello milanese, che imitava in parte i bagordi notturni romani di alcuni politici e imprenditori gravitanti intorno al Parlamento)… stili di vita appannaggio, all’epoca, soli di industriali, operatori finanziari, imprenditori e ovviamente politici. Craxi cercava di estendere questa tendenza costosa e per molti aspetti anche provinciale, verso un fenomeno edonistico di massa che lambisse persino gli strati sociali proletari delle periferie italiane.

CRAXI, pur essendo nato a Milano aveva origini paterne siciliane ma era, a cavallo degli anni ’70 ed ’80, l’unico politico di professione nato a Milano e residente a Milano a sedere in Parlamento.

Mai migliore target per un lobbista emergente come Silvio Berlusconi.

CRAXI e BERLUSCONI erano due personaggi molto differenti tra loro (BERLUSCONI non ebbe mai condivisioni ideologiche di natura “socialista”… semmai frequentava Logge Massoniche di ispirazione fascista come la Propaganda 2 di Licio Gelli e faccendieri correlati a Cosa Nostra come Mangano e Dell’Utri…e negoziava con fiduciarie legate alla BNL, MontePaschi, banche zurighesi e fiduciarie svizzere…). Queste differenze culturali e politiche non impedirono conoscenze e amicizie personali tra Craxi e Berlusconi. Il primo presenzio’ ai battesimi dei figli di Berlusconi in diverse occasioni cosi’ come ai vari matrimoni contratti dopo il divorzio dalla prima moglie, Carla Dall’Oglio (che sposo presso la Chiesa di Viale San Gimignano il Marzo 1965.

Malgrado differenze di carriera (politica per Craxi, da palazzinaro per Berlusconi), per Berlusconi doveva essere molto ultile l’avere a portata un politico “milanese” emergente (a sua volta) come Bettino CRAXI, un politico che offriva a Berlusconi la possibilita’ di esportare a livello nazionale e parlamentare l’immagine di un nuovo corso politico ed economico (con valenze anti comumiste e anti proletarie) di cui CRAXI si fece promotore e che plasmo’ con un effimero modello di Milano Capitale della Moda e degli Affari (che conteneva l’immagine di un imprenditore milanese di successo e in ascesa come Berlusconi) feceva comodo ad una forza politica (PSI) che cercava di indebolire il monopolio quarantennale del bipolarismo DC e PCI, utilizzando una forza bancaria come lo era Silvio Berlusconi.

In questo modello di immagine e “look” (non sappiamo sino a quanto realmente capace di trascinare l’economia di una citta’ e di una nazione) inedito e per certi aspetti di “marketing”… Berlusconi ottenne grandi benefici a partire dalle sue televisioni “milanesi”, proprio a partire dalla iniziale “cenerentola” Telemilano 58 divenuta Canale 5 nel 1980.

A partire da quella data e soprattutto dopo la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio del 1982, nacque un mito che vedeva nell’ Italian Style e nel Made in Italy, nella moda, nella cura dell’immagine, nella dieta mediterranea e nella speculazione finanziaria in borsa e negli affari facili, una nuova capitale politica e morale dell’Italia, ovvero Milano (una Milano gia’ indebolita dalla chiusura di molte fabbriche avvenuta durante una congiuntura economica sfavorevole, tra la fine degli anni ’70 e i primissimi anni ’80, anche in conseguenza della crisi energetica e petrolifera che invogliava, gia’ in quei tempi lontani, gli industriali a trasferire le attivita’ produttive altrove la dove la manodopera costava di meno…).

I miti della “Milano da bere” (1982 circa sino al 1991, malgrado alcuni capitomboli finanziari del 1987) furono, in molti casi, piu’ effimeri che reali e l’Italia era trainata, piu’ che dalla moda e dalle reti televisive Fininvest, da una manifattura e una industria che nonostante la appena trascorsa crisi petrolifera e una iniziale crisi industriale, trainava ancora l’intera nazione.

CRAXI riusci’ quindi a trasformare, almeno in parte, lo stile di vita della “DOLCE VITA POLITICA E INDUSTRIALE MILANESE ED ANCHE ROMANA” eleggendola a Moda e “Itaian style” in contrasto con l’allora grigiore parlamentare dell’area Democristiana e della sua perenne opposizione del PCI, in un fenomeno (consumistico e di moda) di massa.

Nacquero i paninari (in realta’ i primi furono ex neofascisti “Sanbabilini”) e le varie case e marchi d’abbigliamento prodotti da stilisti italiani (non tutti, le mode paninare optavano in buona parte per produzioni estere), tutti, chi piu’ e chi meno, gravitanti intorno al PSI romano e milanese.

Note erano le amicizie di CRAXI con l’immobiliarsita siciliano LIGRESTI, molte volte indagato per sospetti o evidenti rapporti con la mafia siciliana.

In un certo senso, Cosa Nostra, a Milano, arrivo’ grazie a vari personaggi politici e imprenditoriali, i principali erano i La Russa, ovviamente Berlusconi (padre e figlio), e in una certa misura anche Craxi.

Craxi, nonostante l’aver permesso e favorito la crescita imprenditoriale di Berlusconi (che nel 1986 acquisto’ la squadra di calcio del Milan, proveniente da 6 anni di scandali e disastri sportivi e societari) non permetteva a Berlusconi medesimo di fare un salto di potere emergente nel mondo della politica.

Berlusconi fu il principale finanziatore del PSI ma curiosamente questi fatti non ebbero, nelle indagini di TANGENTOPOLI il doveroso risvolto giudiziario che avrebbe dovuto interrompere la pericolosa ascesa imprenditoriale e politica di Silvio Berlusconi, a partire dal 1993.

E’ poco credibile la tesi di un Berlusconi in carriera politica per fuggire a processi e condanne, nonche’ incarcerazioni (finanzio’ illegamente il PSI e anche altri partiti, sin dalla meta’ degli anni ’70 e sempre da quel periodo riciclava denaro mafioso…).

Nessuna indagine per riciclaggio mafioso e narcos culmino’ in rinvii a giudizio ancor prima che entrasse in politica (le indagini venivano insabbiate forse su volonta’ e potere politico dello stesso PSI ?).

Era stato indagato per affiliazione mafiosa e riciclaggio sin dagli anni ’80, persino su inchiese di narcotraffico internazionale.

Molto semplicemente la carriera politica di Berlusconi venne anche desiderata dall’amministrazione americana (CIA) anche nella perenne ossessione di eliminare elettorato e forze politiche di matrice comunista in territorio italiano (La CIA supporto’ a livello giudiziario la sua ascesa e la capitolazione di colui che lo fece emergere come imprenditore televisivo, ma che non gli permetteva spazi in politica e nel Parlamento, ovvero CRAXI).

Sin dal 1978/79 gli uffici relazioni estere di Washington favorirono un rapporto di amicizia e di collaborazione professionale tra Berlusconi e il presentatore televisivo italoamericano Mike Bongiorno che inizio’ a lavorare per Berlusconi, immediatamente dopo che questi acquisi’ Telemilano 58, intorno al 1977.

Viceversa non correva buon sangue tra Berlusconi ed Enzo Tortora (quest’ultimo mal visto sia da Fininvest che dalla RAI per effetto della concorrenza che questi fece, da impresario televisivo, tramite le reti TELEALTOMILANESE e ANTENNA 3 LOMBARDIA).

La fine di Tortora è a tutti nota e con essa l’acquisizione di RETE 4 a favore di Fininvest e il progressivo fallimento di ANTENNA 3 i cui studi televisivi vennero acquistati, sempre da Fininvest, in alcune aste giudiziarie tenutesi nel 1985…).

Vi sarebbe da riconoscere che Milano, pur avendo, nel bene ma soprattutto nel male, condotto e influenzato la storia contemporanea d’Italia degli ultimi 40 anni (tramite CRAXI prima e BERLUSCONI dopo) spicchi per essersi distinta nell’aver dato vita a due personaggi politici dagli impulsi e pulsioni DITTATORIALI, caratteristiche emergenti sia in CRAXI ma ancor di piu’ in BERLUSCONI, offrendo, soprattutto a quest’ultimo, una immagine internazionale dell’Italia (e anche di Milano)…DISASTROSA !!!

La storia di questi due Statisti e la citta’ che ha visto i loro natali è sovente contorniata da provincialismo culturale, isolamento internazionale, corruzione, mafiogenesi e infiltrazione mafiosa, incapacita’ politica, finanziaria e industriale, arretratezza, recessione infinita, immoralita’ e immobilismo…

Una immagine che ha fatto sprofondare l’Italia, sia a livello morale che economico nelle ultime posizioni delle preferenze di immagine e reputazione.

anzi …NEL BARATRO !!! (in conseguenza del potere assoluto che direttamente o indirettamente Berlusconi, Forza Italia e partiti alleati, come Lega Nord, hanno verso Milano e la Lombardia ma anche nei confronti dell’intero (o quasi) panorama politico nazionale e verso la nazione intera… (senza prospettive di uscita per i prossimi decenni…).

Alcuni vizi del mondo della moda, delle fotomedelle anoressiche, dei lati oscuri del capitalismo e della societa’ dei consumi, della corruzione e della penetrazione mafiosa delle mafie nell’economia e nella societa’…. forse sono NATI PER LA PRIMA VOLTA A MILANO ! (un triste primato, una squallida supremazia).

Come anticipato, questo inserto storico, pur non costituendo e non ambendo ad essere un tentativo di orientamento elettorale e politico, restera’ all’apice delle pagine degli articoli di Milano Barona e Milano dal dopoguerra a Tangentopoli ’92 sino al giorno successivo delle elezioni politiche del 4 Marzo 2018, come riferimento storico per un popolo di smemorati ma anche di immorali che votano e preferenziano personaggi incandidabili, beneficiari di una concentrazione di potere unica al mondo, persone immorali e incandidabili sia a livello di Presidenti del Consiglio che Governatori Regionali. La Lega Nord, di Bossi prima, di Maroni e Salvini dopo, è perfettamente a conoscenza della natura illegale degli affari pubblici e privati di Silvio Berlusconi. Dopo Berlusconi bis, tutti i successivi governi furono possibili grazie alle alleanze politiche con la Lega, partito fantoccio clonato dalla “casa madre” di Forza Italia che anche nelle prossime elezioni potrebbe favorire il ritorno al Governo di un soggetto impresentabile (oltre che incapace di programmi sociali, economici e industriali) che riceve solo il 16% delle preferenze tra gli elettori dichiaramente non astenuti, permettendo il mantenimento di un Regime politico e esecutivo dove l’impoverimento della societa’ italiana, degli strati sociali piu’ deboli, di regioni, citta’, nazione ed economia reale, malaffare con mafie, tangenti, corruzioni varie, rappresenta l’unico obbiettivo di governo di questo imprenditore milanese che sin dagli anni ’60 e ’70, rappresentava la parte marcia di Milano (riciclaggio) che grazie a scandali politici e giudiziari (a danno dei partiti che un tempo finanziava) è diventata la parte marcia piu’ potente, influente d’Italia…. e piu’ ricca.

Un tristisssimo primato per Milano, che dagli anni ’80 da Capitale morale che trainava l’economia di una nazione è diventata la Capitale del malaffare…

MILANOBARONA Milano dal dopoguerra a Tangentopoli (dall’Agosto 2016 a fine Dicembre 2019)ultima modifica: 2021-10-08T15:22:57+02:00da ambrogiobinda
Reposta per primo quest’articolo